Tra i nomi degli investitori coinvolti nel caso "Paradise Papers" e accusati di aver evaso il Fisco affidando il proprio patrimonio a una serie di società operanti nei cosiddetti "Paradisi fiscali", nelle scorse settimane è rimbalzato attraverso le pagine dei siti tematici d'informazione anche quello del celebre mangaka Akira Toriyama, che tutti qui sappiamo essere il padre di Dragon Ball.

Ma il nome dell'autore è solo uno tra quelli di altri artisti, politici, VIP e perfino multinazionali di tutto il mondo. Si tratterebbe infatti di qualcosa come 13,4 milioni di casi che non risparmiano nessuna nazione. Anche alcune testate giornalistiche italiane come L'Espresso e la trasmissione televisiva Report hanno contribuito allo svolgimento dell'indagine che ha portato a svelare i nomi di investitori certamente più noti e importanti del seppur famoso mangaka: Nike, Apple, Shakira, Madonna, e perfino la regina Elisabetta, sarebbero indicati nei documenti dello scandalo.

Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Kyodo, il maestro Toriyama e altri undici cittadini giapponesi avrebbero investito, agli inizi del 2000, in una società immobiliare statunitense per la quale, nel 2015, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha constatato il reato di messa in opera di pratiche contabili non conformi alle regolazioni federali. 
 

 
Akira Toriyama e tutti gli investitori sono stati imputati di evasione fiscale non avendo versato le tassazioni dovute. Nei giorni seguenti la notizia, dopo aver pedinato e paparazzato Toriyama, la rivista Flash Magazine è riuscita a strappare alcune dichiarazioni all'autore:
 
"Le mie giornate sono scandite da ritmi frenetici, pertanto fondamentalmente affido i miei obblighi fiscali a terzi. Non mi sono mai minimamente occupato di queste cose. Delego tutto ad altri per concentrarmi al meglio sul mio lavoro. 

Alle volte mi venivano semplicemente date delle carte da firmare, ma questo è tutto. Non ho fatto nulla di male... Non capisco nulla di questa roba. Mi hanno detto di non rilasciare dichiarazioni in caso di domande. Scusatemi…".

 
Al momento, infatti, non esistono prove della diretta responsabilità dell'autore nella faccenda.

Fonte consultata: Dragon Ball Team Saiyajin.