Il breve video, intitolato Yume Ga Sameru, fu paragonato a Your Name di Makoto Shinkai e mise in luce tutte le capacità del giovane artista, che dimostrò di avere le potenzialità per debuttare come professionista nel campo dell'animazione.
Ora, infatti, a quasi due anni dalla pubblicazione del video, loundraw ha prodotto il suo primo cortometraggio professionale, intitolato Mirai Sozo-ki (Cronaca di un futuro immaginato). L'artista si è occupato nuovamente della sceneggiatura, della regia e del character design, ma questa volta non era da solo ad occuparsi dell'animazione.
All'inizio di quest'anno, infatti, ha fondato il proprio studio d'animazione, Flat Studio, per cui ha avuto a disposizione un team di animatori con cui lavorare al cortometraggio.
Il video, della durata di 2:35 minuti, è visionabile su YouTube:
Il video è abbastanza comprensibile anche per chi non conosce il giapponese e presenta una storia particolare, arricchita da qualche colpo di scena.
Innanzitutto, scopriamo che
il ragazzo che la protagonista sta per incontrare all'angolo della strada (secondo una modalità tipica degli anime) nelle prime scene del video non sarà in realtà il ragazzo "destinato" a stare insieme a lei.
Inoltre, nella scena successiva ai titoli di coda, viene rivelato che
le scene che ci erano state appena mostrate erano a loro volta parte di una storia scritta da una ragazza al computer, usando una funzionalità dell'app Line grazie alla quale aspiranti autori possono pubblicare le loro storie online.
Fonte consultata:
SoraNews24
Sicuramente interessante.
Poi, forse è solo una questione di gusti personali, ma tutta la giapponesità aggiunge qualcosa che manca alle analoghe opere occidentali: dai caratteri giapponesi (su sfondo bianco), ai paesaggi, allo stile grafico (forse più orientale che giapponese).
Di Shinkai ce n'è già uno e mi basta. Spero per lui che possa discostarsi da questo paragone e ricercare uno stile più personale. Magari uscendo dalle solite storielle.
Anche se i personaggi mi sembrano più stile Hosoda.
A livello visivo però apprezzo la scelta di non puntare al fotorealismo, ma tenere uno stile più "pastelloso" che, se non altro, è decisamente più personale.
Non serve un clone di Shinkai, ma un qualcosa che sia "dell'autore".
e creare dei buoni lavori! Le potenzialità ci sono!
Nel mio piccolo spero che questa sua promettente carriera sbocci pian piano e non come una delle tante meteore (è del 94 come me, ha solo 25 anni!) e chissà, che magari prima o poi arrivi da noi anche il manga disegnato da lui (Aozora to Kumorizora) che mi sembra molto interessante.
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