Volete saperne di più sul mondo dei Boy's Love? Volete approfondire un argomento che risulta ancora spinoso da affrontare? Ascoltate "A Hole New World", podcast condotto da Eleonora e Georgia; noi di Animeclick le abbiamo intervistate!
Ciao ragazze, potete presentarvi alla nostra utenza?
Georgia: Ciao! Siamo Eleonora e Georgia, ci definiamo due Signore di classe (passateci il termine, ascoltando il Podcast capirete!) con una particolare attrazione per lo Yaoi, improbabile e affascinante genere che esplora l’amore tra uomini, visto dal punto di vista femminile. Conduciamo un podcast su Querty dedicato a questo magico mondo! Mi occupo di Marketing presso J-POP Manga, oltre allo scouting di nuovi titoli, e lo Yaoi è il mio piccolo progetto di conquista del mondo <3
Eleonora: Io sono una scrittrice, pubblico romanzi editi Mondadori e mi occupo di cultura pop (fumetto compreso) su svariate riviste online e cartacee. Edito anche i suddetti Yaoi per la suddetta casa editrice, quindi praticamente con Georgia siamo il Team Rocket dello Yaoi.
Georgia: Facciamo subito un disclaimer: in questa intervista, come nel podcast, useremo il termine Yaoi perché riteniamo sia più riconoscibile, anche se oggi Boy’s Love sarebbe più corretto!
Com'e nata l'idea di questo format? Quale è il suo scopo principale?
Eleonora: È nata nell'unico modo possibile, cioè scherzando! Siamo state presentate da un'amica in comune, fuori dal giro dei manga, che ci ha detto: "Siete tutte e due fissate con quel cartone sui nuotatori!" (ovviamente, si riferiva a Free!). È stato abbastanza imbarazzante, perché in quel momento eravamo in mezzo a gente "normale", ahaha... Comunque abbiamo iniziato a chiacchierare di Yaoi, e ci siamo accorte di quanto la storia del genere fosse stratificata e interessante. Ci dicevamo di continuo: "Non è accettabile che le stesse appassionate non sappiano molte di queste cose, dobbiamo trasmettere la conoscenza!". Era tanto per ridere, ma a furia di ripeterlo...
Georgia: Nonostante lo Yaoi abbia un’aura di assurdità, cercare le ragioni per cui alle ragazze piace è uno studio incredibilmente interessante. Il nostro scopo principale è quello di fare un podcast serio, ma ironico, che riesca a far comprendere a tutti (o quasi!) uno dei generi più misteriosi del manga e soprattutto divertirci.
Alla fine, tutte queste informazioni sullo Yaoi che occupano inutilmente le RAM del nostro cervello dovranno pur servire a qualcosa!
Qual è il pubblico a cui vi rivolgete? Che voi sappiate, ci sono anche ascoltatori in tal senso "inaspettati"?
Georgia: Siamo sbalordite dalla quantità di ascoltatori maschi che ci seguono!
Inizialmente, quando abbiamo presentato il progetto a Querty, l’idea era di parlare a una nicchia di ragazze già esperte del genere. Poi Matteo Scandolin, tra i fondatori del network, ci ha convinte a rendere i contenuti il più possibile inclusivi, spiegando i concetti anche a un eventuale pubblico non “iniziato" allo Yaoi… Eravamo scettiche, ma ha decisamente funzionato! Riceviamo moltissimi messaggi da persone, uomini e donne, che non conoscevano il genere né probabilmente diventeranno mai assidui lettori, ma sono interessati e divertiti dal nostro podcast, e ci fa veramente moltissimo piacere!
Eleonora: Diciamo che il nostro pubblico ideale è curioso, affascinato dalla storia dei manga e dalle stranezze. Perché lo Yaoi è strano forte!
Potete darci qualche anticipazione sui futuri argomenti che tratterete?
Georgia: Una delle prossime puntate in cantiere è sicuramente quella dedicata al genere Spokon, e di come si è evoluto per attirare quanto più possibile anche il pubblico femminile, se non a dedicarsi interamente ad esso. Un altro argomento che vorremmo trattare sono i trap e, insieme a loro, il quesito che ci perseguita dal momento cui il primo ragazzino 2D ha indossato la sua prima divisa scolastica alla marinaretta: Is Trap Gay? (ovvero: è gay se ti piacciono i Trap?)
Spesso ci scambiamo lunghi messaggi vocali a tarda notte filosofeggiando sulla cosa…
Eleonora: Vorremmo anche cominciare a dedicare degli episodi a titoli singoli, spaziando dagli Yaoi "ufficiali" a quelli invece generici, ma che hanno una forte fanbase Yaoi. Che poi è un modo per dire che voglio convincere Georgia a farmi parlare per due ore di Saint Seiya...
Per lavorare al meglio sugli argomenti di discussione avrete fatto ricerche accurate, qual è stato finora il piu ostico da trattare e quale il piu semplice?
Georgia: Personalmente adoro fare ricerche, infatti mi sono divertita moltissimo nel preparare la puntata dedicata alla letteratura sui Chigo dei Monaci Giapponesi. Forse, la parte più ostica di tutto questo è riuscire a far capire che non supportiamo certi temi "spinosi" nella realtà, ma che stiamo parlando del regno dell’immaginazione e delle fantasie femminili, anche se in quel particolare caso sono cose che potrebbero essere successe davvero...
Eleonora: Il più semplice, invece, credo sia stato quello degli "agenti sotto copertura", che è come abbiamo definito tutti quei personaggi o quelle suggestioni queer, più o meno esplicite, presenti nei manga e anime mainstream tra gli anni Ottanta e Duemila. Praticamente, una versione strutturata di una normale chiacchierata del venerdì sera...
Com'è cambiata la situazione del manga Yaoi in Italia in questi ultimi anni a livello prettamente commerciale? Pensate che la percezione del pubblico generalista sia cambiata in meglio?
Georgia: Sicuramente, rispetto ai primi tempi di cui parliamo nel podcast, la quantità di titoli Yaoi pubblicati in Italia e la loro reperibilità sono aumentate moltissimo. Non arriviamo sicuramente ai livelli della Francia, dove ci sono addirittura case editrici specializzate, ma non penso che sia un male, perché diciamocelo… non è che siano proprio tutti di qualità eccelsa, come spesso succede quando la popolarità di un genere esplode e viene sfruttato il più possibile (avete presente gli isekai, no?).
Grazie a internet è sempre più facile scoprirsi fujoshi o fudanshi (ragazza o ragazzo "sporchi", ovvero a cui piace lo Yaoi - è un termine ironico autoaffibbiatosi dagli appassionati) e il pubblico è sicuramente aumentato, includendo molti lettori "onnivori", anche se non penso che arriverà mai il giorno in cui lo Yaoi sarà veramente mainstream. Un po’ di resistenza ci sarà sempre, e capisco anche quando i negozianti mi raccontano di avere difficoltà perché ragazze sempre più giovani richiedono titoli sempre più spinti!
Eleonora: Bisogna anche considerare che una buona storia, di qualsiasi genere sia, è tale perché è in grado di spaziare tra sentimenti, suggestioni e tecniche narrative diverse. Per esempio, Berserk non è uno Yaoi, poco ma sicuro! Eppure Kentaro Miura, in un'intervista rilasciata ai tempi dei film, ha creditato Il poema del vento e degli alberi di Keiko Takemiya come una delle sue fonti di ispirazione per l'arco più bello del manga, "L'età dell'oro". È la prova del fatto che alcuni titoli Yaoi condizionano anche gli autori mainstream, e meriterebbero più credito presso il pubblico generalista.
È ormai un genere che, a livello di vendite e interesse, può accostarsi ad altri manga rivolti al pubblico femminile o resta ancora una nicchia?
Georgia: Le vendite degli Yaoi veramente famosi oggi non hanno da invidiare non solo a titoli rivolti a un pubblico femminile, ma anche agli shonen di discreto successo!
Eleonora: Ricordiamoci di quella settimana in cui in Giappone non è uscito One Piece e il manga più venduto è risultato essere Ten Count...
Georgia: Il punto forte dello Yaoi è quello di non rimanere confinato nel suo genere, ma di saper invadere tutti gli altri, fino a non farti più capire cosa sia Yaoi e cosa no. Basti pensare a prodotti come Haikyuu!, che nonostante sia un ottimo manga sportivo dà molto materiale alle appassionate di Yaoi per "fangirlare", o a Free!, che piace tanto alle ragazze, ma ancora di più alle Yaoiste. Penso che avremo sempre più prodotti ibridi di questo tipo, il cui termine tecnico credo sia "pescare con le bombe"!
Insomma, un tempo, se in fase di scouting volevo vedere quanto era famoso un titolo, andavo su g-e Hentai e contavo quante doujinshi hentai trovavo. Ora faccio una ricerca incrociata con Myreadingmanga!
Una domanda che spesso si rivolge alle lettrici di Yaoi è "Perché vi piace?" e le risposte sono molteplici, seppur alcuni punti comuni sembrano sempre emergere. Cos'è che secondo voi attira le lettrici verso lo Yaoi?
Georgia: Secondo me la qualità migliore dello Yaoi è il fatto di essere uno "spazio sicuro" per il lettore. Del manga mi è sempre piaciuto il suo essere un "Reame dell’Impossibile", e lo Yaoi è sicuramente, per artisti e lettori, un medium per sperimentare la sessualità in modo sicuro. Il fatto che sia tutto così irrealistico elimina anche qualsiasi tipo di senso di colpa, che magari si potrebbe avere leggendo un normale hentai, dove già le dinamiche maschio-femmina rendono tutto più "probabile". Non essendo lo Yaoi una fedele rappresentazione di un rapporto omosessuale, ma una fantasia totalmente scollegata dalla realtà, è al sicuro da questo rischio. Come esempio, non posso non citare lo Yaoi hole...
Eleonora: Stiamo preparando una puntata che parlerà solo di questo, quindi meglio non anticipare troppo! Però, come dice giustamente Georgia, lo Yaoi viene percepito dalle lettrici come una sorta di "zona franca" in cui tutto è concesso. A volte i ragazzi tendono a essere sulla difensiva, o peggio offensivi, con le lettrici di Yaoi, non rendendosi conto che, be', ognuno ha il diritto di eccitarsi con quello che vuole! È proprio perché questa resistenza verso le fantasie femminili persiste, che lo Yaoi vive e prospera.
Le vostre autrici preferite?
Georgia: Di nuovo mi ritrovo a citare Keiko Takemiya! Amo tantissimo anche Harada e Ogeretsu Tanaka (non a caso sono tutte edite in Italia per J-POP :D). Se devo citare anche autrici non direttamente Yaoi, chiunque mi conosca sa che il mio manga preferito in assoluto è Il Mondo di Ran di Aki Irie!
Eleonora: Keiko Takemiya e Moto Hagio assolutamente, ma di recente mi hanno stupita Ogeretsu Tanaka e Asumiko Nakamura. Va detto che io sono una brutta persona, e più che lo Yaoi per sé, amo le doujinshi yaoi di titoli mainstream... fuori dal genere, amo Ai Yazawa e Moyoco Anno, ma anche... va bene, mi fermo.
Un manga inedito che vorreste assolutamente leggere in italiano?
Georgia: Il Cuore di Thomas di Moto Hagio, o anche, sempre della stessa autrice, " Cruel God Reigns
Eleonora: Sottoscrivo A Cruel God Reigns, che è davvero pazzesco. Il tipo di cosa che vuoi avere in casa, a prescindere.
Infine, dove possiamo ascoltare il vostro podcast?
Potete ascoltare A Hole New World su Spreaker all’indirizzo che trovate cliccando qui
Siamo anche su Spotify, iTunes, Google Podcasts, e ovunque i bei Podcast vengano trasmessi <3
Ciao ragazze, potete presentarvi alla nostra utenza?
Georgia: Ciao! Siamo Eleonora e Georgia, ci definiamo due Signore di classe (passateci il termine, ascoltando il Podcast capirete!) con una particolare attrazione per lo Yaoi, improbabile e affascinante genere che esplora l’amore tra uomini, visto dal punto di vista femminile. Conduciamo un podcast su Querty dedicato a questo magico mondo! Mi occupo di Marketing presso J-POP Manga, oltre allo scouting di nuovi titoli, e lo Yaoi è il mio piccolo progetto di conquista del mondo <3
Eleonora: Io sono una scrittrice, pubblico romanzi editi Mondadori e mi occupo di cultura pop (fumetto compreso) su svariate riviste online e cartacee. Edito anche i suddetti Yaoi per la suddetta casa editrice, quindi praticamente con Georgia siamo il Team Rocket dello Yaoi.
Georgia: Facciamo subito un disclaimer: in questa intervista, come nel podcast, useremo il termine Yaoi perché riteniamo sia più riconoscibile, anche se oggi Boy’s Love sarebbe più corretto!
Com'e nata l'idea di questo format? Quale è il suo scopo principale?
Eleonora: È nata nell'unico modo possibile, cioè scherzando! Siamo state presentate da un'amica in comune, fuori dal giro dei manga, che ci ha detto: "Siete tutte e due fissate con quel cartone sui nuotatori!" (ovviamente, si riferiva a Free!). È stato abbastanza imbarazzante, perché in quel momento eravamo in mezzo a gente "normale", ahaha... Comunque abbiamo iniziato a chiacchierare di Yaoi, e ci siamo accorte di quanto la storia del genere fosse stratificata e interessante. Ci dicevamo di continuo: "Non è accettabile che le stesse appassionate non sappiano molte di queste cose, dobbiamo trasmettere la conoscenza!". Era tanto per ridere, ma a furia di ripeterlo...
Georgia: Nonostante lo Yaoi abbia un’aura di assurdità, cercare le ragioni per cui alle ragazze piace è uno studio incredibilmente interessante. Il nostro scopo principale è quello di fare un podcast serio, ma ironico, che riesca a far comprendere a tutti (o quasi!) uno dei generi più misteriosi del manga e soprattutto divertirci.
Alla fine, tutte queste informazioni sullo Yaoi che occupano inutilmente le RAM del nostro cervello dovranno pur servire a qualcosa!
Qual è il pubblico a cui vi rivolgete? Che voi sappiate, ci sono anche ascoltatori in tal senso "inaspettati"?
Georgia: Siamo sbalordite dalla quantità di ascoltatori maschi che ci seguono!
Inizialmente, quando abbiamo presentato il progetto a Querty, l’idea era di parlare a una nicchia di ragazze già esperte del genere. Poi Matteo Scandolin, tra i fondatori del network, ci ha convinte a rendere i contenuti il più possibile inclusivi, spiegando i concetti anche a un eventuale pubblico non “iniziato" allo Yaoi… Eravamo scettiche, ma ha decisamente funzionato! Riceviamo moltissimi messaggi da persone, uomini e donne, che non conoscevano il genere né probabilmente diventeranno mai assidui lettori, ma sono interessati e divertiti dal nostro podcast, e ci fa veramente moltissimo piacere!
Eleonora: Diciamo che il nostro pubblico ideale è curioso, affascinato dalla storia dei manga e dalle stranezze. Perché lo Yaoi è strano forte!
Potete darci qualche anticipazione sui futuri argomenti che tratterete?
Georgia: Una delle prossime puntate in cantiere è sicuramente quella dedicata al genere Spokon, e di come si è evoluto per attirare quanto più possibile anche il pubblico femminile, se non a dedicarsi interamente ad esso. Un altro argomento che vorremmo trattare sono i trap e, insieme a loro, il quesito che ci perseguita dal momento cui il primo ragazzino 2D ha indossato la sua prima divisa scolastica alla marinaretta: Is Trap Gay? (ovvero: è gay se ti piacciono i Trap?)
Spesso ci scambiamo lunghi messaggi vocali a tarda notte filosofeggiando sulla cosa…
Eleonora: Vorremmo anche cominciare a dedicare degli episodi a titoli singoli, spaziando dagli Yaoi "ufficiali" a quelli invece generici, ma che hanno una forte fanbase Yaoi. Che poi è un modo per dire che voglio convincere Georgia a farmi parlare per due ore di Saint Seiya...
Per lavorare al meglio sugli argomenti di discussione avrete fatto ricerche accurate, qual è stato finora il piu ostico da trattare e quale il piu semplice?
Georgia: Personalmente adoro fare ricerche, infatti mi sono divertita moltissimo nel preparare la puntata dedicata alla letteratura sui Chigo dei Monaci Giapponesi. Forse, la parte più ostica di tutto questo è riuscire a far capire che non supportiamo certi temi "spinosi" nella realtà, ma che stiamo parlando del regno dell’immaginazione e delle fantasie femminili, anche se in quel particolare caso sono cose che potrebbero essere successe davvero...
Eleonora: Il più semplice, invece, credo sia stato quello degli "agenti sotto copertura", che è come abbiamo definito tutti quei personaggi o quelle suggestioni queer, più o meno esplicite, presenti nei manga e anime mainstream tra gli anni Ottanta e Duemila. Praticamente, una versione strutturata di una normale chiacchierata del venerdì sera...
Com'è cambiata la situazione del manga Yaoi in Italia in questi ultimi anni a livello prettamente commerciale? Pensate che la percezione del pubblico generalista sia cambiata in meglio?
Georgia: Sicuramente, rispetto ai primi tempi di cui parliamo nel podcast, la quantità di titoli Yaoi pubblicati in Italia e la loro reperibilità sono aumentate moltissimo. Non arriviamo sicuramente ai livelli della Francia, dove ci sono addirittura case editrici specializzate, ma non penso che sia un male, perché diciamocelo… non è che siano proprio tutti di qualità eccelsa, come spesso succede quando la popolarità di un genere esplode e viene sfruttato il più possibile (avete presente gli isekai, no?).
Grazie a internet è sempre più facile scoprirsi fujoshi o fudanshi (ragazza o ragazzo "sporchi", ovvero a cui piace lo Yaoi - è un termine ironico autoaffibbiatosi dagli appassionati) e il pubblico è sicuramente aumentato, includendo molti lettori "onnivori", anche se non penso che arriverà mai il giorno in cui lo Yaoi sarà veramente mainstream. Un po’ di resistenza ci sarà sempre, e capisco anche quando i negozianti mi raccontano di avere difficoltà perché ragazze sempre più giovani richiedono titoli sempre più spinti!
Eleonora: Bisogna anche considerare che una buona storia, di qualsiasi genere sia, è tale perché è in grado di spaziare tra sentimenti, suggestioni e tecniche narrative diverse. Per esempio, Berserk non è uno Yaoi, poco ma sicuro! Eppure Kentaro Miura, in un'intervista rilasciata ai tempi dei film, ha creditato Il poema del vento e degli alberi di Keiko Takemiya come una delle sue fonti di ispirazione per l'arco più bello del manga, "L'età dell'oro". È la prova del fatto che alcuni titoli Yaoi condizionano anche gli autori mainstream, e meriterebbero più credito presso il pubblico generalista.
È ormai un genere che, a livello di vendite e interesse, può accostarsi ad altri manga rivolti al pubblico femminile o resta ancora una nicchia?
Georgia: Le vendite degli Yaoi veramente famosi oggi non hanno da invidiare non solo a titoli rivolti a un pubblico femminile, ma anche agli shonen di discreto successo!
Eleonora: Ricordiamoci di quella settimana in cui in Giappone non è uscito One Piece e il manga più venduto è risultato essere Ten Count...
Georgia: Il punto forte dello Yaoi è quello di non rimanere confinato nel suo genere, ma di saper invadere tutti gli altri, fino a non farti più capire cosa sia Yaoi e cosa no. Basti pensare a prodotti come Haikyuu!, che nonostante sia un ottimo manga sportivo dà molto materiale alle appassionate di Yaoi per "fangirlare", o a Free!, che piace tanto alle ragazze, ma ancora di più alle Yaoiste. Penso che avremo sempre più prodotti ibridi di questo tipo, il cui termine tecnico credo sia "pescare con le bombe"!
Insomma, un tempo, se in fase di scouting volevo vedere quanto era famoso un titolo, andavo su g-e Hentai e contavo quante doujinshi hentai trovavo. Ora faccio una ricerca incrociata con Myreadingmanga!
Una domanda che spesso si rivolge alle lettrici di Yaoi è "Perché vi piace?" e le risposte sono molteplici, seppur alcuni punti comuni sembrano sempre emergere. Cos'è che secondo voi attira le lettrici verso lo Yaoi?
Georgia: Secondo me la qualità migliore dello Yaoi è il fatto di essere uno "spazio sicuro" per il lettore. Del manga mi è sempre piaciuto il suo essere un "Reame dell’Impossibile", e lo Yaoi è sicuramente, per artisti e lettori, un medium per sperimentare la sessualità in modo sicuro. Il fatto che sia tutto così irrealistico elimina anche qualsiasi tipo di senso di colpa, che magari si potrebbe avere leggendo un normale hentai, dove già le dinamiche maschio-femmina rendono tutto più "probabile". Non essendo lo Yaoi una fedele rappresentazione di un rapporto omosessuale, ma una fantasia totalmente scollegata dalla realtà, è al sicuro da questo rischio. Come esempio, non posso non citare lo Yaoi hole...
Eleonora: Stiamo preparando una puntata che parlerà solo di questo, quindi meglio non anticipare troppo! Però, come dice giustamente Georgia, lo Yaoi viene percepito dalle lettrici come una sorta di "zona franca" in cui tutto è concesso. A volte i ragazzi tendono a essere sulla difensiva, o peggio offensivi, con le lettrici di Yaoi, non rendendosi conto che, be', ognuno ha il diritto di eccitarsi con quello che vuole! È proprio perché questa resistenza verso le fantasie femminili persiste, che lo Yaoi vive e prospera.
Le vostre autrici preferite?
Georgia: Di nuovo mi ritrovo a citare Keiko Takemiya! Amo tantissimo anche Harada e Ogeretsu Tanaka (non a caso sono tutte edite in Italia per J-POP :D). Se devo citare anche autrici non direttamente Yaoi, chiunque mi conosca sa che il mio manga preferito in assoluto è Il Mondo di Ran di Aki Irie!
Eleonora: Keiko Takemiya e Moto Hagio assolutamente, ma di recente mi hanno stupita Ogeretsu Tanaka e Asumiko Nakamura. Va detto che io sono una brutta persona, e più che lo Yaoi per sé, amo le doujinshi yaoi di titoli mainstream... fuori dal genere, amo Ai Yazawa e Moyoco Anno, ma anche... va bene, mi fermo.
Un manga inedito che vorreste assolutamente leggere in italiano?
Georgia: Il Cuore di Thomas di Moto Hagio, o anche, sempre della stessa autrice, " Cruel God Reigns
Eleonora: Sottoscrivo A Cruel God Reigns, che è davvero pazzesco. Il tipo di cosa che vuoi avere in casa, a prescindere.
Infine, dove possiamo ascoltare il vostro podcast?
Potete ascoltare A Hole New World su Spreaker all’indirizzo che trovate cliccando qui
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Sono comunque contenta di sapere che in Italia il genere ha il suo discreto successo!
Meravigliose.
Questa non la sapevo proprio!
Anche avendo letto e apprezzato sia il Poema che Berserk non ci sarei mai arrivato.
Certo il rapporto Guts/Griffith ha evidenti sottotesti omoerotici, ma non pensavo ci fosse un riferimento specifico in questo caso.
Da tenere d'occhio questo podcast!
Ma speriamo!!!
...lascio un'idea di possibile episodio futuro qui: a me piacerebbe che si parlasse un po' di più delle varie riviste dedicate al genere (tipo i vari BexBoy, Canna, Hertz, Opera, Dear+), ossia quelle del panorama contemporaneo, che ce ne sono un mare e personalmente faccio una fatica assurda a districarmici: tipo a parte l'editore, ci sono e quali sono le principali differenze come contenuti/popolarità/target/livello di zozzeria/ecc.? Cosa può significare per un autore lavorare su una piuttosto che un'altra? (per la stessa natura del quesito non credo ci siano tante fonti al di fuori delle giapponesi, io almeno non sono riuscita a trovare praticamente nulla ç_ç)
(siamo un fandom piccolo)
Si si è lei!
E io aspetto ancora la storia che deve realizzare a quattro mani con Samuel Spano!
Ahhh, ci avevo preso xD
Se ci mettiamo tutti insieme noi appassionati italiani forse riusciamo a fondare un paesino di campagna lol, dovunque ti giri sempre le stesse facce (detto in positivo eh!)
Effettivamente leggendo i commenti mi sono un po' sentita come qualcuno che "irrompe" in un locale dove tutti gli altri sono clienti abituali, quasi quasi mi sembra di disturbare , però mi spiaceva andarmene via senza ringraziare per la segnalazione: mi sembra un podcast interessante!
Mi piace questa prospettiva: ho un rapporto conflittuale con le definizioni dei generi narrativi e tutto ciò che non è facile da definire mi attira.
Ma non farti problemi e vieni pure, siamo persone pucciose e abbiamo biscottini e bishoni con noi ?
grazie mille, l'invito è molto allettante!
...Arrivo con tè e gattini a completare il tutto allora
Ho ascoltato i primi cinque episodi (tutti quelli usciti fin ora) e posso sicuramente dire che sono in attesa di nuovi episodi. È un podcast fantastico.
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