La Japan Video Software Association (JVA) e la Digital Entertainment Group Japan (DEG Japan) hanno pubblicato il report annuale che analizza l'andamento del mercato video digitale giapponese. Nel report si evince che nel 2019 l'incasso complessivo è stato dello 0,2% superiore rispetto a quello dell'anno precedente. Il conteggio comprende vendite e noleggio di home video e contenuti digitali a pagamento, tra cui siti di streaming e noleggio digitali.
Per la prima volta, i contenuti video digitali (240,4 miliardi di yen, 21% in più rispetto al 2018) hanno prodotto un maggior guadagno rispetto alle vendite home video. È anche la prima volta che la categoria del digitale incassa più di 200 miliardi di yen (superò per la prima volta i 100 miliardi nel 2016).
Come già è stato evidenziato in altri resoconti, le vendite in home video hanno registrato un calo del 6,2% rispetto al 2018, con un incasso totale di 197,6 miliardi di yen. Si tratta di un ribasso di oltre il 30% rispetto al picco di vendite del 2007. Per quanto riguarda il noleggio, invece, la cifra è stata di 125 miliardi di yen nel 2019, il 18,4% rispetto all'anno precedente.
Ciononostante, il mercato video giapponese è in costante aumento dal 2013, quando sono entrati in gioco i contenuti digitali come i servizi streaming. Tra questi, Amazon Prime Video ha dominato in Giappone con un 53,5% degli abbonamenti. Netflix si classifica al secondo posto al 20,1%, mentre Hulu Japan al terzo. Per Prime Video e U-Next sono gli anime la categoria più vista, mentre per Netflix e Hulu dominano le serie tv e i contenuti stranieri.
ll 30 aprile la Association of Japanese Animations (AJA) ha pubblicato il report annuale che analizza i dati del mercato dell'animazione giapponese a 360 gradi. Da quest'ultimo summary emerge che, dal 2018 al 2019, la distribuzione di anime online ha superato le vendite in home video. Per leggere l'intero articolo, cliccate qui.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Per la prima volta, i contenuti video digitali (240,4 miliardi di yen, 21% in più rispetto al 2018) hanno prodotto un maggior guadagno rispetto alle vendite home video. È anche la prima volta che la categoria del digitale incassa più di 200 miliardi di yen (superò per la prima volta i 100 miliardi nel 2016).
Come già è stato evidenziato in altri resoconti, le vendite in home video hanno registrato un calo del 6,2% rispetto al 2018, con un incasso totale di 197,6 miliardi di yen. Si tratta di un ribasso di oltre il 30% rispetto al picco di vendite del 2007. Per quanto riguarda il noleggio, invece, la cifra è stata di 125 miliardi di yen nel 2019, il 18,4% rispetto all'anno precedente.
Ciononostante, il mercato video giapponese è in costante aumento dal 2013, quando sono entrati in gioco i contenuti digitali come i servizi streaming. Tra questi, Amazon Prime Video ha dominato in Giappone con un 53,5% degli abbonamenti. Netflix si classifica al secondo posto al 20,1%, mentre Hulu Japan al terzo. Per Prime Video e U-Next sono gli anime la categoria più vista, mentre per Netflix e Hulu dominano le serie tv e i contenuti stranieri.
ll 30 aprile la Association of Japanese Animations (AJA) ha pubblicato il report annuale che analizza i dati del mercato dell'animazione giapponese a 360 gradi. Da quest'ultimo summary emerge che, dal 2018 al 2019, la distribuzione di anime online ha superato le vendite in home video. Per leggere l'intero articolo, cliccate qui.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Ironia a parte, è paradossale comunque quanto l'opinione comune si discosti dalla realtà, nel report annuale la AJA evidenzia come le produzioni animate prodotte annualmente siano in costante diminuzione dal 2018 (sebbene è giusto sottolineare che nel report non sono inclusi i titoli usciti esclusivamente su piattaforme in streaming, ma non credo possano tuttavia inficiare la tendenza).
Sarei certamente curioso di avere un confronto a livello mondiale, anche per capire la tendenza su un livello più ampio, ma delle 'certezze' comunque si possono trovare o quantomeno dedurre, basti pensare a quanto stanno investendo Netflix e Crunchyroll in questo settore.
Forse siamo ad un punto di svolta per questo media, i dati parlano chiaro.
Teoricamente costano moooolto di più. Però credo che ci sia maggiore collezionismo, specie per prodotti come Gundam o le Monogatari che a serie ti costano quanto 1 anno di Netflix xD
Non mi definisco un collezionista di prima, però farei veramente fatica a spendere i soldi per qualcosa che non ho fisicamente ;_;
Va anche detto però che sono in diminuzione rispetto ad un picco storico senza precedenti. Non si erano mai prodotte tante serie insieme; quindi più che di diminuzione in senso negativo parlerei di un ritorno a numeri più normali.
In una nota a parte, mi fa piacere che la produttrice di Eizeken sia la nuova poster girl delle notizie a tema economico ?
In realtà pure io lo faccio raramente, e onestamente nel caso degli anime non credo che spenderei soldi per noleggiare o comprare una serie in digitale (discorso totalmente diversi gli abbonamenti alle piattaforme ovviamente), se non in situazioni eccezionali.
Non mi fido di qualcosa cui non si può staccare la spina
Vabbè, è come pagare per andare a vedere un film al cinema praticamente, non ti resta nulla in mano, solo il biglietto eventualmente...
Oddio, sono due cose diverse (se fossero la stessa cosa non esisterebbero più i cinema): da una parte hai il plus ultra di un'esperienza visiva, dall'altra una sorta di noleggio con abbonamento mensile. L'esperienza(del cinema) a confronto con l'utilità(dello streaming), sono due cose diverse che non valgono gli stessi soldi.
Quello che dicevo io è che se ho la possibilità di spendere un prezzo maggiore per avere la copia fisica io lo faccio, specialmente per le cose a me care come gli anime e i manga.
Quello sì, condiviso in pieno, una cosa che interessa deve essere fisica come l'esempio di anime o manga. Più in generale invece lo streaming ad esempio per i film è molto più comodo online ad oggi... mi ricordo ancora quando si andavano a comprare i DVD, oggi, a meno che non sia un film che ti piace proprio tanto o una serie (tipo i vecchi cofanetti) non credo ci spenda più nessuno o comunque il mercato ormai è stato quasi del tutto abbandonato, a parte i grandi nomi in giro non ci sono più i cofanetti che riempiono gli scaffali come una volta.
Su i manga ti do assolutissima ragione, anche perché ancora oggi leggere manga online anche su piattaforme al 100% legali è dura. Per gli anime non sempre, io compro solo le opere alla quale sono davvero legato, vedi film Ghibli, le altre opere anche se mi piacciono molto non le prendo quasi mai fisiche, men che meno se le trovo sulle piattaforme digitali
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