In quello che doveva essere l'anno olimpico di Tokyo 2020 questo sondaggio risulterà fuori tenpo massimo, eppure non è così perchè, eventi internazionali a parte, c'è una gara che, al contrario di una disciplina sportiva, non ha mai fine: la discussione tra appassionati di anime e manga!
Questa si fa sempre accesa quando ci sono di mezzo lettori più "attempati" e altri più giovani e tocca quasi sempre anche il genere sportivo.
"Che ne vuoi sapere tu che non hai letto Slam Dunk?" dicono i primi
" Le cose vecchie non mi interessano ma dubito ci sia qualcosa meglio di HAIKYU!! " rispondono i secondi.
Esagerazioni a parte è giunto il momento di decidere qual'è in effetti il miglio manga sportivo di sempre. Secondo le valutazioni dell'utenza di Animeclick (i voti che voi stessi date e che potete visionare nella sezione manga - ricerca avanzata) è Rocky Joe (Ashita no Joe) con una media voto di 9.25. Ora prenderò la metà di questa classifica e ve la farò votare. Vediamo se il sondaggione ribalterà la situazione o se la confermerà. A voi l'ardua sentenza!
Ps: mi sono permesso di togliere i manga di giochi di carte o da tavolo, qui volevo considerare lo sport anche come sforzo fisico.
Io l'ho votato per il manga. Per me l'anime non gli rende giustizia, non sono riuscita a guardarlo quando era su MTV.
Quoto tutto.
Il finale è ciò che alza (tanto) il livello dell'opera. Personalmente non ho mai visto una conclusione influire sulla qualità generale di un manga tanto quanto in Slam Dunk. Ovviamente è la parte che manca nell'anime (lasciando perdere l'adattamento che, per quanto esilarante, è lontano anni luce dal contenuto originale).
Se sei interessato/a a capire meglio il suo impatto sullo spokon moderno (e sulla pallacanestro in Giappone), c'è questo bel video di Sommobuta. MA è molto spoileroso.
La battuta sul metà uomo metà divano mi ha ricordato una puntata di forum XD
Apprezzo tantissimo il tuo voto a Suzuka (e quello di tutti gli altri che lo hanno preso in considerazione), lo adoro. Però, secondo me, c'entra poco nel sondaggio, non essendo un vero e proprio spokon (alla fine l'atletica è relativamente di contorno, il focus è su tutt'altro).
Capito, grazie per le risposte!
Mi sembra un TANTINO esagerato...ma giusto un tantino è....
Non conosco il manga, ma l'anime mi sta molto deludendo.
Tra l'altro: notati i mille richiami (immagino voluti a mo' di celebrazione) a Slam Dunk?!
Mah non è vero, l'ho letto l'anno scorso per la prima volta e non ho sentito minimamente, ma proprio 0, la sua vecchiaia, se non nei disegni. Mi sembrano invecchiati peggio gli shonen anonimi che escono oggigiorno.
Il manga non è un granché, il sondaggio è sul fumetto non sul cartone!!!
Sai, non mi trovo d'accordo con la tua visione. Sicuramente pagherei oro per vedere sullo schermo la conclusione del manga (bella bella bella), ma dire che la conclusione eleva così tanto l'opera per me è assolutamente sbagliato e riduttivo, perché anche la parte prima è straordinaria e di livello altissimo.
Quanto all'anime, l'ho visto prima di leggere i manga, che ho comprato per vedere come finiva la storia (ho acquistato i volumi tutti insieme e riletti dal n.1 prima di arrivare al punto dove si era interrotto l'anime).
Sinceramente non trovo così tanta differenza fra manga e anime...anzi, il doppiaggio italiano è fatto benissimo, le minch....ehm...cavolate di Sakuragi vengono interpretate in maniera eccellente (vogliamo parlare del malocchio in pseudo napoletano lanciato a Rukawa per cercare di fargli sbagliare il tiro libero?!?Da piegarsi dal ridere).
Ho letto molti commenti su Kuroko no basket e Sora....carini si, ma infinitesimamente inferiori
Temevo che il mio commento potesse essere male interpretato e infatti mi pare sia andata così. Mea culpa, non ho spiegato a fondo.
Io non voglio affatto sminuire la prima parte di Slam Dunk, che resta di altissimo livello e lo rende, da sola, un ottimo spokon (e manga in generale). Ma tra essere ottimo ed essere il migliore di sempre (a oggi, imo) c'è differenza, ci vuole qualcosa in più. Nel caso di Slam Dunk, secondo me, quel qualcosa in più è dato in gran parte dal finale. A cui poi si aggiungono il realismo maniacale dei movimenti e la qualità generale del disegno, che però giocano, nella mia scala di valori, un ruolo minore rispetto all'infinita qualità della conclusione nell'elevare l'opera da grande esponente a capolavoro assoluto del suo genere.
Il finale è la ciliegina sulla torta, però è una ciliegia bella grossa. In altre parole, se non fosse riuscito così bene, secondo me Slam Dunk non sarebbe il miglior spokon. Sarebbe eccellente ma non il non plus ultra. Fortunatamente per me e sfortunatamente per gli altri manga, ha una grandissima chiusura.
Forse resterai in disaccordo ma spero di essere riuscito a esprimere meglio il mio punto di vista.
La parte della iettarura in napoletano è proprio la prima che mi è venuta in mente. Perché usare un dialetto? Non avrebbe senso neppure se Hanamichi avesse parlato un dialetto giapponese, perché non è una buona norma di traduzione adattare dialetto con dialetto.
Due parole su Sora, asciugo una riflessione che ho già esposto altrove. Quel manga è veramente bello e dal punto di vista dell'insight "tecnico" sul gioco (mi si passi il termine) che offre al lettore è anche superiore a Slam Dunk (che spiegava poco più delle regole base). Ovviamente questo non basta a renderlo un manga migliore, però non è da sottovalutare e, sempre secondo me, fra i manga sulla pallacanestro è quello che si è avvicinato di più ai livelli di Slam Dunk. Fai solo caso a quanto fosse avanti rispetto ai suoi tempi dal punto di vista dell'evoluzione del gioco (se segui la pallacanestro reale), considerando che è un manga del 2003. Brucia parecchie tappe e già solo per questo l'autore merita un encomio. Quello ha visto avanti e di basket ne capisce a pacchi.
Per me Slam Dunk, assolutamente……………..ma proprio senza la benché minima esitazione
Slam Dunk è un manga che, secondo me, è pieno zeppo di messaggi positivi, talmente tanti che non saprei neanche da quale partire: è un’opera che va al di là del genere spokon e delle semplici partite di basket (per quanto siano tutte bellissime, bisogna dirlo).
Inoue, con la caratterizzazione dei personaggi, è riuscito ad andare “oltre”, perché tutti loro, ancora prima che giocatori di basket, ancora prima che studenti, sono “uomini”……tutti i personaggi (Rukawa, Mitsui, Miyagi, Akagi, Sendo, Maki, Nobunaga……..forse perfino Kogure e Yohei, l’amico di Sakuragi) hanno una caratterizzazione talmente profonda che chiunque di loro potrebbe essere il protagonista e ci starebbe comunque benissimo……….
E su tutti ovviamente c’è lui, Hanamichi Sakuragi, che…………..è un grande dai, c’è poco da dire!
Seguire la sua maturazione (sportiva e non) nel corso della storia è uno spettacolo nello spettacolo………….e, forse esagero, ma alla fine mi viene da dire che Slam Dunk è quasi una “storia d’amore” tra Sakuragi e il basket, perché mostra come dentro di lui nasca e progressivamente si sviluppi un sentimento affettivo verso uno sport, la pallacanestro, che regala tantissime emozioni, sia di gioia che di sofferenza…… e credo che non ci sia messaggio più bello che possa trasmettere un manga (spokon).
Poi va beh, tutto ciò per non parlare dello stile del disegno di Inoue, SPLENDIDO a dire poco
(Mi verrebbe da caricare alcune vignette, ma dato che attualmente è in corso la riedizione della Panini preferisco evitare, non vorrei mai spoilerare un manga così bello a nessuno ).
Quindi…………………….si nota che sono un po’ di parte per Slam Dunk? Poco poco
Ma veramente, prima di leggerlo avevo amici che me ne parlavano bene e dicevano che mi sarebbe piaciuto………ma è andato ben oltre ogni mia più rosea aspettativa, questo è certo
Anzi mi spiace solo di averlo scoperto “tardi” (cioè già da adulto e lettore “smaliziato”), chissà che effetto mi avrebbe fatto se l’avessi letto ai tempi delle scuole medie/superiori, forse mi sarebbe piaciuto pure 100 volte tanto……chi può dirlo
Comunque, svestendo per un attimo i panni del fanboy per Slam Dunk ( ), devo dire che in ogni caso in classifica ci sono tanti altri manga degni di tutto rispetto:
-Rocky Joe su tutti, anzi anche questo manga ha una storia decisamente intensa ed emozionante, oltre al fatto che in pratica è diventato un simbolo per più generazioni
-Rough di Adachi a me personalmente è piaciuto molto (anche se va detto che al momento non ho letto altri suoi manga come Touch o Katsu, quindi non potrei fare paragoni in questo senso).
Comunque anche in questo spokon la tensione agonistica durante le gare di nuoto si sente eccome!
-Eyeshield 21 e Capitan Tsubasa non li ho ancora potuti leggere fino adesso (anche se Capitan Tsubasa lo conosco già dall’anime, però va beh); comunque ho sentito da più parti che sono validissimi entrambi……….speriamo capiti l’occasione per recuperarli
-Ping Pong è un’altra opera che fa la sua degnissima figura, pure qui i personaggi sono approfonditi molto bene e le gare ti lasciano sempre col fiato sospeso fino all’ultimo
-Haikyu lo conosco pochino avendo letto solo il primo volume anni fa, però non mi era dispiaciuto (anzi), l’avevo trovato molto “fresco” e coinvolgente, un altro spokon potenzialmente di valore (anche se lunghissimo cavolo ).
Un’ultima cosa……….mi sorprende non vedere Kuroko’s Basket tra le opzioni da votare, pensavo che ci sarebbe stato
Va beh ma forse meglio così, il confronto con Slam Dunk sarebbe stato troppo impari
Con tutto il rispetto eh, ho letto una decina di volumi di Kuroko e non è malaccio…………..ma Slam Dunk è tutta un'altra cosa, è su un altro pianeta
Dire che un manga così fortemente contestualizzato nel Giappone del dopoguerra non senta minimamente il peso della sua distanza sia temporale che storica che sociale mi sembra al limite dell'assurdo.
Poi è ovvio che ci sia dell'universalità nelle vicende di Joe Jabuki, ma pensare che i variegati lettori dell'epoca avessero la stessa esperienza che possiamo avere noi credo sminuisca l'impatto che il titolo ha avuto e l'esperienza di vità drasticamente differente che hanno avuto i giapponesi nel dopoguerra vs il benessere dei nostri giorni.
Tutto questo per dire che no, non credo che sia un difetto dell'opera, ma che da italiano nato negli anni '80 sento la distanza tra me e l'opera.
E d'altronde sono abbastanza convinto che un giapponese nato nel dopoguerra sentirebbe la distanza tra lui e molte delle opere scritte per la generazione successiva alla sua.
Inarrivabile sotto moltissimi aspetti
Cmq per me è Slam Dunk.
Tuttavia, a parte questo, qui stiamo a valutare quale sia la migliore serie sportiva, non la più popolare, e io sono una di quelle brutte (o mitologiche, se devo citare il sondaggio ) persone non esattamente fan del genere, ne ho viste poche e lette pure meno, quindi mi astengo totalmente dall'esprinermi nel sondaggio xD Seguirò comunque per curiosità mia l'andamento dei risultati.
Mila e Shiro nasce come anime, qui si valutano i manga e il suo è una roba da 3 volumi meno che mediocre, è solo un bene che non ci sia.
Il manga di ashita no Joe vendette poco all'epoca, quindi considerarlo un titolo dal forte impatto sulla generazione del dopoguerra è un falso storico. Discorso diverso per l'anime. Se si deve citare il manifesto della Middle class giapponese, quello è kyojin no hoshi. La gente che veniva dalle campagne era ghettizzata dalla società giapponese, nonostante i decreti del LDP creati per tutelare questa particolare classe sociale. Nel frattempo i media alimentavano i desideri di consumo anche per chi non se li poteva permettere. È con questo scenario che nasce l'opera di kajiwara-kawasaki: un padre proveniente dalla working class ex atleta costretto al ritiro per un infortunio subito Durante la 2a guerra mondiale, che Riversa tutte le sue aspettative sul figlio, impegnato ancora a fare i conti con le discriminazioni sociali. Ashita no Joe parla al singolo individuo, kyojin no hoshi ad una nazione.
Capisco che Lotti, per esempio, non piaccia e oggi non lo ricorda nessuno ma a livello di serie è sopra la media per come è diretta.
Falso storico? C'hanno pure dirottato un aereo nel 70 urlando il suo nome xD
Non è in lista e mi piacerebbe molto leggere Dodge Danpei... adoravo l’anime.
30% di share per la prima puntata trasmessa in TV.
80% della popolazione conosce il manga.
Quali sarebbero invece i numeri di ashita no Joe.
Non lo vedo "fortemente contestualizzato", il contesto fa da sfondo e basta, comunque è sufficiente conoscere il linea generale la situazione precaria del Giappone per immergersi pienamente nella storia. Ma anche tolto il contesto, rimane una coinvolgentissima storia di un pugile e la si apprezzerebbe quasi allo stesso modo.
Non è come altri fumetti come tipo Pentothal di Andrea Pazienza, basato sulla rivoluzione sessantottina e nient'altro, contesto che io conoscevo pochissimo e per questo il fumetto mi è risultato una mattonata non-sense.
Ci sono storie che si reggono sul contesto, altre no. Oggi Rocky Joe lo si apprezza tranquillamente come se fosse un qualsiasi altro manga, per questo dico che è invecchiato benissimo. Poi negli anni 60-70 probabilmente lo si apprezza di più in Giappone, ma questo mi sembra anche scontato.
Forse volevi quotare Chibi Goku, non l'ho detta io questa cosa.
p.s. ti prego rimettiti un'immagine del profilo che quel bianco che si confonde con lo sfondo proprio non si può vedere XD
Sei un cicinin fuori strada, anche perché stai unendo il tutto ad un mero fatto di vendite, come se ogni manga ben piazzato sul mercato diventasse simbolo di tumulti sociali.
Toh, mettiamo un Fairy Tail, ha fatto almeno 50 milioni di copie, che dovrebbe essere? Il simbolo di un movimento sociale in cui la gente desidera vivere in un mondo di maghi,tettone e gatti volanti? Capisci che il discorso così non funziona, poi all'epoca per le condizioni presenti non bisognava per forza essere il possessore di una copia per sentirsi vicini alla storia.
Ah, ecco, non sapevo. Mi era sfuggito quel dettaglio, in quanto tendo a dare per scontato che gli anime sono quasi tutti tratti dai manga. Dovrei cercare di informarmi di più. Grazie.
Sarà scritto coi piedi però è troppo apprezzabile
-Touch perché è il mio manga preferito di Adachi
-H2 perché se si prende in esame solo la parte sportiva lo ritengo superiore a Touch
-Capitan Tsubasa perché è a dir poco epico, quando il calcio più che uno sport sembra una guerra con mezzi giocatori azzoppati e palloni che si lordano di sangue
-Rookies perché ho un debole per quelle storie in cui lo sport diventa uno strumento di recupero e crescita.
-Kiss & Never Cry perché è un manga che adoro e le parti sportive con le coreografie e le prese sono disegnate davvero bene a mio avviso.
Aggiungerei Ace of Diamond.
Trovo in generale che i manga sportivi rendano meglio in anime, però..sarà l'eccitazione del movimento, non so, ma li vivo meglio sullo schermo: vogliamo mettere le corse chilometriche in Holly e Benji??
Però sono il primo a riconoscere che i mangaka, quando si tratta di creare spokon, hanno decisamente una marcia in più, sia per quanto riguarda la struttura della storia che la creazione dei personaggi.
Ed è per questo che non riesco a scegliere un'opera rispetto alle altre!
Cap Tsubasa l'ho preferito in versione anime che cartaceo quindi non lo avrei mai messo
Parlando di Capitan Tsubasa in effetti è evidente questa "vecchia", ci sono diversi richiami tipici dei battle shonen ad esempio, secondo me, tipo la questione relativa alle tecniche speciali e agli 1 vs 1.
Sbaglio o in classifica non c'è Giant Killing? Ecco, secondo me questo è il miglior manga di calcio di sempre (almeno tra quelli che ho letto o che sto leggendo).
Io sì.
Io anche
Peccato non ci siano Ahiru no Sora e i motoristici (su tutti: Grand Prix e il campionissimo, Initial D e Capeta).
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