Dallo scorso 5 luglio è iniziata Tokyo Mew Mew New, reboot dell'originale Tokyo Mew Mew, serie maho shojo del 2002 (in Italia è arrivata su Italia 1 nel 2004) tratta dall'omonimo manga scritto da Reiko Yoshida e disegnato dalla compianta Mia Ikumi. L'anime fa parte del rilancio dell'opera per il ventennale, avvenuto già nel 2020, con il breve sequel Tokyo Mew Mew 2020 Return e lo spin-off "al maschile" Tokyo Mew Mew Ore, un'operazione di rilancio che comprende anche una nuova edizione del manga, il quale raccoglie i sette volumi originali, i due del sequel Tokyo Mew Mew à la mode e un ultimo volume con l'ulteriore sequel del 2020.
Tokyo Mew Mew New, anime prodotto da Yumeta Company (La corda d'oro) e Graphinica (Record of Ragnarok) conta al momento due episodi.
La cosa che innanzitutto balza all'occhio, per chi non ha avuto modo di leggere Tokyo Mew Mew 2020 Return (chi scrive ha comprato in Giappone i due numeri della rivista Nakayoshi su cui è stato pubblicato e ha perciò avuto modo di leggerlo così), è il cambiamento dello stile grafico. Rispetto alla vecchia serie, lo stile è molto meno "shojo anni novanta" e molto più semplificato, più "moe", più proporzionato con meno occhi giganteschi ma anche un po' più approssimativo nel tratto. Il motivo di questo cambiamento è da ricercare nel cambiamento dello stile della mangaka Mia Ikumi, che è rimasta lontana dalle scene per più di un decennio ed è tornata a disegnare la sua ultima opera, Tokyo Mew Mew 2020 Return, con uno stile molto meno anni novanta e più simile a ciò che sono gli shojo adesso. Non è la prima volta che un'autrice modifica, anche radicalmente, il suo stile per adattarsi a ciò che va di tendenza in quel momento: guardate i primi e gli ultimi volumi di Tokimeki Tonight, le varie opere disegnate dal corso degli anni da Natsumi Matsumoto o Nami Akimoto o anche solo le copertine dell'edizione anni 2000 di Saint Tail contrapposte a quelle anni novanta.
Personalmente, resto estremamente affezionato allo stile anni novanta, che per me è LO stile da shojo manga, quindi preferivo di gran lunga l'estetica della vecchia serie di Tokyo Mew Mew, coi suoi occhioni giganteschi e Zakuro che era una sex symbol da far girare la testa, mentre qui, a giudicare dalle sigle, è decisamente meno sensuale. L'anime è comunque carino da vedere a livello estetico e ci sono diversi cambiamenti, alcuni graditi e altri meno, nelle acconciature e nei colori dei capelli dei vari personaggi. C'è solo una cosa che personalmente detesto, gli orribili "brufoli col pus", ossia gli arrossamenti con un pallino bianco al centro che vengono inseriti ovunque per decorare i volti e i corpi dei personaggi: un artifizio grafico che non amo affatto e che speravo fosse sparito dopo i primi anni 2010, invece vedo che purtroppo persiste, dando un grosso colpo al mio apprezzamento verso la grafica di questa serie, dove questo elemento viene abusato in parecchie scene.
A livello grafico, i colori sono inevitabilmente meno accesi e le animazioni più belle (specialmente quelle di trasformazioni e attacchi) rispetto alla vecchia serie che era palesemente colorata con gli evidenziatori Stabilo e con una vecchissima versione di Paint e soffriva di quelle animazioni in CGI ancora un po' traballanti tipiche dei primi anni 2000. È chiaro che Tokyo Mew Mew New, inevitabilmente, non può che rifarsi in certi artifizi grafici come la resa degli attacchi, a quel Pretty Cure che in Giappone è iniziato poco dopo la fine della sua serie originale e ha dato "il via" a un modo tutto nuovo, più animato e dinamico, di rappresentare i combattimenti: meno cuoricini e pose plastiche e più onde energetiche ed esplosioni alla Dragon Ball, cosa che poi ha influenzato anche diversi remake di vecchi maho shojo, come questa serie (basti guardare com'era reso l'attacco di Ichigo nella vecchia serie e come lo è adesso) o Sailor Moon Crystal.
Da Sailor Moon Crystal arriva dritto dritto anche Yasuharu Takanashi, il compositore della colonna sonora, che si limita ad essere il "solito" Yasuharu Takanashi, riproponendo quello stile ormai vincente che sin dai tempi di Suite Pretty Cure accompagna tutte le colonne sonore dei suoi anime maho shojo: musiche ritmate con cori epici alternati a ritmi rock e accattivanti. Sono sempre musiche molto belle da sentire, non c'è dubbio, e ovviamente mi ci sono fissato come mio solito in attesa dell'uscita della colonna sonora, ma dopo la quarta o quinta volta ci si rende conto che mancano un po' di personalità, che Takanashi è sempre uguale a se stesso, che questa potrebbe benissimo essere la colonna sonora del prossimo venturo Sailor Moon Cosmos. Forse era meno epica (ma siamo sicuri che una storia sciocchina come quella di Tokyo Mew Mew abbia bisogno di tutta questa epicità?), ma la colonna sonora firmata da Takayuki Negishi per la serie originale, che mescolava in maniera interessante musica classica, rock, flamenco e ritmi della musica tradizionale cinese, risultava più incisiva e memorabile, con temi che ancora oggi rimangono in testa mentre questi, a distanza di anni, ci chiederemo se venivano da Tokyo Mew Mew o da una qualsiasi delle stagioni di Sailor Moon Crystal, anche se indubbiamente ci farà piacere ascoltarli.
È ancora difficile definire il doppiaggio, dato che non sono ancora apparsi tutti i personaggi, ma le interpretazioni sinora sentite si sono rivelate più generiche rispetto alla vecchia serie, dove mostri sacri super riconoscibili come Hikaru Midorikawa e Megumi Ogata davano la loro personale impronta a personaggi che qui invece sembrano più "banale bishonen amorfo" e "banale bishonen più vitale". Le voci delle protagoniste, affidate a doppiatrici molto giovani che hanno anche cantato le varie sigle della serie, funzionano anche se pure qui non sembrano nulla di particolare, Ichigo ha la classica vocetta da "ragazzina kawaii", meno bella e più legnosa della vecchia interprete, mentre Mint non si discosta troppo dalla vecchia interpretazione, caratterizzata da una parlata snob da signorina. Aspettiamo l'arrivo di Purin, che nella serie originale era l'unica ad avere una verve tutta sua e sono curioso di vedere come verrà ripresa.
In generale, il tono è molto kawaii andante, anche nelle sigle, che sono cantate con vocette carine, riprese dei motti dei personaggi e testi che parlano di dolci. Non sono il mio genere di musica, ma Tokyo Mew Mew alla fine è questo, gattini, cuoricini, fragoline e dolcetti kawaii, quindi sono adatte a rappresentarlo.
La storia di base resta tutto sommato quella della serie originale, che in questi primi episodi seguiva anche abbastanza fedelmente il manga. Ci sono tuttavia qua e là piccole differenze: Ichigo, Mint e Lettuce fanno il liceo e non le medie; ci viene mostrato il momento in cui Ichigo incontra Aoyama e si innamora di lui; la tematica ambientalista viene suggerita in maniera più concreta, con Aoyama che si lancia in un'invettiva al veleno contro gli umani che mettono in pericolo gli animali (chi conosce già tutta la storia sa e sogghigna) e Ichigo che dichiara un certo interesse nel voler proteggere la Terra e sembra prendere più sul serio questo suo interesse, invece di prenderla come una cosa detta così tanto per farsi bella agli occhi dell'amato. Inoltre, Shirogane e Akasaka hanno scelto di proposito gli abbinamenti eroina/animale, sanno già chi sono le eroine e cambia l'ordine in cui appaiono, con Mint che ha già avuto e risvegliato i poteri off screen ben prima di Ichigo. In generale molte scene sembrano più vicine al manga, come si intuisce dalla preview del terzo episodio, ma molte sono rielaborate in maniera ancora diversa rispetto al manga e alla vecchia serie.
Cosa comporteranno questi cambiamenti è ancora presto per dirlo. Che abbiano voluto anticipare il risveglio di Mint per darle chissà quale ruolo più importante, per rimediare al fatto che nella vecchia serie oltre a bere tè tutto il tempo e ad attaccarsi invano a Zakuro come una cozza non faceva null'altro di concreto? Oppure, visto che tanto una volta comparsa Zakuro si sarebbe comunque tuffata con lei nel tunnel dell'inutilità anche in questa serie, si sono risparmiati proprio la fatica di darle un episodio dedicato dove risvegliava i suoi poteri perché tanto non ne valeva la pena?
I due episodi sinora trasmessi corrispondono ai primi tre capitoli del manga e ai primi tre episodi del vecchio anime, a cui sono abbastanza fedeli, a parte il fatto che tre quarti del secondo episodio, quelli relativi al risveglio di Mint, sono stati tolti, e siamo molto curiosi di vedere se, quando e come (perché le sue origini dovranno inevitabilmente essere diverse da quelle dell'opera originale, non potendo farla interagire con Ichigo) la cosa verrà reinserita più avanti. Le gag sono carine (molto in stile anni novanta, almeno quello) e il ritmo è buono, ma è ancora presto per dare un giudizio.
Tokyo Mew Mew era una serie abbastanza sciocchina, scritta un po' coi piedi, che non riusciva a valorizzare tutti i suoi personaggi perché a parte l'onnipresente protagonista, la timida e dolce Lettuce con cui era facilissimo identificarsi e l'iperattiva e casinista Purin (che nell'anime riservava anche un lato più tragico e profondo), tutti gli altri erano trascurati o scritti in maniera schizofrenica, il gruppo era molto male amalgamato ("amiche vincenti", diceva il sottotitolo dell'edizione italiana, ma non sembravano molto amiche, in primis Zakuro che stava lì tanto per ma non sembrava avere alcun interesse a fare gruppo) e anche le parti "di trama" risultavano essere un po' raffazzonate perché si capiva che fossero solo una scusa per narrare della storia d'amore della protagonista, del suo bello e dell'harem di vari biondoni tsundere e alieni tossici che gravitavano intorno a Ichigo.
Se il nuovo anime riuscirà a riscrivere trama e personaggi dando finalmente loro un po' di giustizia e di carattere, se daranno a Mint un ruolo più attivo, a Zakuro una ragione d'esistere o a Quiche una ragione per affezionarsi a Ichigo che non sia solo "tu sei il mio giocattolo", se spiegheranno meglio la genesi del cattivo finale, se si concentreranno scrivendo una trama più organica... sarà tanto di guadagnato! Ma questo è ancora prestissimo per dirlo. Del resto, anche la vecchia serie era partita bene, in maniera fresca e interessante, per poi incartarsi strada facendo. In ogni caso, al momento la visione è piacevole, quindi vediamo come intenderà svilupparsi, se anche dovesse mantenersi mediocre come la serie originale sarebbe comunque una visione abbastanza gradevole.
I maho shojo puri (non quelli dark, comici o fanservice pensati per gli otaku) ormai sono estremamente rari, essendo un genere che non piace più alle giapponesi adolescenti ed essendo il target delle bambine eternamente monopolizzato da Pretty Cure e ci tocca tenerceli stretti, anche in casi come questo, che riprendono brand del passato per proporli alle donne oggi adulte e nostalgiche di ciò che seguivano da ragazzine.
Ciò che invece mi auguro con tutto il cuore non accada è che Tokyo Mew Mew New vada avanti narrando anche i fatti di Tokyo Mew Mew à la mode, perché se già la prima serie coi suoi personaggi chiamati Fragola, Menta, Lattuga (?), Budino e Melograno sembrava una sciocchezza, il seguito con l'eroina mezza gatto e mezza coniglio, lo scettro a fragoline e i cattivi usciti da un gruppo cosplay di Kuroshitsuji non si salva nemmeno per i più accaniti fan del maho shojo, e nemmeno il più grande dei miracoli-reboot potrebbe aiutarlo.
I disegni di questo reboot li sti amando tantissimo!
chapeau!!
La trama dell'episodio invece, almeno rispetto all'anime storico, è troppo veloce, hanno pigiato sull'acceleratore. Nell'anime storico si prendevano più tempo, sopratutto per caratterizzare di più i personaggi, in questo nuovo prodotto si avverte sin da subito che stanno correndo troppo.
Il nuovo character design non è per niente brutto (mi piace il nuovo look di Minto), ma dovrebbe valorizzare di più i personaggi maschili: l'unico che ci ha un po' guadagnato è Masaya, che però rimane il più scialbo. E Zakuro ha perso buona parte del suo fascino adulto.
Ma se non premeranno troppo sull'acceleratore, non snatureranno i personaggi e non faranno pasticci con la sceneggiatura, sarà comunque migliore di Sailor Moon Crystal.
Avrei comunque preferito un remake in chiave più adulta, mentre invece il target è sempre quello.
Concordo sulla colonna sonora, carina ma più generica. Ma d'altronde c'è poco da fare: quando non si chiama gente come Hiroyuki Sawano o Yuki Kajiura, le colonne sonore dei decenni passati sono imbattibili, è un dato di fatto.
A me è sembrato che Crystal abbia fatto successo. Cosa non ti è piaciuto?
Veramente si è già visto che non sarà una trasposizione diretta del manga (e meno male), al massimo prenderà qualche spunto.
Character design sbilenco, caratterizzazione delle co-protagoniste e degli altri personaggi appiattita al massimo, Usagi che si dimentica delle sue tanto amate amiche per andare dietro al suo Mamochan (cosa che nell'originale non farebbe mai) e tanti saluti al girl power... Da dove cominciare?
L'ultima stagione per fortuna è migliorata molto, più fedele allo spirito originario, e anzi sono perfino riusciti nell'impossibile, ovvero rendere Chibiusa meno odiosa. Con Sailor Moon Eternal poi è stato fatto un ottimo lavoro, e si si spera che continui così.
SM Crystal ha "fatto successo" solo perchè appunto ha Sailor Moon nel nome, e per il merchandise.
Ogni Mew Mew richiede una puntata ciascuna per essere introdotta, poi ci sono gli alieni, la vera identità del loro capo, il passato di Ryo... E' impossibile comprimere tutto questo in 12 episodi di durata normale perfino Sailor Moon Crystal si era preso più tempo. Voglio sperare che questo sia solo il primo cour, altrimenti c'è da mettersi le mani nei capelli.
Se fanno davvero solo 12 episodi totali verrà fuori una monnezza...
A me la serie anime storica è sempre piaciuta molto, Ichigo-centrismo escluso, aveva una tematica molto molto forte rispetto a tanti altri majokko, personaggi simpatici e una trama comunque sia solida, che ha bisogno dei giusti tempi per dipanarsi correttamente.
Poi, non per dire, ma il principale punto di forza di questo tipo di storie è la caratterizzazione del gruppo di protagoniste, non possono proprio permettersi di andare a 300 all'ora, cannando completamente questo aspetto
Per quanto riguarda il confronto con Sailor Moon Crystal, forse lo sarà sul lato grafico, ma la storia originale di Mew Mew non era per niente più bella di quella di Sailor Moon manga, quindi per diventare complessivamente più bello di Sailor Moon Crystal non basterà avere solo una grafica più bella, dovreste riscrivere tutta la storia originale correggendone i difetti.
Quindi dovranno per forza fare almeno un altra stagione di 12 episodi per finire, tot 24 episodi. Ovviamente siamo ben lontani dai 52 episodi dell'anime storico.
Amenochè non concludano tutto in 12 episodi inventandosi una nuova storia, già il secondo episodio ha delle modifiche. 😗
E niente, adoro le recensioni di Kotaro.
N. B. Zakuro, per quanto amatissima dal fandom, è la dimostrazione che spesso un pg punta letteralmente solo alla caratterizzazione estetica.
Secondo me è anche molto questione di gusti, a me Zakuro faceva impazzire nell'anime storico e apprezzavo molto anche gli episodi a lei dedicati.
Ciò che mal digerivo era l'harem di Ichigo, che rubava troppo tempo e troppo spazio sia a storia che personaggi.
Detto ciò, non paragonerei Tokyo Mew Mew a Sailor Moon, sono due serie molto diverse, con una loro identità specifica.
Così come ai tempi di Precure5 non trovavo utile il paragone con Tokyo Mew Mew e l'accusa di plagio per Komachi/Cure Mint
1-È un reboot e magari potrebbero cozzare con le interpretazioni originali (anche se di due fuoriclasse come Magnaghi e Pacotto mi fiderei sempre ad occhi chiusi)
2-Sarà necessario per forza di cose un recast completo (e non è nemmeno detto che verrebbe assegnato a Milano il doppiaggio di questa serie, semmai un giorno arriverà)
Concordo. Io non vorrei necessariamente il vecchio cast (mica hanno il monopolio dei personaggi) ma preferirei sentire i doppiatori di Milano comunque.
A parte il fatto che è quello il formato standard degli anime oggigiorno, su AnimeSaturn è scritto alla scheda della serie che saranno 12 episodi. Poi può darsi che dividano in più stagioni.
Anche secondo me sarà così, 2 cour di 12 episodi. Altrimenti la vedo impossibile adattarlo al meglio. Sarebbe un vero peccato, tra l'altro.
PS: ma solo io spero che Ichigo si metta con Ryo o Quiche? impossibile, vero?
Ovviamente non avremo gli episodi filler che approfondivano Lettuce, Purin e la famiglia di Mint, ma spero che possano inventarsi qualcosa di nuovo nella nuova versione per dare giustizia a personaggi come Zakuro e Mint che nel vecchio anime erano molto sacrificati, così come spiegare meglio il perché il boss finale è quello e scrivere meglio Quiche, che è scritto in maniera tossica e schizofrenica nel vecchio anime.
Non sempre, grazie al cielo.
Tutto il rispetto per i siti warez ben fatti (in barba a chi li odia ) ma io non conterei su un sito illegale, per giunta italiano, per informazioni attendibili.
Fair point però finora ci ha sempre azzeccato!
Vero anche questo ma di solito gli anime che producono di più è perché hanno un grosso nome alle spalle (tipo Boruto, Dragon Quest o Digimon). Senza nessuna offesa ma non mi sembra il caso con Tokyo Mew Mew.. però posso sempre sbagliarmi!
Solo tu? XD C'è un esercito o due di fans che ci spera! il problema è che a dover ascoltare i fans dei pairings si scatenerebbe una guerra senza fine.. molto più sicuro adattare il manga e farla finita lì, temo. Per quanto piacerebbe pure a me Ryo x Ichigo, lo ammetto
Vero, erano pure le uniche senza un amore mi pare.
Ma anche no 😁 Masaya e Ichigo sono una delle mie coppie preferite del manga-verso, e sono lieta che la Ikumi e la Yoshida li abbiano sempre tenuti saldamente insieme ❤
Mi sembra l'ennesimo pretesto usato per riprendere a fare soldi con nuovo merchandise perchè tutte queste novità o miglioramenti sinceramente non ne vedo, il chara design è passabile ma anonimo.
Preferirei vedere reboot di serie rimaste incompiute come Host Club, Kimi ni Todoke e chissà quante altre piuttosto che rifare da capo titoli belli che conclusi.
Just my 2 cents eh!
EXTACLY!
Sono troppo sani e tranquilli come coppia per piacere
Anche io li adoro comunque. Lui è un amore, corretto, idealista, buono come il pane, sincero. Avercene come Masaya
Probabilità praticamente zero. Anche se in quell'episodio è presente un personaggio che appartiene al passato di uno dei personaggi principali (Ryo), non è uno di quelli che mandano avanti la storia, ovvero è un filler; e la politica dei remake/reboot è zero filler, compresi quelli ben fatti che non stridono con la caratterizzazione dei personaggi e anzi magari la arricchiscono pure. SM Crystal docet.
Probabilmente non riapparirà neanche Rei, l'ex fidanzata di Keichiro. Se poi saranno davvero solo 12 episodi, chissà che strage anche di puntate importanti... *facepalm*
che bella illustrazione, però è del sequel? Oppure non ricordo più nulla del manga, dopo 18 anni?
Esatto, è l'ultima tavola di Re-Turn. ❤
Spero che comunque arrivi qui in Italia! Lo prenderei sicuramente
Non hanno combinato chissà che pasticci ma, almeno per ora, non hanno nemmeno saputo introdurre delle vere novità, e il risultato non è che uno sbiadito riassunto del vecchio anime con qualche spunto preso dal manga e un paio di pettinature leggermente cambiate. E visto che sono solo 12 episodi allora dovranno strizzare ancora di più... tanto valeva non farla proprio... A giudicare da quel che vedo non se lo sta filando nessuno questo reboot, su Youtube ci sono pochissimi video relativi ad esso e hanno tutti al massimo due o tre migliaia di visualizzazioni (che in gergo Youtube, soprattutto per un anime, non è NIENTE).
So che i remake in Giappone, se li fanno, li fanno più fedeli al manga e che 12 episodi è il nuovo formato standard di un anime (prima era 26, si vede che la crisi economica e la carenza di personale ha colpito duro). Ma finora l'unica serie che ha avuto un remake come si deve è Dragon Quest (a parte qualche censura che ho notato). Certo era utopico aspettarsi la stessa cura per Tokyo Mew Mew che è solo uno dei tanti ripoff di Sailor Moon semisconosciuto.
Per me questa è la conferma di un altra cosa: il genere maghette non tira più, sono rimaste solo le Pretty Cure a tirare la baracca, evidentemente per una ragione.
Per quanto riguarda l'anime in sé, io penso che molte persone si facciano traviare dall'errata convinzione che questo sia un remake della serie del 2002. Non è così, per fortuna New non ha quasi nulla a che fare con l'anime vecchio, ma è un nuovo adattamento del manga, con delle cose aggiunte e alcune cambiate per dare più spessore alla trama e ai personaggi. Dall'anime vecchio ha solo preso qualcosina, tipo Seiji, il fratello di Minto, che nel manga non esisteva, e anche questo è vero fino a un certo punto, perché nell'unico episodio in cui appariva nell'anime vecchio aveva un carattere praticamente opposto a quello che ha in New. Probabilmente hanno ripescato lui per evitarsi la fatica di inventarsi un nuovo personaggio. Togliendosi dalla testa la vecchia serie e guardando questa come un prodotto a sé, che adatta il manga come fanno in genere tutti gli anime, acquista tutto un altro senso.
Aspetterò ancora di vedere gli ultimi due episodi prima di dare un giudizio definitivo, ma secondo me questa serie supera quella vecchia, e anche il manga, sotto tutti gli aspetti. Ha dimostrato di non aver bisogno di chissà quanti episodi per dare una buona caratterizzazione ai personaggi, nella serie vecchia la maggior parte di essi, anche quelli molto importanti, erano trascurati e mal scritti, qui invece, soprattutto alcuni in particolare, prendendo come base il carattere del manga e aggiungendo cose, hanno una profondità, spessore, crescita che l'anime vecchio si sognava. Per quello che ho visto finora, ha superato di gran lunga le aspettative che avevo all'inizio, non mi aspettavo un prodotto fatto così bene e con così tanta cura. Quindi un 8 per ora glielo darei tranquillamente.
La prima stagione è tutto sommato accettabile ma nella seconda ho notato un calo qualitativo sia nelle animazioni che nella scrittura della trama. Ho avuto la sensazione che nella seconda metà abbiano voluto chiudere tutto di fretta al 24° episodio lasciando non pochi buchi narrativi, per esempio...
Al che ho pensato che l'argomento sarebbe saltato di nuovo fuori nel finale, dopo la sconfitta di Profondo Blu, però negli 8 episodi successivi i due non solo non affrontano mai più la questione, ma si comportano quasi come se non fosse successo nulla.
Ho capito che Ryou vuole mantenere una certa distanza dalle ragazze (però sotto sotto è interessato a Ichigo), ho capito che l’arco narrativo di Lettuce non è incentrato sul trovare l’amore ma sull’acquisire fiducia in sé stessa, ho capito che la puntata aveva lo scopo di farla uscire definitivamente dal suo guscio e trasmettere la morale "Non reprimere i tuoi sentimenti. Se ami una persona, dichiarati finché sei in tempo o potresti passare il resto della tua vita a rimpiangere di non averlo fatto. Se non ti ricambia, fatti forza e vai avanti"…
Ma se tu, sceneggiatore, sganci una tale bomba emotiva, poi uno spettatore si aspetta di vederne le conseguenze, è curioso di sapere quali effetti a lungo termine avrà su entrambi i personaggi e come questi interagiranno d’ora in avanti (se lo sono domandato pure i doppiatori giapponesi di Ryou e Lettuce in uno degli After Talk pubblicati sul canale YouTube del reboot).
Non è come nella serie animata del 2002 dove Lettuce si innamora di un personaggio filler che si vede solo in un episodio e poi mai più. Ryou è uno dei personaggi principali e i due si vedono regolarmente al Café Mew Mew; anche se alla fine non si mettono insieme, è impossibile che non abbiano una qualche sorta di interazione.
Il fatto che tutta la questione venga liquidata rapidamente, facendo praticamente finta che non sia mai accaduta, perdonatemi ma lo considero una grave trascuranza da parte degli sceneggiatori.
Altri esempi:
- Negli episodi 8 e 16 Lettuce ha delle visioni sul passato degli "alieni" come antichi abitanti della Terra, una rivelazione che dovrebbe essere importantissima per la missione delle Tokyo Mew Mew e per tutto il Progetto Mew in generale, ma non ne fa mai parola con nessuno.
- Con tutti i pianeti che ci sono nella Via Lattea, gli “alieni” sono andati a rifugiarsi su uno praticamente inospitale.
- Anche stavolta la lore di Profondo Blu e dell’Acqua Cristallo non è stata adeguatamente approfondita.
Avrebbero potuto davvero migliorare considerevolmente la storia originale se avessero avuto più episodi a disposizione per sviluppare meglio i cambiamenti introdotti, ma a parte una manciata di cose, come il rapporto più approfondito tra Ichigo e Masaya, l’ho trovata un'occasione sprecata, e non mi è nemmeno del tutto chiaro se il franchise proseguirà in futuro: al di là della morte di Mia Ikumi e del finale che bene o male chiude tutti gli archi narrativi, le idol doppiatrici Smewthie non hanno ancora annunciato un definitivo scioglimento del gruppo, stranamente.
Comunque notare che la direttrice del doppiaggio di questa serie è la stessa Debora Magnaghi che nella vecchia serie doppiava la protagonista.
È pure normale che sia così, non è una cosa negativa da dire (soprattutto con quel parterre di protagonisti messo insieme dalla grandissima Loredana Nicosìa, per me forse uno dei migliori doppiaggi per un anime Mediaset). Tutte le ragazze che doppiano le Mew Mew sono appassionate assolute della prima serie (soprattutto le due Giulia - addirittura la Bersani (che ha curato anche i dialoghi insieme alla doppiatrice di Moe Laura Cherubelli) ha detto che è stato il suo primo manga collezionato).
E poi è comunque un cast scelto dalla Magnaghi in persona, non una cosa da poco!
Vero, poi era tutta gente che arrivata a quel punto aveva già una vastissima esperienza di anime e doppiaggi. La Nicosia sempre stimatissima, ha diretto anche il doppiaggio di Mermaid Melody, fantastico anche quello.
Allora mi fa molto piacere che abbiano avuto l'occasione di partecipare al doppiaggio di questa serie!
Questo mi ricorda di quanto era felice Maurizio Merluzzo quando lo presero a doppiare He-Man, suo eroe d'infanzia. Lo sarei stato anche io in effetti XD
Assolutamente!
Certo che se avesse voluto la Magnaghi avrebbe anche potuto tornare a doppiare Ichigo/Strawberry, ascoltandola su My Hero Academia la sua voce da ragazzina non è cambiata affatto! Stessa cosa per gli altri doppiatori della serie tipo Garbolino o Prata. Ma apprezzo molto che abbiano preferito invece lasciare lavoro alle nuove generazioni
Io di quel cast rimpiango moltissimo Tosawi Piovani, aveva una vocetta fantastica adatta per un certo tipo di personaggi (come lo era Paddy).
Mi è dispiaciuto un botto quando ho letto del suo ritiro dal doppiaggio.
PS: c'era anche Jolanda Granato su Mash, quindi vabbèh!
Sull'ultima cosa, non sarebbe comunque accaduto, ma non tanto per la voce in sè: avendo fatto un recast totale in Giappone, in Italia si è agito di conseguenza.
Ciononostante nella seconda stagione appaiono alcuni personaggi che "riprendono" i doppiatori della prima serie, tra cui la madre di Ichigo (doppiata, manco a dirlo, in originale da Saki Nakajima).
Se mantengono la fedeltà al doppiaggio giapponese, dovrebbe esserci anche il Garbolo a doppiare il padre di Ryo, anche se onestamente non so quanto la sua voce possa starci bene. Poi in teoria la Piovani dovrebbe doppiare la madre di Bu-ling, ma questo ovviamente non sarà possibile...
- Sul primo incrocio a perdifiato le dita, memore del precedente legato ad Assassination Classroom (e dal fatto che qualche volta sia tornato a doppiare per Yamato anche per coprire delle integrazioni mancanti).
- Sulla seconda, una soluzione accettabile sarebbe Sabrina Bonfitto secondo me.
Garbolino non starebbe bene sul padre di Ryou, però lui ed Elisabetta Spinelli potrebbero doppiare Madeline e Chiffon nell'episodio 16.
E invece ti dico che Chiffon potrebbe essere sempre Oldani perché in originale lui e Ryo hanno la stessa voce.
Come dimenticarla, la mitica voce di Yui Ragazza Virtuale!
Vero, era una delle doppiatrici più convincenti nel fare la voce delle bambine piccole. Non sapevo si fosse ritirata. Io ci sono rimasto malissimo quando ho saputo che Diego Sabre si è ritirato. D'altro canto non li biasimo se vogliono andare in pensione. Non possono essere tutti come Pietro Ubaldi
Ah sì, la nuova voce di Asuna in Sword Art Online la cosa buffa è che han sostituito la Manicone perché la sua voce era invecchiata troppo e per rimediare han chiamato una doppiatrice che è anche più vecchia di lei XD del resto con il doppiaggio non conta quanti anni ha ma quanti anni sembra che abbia la tua voce!
Non mi sembra che i doppiatori dei Cavalieri dello Zodiaco si facciano questo problema XD
Uno dei motivi che mi frena dal riguardarlo è, ripeto, la non proprio brillante gestione dei tempi che, a mio parere, ha minato l'intera serie (soprattutto la seconda stagione).
Lo so che hanno voluto seguire più fedelmente il manga, ma sarebbe stato necessario avere almeno qualche episodio in più per sviluppare come si deve le modifiche introdotte (come tutta la sottotrama di Lettuce/Ryou, che viene troncata di netto senza dare neanche un finale aperto soddisfacente).
A rendere il tutto più desolante è il fatto che il gruppo di idol e doppiatrici Smewthie, creato con il principale scopo di essere il veicolo promozionale del reboot, non ha ancora annunciato ufficialmente né uno scioglimento, né una pausa, niente di niente, e alcuni fan giapponesi ipotizzano che l'intero progetto sia stato sospeso a tempo indeterminato.
Insomma, il futuro del franchise sembra essere al momento incerto.
Tra l'altro, oltre alla madre di Ichigo, apparirà pure il padre (con una caratteristica impossibile da replicare in italiano: è doppiato da Satoshi Hino, che è il marito della Nakajima anche nella vita reale!).
Qua lo dico e qua lo nego: io spero in Prata...
- Confermati Debora Magnaghi e Patrizio Prata rispettivamente su Sakura e Shintaro Momomiya per la seconda stagione; la prima confermata già in occasione del suo compleanno, il secondo nella live con Yamato Video dello scorso martedì.
- Da martedì prossimo su Anime Generation arriva anche la serie super-deformed Tokyo Mew Mew New - petit in versione doppiata.
- La seconda stagione partirà da martedì 30 luglio e in contemporanea andrà di pari passo anche la seconda stagione della serie in super-deformed.
La madre di Ryo però ha comunque un cameo: se in originale è doppiato da Ayako Kawasumi, in italiano è stata assegnata ad Elisabetta Spinelli, ossia la voce storica di Lory Midorikawa.
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