Dragons: Il dono del drago
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Un cortometraggio davvero unico e grandioso. I produttori della Dreamworks si sono dati da fare per fare in modo che fosse collegato alla trama della trilogia originale.
Anche se qui non lo danno a vedere nella trama si capisce che i draghi sono creature con i loro riti e che quindi devono periodicamente allontanarsi dai propri compagni umani. Questa volta devono farlo perché stanno compiendo anche loro un certo "rito di passaggio" dall'essere semplici draghi a essere genitori. Proprio questo è il punto che collega questo cortometraggio alla trilogia. Ma prima vediamo che gli abitanti del villaggio di Berk sono impegnati con i preparativi della festa di Snoggletog (la versione vichinga del Natale), dove vediamo alcuni addobbare l'Albero di Natale con i scudi. Altri, come Astrid, preparano la zabayak, (zabaione a base di latte di Yak), altri ancora sono impegnati con altri addobbi e/o regali. Ad un certo punto vediamo però che vi è uno stormo di draghi diretti chissà dove e gli altri -sentendo il richiamo- si precipitano a seguirli verso una destinazione ignota. Tutti gli abitanti sono preoccupati e chiedono aiuto ad Hiccup perché risolva la situazione. Questi si mette sulle tracce degli altri draghi in groppa a Muscolone, la quale conduce Hiccup a un'isola che i draghi utilizzano come nido per deporre le proprie uova. Nel frattempo gli altri scoprono che Muscolone ha deposto le sue uova e alla fine tutti capiscono cosa è successo quando vedono Hiccup tornare con i draghi e i loro cuccioli appena nati.
Tutto si risolve per il meglio, e poi quale modo migliore per celebrare lo Snoggletog (o Natale) se non ricordandosi il suo significato più profondo e ultimo (Nascita o Natività?). La trama, seppur breve è densa e profonda di spirito/atmosfera natalizia. La grafica è rimasta la stessa in segno del collegamento di questo cortometraggio con la trilogia e con il suo messaggio/spirito della convivenza ed accettazione universale della diversità. Anche la musica è rimasta fedele alla trilogia originale per segnare il suo vincolo con quest'ultima, (bellissime le cornamuse e le zampogne). I personaggi hanno mantenuto la loro personalità e questo è il marchio di garanzia del brand. Non si poteva chiedere qualcosa di meglio. Voto: 8,5
Un cortometraggio davvero unico e grandioso. I produttori della Dreamworks si sono dati da fare per fare in modo che fosse collegato alla trama della trilogia originale.
Anche se qui non lo danno a vedere nella trama si capisce che i draghi sono creature con i loro riti e che quindi devono periodicamente allontanarsi dai propri compagni umani. Questa volta devono farlo perché stanno compiendo anche loro un certo "rito di passaggio" dall'essere semplici draghi a essere genitori. Proprio questo è il punto che collega questo cortometraggio alla trilogia. Ma prima vediamo che gli abitanti del villaggio di Berk sono impegnati con i preparativi della festa di Snoggletog (la versione vichinga del Natale), dove vediamo alcuni addobbare l'Albero di Natale con i scudi. Altri, come Astrid, preparano la zabayak, (zabaione a base di latte di Yak), altri ancora sono impegnati con altri addobbi e/o regali. Ad un certo punto vediamo però che vi è uno stormo di draghi diretti chissà dove e gli altri -sentendo il richiamo- si precipitano a seguirli verso una destinazione ignota. Tutti gli abitanti sono preoccupati e chiedono aiuto ad Hiccup perché risolva la situazione. Questi si mette sulle tracce degli altri draghi in groppa a Muscolone, la quale conduce Hiccup a un'isola che i draghi utilizzano come nido per deporre le proprie uova. Nel frattempo gli altri scoprono che Muscolone ha deposto le sue uova e alla fine tutti capiscono cosa è successo quando vedono Hiccup tornare con i draghi e i loro cuccioli appena nati.
Tutto si risolve per il meglio, e poi quale modo migliore per celebrare lo Snoggletog (o Natale) se non ricordandosi il suo significato più profondo e ultimo (Nascita o Natività?). La trama, seppur breve è densa e profonda di spirito/atmosfera natalizia. La grafica è rimasta la stessa in segno del collegamento di questo cortometraggio con la trilogia e con il suo messaggio/spirito della convivenza ed accettazione universale della diversità. Anche la musica è rimasta fedele alla trilogia originale per segnare il suo vincolo con quest'ultima, (bellissime le cornamuse e le zampogne). I personaggi hanno mantenuto la loro personalità e questo è il marchio di garanzia del brand. Non si poteva chiedere qualcosa di meglio. Voto: 8,5
"Gift of the Night Fury" ("Il Dono del Drago") è un cortometraggio la cui visione non può prescindere dal film originale, "How to Train Your Dragon" (Dragon Trainer).
Da buon Speciale di Natale è ambientato durante lo Snoggletog, la festività natalizia dei vichinghi di Berk. I protagonisti di Dragon Trainer vanno però incontro a una brutta sorpresa: i draghi, il cui affetto è stato conquistato con tanta fatica, li abbandonano, ma... la ragione per cui ciò è avvenuto, si rivelerà un grandissimo regalo di Snoggletog.
Tuttavia, non è ancora a questo che si riferisce il titolo del corto: questo racconto è davvero pieno, pienissimo di regali. C'è quello che Hiccup fa a Sdentato, una coda che gli permette di volare da solo. C'è quello che Sdentato fa a Hiccup quando utilizza la coda per ritrovare qualcosa a lui caro. Ma il regalo più importante di tutti, quello a cui si riferisce il titolo, lo riconosceremo solo nel finale. Ed è in grado di scaldare davvero il cuore. (... quasi come uno ZabaYak!)
Una storia di Draghi e Natale davvero preziosa.
Da buon Speciale di Natale è ambientato durante lo Snoggletog, la festività natalizia dei vichinghi di Berk. I protagonisti di Dragon Trainer vanno però incontro a una brutta sorpresa: i draghi, il cui affetto è stato conquistato con tanta fatica, li abbandonano, ma... la ragione per cui ciò è avvenuto, si rivelerà un grandissimo regalo di Snoggletog.
Tuttavia, non è ancora a questo che si riferisce il titolo del corto: questo racconto è davvero pieno, pienissimo di regali. C'è quello che Hiccup fa a Sdentato, una coda che gli permette di volare da solo. C'è quello che Sdentato fa a Hiccup quando utilizza la coda per ritrovare qualcosa a lui caro. Ma il regalo più importante di tutti, quello a cui si riferisce il titolo, lo riconosceremo solo nel finale. Ed è in grado di scaldare davvero il cuore. (... quasi come uno ZabaYak!)
Una storia di Draghi e Natale davvero preziosa.
