Macross 7
Questa serie mi ha deluso tantissimo, infatti dopo solo tre puntate, dico tre, ho lasciato perdere. Ciò che non ho sopportato non è stato il disegno - per essere del '96 era più che buono - o l'animazione, ma il buttare alle ortiche la possibilità di proseguire una storia fantastica che ci ha fatto sognare quando eravamo dei bimbi. Come si può pretendere di imporre allo spettatore battaglie spaziali basate su laser vs musica? Nella serie originale e nelle altre serie prodotte la musica ha un ruolo importantissimo, riunisce gli sforzi e gli animi di tutti in gloriose battaglie, è una guida, un'ispirazione, non un'arma.
Non è credibile, non è proponibile quello che ho visto nell'incipit di questa serie.
Il voto è 5 solo perché questa serie porta Macross nel proprio titolo. Scusate per lo sfogo nonostante abbia visto così pochi episodi, ma era veramente troppo per me.
Non è credibile, non è proponibile quello che ho visto nell'incipit di questa serie.
Il voto è 5 solo perché questa serie porta Macross nel proprio titolo. Scusate per lo sfogo nonostante abbia visto così pochi episodi, ma era veramente troppo per me.
Sfatiamo subito un mito: Macross 7 è una bellissima serie e un degno seguito di Macross. Tuttavia, non è per tutti, questo va detto. La musica la fa da padrona, e se le canzoni del gruppo rock protagonista della vicenda (i Fire Bomber) dovessero disgraziatamente non piacervi, allora la visione potrebbe trasformarsi in un vero e proprio calvario. Se invece l'energia di Basara, Mylene, Veffidas e Ray dovesse contagiarvi, vi aspetta una mirabolante girandola di eventi che non potrà non entusiasmarvi.
Al character design vediamo il ritorno dell'amato Haruiko Mikimoto, mentre Shoji Kawamori cura il progetto e il design dei valkyrie.
La serie vede il ritorno di alcune vecchie glorie come Max Genius (comandante di Battle 7, la Macross al comando della flotta) e sua moglie Myria (sindaco di City 7), ma anche dell'alieno Exedore e del mitico VF-1J rosso. I rimandi e gli accenni al capostipite sono numerosissimi, tanto da rendere la visione una vera e propria caccia al tesoro.
Le animazioni rientrano nello standard per una serie televisiva, con alti e bassi, ma reggono ancor bene il tempo.
La trama, che svela molto lentamente i vari misteri che avvolgono i nemici e i protagonisti (ma che non lascerà nessun dubbio una volta giunti al termine), segue molto da vicino la carriera del gruppo rock dei Fire Bomber, dagli esordi alla fama. Il leader del gruppo, Nekki Basara, si getta in battaglia a bordo di un valkyrie rosso fuoco (con la cloche che è una vera e propria chitarra) e comincia a cantare, convinto che le sue canzoni possano muovere il cuore degli esseri viventi e farli smettere di combattere. Ci riuscirà? Se pensate che sia assurdo non temete: anche l'esercito della UN spacy la pensa allo stesso modo!
La serie è composta da 49 episodi a cui si aggiungono un cortometraggio cinematografico (30 minuti, "La galassia mi chiama"), un episodio extra mai trasmesso ("la flotta delle donne guerrierre") e due episodi intitolati "encore" che, se visti dopo le puntate televisive, coronano degnamente questo straordinario cartone animato. Macross 7 ha avuto un seguito con i 4 OVA di Dynamite, una vera e propria orgia di canzoni e valkyrie per festeggiare degnamente il 20° anniversario di Macross.
Attualmente Macross 7 e tutti i prodotti correlati non sono purtroppo stati pubblicati in italiano, né si hanno notizie di un loro eventuale acquisto da parte degli editori nostrani. Il che, a mio avviso, è un vero peccato. Questa serie spopolerebbe su MTV!
In definitiva:
Macross 7 è un coloratissimo anime scanzonato e pacifista, ironico e ben congegnato, con un ricchissimo cast di personaggi e alcuni interessanti sviluppi per tutto l'universo di Macross. L'antipasto ideale prima dell'arrivo, questa primavera, del nuovo capitolo della saga: Macross Frontier.
Al character design vediamo il ritorno dell'amato Haruiko Mikimoto, mentre Shoji Kawamori cura il progetto e il design dei valkyrie.
La serie vede il ritorno di alcune vecchie glorie come Max Genius (comandante di Battle 7, la Macross al comando della flotta) e sua moglie Myria (sindaco di City 7), ma anche dell'alieno Exedore e del mitico VF-1J rosso. I rimandi e gli accenni al capostipite sono numerosissimi, tanto da rendere la visione una vera e propria caccia al tesoro.
Le animazioni rientrano nello standard per una serie televisiva, con alti e bassi, ma reggono ancor bene il tempo.
La trama, che svela molto lentamente i vari misteri che avvolgono i nemici e i protagonisti (ma che non lascerà nessun dubbio una volta giunti al termine), segue molto da vicino la carriera del gruppo rock dei Fire Bomber, dagli esordi alla fama. Il leader del gruppo, Nekki Basara, si getta in battaglia a bordo di un valkyrie rosso fuoco (con la cloche che è una vera e propria chitarra) e comincia a cantare, convinto che le sue canzoni possano muovere il cuore degli esseri viventi e farli smettere di combattere. Ci riuscirà? Se pensate che sia assurdo non temete: anche l'esercito della UN spacy la pensa allo stesso modo!
La serie è composta da 49 episodi a cui si aggiungono un cortometraggio cinematografico (30 minuti, "La galassia mi chiama"), un episodio extra mai trasmesso ("la flotta delle donne guerrierre") e due episodi intitolati "encore" che, se visti dopo le puntate televisive, coronano degnamente questo straordinario cartone animato. Macross 7 ha avuto un seguito con i 4 OVA di Dynamite, una vera e propria orgia di canzoni e valkyrie per festeggiare degnamente il 20° anniversario di Macross.
Attualmente Macross 7 e tutti i prodotti correlati non sono purtroppo stati pubblicati in italiano, né si hanno notizie di un loro eventuale acquisto da parte degli editori nostrani. Il che, a mio avviso, è un vero peccato. Questa serie spopolerebbe su MTV!
In definitiva:
Macross 7 è un coloratissimo anime scanzonato e pacifista, ironico e ben congegnato, con un ricchissimo cast di personaggi e alcuni interessanti sviluppi per tutto l'universo di Macross. L'antipasto ideale prima dell'arrivo, questa primavera, del nuovo capitolo della saga: Macross Frontier.
Seguito ufficiale di Macross - e non di Robotech, incentrato sulla seconda coppia formatasi durante la prima serie, Max Sterling e Mira (uso i nomi americani per comodità, visto che immagino siano quelli più noti al pubblico nostrano), nonché sulla loro figliola, mezza umana e mezza zentradi.
Come ricorderanno i fan storici, alla conclusione della prima serie, l'umanità - ferita ma non distrutta, dalla guerra contro gli Zentradi aveva deciso di percorrere la propria via verso le stelle. Molto bene... La storia di Macross 7 è focalizzata intorno ad una delle prime spedizioni spaziali (come viene riassunto nel primissimo episodio), una vera e propria spedizione coloniale che ricorda moltissimo l'emigrazione di Battlestar Galactica originale.
A comandare la spedizione, sul lato militare, è proprio Max, mentre Mira è il leader dei civili - con tutte le conseguenze che potete facilmente immaginare. Ciò detto, procede tutto per il meglio finché i nostri non sono incrociati dalla solita razza aliena, dopodiché cominciano i guai... guai cui l'eroe di turno, Nekki Basara, cercherà di porre rimedio ricorrendo all'arma più potente a sua disposizione. E non si parla del suo caccia sperimentale YF-21 (e vorremmo proprio sapere chi sia stato tanto idiota da consegnare ad un simile truzzone un Valkyre di cotale potenza!!!!) ma ... della musica!
Sinceramente, e l'avrete notato dal voto, non ho particolarmente apprezzato Macross 7. La trama è farragginosa, se non francamente incomprensibile in molti suoi passaggi. Il ruolo della musica, che comunque nel primo Macross trovava una certa limitazione (e così sarà nel bellissimo Macross Zero), diventa francamente eccessivo... aggiungiamo che il mecha design, contrariamente agli ottimi precedenti, lascia spesso e volentieri il tempo che trova, con scelte francamente incomprensibili - per non dire ridicole. Ad esempio, il collegamento fra le astronavi... lasciate perdere le navette in stile Gundam (per dirne una, e per citare il principale competitor): qui da una nave all'altra si va tramite... il motorino (giuro!!!! roba che Asimov si rivolta nella tomba tuttora).
Anche sul chara avrei molto da obiettare. Lo stile è quello Tatsunoku moderno, per cui molti personaggi sembrano usciti dritti dritti da Tekkaman Blade o dalle nuove versioni di Gatchaman e Kyashan. Ciò detto, e non è che si tratti semplicemente di un male (ma per me sì, visto che lo stile moderno è mille volte meno efficace di quello mostrato negli anni '70 ed '80, in questo caso specifico), ma le varie scelte fatte contribuiscono a trasformare una saga di hard Sci-Fi classica in una baracconata senza capo né coda. Molte delle immagini allegate a questa recensione dovrebbero essere chiarificatrici, a tale proposito.
D'altro canto, se pensiamo all'anno di produzione (1994), non si può che ammettere lo sforzo produttivo applicato da Tatsunoku al momento del lancio - e questo salva la serie dall'insufficienza piena. Le animazioni sono, tuttosommato, abbastanza fluide e comunque ricche di sufficienti particolari da rendere almeno gradevole l'aspetto visivo. D'altro canto, e qui il piatto piange, molte delle scene di battaglia sono i soliti prodotti di riciclaggio - vista una le hai viste tutte, con i soliti combattimenti kamikaze in cui i nostri perdono in trenta centesimi di secondo cinquemila Valkyre senza fare un graffio agli avversari - e poi ti chiedi come facciano ad andare avanti? Ma che, hanno la fabbrica dei caccia sulle navi???? Suvvia, queste cose andavano bene negli anni '70, ancora ancora negli anni '80. Oggi non più...
Per farla breve: se avete amato Robotech, lasciate perdere e guardare Shadow Chronicles. Se avete amato Macross, lasciate perdere ugualmente, e dedicatevi a Macross Plus (molto bello) od a Macross Zero (tragicamente bellissimo).
Io, che ho adorato Macross (e Robotech, ma questo è un altro discorso) ho dovuto IMPORMI di vedere la serie fino alla conclusione. Che, inutile nasconderlo, non solo non mi ha preso ma mi ha semplicemente schifato.
Il voto finale, comunque di sufficienza, è determinato - lo ripeto, dal riconoscimento dello sforzo produttivo, e quantomeno per le intenzioni... Ma, lo ripeto, a meno che non siate proprio Macross-Otaku, lasciate perdere.
Come ricorderanno i fan storici, alla conclusione della prima serie, l'umanità - ferita ma non distrutta, dalla guerra contro gli Zentradi aveva deciso di percorrere la propria via verso le stelle. Molto bene... La storia di Macross 7 è focalizzata intorno ad una delle prime spedizioni spaziali (come viene riassunto nel primissimo episodio), una vera e propria spedizione coloniale che ricorda moltissimo l'emigrazione di Battlestar Galactica originale.
A comandare la spedizione, sul lato militare, è proprio Max, mentre Mira è il leader dei civili - con tutte le conseguenze che potete facilmente immaginare. Ciò detto, procede tutto per il meglio finché i nostri non sono incrociati dalla solita razza aliena, dopodiché cominciano i guai... guai cui l'eroe di turno, Nekki Basara, cercherà di porre rimedio ricorrendo all'arma più potente a sua disposizione. E non si parla del suo caccia sperimentale YF-21 (e vorremmo proprio sapere chi sia stato tanto idiota da consegnare ad un simile truzzone un Valkyre di cotale potenza!!!!) ma ... della musica!
Sinceramente, e l'avrete notato dal voto, non ho particolarmente apprezzato Macross 7. La trama è farragginosa, se non francamente incomprensibile in molti suoi passaggi. Il ruolo della musica, che comunque nel primo Macross trovava una certa limitazione (e così sarà nel bellissimo Macross Zero), diventa francamente eccessivo... aggiungiamo che il mecha design, contrariamente agli ottimi precedenti, lascia spesso e volentieri il tempo che trova, con scelte francamente incomprensibili - per non dire ridicole. Ad esempio, il collegamento fra le astronavi... lasciate perdere le navette in stile Gundam (per dirne una, e per citare il principale competitor): qui da una nave all'altra si va tramite... il motorino (giuro!!!! roba che Asimov si rivolta nella tomba tuttora).
Anche sul chara avrei molto da obiettare. Lo stile è quello Tatsunoku moderno, per cui molti personaggi sembrano usciti dritti dritti da Tekkaman Blade o dalle nuove versioni di Gatchaman e Kyashan. Ciò detto, e non è che si tratti semplicemente di un male (ma per me sì, visto che lo stile moderno è mille volte meno efficace di quello mostrato negli anni '70 ed '80, in questo caso specifico), ma le varie scelte fatte contribuiscono a trasformare una saga di hard Sci-Fi classica in una baracconata senza capo né coda. Molte delle immagini allegate a questa recensione dovrebbero essere chiarificatrici, a tale proposito.
D'altro canto, se pensiamo all'anno di produzione (1994), non si può che ammettere lo sforzo produttivo applicato da Tatsunoku al momento del lancio - e questo salva la serie dall'insufficienza piena. Le animazioni sono, tuttosommato, abbastanza fluide e comunque ricche di sufficienti particolari da rendere almeno gradevole l'aspetto visivo. D'altro canto, e qui il piatto piange, molte delle scene di battaglia sono i soliti prodotti di riciclaggio - vista una le hai viste tutte, con i soliti combattimenti kamikaze in cui i nostri perdono in trenta centesimi di secondo cinquemila Valkyre senza fare un graffio agli avversari - e poi ti chiedi come facciano ad andare avanti? Ma che, hanno la fabbrica dei caccia sulle navi???? Suvvia, queste cose andavano bene negli anni '70, ancora ancora negli anni '80. Oggi non più...
Per farla breve: se avete amato Robotech, lasciate perdere e guardare Shadow Chronicles. Se avete amato Macross, lasciate perdere ugualmente, e dedicatevi a Macross Plus (molto bello) od a Macross Zero (tragicamente bellissimo).
Io, che ho adorato Macross (e Robotech, ma questo è un altro discorso) ho dovuto IMPORMI di vedere la serie fino alla conclusione. Che, inutile nasconderlo, non solo non mi ha preso ma mi ha semplicemente schifato.
Il voto finale, comunque di sufficienza, è determinato - lo ripeto, dal riconoscimento dello sforzo produttivo, e quantomeno per le intenzioni... Ma, lo ripeto, a meno che non siate proprio Macross-Otaku, lasciate perdere.