Dopo che Netflix ha accolto le lamentele dei fan di Neon Genesis Evangelion, rimuovendo dalla sua piattaforma il discusso doppiaggio dell'anime il cui adattamenti è stato realizzato da Gualtiero Cannarsi, gli utenti hanno ora invaso il profilo Facebook della Lucky Red chiedendo nei commenti al film La mia vita con John F. Donovan(e non solo) di fare la stessa cosa con le opere dello studio Ghibli. Prima di Evangelion, infatti, Cannarsi ha adattato per la Lucky Red tutte le versioni italiane dei film di Hayao Miyazaki, utilizzando lo stesso tipo di lavoro fatto per la storica serie anime giapponese. Anche in questo caso, le proteste sono sempre state numerose, ma fino ad ora non avevano sortito nessun effetto. Adesso, dopo che Netflix ha deciso di fare un passo indietro, queste vecchie polemiche si sono ravvivate nella speranza che possano avere finalmente dei risultati.Scorrendo la bacheca della Lucky Red, i fan non sono teneri nei confronti di Gualtiero Cannarsi. E per cercare di convincere la casa di distribuzione a rifare tutti i doppiaggi delle opere dello studio Ghibli, e in particolare di Hayao Miyazaki, si sono letteralmente scatenati. C'è chi ha postato lo status in cui Netflix chiede scusa e esonera Gualtiero Cannarsi per poi commentare: "Cara Lucky Red, non so se hai seguito le vicissitudini di Netflix degli ultimi giorni. Spero di sì perché da oggi ti riserveremo lo stesso trattamento".; poi chi invece ha messo alcune scene di film come Porco Rosso con sotto una riga di dialogo adattata con scritto: "Ma questo vi sembra italiano?"; altri sono addirittura più drastici: "V'ho dato i miei soldi su Arrietty, Pioggia di Ricordi, La città incantata e Si alza il Vento. Ero già recalcitrante perché tutti erano veramente difficili da godere, ma da oggi, MAI PIU'. Prendete qualcuno competente ai dialoghi, o addio", oppure: "Lucky Red fatti e facci un favore. Metti mano agli adattamenti dello Studio Ghibli (Ghibli NON Gibli, come invece lo pronuncia l'adattatore e dialoghista cui vi rivolgete)". E, infine,: "Sono qui solo per consigliarvi di eliminare Cannarsi dai possibili adattatori dei vostri futuri film. Spero che presto riadatterete decentemente tutto ciò che è stato rovinato dal suddetto signore"
Che ne pensate? Protesta legittima o l'inizio di un qualcosa che, come inizia a paventare qualcuno, rischia di andare fuori controllo allargandosi anche su altri titoli e doppiaggi o addirittura su ogni forma di intrattenimento piegandolo al volere della Rete?
Fonte: MoviePlayer
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
e infatti tutti i paesi hanno usato angeli, hanno usato berserk, ed hanno adattato nelle loro lingue come andava fatto XD
Dalle dichiarazioni uscite non è andata così, era stato chiamato solo Mazzotta, e lui dice a VSI di non poterlo fare da solo e quindi in un secondo momento viene contattato Cannarsi che di sua parte chiede a VSI di poter fare qualche correzione ai vecchi copioni che erano la base di partenza del nuovo adattamento, qualche modifica che poi portò Cannarsi a riscrivere da zero tutto, e come detto da Cannarsi stesso non aveva ricevuto nessuna direttiva da VSI per l'adattamento, semplicemente VSI ha affidato i lavori e poi se ne è lavata le mani
Non è stato Cannarsi a ricevere e seguire le direttive di Khara, è stata la VSI. Cannarsi ha semplicemente lavorato come suo solito.
Cannarsi collaborò direttamente con lo studio d'animazione, a quanto disse lui e l'ufficio stampa di Lucky Red.
Mazzotta è stato chiamato da VSI solo in qualità di direttore del doppiaggio. Per l'adattamento la VSI aveva inizialmente coinvolto un altro professionista, che però ha suggerito di rivolgersi a Cannarsi perché “massimo conoscitore della materia” in Italia, e infatti Cannarsi dice che la prima volta che ha incominciato a interfacciarsi con la VSI i lavori erano già in parte iniziati. L’unica cosa che Cannarsi ha chiesto a VSI è stata di poter rivedere i copioni, ma poi in realtà li ha riscritti daccapo e a Mazzotta è stato impedito dalla stessa VSI di correggere alcuni passaggi in fase di doppiaggio (queste informazioni sono contenute nell'articolo de La Stampa).
Non si sa chi è quest'altro professionista?
Non lo sapremo mai, per me si è dato alla macchia ed è fuggito in Messico.
Ahahahahah, probabile!
Ma guarda, personalmente quando andai al cinema a vedere la "nuova versione con dialoghi più fedeli" ero ben conscio del contesto del film, eppure non sono riuscito a non ridere ogni volta che sentivo "di0 bestia" o "sommo di0 bestia".
Sì, ok che io sono scemo, però dai, per molti italiani* suona male, poco da fare...Sapendo ciò, non si sarebbe potuto optare per un adattamento leggermente differente?
*specie quelli del nord-est credo!
Siamo più propensi all'uso della bestemmia, a volte le si usava pure come intercalare nelle frasi (!), o almeno lo eravamo, adesso non so i giovani d'oggi, fino ad un paio di decenni fa...
È un pò come Apostolo su Eva. È la parola che salta subito all'attenzione perché è palese, ma in realtà è tutto il contorno ad essere tragico.
P. S. Scendi in Toscana per una vacanza. Tra noi e i veneti non so chi ha più fantasia per le bestemmie ? dio bestia qui è famoso quanto porco d**
I giovani fanno tutto quello che fanno i vecchi sempre nella maniera meno corretta.
E' il solito discorso che poi va a finire sulla trasgressione e modo di apparire adulto.
Dio Bestia si sente. Ma come è stato inserito nel contesto di sicuro non fa pensare male.
Essendo ambientazione fantasy, anche nel Gdr spesso ci si ritrova con delle forme
di Divinità espresse nella stessa identica maniera. "Dio Serpente", "Dio Ragno"....
Che ci vedete di male?
fai conto che in Toscana dove sto io è usata come intercalare.
Anche io non capisco il perché di tante lamentele...
Credo che la domanda/problema da porsi sia: quale è il livello medio di conoscenza della lingua italiana di chi si lamenta.
Prima di venire frainteso chiarisco: purtroppo, soprattutto le generazioni più giovani, stanno disimparando a parlare la lingua italiana, che non è quella di certi guru ed influencer che tanto vanno di moda di questi tempi, non è spesso quella utilizzata in una televisione che un tempo era maestra (basti pensare a quanto sia stata importante ancora negli anni 60 per la lotta contro l'analfabetizzazione) mentre ora propone una pochezza di linguaggio e di contenuti abbastanza sconcertante, spesso lo è ancora meno quella utilizzata in rete, dove chiunque può scrivere e se ispira simpatia viene preso ad esempio dagli utenti del web...
Aggiungiamoci poi che sollevare polveroni è una delle mode attuali...
Io ho visto , anche al cinema, molti dei film dello Studio Ghibli, e ammetto che mi è capitato di trovare passaggi di difficile comprensione, ma da qui a dire (semplificando) che i dialoghi non sono in italiano corretto ce ne passa...
Altra cosa, ma i fan sono, oltrechè tutti conoscitori di buon livello della lingua italiana, esperti di giapponese? A leggere in giro sembra di sì, che si stia diventando anche un popolo di esperti di lingua giapponese, oltrechè di tutto il resto...
Allora i distributori possono dormire sogni tranquilli riguardo al problema delle edizioni in italiano fedeli all'originale, potendo scegliere tra un valido esercito di traduttori appassionati e a basso costo...
Sappiamo che non è realtà, così come è vero che ce sempre e comunque qualcuno scontento delle versioni italiane, che siano anime o manga...
E se si vanno a vedere i dialoghi del fansub (non di rado) capita di rendersi conto che "tu, che non conosci il giapponese ma l'italiano sì e abbastanza bene, devi decodificare certe traduzioni senza senso o scritte in un italiano a dir poco scorretto o lacunoso"...
magari anche da qualcuno che si lamenta delle edizioni italiane ufficiali...
boh, quindi che facciamo, ci dobbiamo tenere Cannarsi perché dimostra di conoscere l'italiano (ma quale italiano però?) meglio dei 15enni che fanno i fansub?
Lasciamo perdere va...
Un altro paio di luoghi comuni non ce li hai? Nei hai scritti veramente pochi..
Comunque ogni volta mi stupisco come tutti questi puristi di grammatica poi accettino tranquillamente tutti gli orrori di Cannarsi (e no la scusa che è lingua parlata non regge).
Anche ammettendo che molte costruzioni cannarsiane siano corrette dal punto di vista grammaticale (ed è tutto da dimostrare), la stragrande maggioranza spicca comunque per la natura contorta e stridente.
Si notano spesso casi di reiterazione di termini, accostamenti disarmonici o nessi di senso che appesantiscono inutilmente la costruzione dei periodi per una fruizione audiovisiva.
Anche ammettendo che siano corrette, espressioni come queste non reggono nei loro contesti:
"Io penso sarebbe giusto che l'incaricato settimanale corra per acciuffare chi corre in corridoio e gli faccia fare il rifarlo da capo."
"un pochino più stupendo"
"Ci scusiamo per la dura attesa."
"Tra breve, sul binario 4, giungerà un treno in risalita. Poiché è pericoloso vogliate arretrare sin dietro la linea bianca."
Non reggono perché sono cacofonia pura.
Un buon adattamento deve evitare la cacofonia, così come usi dialettali troppo specifici o noti per lo più solo a livello regionale.
Un buon adattamento deve basarsi su un canone linguistico convenzionale, comprensibile dalle Alpi all'Etna.
E se si parte dal presupposto che l'adattamento deve essere fruito dal pubblico più vasto possibile, logica vuole che sia l'adattamento ad adeguarsi al livello culturale del pubblico, non viceversa.
Non sono il cinema o i media a dover "istruire il volgo".
Questa premessa è paternalistica, settaria e pericolosa. Perché vincola la cultura ai mass media.
L'istruzione è appannaggio di altri enti, non dello spettacolo. Il "metodo Manzi", per quanto fondato sulle migliori intenzioni, è un espediente da usare come si farebbe con un estintore (solo in caso di necessità), perché utile ma filologicamente pericoloso. A suo tempo, per rimediare a retroscena storici di un passato rurale, poteva avere un senso, senza contare che all'epoca lo stesso potere dei media aveva ancora un ruolo secondario o limitato.
Oggi non si può più fare. Non si può rimediare ai deficit della Scuola con dei surrogati mediali.
Sarebbe un rovesciamento logico che aumenterebbe l'analfabetismo invece di combatterlo come si vorrebbe.
Ecco, io questo davvero non riesco a comprenderlo.
Come può un purista anche solo giustificare (figuriamoci apprezzare) dialoghi del genere?
E dove sarebbe la cultura di cui parlano?
Non serve conoscere il giapponese per notare errori in italiano (nella sintassi, nell'uso dei termini e così via), basta essere madrelingua ed aver finito le scuole elementari.
nope, il media originale detta la fascia di pubblico e non l'adattatore, se un film viene creato per un target l'adattamento deve rispettare quel target, e lo stesso vale per i libri di fisica, se devono tradurre un libro di fisica per bambini, quando andranno ad adattarlo non potranno di certo far diventare quello che è un libro per bambini un prodotto per un pubblico di laureati, viceversa un libro per laureati non possono farlo diventare un prodotto per bambini, e in questo caso i film gibli sono film per le famiglie, niente di complesso e altolocato
A parte che io ho detto lo stesso ^^", i film Ghibli sono per le famiglie molto relativamente. Non sono film Disney(e anche qui si potrebbe fare una distinzione abbastanza grossa in merito, tra Disney e Pixar). Continuando il medesimo discorso, il punto rimane quello: dire che l'adattamento deve servire quanto più pubblico possibile è una cosa un po' sciocca. Deve servire il pubblico di riferimento, al più. Ma poi, non deve servire nessun pubblico. Un'opera è così com'è, non deve servire nulla. Idem deve fare l'adattamento
Sono film. Opere cinematografiche, parte di un denominatore definito mass media, cioè media concepiti per diffusione e fruizione di massa.
Il pubblico serve all'opera. Ne è il referente. Altrimenti l'opera non avrebbe alcuna ragione d'essere.
Il contenuto di un'opera non è legato al linguaggio usato per esprimerlo. Un libro di Fisica può essere scritto in inglese o in arabo. Il contenuto è la Fisica, il linguaggio sono i due idiomi e le loro sfumature di ricezione e fruizione.
Il contenuto di un film Ghibli possono essere la trama; le emozioni legate alle immagini o ai suoni; i messaggi etici, morali, sociali o quant'altro.
Se ci sono dettagli (culturali, storici, ecc.) di un film che rimangono oscuri a chi non li conosce (come la Fisica per chi legge un libro di Fisica) questo riguarda la cultura personale del fruitore, ma non la fruizione. La fruizione del linguaggio di un film nel suo complesso corrisponde all'operazione di lettura dei testi del libro, non dei suoi contenuti. Il libro potrebbe essere anche una raccolta di barzellette, ma la fruizione deve essere la stessa di un libro di Fisica.
Ha adattato anche il live action di Bleach??
Chiedo perché non l'ho visto e nessuno sembrava essersene lamentato su AnimeClick, almeno non ho visto discussioni a riguardo.
Questa è la versione "acerba" dell'attuale "Detto il che":
Un buon motivo per vederlo in fansub, eventualmente...
Oppure guardarlo con i sottotitoli in inglese.
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