Lo scorso 6 marzo l’Agency Of Cultural Affairs, che fa parte del MEXT (Ministero di educazione, sport, cultura, scienza e tecnologia giapponese), ha annunciato di aver stanziato un budget di 123 milioni di yen per combattere la pirateria internazionale di anime e manga. È stato inoltre deciso di fornire consulenze gratuite per supportare editori di piccole e medie dimensioni e singoli autori, al fine di elaborare le richieste di eliminazione e fornire aiuto legale nei casi di violazione del copyright su siti illegali.
Dal momento che le attività illegali sono considerevolmente aumentate negli ultimi tempi, i responsabili dell'organismo di cui sopra hanno affermato che diventeranno operativi nel più breve tempo possibile, già dalla prossima estate.
Lo scopo di tale organismo è di fornire gratuitamente consulenze specifiche da parte di avvocati e altri esperti del settore, per avviare contromisure contro i siti illegali esteri, che potrebbero essere troppo costose per società di piccole e medie dimensioni.
L’agenzia si propone per fornire assistenza a tali società, richiedendo eliminazioni, inviando lettere di diffida, aiutando con procedimenti civili e penali ecc. Insomma tutto quello che richieda conoscenza giuridica e dell'idioma specifico per ogni singolo stato. Se necessario, interverranno anche interpellando i provider per avere informazioni su chi gestisca i siti.
Anche il METI (Ministry of Economy, Trade, and Industry) ha stanziato un budget annuale di 1,1 miliardi di yen per l'anno fiscale in corso, per rafforzare le misure contro la pirateria ed espanderle oltreoceano.
Nel gennaio 2022, il CODA (Content Overseas Distribution Association) ha annunciato l'istituzione di un’organizzazione internazionale antipirateria (IAPO) a partire da aprile 2022. L’organizzazione si dedicherà alla lotta contro la distribuzione online illegale di anime e manga.
Inoltre CODA e Intellectual Property Office of the Philippines (IPOPHL) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa lo scorso febbraio, per tentare di rafforzare le misure contro siti pirata illegali e garantire una migliore distribuzione dei contenuti a livello internazionale.
Fonte consultata:
Animehunch
Dal momento che le attività illegali sono considerevolmente aumentate negli ultimi tempi, i responsabili dell'organismo di cui sopra hanno affermato che diventeranno operativi nel più breve tempo possibile, già dalla prossima estate.
Lo scopo di tale organismo è di fornire gratuitamente consulenze specifiche da parte di avvocati e altri esperti del settore, per avviare contromisure contro i siti illegali esteri, che potrebbero essere troppo costose per società di piccole e medie dimensioni.
L’agenzia si propone per fornire assistenza a tali società, richiedendo eliminazioni, inviando lettere di diffida, aiutando con procedimenti civili e penali ecc. Insomma tutto quello che richieda conoscenza giuridica e dell'idioma specifico per ogni singolo stato. Se necessario, interverranno anche interpellando i provider per avere informazioni su chi gestisca i siti.
Anche il METI (Ministry of Economy, Trade, and Industry) ha stanziato un budget annuale di 1,1 miliardi di yen per l'anno fiscale in corso, per rafforzare le misure contro la pirateria ed espanderle oltreoceano.
Nel gennaio 2022, il CODA (Content Overseas Distribution Association) ha annunciato l'istituzione di un’organizzazione internazionale antipirateria (IAPO) a partire da aprile 2022. L’organizzazione si dedicherà alla lotta contro la distribuzione online illegale di anime e manga.
Inoltre CODA e Intellectual Property Office of the Philippines (IPOPHL) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa lo scorso febbraio, per tentare di rafforzare le misure contro siti pirata illegali e garantire una migliore distribuzione dei contenuti a livello internazionale.
Fonte consultata:
Animehunch
L'altra metà, invece, dovrebbe consistere nell'espandere accessibilità legale ai contenuti.
Gran parte di chi consuma contenuti piratati è gente che 1) non può permettersi di acquistare tutto e 2) i contenuti interessanti non sono disponibili nel proprio paese.
Poi, ovviamente, restano quelli che consumano tali contenuti giusto perché si può o perché non vogliono indigniarsi a pagare, ma...
Se il primo gruppo di cui sopra scomparisse dalla scena pirata, perché tali problemi non ci sarebbero più, se ne risolverebbero anche molti altri di problemi attuali.
Ovviamente, non è facile, ma, se uno vuole sterminare un problema, deve studiare la sua causa, non solo la fonte.
Si ma non è scritto da nessuna parte che la gente deve acquistare tutto.
Vale per qualsiasi cosa ovviamente.
Da sempre si compra ciò che è possibile comprare compatibilmente con varie cose, e non solo l'aspetto economico.
Lato estero invece quello che dovrebbero fare è ridurre i costi legati alle licenze di tanti manga (esistono migliaia di manga favolosi e sconosciuti) e ampliare quei servizi online che stanno troppo lentamente nascendo...
Non è possibile che per leggere magari l'ultimo numero di un manga sospeso (o quasi) in Italia sia obbligato a comprarlo in giapponese (visto che non esiste in nessuna lingua comprensibile)
Ci sono due punti da considerare:
1) Il rapporto prezzo/valore dei prodotti e quello del lavoro/retribuzione oggi giorno è nettamente sbilanciato. Di conseguenza si finisce molte persone con stipendi medi non possono permettersi una vita economicamente sicura.
2) "da sempre" è il modo peggiore in cui ragionare, perché da sempre i metodi pregressi erano sbagliati, ed è andando avanti e migliorando i servizi che si prospera.
Classico argomento fantoccio, nessuno ha scritto che è un diritto usufruire di tutto, ma la disponibilità economica è ovviamente un fattore che induce alla pirateria.
A quel punto, se è un fattore rilevante, si possono studiare, ad esempio, servizi online ad abbonamento con un'ampia disponibilità di titoli e che potrebbero andare incontro a chi, non avendo chissà quale budget a disposizione, ha come hobby la lettura di manga e non si fermerebbe a un paio di titoli al mese. (servizi che già esistono in lingua inglese, ovviamente, il passo avanti, anche da parte dei publisher c'è sicuramente stato negli ultimi anni)
in Italia spendiamo centinaia di eurini ogni mese per comprare i manga legalmente, ma siamo sicuri che quanto paghiamo sia adeguato?
Tra volumi rovinati, errori di stampa, di traduzione, volumi che puzzano non si capisce bene di cosa, cofanetti tagliati male, refusi, promesse di sostituzione del materiale fallato che non si concretizzano mai, direi che si può dire che spesso gli editori italiani, tutti, sono un po' trascurati nella cura delle loro pubblicazioni. E allora se uno deve spendere 15 euro per un volume difettato ad un certo punto due conti in tasca se li fa e...
1) Creare un webtoon per i manga.
2) Rendere disponibili i manga sia in formato digitale che cartaceo
3) incentivare la localizzazione dei prodotti, perchè senza fansub e fanscanlator in buona parte dei paesi ci si scorderebbe di poter guardare buona parte delle serie
Questo discorso non ha senso:
1) Se non può pagare, il mancato acquisto non arreca nessun danno. Anzi diventa pubblicità.
2) Dai per scontato che la persona comprerebbe anche avendo disponibilità monetaria. Faccio un esempio banale: sakamoto days è gratis su mangaplus e quindi lo leggo. Se dovessi pagare semplicemente non lo leggerei. Questo impatterebbe negativamente la popolarità del manga però.
Paragonare la pirateria al furto non ha senso visto che in un caso si sottrae un bene e nell'altro al massimo si può parlare di mancato acquisto.
Concordo. Secondo me questi soldi si potevano investire nel rendere più fruibile i contenuti abbattendo ciò che oggi allontana chi li vuole consumare: facilità di accesso, abbassamento costi, flessibilità di utilizzo. Anche perché non si può quantificare quanti impossibilitati ad accedere ad un contenuto scelgano di pagarlo anziché farne a meno.
Che poi sono gli stessi che dicono che devono pagare di più chi ci lavora (Mangaka e animatori).
O l'una o l'altra, tutte e due non può essere
Il discorso non è assolutamente opposto. La pirateria la combatti offrendo un servizio, non chiudendo siti.
Chi non ha i soldi non li avrà magicamente il giorno dopo, chi non vuole spendere per un'opera che non ritiene meritevole difficilmente lo farà.
Se vuoi combattere la pirateria devi offrire un buon servizio a chi ha soldi e li vuole spendere.
Se vent'anni fa avessi osato fotocopiare un libro o un manga per venderlo, chiunque mi avrebbe (giustamente) preso per imbecille.
Lo stesso vale,in misura leggermente inferiore,per le registrazioni con il bollino da Italia uno,Rai Gulp ecc.
Rivenderle a qualcuno è decisamente difficile.
Chi ci si è messo nelle condizioni di essere turlupinato?...le aziende,le case editrici.
Non è essere nostalgici, è proprio un dato di fatto. L'hanno voluto, Internet?...ora ce l'hanno.
E come mai se noialtri non ci serviamo dalle piattaforme siamo antidiluviani, ma se le ditte si lamentano che la roba viene piratata,sono moderne?
XD
Abbasso quelli che trattano i libri come cavolfiori, ma ti vendono caro l'uno e l'altro.
La pirateria dei videogiochi è praticamente stata azzerata da un intelligente strategia di mercato introdotta da Valve, GOG, Epic e compagnia cantanti.
Solo per fare un esempio, con una 45ina di euro spesi tra Epic e GOG con le offerte di Natale mi sono portato a casa 5 o 6 giochi (di cui alcuni "gioconi")
Quando anche il mercato dei manga comprenderà queste dinamiche, la pirateria sparirà magicamente...
ma questi beoti sanno solo fare l'equivalenza 1milione di copie scaricate= 1milione di copie non vendute... cosa che non ha alcun fondamento...
è triste dirlo ma si. se uno non ha una macchina, perchè dovrebbe prenderne una? viaggi sui mezzi pubblici o vai a piedi.
anche per i manga, leggi solo quello che ti puoi permettere, non vedo perchè un autore si deve fare il culo per farvi leggere a gratis
Ti sfugge un dettaglio fondamentale: se rubi una macchina sottrai un bene al produttore. Se pirati una copia non sottrai nulla. Il produttore la ha ancora e può continuare a venderla.
Se una persona che non ha soldi legge un libro piratato non crea nessun danno. Anzi se il prodotto è buono ci fa pubblicità.
Basti pensare a come il mercato dei manga e anime si sia espanso solo grazie ai fansub e ai traduttori di scan
INVECE è proprio ciò che è stato scritto in quella frase, rilegga con più attenzione.
Certo, ma
1) cosa intende per ampia disponibilità, perchè l'offerta nipponica non è "ampia" è gigantesca, quindi anche con ampia moltissime opere rimarrebbero escluse
2) si parla di sistemi di abbonamenti, che mi vede favorevole ma che molti considerano ancora come da evitare, anche perchè non illudiamoci più guadagnano terrano i servizi "online" di lettura, più perdono vendite i prodotti fisici, e scendere sotto certi numeri significa non produrli proprio più.
Il Giappone può fare certi discorsi perchè i numeri lo permettono, può accettare di vendere di meno il cartaceo perchè non scontenta troppo il mercato di chi vuole il cartaceo.
In Italia mi pare molto meno realizzabile, quindi significherebbe una svolta epocale verso lo "straming".
Vero, ma così ad esempio giustifica chi magari guadagna 2000 euro al mese e se li spende in automobili, cibo, viaggi di turismo ecc ecc, cose "impiratabili" e dato che non gli resta nulla si legge a sbaffo fumetti, si ascolta a sbaffo musica, si guarda a sbaffo film perchè tanto "non sottrae niente a nessuno".
paragone abbastanza senza senso. Se io ho 1 milione di lettori di scan illegali, riduci il potenziale d'aquisto di quello stesso bene che avrà potenzialmente meno lettori di chi è disposto a comprare quel bene. quindi la mancanza di introiti di quello stesso prodotto, produce un danno, perchè non alimenta il mercato, ma lo riduce.
il fatto che, lo stesso lettore, dice che non vuole compare quel prodotto, però ne usufruisce lo stesso, costituisce già reato. Se uno non può permetterselo, non lo compra, proprio come è normale con tutti i beni e i servizi.
Esistono le biblioteche.
E su internet esistono tantissimi romanzi e manga completamente gratuiti copyright free da leggere.
Chiediti allora perchè hai un milione di utenti che leggono scan illegali e ci sono moltissime risposte:
- Il manga non è disponibili in digitale legalmente
- Manca un servizio ufficiale che sia anche solo vicino a quello che sono gli aggregatori di manga online
- Compra già manga e non ha soldi per tutti
- Non ha i soldi in generale
- Ha i soldi ma non li vuole spendere in manga
- Ha i soldi e li spenderebbe in manga "ma tanto li trova gratis".
Ora di tutti questi esempi solo un caso è un mancato introito. In tutti gli altri c'è una mancanza nell'offerta che non risponde correttamente alla domanda del mercato.
Perchè magari non prenderebbero 1 milioni di utenti, ma se con un servizio legale a pagamento ne prendessero alnche solo 200/300 mila sarebbero soldi in più che avrebbero invece che prenderne 0 perchè chiudono uno dei mille mirror online.
E' anche possibile che sia quello il caso. Io alcuni manga li leggo gratis su mangaplus legalmente perchè sono gratis, ma se dovessi pagarli non li leggerei e farei altro.
Le persone danno un valore diverso alle cose e per alcuni i manga ne hanno poco e spenderebbero in altro, li leggono solo perchè li trovano gratis.
Per me il problema della pirateria è che per combatterla devi offrire un buon servizio ad un buon prezzo. Combatterla a forza di DRM (che sono un incentivo alla pirateria) o chiudendo siti non serve a nulla.
Capisco il tuo discorso anche se concorderò sempre con saji genpou, per quanto appunto non piacevole come cosa. Ma concordiamo tutti sul fatto che le soluzioni vere siano altre.
Rimango perplesso sulla eventuale lotta alle scan in lingua inglese nel caso lo facessero per tutelare possibili acquisti da parte dei giapponesi. (Sapendo quanto poco della lingua inglese un giapponese medio comprenda). Qualcosa, come detto, potrebbe sfuggirmi.
Ci sta, per me semplicemente la pirateria è una conseguenza di altre cose. Ovviamente è vero che toglie anche vendite al settore, ma il più delle volte quelle vendite le avrebbero fatte offrendo un servizio buono e prezzi accessibili.
E' sicuramente un buon modo per contrastarla e limitarla.
Non esiste LA soluzione, ma un'insieme di misure.
D'altronde rubare è un reato, si viene condannati, si sconta una pena, ma le persone mica si accontentano di questo, non aspettano che la legge venga fatta rispettare.
Montano porte chiuse a case, magari blidate, e installano sistemi di allarme.
La pirateria quindi andrebbe affrontata rendendola sempre meno "appetibile".
Fornendo alternative legali "analoghe" (nei limiti del possibile) ma anche inasprendo l'applicazione delle leggi a riguardo.
Chi me lo fa fare di piratare se risparmio 2 spicci?
Chi me lo fa fare di piratare se finisco per rischiare seriamente di essere multato?
Di certo non la lettura di un fumetto, l'ascolto di una canzone o la visione di un cartone della disney.
crunchyroll costa 3.33€ al mese e prime video 36 per un anno e già hai quasi tutto non mi sembrano spese folli se ci aggiungi anche yamato animation sono altri 5 in totale sono neanche 12 euro al mese e hai quello che vuoi mi sembra una cifra abbordabile per chiunque.
Per me la differenza tra rubare e piratare è enorme. Il fatto che in un caso venga sottrato un bene mentre nell'altro no non è cosa da poco.
Rimane che è sbagliato, ma non metterei i due reati sullo stesso piano.
Per il resto: netflix, spotify, steam, hanno tutti dimostrato come la pirateria diminuisca drasticamente a fronte di un buon servizio. Non la ridurrai mai a 0, ma anche solo perchè ci sarà sempre chi non ha i soldi e non potrà comprare il gioco quindi opta per la pirateria, ma quello non sarebbe mai stata comunque una vendita.
In ogni caso se si inaspriscono le pene per la pirateria devono essere resi illegali i DRM che bloccano l'utilizzo di un bene acquistato. Perchè se da una parte si condanna la pirateria non vedo come si accettabile che Amazon mi impedisca di leggere il mio ebook sul kobo e viceversa (es. a caso visto che ho appena cambiato ebook reader).
Usare i videogiochi come esempio non ha molto senso però, ci sono funzioni che non puoi avere se non li compri (multiplayer/achievement e così via) e in generale nell'industria videoludica la mentalità "supporto X compagnia/studio così continuano a fare X prodotto" è più forte, nella community anime alla maggior parte della gente non frega niente di supportare.
Sappiamo tutti che chi davvero non ha i soldi e non può pagare non lo farà ma quella è una minoranza, l'importante è rendere il materiale piratato meno accessibile per quelli che i soldi li hanno ma non li vogliono spendere (o "sprecare" come dicono loro) perché tanto gli basta andare su X sito e possono usufruire dello stesso servizio ma gratis
Poi ovvio che i servizi si possono sempre migliorare ma già oggi sono abbastanza comodi e accessibili, la maggior parte della roba si può guardare anche gratis o quasi, tra VVVVID, CR e Prime Video che costa 36 euro all'anno o addirittura 18 con Prime student
Devi solo convincere i legislatori.
I DRM ci sono ormai da decenni, in una forma o nell'altra, e non mi pare di ricordare grandi movimenti politici atti ad eliminarli.
D'altronde è anche da sempre illegale fotocopiare un libro, pure se è di tua proprietà e preferisci leggertelo così.
Era illegale anche registrare una canzone dalla radio o registrare un film dalla tv.
Erano (e sono) illegali una marea di cose, anche se poi finiscono per non essere perseguite per ovvi motivi di impraticabilità.
Ma restano illegali.
Poi c'è la "morale", privata e pubblica, che non di rado si scontra con le leggi.
E moralmente si può considerare giusto o sbagliato qualcosa che la legge ritiene illegale o legale.
Non sono sullo stesso piano, ma neanche sono su piani poi molti diversi.
Rimane sempre la sottrazione di qualcosa, che sia fisico o intellettuale è sempre qualcosa di concreto.
Anche perchè sinceramente "rubare" un volumetto manga o "piratarlo" significa in entrambi i casi "sottrarre" il contenuto al legittimo proprietario, nel primo caso gli sottrai anche la carta su cui è stampato.
Semmai la gravità morale del furto varia in base alla quantità.
Per dirci rubare 1 oggetto posseduto da qualcuno in copia unica pesa molto di più che rubare lo stesso oggetto posseduto in 1000 copie.
Ed è ovvio che se è un "oggetto virtuale" (come un contenuto) questa gravità sia più difficilmente quantificabile.
Benissimo, allora siamo già un passo avanti.
Cmq, da noi (in Corea) entrambi servizi costano molto, molto, molto più di quelle cifre.
È anche vero, però, che è da quando ho trovato un lavoro stabile e che ho cominciato a guadagnare soldi veri che di pirateria non ne usufruisco quasi mai.
Solo per dei titoli vecchi che, appunto, non li trovi in questi servizi streaming, posto dove vado a cercare per primo. Quindi, la pirateria risulta un'alternativa quando nell'offerta non c'è quello che sto cercando.
Se lo paragoniamo a vendite fisiche, è un po' come cercare prodotti di seconda mano o scan gratuiti di cose che né si stampano più, né sono incluse nelle varie app di scansioni/webtoon legali.
Solitamente, infatti, la sfrutto per leggere manga o vede anime di cui nessuno in Italia ne ha i diritti, ma appena i prodotti che leggo illegalmente vengono resi disponibili anche in Italia abbandono la pirateria e passo al legale acquistando anche i volumi o guardando legalmente anche gli episodi che ho già letto o visto illegalmente!
Tuttavia, anche io da inesperto e non assiduo frequentatore, mi rendo conto che ormai, nel 2022, i giapponesi sanno che i loro manga/anime sono seguiti anche all'estero...quindi mi chiedo perché al posto di usare solo il bastone non usano anche la carota?
Mi spiego meglio prendendo ad esempio il contenuto di questa news...perché, per dire, al posto di investire una somma tale totalmente nella lotta alla pirateria internazionale non hanno smezzato la somma spendendone magari metà per fare ciò e metà per rendere più facile far arrivare ancora più anime e manga legalmente anche al di fuori del giappone?
Non so, da ignorante, a me sembra che è come se l'industria anime e manga si stesse tirando da sola una martellata negli zebedei...cioé, potrebbero sfruttare la loro cresciente popolarità fuori dalla loro patria per guadagnarci maggiormente vendendo i loro prodotti più facilmente anche all'estero e invece stanno lì ad investire somme esorbitanti solo per combattere la pirateria internazionale e non anche per fornire alternative legali serie e facilmente usufruibili! Boh...
Non mi piace mai parlare in questi termini, ma non è che davvero, in qualche modo e anche se in minima parte, centra la loro visione dei gaijiin come qualcosa di quasi sempre nevativo da evitare o "combattere"?
Sinceramente, per come si sono comportati negli ultimi mesi sulla questione stranieri-Covid non mi stupirei se tale modo di pensare lo trasponessero anche in ambito di distribuzione anime/manga!
Ok, in lingua inglese negli Stati Uniti arrivano tanti manga e anime, ma perché non possono provare a fare lo stesso anche per altri Paesi oltre agli USA?
Per esempio, che io sappia, ci sono un sacco di serie anime famose e amate in Italia(anche vecchie di anni ormai) che non sono mai arrivate legalmente qui da noi perché si fa fatica ad acquistarne i diritti...non potrebbero prima pensare a venire incontro agli italiani pensando a richieste raggiungibili facilmente da essi(mi riferisco ad esempio a quegli anime per cui, per poterli mandare anche in streaming, viene posto l'obbligo di passarli prima in tv quando basterebbe informarsi un minimo per capire che qui da noi questo media dai giovani non è seguito come lo è da loro) e poi a combattere la pirateria di anime/manga in Italia?
Penso intenda "tutto quello che si vuole/può leggere". Non esiste nessuno al mondo che legga, scarichi o compri tutto. In quel senso il commento di dacxlee è molto valido.
Grazie. Era esattamente quello che intendevo. Pensavo si capiva dal contesto, ma dimenticavo che nei commenti degli articoli che creano polemiche c'è sempre chi ti prende troppo letteralmente e senza leggere tra le righe. E dire che ero pure abbastanza diretta e concisa.... tsk tsk tsk
Anche secondo me il tuo messaggio era chiaro.
Tra l'altro qui molti parlano di multe, senza pensare che una multa ad una persona che comunque spende nel settore danneggia tutti, compresi gli editori dei manga.
Allora te lo chiedo visto che intendi qualcosa di non letterale.
Cosa intendi di preciso con:
è gente che 1) non può permettersi di acquistare "tutto quello che si vuole/può leggere"?
Come quantifichi quel "vuole/può"?
C'è un numero "lecito", chessò <50 fumetti al mese? e uno "illecito" di >50?
Vogliamo introdurre una quantità minima personale in stile droga?
O si lascia alla libera valutazione personale? Dando così spazio a tutte le polemiche che ne seguono?
Purtroppo il "settore" non è una singola entità.
Se io compro tutto quello che esce di Star e pirato tutto quello che esce di Jpop magari per te moralmente non sto facendo poi chissà quale danno, in fondo sostengo il settore (le uscite mensili star non sono poche).
In Jpop immagino che prenderebbero questa valutazione con meno ottimismo.
In un mondo ideale e teorico tu avresti soldi infiniti e tempo infinito, quindi jpop fa bene a colpevolizzarti.
Nel mondo reale però le persone hanno budget (e anche spazio nel caso delle edizioni fisiche)limitati, per i tuoi gusti le uscite star sono migliori di quelle jpop e di conseguenza i prodotti jpop non li prenderesti comunque perché soldi,spazio e tempo li "vince" star.
Se poi ti venissero a multare, te che comunque spendi magari 50€ al mese, rischierebbero persino di perdere un cliente perché in base alla multa potresti non avere più soldi per comprare
A leggere gli altri commenti a me pare che lo avevi capito solo tu.
Per altro che scocciatura che ogni discussione sulla pirateria debba sempre finire in muro contro muro perché c'è chi non tollera che si scriva qualcosa di diverso dal "la pirateria è brutta e cattiva e chi pirata è un ladro", peraltro quando utenti come dacxlee manco la hanno giustificata.
Si sa che la pirateria è un reato, si dovrebbe discutere se ha senso investire centinaia di milioni di Yen per combatterla in questo modo, visto che questa è la notizia.
Il punto dei servizi i ad abbonamento non è fornire TUTTO, che è irrealistico, è fornirti abbastanza del tuo hobby per:
A) tenerti interessato
B) occuparti il tempo libero
Perché dal punto di vista di chi ti vende il servizio più tempo passi a leggere manga e più è sicuro che continuerà a ricevere i soldi dell'abbonamento (un lettore saltuario è molto più facile che magari smetta perché altri hobby lo interessano di più e preferisce spendere lì i suoi soldi).
Magari uno si legge 30 serie su *sito a casa con scanlation illegali* perché è uno piratozzo e vuole solo leggere gratis, però c'è chi ha un sacco di tempo libero e sarebbe ben disposto a pagare un servizio legale per occupare il suo tempo a leggere manga in modo legale.
Il primo caso è una battaglia persa, lettori così esisteranno sempre e troveranno sempre modo per piratare, nel secondo caso è più utile investire in ampliare i servizi esistenti che cercare di uccidere uno o due siti nella speranza che la gente faccia più fatica a trovare quello che cerca (per altro bisogna essere realisti, nella situazione attuale basta una googlata di 10 secondi per trovare lo streaming illegale di un anime o le scanlation di un manga, non sono sicurissimo che sia fattibile invertire la cosa).
Non parlavo dell'Italia, è una roba fattibile solo a livello internazionale (poi magari può arrivare la lingua italiana come di più).
E onestamente non vedrei neanche male la riduzione di titoli stampati fisicamente.
Mi spiego meglio prima che la gente tiri fuori i forconi; ci sono una marea di manga "usa e getta" come certi isekai tutti uguali, onestamente un'edizione cartacei di questi titoli mi sembra che non aggiunga poi molto visto che sono titoli che leggi una volta (insieme a dieci altri) e poi mai più.
Per titoli di più ampio respiro non credo ci possano essere problemi, il fisico non andrà certo a morire, gli ebook d'altronde non hanno ucciso i libri (ma di sicuro hanno un po' cambiato il mercato, in libreria a naso mi sembra di vedere molte più edizioni lussuose o da collezione rispetto anche solo a 10 anni fa).
Io ho fatto anni dove ero in seria difficoltà a comprare manga perché non sapevo dove metterli fisicamente.
Oggi finalmente si inizia ad avere manga digitali, anche se pochi.
Al momento compro solo edizioni lussuose o serie brevi, non inizierei più una serie fisica da 40/50 volumi per motivi di spazio. In digitale invece la comprerei.
A proposito di digitale: incluso in kobo plus ci sta buona parte del catalogo star comics digitale. L'ho già segnalato e mi spiace vedere che questo sito dedichi così poco spazio alle edizioni digitali e non abbia mai menzionato kobo plus
Continui a mischiare legalità con moralità.
Non è "solo" jpop a colpevolizzarti, ma anche la legge dello stato.
Detto ciò parti dal presupposto che tu scegli di acquistare star e non jpop per scelta, ma questo in un mondo ideale dove tutto sia piratato, quindi la scelta dell'acquisto è determinata da altri fattori.
Ma in Italia è piratata solo una parte di titoli, in genere i più famosi/richiesti.
Ad esempio sono ben più introvabili i titoli hikari, goen e flashbook.
Saresti più portato a comprare i titoli introvabili piratati e leggere a gratis gli altri.
Altro punto del discorso, OP magari venderà tantissimo e chissene se viene piratato, tanto appunto vende comunque tanto.
Si ma non piratato magari venderebbe il doppio, ciò significa non solo mancati (onesti) gudagni per l'editore ma anche una minor crescita dello stesso che investirebbe per portarti altri titoli magari più di nicchia ma "sopportabili" anche con vendite basse grazie proprio a quei guadagni.
Lo penso anche io. Bisognerebbe prendere decisioni come se la pirateria non esistesse: strategie per attirare e coccolare i clienti dandogli un'offerta di contenuti e servizi che li fidelizzi. Perché è l'unica cosa su cui puoi realmente agire, l'unico indice di quanto lavori bene. A livello di guadagni la persona che non acquista ha lo stesso impatto a prescindere che fruisca o meno del prodotto. Credo che nel momento in cui guadagni abbastanza diventi economicamente accettabile che ci sia chi ne fruisce senza pagare.
Tra l'altro parentesi sul quantificare e gratificare un lavoro bene fatto. Ad oggi non abbiamo questa misura perché i contenuti sono quasi tutti esclusive: l'editore è chi è riuscito a negoziare i diritti esclusivi, non quello che necessariamente fa il lavoro migliore o dare l'offerta migliore nel caso delle piattaforme. Da un lato mi piacerebbe provare l'alternativa in cui il contenuti è licenziato a più editori o piattaforme che poi devono competere per fornire il servizio migliore.
Il sistema ad abbonamento è uno dei metodi. Tra l'altro già la distribuzione in digitale in massa di altri beni ha visto comunque un aumento dei consumi e della scontistica, mi viene in mente il settore dei videogiochi. Siamo al punto in cui è accettabile avere forti sconti perché se l'offerta aumenta ma il tempo a disposizione per fruirne rimane lo stesso di fatto quello che si passa sul singolo contenuto è minore: è la strategia che si applica è convincerti a spendere per qualcosa che userai poco e a quel punto per chi lo crea è comunque vantaggioso offrirtelo a meno perché c'è più clientela che comunque ne gioverà mediamente meno.
Poi rimarrebbe il discorso sul controllo dei contenuti da parte del cliente: io attendo ancora la possibilità di poter acquistare e gestire a mio piacimento ciò che decido di pagare senza avere intoppi che me lo possano impedire. Fino ad ora ogni giustificazione al perché non venga fatto può essere riassunto con il "se no faciliti la pirateria", ma tanto sappiamo che già questa è realtà e così ci si taglia fuori una fetta di potenziali clienti. A questo andrebbe aggiunto anche migliorie del servizio come la garanzia di ricevere aggiornamenti in caso di correzioni, avere accesso alle successive edizioni, eventuali traduzioni, ect. Una volta che si elimina il supporto fisico i costi sono comunque diversi (e purtroppo non si riflettono ancora in un forte abbassamento del prezzo.
Il tutto si potrebbe anche rendere scalabile. Acquisto del digitale poi possibilità di acquistare il fisico scontato del prezzo del digitale. O viceversa fisico che includa la copia digitale. Penso che si possa ancora esplorare tantissime strade in tale senso e sarebbe opportuno investirci.
Ci sono titoli che non troverebbero mai qualcuno disposto a stamparne copie fisiche. A quel punto solo digitale è meglio che niente. Ovviamente non deve diventare una scusa per scartare le edizioni fisiche di titoli richiesti. Si apre anche la strada all'autopublicazione anche se più prodotti digitali vuol dire abbassamento del criterio di accesso, e quindi l'arrivo di prodotti anche meno meritevoli (lo si è visto in altri media) e qui la situazione si dovrà bilanciare in qualche modo, ma c'è anche la concreta possibilità che la maggiore offerta porti anche titoli interessanti. Già oggi esistono edizioni fisiche o da collezione a posteriori dall'uscita digitale e forse dà anche più sicurezza a chi deve produrle.
E grazie ancora perché adesso sto tenendo d'occhio il catalogo anche se come dicevo altrove i filtri sono veramente poco comodi.
quel di cui non ci si rende conto è che criticare i metodi con cui il proprietario vuole legittimamente combattere l'uso illecito delle proprio opere adducendo motivi moralmente giusti in alcuni casi o al contrario discutibili in altri, è di fatto giustisticare l'atto illegale.
Ostinarsi a convincerci che "o mi danno mezzi legali, gratuiti o quasi o continuo a fregarmene e a leggere illegalmente quel che voglio" è un comportamente semplicemente di autoassoluzione, facile a dirsi davanti ad un monitor, un po' meno davanti ad un giudice, perchè stai sicuro che se con una linea difensiva in tribunale come quella se ne uscirebbe con le ossa rotte non con la pietà del magistrato.
Si ma capiamoci.
Il Giappone in primis si interessa del proprio mercato.
La pirateria che si vuol combattere è in primis quella locale (che è altissima, e coinvolge anche le doujinshi).
E anche in Giappone, dove ci sono alternative digitali, anche gratuite, dove il numero di lettori è proporzionalmente enorme, è un problema che intacca i guadagni degli editori e di riflesso dei mangaka che poi ci fanno pietà quando denunciano miseria se non sono autori bestseller.
Non sono convinto, lo vediamo anche in altri settori.
Lo streaming video ha ridotto ai minimi termini l'home video fisico, e col cartaceo le cose non sarebbero diverse, semplicemente ci vorrà più tempo per radicare la lettura digitale, ma è solo questione di tempo.
Certo ci sarà sempre chi vorrà la copia fisica da collezione, ma nella gran parte dei casi non sarà economicamente proponibile.
Ben venga la soluzione Kobo, per me rappresenta il futuro molto più della vendita degli ecomics singoli finchè avranno i prezzi assurdi imposti dall'editore perugino (poi ognuno è libero di farsi del male e comprarsi il digitale non rivendibile con meno di 1 euro di risparmio).
Anche se per assurdo (rispetto al discorso di Chibi Goku) il catalogo digitale star è costituito più dai bestseller che dai titoli di nicchia.
Questo immagino perchè sia più facile sostenere un calo di vendite cartacee di quei titoli rispetto a quelli già sul filo del rasoio del pareggio.
Stessa ragione per cui (sempre immagino) Star non pubblicizzi minimamente la cosa, e da logiche di mercato se non fai pubblicità non raggiungi i tuoi possibili clienti e poi l'iniziativa magari floppa.
Scusa, ma non è così.
Tu parli, giustamente, del mercato videoludico per PC.
Ma quello delle console no, la pirateria è stata sconfitta con metodi protezione sempre meno aggirabili.
Idem nel settore smartphone dove la pirateria è diminuta (nel mondo apple) perchè non si sproteggono più gli apparecchi.
Ma allora vedi che il problema non è la pirateria ma un servizio scarso?
Se un manga non si trova più come dovrei fare? Ci ho messo 2 anni a trovare i volumi mancanti di Billy bat! Ti pare normale?
E come diceva MIKO: i DRM che mettono che ti impediscono di usurfruire di un prodotto perchè "così limitano la pireateria" nella realtà dei fatti disincentiva solo l'acquisto legale ed incentiva l'andare di pirateria per evitare i problemi che altrimenti avresit.
La pirateria non la batti a forza di blocchi, la batti con un buon servizio. E questo non lo dico io ma lo diceva Gabe Newell 10 anni fa, lo dicono i dati dopo che Netflix e Spotify sono diventati popolari.
La gente che vuole spende c'è! Ma se invece che incentivare la gente a spendere offrendo un buon servizio dai la caccia a chi non vuole pagare peggiorando il servizio non risolvi nulla.
Metodi così insormontabili che i giochi su gog sono senza DRM! E molti anche su Steam. Se giri su internet semmai vedrai tantissima gente che non compra fino a che Denuvo non viene rimosso (solitamente qualche mese o un anno) perchè Denuvo influenza negativamente le performance dei giochi e impedisce di giocarci su Linux (di nuovo, DRM che puniscono chi compra).
La pirateria su PC è stata battuta da prezzi bassi, da client che gestiscono tutto comodamente senza che l'utente debba impazzire.
Nella musica e nella TV è stata battuta da app fatte bene che permettono una fruizione del prodotto senza doversi preoccupare di nulla.
Il settore fisico dei film/serie si è suicidato da solo:
- I lettori BR costano ancora oggi tantissimo. Parliamo di 320€ per un prodotto completo (4k e HDR).
- E' ancora in corso una lotta sui formati HDR che non aiuta a decidere cosa comprare
- I dischi costano comunque tanto, inoltre su PC non possono essere riprodotti a meno di comprare powerDVD che costa altri 60€. Sempre grazie ai DRM ovviamente.
- I BR al lancio costano anche 20€, equivalenti a 3/4 mesi di streaming!
Ovvio che uno opti per netflix&co! Ma la colpa non è di netflix, è di un settore che offre un servizio terribile.
Piccola parentesi. Aggiungo a questo punto che PowerDVD come altri non supporterà più i contenuti BR in 4K perché sui nuovi processori verranno rimosse delle estensioni che sono utilizzate dai DRM. DRM che se non funzionano non permettono di accedere al contenuto o comunque non alla risoluzione massima.
Tutto per dei drm che al cliente non servono e ne limitano l'utilizzo. Già c'erano problemi con gli altri sistemi anticopia che creavano incompatibilità tra i vari componenti del sistema (scheda video, cavo, monitor). E ovviamente nessuno si prende le dovute responsabilità per il danno.
https://www.dday.it/redazione/41608/intel-fa-pulizia-nelle-istruzioni-dei-processori-i-blu-ray-disc-4k-non-funzioneranno-sulle-nuove-cpu
A mio avviso il paragone è fuori luogo. Il diritto alla cultura è assai più importante del diritto di avere una macchina, che infatti non esiste.
Quali sono i prezzi in Corea per curiosità?
Certo hai il Giappone a meno di un'ora di aereo😉
Ehehhe
Il Giappone per me è così vicino eppure così lontano...
È dal 2010 che vivo in Corea, ma è solo nel 2019 che potevo permettermi una gita (e menomale che l'ho fatta) e poi arrivò la corona.... u.u
Ora aspetto che le leggi tornino più o meno alla normalità. Se devo fare la quarantena nel paese di destinazione, non mi conviene, dato che non ho giorni di vacanze illimitate. Se devo fare la quarantena solamente nel paese di ritorno a casa (ovvero, la Corea), ci sta, ma se devo fare anche tutti gli altri documenti relativi all'immigrazione, preferisco attendere ancora un po'. Con il mio visto (matrimoniale) era facile viaggiare prima della pandemia, ora invece, dovrei fare applicazione per il permesso di rientrata e altri documenti e ho già tanta roba da fare per il lavoro e se vado in gita, voglio rilasarmi, non ci vado in vacanza per darmi uleriore stress e preoccupazioni.
Per lo stesso motivo non ho nemmeno potuto visitare la mia famiglia (in Croazia).
Spero veramente finisca in un futuro non troppo distante tutto 'sto casino...
Scusami per l'introduzione prolungata, ora rispondo alla tua domanda.
Per Crunchyroll, ricordo che chiedeva qualcosa cca 30.000 krw al mese, mentre per Amazon cca 15.000 krw o più. Attualmente, cca. 22 euro e 11 euro rispettivamente.
Non mi sono registrata perché, a dire il vero, passo più tempo a leggere fumetti e giocare videogiochi negli ultimi anni, mentre per streaming uso altro, e gli anime in TV coreana se ne trovano di serie carine. Poi, per i film d'animazione nuovi ci vado al cinema, se mi interessano.
E' facile fare la puttana col culo degli altri!
Vorrei proprio vedere se fate un prodotto vostro e ci dovete campare e le persone ne usufruiscone senza pagare se fareste ancora tutti sti discorsetti del razzo.
Dove lo trovi a quel prezzo? Io non riesco più a trovare l'annuale da 50€ per un solo dispositivo. Solo il mega fan che ne viene 65
Non che sia favorevole alla pirateria o cosa, ma è un dato di fatto.
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