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    7.0/10
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    Mi sono avvicinato a "Planzet" con curiosità, perché ho visto finora solo altri due film in CG, "FF spirit within" e "Advent Childre". Non mi avevano fatto impazzire quelli e, sarò sincero, lo stesso vale per questo. E, coerentemente, sono quasi gli stessi difetti e gli stessi pregi a caratterizzare i prodotti.
    Partiamo dalla trama: una Terra del 2053 viene invasa da alieni (che non vedremo mai direttamente) e semi-distrutta. Pochi sopravvissuti1 [ continua a leggere]
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    La velocità con cui siamo abituati a consumare qualsiasi cosa è, ai giorni nostri, diventata una prospettiva, che ci induce a giudicare ogni cosa in sua funzione. Quindi, lento è male, è noioso, pretenzioso. Tuttavia, ci sono alcune opere, e mi riferisco ovviamente a House of Five Leaves, per le quali il ritmo lento è necessario e sembra l'unico adatto allo stile adottato.

    La trama, semplice e funzionale, si risolve in poche parole: nel periodo1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Katanagatari è un anime che definire particolare è poco; diversi sono gli elementi che mi spingono a chiamarlo così, eppure non posso che essere contento di averlo guardato.
    Andando per ordine, ecco la trama: in un Giappone feudale, siamo nell'era dello shogunato, una “donna in carriera” ante litteram, la stratega (un titolo da lei inventato) Togame sbarca sull'isola dove si dice che risieda in esilio l'eroe che sedò una rivoluzione molti anni1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    “Nessun uomo è un'isola”. La celeberrima citazione (sì, lo so che chi cita ha bisogno di fare sesso, niente facile ironia!) di Donne sembra quasi ovvia a livello intellettuale. Ma, ed è il classico problema dell'adolescenza, è in realtà una delle cose più difficili da realizzare a livello emotivo: l'esistenza dell'altro, che gli altri abbiano vite, aspirazioni, desideri importanti quanto i nostri, e che “vivano” quanto noi. Vedendo Durarara, com1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Nella mia, pur breve, “carriera” di fruitore di anime non ho visto molti anime demenziali: credo infatti che una volta abituatisi all'umorismo della serie finisca inesorabilmente per subentrare una noia, dapprima sottile, ma che col passare degli episodi diventa un peso e mi spinge ad interrompere l'anime. Non è accaduto questa volta. Perché Maria Holic è fantastico. Lo è perché innovativo, frizzante e ben orchestrato.

    Innovativo per il tema:1 [ continua a leggere]
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    Capire la figura orientale dell'imperatore è difficile per noi occidentali: infatti non assomiglia né ai Cesari, né ai Sacri Romani Imperatori, e solo a fatica può essere accostato ai Papi. Parto da questo per dire che il medievo orientale (uso il termine “orientale”, vago quanto quello “occidentale”)è un'epoca solo superficialmente simile alla nostra, e perciò tanto più affascinante.

    Un aspetto spesso trascurato di questo affascinante mediev1 [ continua a leggere]
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    Quando un appassionato di anime trova, per caso o dopo accurata ricerca, una serie veramente bella, e la conclude amandola, spesso poi sente di un seguito, e tremando si chiede: “Ma sarà all'altezza? Rovinerà tutto? O rivivrò la serie una seconda volta?” La prima stagione di Spice and Wolf è effettivamente una serie veramente bella; la seconda? Si e no.

    Molti punti di forza dell'anime rimangono: rimangono i dialoghi curatissimi, la fantastica1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    Spice and Wolf è un anime che si spicca fra i fantasy, per più ragioni. Anzitutto, manca quasi totalmente l'azione. I personaggi sono pochi. Non c'è un antagonista. I personaggi non acquisiscono poteri o doti che non abbiano già all'inizio del viaggio (questo c'è!). Ciononostante, se non proprio per questo, è un anime bello e coinvolgente. Ora ne tesso le lodi.

    Il primo punto di forza è sicuramente Ho1 [ continua a leggere]
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    Un anime sorprendente. Anzitutto, per la tematica trattata: quello degli hikikkomori, o isolati cronici, è un grave e dilagante fenomeno sociale in Giappone, dove sta cominciando a essere davvero sentito come questione pubblica. Quindi se colpisce già qui il fenomeno, figuriamoci là dov'è stato prodotto. Lode al coraggio. Sono riusciti a stigmatizzare gli hikikkomori, sia dal lato affettivo (i parenti disperati) sia dal lato economico (l'isolame1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    Questa stagione 2009 non è propriamente un seguito della prima del 2006, ma si colloca nel mezzo di essa (14+14 ep). Personalmente, ho visto le due serie in ordine cronologico, quindi in realtà le considero un'opera unica - so che in effetti non è così, e si vede. Le distinguerò strada facendo, ma non vogliatemene se non ci riuscirò.
    La prima prima differenza che balza agli occhi rispetto alla prima s1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: una buona recensione non può fare a meno di contenere spoilers, per quanto si cerchi di limitarli. Regolatevi di conseguenza.

    Sicuramente sono due le caratteristiche che per prime saltano all'occhio quando ci si accosta a questo bellissimo anime: l'originalità degli haibane e la lentezza della trama.
    Certo, gli angeli non sono nuovi, ma qui essi non hanno alcun potere mistico, ma solo ali (inadatte al volo), aureola (antigravità e1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    Toradora è indubbiamente un bell'anime. Si colloca a pieno diritto nel genere classico della commedia scolastico-sentimentale, ma lo fa con una certa originalità, e con un approccio più fresco della maggior parte delle ultime produzioni. Tale freschezza la intendo nell'approccio con cui Toradora presenta i personaggi, di per sé certo non originali, e li relaziona reciprocamente; anche la sensazione di1 [ continua a leggere]