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    Netflix ripropone una delle serie animate che sono state in voga agli inizi del 2000 e che, tra le altre cose, è servita a pubblicizzare uno dei giochi di carte collezionabili che ancora adesso è tra i più popolari al mondo. Arrivati a questo punto, si può tranquillamente dire che sia Konami sia lo studio Gallop sia 4Kids hanno fatto centro. Però, c’è un però. Nella realtà dei fatti, come immagino molti di voi sapranno, questo anime non è la ver1 [ continua a leggere]

    5.5/10
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    Esattamente dopo tre anni, come gli accade spesso, esce il nuovo film di Mamoru Hosoda al cinema, sempre grazie alla collaborazione con Nexo Digital.
    Per prepararmi a questo film, appositamente mi ero recuperato gli ultimi due film, che tutto sommato mi sono piaciuti. Arrivato al fatidico giorno, non so perché, ma ero piuttosto titubante se andare o meno a vederlo; alla fine non ho resistito e l'ho visto.

    Con rammarico devo ammettere che è il1 [ continua a leggere]
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    Sono nato guardando "Digimon Adventure" su Rai 2 e, con l'uscita di "Digimon Adventures Tri" e l'imminente film per il ventennale della saga, decisi di metterlo in lista per recuperare il tutto. Il fattore nostalgia, dunque, comanda, ma come si comporta una serie animata per bambini degli anni novanta al giorno d'oggi?
    In parole brevi, male. Male perché a livello narrativo soffre in alcune parti, soprattutto tecnicamente le animazione sono subdo1 [ continua a leggere]

    7.5/10
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    Con “Wolf Children” Mamoru Hosoda vuole raccontarci la storia di una madre in difficoltà nell'allevare due figli poco convenzionali, ovvero due mezzi lupi. A quanto pare è un tema caro al regista quello della “famiglia”, e in questo film fa decisamente centro, solo che gli manca quel qualcosa che mi fa dire che è un capolavoro, come in molti sostengono.

    Molto probabilmente è la mancanza di una colonna sonora che sia memorabile come le vicissit1 [ continua a leggere]
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    Uscito nel 2013, Makoto Shinkai ci regala un mediometraggio che incarna le sue idee di fare animazione e, per chi non avesse mai visto un suo film, con questo potrà capire facilmente la sua identità.
    Perfino in questo film Makoto Shinkai resta fedele al suo immaginario, e anche stavolta ci racconta una storia d'amore attraverso il suo stile puro e semplice. Non sarà un autore perfetto, ma sicuramente è quello del momento. Di certo quest'opera n1 [ continua a leggere]
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    Il motivo per cui ho messo in lista "ACCA" non me lo ricordo, forse perché veniva ritenuto una delle serie papabili del 2017, tuttavia ora posso dire che probabilmente potevo frane anche a meno. Con questo non voglio dire che sia un anime da evitare, solo che il prodotto è talmente privo di carattere da far sbadigliare. Ciò non implica che la serie sia orribile da vedere, semplicemente gli manca la forza per essere ricordato come un ottimo anime1 [ continua a leggere]
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    Tanti anni sono passati da quell'ultimo fatidico episodio. Yugi si scontrava con il Faraone Atem in un duello che sembrava quasi impossibile da aggiudicarsi. Egli vinse, ma in compenso perse una parte di sé. Atem compì il suo dovere nel mondo dei vivi e oltrepassò il mondo spirituale senza rimpianti, ma non Kaiba, che desidera ricomporre il puzzle del millennio per sfidare un'ultima volta il suo eterno rivale. Nel frattempo, una nuova minaccia i1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: presenza di lievi spoiler

    "The Boy and The Beast" è un film di Mamoru Hosoda che torna alle luci della ribalta dopo "Wolf Children" con un film che non sarà un capolavoro dell'animazione, ma risulta piacevole nell'arco delle due ore propinatoci.
    Tema centrale dell'opera sono i punti di vista di Ren e Kumatetsu (discepolo e maestro), due anime affini dai risvolti diversi, che si incontrano per migliorarsi e capire cosa fare della pr1 [ continua a leggere]
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    Mai mi sarei aspettato di vedere partorire una serie del genere da parte dello studio Trigger. Un miscuglio di generi che alla fine lascia inorridito da quanto materiale sia stato copiato per la creazione di questo anime, tanto più è e sarà l'etichetta da otaku che si porterà dietro con gli anni a venire. Un anime che punta solo a piacere al pubblico in tutte le salse possibili senza prendersi un momento di pausa e riflettere su quello che sta f1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Credo di non essere l'unico a pensare che, quando annunciarono "Megalo Box", in molti temevano un buco nell'acqua, soprattutto quando di mezzo c'è "Rocky Joe", di cui deve rendere onore per il cinquantesimo anniversario. Il trailer aveva lasciato un buon riscontro, però c'era sempre quello spiraglio che potesse essere un mero anime senza anima (dovuto anche agli innesti bionici sulle braccia dei pugili, che sembrano non avere un senso particolar1 [ continua a leggere]
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    Quando annunciarono alla regia Masaaki Yuasa ero piuttosto contento. Credevo che il suo stile sperimentale e anticonformista fosse ideale per "Devilman", cosa che difatti è, solo che riproporlo fedelmente pari pari sarebbe stato impossibile, ed è quello che deve aver pensato, soprattutto se doveva avvicinarsi alla generazione attuale. Quindi si poteva immaginare un cambiamento, non uno stravolgimento, che se da un lato mantiene i punti cardine d1 [ continua a leggere]
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    Non so il motivo per cui non l'abbiano inserito come ultimo episodio finale, tuttavia è un ulteriore approfondimento per concludere le vicende di Okabe e compagni in maniera definitiva. Ferys e Daru devono fare un torneo in America e colgono l'occasione per incontrarsi con Kurisu. Okabe non riesce a fare a meno di rendersi ridicolo creando situazioni divertenti (l'arresto da parte della polizia all'aeroporto è fenomenale). Questo pretesto permet1 [ continua a leggere]