Chi ha Bisogno di Tenchi - serie OAV 1
Tra le serie OAV degli anni '90 che riscossero più successo si può certamente inserire questa di Tenchi Muyo, una serie che cominciò ormai più di 30 anni fa nel 1992 e si concluse nel 2005. Nel frattempo ci fu il tempo di produrre una serie TV da 26 episodi, seguita da 2 film cinematografici, direttamente o indirettamente legati alla serie OAV principale (e, ovviamente, una pletora di manga e videogames), incluso uno sulla piccola Sasami che diventa una "maghetta" (come già accadeva in uno degli OAV). La serie più recente collegata a Tenchi Muyo risale al 2009, ma ormai il franchise non era più forte come una volta.
Questi OAV invece arrivarono in Italia relativamente tardi. nel 1997/1998 in VHS, per poi essere ripubblicata in DVD nel 2003, e poi più nulla. Ciò vuol dire che in home video la serie è incompleta, si ferma insomma ai primi 12/13 episodi, esclusi gli special. La prima serie di 6 episodi si può considerare autoconclusiva, in quanto c'è un finale ben preciso, per quanto alcune cose si possono considerare in sospeso. Gli episodi speciali vanno ad approfondire i personaggi dopo la fine di questa avventura. Ma per ora meglio soffermarsi ai primi 6 episodi, visto che possono essere considerati un'entità a sé stante (essendo stati pubblicati mensilmente dalla fine del 1992 all'inizio del 1993), e sono praticamente un'unità narrativa a sé stante.
Il giovane Tenchi vive in un villaggio tranquillo, con il padre e il nonno che lo allena ogni giorno, e gli ha proibito di entrare in una certa caverna dove dimora un certo demone rinchiuso lì dentro da molto tempo: logicamente la curiosità di Tenchi è molto grande, e riesce a sfilare le chiavi del cancello a suo nonno, e finisce per liberare quel demone, che lo segue fino a scuola, dove cerca di ucciderlo. Il demone ha l'aspetto di una bella ragazza, ma in realtà ha migliaia di anni sul groppone. Tenchi riesce ad evitare di essere ammazzato per un pelo, ma i guai non sono finiti. Nel secondo episodio arriva una principessa aliena, che è alla ricerca del suo amato fratellastro, che aveva visto l'ultima volta quando era andato sulla Terra per fermare una certa minaccia di nome Ryoko (ovvero il demone che era stato rinchiuso nella grotta). La principessa Ayeka, resasi conto che Ryoko è ancora viva, spera che sia lo stesso per il suo amato fratellastro, ma nessuno sa dire con certezza cosa sia successo 700 anni prima. Quando la serie sembra ormai terminata, fa il suo ingresso un pirata spaziale di nome Kayato (Kagato nella versione originale giapponese!), che sembra conoscere bene il demone Ryoko, e la prende e la porta via con sé. Tenchi non può certo stare con le mani in mano, ormai si è affezionato a Ryoko (nonostante pochi episodi prima avesse cercato di farlo fuori), e armato di buona volontà e di una spada laser, nonché dei suoi nuovi amici, si lancia all'inseguimento di Kayato.
Che dire di questa serie OAV? Di certo merita la sua fama anche dopo 30 anni, al contrario di altre serie che sono invecchiate molto meno bene. Diciamo che non tutto scorre alla perfezione, e certi colpi di scena sono alquanto prevedibili, però nonostante tutto, che sia per la simpatia dei personaggi, o per una storia che si prende sul serio fino ad un certo punto, ma nel complesso è godibile ancora oggi. Forse gli episodi finali sono fin troppo frettolosi, ed alcuni personaggi vengono introdotti in maniera troppo poco ragionata, ma del resto questo era un problema comune a molti OAV dell'epoca: primi episodi abbastanza rilassati, e poi si corre come un treno per poter terminare la serie in maniera degna o comunque decente.
Interessante notare poi che in Italia la serie è passata relativamente inosservata, quasi fosse un KO Century Beast (OAV discreto ma quasi ormai dimenticato da tutti) qualunque, mentre negli USA gli OAV e la serie TV venivano trasmessi perfino su Cartoon Network, mentre da noi purtroppo ha goduto di una trasmissione televisiva in chiaro piuttosto limitata (su Junior TV/JTV nel 1997). Se fosse stato trasmesso anche su MTV durante l'anime night, forse a quest'ora sarebbe una serie molto più conosciuta.
Personalmente non posso che consigliare la visione di questo "reperto" d'annata a tutti i fan dell'animazione giapponese, più ovviamente i vari special collegati.
Questi OAV invece arrivarono in Italia relativamente tardi. nel 1997/1998 in VHS, per poi essere ripubblicata in DVD nel 2003, e poi più nulla. Ciò vuol dire che in home video la serie è incompleta, si ferma insomma ai primi 12/13 episodi, esclusi gli special. La prima serie di 6 episodi si può considerare autoconclusiva, in quanto c'è un finale ben preciso, per quanto alcune cose si possono considerare in sospeso. Gli episodi speciali vanno ad approfondire i personaggi dopo la fine di questa avventura. Ma per ora meglio soffermarsi ai primi 6 episodi, visto che possono essere considerati un'entità a sé stante (essendo stati pubblicati mensilmente dalla fine del 1992 all'inizio del 1993), e sono praticamente un'unità narrativa a sé stante.
Il giovane Tenchi vive in un villaggio tranquillo, con il padre e il nonno che lo allena ogni giorno, e gli ha proibito di entrare in una certa caverna dove dimora un certo demone rinchiuso lì dentro da molto tempo: logicamente la curiosità di Tenchi è molto grande, e riesce a sfilare le chiavi del cancello a suo nonno, e finisce per liberare quel demone, che lo segue fino a scuola, dove cerca di ucciderlo. Il demone ha l'aspetto di una bella ragazza, ma in realtà ha migliaia di anni sul groppone. Tenchi riesce ad evitare di essere ammazzato per un pelo, ma i guai non sono finiti. Nel secondo episodio arriva una principessa aliena, che è alla ricerca del suo amato fratellastro, che aveva visto l'ultima volta quando era andato sulla Terra per fermare una certa minaccia di nome Ryoko (ovvero il demone che era stato rinchiuso nella grotta). La principessa Ayeka, resasi conto che Ryoko è ancora viva, spera che sia lo stesso per il suo amato fratellastro, ma nessuno sa dire con certezza cosa sia successo 700 anni prima. Quando la serie sembra ormai terminata, fa il suo ingresso un pirata spaziale di nome Kayato (Kagato nella versione originale giapponese!), che sembra conoscere bene il demone Ryoko, e la prende e la porta via con sé. Tenchi non può certo stare con le mani in mano, ormai si è affezionato a Ryoko (nonostante pochi episodi prima avesse cercato di farlo fuori), e armato di buona volontà e di una spada laser, nonché dei suoi nuovi amici, si lancia all'inseguimento di Kayato.
Che dire di questa serie OAV? Di certo merita la sua fama anche dopo 30 anni, al contrario di altre serie che sono invecchiate molto meno bene. Diciamo che non tutto scorre alla perfezione, e certi colpi di scena sono alquanto prevedibili, però nonostante tutto, che sia per la simpatia dei personaggi, o per una storia che si prende sul serio fino ad un certo punto, ma nel complesso è godibile ancora oggi. Forse gli episodi finali sono fin troppo frettolosi, ed alcuni personaggi vengono introdotti in maniera troppo poco ragionata, ma del resto questo era un problema comune a molti OAV dell'epoca: primi episodi abbastanza rilassati, e poi si corre come un treno per poter terminare la serie in maniera degna o comunque decente.
Interessante notare poi che in Italia la serie è passata relativamente inosservata, quasi fosse un KO Century Beast (OAV discreto ma quasi ormai dimenticato da tutti) qualunque, mentre negli USA gli OAV e la serie TV venivano trasmessi perfino su Cartoon Network, mentre da noi purtroppo ha goduto di una trasmissione televisiva in chiaro piuttosto limitata (su Junior TV/JTV nel 1997). Se fosse stato trasmesso anche su MTV durante l'anime night, forse a quest'ora sarebbe una serie molto più conosciuta.
Personalmente non posso che consigliare la visione di questo "reperto" d'annata a tutti i fan dell'animazione giapponese, più ovviamente i vari special collegati.
Mi sono ritrovato tra le mani il cofanetto Dynit della serie completa (che completa in realtà non è). Speravo di riuscire ad apprezzare quest'opera tipicamente anni '90 (di cui riesce a non farsi mancare nessuno, ma proprio nessuno dei cliché caratteristici), ma mi sa talmente tanto di già visto che non ci sono riuscito. Forse perché sono invecchiato io, forse perché sono invecchiati il suo stile, le sue gag e le sue tematiche. Forse all'epoca avrebbe potuto divertire anche persone della mia età (over 30), ma oggi come oggi questi OAV mi hanno decisamente annoiato.
Per l'epoca, sono molto belli i colori e le animazioni, ma trovo molto brutto e banale il character design. Le sigle sono tra l'insignificante e l'orribile. Le BGM totalmente anonime. La storia, se storia si può chiamare, non offre alcuno spunto di interesse. Tutto ruota intorno ai forzatissimi rapporti tra i personaggi, quasi tutti femminili e tutte invaghite del protagonista che invece non si fila nessuna, malgrado non abbia veramente nulla di speciale (un personaggio piatto, stereotipato e privo di qualunque fascino, oltre che disegnato in modo molto brutto).
Qualche momento simpatico è sicuramente presente, ma non basta a mantenere vivo l'interesse per un'opera che dà davvero l'impressione di star impiegando male il proprio tempo. Inoltre, di questo franchise è stata prodotta una quantità industriale di roba tra serieTV, OAV, special e film, che di fatto non si ha neanche l'impressione di guardare qualcosa di senso compiuto. Insomma, qual'è la vera storia di questo Tenchi Universe? Per me che sono amante delle storie che hanno un inizio e una fine e provo grande antipatia per i franchise infiniti in cui gli stessi personaggi vengono sfruttati più volte in continui reboot, questo è un ulteriore motivo di disinteresse.
Aggiungerei, infine, che oltre all'ostinata ricerca della gag (spesso a sfondo romantico/erotico), quest'anime si perde spesso anche nel tentativo di commuovere con aneddoti che dovrebbero risultare emotivamente profondi, ma che riescono solo ad essere melensi.
Se cercate puro intrattenimento senza pretese e avete nostalgia delle atmosfere della vostra infanzia (se siete miei coetanei), oppure avete voglia di scoprire il tipico stile degli anni 90 (se siete più giovani e ve lo siete persi), allora ne consiglio la visione, ma non abbiate alcuna aspettativa. Per me è insufficiente, nel senso che non vale proprio la pena di guardarlo perché non ha nulla da dire e da dare.
Per l'epoca, sono molto belli i colori e le animazioni, ma trovo molto brutto e banale il character design. Le sigle sono tra l'insignificante e l'orribile. Le BGM totalmente anonime. La storia, se storia si può chiamare, non offre alcuno spunto di interesse. Tutto ruota intorno ai forzatissimi rapporti tra i personaggi, quasi tutti femminili e tutte invaghite del protagonista che invece non si fila nessuna, malgrado non abbia veramente nulla di speciale (un personaggio piatto, stereotipato e privo di qualunque fascino, oltre che disegnato in modo molto brutto).
Qualche momento simpatico è sicuramente presente, ma non basta a mantenere vivo l'interesse per un'opera che dà davvero l'impressione di star impiegando male il proprio tempo. Inoltre, di questo franchise è stata prodotta una quantità industriale di roba tra serieTV, OAV, special e film, che di fatto non si ha neanche l'impressione di guardare qualcosa di senso compiuto. Insomma, qual'è la vera storia di questo Tenchi Universe? Per me che sono amante delle storie che hanno un inizio e una fine e provo grande antipatia per i franchise infiniti in cui gli stessi personaggi vengono sfruttati più volte in continui reboot, questo è un ulteriore motivo di disinteresse.
Aggiungerei, infine, che oltre all'ostinata ricerca della gag (spesso a sfondo romantico/erotico), quest'anime si perde spesso anche nel tentativo di commuovere con aneddoti che dovrebbero risultare emotivamente profondi, ma che riescono solo ad essere melensi.
Se cercate puro intrattenimento senza pretese e avete nostalgia delle atmosfere della vostra infanzia (se siete miei coetanei), oppure avete voglia di scoprire il tipico stile degli anni 90 (se siete più giovani e ve lo siete persi), allora ne consiglio la visione, ma non abbiate alcuna aspettativa. Per me è insufficiente, nel senso che non vale proprio la pena di guardarlo perché non ha nulla da dire e da dare.
Chi ha bisogno di Tenchi? è certamente uno dei migliori anime visti in Italia e anche uno dei più svalutati (da noi non ha avuto nemmeno un terzo del successo che ha riscosso in patria). Ricordo ancora quando lo vidi per la prima volta diversi anni fa (se non sbaglio andò in onda su Antenna 3, parlo di più di dieci anni fa). Per gli anni '90, aveva davvero una qualità tecnica e registica davvero eccezionali. La regia di Hiroki Hayashi mescola sapientemente l'azione con la comicità più travolgente ed una sana spruzzata di erotismo. La storia inoltre è davvero originale e divertente......d'altronde cos'altro ci si può aspettare dalle premesse di questa serie....
Un normale liceale che si ritrova a convivere con un gruppo di aliene (una più matta dell'altra ^^). Una simile situazione non può che dare luogo a gag esilaranti di ogni tipo. La storia somiglia un po' a quella del caro vecchio Ataru che si ritrova a convivere con Lamù, solo che le controparti femminili sono molte di più. Il classico triangolo amoroso qui diventa un esagono grazie ad Ryoko, Ayeka, Sasami, Mihoshi e Washu sempre pronte provarci col protagonista, senza contare le varie scene ambientate alle terme (che galleggiano sopra casa Masaki ^^). Non mancano di certo le scene d'azione ed i combattimenti (la maggior parte dei quali vede Ryoko scatenarsi) che ricordano un po' Guerre Stellari (ci sono anche le spade laser), ma quello che veramente fa la differenza sono le gag umoristiche, le situazioni paradossali e i divertentissimi tiri mancini tra le ragazze, disposte a tutto pur di conquistare il cuore di Tenchi.
I personaggi sono ben caratterizzati, simpatici e riescono a coinvolgere lo spettatore. Tenchi è sempre tranquillo ed equilibrato, e cerca sempre di far andar d'accordo le sue coinquiline (anche se non sempre ci riesce ^^"); Ryoko, scatenata fin dalle prime battute, farebbe di tutto pur di avere Tenchi tutto per sé; Ayeka, che nei primi episodi appare controllata e anche un po' altezzosa (la tipica principessa viziata), col passare del tempo perde il suo self-control e la vediamo scatenarsi in assurde liti e punzecchiature con Ryoko; Sasami che prova subito una simpatia per Tenchi e si affeziona tantissimo a Ryo-Ohki, la nave (che sembra un coniglio) di Ryoko; Mihoshi, che all'inizio sembra un personaggio superfluo, risulta essere molto gradevole e divertente nella sua sbadataggine; ed infine Washu, la "madre" (completamente fuori di testa) di Ryoko e Ryo-Ohki, la quale non si capisce se gli interessi di più Tenchi come persona o come cavia. Se non si fosse ancora capito......adoro quest'anime che, nonostante la sua semplicità, è molto bello e divertente.
Un normale liceale che si ritrova a convivere con un gruppo di aliene (una più matta dell'altra ^^). Una simile situazione non può che dare luogo a gag esilaranti di ogni tipo. La storia somiglia un po' a quella del caro vecchio Ataru che si ritrova a convivere con Lamù, solo che le controparti femminili sono molte di più. Il classico triangolo amoroso qui diventa un esagono grazie ad Ryoko, Ayeka, Sasami, Mihoshi e Washu sempre pronte provarci col protagonista, senza contare le varie scene ambientate alle terme (che galleggiano sopra casa Masaki ^^). Non mancano di certo le scene d'azione ed i combattimenti (la maggior parte dei quali vede Ryoko scatenarsi) che ricordano un po' Guerre Stellari (ci sono anche le spade laser), ma quello che veramente fa la differenza sono le gag umoristiche, le situazioni paradossali e i divertentissimi tiri mancini tra le ragazze, disposte a tutto pur di conquistare il cuore di Tenchi.
I personaggi sono ben caratterizzati, simpatici e riescono a coinvolgere lo spettatore. Tenchi è sempre tranquillo ed equilibrato, e cerca sempre di far andar d'accordo le sue coinquiline (anche se non sempre ci riesce ^^"); Ryoko, scatenata fin dalle prime battute, farebbe di tutto pur di avere Tenchi tutto per sé; Ayeka, che nei primi episodi appare controllata e anche un po' altezzosa (la tipica principessa viziata), col passare del tempo perde il suo self-control e la vediamo scatenarsi in assurde liti e punzecchiature con Ryoko; Sasami che prova subito una simpatia per Tenchi e si affeziona tantissimo a Ryo-Ohki, la nave (che sembra un coniglio) di Ryoko; Mihoshi, che all'inizio sembra un personaggio superfluo, risulta essere molto gradevole e divertente nella sua sbadataggine; ed infine Washu, la "madre" (completamente fuori di testa) di Ryoko e Ryo-Ohki, la quale non si capisce se gli interessi di più Tenchi come persona o come cavia. Se non si fosse ancora capito......adoro quest'anime che, nonostante la sua semplicità, è molto bello e divertente.
Ancora un anime di quelli che io definisco dei "tempi eroici", almeno per noi consumatori italiani. Siamo nel 1992 e "Tenchi Muyo" rappresenterà l'ultimo fuoco di una passione per gli anime che poi coverà sotto la cenere per quasi vent'anni, fino a riscoppiare ai giorni nostri grazie all'avvento di internet e di alcuni canali tematici. Anzi posso considerare questo titolo come una delle cause del mio arrivederci a questo mondo (quello degli anime, intendo, con i manga proseguii ancora per un bel pezzo): la fame di notizie su questo titolo veniva sistematicamente frustrata dall'impossibilità di procurarsene. Chi avrebbe conquistato il cuore di Tenchi, il demone Ryoko o la principessa Ayeka? O l'avrebbe spuntata una delle outsider? Riuscire a capire se e come la vicenda sarebbe proseguita per me si rivelò impossibile, data la difficoltà di reperire informazione e date le finanze proprie di uno studente squattrinato come me.
Purtroppo la luna di miele fra le TV italiane e i "cartoni giapponesi" si stava ormai esaurendo quando titoli come "Orange Road", "City Hunter", "Ranma 1/2" eccetera eccetera venivano acquistati per poi essere violentemente (e barbaramente aggiungo io) censurate. Spesso, dopo l'acquisto (al buio immagino) della serie si decideva addirittura di rimandarne più volte la trasmissione se non proprio sopprimerla del tutto; a volte, però, si procedeva alla vendita degli episodi censurati (!) a emittenti locali e qualcosa finiva per arrivare e, inevitabilmente, per avere successo. Non ricordo benissimo se questo è anche il caso di "Tenchi Muyo"; ricordo benissimo comunque che la trasmissione di questi OAV fu merito proprio di emittenti private.
Per chi non lo sapesse "Tenchi Muyo" era un anime di culto negli anni '90 (non da noi naturalmente); il motivo del suo successo è che, forse, è stato il primo anime del genere harem in circolazione (ho letto altrove che il primo fu "Orange Road", ma questa è un'idea sbagliata: c'è grande differenza tra un triangolo e un harem). Da questa affermazione, anche chi non l'ha visto perché troppo giovane o addirittura non ancora nato può ben capire che importanza ha avuto nella storia dell'animazione: personalmente, ad esempio, se considero "100% Ichigo" come l'harem più bello di tutti i tempi, sono ben consapevole che molte delle sue fortune le deve a questo titolo, che ha aperto la strada in cui poi si è infilato con successo.
Che sensazione ho rivedendo questi OAV dopo tanto tempo? Una tristezza enorme, in quanto si evidenzia subito il forte divario in termini grafici (elemento fondamentale per gli harem) rispetto agli anime moderni. Ed è un vero peccato perché a eccezione della vecchia guardia temo che in pochi se ne interesseranno, considerandolo come un prodotto preistorico. Purtroppo la mancanza di mezzi alternativi alle televisioni ha negato a questo titolo il posto che meritava fra i più importanti "classici" di tutti i tempi (almeno in Italia).
La mia valutazione per gli OAV è un otto. Poteva essere di più, s'intende, ma oltre che nostalgici bisogna anche essere obiettivi: questa serie aveva diversi difetti, come una certa confusione e un assoluto scollegamento della trama, e soprattutto proponeva alcuni episodi relativi a personaggi secondari che non ho mai gradito.
Purtroppo la luna di miele fra le TV italiane e i "cartoni giapponesi" si stava ormai esaurendo quando titoli come "Orange Road", "City Hunter", "Ranma 1/2" eccetera eccetera venivano acquistati per poi essere violentemente (e barbaramente aggiungo io) censurate. Spesso, dopo l'acquisto (al buio immagino) della serie si decideva addirittura di rimandarne più volte la trasmissione se non proprio sopprimerla del tutto; a volte, però, si procedeva alla vendita degli episodi censurati (!) a emittenti locali e qualcosa finiva per arrivare e, inevitabilmente, per avere successo. Non ricordo benissimo se questo è anche il caso di "Tenchi Muyo"; ricordo benissimo comunque che la trasmissione di questi OAV fu merito proprio di emittenti private.
Per chi non lo sapesse "Tenchi Muyo" era un anime di culto negli anni '90 (non da noi naturalmente); il motivo del suo successo è che, forse, è stato il primo anime del genere harem in circolazione (ho letto altrove che il primo fu "Orange Road", ma questa è un'idea sbagliata: c'è grande differenza tra un triangolo e un harem). Da questa affermazione, anche chi non l'ha visto perché troppo giovane o addirittura non ancora nato può ben capire che importanza ha avuto nella storia dell'animazione: personalmente, ad esempio, se considero "100% Ichigo" come l'harem più bello di tutti i tempi, sono ben consapevole che molte delle sue fortune le deve a questo titolo, che ha aperto la strada in cui poi si è infilato con successo.
Che sensazione ho rivedendo questi OAV dopo tanto tempo? Una tristezza enorme, in quanto si evidenzia subito il forte divario in termini grafici (elemento fondamentale per gli harem) rispetto agli anime moderni. Ed è un vero peccato perché a eccezione della vecchia guardia temo che in pochi se ne interesseranno, considerandolo come un prodotto preistorico. Purtroppo la mancanza di mezzi alternativi alle televisioni ha negato a questo titolo il posto che meritava fra i più importanti "classici" di tutti i tempi (almeno in Italia).
La mia valutazione per gli OAV è un otto. Poteva essere di più, s'intende, ma oltre che nostalgici bisogna anche essere obiettivi: questa serie aveva diversi difetti, come una certa confusione e un assoluto scollegamento della trama, e soprattutto proponeva alcuni episodi relativi a personaggi secondari che non ho mai gradito.
Anime dei primi anni ’90, “Tenchi Muyo Rhyo-Okhi” è approdato in Italia con il nome di “Chi ha bisogno di Tenchi?” Il character design è quello tipico post ’80, cioè con colorazioni più accese e con personaggi femminili con occhi enormi. Questo tratto così caratterizzato, a mio avviso, è molto gradevole, anche se di base è un po’ scopiazzato da titoli come Sailor Moon o Ranma ½. Individuiamo in Sasami un chiaro riferimento al look di Usagi e in Tenchi, protagonista dell’opera, noteremo un codino che non può non essere un encomio al più fortunato Saotome.
Detto questo, passo adesso all’analisi vera e propria dei contenuti di quest'anime, che ho seguito fino in fondo. Diciamo innanzitutto che la serie di cui stiamo parlando è considerata quella principale dell’universo di Tenchi Muyo, le altre opere a essa collegate sono degli spin-off o delle serie parallele che però non hanno quasi nulla a che vedere con la continuity del titolo. Dunque, “Chi ha bisogno di Tenchi?” è composta da tre parti, e ogni parte è suddivisa in una serie di OAV, per un totale di 19 episodi. Questa prima parte, composta da 6 episodi, gode di un discreto adattamento italiano, con un doppiaggio di prim’ordine grazie a voci come quella di Stefano Crescentini (Edward di Twilight), Stella Musy (Akane Tendo in Ranma 1/2) e Domitilla d’Amico, che muove qui i suoi primi passi nel fantastico mondo del doppiaggio dando la voce alla già citata Sasami.
La trama è molto contorta e non si riesce bene a inquadrare tutte le vicende, che perdono di senso per la loro troppo poca descrizione. Il difetto di questa prima parte è la non cura dell’idea fantasy di base per enfatizzare troppo il lato comico fatto di gags divertenti ma in definitiva già viste. I personaggi sono tutti potenzialmente buoni, Tenchi Masaki è un ragazzo coraggioso, altruista e inesperto con le ragazze, alle quale fa spesso perdere la testa con il suo fascino ingenuo; Ryoko il pirata dello spazio è una donna molto provocante che metterà in seria difficoltà Tenchi su più fronti; abbiamo poi Ayeka e Sasami, le due principesse del pianeta Jurai, che accentuano la vena fiabesca di quest’opera; e infine Washu, che risulterà un personaggio molto interessante sin dalle sue prime apparizioni.
Ogni episodio di “Tenchi Muyo” sembra sempre mancare in qualcosa, lasciando spesso lo spettatore con l’amaro in bocca e consapevole che questa sensazione non svanirà col proseguo della visione. Alcune puntate sono di buon livello, ma non mi sento di consigliarlo: voto 6 meno.
Detto questo, passo adesso all’analisi vera e propria dei contenuti di quest'anime, che ho seguito fino in fondo. Diciamo innanzitutto che la serie di cui stiamo parlando è considerata quella principale dell’universo di Tenchi Muyo, le altre opere a essa collegate sono degli spin-off o delle serie parallele che però non hanno quasi nulla a che vedere con la continuity del titolo. Dunque, “Chi ha bisogno di Tenchi?” è composta da tre parti, e ogni parte è suddivisa in una serie di OAV, per un totale di 19 episodi. Questa prima parte, composta da 6 episodi, gode di un discreto adattamento italiano, con un doppiaggio di prim’ordine grazie a voci come quella di Stefano Crescentini (Edward di Twilight), Stella Musy (Akane Tendo in Ranma 1/2) e Domitilla d’Amico, che muove qui i suoi primi passi nel fantastico mondo del doppiaggio dando la voce alla già citata Sasami.
La trama è molto contorta e non si riesce bene a inquadrare tutte le vicende, che perdono di senso per la loro troppo poca descrizione. Il difetto di questa prima parte è la non cura dell’idea fantasy di base per enfatizzare troppo il lato comico fatto di gags divertenti ma in definitiva già viste. I personaggi sono tutti potenzialmente buoni, Tenchi Masaki è un ragazzo coraggioso, altruista e inesperto con le ragazze, alle quale fa spesso perdere la testa con il suo fascino ingenuo; Ryoko il pirata dello spazio è una donna molto provocante che metterà in seria difficoltà Tenchi su più fronti; abbiamo poi Ayeka e Sasami, le due principesse del pianeta Jurai, che accentuano la vena fiabesca di quest’opera; e infine Washu, che risulterà un personaggio molto interessante sin dalle sue prime apparizioni.
Ogni episodio di “Tenchi Muyo” sembra sempre mancare in qualcosa, lasciando spesso lo spettatore con l’amaro in bocca e consapevole che questa sensazione non svanirà col proseguo della visione. Alcune puntate sono di buon livello, ma non mi sento di consigliarlo: voto 6 meno.
Chi ha bisogno di Tenchi è una serie che mi ha fatto molto divertire e nonostante abbia parecchi anni, mantiene sempre un fascino che riesce a coinvolgere lo spettatore. Il classico triangolo amoroso, diventa un esagono grazie a Ryoko, Sasami e altri protagonisti che cercano di catturare il cuore del protagonista. La serie non risparmia di scene di azione e combattimento, ma la cosa veramente divertente che da il tocco alla serie, sono le gang umoristiche e situazioni paradossali e divertenti mancini tra donne che cercano di conquistare Tenchi.
Il 1992.
Nel 1992 nasce mio fratello, che, ahimè, si sta truzzizando sempre di più. Nel 1992 si apre l’inchiesta “Mani Pulite” che ci farà ancora una volta capire quanto gli italiani siano degli stupidi. Parlando di anime, invece, il 1992 è un anno fondamentale per gli shojo, in quell’anno nasce Bishoujo tenshi Sailor Moon, che darà il via ad un nuovo genere, “Majokko-Sentai”.
Sempre in Giappone, lo stesso anno, nasce per l’Home Theater, “Tenchi Muyo”, che darà vita anch’egli ad un nuovo genere, L’Harem Comedy!
Tenchi è un normale ragazzo giapponese, più o meno. Se non fosse per la sua curiosità che gli fa liberare un demone, che si dice imprigionato nel tempio di famiglia.
Peccato che il demone in questione sia UNA demone, ed anche piuttosto affascinante.
Peccato che questa demone voglia sfogare la rabbia di essere rimasta per 700 dentro una caverna proprio su Tenchi.
Peccato che in realtà sia un’aliena, una pirata spaziale colpevole di aver distrutto metà del pianeta più importante della galassia.
Già, peccato.
E peccato che si innamori di Tenchi. Come tutte le ragazze, che, una dopo l’altra, saranno ospitate forzatamente a casa di Tenchi.
L’anime si fa decisamente seguire, è molto scorrevole e divertente, e non potrete fare a meno di amare la maggior parte dei personaggi di questa serie.
Dalla violenta demone Ryoko, alla dolce principessa Aeka, passando per la cara Sasami e per quella pasticciona di Mihoshi, per arrivare a quella pazza di Washu.
Il punto di forza è decisamente la parte comica, che persiste per tutto l’anime, anche se intramezzato da violente battaglie a colpi di spade laser e incrociatori spaziali!
Inoltre, Tenchi Muyo, non crea solo un genere (anche se, ad onor del vero, era stato già anticipato da Orange Road/E’ Quasi Magia Johnny) ma aggiunge anche altri elementi tipici dello Shonen!
Ovvero, combattimenti e, cosa abbastanza insolita per un anime di questo genere, una trama abbastanza complicata, che però è invisibile agli occhi dei più…
Inoltre sono visibili, abbastanza chiaramente, durante alcune puntate (leggasi: quando vanno alle terme) le grazie delle fanciulle, cosa che decisamente non guasta!
Insomma Tenchi Muyo è un anime che si fa decisamente seguire, divertente, interessante, mai pesante.
Io ci sono particolarmente affezionato, un po’ perché è il primo anime che ho seguito sapendo che era un anime , un po’ perché è abbastanza misconosciuto e, quindi, aveva bisogno di un paladino che lo portasse alla riscossa nell’italica terra.
Non che mi consideri tale paladino, ma comunque ci provo!
Consigliato a tutti quelli che si vogliono fare quattro risate, risate infarcite con azione e un pizzico di romanticismo.
Nel 1992 nasce mio fratello, che, ahimè, si sta truzzizando sempre di più. Nel 1992 si apre l’inchiesta “Mani Pulite” che ci farà ancora una volta capire quanto gli italiani siano degli stupidi. Parlando di anime, invece, il 1992 è un anno fondamentale per gli shojo, in quell’anno nasce Bishoujo tenshi Sailor Moon, che darà il via ad un nuovo genere, “Majokko-Sentai”.
Sempre in Giappone, lo stesso anno, nasce per l’Home Theater, “Tenchi Muyo”, che darà vita anch’egli ad un nuovo genere, L’Harem Comedy!
Tenchi è un normale ragazzo giapponese, più o meno. Se non fosse per la sua curiosità che gli fa liberare un demone, che si dice imprigionato nel tempio di famiglia.
Peccato che il demone in questione sia UNA demone, ed anche piuttosto affascinante.
Peccato che questa demone voglia sfogare la rabbia di essere rimasta per 700 dentro una caverna proprio su Tenchi.
Peccato che in realtà sia un’aliena, una pirata spaziale colpevole di aver distrutto metà del pianeta più importante della galassia.
Già, peccato.
E peccato che si innamori di Tenchi. Come tutte le ragazze, che, una dopo l’altra, saranno ospitate forzatamente a casa di Tenchi.
L’anime si fa decisamente seguire, è molto scorrevole e divertente, e non potrete fare a meno di amare la maggior parte dei personaggi di questa serie.
Dalla violenta demone Ryoko, alla dolce principessa Aeka, passando per la cara Sasami e per quella pasticciona di Mihoshi, per arrivare a quella pazza di Washu.
Il punto di forza è decisamente la parte comica, che persiste per tutto l’anime, anche se intramezzato da violente battaglie a colpi di spade laser e incrociatori spaziali!
Inoltre, Tenchi Muyo, non crea solo un genere (anche se, ad onor del vero, era stato già anticipato da Orange Road/E’ Quasi Magia Johnny) ma aggiunge anche altri elementi tipici dello Shonen!
Ovvero, combattimenti e, cosa abbastanza insolita per un anime di questo genere, una trama abbastanza complicata, che però è invisibile agli occhi dei più…
Inoltre sono visibili, abbastanza chiaramente, durante alcune puntate (leggasi: quando vanno alle terme) le grazie delle fanciulle, cosa che decisamente non guasta!
Insomma Tenchi Muyo è un anime che si fa decisamente seguire, divertente, interessante, mai pesante.
Io ci sono particolarmente affezionato, un po’ perché è il primo anime che ho seguito sapendo che era un anime , un po’ perché è abbastanza misconosciuto e, quindi, aveva bisogno di un paladino che lo portasse alla riscossa nell’italica terra.
Non che mi consideri tale paladino, ma comunque ci provo!
Consigliato a tutti quelli che si vogliono fare quattro risate, risate infarcite con azione e un pizzico di romanticismo.
Tenchi Muyo è una serie molto nota in Giappone, così come all'estero, ma meno apprezzata (e ingiustamente) dalle nostre parti.
Personaggio estremamente popolare in patria, immortalato sia sulla pellicola televisiva sia cinematografica e infine sulla carta di un vendutissimo manga, Tenchi Masaki, il terrestre più conteso del mondo degli anime, è il protagonista della serie in questione, composta di molteplici OAV e special, dei quali ne ho potuti contare e visionare ben 14 editi da Dynit.
Sorta di commedia fantascientifica, che mescola umorismo, tradizione, science fiction, harem e un pizzico di ecchi, Tenchi Muyo si dimostra un anime divertente, molto molto piacevole, sia per quanto concerne la trama, che comincia con la rottura, da parte del ragazzo, del sigillo che imprigionava un demone situato proprio sotto casa sua; sia per la simpatia dei singoli personaggi, che si aggiungono man mano a far parte della famiglia Masaki, stravolgendo inevitabilmente la vita di Tenchi.
La comicità di quest'opera, c'è da dirlo, è qualcosa di straordinario e di estremamente coinvolgente, mette lo spettatore a suo agio e non stanca un attimo, non si ripete, è sempre fresca, semplice e di un alone speciale di sereno umorismo che avvolge ogni singola scena dall'inizio alla fine.
Vedendo questa serie mi è parso di ritrovare la stessa atmosfera di altre commedie come Ranma 1/2, ma addirittura per certi versi migliore. La massima cura è stata posta nella caratterizzazione dei personaggi, a mio avviso straordinaria ed irresistibile. Il cast è composto, oltre che dal timido Tenchi e suo nonno, da un gruppo di ragazze indimenticabili, tutte dotate di un carisma sorprendente, tutte caratterialmente differenti tra di loro, tutte bellissime e tutte spasimanti del giovane ragazzo: la testarda piratessa spaziale Ryoko, la principessa Ayeka e la sua sorellina Sasami, la furbissima scienziata Washu Hakubi e la svampita e impacciata poliziotta intergalattica Mihoshi Kuramitsu, messe insieme, ne combinano di cotte e di crude, e rendono godibile ogni episodio, grazie alla loro carica comica che tende spesso a stracciare anche i momenti all'apparenza più seri, senza però divagare troppo nell'ironia.
Infatti la sceneggiatura, che non perde mai un colpo per quanto riguarda il fattore risate, mantiene livelli altissimi anche in frangenti più riflessivi.
Ilarità e riflessione vengono scanditi da una sequenza di dialoghi a mio parere tra le migliori che abbia ascoltato: ciò che i protagonisti dicono non è mai banale, mai scontato, semplice ma allo stesso tempo ragionato e spesso anche abbastanza "adulto" ma mantenendo comunque quel tono elevato, mai volgare, che ne esalta la sceneggiatura, di livello superiore a molti altri titoli del genere.
La splendida atmosfera garantita dalla sceneggiatura, dalla cura dei personaggi, dai disegni bellissimi e particolari, dalle gag mai una volta scontate, dalle musiche godibili, non fa che assicurare un posto di tutto rispetto a quest'anime, che non ci ha messo molto a farmi affezionare a tutti i componenti "famiglia Masaki" e, non dimentichiamolo, alla sua simpatica e adorabile mascotte, Ryo ohki, che ama le carote come nessun'altra bestiolina del mondo degli anime ^^ .
Tenchi Muyo è una produzione di indubbio spessore e di un fascino unico, si posiziona tra le migliori realizzazioni degli anni '90, e andrebbe considerata anche qui, come all'estero, un vero e propio "cult".
Voto: 9
E adesso non vedo l'ora di godermi i film...
Personaggio estremamente popolare in patria, immortalato sia sulla pellicola televisiva sia cinematografica e infine sulla carta di un vendutissimo manga, Tenchi Masaki, il terrestre più conteso del mondo degli anime, è il protagonista della serie in questione, composta di molteplici OAV e special, dei quali ne ho potuti contare e visionare ben 14 editi da Dynit.
Sorta di commedia fantascientifica, che mescola umorismo, tradizione, science fiction, harem e un pizzico di ecchi, Tenchi Muyo si dimostra un anime divertente, molto molto piacevole, sia per quanto concerne la trama, che comincia con la rottura, da parte del ragazzo, del sigillo che imprigionava un demone situato proprio sotto casa sua; sia per la simpatia dei singoli personaggi, che si aggiungono man mano a far parte della famiglia Masaki, stravolgendo inevitabilmente la vita di Tenchi.
La comicità di quest'opera, c'è da dirlo, è qualcosa di straordinario e di estremamente coinvolgente, mette lo spettatore a suo agio e non stanca un attimo, non si ripete, è sempre fresca, semplice e di un alone speciale di sereno umorismo che avvolge ogni singola scena dall'inizio alla fine.
Vedendo questa serie mi è parso di ritrovare la stessa atmosfera di altre commedie come Ranma 1/2, ma addirittura per certi versi migliore. La massima cura è stata posta nella caratterizzazione dei personaggi, a mio avviso straordinaria ed irresistibile. Il cast è composto, oltre che dal timido Tenchi e suo nonno, da un gruppo di ragazze indimenticabili, tutte dotate di un carisma sorprendente, tutte caratterialmente differenti tra di loro, tutte bellissime e tutte spasimanti del giovane ragazzo: la testarda piratessa spaziale Ryoko, la principessa Ayeka e la sua sorellina Sasami, la furbissima scienziata Washu Hakubi e la svampita e impacciata poliziotta intergalattica Mihoshi Kuramitsu, messe insieme, ne combinano di cotte e di crude, e rendono godibile ogni episodio, grazie alla loro carica comica che tende spesso a stracciare anche i momenti all'apparenza più seri, senza però divagare troppo nell'ironia.
Infatti la sceneggiatura, che non perde mai un colpo per quanto riguarda il fattore risate, mantiene livelli altissimi anche in frangenti più riflessivi.
Ilarità e riflessione vengono scanditi da una sequenza di dialoghi a mio parere tra le migliori che abbia ascoltato: ciò che i protagonisti dicono non è mai banale, mai scontato, semplice ma allo stesso tempo ragionato e spesso anche abbastanza "adulto" ma mantenendo comunque quel tono elevato, mai volgare, che ne esalta la sceneggiatura, di livello superiore a molti altri titoli del genere.
La splendida atmosfera garantita dalla sceneggiatura, dalla cura dei personaggi, dai disegni bellissimi e particolari, dalle gag mai una volta scontate, dalle musiche godibili, non fa che assicurare un posto di tutto rispetto a quest'anime, che non ci ha messo molto a farmi affezionare a tutti i componenti "famiglia Masaki" e, non dimentichiamolo, alla sua simpatica e adorabile mascotte, Ryo ohki, che ama le carote come nessun'altra bestiolina del mondo degli anime ^^ .
Tenchi Muyo è una produzione di indubbio spessore e di un fascino unico, si posiziona tra le migliori realizzazioni degli anni '90, e andrebbe considerata anche qui, come all'estero, un vero e propio "cult".
Voto: 9
E adesso non vedo l'ora di godermi i film...
Divertente e veloce, a volte anche troppo! Fortunatamente vengono messe delle pause dove succede poco o nulla tra un evento importante e l'altro, quantomai necessarie nel caso di questa serie. La prima serie OAV di Tenchi Muyo funziona bene da sola, meglio ancora insieme alle altre, nonostante ciò non schioda dall'otto pieno. Sarà che era lecito pretendere qualcosa in più dalla trama, oppure che se si è vista anche la serie Universe si notano alcune mancanze; nonostante tutto alcune fasi, come il ritrovamento di Ryoko e Washu e il rapporto di quest'ultima con la trama, sono molto meglio qui. Promossi i disegni. Della versione italiana ho apprezzato molto il doppiaggio, un po' meno l'edizione. La "serie completa OAV e movies", infatti, mente spudoratamente sull'etichetta e sebbene sia passabile la mancanza della terza serie OAV, magari per l'assenza dei diritti, è inconcepibile l'assenza del terzo film, presente invece nel Memorial Box, che tra l'altro è il seguito di "In love" e dovrebbe concludere "Universe".
Concordo con l'oppinione di Tacchan su Tenchi-Muyo! Nel dire che questa serie risulta essere scoppiettante, frizzante addatta a un pubblico ampio. La storia parla di un ragazzo come gli altri che scopre di essere il principe di un pianeta fuori dal sistema solare dotato di un potere particolare, tutto ciò lo porta a vivere delle straordinarie avventure nello spazio aiutato da una schiera di amanti che lo vogliono tutto per se e daranno vita a situazioni divertenti catapultandolo in situazioni al di fuori della normalità portandolo a scontrarsi con demoni e ricercati spaziali.
Effettivamente Tenchi Muyo (ovvero Chi ha bisogno di Tenchi) è una serie molto bella e divertente, offre un pò di fanservice e tutti i personaggi hanno quasi uguale importanza. Mi spiace un pò per quel poveraccio di Tenchi, che a parte qualche scontro è sempre messo troppo in secondo piano. Mihoshi all'inizio è un personaggio che mi è risultato un pò freddo e inutile, mi ci è voluto tempo per gradirlo, al contrario di Sasami che meritava maggiore partecipazione. Ayeka la preferivo nei primi episodi, perchè quando ancora dimostrava un maggiore carattere pacato e controllato oltre ad essere più femminile c'era più gusto a vederla arrabbiarsi. Quelle che ne escono meglio sono Ryoko e Washu, incontrollabili e imprevedibili in modi molto diversi. Tenchi Muyo è una serie che mi è piaciuta molto, che nei suoi lungometraggi è stata a mio avviso rovinata da una serietà eccessiva troppo diversa da questi OAV. Oltre a questo l'unico difetto della serie e la totale sballataggine temporale, soprattutto dei personaggi. Godetevelo senza pensarci troppo, vedere Ryoko e Ayeka che litigano sarà sempre uno spettacolo.
Harem Anime: serie dove il protagonista maschile viene sottoposto al piu dolce dei suplizi, ovvero quello di tenere a paridistanza uno stormo di spasimanti, generalmente molto graziose e seducenti.
Ma il nostro eroe deve stare attento, perche se da troppo spago ad una di esse, il tasso di gelosia delle altre salirebbe tanto da provocare danni psicologici, ma sopratutto fisici al protragonista, fino a mettere la sua stessa vita in pericolo...
Ecco questa è la vera trama, il resto è solo un gradevole pretesto per giustificare questa situzione asurda, con una scenegiatura non priva di buchi, sbavature e "non sense" vari, che veranno in parte corretti nella seconda stagione.
Allora perchè un voto cosi alto?
Per le fancille è ovvio!!
Bellissime, curatissime in ogni minimo aspetto della caraterizazione sia grafica che psicologica, ogni volta che Tenchi offrirà ospitalità ad una di loro non si puo che provare un senso di felicità :D
fino al 6 episodio è un unica gara per stabilire quale sia la propria preferità, anche se è proprio sul finale che entra in gioco Washu-Chan E NON CE NE PER NESSUNO
In conclusione un anime che è una vera goduria, da vedere e rivedere.
Ma il nostro eroe deve stare attento, perche se da troppo spago ad una di esse, il tasso di gelosia delle altre salirebbe tanto da provocare danni psicologici, ma sopratutto fisici al protragonista, fino a mettere la sua stessa vita in pericolo...
Ecco questa è la vera trama, il resto è solo un gradevole pretesto per giustificare questa situzione asurda, con una scenegiatura non priva di buchi, sbavature e "non sense" vari, che veranno in parte corretti nella seconda stagione.
Allora perchè un voto cosi alto?
Per le fancille è ovvio!!
Bellissime, curatissime in ogni minimo aspetto della caraterizazione sia grafica che psicologica, ogni volta che Tenchi offrirà ospitalità ad una di loro non si puo che provare un senso di felicità :D
fino al 6 episodio è un unica gara per stabilire quale sia la propria preferità, anche se è proprio sul finale che entra in gioco Washu-Chan E NON CE NE PER NESSUNO
In conclusione un anime che è una vera goduria, da vedere e rivedere.