Grancrest Senki
Trattasi di una trama intessuta in ambientazione basso medioevo-fantasy; uno dei pochi anime ambientato ai tempi del codice cavalleresco, in una storia che inizia e si conclude con questi 24 lunghi ed esaustivi episodi, i cui protagonisti sono dei giovani signori feudali che si ritrovano coinvolti, un po' per casualità, un po' per scelta, in una lunga schermaglia di schieramenti e scontri che ha lo scopo di riunire tutti gli "stemmi" nell'unico Grancrest, un enorme e maestoso stemma che simboleggia l'unione di tutte le fazioni sotto un unico vessillo, il simbolo del sovrano. Questo riunire gli stemmi porrà fine alle guerre per ottenere gli stemmi e il caos che ne deriva.
Doveroso premettere che si tratta di un anime d'avventura che rimane incentrato più che sull'individuo singolo, su una visione d'insieme più ampia, rendendolo quindi prevalentemente un racconto a sfondo politico, dove comunque non mancheranno elementi action, fantasy, romantici; questo punto di vista rende l'opera non adatta a ragazzi troppo giovani, che si annoierebbero, ma davvero appetibile ad un pubblico adulto.
Disegni sfarzosi, animazioni perfette, dettagli, colori, scene di combattimento lineari e comprensibili e a volte inquadrature registiche notevoli fanno di "Grancrest Senki" un lavoro artistico a pieni voti, meritevole di lode, capace di dare un corpo sostanzioso a una storia che mi ha sinceramente colpito; le vicende infatti si svolgono in un mondo fantasy che vuole emulare uno dei più difficili periodi storici da rappresentare, ovvero il basso medioevo, in cui le corti erano sfarzose e il codice cavalleresco era un segno distintivo.
Se rappresentare un castello oscuro e decadente, in un mondo cupo e selvaggio è la prassi, riuscire con successo a rappresentare castelli incantevoli in una ben strutturata società di cavalieri con il proprio onore è un impresa di tutt'altro calibro e gli autori di questa storia hanno evidentemente fatto accurate ricerche e riescono completamente a trasportarti in questo mondo, non solo grazie a disegni accurati ed una buona struttura della società, ma anche grazie a dialoghi azzeccati, i personaggi hanno infatti un modo di parlare e pensare, completamente consono all'ambientazione proposta; segno che il regista è stato capace di trasportarsi in quel mondo e poi riportarci le sue vicende in maniera davvero eccelsa.
Se dal punto di vista artistico, di costruzione dell'ambiente e dello sviluppo della storia, siamo vicini alla perfezione, i personaggi non trasmettono nessuna emotività degna di nota né subiscono evoluzioni psicologiche rilevanti, pur avendo diversi modi di fare ed agire, perfettamente pertinenti alla situazione, potremmo definire il contesto caratteriale un punto carente, anche se dal mio punto di vista non vi è alcuna carenza, dal momento che l'obbiettivo che l'anime si prefissa di raggiungere non ha nulla a che vedere con il valorizzare le singole personalità dei personaggi; comunque, se siete attratti dalla sfera psicologica e dall'evoluzione personale del protagonista, questo non è un anime che possa soddisfarvi.
In conclusione, è evidente che siamo di fronte ad un opera curata e ben realizzata, in cui ogni episodio è ricco di contenuti trasposti con un ottima tempistica, che come minimo merita di essere apprezzato e valorizzato, se non dai più piccoli, almeno dai più vecchi ed esperti appassionati di anime.
Ultima importante nota positiva è che siamo di fronte ad un lavoro del tutto "asessuato", adatto ad un pubblico maschile, ma anche e anzi forse soprattutto, ad un pubblico femminile; complimenti per tutto, personalmente l'ho adorato in ogni suo elemento e ve lo consiglio caldamente.
Doveroso premettere che si tratta di un anime d'avventura che rimane incentrato più che sull'individuo singolo, su una visione d'insieme più ampia, rendendolo quindi prevalentemente un racconto a sfondo politico, dove comunque non mancheranno elementi action, fantasy, romantici; questo punto di vista rende l'opera non adatta a ragazzi troppo giovani, che si annoierebbero, ma davvero appetibile ad un pubblico adulto.
Disegni sfarzosi, animazioni perfette, dettagli, colori, scene di combattimento lineari e comprensibili e a volte inquadrature registiche notevoli fanno di "Grancrest Senki" un lavoro artistico a pieni voti, meritevole di lode, capace di dare un corpo sostanzioso a una storia che mi ha sinceramente colpito; le vicende infatti si svolgono in un mondo fantasy che vuole emulare uno dei più difficili periodi storici da rappresentare, ovvero il basso medioevo, in cui le corti erano sfarzose e il codice cavalleresco era un segno distintivo.
Se rappresentare un castello oscuro e decadente, in un mondo cupo e selvaggio è la prassi, riuscire con successo a rappresentare castelli incantevoli in una ben strutturata società di cavalieri con il proprio onore è un impresa di tutt'altro calibro e gli autori di questa storia hanno evidentemente fatto accurate ricerche e riescono completamente a trasportarti in questo mondo, non solo grazie a disegni accurati ed una buona struttura della società, ma anche grazie a dialoghi azzeccati, i personaggi hanno infatti un modo di parlare e pensare, completamente consono all'ambientazione proposta; segno che il regista è stato capace di trasportarsi in quel mondo e poi riportarci le sue vicende in maniera davvero eccelsa.
Se dal punto di vista artistico, di costruzione dell'ambiente e dello sviluppo della storia, siamo vicini alla perfezione, i personaggi non trasmettono nessuna emotività degna di nota né subiscono evoluzioni psicologiche rilevanti, pur avendo diversi modi di fare ed agire, perfettamente pertinenti alla situazione, potremmo definire il contesto caratteriale un punto carente, anche se dal mio punto di vista non vi è alcuna carenza, dal momento che l'obbiettivo che l'anime si prefissa di raggiungere non ha nulla a che vedere con il valorizzare le singole personalità dei personaggi; comunque, se siete attratti dalla sfera psicologica e dall'evoluzione personale del protagonista, questo non è un anime che possa soddisfarvi.
In conclusione, è evidente che siamo di fronte ad un opera curata e ben realizzata, in cui ogni episodio è ricco di contenuti trasposti con un ottima tempistica, che come minimo merita di essere apprezzato e valorizzato, se non dai più piccoli, almeno dai più vecchi ed esperti appassionati di anime.
Ultima importante nota positiva è che siamo di fronte ad un lavoro del tutto "asessuato", adatto ad un pubblico maschile, ma anche e anzi forse soprattutto, ad un pubblico femminile; complimenti per tutto, personalmente l'ho adorato in ogni suo elemento e ve lo consiglio caldamente.
Personalmente ritengo questo anime più che meritevole del voto che mi son sentita di attribuirgli.
La narrazione segue sempre un filo logico e preciso, non si perde in frivolezze ed è sempre spiegato anche in termini abbastanza semplici e comprensibili (cosa non da tutti gli anime, lo assicuro).
La trama dal mio punto di vista ti invoglia a conoscere come la storia potrebbe giungere al termine, ricco di colpi di scena anche verso la fine dell'anime, ti fa letteralmente rimanere sulle spine.
I personaggi sono ben delineati, ricchi di carattere proprio, nessun personaggio anonimo, anzi, tutti sono necessari per un buon funzionamento della storia. Va ad aggiungersi alla continua azione e all'aspetto fantasy che caratterizza questo anime anche una nota di romanticismo, che viene presentata in modo particolare nella storia tra Theo e Shiruka, dove i sentimenti reciproci dei due vengono chiaramente espressi e dimostrati in più occasioni, fino all'ultimo secondo dell'anime stesso.
I disegni sono ben fatti, ben definiti e chiari. Anche i paesaggi ben presentati ed i combattimenti ben elaborati.
Un anime che merita di essere guardato fino alla fine. Lo consiglio vivamente!
La narrazione segue sempre un filo logico e preciso, non si perde in frivolezze ed è sempre spiegato anche in termini abbastanza semplici e comprensibili (cosa non da tutti gli anime, lo assicuro).
La trama dal mio punto di vista ti invoglia a conoscere come la storia potrebbe giungere al termine, ricco di colpi di scena anche verso la fine dell'anime, ti fa letteralmente rimanere sulle spine.
I personaggi sono ben delineati, ricchi di carattere proprio, nessun personaggio anonimo, anzi, tutti sono necessari per un buon funzionamento della storia. Va ad aggiungersi alla continua azione e all'aspetto fantasy che caratterizza questo anime anche una nota di romanticismo, che viene presentata in modo particolare nella storia tra Theo e Shiruka, dove i sentimenti reciproci dei due vengono chiaramente espressi e dimostrati in più occasioni, fino all'ultimo secondo dell'anime stesso.
I disegni sono ben fatti, ben definiti e chiari. Anche i paesaggi ben presentati ed i combattimenti ben elaborati.
Un anime che merita di essere guardato fino alla fine. Lo consiglio vivamente!
Onestamente non penso che quest'opera meriti tutte le critiche negative ricevute.
Partendo dalla trama vi è uno sviluppo semplice e lineare, con colpi di scena tutto sommato piacevoli in un contesto interessante.
Ovviamente nulla di troppo originale, in quanto si potrebbe riassumere come una classica lotta tra bene e male, tra progresso e stagnazione, tra democrazia e tirannia; in uno scenario medievale, che fa da cornice a intrighi, alleanze, tradimenti e politica. Il nostro protagonista, Theo, incarna l'ideale del progresso, che si scontra contro un sistema corrotto pur facendone parte, non rifiutandolo ma utilizzandolo a proprio vantaggio. Verrà aiutato in quest'impresa dalla bella Siluca, potente maga che rappresenta la volontà stessa del progresso, e che lo aiuterà come guida e compagna, a cui seguiranno numerosi altri elementi, che per una ragione o per l'altra, decideranno di seguirlo affidandosi a lui.
Se da una parte quindi Theo è l'eroe destinato a capovolgere il mondo, dall'altra è un uomo, con le sue debolezze e i suoi punti di forza, che più volte nel corso dell'anime non esiterà a sporcarsi le mani in prima persona. D'altro canto però il suo eccessivo idealismo, in alcuni momenti, potrebbe risultare quasi fastidioso, specialmente nel contesto in cui si trova.
Nel corso dell'anime vengono quindi mostrate alleanze, guerre, signori che tramontano e nuovi che nascono... il tutto guidato dalla forza misteriosa che di fatto muove il mondo: Il Chaos. Se volessimo analizzare quest'ultimo, a primo avviso, risulterebbe solo un becero male da sconfiggere, ma negli ultimi episodi ne viene spiegata la vera natura, dando alla storia una nota quasi fantascientifica.
Anche se il lato tecnico si attesta su buoni livelli sin dai primi episodi, nel corso degli ultimi, e soprattutto nella seconda parte della serie, si nota un pesante calo, specialmente durante gli scontri, che in alcuni casi raggiungono il ridicolo. Ma tralasciando tutto ciò il vero problema de "Grancrest Senki" sono i tempi. Il rapido susseguirsi degli eventi e delle loro conseguenze non lasciano né il tempo allo spettatore di farsi coinvolgere, né il tempo necessario per far sì che l'evoluzione dei personaggi risulti quantomeno credibile. Il risultato è quindi un prodotto che trasmette poco e niente a livello emotivo (eccezion fatta per qualche episodio), e dei personaggi i cui comportamenti potrebbero risultare irrazionali. Le OST invece sono gradevoli e si adattano bene alle atmosfere e alle situazioni proposte.
Detto questo, il mio voto per quest'opera è un 6,5, che sarebbe stato molto più alto se a livello di tempistiche fosse stato gestito meglio; ricordiamo infatti che l'anime è tratto da una serie di 10 light novel, cercando in qualche modo di ricoprirne tutto l'arco narrativo. Visti i risultati, scelta quantomeno discutibile.
Partendo dalla trama vi è uno sviluppo semplice e lineare, con colpi di scena tutto sommato piacevoli in un contesto interessante.
Ovviamente nulla di troppo originale, in quanto si potrebbe riassumere come una classica lotta tra bene e male, tra progresso e stagnazione, tra democrazia e tirannia; in uno scenario medievale, che fa da cornice a intrighi, alleanze, tradimenti e politica. Il nostro protagonista, Theo, incarna l'ideale del progresso, che si scontra contro un sistema corrotto pur facendone parte, non rifiutandolo ma utilizzandolo a proprio vantaggio. Verrà aiutato in quest'impresa dalla bella Siluca, potente maga che rappresenta la volontà stessa del progresso, e che lo aiuterà come guida e compagna, a cui seguiranno numerosi altri elementi, che per una ragione o per l'altra, decideranno di seguirlo affidandosi a lui.
Se da una parte quindi Theo è l'eroe destinato a capovolgere il mondo, dall'altra è un uomo, con le sue debolezze e i suoi punti di forza, che più volte nel corso dell'anime non esiterà a sporcarsi le mani in prima persona. D'altro canto però il suo eccessivo idealismo, in alcuni momenti, potrebbe risultare quasi fastidioso, specialmente nel contesto in cui si trova.
Nel corso dell'anime vengono quindi mostrate alleanze, guerre, signori che tramontano e nuovi che nascono... il tutto guidato dalla forza misteriosa che di fatto muove il mondo: Il Chaos. Se volessimo analizzare quest'ultimo, a primo avviso, risulterebbe solo un becero male da sconfiggere, ma negli ultimi episodi ne viene spiegata la vera natura, dando alla storia una nota quasi fantascientifica.
Anche se il lato tecnico si attesta su buoni livelli sin dai primi episodi, nel corso degli ultimi, e soprattutto nella seconda parte della serie, si nota un pesante calo, specialmente durante gli scontri, che in alcuni casi raggiungono il ridicolo. Ma tralasciando tutto ciò il vero problema de "Grancrest Senki" sono i tempi. Il rapido susseguirsi degli eventi e delle loro conseguenze non lasciano né il tempo allo spettatore di farsi coinvolgere, né il tempo necessario per far sì che l'evoluzione dei personaggi risulti quantomeno credibile. Il risultato è quindi un prodotto che trasmette poco e niente a livello emotivo (eccezion fatta per qualche episodio), e dei personaggi i cui comportamenti potrebbero risultare irrazionali. Le OST invece sono gradevoli e si adattano bene alle atmosfere e alle situazioni proposte.
Detto questo, il mio voto per quest'opera è un 6,5, che sarebbe stato molto più alto se a livello di tempistiche fosse stato gestito meglio; ricordiamo infatti che l'anime è tratto da una serie di 10 light novel, cercando in qualche modo di ricoprirne tutto l'arco narrativo. Visti i risultati, scelta quantomeno discutibile.
Quest'opera è stato qualcosa di estremamente coinvolgente, appagante ed intrattenente.
"Grancrest Senki", opera dell'anno scorso, ci catapulta in un'ambientazione fantasy medievale dai toni molto duri, crudi ed opprimenti. Il protagonista Theo, cavaliere errante, gira per il mondo alla ricerca di un modo per salvare la sua terra natia dall'oppressione della famiglia governante. Sul suo cammino incontra la maga Siluca Meletes, la quale immediatamente intravede qualcosa di speciale in lui, colpita dalla sua forza di volontà nel proteggere i bisognosi. Su tale premessa, ella decide di stipulare un contratto con lui, giurandogli fedeltà eterna fino a che avrà vita.
La vita di Theo verrà sconvolta in diversi modi: molto rapidamente diventerà un cavaliere, poi un barone, poi un duca e continuerà la sua scalata, conoscendo sulla via diversi personaggi tutti con il loro perché. Fra i più meritevoli voglio assolutamente citare Lassic David, Mizar Koches, Villar Constance, Marrine Kreische e Alexis Doucet, tutti e cinque cardini fondamentali che hanno trascinato dall'inizio alla fine l'intera opera.
Veniamo ora all'opera vera e propria: ho letto recensioni parecchio discordanti, dove alcuni la consideravano una grandissima opera, altri un grandissimo spreco. Il mio parere si ferma sul primo blocco, con le dovute critiche che farò proseguendo nella scrittura.
L'opera è ambientata in un'universo fantasy costellato di guerre, assedi, tradimenti, onore e lealtà, dove ogni ideale è trattato con la dovuta complessità. I combattimenti sono tesi e molto violenti, esattamente come dovrebbero essere, e non mancheranno neanche dolci o travagliate storie d'amore fra i personaggi presenti e colpi di scena a pugno nello stomaco.
Dunque, dov'è che sta la critica a quest'opera? Ecco, dopo una prima parte che potremmo definire dannatamente perfetta, nelle ultime puntate il concetto di durezza e di complessità si va un pochino a perdere, tristemente, dando spazio ad un modo di trattare le cose più blando e a ''evviva i protagonisti e i buoni''. Nella fattispecie, le ultime tre puntate sono le colpevoli di questo assottigliarsi della complessità, che vanno a guastare un'opera che sarebbe potuta essere perfetta su tutti i fronti.
Dal lato tecnico abbiamo due opening veramente ottime, delle ending un po' meh e delle ost che, seppur non eccelse, accompagnano bene l'opera in tutta la sua tratta. I disegni sono bellissimi e gradevolissimi, senza dubbio fra i miei tratti preferiti, e le animazioni sono carine.
Quest'opera poteva tranquillamente raggiungere il massimo dei voti per me, essendo io grandissimo amante di storie questo genere di dura guerra cruda, violenta e disillusa ma accompagnata da valori grigi, storie d'amore e ideali per i quali combattere. Purtroppo, il suo fulcro negli ultimi episodi è andato sempre scemando, finendo per guastarsi. La visione è senza dubbio consigliata se siete amanti di questo genere.
"Grancrest Senki", opera dell'anno scorso, ci catapulta in un'ambientazione fantasy medievale dai toni molto duri, crudi ed opprimenti. Il protagonista Theo, cavaliere errante, gira per il mondo alla ricerca di un modo per salvare la sua terra natia dall'oppressione della famiglia governante. Sul suo cammino incontra la maga Siluca Meletes, la quale immediatamente intravede qualcosa di speciale in lui, colpita dalla sua forza di volontà nel proteggere i bisognosi. Su tale premessa, ella decide di stipulare un contratto con lui, giurandogli fedeltà eterna fino a che avrà vita.
La vita di Theo verrà sconvolta in diversi modi: molto rapidamente diventerà un cavaliere, poi un barone, poi un duca e continuerà la sua scalata, conoscendo sulla via diversi personaggi tutti con il loro perché. Fra i più meritevoli voglio assolutamente citare Lassic David, Mizar Koches, Villar Constance, Marrine Kreische e Alexis Doucet, tutti e cinque cardini fondamentali che hanno trascinato dall'inizio alla fine l'intera opera.
Veniamo ora all'opera vera e propria: ho letto recensioni parecchio discordanti, dove alcuni la consideravano una grandissima opera, altri un grandissimo spreco. Il mio parere si ferma sul primo blocco, con le dovute critiche che farò proseguendo nella scrittura.
L'opera è ambientata in un'universo fantasy costellato di guerre, assedi, tradimenti, onore e lealtà, dove ogni ideale è trattato con la dovuta complessità. I combattimenti sono tesi e molto violenti, esattamente come dovrebbero essere, e non mancheranno neanche dolci o travagliate storie d'amore fra i personaggi presenti e colpi di scena a pugno nello stomaco.
Dunque, dov'è che sta la critica a quest'opera? Ecco, dopo una prima parte che potremmo definire dannatamente perfetta, nelle ultime puntate il concetto di durezza e di complessità si va un pochino a perdere, tristemente, dando spazio ad un modo di trattare le cose più blando e a ''evviva i protagonisti e i buoni''. Nella fattispecie, le ultime tre puntate sono le colpevoli di questo assottigliarsi della complessità, che vanno a guastare un'opera che sarebbe potuta essere perfetta su tutti i fronti.
Dal lato tecnico abbiamo due opening veramente ottime, delle ending un po' meh e delle ost che, seppur non eccelse, accompagnano bene l'opera in tutta la sua tratta. I disegni sono bellissimi e gradevolissimi, senza dubbio fra i miei tratti preferiti, e le animazioni sono carine.
Quest'opera poteva tranquillamente raggiungere il massimo dei voti per me, essendo io grandissimo amante di storie questo genere di dura guerra cruda, violenta e disillusa ma accompagnata da valori grigi, storie d'amore e ideali per i quali combattere. Purtroppo, il suo fulcro negli ultimi episodi è andato sempre scemando, finendo per guastarsi. La visione è senza dubbio consigliata se siete amanti di questo genere.
Volete vedere qualcosa di noioso per farvi addormentare?
"Grancrest Senki" allora non fa per voi!
Perché "Grancrest Senki" vi farà ca...
lare la voglia di addormentarvi! È possente e si sente la qualità che certe opere non hanno.
I personaggi sono più piatti di una tavola da surf. Si ha il protagonista Cornero di sto corno, che sbraita giustizia di qua e di la, ideali mielosi, che alla fine da solo non combina nulla e si fa seguire da questa maga qua, che risulterà anche lei senza alcun spessore.
Se dovessi dire qualcosa per gli altri cento personaggi, sarebbero le stesse.
Tutti uguali caratterialmente, si metteranno contro o con a sto cornuto. Seguendolo o odiandolo a seconda di come si svegliano quel giorno.
Lui ovviamente è fortissimo se no non andrebbe bene.
Ah no, seguendo i suoi ideali e la cosa dell'amicizia diventa fortissimo.
Aiutatemi a capirla, io che non ho amici!
Che vanno a lanciare coltelli, uccidono, si sbaciucchiano con coloro che dovrebbero essere nemici e bla ble blo
Trama.. lui va a conquistare il mondo.
Un tizio che scappa dalla terra natale per salvarla si ritrova a conquistare il mondo. Ah ah ah.
Va bene come trama, ma perché il secondo giorno della avventura si ritrova già con: una delle maghe più forti del mondo, 4 artisti, vari comandanti / maghi e una guaritrice?
Manco era iniziato e si sapeva già il finale!
Combattimenti banali e insulsi, capelli verdi del tipo ancora più vomitevoli. Parte sentimentale da gettare nella fossa. Motivo delle lotte per la guerra? Non c'è! Ah giusto è un capriccio, infatti ci parla il capellone verde e fanno tutti pace come i bambini.
Ma quindi dovevano perdere la vita un milione di persone per un capriccio? Sí. Succede qua, ma succede anche nel "nostro mondo"'.
"Grancrest Senki" allora non fa per voi!
Perché "Grancrest Senki" vi farà ca...
lare la voglia di addormentarvi! È possente e si sente la qualità che certe opere non hanno.
I personaggi sono più piatti di una tavola da surf. Si ha il protagonista Cornero di sto corno, che sbraita giustizia di qua e di la, ideali mielosi, che alla fine da solo non combina nulla e si fa seguire da questa maga qua, che risulterà anche lei senza alcun spessore.
Se dovessi dire qualcosa per gli altri cento personaggi, sarebbero le stesse.
Tutti uguali caratterialmente, si metteranno contro o con a sto cornuto. Seguendolo o odiandolo a seconda di come si svegliano quel giorno.
Lui ovviamente è fortissimo se no non andrebbe bene.
Ah no, seguendo i suoi ideali e la cosa dell'amicizia diventa fortissimo.
Aiutatemi a capirla, io che non ho amici!
Che vanno a lanciare coltelli, uccidono, si sbaciucchiano con coloro che dovrebbero essere nemici e bla ble blo
Trama.. lui va a conquistare il mondo.
Un tizio che scappa dalla terra natale per salvarla si ritrova a conquistare il mondo. Ah ah ah.
Va bene come trama, ma perché il secondo giorno della avventura si ritrova già con: una delle maghe più forti del mondo, 4 artisti, vari comandanti / maghi e una guaritrice?
Manco era iniziato e si sapeva già il finale!
Combattimenti banali e insulsi, capelli verdi del tipo ancora più vomitevoli. Parte sentimentale da gettare nella fossa. Motivo delle lotte per la guerra? Non c'è! Ah giusto è un capriccio, infatti ci parla il capellone verde e fanno tutti pace come i bambini.
Ma quindi dovevano perdere la vita un milione di persone per un capriccio? Sí. Succede qua, ma succede anche nel "nostro mondo"'.
"Grancrest Senki", altrimenti intitolata "Record of Grancrest war", è una serie anime tratta dalla stessa light novel fantasy, il cui autore Ryo Mizuno è conosciuto per aver scritto e diretto anche un'altra nota saga dello stesso genere, agli inizi degli anni 90', nota come "Record of Loddoss war". In entrambe notiamo un forte attaccamento all'ambientazione dell'Europa medioevale, con l'inserimento, accanto agli esseri umani, di altre specie e razze, l'onnipresente concetto di magia, i cavalieri e gli scontri colossali tra imponenti eserciti.
Ora che abbiamo un'idea generale di cosa sia "Grancrest Senki" andiamo a definirlo in maniera più approfondita, questa recensione è rivolta sopratutto a coloro che ancora non l'hanno visto, affinché prima di iniziare possano farsi un'idea molto chiara di che cosa stanno per visionare. Partiamo dagli aspetti tecnici e dalla grafica, che si può dire? "Grancrest Senki" è un anime molto meritevole sotto molti aspetti e forse uno dei progetti più riusciti della primavera 2018, in cui tra l'altro è riuscito a guadagnarsi più di una volta un posto tra le animazioni più belle secondo la classifica Shakugan. Del resto non c'è da stupirsi, visto che le animazioni sono molto fluide, i colori vivaci e nitidi e anche dove viene usato il rotoscope o il 3D (che non sono molto famosi per migliorare certe serie animate) si fa buon uso degli stessi per rappresentare il movimento di intere schiere di soldati rendendoli abbastanza realistici.
Chiarito l'aspetto tecnico si passa alle musiche, elemento fondamentale per qualsiasi forma di spettacolo. Le musiche di "Grancrest Senki" sono state molto apprezzate, in particolare le opening e le ending (che cambiano a metà serie), anche senza badare ai gusti musicali di ciascuno. Le colonne sonore di questo anime sanno evocare molte atmosfere, da quelle malinconiche a quelle movimentate e battagliere rendono l'ascolto molto piacevole.
Infine guardiamo ai personaggi e alla sceneggiatura. Nel complesso "Grancrest Senki" è un anime molto diverso dai fantasy che ci sono stati proposti negli ultimi anni. Questo perché non è il solito fantasy tutto rosa e fiori dove i maghi e i guerrieri combattono senza uccidere o arrecare alcun danno di tipo fisico o psicologico agli avversari: "Grancrest Senki" mostra la guerra in tutta la sua brutalità, dove il sangue viene sparso e migliaia di vite vengono spezzate, oltre a descrivere i giochi di potere, la corruzione e i favori (persino di natura sessuale) che intercorrono tra i capitani dei diversi eserciti per garantirsi ognuno la propria vittoria in una guerra che lacera tutti i continenti.
Ora, dal momento che sto dicendo queste cose, ritengo che voi che leggete vi stiate chiedendo: "Se "Grancrest Senki" ha davvero queste qualità positive, perché mai questa recensione ha come voto un 4?". la domanda è più che lecita (e preciso anche che il voto originale doveva essere 3 se non fosse stato per le qualità positive che ho elencato sopra) e lo sarà anche la risposta che sto per darvi. A dispetto di tutte le sue virtù, "Grancrest Senki" è forse una delle più grosse frodi che io come spettatore di anime abbia mai veduto, sopratutto dal punto di vista dei personaggi e della trama. Il suo "tradimento" sta proprio nel saper ammaliare lo spettatore negli episodi iniziali, intrattenendolo con colpi di scena molto convincenti e sviluppi interessanti fino al punto centrale della trama. Da lì in poi tutto precipita, lo sviluppo psicologico dei personaggi principali e secondari degenera completamente, da forti e determinati diventano per certi versi poco convincenti e talvolta persino insopportabili. Mentre all'inizio era un anime duro e spietato, nel rappresentare la guerra e la corruzione umana, verso la fine abbandona le più realistiche sfumature di grigio per rappresentare un mondo in bianco e nero in cui ci sono i completamente buoni e i completamente cattivi, dove si abbandonano le tragedie e i colpi di scena per un'ambientazione da fiaba in cui tutti "vissero felici e contenti" e dove l'amore (elemento certo importante nell'anime e senza il quale non si potrebbe di sicuro sopravvivere in un mondo dominato dal caos e dall'avarizia) alla fine trionfa su tutto ma in modo decisamente troppo grossolano, tanto da sfociare addirittura nel ridicolo.
Insomma, l'anime, come già detto, parte bene per poi andare a rotoli verso il finale, facendo rimpiangere a chi come me ha perso minuti preziosi a vederlo, rimanendo incantato dagli episodi iniziali e affezionandosi ai personaggi, per poi finire pugnalato alle spalle da un finale banale e da uno sviluppo deludente. Persino l'universo in cui svolge la storia e la spiegazione dei suoi meccanismi prendono una piega del tutto irragionevole, sempre alla fine della vicenda, mostrando elementi che compongono opere legate alla fantascienza e sviando completamente dal genere fantasy.
Ora, io non sono autorizzato a fare spoiler, ma voglio dire questo a chi in futuro avrà intenzione di vederlo: fare spoiler su questo anime non è tanto una carognata quanto un atto di misericordia! Vi eviterete una delusione grandissima se deciderete di leggere prima tutta la storia per intero piuttosto che guardarlo e aspettare di vedere come va a finire come abbiamo fatto io e molti altri utenti. Mi dispiace sinceramente dover dire queste cose, soprattutto di un anime che aveva così tante possibilità per poi marcire in modo tanto disastroso, e mi spiacerebbe di più sapere che altri potrebbe rimanerci male quanto me, per questo ho scritto questa recensione.
Ora che abbiamo un'idea generale di cosa sia "Grancrest Senki" andiamo a definirlo in maniera più approfondita, questa recensione è rivolta sopratutto a coloro che ancora non l'hanno visto, affinché prima di iniziare possano farsi un'idea molto chiara di che cosa stanno per visionare. Partiamo dagli aspetti tecnici e dalla grafica, che si può dire? "Grancrest Senki" è un anime molto meritevole sotto molti aspetti e forse uno dei progetti più riusciti della primavera 2018, in cui tra l'altro è riuscito a guadagnarsi più di una volta un posto tra le animazioni più belle secondo la classifica Shakugan. Del resto non c'è da stupirsi, visto che le animazioni sono molto fluide, i colori vivaci e nitidi e anche dove viene usato il rotoscope o il 3D (che non sono molto famosi per migliorare certe serie animate) si fa buon uso degli stessi per rappresentare il movimento di intere schiere di soldati rendendoli abbastanza realistici.
Chiarito l'aspetto tecnico si passa alle musiche, elemento fondamentale per qualsiasi forma di spettacolo. Le musiche di "Grancrest Senki" sono state molto apprezzate, in particolare le opening e le ending (che cambiano a metà serie), anche senza badare ai gusti musicali di ciascuno. Le colonne sonore di questo anime sanno evocare molte atmosfere, da quelle malinconiche a quelle movimentate e battagliere rendono l'ascolto molto piacevole.
Infine guardiamo ai personaggi e alla sceneggiatura. Nel complesso "Grancrest Senki" è un anime molto diverso dai fantasy che ci sono stati proposti negli ultimi anni. Questo perché non è il solito fantasy tutto rosa e fiori dove i maghi e i guerrieri combattono senza uccidere o arrecare alcun danno di tipo fisico o psicologico agli avversari: "Grancrest Senki" mostra la guerra in tutta la sua brutalità, dove il sangue viene sparso e migliaia di vite vengono spezzate, oltre a descrivere i giochi di potere, la corruzione e i favori (persino di natura sessuale) che intercorrono tra i capitani dei diversi eserciti per garantirsi ognuno la propria vittoria in una guerra che lacera tutti i continenti.
Ora, dal momento che sto dicendo queste cose, ritengo che voi che leggete vi stiate chiedendo: "Se "Grancrest Senki" ha davvero queste qualità positive, perché mai questa recensione ha come voto un 4?". la domanda è più che lecita (e preciso anche che il voto originale doveva essere 3 se non fosse stato per le qualità positive che ho elencato sopra) e lo sarà anche la risposta che sto per darvi. A dispetto di tutte le sue virtù, "Grancrest Senki" è forse una delle più grosse frodi che io come spettatore di anime abbia mai veduto, sopratutto dal punto di vista dei personaggi e della trama. Il suo "tradimento" sta proprio nel saper ammaliare lo spettatore negli episodi iniziali, intrattenendolo con colpi di scena molto convincenti e sviluppi interessanti fino al punto centrale della trama. Da lì in poi tutto precipita, lo sviluppo psicologico dei personaggi principali e secondari degenera completamente, da forti e determinati diventano per certi versi poco convincenti e talvolta persino insopportabili. Mentre all'inizio era un anime duro e spietato, nel rappresentare la guerra e la corruzione umana, verso la fine abbandona le più realistiche sfumature di grigio per rappresentare un mondo in bianco e nero in cui ci sono i completamente buoni e i completamente cattivi, dove si abbandonano le tragedie e i colpi di scena per un'ambientazione da fiaba in cui tutti "vissero felici e contenti" e dove l'amore (elemento certo importante nell'anime e senza il quale non si potrebbe di sicuro sopravvivere in un mondo dominato dal caos e dall'avarizia) alla fine trionfa su tutto ma in modo decisamente troppo grossolano, tanto da sfociare addirittura nel ridicolo.
Insomma, l'anime, come già detto, parte bene per poi andare a rotoli verso il finale, facendo rimpiangere a chi come me ha perso minuti preziosi a vederlo, rimanendo incantato dagli episodi iniziali e affezionandosi ai personaggi, per poi finire pugnalato alle spalle da un finale banale e da uno sviluppo deludente. Persino l'universo in cui svolge la storia e la spiegazione dei suoi meccanismi prendono una piega del tutto irragionevole, sempre alla fine della vicenda, mostrando elementi che compongono opere legate alla fantascienza e sviando completamente dal genere fantasy.
Ora, io non sono autorizzato a fare spoiler, ma voglio dire questo a chi in futuro avrà intenzione di vederlo: fare spoiler su questo anime non è tanto una carognata quanto un atto di misericordia! Vi eviterete una delusione grandissima se deciderete di leggere prima tutta la storia per intero piuttosto che guardarlo e aspettare di vedere come va a finire come abbiamo fatto io e molti altri utenti. Mi dispiace sinceramente dover dire queste cose, soprattutto di un anime che aveva così tante possibilità per poi marcire in modo tanto disastroso, e mi spiacerebbe di più sapere che altri potrebbe rimanerci male quanto me, per questo ho scritto questa recensione.