Kekkai Sensen & Beyond
Kekkai sensen & Beyond altri non è che il seguito della serie del 2015 trasmesso in simulcast su VVVVID. Nonostante qualche cambiamento, questa trasposizione si mantiene in linea con la precedente, di conseguenza è difficile che questa serie possa piacere a chi non ha apprezzato il vecchio "Kekkai Sensen".
Sono passati tre anni ormai da quando gli umani e una strana razza aliena hanno iniziato a convivere nella città di Hellsalem's Lot e, nonostante tutti gli sforzi attuati dal governo, non sono ancora scomparse le attività illecite che mettono continuamente in pericolo la vita degli abitanti. Anche in questa serie Leonardo Watch e gli altri membri della Libra saranno costantemente impegnati in una serie di battaglie per mantenere stabile quel fragile equilibrio che si è venuto a formare tra le due razze. Il tutto avrà luogo tramite una serie di episodi autoconclusivi e quasi completamente slegati tra loro, che daranno ben poco spazio alla trama, ma in compenso permetteranno l'approfondimento di molti personaggi secondari che nella prima serie erano stati a malapena accennati. Al di là di alcuni flashback atti a far conoscere il loro passato e la natura delle loro abilità, avremo modo di osservare anche la vita privata di alcuni di essi, come quella di K.K. e i problemi che il suo lavoro le causa, costringendola spesso a mettere in secondo piano la famiglia per pensare alla salvezza di migliaia di persone. Episodi come questo sono divertenti, in quanto mantengono intatto lo spirito comico che si poteva facilmente notare anche nella serie precedente, ma sono allo stesso tempo interessanti, dato che mostrano un lato dei personaggi molto diverso da quello che eravamo soliti vedere.
La serie è animata dallo studio Bones, che anche in questo caso ha mantenuto abbastanza alto il livello di alcune animazioni, grazie anche all'aiuto di alcuni noti animatori che hanno reso alcune battaglie ancora più emozionanti.
I combattimenti sanno intrattenere bene e anche le storie dei vari personaggi sono interessanti, tuttavia non posso fare a meno di notare che manca qualcosa a questa serie. E' vero che sono stati approfonditi molti personaggi secondari, ma è anche vero che con la mancanza di una trama di fondo alcuni di questi episodi iniziano ad essere un po' ripetitivi, sfociando talvolta nel noioso. Quando fu annunciata la seconda serie speravo che la storia sarebbe proseguita con un adeguato approfondimento sul legame che unisce il protagonista e la sorella, ma soprattutto, sulla ragione per la quale sono stati impiantati questi occhi speciali a Leo. Sfortunatamente, tralasciando una piccola rivelazione, non ci sono state fornite le risposte ai nostri dubbi e, considerando come è stata gestita questa serie, non è nemmeno scontato che le cose cambieranno con un'eventuale terza stagione, ma è ancora presto per parlare di un eventuale seguito.
Le musiche sono in stile jazz e contribuiscono notevolmente a rendere l'atmosfera rilassante, ma allo stesso tempo anche divertente. Tra le due sigle, quella che ho apprezzato maggiormente è "Step Up Love", la simpatica canzone che troviamo al termine di ogni episodio. Purtroppo non è paragonabile a quella della precedente trasposizione animata, ma bisogna ammettere che si lascia vedere e ascoltare molto volentieri grazie anche al suo tono molto simpatico.
Seppur con qualche cambiamento, Kekkai sensen & Beyond si mantiene su un livello molto simile a quello della serie precedente, grazie ad alcuni miglioramenti, ma anche ad alcuni peggioramenti. La serie è godibile, perché i momenti comici e i bei combattimenti sono rimasti intatti, tuttavia non posso concedere un voto superiore a sette a una serie che presenta comunque delle gravi lacune.
Sono passati tre anni ormai da quando gli umani e una strana razza aliena hanno iniziato a convivere nella città di Hellsalem's Lot e, nonostante tutti gli sforzi attuati dal governo, non sono ancora scomparse le attività illecite che mettono continuamente in pericolo la vita degli abitanti. Anche in questa serie Leonardo Watch e gli altri membri della Libra saranno costantemente impegnati in una serie di battaglie per mantenere stabile quel fragile equilibrio che si è venuto a formare tra le due razze. Il tutto avrà luogo tramite una serie di episodi autoconclusivi e quasi completamente slegati tra loro, che daranno ben poco spazio alla trama, ma in compenso permetteranno l'approfondimento di molti personaggi secondari che nella prima serie erano stati a malapena accennati. Al di là di alcuni flashback atti a far conoscere il loro passato e la natura delle loro abilità, avremo modo di osservare anche la vita privata di alcuni di essi, come quella di K.K. e i problemi che il suo lavoro le causa, costringendola spesso a mettere in secondo piano la famiglia per pensare alla salvezza di migliaia di persone. Episodi come questo sono divertenti, in quanto mantengono intatto lo spirito comico che si poteva facilmente notare anche nella serie precedente, ma sono allo stesso tempo interessanti, dato che mostrano un lato dei personaggi molto diverso da quello che eravamo soliti vedere.
La serie è animata dallo studio Bones, che anche in questo caso ha mantenuto abbastanza alto il livello di alcune animazioni, grazie anche all'aiuto di alcuni noti animatori che hanno reso alcune battaglie ancora più emozionanti.
I combattimenti sanno intrattenere bene e anche le storie dei vari personaggi sono interessanti, tuttavia non posso fare a meno di notare che manca qualcosa a questa serie. E' vero che sono stati approfonditi molti personaggi secondari, ma è anche vero che con la mancanza di una trama di fondo alcuni di questi episodi iniziano ad essere un po' ripetitivi, sfociando talvolta nel noioso. Quando fu annunciata la seconda serie speravo che la storia sarebbe proseguita con un adeguato approfondimento sul legame che unisce il protagonista e la sorella, ma soprattutto, sulla ragione per la quale sono stati impiantati questi occhi speciali a Leo. Sfortunatamente, tralasciando una piccola rivelazione, non ci sono state fornite le risposte ai nostri dubbi e, considerando come è stata gestita questa serie, non è nemmeno scontato che le cose cambieranno con un'eventuale terza stagione, ma è ancora presto per parlare di un eventuale seguito.
Le musiche sono in stile jazz e contribuiscono notevolmente a rendere l'atmosfera rilassante, ma allo stesso tempo anche divertente. Tra le due sigle, quella che ho apprezzato maggiormente è "Step Up Love", la simpatica canzone che troviamo al termine di ogni episodio. Purtroppo non è paragonabile a quella della precedente trasposizione animata, ma bisogna ammettere che si lascia vedere e ascoltare molto volentieri grazie anche al suo tono molto simpatico.
Seppur con qualche cambiamento, Kekkai sensen & Beyond si mantiene su un livello molto simile a quello della serie precedente, grazie ad alcuni miglioramenti, ma anche ad alcuni peggioramenti. La serie è godibile, perché i momenti comici e i bei combattimenti sono rimasti intatti, tuttavia non posso concedere un voto superiore a sette a una serie che presenta comunque delle gravi lacune.
"Kekkai Sensen" si conferma l'anime interessante che abbiamo adorato nella prima stagione.
Se nella prima stagione però vi è un "filo" di trama che univa in qualche modo i vari episodi della serie, qui vediamo solo episodi autoconclusivi, e credo che questa sia l'unica pecca, nonché l'unico motivo per cui ho dato mezzo punto in meno rispetto alla precedente serie.
In questa serie, per ciascun episodio, vengono approfonditi i caratteri e le vite dei vari personaggi che avevamo relegato al ruolo di "secondari" o semplicemente "comparse", senza mai annoiare, confermando la comicità e allo stesso tempo l'azione (con animazioni sempre spettacolari) che sono tipiche di questa serie.
Il finale ricorda parecchio quello della prima serie, e direi che gli ultimi due episodi sono decisamente una spanna sopra rispetto ai restanti dieci (forse perché si concentrano nuovamente su Leonardo Watch, o forse per alcuni riferimenti nostalgici alla precedente stagione).
In conclusione, anime consigliatissimo agli amanti dell'azione, con quel pizzico di umorismo che rende l'opera davvero particolare.
Se nella prima stagione però vi è un "filo" di trama che univa in qualche modo i vari episodi della serie, qui vediamo solo episodi autoconclusivi, e credo che questa sia l'unica pecca, nonché l'unico motivo per cui ho dato mezzo punto in meno rispetto alla precedente serie.
In questa serie, per ciascun episodio, vengono approfonditi i caratteri e le vite dei vari personaggi che avevamo relegato al ruolo di "secondari" o semplicemente "comparse", senza mai annoiare, confermando la comicità e allo stesso tempo l'azione (con animazioni sempre spettacolari) che sono tipiche di questa serie.
Il finale ricorda parecchio quello della prima serie, e direi che gli ultimi due episodi sono decisamente una spanna sopra rispetto ai restanti dieci (forse perché si concentrano nuovamente su Leonardo Watch, o forse per alcuni riferimenti nostalgici alla precedente stagione).
In conclusione, anime consigliatissimo agli amanti dell'azione, con quel pizzico di umorismo che rende l'opera davvero particolare.
Mi mancava, diavolo se mi mancava! È uno dei non molti anime che non mi stancherei mai di vedere.
Riconfermato lo stile spensierato e anche un po' nonsense della prima stagione (e quello che ne è l'emblema è il magnifico signor Zapp, un concentrato di iperattività e simpatia), in breve tratta delle avventure di un gruppo di agenti segreti con poteri che cercano di mantenere l'ordine in una città con mostri e molti altri dettagli fantastici. Trama? Quasi inesistente. È un problema? No. È sempre bello vedere come si possa tirare fuori un buon anime episodico senza una trama in evidenza. Ogni episodio è una storia a sé stante, e in questa seconda stagione si sono concentrati soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi principali, alla scoperta delle loro vite al di fuori della società Libra; sembra poco interessante, descritto così, ma quello che rende speciale questa serie sono proprio i personaggi, per niente piatti e stereotipati, ma con molti tratti nascosti che non ti aspetteresti.
Come personaggio bisogna tenere da conto anche la città di Hellsalem's Lot, vera e propria protagonista di certi episodi, con tutti i suoi strani abitanti (spesso così tanto cattivi da risultare volontariamente ridicoli).
Non si può non prendere in simpatia ogni singolo agente, in particolare il povero Leonardo Watch, un po' più intraprendente rispetto alla prima stagione (e questo lo si vede molto negli ultimi episodi), ma comunque gentile e indifeso contro tutta la malavita dei vicoli bui e stretti della ex New York; ma la forza che non ha è sicuramente controbilanciata dalla furbizia e dalla sua capacità di cavarsela in ogni bizzarra situazione. Con questa descrizione si potrebbe anche paragonare al protagonista di "Tom Jones", libro di Henry Fielding del 1750 (sembro una persona acculturata!).
Altro punto importante per la caratterizzazione di Leonardo è sua sorella Michella, sulla sedia a rotelle fin dalla tenera età e addirittura diventata cieca a causa del mostro che ha voluto i suoi occhi in cambio degli occhi di Dio che Leo ha guadagnato; dopo questo avvenimento, che ha costretto il protagonista ad Hellsalem's Lot, lui è rimasto sempre in contatto con lei. A quasi ogni inizio di episodio si sente Leo che, come in una lettera, racconta a sua sorella come se la sta passando. Il legame tra questi due fratelli è al centro del finale di stagione, finale che non mi ha deluso per niente, in sintonia con l'atmosfera della serie.
È uno shonen, quindi ogni shonen che si rispetti ha una buona animazione, e "Kekkai Sensen" non fa differenza, anzi. La grafica è superba, soprattutto nell'uso azzeccatissimo dei colori in generale e nelle animazioni degli scontri, molto fluidi e ben disegnati: niente da ridire.
Infine, l'opening è fantastica, mi è rimasta in mente fin dal primo ascolto, e anche l'ending ha il suo perché.
In conclusione, non posso dare meno di 9 a una tra le mie serie preferite, ma posso anche capire che questo stile un po' 'a caso' e la mancanza di una vera e propria trama possa andare di traverso a qualcuno. Però, fidatevi, questa serie merita davvero.
E adesso attenderò una terza stagione che forse non arriverà mai, dato che con questo ultimo episodio si è raggiunto l'ultimo capitolo del manga. Intanto, io mi iberno fino alla sua uscita.
Riconfermato lo stile spensierato e anche un po' nonsense della prima stagione (e quello che ne è l'emblema è il magnifico signor Zapp, un concentrato di iperattività e simpatia), in breve tratta delle avventure di un gruppo di agenti segreti con poteri che cercano di mantenere l'ordine in una città con mostri e molti altri dettagli fantastici. Trama? Quasi inesistente. È un problema? No. È sempre bello vedere come si possa tirare fuori un buon anime episodico senza una trama in evidenza. Ogni episodio è una storia a sé stante, e in questa seconda stagione si sono concentrati soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi principali, alla scoperta delle loro vite al di fuori della società Libra; sembra poco interessante, descritto così, ma quello che rende speciale questa serie sono proprio i personaggi, per niente piatti e stereotipati, ma con molti tratti nascosti che non ti aspetteresti.
Come personaggio bisogna tenere da conto anche la città di Hellsalem's Lot, vera e propria protagonista di certi episodi, con tutti i suoi strani abitanti (spesso così tanto cattivi da risultare volontariamente ridicoli).
Non si può non prendere in simpatia ogni singolo agente, in particolare il povero Leonardo Watch, un po' più intraprendente rispetto alla prima stagione (e questo lo si vede molto negli ultimi episodi), ma comunque gentile e indifeso contro tutta la malavita dei vicoli bui e stretti della ex New York; ma la forza che non ha è sicuramente controbilanciata dalla furbizia e dalla sua capacità di cavarsela in ogni bizzarra situazione. Con questa descrizione si potrebbe anche paragonare al protagonista di "Tom Jones", libro di Henry Fielding del 1750 (sembro una persona acculturata!).
Altro punto importante per la caratterizzazione di Leonardo è sua sorella Michella, sulla sedia a rotelle fin dalla tenera età e addirittura diventata cieca a causa del mostro che ha voluto i suoi occhi in cambio degli occhi di Dio che Leo ha guadagnato; dopo questo avvenimento, che ha costretto il protagonista ad Hellsalem's Lot, lui è rimasto sempre in contatto con lei. A quasi ogni inizio di episodio si sente Leo che, come in una lettera, racconta a sua sorella come se la sta passando. Il legame tra questi due fratelli è al centro del finale di stagione, finale che non mi ha deluso per niente, in sintonia con l'atmosfera della serie.
È uno shonen, quindi ogni shonen che si rispetti ha una buona animazione, e "Kekkai Sensen" non fa differenza, anzi. La grafica è superba, soprattutto nell'uso azzeccatissimo dei colori in generale e nelle animazioni degli scontri, molto fluidi e ben disegnati: niente da ridire.
Infine, l'opening è fantastica, mi è rimasta in mente fin dal primo ascolto, e anche l'ending ha il suo perché.
In conclusione, non posso dare meno di 9 a una tra le mie serie preferite, ma posso anche capire che questo stile un po' 'a caso' e la mancanza di una vera e propria trama possa andare di traverso a qualcuno. Però, fidatevi, questa serie merita davvero.
E adesso attenderò una terza stagione che forse non arriverà mai, dato che con questo ultimo episodio si è raggiunto l'ultimo capitolo del manga. Intanto, io mi iberno fino alla sua uscita.