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 2
KenRen

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4,5
L’idea sarebbe pure carina, e in parte originale, ma per il resto non ci siamo proprio.
L’animazione è a tratti ridicola, fermi immagine su espressioni incomprensibili dei personaggi, battaglie a malapena comprensibili e fluidità che mi aspetto da una serie web a basso costo.

Comincia neppure troppo male e le prime due puntate sono persino piacevoli, poi tracolla tutto.
I personaggi secondari sono a dir poco improbabili, anche simpatici a tratti ma inseriti in maniera totalmente casuale tanto da non avere un senso il loro coinvolgimento.
Si salva abbastanza il character design, nulla di che intendiamoci, ma almeno raggiunge la sufficienza.

Titolo perdibilissimo, tempo buttato.


 2
xAnnAx

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6,5
"Gunjō no Magmell" è una serie animata uscita durante la primavera del 2019 ed è la trasposizione del corrispettivo manhua. Ho iniziato questa serie senza avere alcuna aspettativa e si è rivelata essere abbastanza carina anche se nulla di speciale.

Si tratta di una serie composta da 13 episodi, quasi tutti autoconclusivi, che vede come protagonisti Inyō e Zero, che lo supporta in ogni sua missione.
Trattandosi di episodi autoconclusivi, la trama è inesistente, infatti i due saranno impegnati in missioni riguardanti questo "nuovo" continente che attrae avventurieri da ogni parte del mondo. Il loro lavoro consiste, infatti, nel farsi ingaggiare per salvare coloro che si avventurano nel continente senza poi dare loro notizie a familiari o amici. Nonostante concludano, gli episodi sono ben sviluppati e non risultano noiosi, ma comunque vi sono anche episodi filler completamente inutili che non riescono nemmeno a strappare una risata.
Una piccola svolta è data dagli ultimi tre episodi, gli unici non autoconclusivi, che vedono i due protagonisti affrontare nemici passati che per sete di vendetta si schiereranno contro Inyō; infatti, spesso si rivive il suo passato attraverso flashback, permettendo l'introduzione di un altro misterioso personaggio: Shūin.

Gli episodi sono ricchi di azione e le piccole storie create in ognuno di essi sono piuttosto interessanti e intriganti, nonostante ciò, non si capisce quale sia il vero e proprio scopo della serie. Molti sono i temi affrontati come la sete di potere data dall'ottenere ciò che gli altri non hanno o la perdita di persone care e, quindi, i rischi ai quali si va incontro avventurandosi in questo sconosciuto continente, ma non si capisce assolutamente dove la serie vada a parare, il che costituisce una consistente pecca...
Comparto tecnico molto buono: disegni niente male ed animazioni quasi ottime; character design molto carino e belli i colori utilizzati. OST presenti e non male, ending accettabile, mentre l'opening è davvero bella.

Vista questa serie, che potrebbe costituire da preambolo per un futuro sequel, ho rivalutato di molto gli episodi autoconclusivi che, seppur tagliano fuori la trama principale, permettono di soffermarsi di più sui protagonisti.
Ovviamente non si tratta di nulla di speciale, però nel complesso intrattiene bene ed introduce bei temi senza risultare pesante!

Voto: 6,5/10


 2
Kappak

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Non ci siamo proprio.
Graficamente mi sembra un mix tra le animazioni 2003 e 2007, quindi già questo è un punto a sfavore; ci si mette anche una trama inconcludente, in cui speri che, andando avanti, si possano trovare risposte a diversi quesiti tipo la storia del continente o la storia dei due protagonisti inoltre questi protagonisti sembrano messi così a caso, gli atri personaggi non ne parliamo e più si va avanti con gli episodi più diventa tutto banale e insensato.

Il voto finale è 4 solo perché mi hanno (parzialmente) colpito le ambientazioni di Magmell, altrimenti era un voto ancora più basso.


 3
AnthonySoma-sensei

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Magmell è un nuovo continente ubicato all'interno dell'Oceano Pacifico precisamente tra la Russia e l'America. Esortati dalla sete di conoscenza e da un grande spirito avventuriero, molti individui hanno deciso di esplorare le nuove terre, essendo anche alla ricerca di glorie e fortuna. Tuttavia i ferventi esploratori di certo non pensavano che dovessero fare i conti con mostruose creature e che Magmell celasse mille pericoli e trappole all'interno delle suo territorio. Sebbene i pericoli iniziali e le fameliche creature, conosciamo la sete di scoperta dell'essere umano, il quale non si è dato per vinto e gradualmente ha iniziato a mappare tutto il continente e a classificare ogni singola creatura esistente. Inutile esplicare che dietro Magmell è nato un flusso economico internazionale, dovuto alla presenza di particolari piante, frutti, esseri ed anche i minieali stessi del territorio, che si sono rilevati fondamentali per la scoperta di nuove cure e dell'avanzamento tecnologico.

Che dire, una presentazione originale per iniziare una storia interessante e avvolta dal mistero! Sfortunatamente le premesse iniziali non vengono rispettate a dovere in quanto l'autore decide di optare per una serie di episodi auto-conclusivi attraverso i quali lo spettatore potesse entrare in contatto con Magmell e le sue caratteristiche. Inizialmente l'idea di aiutare lo spettatore a familiarizzare con il nuovo continente non era affatto male, tuttavia siamo giunti all'ultimo arco narrativo della stagione con una narrazione particolarmente scialba e una caratterizzazione dei personaggi che si sofferma esclusivamente sul protagonista, Inyou, e la sua aiutante, Zero. Gli altri caratteri hanno un ruolo specializzato per gli episodi auto-conclusivi, facendo anche qualche comparsa ogni tanto nel corso degli avvenimenti successivi, ma restando pur sempre anonimi e privi di caratterizzazione sia narrativa che psicologica.

Per quanto riguarda il comparto grafico non so quanto possa essere valutabile: fisionomie e sfondi nella norma, combattimenti troppo semplici e brevi per essere giudicati nel dettaglio; anche doppiaggio e OST rispettano gli standard, mi è piaciuta particolarmente l'opening.

In conclusione "Gunjou no Magmell" rappresenta l'ennesimo prodotto dal grande potenziale inespresso... caratterizzato dalla presenza di una trama fin troppo generica e che segue quasi sempre un classico copione; bisogna ammettere che i due personaggi principali sono stati delineati in maniera discreta precisa, peccato non si possa dire del resto dei caratteri, i quali dovremmo anche domandarci se svolgano un ruolo esclusivamente secondario oppure siano delle semplici comparse. A questo interrogativo potremo rispondere solo con la realizzazione di una seconda stagione, la quale se ci sarà, dovrebbe inquadrare maggiormente la trama ed essere più precisa e meno generica del suo predecessore.
Il mio voto finale è 6!


 5
Rukia K.

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4,5
E' da qualche anno che lo studio Pierrot non sforna una serie in grado di appassionarmi e dopo l'ennesima delusione penso che potrei smettere di dar loro una possibilità, anche se in questo caso il problema probabilmente va attribuito anche all'opera originale.

La prima cosa che mi sento di dire è che probabilmente questa serie non è nemmeno destinata a un pubblico adulto, bensì a dei bambini delle elementari. Dalla trama qualcuno potrebbe aspettarsi una serie simile a "Made in Abyss" basata sull'esplorazione, tuttavia questo aspetto viene trattato a malapena. In questo caso, infatti, la serie è ambientata in un mondo simile al nostro in cui è stato scoperta l'esistenza di un nuovo continente situato nell'Oceano Pacifico. Ciò ha dato inizio a una nuova era di esplorazioni e con esse sono aumentati inevitabilmente anche gli incidenti, a causa del comportamento sconsiderato dell'uomo nei confronti di piante e animali sconosciuti, molti dei quali pericolosissimi. Di fronte a un numero così elevato di incidenti, sono nate anche delle professioni volte a salvare gli avventurieri in difficoltà. Tra questi soccorritori è presente anche Inyou, un ragazzo dotato di una particolare abilità che gli permette di creare oggetti dal nulla, il che gli consente di riuscire a cavarsela in ogni situazione materializzando l'oggetto di cui ha più bisogno. Di fatto la sua routine consiste nel ricevere una richiesta di soccorso da parte di un parente o un conoscente dell'avventuriero, stabilire il prezzo del suo lavoro e infine salvare il malcapitato.
In genere il problema viene risolto velocemente grazie all'abilità di Inyou, tuttavia, a farla da padrona non è l'avventura, bensì un messaggio di fondo. In ogni episodio, viene inculcato un messaggio diverso, ma in modo decisamente banale. A volte, l'argomento centrale è lo sfruttamento degli animali per gli esperimenti, in un altro episodio invece si parla della crudeltà di alcune persone disposte a tutto pur di sfondare nei social. In un altro episodio ancora compare la classica figura religiosa presente in tantissimi anime che poi si rivela essere spietata, con tanto di espressione facciale raccapricciante quando viene colta sul fatto. Il tutto si conclude con la ramanzina del protagonista pronto sempre a far battutine, come si vede in molte serie per bambini. A questo punto mi chiedo se la serie sia semplicemente stupida o se pensano di fare il lavaggio del cervello ai bambini, perché il modo in cui vengono trattati questi argomenti è ridicolo e noioso, praticamente al livello del modo in cui sono stati trattati i temi presenti in "Adrian". Negli ultimi episodi la serie va un po' migliorando grazie allo sviluppo della trama, ma tra scene allungate all'inverosimile e cose che non hanno alcun senso non posso fare a meno di chiedermi se hanno tagliato dei pezzi o se anche la storia originale era scritta così male.

I personaggi in generale non sono male. Hanno quasi tutti un senso e sembrano abbastanza normali, tranne alcuni che sono eccessivamente stereotipati. Il peggiore di tutti è sicuramente il protagonista, che tenta sempre di fare il serio, ma poi diventa improvvisamente banale o addirittura un vero e proprio bullo nei confronti di persone che non gli hanno fatto assolutamente nulla. In quanto ad antipatia però, gli va molto vicino anche Owens, un uomo che si vanta in continuazione degli uomini al suo comando e dei piani da lui ideati, per poi finire in pericolo di vita.

Lato animazioni siamo leggermente al di sopra del livello di "Tokyo Ghoul:re", ovvero decisamente basso. Il chara è carino e ho apprezzato i colori utilizzati, ma le animazioni sono decisamente penose e ridotte all'osso. Inoltre, non ho apprezzato il modo in cui sono state realizzate alcune scene ambientate al buio, dato che talvolta, piuttosto che rendere solamente più scuro l'intero ambiente, hanno deciso di creare uno strano effetto sfocato simile a quello delle vhs viste nelle vecchie tv a tubo catodico. L'unica cosa degna di nota in questa serie sono gli sfondi molto curati presenti in alcuni episodi, ma anche in questo caso la situazione è un po' altalenante dato che vengono alternati episodi con sfondi curati ad altri completamente spogli.

In sostanza, sebbene non fossi partita con grandi aspettative, la serie mi ha delusa molto. Una parte della colpa va alla pessima storia del manhua originale, ma bisogna riconoscere che anche il lato tecnico lasciava decisamente a desiderare.