Toy Story 4
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione
Non c'è niente di più doloroso della separazione. Specie separarsi dalle persone più importanti della tua vita e sperare di poterle ritrovarle un giorno. Questo è un viaggio alla riscoperta di qualcosa di perduto e che si vuole ritrovare ad ogni costo.
Sinossi
Woody e Bo Peep vengono separati. Già lui e gli altri giocattoli hanno dovuto dire addio ad Andy e Molly. Per questo è molto difficile per lui doversi separare anche da Bo Peep. Passano gli anni e Woody e gli altri sono diventati giocattoli di Bonnie. I nostri fanno del loro meglio per consolarla e aiutarla con la scuola, specialmente Woody. Il primo giorno Woody l'accompagna, per aiutarla a inserirsi nella scuola e fare in modo di starle a fianco in una fase così critica. Bonnie crea un nuovo giocattolo con la spazzatura e gli utensili della scuola, e gli dà il nome di Forky. Questi, tuttavia, non vuole essere il giocattolo di Bonnie e prova a buttarsi nella spazzatura più volte. Woody decide di prendere in mano la situazione e prova a far capire a Forky che lui è importante per Bonnie. I due provano a tornare sulla roulotte, ma lungo la strada trovano un negozio di antiquariato, dove Woody trova la lampada appartenuta a Bo Peep, e quindi spera di poterla ritrovare al suo interno. Ma qui fa la conoscenza di Gabby Gabby e dei suoi scagnozzi Benson, che provano a trattenerli contro la loro volontà. Qui i nostri amici se la danno a gambe levate, ma solo Woody riesce a fuggire nel parco, dove ritrova Bo Peep, la quale è ormai in società con un'altra bambola, dopo che è fuggita dall'antiquariato. Qui si ritrovano e fanno in modo di aiutare Forky a fuggire da Gabby Gabby, la quale nel frattempo continua a sperare che Harmony la riporti a casa con sé. Nel frattempo anche Buzz decide di andare in soccorso di Fork e Woody, e quindi si getta dal finestrino per mettersi sulle loro tracce e li raggiunge. Riunito il piccolo gruppo, i nostri entrano nell'antiquariato per salvare Forky, ma qui trovano una sorveglianza abbastanza difficile da aggirare e sono costretti anche a chiedere aiuto a Bo-Kaboom. Qui i nostri amici organizzano la liberazione di Forky, ma vengono ostacolati da Gabby Gabby e i Benson. Fallito il tentativo, Bo Peep fa capire a Woody che Bonnie non è l'unica bambina al mondo. Woody non vuole sentire ragioni e torna dentro l'antiquariato per ritrovare Forky, ma viene catturato da Gabby Gabby.
Grafica
La grafica 3D rimane sempre un grande salto di qualità per quanto concerne gli effetti visivi. La tridimensionalità conferisce una sorta di vitalità e di vivacità alla vicenda, alle ambientazioni e ai personaggi come pochi al mondo. I colori sono brillanti e sgargianti, e questo non fa che aumentare l'effetto divertimento della vicenda.
Colonna sonora
La colonna sonora è molto delicata, lieve ma anche felice, serena e spensierata, e questo suscita ricordi come nostalgia e tristezza, perché ricorda ai personaggi, ma anche di conseguenza allo spettatore il suo passato di bambino e come accantonare questi ricordi sia impossibile, perché ci riguardano e ci appartengono. Ma ci insegna anche a rialzarci e a trovare un'altra via per andare avanti nella vita. Perché questo non è un addio, ma un arrivederci.
Personaggi
I personaggi sono grandiosi e spettacolari, nella personalità, nel carattere. Questo è il loro modo di essere, vivere, ma subiscono un cambiamento nel corso del tempo, dovuto soprattutto alla separazione gli uni dagli altri che li fa maturare dal punto di vista della coscienza e della consapevolezza, e fa capire loro ciò che vogliono e perché.
Insegnamenti e messaggi
Questo film, in linea con i precedenti tre capitoli, tratta del difficile tema dell'infanzia e del doloroso passaggio alla scuola. Ci fa capire che ci vuole tempo, pazienza e costanza per maturare un certo distacco dalle persone e dalle cose alle quali teniamo di più. Purtroppo non tutti riescono a farlo, e anzi vivono il distacco come una sorta di perdita e di dolore inalienabile.
Giudizio finale
Un capitolo abbastanza arduo da sopportare. Esprime tutto il dramma della separazione e del dolore che si prova, ma anche la possibilità di potersi ricongiungere e riconciliare. Verso l'infinito e oltre.
Voto: 9
Introduzione
Non c'è niente di più doloroso della separazione. Specie separarsi dalle persone più importanti della tua vita e sperare di poterle ritrovarle un giorno. Questo è un viaggio alla riscoperta di qualcosa di perduto e che si vuole ritrovare ad ogni costo.
Sinossi
Woody e Bo Peep vengono separati. Già lui e gli altri giocattoli hanno dovuto dire addio ad Andy e Molly. Per questo è molto difficile per lui doversi separare anche da Bo Peep. Passano gli anni e Woody e gli altri sono diventati giocattoli di Bonnie. I nostri fanno del loro meglio per consolarla e aiutarla con la scuola, specialmente Woody. Il primo giorno Woody l'accompagna, per aiutarla a inserirsi nella scuola e fare in modo di starle a fianco in una fase così critica. Bonnie crea un nuovo giocattolo con la spazzatura e gli utensili della scuola, e gli dà il nome di Forky. Questi, tuttavia, non vuole essere il giocattolo di Bonnie e prova a buttarsi nella spazzatura più volte. Woody decide di prendere in mano la situazione e prova a far capire a Forky che lui è importante per Bonnie. I due provano a tornare sulla roulotte, ma lungo la strada trovano un negozio di antiquariato, dove Woody trova la lampada appartenuta a Bo Peep, e quindi spera di poterla ritrovare al suo interno. Ma qui fa la conoscenza di Gabby Gabby e dei suoi scagnozzi Benson, che provano a trattenerli contro la loro volontà. Qui i nostri amici se la danno a gambe levate, ma solo Woody riesce a fuggire nel parco, dove ritrova Bo Peep, la quale è ormai in società con un'altra bambola, dopo che è fuggita dall'antiquariato. Qui si ritrovano e fanno in modo di aiutare Forky a fuggire da Gabby Gabby, la quale nel frattempo continua a sperare che Harmony la riporti a casa con sé. Nel frattempo anche Buzz decide di andare in soccorso di Fork e Woody, e quindi si getta dal finestrino per mettersi sulle loro tracce e li raggiunge. Riunito il piccolo gruppo, i nostri entrano nell'antiquariato per salvare Forky, ma qui trovano una sorveglianza abbastanza difficile da aggirare e sono costretti anche a chiedere aiuto a Bo-Kaboom. Qui i nostri amici organizzano la liberazione di Forky, ma vengono ostacolati da Gabby Gabby e i Benson. Fallito il tentativo, Bo Peep fa capire a Woody che Bonnie non è l'unica bambina al mondo. Woody non vuole sentire ragioni e torna dentro l'antiquariato per ritrovare Forky, ma viene catturato da Gabby Gabby.
Grafica
La grafica 3D rimane sempre un grande salto di qualità per quanto concerne gli effetti visivi. La tridimensionalità conferisce una sorta di vitalità e di vivacità alla vicenda, alle ambientazioni e ai personaggi come pochi al mondo. I colori sono brillanti e sgargianti, e questo non fa che aumentare l'effetto divertimento della vicenda.
Colonna sonora
La colonna sonora è molto delicata, lieve ma anche felice, serena e spensierata, e questo suscita ricordi come nostalgia e tristezza, perché ricorda ai personaggi, ma anche di conseguenza allo spettatore il suo passato di bambino e come accantonare questi ricordi sia impossibile, perché ci riguardano e ci appartengono. Ma ci insegna anche a rialzarci e a trovare un'altra via per andare avanti nella vita. Perché questo non è un addio, ma un arrivederci.
Personaggi
I personaggi sono grandiosi e spettacolari, nella personalità, nel carattere. Questo è il loro modo di essere, vivere, ma subiscono un cambiamento nel corso del tempo, dovuto soprattutto alla separazione gli uni dagli altri che li fa maturare dal punto di vista della coscienza e della consapevolezza, e fa capire loro ciò che vogliono e perché.
Insegnamenti e messaggi
Questo film, in linea con i precedenti tre capitoli, tratta del difficile tema dell'infanzia e del doloroso passaggio alla scuola. Ci fa capire che ci vuole tempo, pazienza e costanza per maturare un certo distacco dalle persone e dalle cose alle quali teniamo di più. Purtroppo non tutti riescono a farlo, e anzi vivono il distacco come una sorta di perdita e di dolore inalienabile.
Giudizio finale
Un capitolo abbastanza arduo da sopportare. Esprime tutto il dramma della separazione e del dolore che si prova, ma anche la possibilità di potersi ricongiungere e riconciliare. Verso l'infinito e oltre.
Voto: 9
Non so quanto senso abbia scrivere una recensione di "Toy Story 4" su AnimeClick.it, ma voglio esprimere i miei pensieri su questo film. Farò riferimento anche ai precedenti capitoli della saga, perciò ci saranno spoiler non segnalati.
I primi tre film della saga sono considerati dei capolavori (a mio parere giustamente). Rivoluzionario il primo, un degno successore il secondo e una chiusura perfetta il terzo. Ma allora a cosa serve un quarto capitolo? Lo dico subito: non sarebbe giusto definirlo "inutile" o "fine a sé stesso", dal momento che aggiunge qualcosa alla storia complessiva, spingendosi anche laddove "Toy Story 3" non aveva osato fare... Il problema è che lo fa in un modo che sembra quasi voler contraddire la conclusione del terzo capitolo, e persino dei due precedenti!
Questo problema riguarda non solo e non tanto il finale del film, che anzi può essere considerato soddisfacente, ma riguarda piuttosto gran parte del suo svolgimento.
L'inizio della vicenda non è male, viene anzi da pensare: "Questo è proprio "Toy Story"!" Man mano che la storia avanza, però, si ha la sensazione che gli sceneggiatori abbiano esagerato nel rendere complessa la realizzazione del lineare obiettivo dei protagonisti, aggiungendo continui imprevisti che potrebbero portare lo spettatore a spazientirsi. Il film si risolleva di nuovo nella fase finale, che riesce ad essere davvero toccante.
Ma se, nonostante una seconda parte di film un po' confusa, come opera a sé stante "Toy Story 4" riesce nel suo intento di regalare una divertente storia di giocattoli, a mio modo di vedere fallisce clamorosamente se confrontato con quanto fatto dai predecessori. Dov'è l'amicizia tra Woody e Buzz, elemento chiave di "Toy Story" sin dal primo film? Dove sono gli altri giocattoli di Andy, che nel secondo film seguivano Buzz alla ricerca di Woody, come una vera squadra? E che nel terzo fuggivano insieme dal Sunny Side? Qui abbiamo praticamente solo Woody e (in misura minore) un Buzz che sembra completamente rincitrullito. Buzz Lightyear non è un personaggio stupido! Scusate lo sfogo.
A restituire la sensazione di un cast corale, ci pensano numerose new entry... Forse un po' troppo numerose. Per me hanno funzionato benissimo Forky (che serve anche a mettere in moto l'azione), dolce e simpatico, e Gabby Gabby, che funge da antagonista e che si rivela essere un personaggio più approfondito di chi ha già ha ricoperto questo ruolo in passato.
Sarebbero bastati questi due nuovi personaggi, per aggiungere un po' di pepe al mix che già conosciamo. Così si sarebbe potuto dedicare più spazio anche ai giocattoli di Bonnie, introdotti nel terzo film ma mai approfonditi veramente. Invece, questi ultimi sono stati relegati sullo sfondo, per dedicare spazio allo stuntman canadese e ai due giocattoli del luna park. Questi due peluche io li ho trovati quasi insopportabili: dovrebbero fungere da spalle comiche per Buzz Lightyear, ma, per me, sono stati l'elemento meno divertente del film.
Dal punto di vista tecnico non ci si può assolutamente lamentare: è pur sempre un film della Pixar! Alcune scene, come quella iniziale con la pioggia scrosciante, o quella con le lampade nel negozio di antiquariato, sono davvero belle da vedere.
Anche le musiche sono ottime: i brani che già conosciamo rendono più emozionante ogni momento.
Però questo non basta ad eliminare la sensazione che, dopo "Toy Story 3", si potesse e si dovesse fare di più.
Non so dire quale sia il problema: troppi elementi superflui? Poco rispetto per quanto costruito dai film precedenti? Non lo so dire. So solo che è il problema con le saghe che vanno avanti troppo a lungo, soprattutto se sono saghe molto amate.
I primi tre film della saga sono considerati dei capolavori (a mio parere giustamente). Rivoluzionario il primo, un degno successore il secondo e una chiusura perfetta il terzo. Ma allora a cosa serve un quarto capitolo? Lo dico subito: non sarebbe giusto definirlo "inutile" o "fine a sé stesso", dal momento che aggiunge qualcosa alla storia complessiva, spingendosi anche laddove "Toy Story 3" non aveva osato fare... Il problema è che lo fa in un modo che sembra quasi voler contraddire la conclusione del terzo capitolo, e persino dei due precedenti!
Questo problema riguarda non solo e non tanto il finale del film, che anzi può essere considerato soddisfacente, ma riguarda piuttosto gran parte del suo svolgimento.
L'inizio della vicenda non è male, viene anzi da pensare: "Questo è proprio "Toy Story"!" Man mano che la storia avanza, però, si ha la sensazione che gli sceneggiatori abbiano esagerato nel rendere complessa la realizzazione del lineare obiettivo dei protagonisti, aggiungendo continui imprevisti che potrebbero portare lo spettatore a spazientirsi. Il film si risolleva di nuovo nella fase finale, che riesce ad essere davvero toccante.
Ma se, nonostante una seconda parte di film un po' confusa, come opera a sé stante "Toy Story 4" riesce nel suo intento di regalare una divertente storia di giocattoli, a mio modo di vedere fallisce clamorosamente se confrontato con quanto fatto dai predecessori. Dov'è l'amicizia tra Woody e Buzz, elemento chiave di "Toy Story" sin dal primo film? Dove sono gli altri giocattoli di Andy, che nel secondo film seguivano Buzz alla ricerca di Woody, come una vera squadra? E che nel terzo fuggivano insieme dal Sunny Side? Qui abbiamo praticamente solo Woody e (in misura minore) un Buzz che sembra completamente rincitrullito. Buzz Lightyear non è un personaggio stupido! Scusate lo sfogo.
A restituire la sensazione di un cast corale, ci pensano numerose new entry... Forse un po' troppo numerose. Per me hanno funzionato benissimo Forky (che serve anche a mettere in moto l'azione), dolce e simpatico, e Gabby Gabby, che funge da antagonista e che si rivela essere un personaggio più approfondito di chi ha già ha ricoperto questo ruolo in passato.
Sarebbero bastati questi due nuovi personaggi, per aggiungere un po' di pepe al mix che già conosciamo. Così si sarebbe potuto dedicare più spazio anche ai giocattoli di Bonnie, introdotti nel terzo film ma mai approfonditi veramente. Invece, questi ultimi sono stati relegati sullo sfondo, per dedicare spazio allo stuntman canadese e ai due giocattoli del luna park. Questi due peluche io li ho trovati quasi insopportabili: dovrebbero fungere da spalle comiche per Buzz Lightyear, ma, per me, sono stati l'elemento meno divertente del film.
Dal punto di vista tecnico non ci si può assolutamente lamentare: è pur sempre un film della Pixar! Alcune scene, come quella iniziale con la pioggia scrosciante, o quella con le lampade nel negozio di antiquariato, sono davvero belle da vedere.
Anche le musiche sono ottime: i brani che già conosciamo rendono più emozionante ogni momento.
Però questo non basta ad eliminare la sensazione che, dopo "Toy Story 3", si potesse e si dovesse fare di più.
Non so dire quale sia il problema: troppi elementi superflui? Poco rispetto per quanto costruito dai film precedenti? Non lo so dire. So solo che è il problema con le saghe che vanno avanti troppo a lungo, soprattutto se sono saghe molto amate.
