I segreti dei cinque cicloni
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Un cortometraggio sul passato dei nostri eroi, dei quali il nostro amico Po rivela i segreti che li hanno portati a diventare quello che sono oggi.
Come sempre, in fedeltà allo stile della trama della trilogia originale, Po racconta ai bambini aspiranti praticanti di Kung Fu le storie dei leggendari guerrieri e le relative lezioni importanti che ognuna porta con sé, ricordando che combattere è "una piccola parte del Kung Fu", ma non l'unica, creando così il leitmotiv/climax del cortometraggio. Comincia con Mantide, del quale racconta come purtroppo fosse impaziente e che proprio facendosi catturare imparò la pazienza che gli permise di sconfiggere i coccodrilli. Poi parla di Vipera e di come lei abbia imparato a trovare il coraggio dentro di sé e di come questo sia più potente di qualsiasi veleno. Passa poi a Gru e di come nonostante il suo fisico gracile abbia imparato la fiducia in sé stesso e nella sua mente. Passa poi a Tigre, la cui storia è forse la più difficile poiché essere un felino dotato di forza enorme l'abbia sempre messa da parte/emarginata ma anche di come grazie all'allenamento di Shifu questa forza le sia tornata utile e le abbia permesso di diventare una delle guerriere di Kung Fu più potenti. Infine la storia di Scimmia e di come abbia ritrovato la retta via grazie anche all'aiuto di Oogway e abbia quindi ritrovato la compassione e quindi imparato a trattare gli altri come lui voleva essere trattato. Alla fine gli aspiranti apprendisti espongono quello che hanno imparato nella lezione svolta da Po e Shifu rimane leggermente colpito e impressionato, ma comprende che Po ha cominciato a carpire l'essenza del Kung Fu e lo prega di continuare la sua lezione.
La grafica è rimasta fedele a quella della trama originale e quindi nulla di variato. Lo stesso vale per la colonna sonora che rievoca sempre l'atmosfera dell'Antica Cina. Infine i personaggi sono rimasti sempre gli stessi, fedeli al proprio spessore psicologico: abbiamo Shifu con la sua aria composta ed austera, Po con la sua "baldanzosità/tracotanza, poi abbiamo Oogway con la sua saggia disinvoltura e poi abbiamo "I Cinque Cicloni", ovvero Mantide con la sua rapidità, Vipera con la sua agilità ed eleganza e il suo ottimismo, Gru con la sua capacità di intravedere e la sua premurosità, Tigre con la sua forza e la sua capacità di guidare il gruppo e prendere l'iniziativa e Scimmia, con la sua astuzia e la sua capacità di improvvisare, oltre che agilità. Possiamo dire che questo cortometraggio si inserisce tra il primo e il secondo capitolo della trilogia originale e possiamo dire che ci sta a pennello, poiché poco o nulla si sapeva all'inizio riguardo i personaggi principali, quindi era opportuno fare delle delucidazioni per avere un quadro più completo, esaustivo e soddisfacente...
Il segreto del successo di Kung Fu Panda sta anche nel creare situazioni limite e sdramatizzarle con ripetizioni ad hoc inserite per marcare l'effetto comico delle medesime.
Un cortometraggio sul passato dei nostri eroi, dei quali il nostro amico Po rivela i segreti che li hanno portati a diventare quello che sono oggi.
Come sempre, in fedeltà allo stile della trama della trilogia originale, Po racconta ai bambini aspiranti praticanti di Kung Fu le storie dei leggendari guerrieri e le relative lezioni importanti che ognuna porta con sé, ricordando che combattere è "una piccola parte del Kung Fu", ma non l'unica, creando così il leitmotiv/climax del cortometraggio. Comincia con Mantide, del quale racconta come purtroppo fosse impaziente e che proprio facendosi catturare imparò la pazienza che gli permise di sconfiggere i coccodrilli. Poi parla di Vipera e di come lei abbia imparato a trovare il coraggio dentro di sé e di come questo sia più potente di qualsiasi veleno. Passa poi a Gru e di come nonostante il suo fisico gracile abbia imparato la fiducia in sé stesso e nella sua mente. Passa poi a Tigre, la cui storia è forse la più difficile poiché essere un felino dotato di forza enorme l'abbia sempre messa da parte/emarginata ma anche di come grazie all'allenamento di Shifu questa forza le sia tornata utile e le abbia permesso di diventare una delle guerriere di Kung Fu più potenti. Infine la storia di Scimmia e di come abbia ritrovato la retta via grazie anche all'aiuto di Oogway e abbia quindi ritrovato la compassione e quindi imparato a trattare gli altri come lui voleva essere trattato. Alla fine gli aspiranti apprendisti espongono quello che hanno imparato nella lezione svolta da Po e Shifu rimane leggermente colpito e impressionato, ma comprende che Po ha cominciato a carpire l'essenza del Kung Fu e lo prega di continuare la sua lezione.
La grafica è rimasta fedele a quella della trama originale e quindi nulla di variato. Lo stesso vale per la colonna sonora che rievoca sempre l'atmosfera dell'Antica Cina. Infine i personaggi sono rimasti sempre gli stessi, fedeli al proprio spessore psicologico: abbiamo Shifu con la sua aria composta ed austera, Po con la sua "baldanzosità/tracotanza, poi abbiamo Oogway con la sua saggia disinvoltura e poi abbiamo "I Cinque Cicloni", ovvero Mantide con la sua rapidità, Vipera con la sua agilità ed eleganza e il suo ottimismo, Gru con la sua capacità di intravedere e la sua premurosità, Tigre con la sua forza e la sua capacità di guidare il gruppo e prendere l'iniziativa e Scimmia, con la sua astuzia e la sua capacità di improvvisare, oltre che agilità. Possiamo dire che questo cortometraggio si inserisce tra il primo e il secondo capitolo della trilogia originale e possiamo dire che ci sta a pennello, poiché poco o nulla si sapeva all'inizio riguardo i personaggi principali, quindi era opportuno fare delle delucidazioni per avere un quadro più completo, esaustivo e soddisfacente...
Il segreto del successo di Kung Fu Panda sta anche nel creare situazioni limite e sdramatizzarle con ripetizioni ad hoc inserite per marcare l'effetto comico delle medesime.