Wolverine
Peccato sia tutta una battaglia! Sono riuscito a superare la boa del sesto episodio e sono arrivato al settimo, ma questo Wolverine non decolla.
È disegnato bene, niente da dire, ma è la trama il problema principale. Eccola in sintesi: Wolverine va in Giappone per aiutare un suo amico poliziotto e per salvare Mariko (sua ex fiamma sembra), figlia di un boss yakuza data in sposa per motivi di convenienza ad un altro criminale.
Inizialmente l'anime si lascia guardare, Wolverine è pur sempre Wolverine nonostante il look giovanile e il giubbetto rosso di pelle che in realtà deve avere gli stessi suoi poteri rigeneranti. Wolverine si prende un sacco di botte da almeno un paio di tizi grandi grossi e cattivi, tanto cattivi che Wolverine fa la figura più del furetto spelacchiato che dell'XMan carismatico che dovrebbe essere, e i suoi artigli sono molto più utili a scalare palazzi che ad affettare i due colossi.
Tra gli antagonisti troviamo il padre di Mariko, il quale possiede una potentissima tecnica con la spada con cui affetta gli avversari a distanza, e un altro samurai molto simile per atteggiamento a Goemon, il quale però ha poteri rigeneranti come Wolverine ed estrae la katana dal palmo della mano (mizzica!).
Che dire, può piacere agli amanti dell'azione continua e spensierata, ma per me è stata un'occasione sprecata di fare qualcosa di veramente buono.
È disegnato bene, niente da dire, ma è la trama il problema principale. Eccola in sintesi: Wolverine va in Giappone per aiutare un suo amico poliziotto e per salvare Mariko (sua ex fiamma sembra), figlia di un boss yakuza data in sposa per motivi di convenienza ad un altro criminale.
Inizialmente l'anime si lascia guardare, Wolverine è pur sempre Wolverine nonostante il look giovanile e il giubbetto rosso di pelle che in realtà deve avere gli stessi suoi poteri rigeneranti. Wolverine si prende un sacco di botte da almeno un paio di tizi grandi grossi e cattivi, tanto cattivi che Wolverine fa la figura più del furetto spelacchiato che dell'XMan carismatico che dovrebbe essere, e i suoi artigli sono molto più utili a scalare palazzi che ad affettare i due colossi.
Tra gli antagonisti troviamo il padre di Mariko, il quale possiede una potentissima tecnica con la spada con cui affetta gli avversari a distanza, e un altro samurai molto simile per atteggiamento a Goemon, il quale però ha poteri rigeneranti come Wolverine ed estrae la katana dal palmo della mano (mizzica!).
Che dire, può piacere agli amanti dell'azione continua e spensierata, ma per me è stata un'occasione sprecata di fare qualcosa di veramente buono.
Dopo Iron Man, il secondo personaggio Marvel a godere di un anime giapponese, è il più noto degli X-Men: Wolverine.
Wolverine è indubbiamente uno dei personaggi più carismatici a far parte della scuderia Marvel, un personaggio che negli anni ha avuto un sempre maggiore successo, tanto che oltre ai fumetti degli X-Men, ha anche una serie esclusiva, dal titolo Wolverine, appunto, e ovviamente i film per il cinema, che dopo la trilogia di X-Men, che comunque lo vedeva protagonista, si è focalizzato sul personaggio con il quarto film “Wolverine: Le Origini”.
Da parte mia, dell’universo Marvel conosco le storie più importanti, ma degli X-Men e Wolverine non so quasi nulla, tranne le cose più basilari. Con queste mie scarse conoscenze mi sono apprestato alla visione della serie.
Curiosando un po’ per cercare info, avevo letto che l’anime è basato su una delle più belle serie aventi per protagonista il mutante. Ora i casi sono due: o la storia di base non era tutto questo granché, oppure sono i giapponesi ad averla rovinata.
La trama dell’anime è semplice, troppo semplice, addirittura banale. E noiosa. Per tutto l’anime c’è Wolverine che insegue la sua fidanzata, Mariko Yashida, figlia del capo del clan Yashida, lo yakuza più potente del paese, che per estendere i suoi affari nel mare asiatico concede la figlia in sposa all’erede del clan Kurohagi. E Wolverine la deve salvare, andando prima in Giappone e poi a Madripoor, isola sotto il controllo di Kurohagi completamente in mano alla criminalità, per impedire il matrimonio, con tanto di scena-citazione al film “Il Laureato”.
Praticamente il tutto a mio parere è tirato per le lunghe, di 12 episodi ne sarebbero bastati la metà, pochi colpi di scena, molto prevedibili, e finale scontatissimo, ma questo per via della natura del personaggio. Personaggi banali e stereotipati, si sa già cosa diranno o cosa faranno prima che lo facciano. L’unico personaggio abbastanza caratterizzato è il solo Wolverine, anche se non so quanto sia in linea con l’originale americano. Comunque me lo ricordavo più incazzoso e selvaggio. I cattivi, meglio non parlarne. Inutili dal primo all’ultimo, capaci solo di dire frasi fatte.
I combattimenti, quei pochi affrontati, non sono nulla di straordinario: a parte 3-4 avversari notevoli Wolverine combatte i classici scagnozzi cui basta un colpo di artigli per schiattare, e sono parecchi. Negli altri, Wolverine non fa che prendere mazzate, ma tanto lui ha il fattore rigenerante.
Comunque i movimenti e le animazioni mi sono sembrate buone, anche durante sequenze veloci d’azione. Il character design invece l’ho trovato molto brutto. Non mi è piaciuto per niente. I volti troppo lunghi, specialmente quelli delle ragazze, per nulla belle o sexy. Invece Wolverine non è per niente simile, neanche lontanamente, a quello del fumetto. L’hanno fatto troppo belloccio, forse è ispirato a Hugh Jackman, l’attore che gli ha prestato il volto nella versione cinematografica. Io vedo proprio la faccia di Jackman.
Le musiche sono sufficienti, pochi brani compongono la colonna sonora, e durante gli episodi in sottofondo si sentono sempre le musiche usate per l’apertura e la chiusura a seconda del caso.
Il doppiaggio è buono, ma la pronuncia dei giapponesi sui termini inglesi mi dà davvero molto fastidio. Alcune volte sono sicuro di aver sentito pronunciare “Rogan” invece di Logan, ma ancora di più, sentire ogni volta “Vulvarì” invece di Wolverine non è bello.
In definitiva, quest’anime mi ha convinto davvero poco, e visto che nutrivo più speranze rispetto a quello che è stato fatto per Iron Man, la delusione è maggiore.
Per me è un anime noioso, banale, e scialbo. Non basta Wolverine con il suo carisma a reggere tutto.
Wolverine è indubbiamente uno dei personaggi più carismatici a far parte della scuderia Marvel, un personaggio che negli anni ha avuto un sempre maggiore successo, tanto che oltre ai fumetti degli X-Men, ha anche una serie esclusiva, dal titolo Wolverine, appunto, e ovviamente i film per il cinema, che dopo la trilogia di X-Men, che comunque lo vedeva protagonista, si è focalizzato sul personaggio con il quarto film “Wolverine: Le Origini”.
Da parte mia, dell’universo Marvel conosco le storie più importanti, ma degli X-Men e Wolverine non so quasi nulla, tranne le cose più basilari. Con queste mie scarse conoscenze mi sono apprestato alla visione della serie.
Curiosando un po’ per cercare info, avevo letto che l’anime è basato su una delle più belle serie aventi per protagonista il mutante. Ora i casi sono due: o la storia di base non era tutto questo granché, oppure sono i giapponesi ad averla rovinata.
La trama dell’anime è semplice, troppo semplice, addirittura banale. E noiosa. Per tutto l’anime c’è Wolverine che insegue la sua fidanzata, Mariko Yashida, figlia del capo del clan Yashida, lo yakuza più potente del paese, che per estendere i suoi affari nel mare asiatico concede la figlia in sposa all’erede del clan Kurohagi. E Wolverine la deve salvare, andando prima in Giappone e poi a Madripoor, isola sotto il controllo di Kurohagi completamente in mano alla criminalità, per impedire il matrimonio, con tanto di scena-citazione al film “Il Laureato”.
Praticamente il tutto a mio parere è tirato per le lunghe, di 12 episodi ne sarebbero bastati la metà, pochi colpi di scena, molto prevedibili, e finale scontatissimo, ma questo per via della natura del personaggio. Personaggi banali e stereotipati, si sa già cosa diranno o cosa faranno prima che lo facciano. L’unico personaggio abbastanza caratterizzato è il solo Wolverine, anche se non so quanto sia in linea con l’originale americano. Comunque me lo ricordavo più incazzoso e selvaggio. I cattivi, meglio non parlarne. Inutili dal primo all’ultimo, capaci solo di dire frasi fatte.
I combattimenti, quei pochi affrontati, non sono nulla di straordinario: a parte 3-4 avversari notevoli Wolverine combatte i classici scagnozzi cui basta un colpo di artigli per schiattare, e sono parecchi. Negli altri, Wolverine non fa che prendere mazzate, ma tanto lui ha il fattore rigenerante.
Comunque i movimenti e le animazioni mi sono sembrate buone, anche durante sequenze veloci d’azione. Il character design invece l’ho trovato molto brutto. Non mi è piaciuto per niente. I volti troppo lunghi, specialmente quelli delle ragazze, per nulla belle o sexy. Invece Wolverine non è per niente simile, neanche lontanamente, a quello del fumetto. L’hanno fatto troppo belloccio, forse è ispirato a Hugh Jackman, l’attore che gli ha prestato il volto nella versione cinematografica. Io vedo proprio la faccia di Jackman.
Le musiche sono sufficienti, pochi brani compongono la colonna sonora, e durante gli episodi in sottofondo si sentono sempre le musiche usate per l’apertura e la chiusura a seconda del caso.
Il doppiaggio è buono, ma la pronuncia dei giapponesi sui termini inglesi mi dà davvero molto fastidio. Alcune volte sono sicuro di aver sentito pronunciare “Rogan” invece di Logan, ma ancora di più, sentire ogni volta “Vulvarì” invece di Wolverine non è bello.
In definitiva, quest’anime mi ha convinto davvero poco, e visto che nutrivo più speranze rispetto a quello che è stato fatto per Iron Man, la delusione è maggiore.
Per me è un anime noioso, banale, e scialbo. Non basta Wolverine con il suo carisma a reggere tutto.