Maria Holic Alive
Davvero, mi dispiace, ma non ce l'ho fatta. Questa seconda stagione di "Maria Holic" mi ha estremamente deluso, a tal punto da definirla orribile e inguardabile. Tutte le cose che caratterizzavano la prima stagione, cioè gag e battute divertenti, personaggi caratterizzati abbastanza bene e simpatici, suspense che ti invitava a proseguire la visione, qua erano del tutto sparite. Oltre a questo mi aspettavo che la trama andasse, in qualche modo, avanti tra la protagonista e Mariya, ma niente. Con questo quinto episodio lo 'droppo' definitivamente.
Sconsiglio a tutti la visione.
Sconsiglio a tutti la visione.
Forse sono stato abituato fin troppo bene con la prima stagione, ma non posso che ammettere come la seconda serie di “Maria Holic”, almeno per il mio parere, sia leggermente inferiore rispetto al suo predecessore. L’impostazione è uguale: un’opera di dodici episodi, che oscilla tra la commedia scolastica e quella demenziale. Eppure manca quella scintilla che aveva reso la prima stagione un esemplare di degno rispetto.
Ci si aspettava, forse, un ulteriore salto di qualità, un miglioramento continuo, che proseguisse l’ottimo andamento delle prime dodici puntate, ma così non è stato.
Anzi, dal punto di vista della trama, si torna addirittura indietro nel tempo. Una strana scelta, che fa incominciare la storia nuovamente a primavera, o poco più tardi. Nonostante il periodo di tempo sia pressoché lo stesso, si riesce comunque a concentrarsi su momenti diversi rispetto a quelli della prima serie; una sorta di storia parallela, che a malapena tiene conto di quanto accumulato fino ad ora.
Lo ammetto, è stata una leggera delusione. Perché? Semplice, nessuno dei personaggi cresce, muta, si trasforma. Maria, Kanako e via dicendo... sono tutti bloccati in una sorta di limbo senza tempo, che non li fa proseguire lungo il loro percorso. La storia si accavalla con quella già vista, senza però coincidere veramente. Una scelta azzardata, che non ha reso quanto si era aspettato.
Ed è proprio nella limpidezza e nell’originalità che questa nuova opera perde rispetto alla precedente. Non c’è più quell’effetto sorpresa che si era avuto due anni prima, e pure le gag sembrano far divertire leggermente meno. E dire che i personaggi non sono cambiati per nulla...
Nessun nuovo arrivato (se non una veloce comparsa della sorellina di Kanako e un piccolo spasimante), nessun nuovo sprint verso una meta finale. Si va avanti per inerzia e così sia. Ma verso dove? Se nella prima serie si poteva intravedere uno scopo finale, ora invece si è perso pure quello. La relazione tra Maria e Kanako è bloccata per ovvi motivi di ambientazione, e così vale pure per gli altri personaggi. Si scoprono piccoli dettagli interessanti sui vari protagonisti e Kanako, a un certo punto, pare avere quasi un ripensamento sul proprio comportamento. Ma non solo è troppo poco, questo viene pure cancellato dal suo solito atteggiamento da “babbea” (che secondo me è andato via via peggiorando).
La grafica pare leggermente migliorata, ma lo stile è sempre quello: l’impronta Shaft si sente. Musica e doppiaggio mantengono gli ottimi livelli dimostrati in passato, ma non dubitavo della loro qualità. Quello che forse poteva essere svolto molto meglio era la gestione generale della storia (anche se, devo ammetterlo, parlo senza conoscere in alcun modo l’opera cartacea originale).
Insomma, “Maria Holic Alive”, pur restando un prodotto piacevole e guardabile, denota sicuramente un calo rispetto agli standard a cui ci aveva abituato nella passata stagione. Tutta l’irriverenza, la spudoratezza e l’originalità vengono perdute in una commedia divertente, certo, ma non poi così sensazionale.
Il finale è, a mio avviso, una chiusura affrettata, che non conclude niente e lascia lo spettatore con un senso di non appagamento.
Voto finale: 6
Ci si aspettava, forse, un ulteriore salto di qualità, un miglioramento continuo, che proseguisse l’ottimo andamento delle prime dodici puntate, ma così non è stato.
Anzi, dal punto di vista della trama, si torna addirittura indietro nel tempo. Una strana scelta, che fa incominciare la storia nuovamente a primavera, o poco più tardi. Nonostante il periodo di tempo sia pressoché lo stesso, si riesce comunque a concentrarsi su momenti diversi rispetto a quelli della prima serie; una sorta di storia parallela, che a malapena tiene conto di quanto accumulato fino ad ora.
Lo ammetto, è stata una leggera delusione. Perché? Semplice, nessuno dei personaggi cresce, muta, si trasforma. Maria, Kanako e via dicendo... sono tutti bloccati in una sorta di limbo senza tempo, che non li fa proseguire lungo il loro percorso. La storia si accavalla con quella già vista, senza però coincidere veramente. Una scelta azzardata, che non ha reso quanto si era aspettato.
Ed è proprio nella limpidezza e nell’originalità che questa nuova opera perde rispetto alla precedente. Non c’è più quell’effetto sorpresa che si era avuto due anni prima, e pure le gag sembrano far divertire leggermente meno. E dire che i personaggi non sono cambiati per nulla...
Nessun nuovo arrivato (se non una veloce comparsa della sorellina di Kanako e un piccolo spasimante), nessun nuovo sprint verso una meta finale. Si va avanti per inerzia e così sia. Ma verso dove? Se nella prima serie si poteva intravedere uno scopo finale, ora invece si è perso pure quello. La relazione tra Maria e Kanako è bloccata per ovvi motivi di ambientazione, e così vale pure per gli altri personaggi. Si scoprono piccoli dettagli interessanti sui vari protagonisti e Kanako, a un certo punto, pare avere quasi un ripensamento sul proprio comportamento. Ma non solo è troppo poco, questo viene pure cancellato dal suo solito atteggiamento da “babbea” (che secondo me è andato via via peggiorando).
La grafica pare leggermente migliorata, ma lo stile è sempre quello: l’impronta Shaft si sente. Musica e doppiaggio mantengono gli ottimi livelli dimostrati in passato, ma non dubitavo della loro qualità. Quello che forse poteva essere svolto molto meglio era la gestione generale della storia (anche se, devo ammetterlo, parlo senza conoscere in alcun modo l’opera cartacea originale).
Insomma, “Maria Holic Alive”, pur restando un prodotto piacevole e guardabile, denota sicuramente un calo rispetto agli standard a cui ci aveva abituato nella passata stagione. Tutta l’irriverenza, la spudoratezza e l’originalità vengono perdute in una commedia divertente, certo, ma non poi così sensazionale.
Il finale è, a mio avviso, una chiusura affrettata, che non conclude niente e lascia lo spettatore con un senso di non appagamento.
Voto finale: 6
Maria Holic Alive è il sequel della serie Maria Holic, adattamento ad anime dell'omonimo manga di Minari Hendo, che conta attualmente 8 tankobon ed è in corso, adattato dallo Studio Shaft, nella stagione primaverile del 2011, a distanza di due anni e qualche mese dall'uscita della prima serie.
Ripercorriamo le avventure della mente pervertita di Kanako con una seconda stagione piena di gag e citazioni. Per le gag, a mio parere non si distanziano molto da quelle della prima serie, cioè ogni personaggio non cambierà particolarità a differenza della prima serie; ognuno avrà le sue battute e il suo carattere che non maturerà (o cambierà) nel tempo. Invece, di citazioni ne troviamo innumerevoli: ne troviamo tante durante la serie, ma ogni fine episodio - negli ultimi secondi - ci verrà proposta una citazione diversa.
In questi due fattori la serie non deluderà mica, anzi, la considero davvero buona per la sua dose di commedia, però deluderà in altri fattori che uno spettatore da una seconda stagione si sarebbe aspettato di vedere, o avrebbe voluto vedere: nuovi personaggi interessanti e, in questo caso, divertenti e una trama, ovvero un'evolversi delle situazioni sentimentali tra queste ragazze di questa scuola, in primis, direi, tra Kanako e Maria (crossdressing).
Di personaggi ne troveremo pochi nuovi, la maggior parte comparirà poche volte, sprecando il potenziale di qualcuno di essi (Rindou). Cadremo nella monotonia della serie con gli stessi personaggi; qualcuno farà ridere, ma altri verranno dimezzati nel loro ruolo diventando noiosi e ripetitivi. Dio e il cane Yonakumi che sono due personaggi molto inquietanti e misteriosi - e in questo caso divertenti -, sono stati tralasciati in questa seconda serie, nonostante loro fossero tra i migliori. Padre Kanae riuscirà a farci fare due risate, ma nonostante è comparso negli ultimi episodi della prima serie, nemmeno in questa serie è stato sfruttato abbastanza.
La trama che si stava sviluppando tra la metà della prima serie con le relazioni amorose che si dovrebbero formare per forza in un istituto femminile, in questa serie verrà abbandonata del tutto. Premio però l'originalità che ci ha concesso questa seconda serie con episodi "nuovi".
Le varie opening sono davvero carine ed orecchiabili, così come l'ending. L'animazione migliora un po'. Stile dei personaggi carino. In generale, una delusione, ci aspettavamo di più dalla seconda stagione, e non i soliti processi mentali della nostra cara Kanako o le torture della "nostra sadica" Maria, però per quanto riguarda il genere "commedia" la serie riesce a farci fare due risate e quindi non ci possiamo lamentare. Ne consiglio la visione, però a distanza di tempo dalla visione della prima serie, se no vi annoierete in quanto verranno proposte sempre le stesse cose (e 24 episodi non sono pochi). Serie con alti e bassi a cui va una sufficienza.
Voto prima serie: 8
Voto seconda serie: 6
Voto complessivo all'opera: 7
Ripercorriamo le avventure della mente pervertita di Kanako con una seconda stagione piena di gag e citazioni. Per le gag, a mio parere non si distanziano molto da quelle della prima serie, cioè ogni personaggio non cambierà particolarità a differenza della prima serie; ognuno avrà le sue battute e il suo carattere che non maturerà (o cambierà) nel tempo. Invece, di citazioni ne troviamo innumerevoli: ne troviamo tante durante la serie, ma ogni fine episodio - negli ultimi secondi - ci verrà proposta una citazione diversa.
In questi due fattori la serie non deluderà mica, anzi, la considero davvero buona per la sua dose di commedia, però deluderà in altri fattori che uno spettatore da una seconda stagione si sarebbe aspettato di vedere, o avrebbe voluto vedere: nuovi personaggi interessanti e, in questo caso, divertenti e una trama, ovvero un'evolversi delle situazioni sentimentali tra queste ragazze di questa scuola, in primis, direi, tra Kanako e Maria (crossdressing).
Di personaggi ne troveremo pochi nuovi, la maggior parte comparirà poche volte, sprecando il potenziale di qualcuno di essi (Rindou). Cadremo nella monotonia della serie con gli stessi personaggi; qualcuno farà ridere, ma altri verranno dimezzati nel loro ruolo diventando noiosi e ripetitivi. Dio e il cane Yonakumi che sono due personaggi molto inquietanti e misteriosi - e in questo caso divertenti -, sono stati tralasciati in questa seconda serie, nonostante loro fossero tra i migliori. Padre Kanae riuscirà a farci fare due risate, ma nonostante è comparso negli ultimi episodi della prima serie, nemmeno in questa serie è stato sfruttato abbastanza.
La trama che si stava sviluppando tra la metà della prima serie con le relazioni amorose che si dovrebbero formare per forza in un istituto femminile, in questa serie verrà abbandonata del tutto. Premio però l'originalità che ci ha concesso questa seconda serie con episodi "nuovi".
Le varie opening sono davvero carine ed orecchiabili, così come l'ending. L'animazione migliora un po'. Stile dei personaggi carino. In generale, una delusione, ci aspettavamo di più dalla seconda stagione, e non i soliti processi mentali della nostra cara Kanako o le torture della "nostra sadica" Maria, però per quanto riguarda il genere "commedia" la serie riesce a farci fare due risate e quindi non ci possiamo lamentare. Ne consiglio la visione, però a distanza di tempo dalla visione della prima serie, se no vi annoierete in quanto verranno proposte sempre le stesse cose (e 24 episodi non sono pochi). Serie con alti e bassi a cui va una sufficienza.
Voto prima serie: 8
Voto seconda serie: 6
Voto complessivo all'opera: 7
Disastro. Una parola che racchiude appieno il sequel di Maria Holic. Ma come si fa a rovinare in questo modo una serie che possedeva il perfetto mix di demenziale e irriverenza? Sembra che per la produzione di questo "Maria Holic Alive" si siano utilizzati gli episodi scartati dalla prima serie perché reputati di livello inferiore.
Tutto l'anime è incentrato su una valanga di presunte gags, la cui stragrande maggioranza sono pietose, ma com'è possibile? Continuo a chiedermelo sin da quando ne ho concluso la visione: nella prima serie mi piegavo in due dalle risate, tutto era estremamente fresco e "nuovo"; qui invece a ogni episodio vengono propinate situazioni in cui la nostra Kanako sembra ripercorrere a ritroso quel che era stato il ben superiore prequel.
I personaggi sono perfettamente uguali durante tutta la visione: non vi è neanche un episodio che cambi lo "status quo" della vicenda, tutto è immobile e immutabile secondo le strette direttive imposte dalle continue situazioni demenziali. Da quest'anime mi aspettavo parecchi cambiamenti sia dal punto di vista narrativo sia da quello sentimentale, e soprattutto un'evoluzione delle vicende fra Kanako e Maryia: nulla di tutto questo.
Cosa si può aggiungere? La delusione è tanta e nella piattezza generale salvo soltanto il parroco Kanae, unico che risolleva le sorti di alcuni episodi.
Un vero e proprio disastro.
Tutto l'anime è incentrato su una valanga di presunte gags, la cui stragrande maggioranza sono pietose, ma com'è possibile? Continuo a chiedermelo sin da quando ne ho concluso la visione: nella prima serie mi piegavo in due dalle risate, tutto era estremamente fresco e "nuovo"; qui invece a ogni episodio vengono propinate situazioni in cui la nostra Kanako sembra ripercorrere a ritroso quel che era stato il ben superiore prequel.
I personaggi sono perfettamente uguali durante tutta la visione: non vi è neanche un episodio che cambi lo "status quo" della vicenda, tutto è immobile e immutabile secondo le strette direttive imposte dalle continue situazioni demenziali. Da quest'anime mi aspettavo parecchi cambiamenti sia dal punto di vista narrativo sia da quello sentimentale, e soprattutto un'evoluzione delle vicende fra Kanako e Maryia: nulla di tutto questo.
Cosa si può aggiungere? La delusione è tanta e nella piattezza generale salvo soltanto il parroco Kanae, unico che risolleva le sorti di alcuni episodi.
Un vero e proprio disastro.
Aspettavo questa seconda serie con molto ardore e con queste belle vacanze di Pasqua avrò l'occasione di gustarmi ogni nuova puntata che uscirà. Giustamente con una sola puntata è difficile recensire questo anime, però cercherò di farlo lo stesso.
Iniziamo con il dire che la sigla iniziale è qualcosa di orripilante, una voce maschile ci ha "scacato" del tutto, ma capisco il messaggio di fondo essendo Kanako una yuri pervertita.
I disegni sono come al solito molto ben fatti.
Piccola pecca: nella prima serie il primo episodio mi aveva fatta morire dalle risate, questo primo episodio mi ha lasciato invece con l'amaro in bocca, neanche un sorriso.
Spero veramente che si riprenda e che magari Kanako si metta con Maria, tiè, l'ho detto u.u
Iniziamo con il dire che la sigla iniziale è qualcosa di orripilante, una voce maschile ci ha "scacato" del tutto, ma capisco il messaggio di fondo essendo Kanako una yuri pervertita.
I disegni sono come al solito molto ben fatti.
Piccola pecca: nella prima serie il primo episodio mi aveva fatta morire dalle risate, questo primo episodio mi ha lasciato invece con l'amaro in bocca, neanche un sorriso.
Spero veramente che si riprenda e che magari Kanako si metta con Maria, tiè, l'ho detto u.u
