Aquarion Evol
<b>Attenzione: la seguente recensione contiene spoiler sulla serie precedente</b>
Tra leggende, poteri incredibili e sentimenti, la saga di "Aquarion" fu un'enorme sorpresa nel panorama degli anime robotici, complice una caratterizzatone dei personaggi molto azzeccata e uno strabiliante mecha design, uniti a una solida narrativa che riuscì ad unire elementi fantasy, mecha e sentimentali (alcuni perfino non convenzionai).
E ora, con "Aquarion Evol", la leggenda dell'angelo meccanico e della sacra genesi è pronta a ricominciare.
Sono passati ben 12000 anni dalla battaglia finale contro gli angeli delle tenebre, culminato poi con il sacrificio dell'Aquarion e dei suoi piloti, rimasti all'interno per prevenire la distruzione del pianeta, e tale battaglia è entrata nella leggenda fra libri, culti religiosi e perfino pellicole cinematografiche, con tanto della fondazione del'Istituto Sacro Angelo, dedicato alla leggenda dell'Aquarion e frequentato da giovani dotati di poteri Element.
Nessuno sa che nell'istituto fu istituita la Neo-DEAVA, ovvero l'erede della DEAVA originale, la quale recluta Element e li addestra al pilotaggio di tre nuovi Vector, chiamati Z,X e Y, in grado di creare un nuovo modello di Aquarion, con tanto di Vector di riserva in modo da formare un Aquarion di scorta, ma, per motivi specificati più avanti nella serie, l'istituto e stato separato in maschile e femminile, rendendo eventuali fusioni fra sessi diversi vietate.
Purtroppo, da diverso tempo la Terra è sotto l'attacco delle macchine del pianeta Altair, pianeta situato in una dimensione parallela, le quali rapiscono le donne per portarle su loro pianeta, poiché le donne di Altair sono morte per via di un male misterioso. Ovviamente, i due Aquarion dell'istituto, divisi in squadra maschile e femminile, sono obbligati a respingerli, ma con risultati alterni.
Tutto cambia quando avverrà l'incontro fra due giovani, ovvero Amata Sora e Mikono Suzushiro, e durante l'ennesimo attacco di Altair a sfavore della Neo-DEAVA (per l'apparizione di un terrificante mecha pilotato dal Selvaggio Kagura), i due ragazzi vengono coinvolti e Amata utilizza i suoi celati poteri Element basati sul volo e incredibilmente finiscono all'interno del Vector Z, provocando la fusione fra Vector pilotati da piloti di sesso diverso e innescando la nascita della configurazione Evol. Dopo una dura battaglia, costringono le forze di Altair alla ritirata.
Portati (e separati) all'istituto e alla base della Neo-DEAVA, i due ragazzi capiscono la situazione e dopo un po' di difficoltà riescono a legare con alcuni ragazzi dell'istituto, ma, dopo l'ennesima battaglia, compiono la mossa fatale: distruggono il muro divisorio dell'istituto e per ordine del presidente dell'istituto e della Neo-DEAVA, un ancora vivo e in salute Gen Fudo, viene istituita la convivenza fra entrambi i sessi.
Tra alti e bassi, Amata e Mikono, con l'aiuto di nuovi amici e compagni di battaglia conosciuti all'istituto, continuano la loro battaglia contro Altair, ma un sinistro individuo trama nell'ombra e, come nella precedente serie, misteri, intrighi, rivelazioni, verità, colpi di scena e sentimenti saranno alla base della battaglia.
"Evol" riprende gli elementi che hanno caratterizzato la precedente serie: una trama piena di colpi di scena, dove i sentimenti romantici saranno alla base della storia, con tanto di collegamenti agli avvenimenti accaduti nella prima serie; una forte caratterizzazione dei personaggi, ognuno con i propri caratteri e con puntate a loro dedicate in modo da non renderli elementi per far numero, dove nascono amicizie e sentimenti più profondi per qualcuno, e anche i nemici di Altair mostrano una forte umanità nelle scene a loro dedicate; e ovviamente combattimenti all'insegna della sorpresa e dell'assurdo, dove le configurazioni degli Aquarion (qui Evol, Gepard e Spada) mostreranno poteri sempre più assurdi e spettacolari ed efficaci in base ai piloti (anche qui con tanto di nome dell'attacco prima dell'esecuzione).
In ambito grafico la serie abbandona lo stile da quadro della precedente, in favore di una grafica più realistica e colorata, specialmente nelle scene in CGI raffiguranti l'Aquarion e i vari mecha di Altair, complice l'apparizione di un ospite venuto dal passato (lì la sorpresa è stata enorme).
Anche in ambito sonoro si bissa la qualità della precedente, con musiche molto orchestrate, con tanto di insert song e ottime opening ed ending, ma, se sentite la mancanza di quelle delle serie precedenti, tranquilli che avrete modo di sentirle.
"Aquarion Evol" riesce a trasmettere le stesse emozioni della serie precedente, certo, l'inizio non è dei più simpatici, ma col tempo l'atmosfera riuscirà a risollevarsi. E' vero inoltre che vengono affrontati, non in maniera estrema, per fortuna, alcuni temi un po' particolari, ma che per fortuna verranno risolti.
Per il resto, rimane una serie molto bella da vedere, dove ancora una volta sarà il sentimento dell'amore ad essere la carta vincente.
Tra leggende, poteri incredibili e sentimenti, la saga di "Aquarion" fu un'enorme sorpresa nel panorama degli anime robotici, complice una caratterizzatone dei personaggi molto azzeccata e uno strabiliante mecha design, uniti a una solida narrativa che riuscì ad unire elementi fantasy, mecha e sentimentali (alcuni perfino non convenzionai).
E ora, con "Aquarion Evol", la leggenda dell'angelo meccanico e della sacra genesi è pronta a ricominciare.
Sono passati ben 12000 anni dalla battaglia finale contro gli angeli delle tenebre, culminato poi con il sacrificio dell'Aquarion e dei suoi piloti, rimasti all'interno per prevenire la distruzione del pianeta, e tale battaglia è entrata nella leggenda fra libri, culti religiosi e perfino pellicole cinematografiche, con tanto della fondazione del'Istituto Sacro Angelo, dedicato alla leggenda dell'Aquarion e frequentato da giovani dotati di poteri Element.
Nessuno sa che nell'istituto fu istituita la Neo-DEAVA, ovvero l'erede della DEAVA originale, la quale recluta Element e li addestra al pilotaggio di tre nuovi Vector, chiamati Z,X e Y, in grado di creare un nuovo modello di Aquarion, con tanto di Vector di riserva in modo da formare un Aquarion di scorta, ma, per motivi specificati più avanti nella serie, l'istituto e stato separato in maschile e femminile, rendendo eventuali fusioni fra sessi diversi vietate.
Purtroppo, da diverso tempo la Terra è sotto l'attacco delle macchine del pianeta Altair, pianeta situato in una dimensione parallela, le quali rapiscono le donne per portarle su loro pianeta, poiché le donne di Altair sono morte per via di un male misterioso. Ovviamente, i due Aquarion dell'istituto, divisi in squadra maschile e femminile, sono obbligati a respingerli, ma con risultati alterni.
Tutto cambia quando avverrà l'incontro fra due giovani, ovvero Amata Sora e Mikono Suzushiro, e durante l'ennesimo attacco di Altair a sfavore della Neo-DEAVA (per l'apparizione di un terrificante mecha pilotato dal Selvaggio Kagura), i due ragazzi vengono coinvolti e Amata utilizza i suoi celati poteri Element basati sul volo e incredibilmente finiscono all'interno del Vector Z, provocando la fusione fra Vector pilotati da piloti di sesso diverso e innescando la nascita della configurazione Evol. Dopo una dura battaglia, costringono le forze di Altair alla ritirata.
Portati (e separati) all'istituto e alla base della Neo-DEAVA, i due ragazzi capiscono la situazione e dopo un po' di difficoltà riescono a legare con alcuni ragazzi dell'istituto, ma, dopo l'ennesima battaglia, compiono la mossa fatale: distruggono il muro divisorio dell'istituto e per ordine del presidente dell'istituto e della Neo-DEAVA, un ancora vivo e in salute Gen Fudo, viene istituita la convivenza fra entrambi i sessi.
Tra alti e bassi, Amata e Mikono, con l'aiuto di nuovi amici e compagni di battaglia conosciuti all'istituto, continuano la loro battaglia contro Altair, ma un sinistro individuo trama nell'ombra e, come nella precedente serie, misteri, intrighi, rivelazioni, verità, colpi di scena e sentimenti saranno alla base della battaglia.
"Evol" riprende gli elementi che hanno caratterizzato la precedente serie: una trama piena di colpi di scena, dove i sentimenti romantici saranno alla base della storia, con tanto di collegamenti agli avvenimenti accaduti nella prima serie; una forte caratterizzazione dei personaggi, ognuno con i propri caratteri e con puntate a loro dedicate in modo da non renderli elementi per far numero, dove nascono amicizie e sentimenti più profondi per qualcuno, e anche i nemici di Altair mostrano una forte umanità nelle scene a loro dedicate; e ovviamente combattimenti all'insegna della sorpresa e dell'assurdo, dove le configurazioni degli Aquarion (qui Evol, Gepard e Spada) mostreranno poteri sempre più assurdi e spettacolari ed efficaci in base ai piloti (anche qui con tanto di nome dell'attacco prima dell'esecuzione).
In ambito grafico la serie abbandona lo stile da quadro della precedente, in favore di una grafica più realistica e colorata, specialmente nelle scene in CGI raffiguranti l'Aquarion e i vari mecha di Altair, complice l'apparizione di un ospite venuto dal passato (lì la sorpresa è stata enorme).
Anche in ambito sonoro si bissa la qualità della precedente, con musiche molto orchestrate, con tanto di insert song e ottime opening ed ending, ma, se sentite la mancanza di quelle delle serie precedenti, tranquilli che avrete modo di sentirle.
"Aquarion Evol" riesce a trasmettere le stesse emozioni della serie precedente, certo, l'inizio non è dei più simpatici, ma col tempo l'atmosfera riuscirà a risollevarsi. E' vero inoltre che vengono affrontati, non in maniera estrema, per fortuna, alcuni temi un po' particolari, ma che per fortuna verranno risolti.
Per il resto, rimane una serie molto bella da vedere, dove ancora una volta sarà il sentimento dell'amore ad essere la carta vincente.
A titolo informativo, questa è la mia prima recensione (non sono tipo che fa queste cose) ma mi sentivo in dovere di farla in quanto fan sfegatata per Sousei no Aquarion.
Dopo aver visto per almeno una decina di volte la prima stagione, che trovo assolutamente stupenda, sono venuta a conoscenza di Aquarion Evol, che ho iniziato a vedere con delle aspettative molto alte. L'avessi mai fatto.
I personaggi principali di EVOL hanno una cadenza quanto mai commerciale e distorta, basti pensare al protagonista che quando si eccita inizia a volteggiare per aria, e questo succede in ogni cavolo di episodio per ogni cavolo di ragazza nonostante giuri amore (quasi da stalker) nei confronti della protagonista.
Altro dettaglio che fa innervosire è come riprendano in modo spudorato la prima stagione in molti modi, per esempio, nel primo, l'incarnazione di Celian era stata divisa tra Silvia e Sirius in modo da non far capire subito chi fosse l'incarnazione di Apollonius, in EVOL la stessa cosa è copiata e incollata in modo abbastanza fastidioso per il personaggio di Apollonius che viene diviso tra un uomo bestia super figo (che di sicuro ha fatto impazzire le ragazzine giapponesi e non) e il protagonista docile che nemmeno lontanamente somiglia ad Apollonius o ad Apollo.
Un altro esempio lo si può ritrovare nel fatto che in EVOL abbiano scombussolato il personaggio di Apollo, dicendo che è l'incarnazione del cane di Celian quando nella prima stagione di Aquarion in molte moltissime occasioni, tra ricordi e flashback, si vede chiaramente che Apollo è l'indiscussa incarnazione di Ali del Sole Apollonius e del cane non c'è nemmeno l'ombra.
La ripresa di alcune scene della prima stagione e messe un po' a caso per spiegare poco o niente corona questo fantastico fallimento di anime.
Do come voto 3 perchè comunque, se esternata da Aquarion, questa seconda stagione di per sè sarebbe come qualsiasi anime che vedi, ti prende e che però dimentichi di aver visto quasi subito.
Per concludere non consiglio la visione di questo anime per chi come me ama profondamente Aquarion, o per lo meno non partite con il presupposto che possa raggiungere i livelli di Aquarion.
Nonostante la grafica di EVOL sia gran lunga migliore, la storia è decisamente commerciale.
Dopo aver visto per almeno una decina di volte la prima stagione, che trovo assolutamente stupenda, sono venuta a conoscenza di Aquarion Evol, che ho iniziato a vedere con delle aspettative molto alte. L'avessi mai fatto.
I personaggi principali di EVOL hanno una cadenza quanto mai commerciale e distorta, basti pensare al protagonista che quando si eccita inizia a volteggiare per aria, e questo succede in ogni cavolo di episodio per ogni cavolo di ragazza nonostante giuri amore (quasi da stalker) nei confronti della protagonista.
Altro dettaglio che fa innervosire è come riprendano in modo spudorato la prima stagione in molti modi, per esempio, nel primo, l'incarnazione di Celian era stata divisa tra Silvia e Sirius in modo da non far capire subito chi fosse l'incarnazione di Apollonius, in EVOL la stessa cosa è copiata e incollata in modo abbastanza fastidioso per il personaggio di Apollonius che viene diviso tra un uomo bestia super figo (che di sicuro ha fatto impazzire le ragazzine giapponesi e non) e il protagonista docile che nemmeno lontanamente somiglia ad Apollonius o ad Apollo.
Un altro esempio lo si può ritrovare nel fatto che in EVOL abbiano scombussolato il personaggio di Apollo, dicendo che è l'incarnazione del cane di Celian quando nella prima stagione di Aquarion in molte moltissime occasioni, tra ricordi e flashback, si vede chiaramente che Apollo è l'indiscussa incarnazione di Ali del Sole Apollonius e del cane non c'è nemmeno l'ombra.
La ripresa di alcune scene della prima stagione e messe un po' a caso per spiegare poco o niente corona questo fantastico fallimento di anime.
Do come voto 3 perchè comunque, se esternata da Aquarion, questa seconda stagione di per sè sarebbe come qualsiasi anime che vedi, ti prende e che però dimentichi di aver visto quasi subito.
Per concludere non consiglio la visione di questo anime per chi come me ama profondamente Aquarion, o per lo meno non partite con il presupposto che possa raggiungere i livelli di Aquarion.
Nonostante la grafica di EVOL sia gran lunga migliore, la storia è decisamente commerciale.
"Aquarion Evol" è una serie di 26 episodi, realizzata nel 2012, che continua, almeno teoricamente, le vicende di "Sousei no Aquarion". Il genere è prettamente mecha, anche se s'intrecciano forti tendenze sentimentali, in quanto i vari protagonisti saranno alle prese, oltre che con i soliti nemici esterni, anche con problemi interiori. L'amore alle volte può essere un potente alleato, ma ancora più spesso un nemico che, con i suoi tormenti, tortura l'animo umano fino allo stremo delle forze.
In generale devo ammettere che, come anime, non mi è affatto dispiaciuto anche se, lo dico subito, non ho avuto il piacere di guardare precedentemente "Sousei no Aquarion" e, nonostante non è strettamente necessario, sono del parere che avrebbe avuto un effetto totalmente diverso conoscendo le vicende antecedenti ai fatti narrati nell'opera qui descritta.
Amata Sora è il protagonista della nostra vicenda e, almeno nelle scene iniziali, sembra un normalissimo ragazzo, alle prese con un bella "scottatura" amorosa per la bella e riservata Mikono Suzushiro. I due si sono conosciuti in un cinema e, dopo neanche uno sguardo, sembrano fatti l'uno per l'altro. Destino?
Amata l'accompagna a visitare la città e, nel bel mezzo dell'appuntamento, si ritroveranno coinvolti in un attacco nemico. Enormi robot scendono dal cielo e iniziano a catturare i cittadini che, incautamente, stavano passeggiando per le vie del paese.
Amata e Mikono cercano di scappare, ma entrambi, in seguito al crollo di un edificio, rimangono intrappolati sotto le macerie. Rassegnati e sconsolati sembrano quasi accettare il loro destino nefasto, quando Amata, improvvisamente, sprigiona un misterioso potere che, di fatto, gli permetterà di volare e liberarsi così dalla morsa opprimente dei detriti.
Eppure non è finita, perché il nemico sembra ancora più agguerrito e, nonostante l'avvento di due unità alleate, appare molto più forte. Kagura, il pilota del robot alieno, sembra attratto dall'odore di Mikono e, chiamandola "donna maledetta" si scaglia contro quest'ultima. Ancora una volta la vita dei due protagonisti sembra irrimediabilmente segnata, ma, inaspettatamente, i due vengono assorbiti da una navicella di Vega (il pianeta in cui vivono) e, nella foga del momento, si fondono con altre due navicelle, guidate da Zessica e Cayenne (quest'ultimo fratello di Mikono).
Tale fusione era incredibile, non solo per il fatto che Amata e Mikono risultavano completamente estranei al mondo dei combattimenti, ma anche perché la fusione tra maschi e femmine era severamente proibita e, almeno fino al quel momento, considerata impossibile da realizzarsi. E così avviene il miracolo, il nemico è costretto a fuggire, ma, allo stesso tempo, Amata e Mikono verranno irrimediabilmente coinvolti in una dimensione di combattimenti, robot giganti e nemici provenienti da altri pianeti.
Ma la domanda interessante è: "quei due ci sono finiti per caso, oppure erano destinati ad incominciare questa nuovo avventura?" chissà, forse entrambi non sono del tutto estranei…
Partiamo dal presupposto che, quest'anime, è riuscito a colpirmi in maniera positiva, anche se non sono un grande appassionato di genere "mecha". In effetti i combattimenti tra robot giganti sono realizzati in maniera quasi eccellente e molto appassionanti, ma, a mio avviso, il pregio di quest'opera è quello di essere andata oltre il semplice racconto di combattimenti futuristici. Le relazione tra i vari protagonisti infatti vengono studiate in maniera particolarmente precisa e, lo ammetto, ho trovato incredibilmente bello il "triangolo amoroso" tra Zessica, Amata e Mikono.
Fin dall'inizio appare evidente che Mikono è in vantaggio rispetto all'altra ragazza e non ci sono dubbi che, se fosse per Amata, i due starebbero già insieme. Dunque niente scelta o indecisione per il nostro eroe, ma il semplice problema di dover fare i conti con il cuore spezzato di Zessica. Se quest'ultima si ritrova nel bel mezzo di una tormenta d'amore, Mikono non è da meno, perché, nonostante l'affetto per Amata, si ritrova stranamente attratta da Kagura, il ragazzo alieno che, stranamente, dice di essere destinato a stare la fanciulla.
Sconforto, delusione, amore, passione e un'altra miriade di sentimenti s'intrecciano in un anime che, oltre a questo, offre comunque un bello spettacolo, tra combattimenti e azione. Un buon mix che, certamente, non delude le aspettative.
I vari personaggi ci vengono mostrati in tutte le loro particolarità e caratteristiche, cosicché è possibile tracciare una mappa ben dettagliata dei caratteri dei vari protagonisti. Andy, Mix, Cayenne, Shrade…anche se non appartengono al terzetto principale non risultano affatto emarginati.
Unico difetto, anche se credo sia voluto, è l'eccessiva melodrammaticità di alcune situazioni o discorsi, che, in certe occasioni, appaiono piuttosto irrealistici o banali. Non sono contro l'immagine dell'"Eroe", ma alcuni ragionamenti o comportamenti appaiono, a volte, un pochino troppo stereotipati. Tuttavia, come già detto, credo proprio che tale effetto sia stato voluto.
La grafica è molto buona e anche i combattimenti tra robot sono realizzati in maniera più che discreta: semplici, chiari e coinvolgenti. Niente a che fare con quelle lotte ingarbugliate tra meccanismi e rotelle che, nel caos del combattimento, non permettono neanche di distinguere il nemico dall'alleato.
Colonna sonora d'eccellenza, non solo per l'opening e l'ending, ma anche per il sottofondo durante i vari episodi: epico al punto giusto e capace di far immedesimare lo spettatore. Doppiaggio buono e privo di errori grossolani.
Dunque, una volta che ci siamo accertati del buon livello tecnico dell'anime e della complessiva organicità dell'opera, non posso che augurarvi una buona visione. La storia è veramente intrigante e, in talune occasioni, presenta sviluppi davvero inaspettati. Purtroppo non ho avuto occasione di guardare la prima stagione (non è necessaria, ma, penso, permetterebbe un maggiore coinvolgimento emotivo), ma sono riuscito comunque a gustarmi appieno quest'anime.
Il finale è ben realizzato e si conclude in maniera corretta, senza eccessive accelerazioni o questioni irrisolte. Certo, le vicende amorose rimangono un pochino così…ma in fondo, non è certo un anime romantico.
Solo una cosa non ho capito e, chiedo venia, può risultare un piccolo spoiler: a Mix, come hanno fatto a ricrescere? (durante la visione dell'anime capirete)
Voto finale: 8…e mezzo!
In generale devo ammettere che, come anime, non mi è affatto dispiaciuto anche se, lo dico subito, non ho avuto il piacere di guardare precedentemente "Sousei no Aquarion" e, nonostante non è strettamente necessario, sono del parere che avrebbe avuto un effetto totalmente diverso conoscendo le vicende antecedenti ai fatti narrati nell'opera qui descritta.
Amata Sora è il protagonista della nostra vicenda e, almeno nelle scene iniziali, sembra un normalissimo ragazzo, alle prese con un bella "scottatura" amorosa per la bella e riservata Mikono Suzushiro. I due si sono conosciuti in un cinema e, dopo neanche uno sguardo, sembrano fatti l'uno per l'altro. Destino?
Amata l'accompagna a visitare la città e, nel bel mezzo dell'appuntamento, si ritroveranno coinvolti in un attacco nemico. Enormi robot scendono dal cielo e iniziano a catturare i cittadini che, incautamente, stavano passeggiando per le vie del paese.
Amata e Mikono cercano di scappare, ma entrambi, in seguito al crollo di un edificio, rimangono intrappolati sotto le macerie. Rassegnati e sconsolati sembrano quasi accettare il loro destino nefasto, quando Amata, improvvisamente, sprigiona un misterioso potere che, di fatto, gli permetterà di volare e liberarsi così dalla morsa opprimente dei detriti.
Eppure non è finita, perché il nemico sembra ancora più agguerrito e, nonostante l'avvento di due unità alleate, appare molto più forte. Kagura, il pilota del robot alieno, sembra attratto dall'odore di Mikono e, chiamandola "donna maledetta" si scaglia contro quest'ultima. Ancora una volta la vita dei due protagonisti sembra irrimediabilmente segnata, ma, inaspettatamente, i due vengono assorbiti da una navicella di Vega (il pianeta in cui vivono) e, nella foga del momento, si fondono con altre due navicelle, guidate da Zessica e Cayenne (quest'ultimo fratello di Mikono).
Tale fusione era incredibile, non solo per il fatto che Amata e Mikono risultavano completamente estranei al mondo dei combattimenti, ma anche perché la fusione tra maschi e femmine era severamente proibita e, almeno fino al quel momento, considerata impossibile da realizzarsi. E così avviene il miracolo, il nemico è costretto a fuggire, ma, allo stesso tempo, Amata e Mikono verranno irrimediabilmente coinvolti in una dimensione di combattimenti, robot giganti e nemici provenienti da altri pianeti.
Ma la domanda interessante è: "quei due ci sono finiti per caso, oppure erano destinati ad incominciare questa nuovo avventura?" chissà, forse entrambi non sono del tutto estranei…
Partiamo dal presupposto che, quest'anime, è riuscito a colpirmi in maniera positiva, anche se non sono un grande appassionato di genere "mecha". In effetti i combattimenti tra robot giganti sono realizzati in maniera quasi eccellente e molto appassionanti, ma, a mio avviso, il pregio di quest'opera è quello di essere andata oltre il semplice racconto di combattimenti futuristici. Le relazione tra i vari protagonisti infatti vengono studiate in maniera particolarmente precisa e, lo ammetto, ho trovato incredibilmente bello il "triangolo amoroso" tra Zessica, Amata e Mikono.
Fin dall'inizio appare evidente che Mikono è in vantaggio rispetto all'altra ragazza e non ci sono dubbi che, se fosse per Amata, i due starebbero già insieme. Dunque niente scelta o indecisione per il nostro eroe, ma il semplice problema di dover fare i conti con il cuore spezzato di Zessica. Se quest'ultima si ritrova nel bel mezzo di una tormenta d'amore, Mikono non è da meno, perché, nonostante l'affetto per Amata, si ritrova stranamente attratta da Kagura, il ragazzo alieno che, stranamente, dice di essere destinato a stare la fanciulla.
Sconforto, delusione, amore, passione e un'altra miriade di sentimenti s'intrecciano in un anime che, oltre a questo, offre comunque un bello spettacolo, tra combattimenti e azione. Un buon mix che, certamente, non delude le aspettative.
I vari personaggi ci vengono mostrati in tutte le loro particolarità e caratteristiche, cosicché è possibile tracciare una mappa ben dettagliata dei caratteri dei vari protagonisti. Andy, Mix, Cayenne, Shrade…anche se non appartengono al terzetto principale non risultano affatto emarginati.
Unico difetto, anche se credo sia voluto, è l'eccessiva melodrammaticità di alcune situazioni o discorsi, che, in certe occasioni, appaiono piuttosto irrealistici o banali. Non sono contro l'immagine dell'"Eroe", ma alcuni ragionamenti o comportamenti appaiono, a volte, un pochino troppo stereotipati. Tuttavia, come già detto, credo proprio che tale effetto sia stato voluto.
La grafica è molto buona e anche i combattimenti tra robot sono realizzati in maniera più che discreta: semplici, chiari e coinvolgenti. Niente a che fare con quelle lotte ingarbugliate tra meccanismi e rotelle che, nel caos del combattimento, non permettono neanche di distinguere il nemico dall'alleato.
Colonna sonora d'eccellenza, non solo per l'opening e l'ending, ma anche per il sottofondo durante i vari episodi: epico al punto giusto e capace di far immedesimare lo spettatore. Doppiaggio buono e privo di errori grossolani.
Dunque, una volta che ci siamo accertati del buon livello tecnico dell'anime e della complessiva organicità dell'opera, non posso che augurarvi una buona visione. La storia è veramente intrigante e, in talune occasioni, presenta sviluppi davvero inaspettati. Purtroppo non ho avuto occasione di guardare la prima stagione (non è necessaria, ma, penso, permetterebbe un maggiore coinvolgimento emotivo), ma sono riuscito comunque a gustarmi appieno quest'anime.
Il finale è ben realizzato e si conclude in maniera corretta, senza eccessive accelerazioni o questioni irrisolte. Certo, le vicende amorose rimangono un pochino così…ma in fondo, non è certo un anime romantico.
Solo una cosa non ho capito e, chiedo venia, può risultare un piccolo spoiler: a Mix, come hanno fatto a ricrescere? (durante la visione dell'anime capirete)
Voto finale: 8…e mezzo!
"Aquarion Evol" si prospetta come un anime interessante sin dai primi episodi. Ha un ritmo mai troppo lento e mai troppo frenetico.
Trama: la storia ha come protagonista Amata, un giovane ragazzo possessore di un potere "element", e quindi destinato a controllare i leggendari robot "Aquaria". Grazie però all'incontro con la bella Mikono salirà a bordo dell' "Aquarion", il robot proibito, con cui dovrà combattere per la salvezza del mondo. L'ultima speranza dell'umanità è infatti la Neo Deava, organizzazione che raccoglie sotto di sé i possessori di poteri element. Così inizia la nuova leggenda!
L'anime, di ventisei episodi, può contare su dei bei disegni e buone ambientazioni, nonché caratterizzazioni dei personaggi veramente dettagliate: abbiamo personaggi che instaurano tra loro forti rapporti e legami, abbiamo azione e sentimento ovunque. Non metto 10 a quest'anime solamente per la computer grafica utilizzata per i leggendari robot (utilizzata anche nella serie precedente), che rende forse la visione un po' meccanica e "statica".
Trama: la storia ha come protagonista Amata, un giovane ragazzo possessore di un potere "element", e quindi destinato a controllare i leggendari robot "Aquaria". Grazie però all'incontro con la bella Mikono salirà a bordo dell' "Aquarion", il robot proibito, con cui dovrà combattere per la salvezza del mondo. L'ultima speranza dell'umanità è infatti la Neo Deava, organizzazione che raccoglie sotto di sé i possessori di poteri element. Così inizia la nuova leggenda!
L'anime, di ventisei episodi, può contare su dei bei disegni e buone ambientazioni, nonché caratterizzazioni dei personaggi veramente dettagliate: abbiamo personaggi che instaurano tra loro forti rapporti e legami, abbiamo azione e sentimento ovunque. Non metto 10 a quest'anime solamente per la computer grafica utilizzata per i leggendari robot (utilizzata anche nella serie precedente), che rende forse la visione un po' meccanica e "statica".
<b>Attenzione, contiene spoiler di tutta la trama.</b>
La riconferma che certi sequel andrebbero lasciati perdere, anche per non rovinare la trama della prima serie è tutta qui. Aquarion Evol riesce in tutto ciò nel peggiore dei modi, presentandosi con una grafica molto più giapponese del precedente, condito stavolta anche dai soliti super seni di cui non si sentiva la mancanza nel primo. Molto forzato e prevedibile in tutto, non fa niente per stupire gli spettatori, perfino nelle fusioni al contrario della prima serie, in questa vengono mostrate sempre le stesse tre fusioni, Aquarion Evol, Spada e Ghepard. Colonna sonora inascoltabile, non a caso ripropone spesso pezzi della prima serie, riuscendo a rendere almeno quella parte accettabile. Almeno un pochino. Aggiungiamoci personaggi senza spessore, carisma o carattere interessante, sotto trame prive d'interesse se escludiamo quella che lega "l'alieno" Jin alla piccola ragazzina che scompare se imbarazzata, e una trama principale che più prevedibile e ripetitiva non si poteva fare e abbiamo il rapporto sul pessimo anime che è Aquarion Evol. Troppo palese la somiglianza del protagonista Amata con Kagura e la somiglianza di entrambi con Apollo, per non capire che fossero perlomeno fratelli (e sarebbe stato molto più originale che riproporre il solito cliché del corpo diviso in due). Talmente palese che gli autori hanno sentito il bisogno di cercare una rivelazione shock e l'hanno trovata purtroppo per il senso del buon gusto, di fatto smontando quasi tutta la prima serie di Aquarion con la rivelazione che Apollo non è l'incarnazione di Ali del sole Apollonium, bensì del suo cane da guardia Pollon. Roba che può rivelarsi shock solo in senso negativo, specie per chi ha seguito la prima serie e si sente palesemente preso in giro da una rivelazione senza capo né coda. Basta ricordare le ali strappate comparse sulla schiena di Apollo durante uno degli episodi del primo Aquarion (evento importante, quello delle ali strappate di Apollonium, nella prima serie, mai menzionato nella seconda proprio per evitare di smentirsi da soli addirittura negli stessi episodi) per capire la mancanza di senso di tale scelta. Nel mezzo una guerra tra due mondi divisi, di cui uno si ritrova senza donne e di conseguenza senza progenie. Perché il bisogno di rapire donne da altri mondi invece di cercare una soluzione all'evidente problema interno, lo sanno solo gli autori. Il finale si fa prima a scartarlo, come tutto l'anime in generale. Il tre ci starebbe solo per la presa in giro legata all'Apollo incarnazione di Pollon ma non è che tutto il resto si salvi, anzi. Forse sarebbe stato da 6 molto ristretto senza di quella e senza l'improvvisa conversione finale di Kagura, ultimo atto di un anime pessimo sotto quasi tutti i punti di vista. Dimenticavo la parte iniziale sull'amore proibito, roba da sbellicarsi...alle spalle dell'anime stesso. Il finale è imbarazzante e non perché c'è love-love-love ovunque, un po' come tutta la serie. Un consiglio finale...se avete tempo da buttare, buttatelo altrove.
La riconferma che certi sequel andrebbero lasciati perdere, anche per non rovinare la trama della prima serie è tutta qui. Aquarion Evol riesce in tutto ciò nel peggiore dei modi, presentandosi con una grafica molto più giapponese del precedente, condito stavolta anche dai soliti super seni di cui non si sentiva la mancanza nel primo. Molto forzato e prevedibile in tutto, non fa niente per stupire gli spettatori, perfino nelle fusioni al contrario della prima serie, in questa vengono mostrate sempre le stesse tre fusioni, Aquarion Evol, Spada e Ghepard. Colonna sonora inascoltabile, non a caso ripropone spesso pezzi della prima serie, riuscendo a rendere almeno quella parte accettabile. Almeno un pochino. Aggiungiamoci personaggi senza spessore, carisma o carattere interessante, sotto trame prive d'interesse se escludiamo quella che lega "l'alieno" Jin alla piccola ragazzina che scompare se imbarazzata, e una trama principale che più prevedibile e ripetitiva non si poteva fare e abbiamo il rapporto sul pessimo anime che è Aquarion Evol. Troppo palese la somiglianza del protagonista Amata con Kagura e la somiglianza di entrambi con Apollo, per non capire che fossero perlomeno fratelli (e sarebbe stato molto più originale che riproporre il solito cliché del corpo diviso in due). Talmente palese che gli autori hanno sentito il bisogno di cercare una rivelazione shock e l'hanno trovata purtroppo per il senso del buon gusto, di fatto smontando quasi tutta la prima serie di Aquarion con la rivelazione che Apollo non è l'incarnazione di Ali del sole Apollonium, bensì del suo cane da guardia Pollon. Roba che può rivelarsi shock solo in senso negativo, specie per chi ha seguito la prima serie e si sente palesemente preso in giro da una rivelazione senza capo né coda. Basta ricordare le ali strappate comparse sulla schiena di Apollo durante uno degli episodi del primo Aquarion (evento importante, quello delle ali strappate di Apollonium, nella prima serie, mai menzionato nella seconda proprio per evitare di smentirsi da soli addirittura negli stessi episodi) per capire la mancanza di senso di tale scelta. Nel mezzo una guerra tra due mondi divisi, di cui uno si ritrova senza donne e di conseguenza senza progenie. Perché il bisogno di rapire donne da altri mondi invece di cercare una soluzione all'evidente problema interno, lo sanno solo gli autori. Il finale si fa prima a scartarlo, come tutto l'anime in generale. Il tre ci starebbe solo per la presa in giro legata all'Apollo incarnazione di Pollon ma non è che tutto il resto si salvi, anzi. Forse sarebbe stato da 6 molto ristretto senza di quella e senza l'improvvisa conversione finale di Kagura, ultimo atto di un anime pessimo sotto quasi tutti i punti di vista. Dimenticavo la parte iniziale sull'amore proibito, roba da sbellicarsi...alle spalle dell'anime stesso. Il finale è imbarazzante e non perché c'è love-love-love ovunque, un po' come tutta la serie. Un consiglio finale...se avete tempo da buttare, buttatelo altrove.
Accidenti, che delusione. Vorrei non fosse vero, mi piacerebbe leggere che questa seconda serie sia stata cancellata in modo da salvare la trama della prima.
Per chi ama il genere, è bello guardare Evol: grafica superba, colonne sonore fantastiche, episodi accattivanti. Tipico dell'Aquarion che tanto si ama. Finché poi, verso le ultime puntate, tutto non viene capovolto con assurdità e poco gusto, distruggendo anche quello che era stato raccontato nella prima serie. Primo fra tutti il nostro caro Apollo, letteralmente colpito e affondato. Non mi sta bene, non posso accettarlo, così non si fa. Non si distruggono i personaggi passati per creare una storia nuova, soprattutto se questa storia non piace e ha del patetico, visti i molti punti deboli.
Perciò guardatelo pure, ma per protestare con i mentecatti che hanno rovinato l'anime.
Per chi ama il genere, è bello guardare Evol: grafica superba, colonne sonore fantastiche, episodi accattivanti. Tipico dell'Aquarion che tanto si ama. Finché poi, verso le ultime puntate, tutto non viene capovolto con assurdità e poco gusto, distruggendo anche quello che era stato raccontato nella prima serie. Primo fra tutti il nostro caro Apollo, letteralmente colpito e affondato. Non mi sta bene, non posso accettarlo, così non si fa. Non si distruggono i personaggi passati per creare una storia nuova, soprattutto se questa storia non piace e ha del patetico, visti i molti punti deboli.
Perciò guardatelo pure, ma per protestare con i mentecatti che hanno rovinato l'anime.
Questo è uno degli anime più belli che io abbia mai visto dopo 'Sousei no Aquarion'. 'Aquarion Evol' è appunto il sequel di 'Sousei no Aquarion': partendo dalla grafica spettacolare, che mi ha lasciato a bocca aperta, la storia è quella che si è svolta 12.000 anni prima in Aquarion.
La potenza descrittiva e l'originalità della storia in sé fanno traboccare il cuore di gioia perché si presentano elementi quali la reincarnazione, la natura, il bene contro il male, la tecnologia, l'amore così talmente intricati, ricercati e fusi bene nella trama da affascinare chi lo guarda tanto da scuotergli l'animo.
Inoltre l'anime può essere gradito dal più vasto pubblico proprio per la ricchezza di elementi di generi diversi presenti nella storia. Anche essendo un sequel e pur narrando la medesima storia di 12.000 anni prima, 'Aquarion Evol' non risulta per niente banale perché presenta delle variazioni sostanziali dei protagonisti principali - un esempio prorompente è quello di Amata e Kagura, corrispondenti ad Apollo in Aquarion. Anche il 'realismo' con il quale viene trattata questa storia, in alcuni punti tragica, è fondamentale per comprenderne a fondo la bellezza. Infatti sfortunatamente accade che il ruolo di alcuni protagonisti cambi o scompaia ribaltando drasticamente alcune situazioni e atteggiamenti e il fatto che non si forzi la trama tentando in tutti i modi di non mutare la situazione iniziale che si presenta è simbolo di una storia completa e matura che è oltremodo potente.
La potenza descrittiva e l'originalità della storia in sé fanno traboccare il cuore di gioia perché si presentano elementi quali la reincarnazione, la natura, il bene contro il male, la tecnologia, l'amore così talmente intricati, ricercati e fusi bene nella trama da affascinare chi lo guarda tanto da scuotergli l'animo.
Inoltre l'anime può essere gradito dal più vasto pubblico proprio per la ricchezza di elementi di generi diversi presenti nella storia. Anche essendo un sequel e pur narrando la medesima storia di 12.000 anni prima, 'Aquarion Evol' non risulta per niente banale perché presenta delle variazioni sostanziali dei protagonisti principali - un esempio prorompente è quello di Amata e Kagura, corrispondenti ad Apollo in Aquarion. Anche il 'realismo' con il quale viene trattata questa storia, in alcuni punti tragica, è fondamentale per comprenderne a fondo la bellezza. Infatti sfortunatamente accade che il ruolo di alcuni protagonisti cambi o scompaia ribaltando drasticamente alcune situazioni e atteggiamenti e il fatto che non si forzi la trama tentando in tutti i modi di non mutare la situazione iniziale che si presenta è simbolo di una storia completa e matura che è oltremodo potente.
Il primo "Aquarion", lo ricordo come un anime di combattimenti fra enormi robot, dotato di una trama interessante, ma non eccezionale, basata soprattutto sull'evoluzione del rapporto fra i due protagonisti, maschile e femminile, inizialmente conflittuale, ma che poi sfocia in amore. Tuttavia, non mi rimase impresso, soprattutto a causa di un finale insipido per i miei gusti, della serie: i due personaggi principali finalmente scoprono di essere innamorati l'uno dell'altra ma uno dei due alla fine si sacrifica per il bene dell'umanità. Lo ammetto: non sono mai stato un fan delle storie leggere e/o semi-comiche che cercano di diventare super-drammatiche nel finale. Proprio non le sopporto, le trame giapponesi così concepite, che magari vorrebbero anche farti piangere (cosa impossibile, visto la loro prevedibilità o scarsa coerenza), ma a me fanno soltanto venire voglia di spaccare il muso agli autori.
Il secondo "Aquarion" ha una trama apparentemente molto diversa da quella del predecessore, a parte il fatto che i robot necessitano di tre piloti che abbiano un minimo d'intesa, per potersi combinare, anche se poi questo particolare va via via scemando. Ma verso metà serie la trama inizia a ricongiungersi con gli eventi del primo. Graficamente siamo su livelli eccellenti, come stile, pulizia e animazioni, praticamente lo stato dell'arte dell'odierna animazione giapponese. Le musiche sono semplicemente stupefacenti, e guarderesti l'anime solo per ascoltarle. La trama, ancora una volta, non è nulla di che (se già il predecessore era poco originale, figuriamoci questo) ma, come per il primo, anche in questo caso essa è molto ben orchestrata e piena di personaggi ben caratterizzati. Oltre a essere molto simpatica, per via delle gag fra i tanti personaggi, la storia viene resa ancora più ricca grazie alla presenza di personaggi misteriosi e ad alcuni bei colpi di scena nella parte finale. Oddio, belli... Non proprio tutti. A un certo punto c'è un colpo di scena che praticamente ti smonta tutta la serie precedente, cosa che non mi è andata giù.
Al centro di questo secondo "Aquarion", ancora una volta vi è l'amore, che domina la scena in maniera ancor più evidente che non nel primo capitolo e coinvolge praticamente tutti i personaggi.
E il finale? Arrivati alla puntata 26 c'era ancora molta carne al fuoco, troppa per poter essere "cotta per bene" in una ventina di minuti e quindi, come volevasi dimostrare, lo spettatore alla fine ha la netta impressione che sia stato tagliato un bel po' di materiale e che altre cose siano state "forzate" a causa della necessità di dovere chiudere la serie.
<b>[***ATTENZIONE SPOILER***]</b>
Ad esempio, la storia fra Mix ed Andy, a mio avviso una delle più belle, meritava senz'altro di essere maggiormente approfondita. Come avrà fatto Mix a tornare donna negli ultimi fotogrammi della puntata 26? Sarà stato il semplice fatto di respirare nuovamente atmosfera terrestre, oppure avrà subito un intervento chirurgico? Beh, in ogni caso, il suo ritorno alla normalità mi è parso troppo repentino. Peccato inoltre non avere potuto vedere la reazione di Andy al ritorno di Mix in forma femminile.
Allo stesso modo meritavano di essere approfonditi alcuni personaggi chiave, quali Jessica e Kagura, e non sarebbe stato male se si fossero messi insieme, visto che in fondo erano molto simili come carattere, ed entrambi avevano provato la sofferenza di un amore non corrisposto. E che dire di quel personaggio femminile sempre con il volto coperto da un sacco? Pensavo che alla fine ci fosse qualche colpo di scena che lo coinvolgesse, invece niente. Era Un semplice cameo. La conversione a "buono" di Kagura, infine, è stata molto rapida e forzata. Da gran pezzo di m... a grande amicone nel giro di pochi minuti? Mah.
<b>[***FINE SPOILER***]</b>
Pertanto, il mio giudizio finale su "Aquarion Evol" è: discreto, ma forse anche una sola puntata in più, per dei piccoli ma importanti approfondimenti e per sviluppare meglio le relazioni fra alcuni personaggi, l'avrebbe potuto rendere un anime da ricordare. Peccato. Se non altro mi rimarranno impresse le stupende musiche.
Il secondo "Aquarion" ha una trama apparentemente molto diversa da quella del predecessore, a parte il fatto che i robot necessitano di tre piloti che abbiano un minimo d'intesa, per potersi combinare, anche se poi questo particolare va via via scemando. Ma verso metà serie la trama inizia a ricongiungersi con gli eventi del primo. Graficamente siamo su livelli eccellenti, come stile, pulizia e animazioni, praticamente lo stato dell'arte dell'odierna animazione giapponese. Le musiche sono semplicemente stupefacenti, e guarderesti l'anime solo per ascoltarle. La trama, ancora una volta, non è nulla di che (se già il predecessore era poco originale, figuriamoci questo) ma, come per il primo, anche in questo caso essa è molto ben orchestrata e piena di personaggi ben caratterizzati. Oltre a essere molto simpatica, per via delle gag fra i tanti personaggi, la storia viene resa ancora più ricca grazie alla presenza di personaggi misteriosi e ad alcuni bei colpi di scena nella parte finale. Oddio, belli... Non proprio tutti. A un certo punto c'è un colpo di scena che praticamente ti smonta tutta la serie precedente, cosa che non mi è andata giù.
Al centro di questo secondo "Aquarion", ancora una volta vi è l'amore, che domina la scena in maniera ancor più evidente che non nel primo capitolo e coinvolge praticamente tutti i personaggi.
E il finale? Arrivati alla puntata 26 c'era ancora molta carne al fuoco, troppa per poter essere "cotta per bene" in una ventina di minuti e quindi, come volevasi dimostrare, lo spettatore alla fine ha la netta impressione che sia stato tagliato un bel po' di materiale e che altre cose siano state "forzate" a causa della necessità di dovere chiudere la serie.
<b>[***ATTENZIONE SPOILER***]</b>
Ad esempio, la storia fra Mix ed Andy, a mio avviso una delle più belle, meritava senz'altro di essere maggiormente approfondita. Come avrà fatto Mix a tornare donna negli ultimi fotogrammi della puntata 26? Sarà stato il semplice fatto di respirare nuovamente atmosfera terrestre, oppure avrà subito un intervento chirurgico? Beh, in ogni caso, il suo ritorno alla normalità mi è parso troppo repentino. Peccato inoltre non avere potuto vedere la reazione di Andy al ritorno di Mix in forma femminile.
Allo stesso modo meritavano di essere approfonditi alcuni personaggi chiave, quali Jessica e Kagura, e non sarebbe stato male se si fossero messi insieme, visto che in fondo erano molto simili come carattere, ed entrambi avevano provato la sofferenza di un amore non corrisposto. E che dire di quel personaggio femminile sempre con il volto coperto da un sacco? Pensavo che alla fine ci fosse qualche colpo di scena che lo coinvolgesse, invece niente. Era Un semplice cameo. La conversione a "buono" di Kagura, infine, è stata molto rapida e forzata. Da gran pezzo di m... a grande amicone nel giro di pochi minuti? Mah.
<b>[***FINE SPOILER***]</b>
Pertanto, il mio giudizio finale su "Aquarion Evol" è: discreto, ma forse anche una sola puntata in più, per dei piccoli ma importanti approfondimenti e per sviluppare meglio le relazioni fra alcuni personaggi, l'avrebbe potuto rendere un anime da ricordare. Peccato. Se non altro mi rimarranno impresse le stupende musiche.
Nella narrativa occidentale moderna viene assegnata un grande importanza alla consistenza diegetica tra un'opera e i suoi seguiti: inconsistenze tra l'opera originale e il suo seguito vengono considerate errori e sono malviste dai lettori/spettatori. Non era così però anticamente. Pensate per esempio al ciclo arturiano, oppure ai miti greci, in cui è assolutamente normale avere versioni diverse della stessa leggenda, con sequenze di avvenimenti diverse e inconsistenti tra loro. La mentalità giapponese continua anche al giorno d'oggi ad applicare la stessa forma mentis, motivo per cui seguiti e remake di un manga o di un anime possono non rispettare gli avvenimenti dell'originale, senza che il pubblico giapponese ci veda nessun problema. Paradigmatico è il caso del Lejiverse, in cui gli stessi personaggi possono incontrarsi e vivere infinite avventure senza che le varie serie possano essere messe in nessun modo in ordine cronologico. Lo stesso si può dire dei vari remake di "Mazinger", che si possono soltanto vedere come versioni alternative della stessa leggenda.
Così va visto Aquarion Evol, il "seguito" di Sousei no Aquarion. Metto le virgolette perché per l'appunto non si tratta di un seguito, ma solo di qualcosa che lo sembra. Come il film del 2007, Wings of Genesis, che presenta una versione alternativa del Sousei, AquarionEvol è un seguito "alla giapponese" di "Aquarion", senza vincoli di consistenza diegetica con i suoi predecessori, di cui riprende i personaggi riadattandoli alle esigenze del momento. In particolare in Evol è importante il personaggio di Pollon, il cane alato di Apollonious, che compare in Wings of Genesis).
Messo bene in chiaro che le rivelazioni di Sousei no Aquarion non devono considerarsi valide né per Wings of Genesis né per Aquarion Evol e che è richiesta solo una consistenza intrinseca alla singola opera, ma non tra le diverse serie, diventa possibile apprezzare Evol per quello che è, un "Aquarion" ancora più "Aquarion2 del precedente. Quindi ancora più ironico e dissacrante, un'opera in cui Shoji Kawamori sfotte, sfotte tutto e tutti e soprattutto sfotte se stesso e le sue opere. Il colpo di scena finale, che distrugge le illusioni degli ingenui che avevano visto qualcosa di serio nel precedente "Aquarion", va letto alla luce di questa fortissima volontà dissacratoria. Tutto "Evol" è pensato per sorprendere, per fare ridere, per prendere in giro: ed è questa volontà che sta dietro a colpi assurdi come il Mugen Punch, l'Attacco Infinito del Casco di Banane, il Colpo dell'Amore Fuori Controllo (dove l'Evol sembra trasformarsi in Sailor Moon, lancia colpi a forma di cuore che viaggiano indietro nel tempo di 12000 anni!) e molti altri.
È questa volontà che si manifesta nei discorsi genialmente assurdi di Fudo, lo stesso identico Fudo del "Sousei", ma ancora più fuori di testa, se possibile. I richiami alla tradizione Zen giapponese sono ancora più forti di prima e segnalo in particolare l'episodio 14, che ricorda pari pari, sia come scene sia come immagini, "il Libro del Mito della Fenice" di Tezuka, libro secondo, pagine 47-65. L'attenzione alle tematiche sentimentali è ancora più forte e Kawamori fa il verso a "Macross" più di una volta.
Tutto questo si sposa abilmente con una struttura classica, da vero robotico: per quasi tutta la serie assistiamo al rituale combattimento della settimana contro il mostro di turno, in perfetta aderenza al canone instaurato quarant'anni fa da "Mazinga Z". I combattimenti sono superiori a quelli del Sousei e ancora più comici e divertenti nei loro colpi finali improponibili eppur geniali; l'unico mio rammarico è che nella seconda parte i combattimenti diminuiscono e c'è qualche puntata in cui mancano: poche, per fortuna. I personaggi sono molti e le 26 puntate risultano un po' strette per presentarli tutti come meritano e portare a termine le loro vicende. Ma sono difetti da poco, personaggi di valore, ce ne sono: citerò Zessica, Yunoha, Andy e Mix, mentre i due protagonisti sono un po' sottotono ma comunque adeguati al loro ruolo.
In conclusione, Aquarion Evol continua sulla falsariga del suo predecessore ma è ancora più divertente, con una grafica e delle animazioni molto superiori e con una storia che ha più fascino, perché questa volta, gli avvenimenti avvenuti 12000 anni prima, li conosciamo a menadito. Da vedere, ma solo dopo la serie del 2006 e il film del 2007.
Così va visto Aquarion Evol, il "seguito" di Sousei no Aquarion. Metto le virgolette perché per l'appunto non si tratta di un seguito, ma solo di qualcosa che lo sembra. Come il film del 2007, Wings of Genesis, che presenta una versione alternativa del Sousei, AquarionEvol è un seguito "alla giapponese" di "Aquarion", senza vincoli di consistenza diegetica con i suoi predecessori, di cui riprende i personaggi riadattandoli alle esigenze del momento. In particolare in Evol è importante il personaggio di Pollon, il cane alato di Apollonious, che compare in Wings of Genesis).
Messo bene in chiaro che le rivelazioni di Sousei no Aquarion non devono considerarsi valide né per Wings of Genesis né per Aquarion Evol e che è richiesta solo una consistenza intrinseca alla singola opera, ma non tra le diverse serie, diventa possibile apprezzare Evol per quello che è, un "Aquarion" ancora più "Aquarion2 del precedente. Quindi ancora più ironico e dissacrante, un'opera in cui Shoji Kawamori sfotte, sfotte tutto e tutti e soprattutto sfotte se stesso e le sue opere. Il colpo di scena finale, che distrugge le illusioni degli ingenui che avevano visto qualcosa di serio nel precedente "Aquarion", va letto alla luce di questa fortissima volontà dissacratoria. Tutto "Evol" è pensato per sorprendere, per fare ridere, per prendere in giro: ed è questa volontà che sta dietro a colpi assurdi come il Mugen Punch, l'Attacco Infinito del Casco di Banane, il Colpo dell'Amore Fuori Controllo (dove l'Evol sembra trasformarsi in Sailor Moon, lancia colpi a forma di cuore che viaggiano indietro nel tempo di 12000 anni!) e molti altri.
È questa volontà che si manifesta nei discorsi genialmente assurdi di Fudo, lo stesso identico Fudo del "Sousei", ma ancora più fuori di testa, se possibile. I richiami alla tradizione Zen giapponese sono ancora più forti di prima e segnalo in particolare l'episodio 14, che ricorda pari pari, sia come scene sia come immagini, "il Libro del Mito della Fenice" di Tezuka, libro secondo, pagine 47-65. L'attenzione alle tematiche sentimentali è ancora più forte e Kawamori fa il verso a "Macross" più di una volta.
Tutto questo si sposa abilmente con una struttura classica, da vero robotico: per quasi tutta la serie assistiamo al rituale combattimento della settimana contro il mostro di turno, in perfetta aderenza al canone instaurato quarant'anni fa da "Mazinga Z". I combattimenti sono superiori a quelli del Sousei e ancora più comici e divertenti nei loro colpi finali improponibili eppur geniali; l'unico mio rammarico è che nella seconda parte i combattimenti diminuiscono e c'è qualche puntata in cui mancano: poche, per fortuna. I personaggi sono molti e le 26 puntate risultano un po' strette per presentarli tutti come meritano e portare a termine le loro vicende. Ma sono difetti da poco, personaggi di valore, ce ne sono: citerò Zessica, Yunoha, Andy e Mix, mentre i due protagonisti sono un po' sottotono ma comunque adeguati al loro ruolo.
In conclusione, Aquarion Evol continua sulla falsariga del suo predecessore ma è ancora più divertente, con una grafica e delle animazioni molto superiori e con una storia che ha più fascino, perché questa volta, gli avvenimenti avvenuti 12000 anni prima, li conosciamo a menadito. Da vedere, ma solo dopo la serie del 2006 e il film del 2007.
Ciao a tutti, ragazzi, di solito non ho molta voglia di scrivere recensioni, ma per "Aquarion Evol" farò un'eccezione.
Premettendo che ho visto anche la precedente serie (come voto le darei 7), devo dire che in "Evol" ci sono dei sostanziali miglioramenti della trama: molto più articolata e complessa, nei primi episodi potrebbe non sembrare così, ma andando avanti dopo 6 o 7 puntate si inizierà a intravedere la vera storia, che non è come può sembrare, la costante ricerca di creature di Altair da uccidere.
Inoltre le puntate non sono più auto-conclusive, si continua a seguire un filone logico che guiderà lo spettatore dall'inizio dell'avventura fino alla fine.
Come di consueto, rispetto allo scorso Aquarion, la caratterizzazione dei personaggi è ottima, ci si affeziona subito a tutti gli studenti di Neo-Deava.
Anche la grafica di quest'ultimo capitolo della serie è a mio avviso veramente un capolavoro: colori sgargianti che esaltano le ambientazioni create al dettaglio, grafica CG usata in maniera impeccabile, che riesce a fondersi perfettamente con le classiche animazioni 2D.
Che dire, reputo "Aquarion Evol" veramente un'ottima serie, come ho già detto, inizialmente può non sembrare così, io stesso ero deluso, ma continuando a vedere gli episodi mi sono potuto ricredere. Ovviamente ne consiglio la visione a tutti coloro che hanno guardato "Aquarion", perché in caso contrario potrebbe risultare parecchio difficile capire che succede.
Premettendo che ho visto anche la precedente serie (come voto le darei 7), devo dire che in "Evol" ci sono dei sostanziali miglioramenti della trama: molto più articolata e complessa, nei primi episodi potrebbe non sembrare così, ma andando avanti dopo 6 o 7 puntate si inizierà a intravedere la vera storia, che non è come può sembrare, la costante ricerca di creature di Altair da uccidere.
Inoltre le puntate non sono più auto-conclusive, si continua a seguire un filone logico che guiderà lo spettatore dall'inizio dell'avventura fino alla fine.
Come di consueto, rispetto allo scorso Aquarion, la caratterizzazione dei personaggi è ottima, ci si affeziona subito a tutti gli studenti di Neo-Deava.
Anche la grafica di quest'ultimo capitolo della serie è a mio avviso veramente un capolavoro: colori sgargianti che esaltano le ambientazioni create al dettaglio, grafica CG usata in maniera impeccabile, che riesce a fondersi perfettamente con le classiche animazioni 2D.
Che dire, reputo "Aquarion Evol" veramente un'ottima serie, come ho già detto, inizialmente può non sembrare così, io stesso ero deluso, ma continuando a vedere gli episodi mi sono potuto ricredere. Ovviamente ne consiglio la visione a tutti coloro che hanno guardato "Aquarion", perché in caso contrario potrebbe risultare parecchio difficile capire che succede.
Quando ho visto che sarebbe uscita la seconda serie di "Aquarion" sono rimasto subito molto dubbioso, ma poi la tentazione di rituffarmi in questo mondo è stata troppo forte e alla fine ho deciso di vedermelo.
La prima cosa che colpisce è senz'altro la qualità del prodotto dal punto di vista tecnico, con i tratti del disegno e i colori che trovo veramente stupendi, che sanno colpire lo spettatore e danno una prima immagine molto positiva. La colonna sonora poi è sicuramente all'altezza della prima serie, con alcune traccie del vecchio "Aquarion" che vengono riprese e rendono la visione sicuramente emozionante per chi ha avuto modo di vedere la prima serie. Da segnalare poi la seconda opening, molto bella.
Ora, abbiamo un comparto tecnico sicuramente eccezionale, ma da qui in poi l'anime cade lentamente in basso rispetto alla prima serie. Per prima cosa c'è questa mania negli anime recenti di esagerare con le tette delle ragazze e con i doppi sensi, che nella serie abbondano. Certo, con la fusione ci sono delle scene di nudo, ma al di fuori di quelle nella prima serie non si era poi andato oltre, cosa che invece "Evol" fa e anche spesso e volentieri. Questo non rende pesante la visione, ma di certo è una pecca se si fa un confronto con "Sousei". Dall'altro lato ci sono i due protagonisti, Amata e Mikono, che senza dubbio sanno emozionare lo spettatore, ma non reggono il confronto con Silvia e Apollo. Sono deboli e insicuri, quasi patetici in confronto ai loro predecessori, specie Mikono, un po' meno Amata, anche perché se si va più avanti con la storia si capisce che questo suo carattere debole ha una motivazione, visto che la sua anima è stata separata in due frammenti.
Fin qui gli aspetti negativi non sono poi così pesanti da deludere le aspettative degli appassionati, almeno non quanto le scelte di trama che i produttori compiono, molto probabilmente per stupire lo spettatore con dei colpi di scena inaspettati. A distanza di 7 anni dall'uscita di "Sousei no Aquarion" era inevitabile che qualcosa non girasse per il verso giusto e infatti gli sceneggiatori stravolgono la storia, cambiandone i ruoli e ribaltando tutto ciò che lo spettatore già sapeva, finendo anche per contraddirsi, visto che certe scene nella prima serie vanno in tutt'altra direzione rispetto a ciò che si dice in "Evol".
In conclusione, "Aquarion Evol" ricrea il mondo di "Aquarion" cercando un salto di qualità dal punto di vista tecnico che sicuramente funziona, e riesce nelle prime battute a creare una storia di fondo che sa emozionare, per poi cadere e deludere con le rivelazioni sulla serie precedente. Anche il finale non è sicuramente all'altezza di un prodotto che, se i produttori l'avessero saputo sfruttare meglio, avrebbe potuto essere l'anime dell'anno: un'occasione mancata.
La prima cosa che colpisce è senz'altro la qualità del prodotto dal punto di vista tecnico, con i tratti del disegno e i colori che trovo veramente stupendi, che sanno colpire lo spettatore e danno una prima immagine molto positiva. La colonna sonora poi è sicuramente all'altezza della prima serie, con alcune traccie del vecchio "Aquarion" che vengono riprese e rendono la visione sicuramente emozionante per chi ha avuto modo di vedere la prima serie. Da segnalare poi la seconda opening, molto bella.
Ora, abbiamo un comparto tecnico sicuramente eccezionale, ma da qui in poi l'anime cade lentamente in basso rispetto alla prima serie. Per prima cosa c'è questa mania negli anime recenti di esagerare con le tette delle ragazze e con i doppi sensi, che nella serie abbondano. Certo, con la fusione ci sono delle scene di nudo, ma al di fuori di quelle nella prima serie non si era poi andato oltre, cosa che invece "Evol" fa e anche spesso e volentieri. Questo non rende pesante la visione, ma di certo è una pecca se si fa un confronto con "Sousei". Dall'altro lato ci sono i due protagonisti, Amata e Mikono, che senza dubbio sanno emozionare lo spettatore, ma non reggono il confronto con Silvia e Apollo. Sono deboli e insicuri, quasi patetici in confronto ai loro predecessori, specie Mikono, un po' meno Amata, anche perché se si va più avanti con la storia si capisce che questo suo carattere debole ha una motivazione, visto che la sua anima è stata separata in due frammenti.
Fin qui gli aspetti negativi non sono poi così pesanti da deludere le aspettative degli appassionati, almeno non quanto le scelte di trama che i produttori compiono, molto probabilmente per stupire lo spettatore con dei colpi di scena inaspettati. A distanza di 7 anni dall'uscita di "Sousei no Aquarion" era inevitabile che qualcosa non girasse per il verso giusto e infatti gli sceneggiatori stravolgono la storia, cambiandone i ruoli e ribaltando tutto ciò che lo spettatore già sapeva, finendo anche per contraddirsi, visto che certe scene nella prima serie vanno in tutt'altra direzione rispetto a ciò che si dice in "Evol".
In conclusione, "Aquarion Evol" ricrea il mondo di "Aquarion" cercando un salto di qualità dal punto di vista tecnico che sicuramente funziona, e riesce nelle prime battute a creare una storia di fondo che sa emozionare, per poi cadere e deludere con le rivelazioni sulla serie precedente. Anche il finale non è sicuramente all'altezza di un prodotto che, se i produttori l'avessero saputo sfruttare meglio, avrebbe potuto essere l'anime dell'anno: un'occasione mancata.
Aquarion Evol è il seguito del più famoso Sousei Aquarion, che andò in onda anni addietro su Mtv. L'incipit è simile, sono passati 12 mila anni dal mito di Apollo e Silvia ed è questo il tema conduttivo per buona parte della serie. Per molti episodi ci si sforza di capire chi sia la reincarnazione dei personaggi della prima stagione, ed effettivamente i protagonisti lo sono, ma non sto a dirvi chi, è molto intuibile. Anime molto diverso da Sousei, dove i combattimenti mecha la facevano da padrone, tra esilaranti fusioni orgasmiche e gag tra i protagonisti, questo Evol presenta un buon chara dei personaggi, perlomeno contro il MOE che spadroneggia, e preferisce concentrarsi sulle storie d'amore dei personaggi principali e secondari. C'è un protagonista abbandonato, Amata Sora, la ragazza della quale si innamora a prima vista, Mikono Suzushiro, e 2 affascinanti incomodi, Zessica Wong e Kagura Demuri, che daranno vita ad un agguerrito quadrangolo amoroso, fino all'episodio 15.
Sebbene in questa serie sia vietato amare, come dice Zen Fudo (ve lo ricordate?) Evol è incentrato sull'amore difficile dei suoi personaggi. Ma perchè è vietato amare? Solo perchè l'Aquarion va in modalità Berserk o perchè c'è un rancoroso angelo delle tenebre che distrugge tutte le coppiette? A voi scoprirlo con la visione di Evol. Rimane comunque un mecha molto divertente, come lo era la prima serie con certe trovate, ma scema nella seconda parte. Insomma, poteva essere l'anime dell'anno 2012, ma con alcune rivelazioni scioccanti degli ultimissimi episodi ha distrutto, o meglio Kawamori e Okada hanno distrutto, anche Sousei. La prima serie era romantica ed avvincente per la gloriosa promessa d'amore tra Celiane ed Apollonius e poi Silvia ed Apollo, ma sapere chi è la reincarnazione dei protagonisti è stato spiazzante e deludente. Se volete vedere un bell'anime spensierato e senza troppe pretese godetevelo, ne vale la pena. Il Mecha design è anche più accurato di Sousei, preparatevi però alla distruzione di una grande storia d'amore.
Sebbene in questa serie sia vietato amare, come dice Zen Fudo (ve lo ricordate?) Evol è incentrato sull'amore difficile dei suoi personaggi. Ma perchè è vietato amare? Solo perchè l'Aquarion va in modalità Berserk o perchè c'è un rancoroso angelo delle tenebre che distrugge tutte le coppiette? A voi scoprirlo con la visione di Evol. Rimane comunque un mecha molto divertente, come lo era la prima serie con certe trovate, ma scema nella seconda parte. Insomma, poteva essere l'anime dell'anno 2012, ma con alcune rivelazioni scioccanti degli ultimissimi episodi ha distrutto, o meglio Kawamori e Okada hanno distrutto, anche Sousei. La prima serie era romantica ed avvincente per la gloriosa promessa d'amore tra Celiane ed Apollonius e poi Silvia ed Apollo, ma sapere chi è la reincarnazione dei protagonisti è stato spiazzante e deludente. Se volete vedere un bell'anime spensierato e senza troppe pretese godetevelo, ne vale la pena. Il Mecha design è anche più accurato di Sousei, preparatevi però alla distruzione di una grande storia d'amore.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Mi sono vista i miei 26 episodi e ora è il momento che quest'anime si prenda le sue dovute critiche più o meno negative.
Dunque, a prima vista avevo capito subito che non sarebbe stato niente di paragonabile alla prima serie, ma l'emozione di rivedere di nuovo le gesta dell'Aquarion mi ha entusiasmata talmente tanto da coprire eventuali difetti. L'animazione è decisamente migliorata, colori sgargianti, ottime le opening sempre di Akino che aveva cantato anche quelle della prima serie e ottima la colonna sonora che ha ripreso le sigle di "Sousei no Aquarion" commuovendo i più malinconici.
Nelle prime puntate vengono ripresi i soliti combattimenti ovviamente con delle novità rispetto alla prima serie (come ad esempio la natura sacrilega della fusione mista, ecc.) e anche l'ambientazione non è male. L'arsenale di personaggi è vasto così come i loro caratteri, anche se purtroppo non tutti verranno sviluppati abbastanza, ma non possiamo chiedere troppo. La trama insomma è quella che è, un po' deboluccia ma l'interesse per le relazioni tra i personaggi e la voglia di vedere come interverranno i nemici mi hanno fatto apprezzare tutte le puntate fino a un certo punto, tanto che la settimana di attesa era veramente dura. Le buone idee non mancano, mi è piaciuta veramente tanto la maledizione che ha colpito Altair per cui tutte le donne si trasformano in uomini, mi è piaciuto il fatto che gli autori hanno tenuto nascosto, anche se era evidente, la natura passata dei protagonisti, le relazioni tra i personaggi.
Ho apprezzato molto Zessica come personaggio (non tanto come abbigliamento) che al contrario di altri mi è sembrata a tutto tondo, più caratterizzata e più sviluppata. Poi ho amato la relazione Cyenne/Shrade che, a parer mio, va oltre l'amicizia, e considerato l'anime potrebbe anche essere.
Qual è allora il neo o quali sono i nei di questa serie?
Prima di tutto, il ricorso troppo insistito ai doppi sensi. Non mi ricordo se nella prima serie era lo stesso, ma qui in certi momenti diventano veramente pesanti a mio avviso. Oltre ai doppi sensi, non ho apprezzato queste tette enormi e poco coperte. Non sono una bacchettona, ma potevano vestirle con più decenza, e diminuire la taglia dei reggiseni. L'episodio al lago è stato proprio l'apoteosi, ma quello c'è in ogni anime che ho visto e me ne faccio anche una ragione. Ma se poi ci mettono le banane e anche frasi come "Fammi riempire il tuo buco" allora inizio a infastidirmi, visto il genere di anime
Secondo, i due protagonisti. Amata e Mikono sono veramente i personaggi che meno ho sopportato di tutta la serie. I classici debolucci che invece si scoprono forti a loro modo e che alla fine si tirano fuori ecc. Storia vecchia, ormai con me non attacca più. Apollo e Silvia erano fatti di tutt'altra pasta.
Infine c'è proprio il tumore dell'opera: il colpo di scena. Io non so se i produttori l'abbiano fatto per cambiare le carte in tavola e scioccare tutti i poveri spettatori oppure lo pensassero già dopo aver concluso la prima serie. Visto il tempo intercorso, credo sia la prima ipotesi. Tutto a un tratto si mettono a rievocare i fatti di 12000 anni prima come se improvvisamente iniziasse a importare anche la vera storia per cui hanno creato una serie chiamata "Aquarion" svelandoci "con grande sorpresa" che Mikono è proprio la reincarnazione di Celiane/Silvia. Il riassunto della storia è stato anche utile, ma qualcosa non mi tornava. Chi diavolo era 'sto cane di nome Pollon? Ma come, non lo sapete? Proprio Apollo, che in realtà non è la reincarnazione di Apollonius, ma del suo cane e così Amata/Kagura. Mi state prendendo in giro? Purtroppo sono seri, e sono seria anch'io quando dico che in questo modo gli autori hanno perso tutta la mia stima. Ma Apollonius allora chi è? Facciamo due più due, non è rimasto nessuno tranne... ecco, non lo voglio nemmeno dire. A questo punto inizia la fase patetica, con relazioni omosessuali buttate lì in cui vengono coinvolti morti che non si sa bene se siano morti, corpi presi in prestito, genitori che in quattro e quattr'otto si svelano per poi morire felici(?), amori puri che creano il mitico Aquarion LOVE (santa pazienza, allora era per questo che si erano inventati EVOL?) e battaglie che al confronto con la prima serie fanno sorridere. Mikono tenta anche di scusarsi con l'ombra di Toma che tanto alla fine, al contrario di lei, dal suo amato Apollonius, ci ritorna. Alla fine cosa succede? Mix magicamente ritorna donna e tettuta come prima (tante storie su Andy che l'avrebbe amata/o lo stesso e poi), gli altri tornano a scuola, Kagura e Zessica nella disperazione secondo me si metteranno insieme - già sono state lanciate le basi - e poi arrivano Amata e Mikono super innamorati circondati da un alone dorato. E io dovrei essere soddisfatta?
Mi sono vista i miei 26 episodi e ora è il momento che quest'anime si prenda le sue dovute critiche più o meno negative.
Dunque, a prima vista avevo capito subito che non sarebbe stato niente di paragonabile alla prima serie, ma l'emozione di rivedere di nuovo le gesta dell'Aquarion mi ha entusiasmata talmente tanto da coprire eventuali difetti. L'animazione è decisamente migliorata, colori sgargianti, ottime le opening sempre di Akino che aveva cantato anche quelle della prima serie e ottima la colonna sonora che ha ripreso le sigle di "Sousei no Aquarion" commuovendo i più malinconici.
Nelle prime puntate vengono ripresi i soliti combattimenti ovviamente con delle novità rispetto alla prima serie (come ad esempio la natura sacrilega della fusione mista, ecc.) e anche l'ambientazione non è male. L'arsenale di personaggi è vasto così come i loro caratteri, anche se purtroppo non tutti verranno sviluppati abbastanza, ma non possiamo chiedere troppo. La trama insomma è quella che è, un po' deboluccia ma l'interesse per le relazioni tra i personaggi e la voglia di vedere come interverranno i nemici mi hanno fatto apprezzare tutte le puntate fino a un certo punto, tanto che la settimana di attesa era veramente dura. Le buone idee non mancano, mi è piaciuta veramente tanto la maledizione che ha colpito Altair per cui tutte le donne si trasformano in uomini, mi è piaciuto il fatto che gli autori hanno tenuto nascosto, anche se era evidente, la natura passata dei protagonisti, le relazioni tra i personaggi.
Ho apprezzato molto Zessica come personaggio (non tanto come abbigliamento) che al contrario di altri mi è sembrata a tutto tondo, più caratterizzata e più sviluppata. Poi ho amato la relazione Cyenne/Shrade che, a parer mio, va oltre l'amicizia, e considerato l'anime potrebbe anche essere.
Qual è allora il neo o quali sono i nei di questa serie?
Prima di tutto, il ricorso troppo insistito ai doppi sensi. Non mi ricordo se nella prima serie era lo stesso, ma qui in certi momenti diventano veramente pesanti a mio avviso. Oltre ai doppi sensi, non ho apprezzato queste tette enormi e poco coperte. Non sono una bacchettona, ma potevano vestirle con più decenza, e diminuire la taglia dei reggiseni. L'episodio al lago è stato proprio l'apoteosi, ma quello c'è in ogni anime che ho visto e me ne faccio anche una ragione. Ma se poi ci mettono le banane e anche frasi come "Fammi riempire il tuo buco" allora inizio a infastidirmi, visto il genere di anime
Secondo, i due protagonisti. Amata e Mikono sono veramente i personaggi che meno ho sopportato di tutta la serie. I classici debolucci che invece si scoprono forti a loro modo e che alla fine si tirano fuori ecc. Storia vecchia, ormai con me non attacca più. Apollo e Silvia erano fatti di tutt'altra pasta.
Infine c'è proprio il tumore dell'opera: il colpo di scena. Io non so se i produttori l'abbiano fatto per cambiare le carte in tavola e scioccare tutti i poveri spettatori oppure lo pensassero già dopo aver concluso la prima serie. Visto il tempo intercorso, credo sia la prima ipotesi. Tutto a un tratto si mettono a rievocare i fatti di 12000 anni prima come se improvvisamente iniziasse a importare anche la vera storia per cui hanno creato una serie chiamata "Aquarion" svelandoci "con grande sorpresa" che Mikono è proprio la reincarnazione di Celiane/Silvia. Il riassunto della storia è stato anche utile, ma qualcosa non mi tornava. Chi diavolo era 'sto cane di nome Pollon? Ma come, non lo sapete? Proprio Apollo, che in realtà non è la reincarnazione di Apollonius, ma del suo cane e così Amata/Kagura. Mi state prendendo in giro? Purtroppo sono seri, e sono seria anch'io quando dico che in questo modo gli autori hanno perso tutta la mia stima. Ma Apollonius allora chi è? Facciamo due più due, non è rimasto nessuno tranne... ecco, non lo voglio nemmeno dire. A questo punto inizia la fase patetica, con relazioni omosessuali buttate lì in cui vengono coinvolti morti che non si sa bene se siano morti, corpi presi in prestito, genitori che in quattro e quattr'otto si svelano per poi morire felici(?), amori puri che creano il mitico Aquarion LOVE (santa pazienza, allora era per questo che si erano inventati EVOL?) e battaglie che al confronto con la prima serie fanno sorridere. Mikono tenta anche di scusarsi con l'ombra di Toma che tanto alla fine, al contrario di lei, dal suo amato Apollonius, ci ritorna. Alla fine cosa succede? Mix magicamente ritorna donna e tettuta come prima (tante storie su Andy che l'avrebbe amata/o lo stesso e poi), gli altri tornano a scuola, Kagura e Zessica nella disperazione secondo me si metteranno insieme - già sono state lanciate le basi - e poi arrivano Amata e Mikono super innamorati circondati da un alone dorato. E io dovrei essere soddisfatta?
Dirò poche cose, sperando di non esagerare. In primis: le ambientazioni di "Aquarion Evol" sono ottime, molto ben curate, varie e mai monotone o scarne. Per quanto riguarda invece la colonna sonora, ci viene diciamo 'riproposta' quasi interamente l'OST della prima serie (curata dalla bravissima Yoko Kanno) con l'aggiunta di nuove canzoni di AKINO e dei bless4 e melodie nuove e ben inserite nei vari episodi che compongono la serie, rendendo il tutto molto gradevole.
Il design dei personaggi è carino e curato, non maltrattato come quello di Aquarion - personaggi in alcuni episodi disegnati male anzi malissimo, per fare un esempio. La differenza fondamentale è anche il fattore 'tette': alcune - ma non tutte, attenzione! - ragazze di Evol sono decisamente ben fornite, a volte all'eccesso, basta guardare MIX per capire tutto, o anche Zessica e il suo non-vestito che mostra tanto e forse anche troppo. Tuttavia tale fatto non reca fastidio, tutt'altro: con il passare degli episodi, infatti, le 'tette' vengono dimenticate per lasciare spazio al carattere dei personaggi.
I personaggi sono, a mio modesto parere, ben caratterizzati. S'impara ad apprezzarli, chi per i pregi e chi per i difetti, e in linea generale entrano tutti nel cuore di chi segue "Evol", dal timido e goffo Amata alla normalissima e buona Mikono, da Zessica con la sua allegria accompagnata da un esibizionismo probabilmente non voluto, al mitico ZEN Fudo o all'animalesco e sempre apprezzato Kagura. Diciamo pure che si riescono ad apprezzare sia eroi sia nemici - sempre in linea generale.
Il mecha design è ottimo, con scene d'azione gestite alla perfezione che non fanno rimpiangere la prima serie.
Ora si passa al punto fondamentale: la trama. La trovo ben costruita, con colpi di scena e misteri da risolvere. Se nella prima serie c'era poco o niente che tenesse insieme gli episodi - se non filler non-filler che alla fine non c'entravano niente con la storia generale, ma servivano unicamente ad approfondire certi personaggi - qui non ci si allontana nemmeno per un momento dalla trama principale. Che vi sia fanservice o meno, che un episodio sia concentrato su un unico personaggio o no, qualcosa all'interno di ogni singolo episodio farà sempre in modo che venga aggiunto un tassello al puzzle che compone questa serie abbastanza intricata e che vede appunto come protagoniste le reincarnazioni, vere o presunte, di Apollo, Silvia e altri personaggi di "Sousei no Aquarion".
Diciamo pure che rispetto alla prima serie "Aquarion Evol" in quanto a trama è certamente migliore.
Nel complesso? La trovo una bellissima serie, sicuramente da vedere senza fermarsi ai primi tre-quattro episodi, perché le sorprese arriveranno poi. Che dire: 'mai dare nulla per scontato!'.
Il design dei personaggi è carino e curato, non maltrattato come quello di Aquarion - personaggi in alcuni episodi disegnati male anzi malissimo, per fare un esempio. La differenza fondamentale è anche il fattore 'tette': alcune - ma non tutte, attenzione! - ragazze di Evol sono decisamente ben fornite, a volte all'eccesso, basta guardare MIX per capire tutto, o anche Zessica e il suo non-vestito che mostra tanto e forse anche troppo. Tuttavia tale fatto non reca fastidio, tutt'altro: con il passare degli episodi, infatti, le 'tette' vengono dimenticate per lasciare spazio al carattere dei personaggi.
I personaggi sono, a mio modesto parere, ben caratterizzati. S'impara ad apprezzarli, chi per i pregi e chi per i difetti, e in linea generale entrano tutti nel cuore di chi segue "Evol", dal timido e goffo Amata alla normalissima e buona Mikono, da Zessica con la sua allegria accompagnata da un esibizionismo probabilmente non voluto, al mitico ZEN Fudo o all'animalesco e sempre apprezzato Kagura. Diciamo pure che si riescono ad apprezzare sia eroi sia nemici - sempre in linea generale.
Il mecha design è ottimo, con scene d'azione gestite alla perfezione che non fanno rimpiangere la prima serie.
Ora si passa al punto fondamentale: la trama. La trovo ben costruita, con colpi di scena e misteri da risolvere. Se nella prima serie c'era poco o niente che tenesse insieme gli episodi - se non filler non-filler che alla fine non c'entravano niente con la storia generale, ma servivano unicamente ad approfondire certi personaggi - qui non ci si allontana nemmeno per un momento dalla trama principale. Che vi sia fanservice o meno, che un episodio sia concentrato su un unico personaggio o no, qualcosa all'interno di ogni singolo episodio farà sempre in modo che venga aggiunto un tassello al puzzle che compone questa serie abbastanza intricata e che vede appunto come protagoniste le reincarnazioni, vere o presunte, di Apollo, Silvia e altri personaggi di "Sousei no Aquarion".
Diciamo pure che rispetto alla prima serie "Aquarion Evol" in quanto a trama è certamente migliore.
Nel complesso? La trovo una bellissima serie, sicuramente da vedere senza fermarsi ai primi tre-quattro episodi, perché le sorprese arriveranno poi. Che dire: 'mai dare nulla per scontato!'.
Allora, premetto che sono amante delle storie impegnate, di sceneggiature ben pensate e coerenti, di trame profonde e non scontate.
A questo sequel do un 4 perché mi ha deluso grandemente, soprattutto se rapportato al primo "Aquarion". Mi spiego nel dettaglio. "Aquarion Evol" ha una grafica eccezionale, ambientazioni mozzafiato, animazione dei mecha 3D spettacolare: per questo gli avrei dato un 9. Ma queste caratteristiche le aveva anche il primo "Aquarion" (oltre a una OST migliore, secondo me).
La trama di questo, innanzitutto non ha nulla di originale e vive di rendita, ma soprattutto, a mio avviso, è vergognosa. Anche io sono amante delle storie d'amore che sopravvivono alla morte, di vita in vita ("Proteggi la mia Terra" docet! Sono un romanticone), e il primo "Aquarion" aveva anche una trama profonda e complessa, al di là della storia d'amore.
La trama di questo "Aquarion Evol", sintetizzando, gravita totalmente attorno alla patetica depravazione dei giapponesi per le ragazine super-tettute, discinte, ma rigorosamente piene di pudore. Trama, battaglie, vicende quotidiane, tutto gira attorno alle storielle sentimental-vogliose tra maschi e femmine, a livello adolescenziale da "Cioè", come a loro piace tanto.
Per carità, anche questo aspetto jappo-fetish può avere la sua parte, nel contesto giusto, non sono un perbenista, sono un maschietto anch'io, ma non dovevano infarcirmi il sequel di "Aquarion"!
Il primo "Aquarion" uscì più o meno insieme a "Last Exile", "Wolf's Rain", "Noein", che quelli sì, io li giudico grandi anime. Il livello di questo è decisamente basso, o per lo meno molto più adolescenziale. In sostanza, per me, una delusione.
A questo sequel do un 4 perché mi ha deluso grandemente, soprattutto se rapportato al primo "Aquarion". Mi spiego nel dettaglio. "Aquarion Evol" ha una grafica eccezionale, ambientazioni mozzafiato, animazione dei mecha 3D spettacolare: per questo gli avrei dato un 9. Ma queste caratteristiche le aveva anche il primo "Aquarion" (oltre a una OST migliore, secondo me).
La trama di questo, innanzitutto non ha nulla di originale e vive di rendita, ma soprattutto, a mio avviso, è vergognosa. Anche io sono amante delle storie d'amore che sopravvivono alla morte, di vita in vita ("Proteggi la mia Terra" docet! Sono un romanticone), e il primo "Aquarion" aveva anche una trama profonda e complessa, al di là della storia d'amore.
La trama di questo "Aquarion Evol", sintetizzando, gravita totalmente attorno alla patetica depravazione dei giapponesi per le ragazine super-tettute, discinte, ma rigorosamente piene di pudore. Trama, battaglie, vicende quotidiane, tutto gira attorno alle storielle sentimental-vogliose tra maschi e femmine, a livello adolescenziale da "Cioè", come a loro piace tanto.
Per carità, anche questo aspetto jappo-fetish può avere la sua parte, nel contesto giusto, non sono un perbenista, sono un maschietto anch'io, ma non dovevano infarcirmi il sequel di "Aquarion"!
Il primo "Aquarion" uscì più o meno insieme a "Last Exile", "Wolf's Rain", "Noein", che quelli sì, io li giudico grandi anime. Il livello di questo è decisamente basso, o per lo meno molto più adolescenziale. In sostanza, per me, una delusione.
<b>< possibli spoiler ></b>
Comincio dicendo che la prima serie mi è piaciuta davvero molto, sono sempre stata intrigata da reincarnazioni e amanti che si ritrovano in ogni vita, mi affascina. In un primo momento, dopo aver visto le prime due puntate unite in uno special, ho pensato che tutto sommato la seconda serie poteva reggere il confronto con la prima, ma con l'andare delle puntate mi sono un tantino ricreduta.
Trovo che le sigle e colonne sonore reggano benissimo il confronto con le precedenti e i disegni tutto sommato mi piacciono, ma la storia ha cominciato solo ora, all'undicesimo episodio, a farsi interessante. Per carità, capisco che i personaggi abbiano bisogno di legare tra loro prima di un qualche sviluppo più sostanzioso, ma io non sono così paziente. Senza contare che il carattere di Mikono, quella che dovrebbe essere la nuova reincarnazione di Celiane, non mi piace neanche un po', preferivo di gran lunga Silvia. E Amata, che dovrebbe essere il nuovo Apollo, si fa trascinare da tutte le parti e troppo docilmente da Andy: fatti valere accidenti! Insomma, mi mancano Silvia e Apollo con i loro litigi e gli scorci nelle loro vite passate. Poi mi piaceva che tutti sapessero della loro vita passata, qui invece la loro storia d'amore è considerata alla stregua di una fiaba.
Per ora credo che un 6 ci stia più che bene. Vedremo come si evolve la situazione. Al momento sto scaricando la 12a puntata, sperando che gli autori non ricadano nel quotidiano e si diano una mossa con l'avvicendarsi della storia e svelino il mistero che avvolge parecchi personaggi.
Comincio dicendo che la prima serie mi è piaciuta davvero molto, sono sempre stata intrigata da reincarnazioni e amanti che si ritrovano in ogni vita, mi affascina. In un primo momento, dopo aver visto le prime due puntate unite in uno special, ho pensato che tutto sommato la seconda serie poteva reggere il confronto con la prima, ma con l'andare delle puntate mi sono un tantino ricreduta.
Trovo che le sigle e colonne sonore reggano benissimo il confronto con le precedenti e i disegni tutto sommato mi piacciono, ma la storia ha cominciato solo ora, all'undicesimo episodio, a farsi interessante. Per carità, capisco che i personaggi abbiano bisogno di legare tra loro prima di un qualche sviluppo più sostanzioso, ma io non sono così paziente. Senza contare che il carattere di Mikono, quella che dovrebbe essere la nuova reincarnazione di Celiane, non mi piace neanche un po', preferivo di gran lunga Silvia. E Amata, che dovrebbe essere il nuovo Apollo, si fa trascinare da tutte le parti e troppo docilmente da Andy: fatti valere accidenti! Insomma, mi mancano Silvia e Apollo con i loro litigi e gli scorci nelle loro vite passate. Poi mi piaceva che tutti sapessero della loro vita passata, qui invece la loro storia d'amore è considerata alla stregua di una fiaba.
Per ora credo che un 6 ci stia più che bene. Vedremo come si evolve la situazione. Al momento sto scaricando la 12a puntata, sperando che gli autori non ricadano nel quotidiano e si diano una mossa con l'avvicendarsi della storia e svelino il mistero che avvolge parecchi personaggi.
Questi primi due episodi sono ottimi. Trovo la grafica figa. Molto carine le ambientazioni stile "Venezia del futuro". Per ora lascio il voto a 8, in attesa di vedere come si evolverà la storia, ma i presupposti non sono male.
Un po' ho storto il naso quando ho visto i nemici , che non sono più angeli ma sembrano piuttosto umani più evoluti. L'aria che si respirava nella prima serie di "Aquarion" era più spirituale e psicologica, ma purtroppo si comincia a vedere un po' di fanservice, il tutto condito da un clima che vada giù a tutti.
Un po' ho storto il naso quando ho visto i nemici , che non sono più angeli ma sembrano piuttosto umani più evoluti. L'aria che si respirava nella prima serie di "Aquarion" era più spirituale e psicologica, ma purtroppo si comincia a vedere un po' di fanservice, il tutto condito da un clima che vada giù a tutti.