Five Star Stories
In un sistema di stelle chiamato Joker, è scoppiata una guerra che, come in ogni anime sui mecha che si rispetti, viene combattuta da robot giganti. Ad assistere il pilota di ogni robot vi è sempre una ragazza artificiale chiamata Fatima.
La prima cosa che noto in questo OAV del 1989 è la buona qualità del disegno. I personaggi sono longilinei, con braccia lunghe, mani sottili, occhi luccicanti e volti affilati, praticamente è uno shoujo. L'ambientazione non è tra le più originali, si tratta di una storia fantascientifica con i mecha ambientata su un altro pianeta, anche se ho sentito dire che nel manga viene molto più dettagliata. Purtroppo i mecha hanno una parte ridotta nella storia, che invece si concentra sulle vicende di due fatima, rare perché dotate di volontà propria, e obbligate dagli umani a combattere.
L'OAV di 65 minuti copre la storia del primo volume del manga. Sono riuscito a seguirlo tutto, nonostante sia rimasto annoiato. Il protagonista, Sopp, maschio, sembra in tutto e per tutto una ragazza, con tanto di grossa treccia e vestiti simili a una camicia da notte per donna. Non mi è piaciuto per niente, proprio per questi suoi tratti troppo femminei, cosa che ritengo poco adatta a un pilota di mecha. Un altro personaggio più "mascolino" invece ha un mecha ma non lo userà.
Non ho gradito le forme che i designer hanno dato a questi mecha, chiamati Mortar Headd, a mio avviso dovrebbero avere un aspetto più gradevole, senza quelle spalle "a palla", ma tanto non sono stati utilizzati per tutto l'OAV. Trovo inutile che in un anime di mecha ci siano solo 10 minuti scarsi di robot. Anche l'azione è scarsa, ci sono state solo due scaramucce con le spade, tra l'altro molto sanguinose.
Se fosse stato il primo episodio di una serie, e fosse stato accorciato, non mi avrebbe annoiato. In questi 65 minuti, molte cose non vengono spiegate - tipo quattro cavalieri che si mettono ad aiutare i protagonisti a fare fuggire una fatima. Five Star Stories sembra l'inizio di una serie quando verso la fine vengono mostrati i mecha dei protagonisti, fatti d'oro tra l'altro, ma poi non c'è più nulla perché si tratta di un solo OAV.
La prima cosa che noto in questo OAV del 1989 è la buona qualità del disegno. I personaggi sono longilinei, con braccia lunghe, mani sottili, occhi luccicanti e volti affilati, praticamente è uno shoujo. L'ambientazione non è tra le più originali, si tratta di una storia fantascientifica con i mecha ambientata su un altro pianeta, anche se ho sentito dire che nel manga viene molto più dettagliata. Purtroppo i mecha hanno una parte ridotta nella storia, che invece si concentra sulle vicende di due fatima, rare perché dotate di volontà propria, e obbligate dagli umani a combattere.
L'OAV di 65 minuti copre la storia del primo volume del manga. Sono riuscito a seguirlo tutto, nonostante sia rimasto annoiato. Il protagonista, Sopp, maschio, sembra in tutto e per tutto una ragazza, con tanto di grossa treccia e vestiti simili a una camicia da notte per donna. Non mi è piaciuto per niente, proprio per questi suoi tratti troppo femminei, cosa che ritengo poco adatta a un pilota di mecha. Un altro personaggio più "mascolino" invece ha un mecha ma non lo userà.
Non ho gradito le forme che i designer hanno dato a questi mecha, chiamati Mortar Headd, a mio avviso dovrebbero avere un aspetto più gradevole, senza quelle spalle "a palla", ma tanto non sono stati utilizzati per tutto l'OAV. Trovo inutile che in un anime di mecha ci siano solo 10 minuti scarsi di robot. Anche l'azione è scarsa, ci sono state solo due scaramucce con le spade, tra l'altro molto sanguinose.
Se fosse stato il primo episodio di una serie, e fosse stato accorciato, non mi avrebbe annoiato. In questi 65 minuti, molte cose non vengono spiegate - tipo quattro cavalieri che si mettono ad aiutare i protagonisti a fare fuggire una fatima. Five Star Stories sembra l'inizio di una serie quando verso la fine vengono mostrati i mecha dei protagonisti, fatti d'oro tra l'altro, ma poi non c'è più nulla perché si tratta di un solo OAV.
La versione anime di Five Star Stories è un film di 65 minuti che racconta la storia narrata nel primo volume del manga. Il maggior difetto del film è che sembra essere il prequel a una serie animata di dimensione molto maggiore che però sfortunatamente non è mai stata realizzata - la speranza comunque è sempre l'ultima a morire. I suoi punti di forza invece sono il character design (le fatime sono stupende, sembrano versioni più erotiche e barocche delle donne di Matsumoto) e il mecha design, semplicemente spettacolare. La storia è intrigante, ma la breve durata non è sufficienti a soddisfare lo spettatore, che rimane in attesa di nuove puntate.
È per questo motivo che mi sono deciso a leggere il manga. Devo dire però che il manga perde molto rispetto all'anime: la mancanza di colore, animazione e musiche penalizzano moltissimo una serie di questo tipo. La carta è ottima per storie psicologiche, sentimentali, introspettive: ma per le storie spettacolari e d'azione la versione animata è un must, almeno secondo la mia personale opinione. La realizzazione tecnica del film è veramente impressionante per un prodotto degli anni ottanta: se non avessi letto la data di realizzazione avrei giurato che si trattasse di un lavoro degli anni novanta.
FSS è consigliato a chi ama le opere barocche e spettacolari, l'avventura romantica, le storie di maestosi imperi interplanetari e le donne bellissime - che poi magari a volte si rivelano essere uomini!
È per questo motivo che mi sono deciso a leggere il manga. Devo dire però che il manga perde molto rispetto all'anime: la mancanza di colore, animazione e musiche penalizzano moltissimo una serie di questo tipo. La carta è ottima per storie psicologiche, sentimentali, introspettive: ma per le storie spettacolari e d'azione la versione animata è un must, almeno secondo la mia personale opinione. La realizzazione tecnica del film è veramente impressionante per un prodotto degli anni ottanta: se non avessi letto la data di realizzazione avrei giurato che si trattasse di un lavoro degli anni novanta.
FSS è consigliato a chi ama le opere barocche e spettacolari, l'avventura romantica, le storie di maestosi imperi interplanetari e le donne bellissime - che poi magari a volte si rivelano essere uomini!
È l'anno 2988 dell'era stellare, e nei quattro sistemi stellari dell'ammasso stellare Joker moltissime nazioni si affrontano tra di loro. Molte di queste nazioni hanno nel loro arsenale bellico i "Mortar Headd", robot giganteschi e molto potenti guidati da 2 piloti: Headd Liner, esseri umani; e Fatime, androidi costruiti su base umana in tutto e per tutto simili a bellissime ragazze.
L'OAV della durata di circa un'ora è ripreso dall'omonimo manga (in corso dal lontano 1989 e che conta solo 12 volumi... allora a questo mondo c'è di peggio rispetto ad Hagiwara o Miura!) del sensei Mamoru Nagano, manga di cui si sa molto poco poiché l'autore stesso ha posto il veto per l'adattamento nelle lingue estere (solo gli Stati Uniti si sono salvati). L'OAV riprende solamente il primo volume e parla del risveglio di 2 Fatime, Lachesis e Clotho, create dal dottor Ballanche, e della loro presentazione agli Headd Liner, tra cui spiccano l'imperatore Amaterasu di Delta Belune con i suoi quattro servi, gli Headd Liners più forti dell'ammasso stellare; il re CO-LUS III del pianeta Juno e il re Collet del pianeta Both. Queste Fatime sono particolari perché Ballanche non le ha sottoposte a controllo mentale e quindi saranno loro a dover scegliere il proprio Headd Liner. Il problema però è che Lord Juba, nuovo governatore della federazione di Lent (di cui il pianeta Addler, luogo dove si svolgerà la presentazione, fa parte) farà di tutto per ostacolare il cerimoniale, dato che, se le Fatime non scelgono nessuno, le leggi della federazione gli permettono di tenerle per se. Riuscirà Ladios Sopp, costruttore di Mortar Headd nonché Headd Liner e vecchio amico del dottor Ballanche, a salvare Clotho e Lachesis (la quale è innamorata di Sopp stesso)? Vedetelo e lo scoprirete!
Lo stile di disegno è un po' antiquato (in fondo si parla di un anime del 1989), ma la trama è scorrevole e avvincente e non mancheranno dei colpi di scena (anche se a dire il vero l'anime è disseminato di dettagli più o meno vistosi che permettono di scoprire almeno il principale). Anche se l'argomento è fantascientifico lo sfondo su cui si svolgono le vicende potrebbe essere paragonato al Rinascimento, fatta eccezione ovviamente per le astronavi, i Mortar Headd e le armi laser! I personaggi inoltre (almeno i principali e cioè Ladios, Sopp e Lachesis) sono ben caratterizzati e tratteggiati, insomma, la storia si fa seguire bene per quell'oretta! Infine il finale "aperto" (la vicenda in particolare si conclude, ma le parole finali aprono un universo) mette ancor più la voglia di leggere il manga!
L'OAV della durata di circa un'ora è ripreso dall'omonimo manga (in corso dal lontano 1989 e che conta solo 12 volumi... allora a questo mondo c'è di peggio rispetto ad Hagiwara o Miura!) del sensei Mamoru Nagano, manga di cui si sa molto poco poiché l'autore stesso ha posto il veto per l'adattamento nelle lingue estere (solo gli Stati Uniti si sono salvati). L'OAV riprende solamente il primo volume e parla del risveglio di 2 Fatime, Lachesis e Clotho, create dal dottor Ballanche, e della loro presentazione agli Headd Liner, tra cui spiccano l'imperatore Amaterasu di Delta Belune con i suoi quattro servi, gli Headd Liners più forti dell'ammasso stellare; il re CO-LUS III del pianeta Juno e il re Collet del pianeta Both. Queste Fatime sono particolari perché Ballanche non le ha sottoposte a controllo mentale e quindi saranno loro a dover scegliere il proprio Headd Liner. Il problema però è che Lord Juba, nuovo governatore della federazione di Lent (di cui il pianeta Addler, luogo dove si svolgerà la presentazione, fa parte) farà di tutto per ostacolare il cerimoniale, dato che, se le Fatime non scelgono nessuno, le leggi della federazione gli permettono di tenerle per se. Riuscirà Ladios Sopp, costruttore di Mortar Headd nonché Headd Liner e vecchio amico del dottor Ballanche, a salvare Clotho e Lachesis (la quale è innamorata di Sopp stesso)? Vedetelo e lo scoprirete!
Lo stile di disegno è un po' antiquato (in fondo si parla di un anime del 1989), ma la trama è scorrevole e avvincente e non mancheranno dei colpi di scena (anche se a dire il vero l'anime è disseminato di dettagli più o meno vistosi che permettono di scoprire almeno il principale). Anche se l'argomento è fantascientifico lo sfondo su cui si svolgono le vicende potrebbe essere paragonato al Rinascimento, fatta eccezione ovviamente per le astronavi, i Mortar Headd e le armi laser! I personaggi inoltre (almeno i principali e cioè Ladios, Sopp e Lachesis) sono ben caratterizzati e tratteggiati, insomma, la storia si fa seguire bene per quell'oretta! Infine il finale "aperto" (la vicenda in particolare si conclude, ma le parole finali aprono un universo) mette ancor più la voglia di leggere il manga!
Nel complesso gradevole, ma 65 minuti erano davvero troppo pochi per svilupare la storia in modo adeguato.
Troppa carne al fuoco e spece verso la fine i colpi di scena sono talemente repentini da risultare vistosamente forzati.
insomma un piacevole film di fantascienza, ma probabilmente chi come me non ha letto il manga non riesce a capirlo completamente.
Troppa carne al fuoco e spece verso la fine i colpi di scena sono talemente repentini da risultare vistosamente forzati.
insomma un piacevole film di fantascienza, ma probabilmente chi come me non ha letto il manga non riesce a capirlo completamente.