Mazinkaiser contro il Generale Nero
In questo film che segue la serie dei sette episodi di "Mazinkaiser", Koji si trova a dover guidare il suo robot contro l’Impero di Mikene, comandato dal Generale Nero, che ha iniziato l’invasione della Terra, contro cui il Grande Mazinger e gli altri robot ausiliari sono in difficoltà. Rivediamo quindi il Generale Nero, i suoi sette condottieri e vari altri robot già presenti in "Mazinger Z" e "Grande Mazinger", qui tutti in una nuova veste grafica, in una sequela di combattimenti. Ovviamente, la storia è una sorta di universo alternativo alle serie canoniche, ma si segue volentieri, e a chi apprezza il genere fa trascorrere un’oretta spensierata.
Il mio voto quindi è un 8, come alla serie "Mazinkaiser".
Il mio voto quindi è un 8, come alla serie "Mazinkaiser".
"Mazinkaiser contro Il Generale Nero" è un OAV di genere mecha, prodotto da Bandai Visual e Dynamic Planning, e animato dallo studio Brain's Base per una durata di circa cinquantasei minuti.
Rilasciato il 25 luglio 2003, sebbene si pensi essere seguito diretto di "Mazinkaiser" (mini-serie di sette OAV), ne è in realtà uno spinoff, remake di "Mazinga Z contro il Generale Nero", mediometraggio del 1974 - prodotto da Toei Animation - che, con qualche mese di anticipo rispetto alla serie televisiva e una trama leggermente modificata, inscenava la fine di Mazinga Z e il "passaggio di testimone" al Grande Mazinga, il quale avrebbe condotto l'imminente guerra contro i Micenei (o Mikenes) che vedremo nella serie animata dello stesso nome.
Per questo, l'OAV in questione ne segue la semplice premessa di base, ma, come è giusto che sia, se ne discosta nella narrazione e nella successione dei fatti.
In un'ambientazione apocalittica caratterizzata da un tono generale cupo, Koji Kabuto si ritroverà obbligato a ritornare ai comandi dell'imponente Mazinkaiser, facendo fronte al risveglio dell’Impero di Mikene, guidato dal Generale Nero, il quale proclama il pianeta Terra come suo dominio (in una scena che, tra l'altro, richiama la presentazione del demone Zenon agli umani, alla fine del terzo volume di "Devilman", sempre di Go Nagai).
Piacevole ne è sia il character design (che, tra tutti i personaggi già ben noti, presenta la nuova Rikki) che il mecha design, quest’ultimo idoneo sia per i robot già precedentemente visti, come il Mazinkaiser, Boss Robot o il Grande Mazinga, sia per nuovi "arrivati" - comunque già apparsi in vecchie serie inerenti ai vari "Mazinger" - come il Venus A (pilotato questa volta da Jun) o ancora il Million α (ai cui comandi troviamo Lolly e Laure), il Baion β ed il Daion γ, facenti parte dell'Armata Mazinger e comparsi per la prima volta nel manga originale di Mazinger Z.
Stesso risultato va applicato ai nemici di Mikene, che siano i Sette Generali, i Mostri Guerrieri da loro comandati o le varie fortezze volanti Mikeros e Demonika, i quali subiscono tutti un redesign più o meno differente dall'originale nelle sembianze o nella colorazione (in particolare il Generale Nero, per i miei gusti quello dai colori più azzeccati, i quali lo rendono di gran lunga superiore rispetto al vecchio design che lo caratterizzava).
Il disegno e le animazioni sono di buon livello, sebbene leggermente differenti rispetto alla mini-serie precedente e di qualità inferiore, presentando tratti e lineamenti più "lisci" e grezzi e colorazioni più sbiadite e omogenee, spesso tendendo a una tonalità poco luminosa.
Gradevole risulta anche la regia, sempre dello stesso Masahiko Murata, e la sceneggiatura, di Satoru Nishizono, drammatica e avente numerose scene abbastanza violente.
Buone anche le musiche, realizzate da Kazuo Nobuta, e ottime le OST, cantate dai JAM Project, come "The Gate of the Hell", "Majin Kanzen" o "Senshi Yo Nemure".
Pensieri finali: "Mazinkaiser contro il Generale Nero" si è rivelato un buon OAV, che, senza infamia e senza lode, mostra su schermo una trama ben efficiente nella sua semplicità e ingenuità, con mecha caratterizzati da un grande senso epico e le derivate battaglie ben inscenate e coreografate. Ne consiglio la visione, seppur sia fuori continuity, solo dopo i sette episodi di "Mazinkaiser".
Voto finale: 7,5
Rilasciato il 25 luglio 2003, sebbene si pensi essere seguito diretto di "Mazinkaiser" (mini-serie di sette OAV), ne è in realtà uno spinoff, remake di "Mazinga Z contro il Generale Nero", mediometraggio del 1974 - prodotto da Toei Animation - che, con qualche mese di anticipo rispetto alla serie televisiva e una trama leggermente modificata, inscenava la fine di Mazinga Z e il "passaggio di testimone" al Grande Mazinga, il quale avrebbe condotto l'imminente guerra contro i Micenei (o Mikenes) che vedremo nella serie animata dello stesso nome.
Per questo, l'OAV in questione ne segue la semplice premessa di base, ma, come è giusto che sia, se ne discosta nella narrazione e nella successione dei fatti.
In un'ambientazione apocalittica caratterizzata da un tono generale cupo, Koji Kabuto si ritroverà obbligato a ritornare ai comandi dell'imponente Mazinkaiser, facendo fronte al risveglio dell’Impero di Mikene, guidato dal Generale Nero, il quale proclama il pianeta Terra come suo dominio (in una scena che, tra l'altro, richiama la presentazione del demone Zenon agli umani, alla fine del terzo volume di "Devilman", sempre di Go Nagai).
Piacevole ne è sia il character design (che, tra tutti i personaggi già ben noti, presenta la nuova Rikki) che il mecha design, quest’ultimo idoneo sia per i robot già precedentemente visti, come il Mazinkaiser, Boss Robot o il Grande Mazinga, sia per nuovi "arrivati" - comunque già apparsi in vecchie serie inerenti ai vari "Mazinger" - come il Venus A (pilotato questa volta da Jun) o ancora il Million α (ai cui comandi troviamo Lolly e Laure), il Baion β ed il Daion γ, facenti parte dell'Armata Mazinger e comparsi per la prima volta nel manga originale di Mazinger Z.
Stesso risultato va applicato ai nemici di Mikene, che siano i Sette Generali, i Mostri Guerrieri da loro comandati o le varie fortezze volanti Mikeros e Demonika, i quali subiscono tutti un redesign più o meno differente dall'originale nelle sembianze o nella colorazione (in particolare il Generale Nero, per i miei gusti quello dai colori più azzeccati, i quali lo rendono di gran lunga superiore rispetto al vecchio design che lo caratterizzava).
Il disegno e le animazioni sono di buon livello, sebbene leggermente differenti rispetto alla mini-serie precedente e di qualità inferiore, presentando tratti e lineamenti più "lisci" e grezzi e colorazioni più sbiadite e omogenee, spesso tendendo a una tonalità poco luminosa.
Gradevole risulta anche la regia, sempre dello stesso Masahiko Murata, e la sceneggiatura, di Satoru Nishizono, drammatica e avente numerose scene abbastanza violente.
Buone anche le musiche, realizzate da Kazuo Nobuta, e ottime le OST, cantate dai JAM Project, come "The Gate of the Hell", "Majin Kanzen" o "Senshi Yo Nemure".
Pensieri finali: "Mazinkaiser contro il Generale Nero" si è rivelato un buon OAV, che, senza infamia e senza lode, mostra su schermo una trama ben efficiente nella sua semplicità e ingenuità, con mecha caratterizzati da un grande senso epico e le derivate battaglie ben inscenate e coreografate. Ne consiglio la visione, seppur sia fuori continuity, solo dopo i sette episodi di "Mazinkaiser".
Voto finale: 7,5
C'è solo una parola per indicare questo fllm: delusione.
La trama è molto semplice, e so che da Nagai non bisogna aspettarsi trame cervellotiche, ma che sappiano appassionare sì, ed è proprio questo il problema, ossia la narrazione cattura decisamente poco, è soltanto una sfilza di stereotipi del genere robotico e drammatico mostrati in maniera alquanto piatta, con l'eroe che alla fine interviene e salva una situazione dove tutto sembra ormai perduto. Il ritmo è pure piuttosto veloce, ma sembra una scelta dettata più dal tentativo di mettere il maggior numero possibile di momenti drammatici in un film che dura a malapena un'ora, ottenendo solo di aumentare le cose da vedere senza alcun approfondimento, quindi senza avere il tempo di appassionarci a ciò che succede. Per esempio, nel film c'è una lista abbastanza lunga di morti, che però include anche delle comparse mai viste prima di allora, e nessuno prova qualcosa per la morte di personaggi totalmente sconosciuti. Questo stesso difetto si riscontra anche nel combattimento finale: troppo breve e troppo rapido, con l'eroe in difficoltà che poi viene spinto dal ricordo degli amici morti e sconfigge come niente il cattivo principale, che fino a un attimo prima appariva invincibile, e tutto in appena cinque minuti!
Insomma, un prodotto con animazioni discrete che potrebbe piacere solo agli ultras del genere robotico, se si accontentano di vedere robot e mostri giganti che combattono.
Voto: 5
La trama è molto semplice, e so che da Nagai non bisogna aspettarsi trame cervellotiche, ma che sappiano appassionare sì, ed è proprio questo il problema, ossia la narrazione cattura decisamente poco, è soltanto una sfilza di stereotipi del genere robotico e drammatico mostrati in maniera alquanto piatta, con l'eroe che alla fine interviene e salva una situazione dove tutto sembra ormai perduto. Il ritmo è pure piuttosto veloce, ma sembra una scelta dettata più dal tentativo di mettere il maggior numero possibile di momenti drammatici in un film che dura a malapena un'ora, ottenendo solo di aumentare le cose da vedere senza alcun approfondimento, quindi senza avere il tempo di appassionarci a ciò che succede. Per esempio, nel film c'è una lista abbastanza lunga di morti, che però include anche delle comparse mai viste prima di allora, e nessuno prova qualcosa per la morte di personaggi totalmente sconosciuti. Questo stesso difetto si riscontra anche nel combattimento finale: troppo breve e troppo rapido, con l'eroe in difficoltà che poi viene spinto dal ricordo degli amici morti e sconfigge come niente il cattivo principale, che fino a un attimo prima appariva invincibile, e tutto in appena cinque minuti!
Insomma, un prodotto con animazioni discrete che potrebbe piacere solo agli ultras del genere robotico, se si accontentano di vedere robot e mostri giganti che combattono.
Voto: 5
I fan di Mazinga concordano nel considerare il Generale Nero il più carismatico avversario mai ideato da Go Nagai e il film "Mazinga Z contro il Generale Nero" il miglior film di animazione robotica degli anni Settanta. Era inevitabile quindi che ne venisse riproposto un remake, come conclusione della serie OAV di Mazinkaiser, che a sua volta è un remake di "Mazinga Z". Purtroppo, come spesso succede, il remake non è all'altezza dell'originale e questo film non ha soddisfatto nessuno. Se il design del nuovo Mazinkaiser è ineccepibile, il restyling del Generale Nero non è stato altrettanto indovinato, anzi è inferiore al chara design dell'originale. Ma questo è il minore dei mali. Mentre il Generale Nero originario è un avversario di grande caratura, il Generale Nero del remake è un cattivone di quarta categoria, praticamente il boss finale di un qualunque videogioco, e viene liquidato in pochi minuti. Il film originale, ricordiamolo, è solo un'introduzione al personaggio, che non combatte contro i Mazinga in nessuna scena. Nel remake invece si è voluto condensare tutto il film e oltre trenta episodi del Grande Mazinga in poco più di cinquanta minuti. Nello stesso tempo si è voluto anche omaggiare il manga nagaiano, facendo apparire per pochi secondi e senza alcuna spiegazione l'armata Mazinger. Questo significa che questa parte del film è incomprensibile per chiunque non abbia letto il manga, anche se ha visto gli OAV di Mazinger. Il resto del film poi è apprezzabile solo da chi conosce il Grande Mazinga e le armate di Mikenes. A chi non è ben versato sull'argomento Mazinga questo film è assolutamente sconsigliato e inguardabile: cinquanta e passa minuti di splatter e violenza robotica, con un sacco di morti insensate di personaggi sconosciuti; esso è comunque migliore del più recente "Mazinkaiser SKL", ma un voto numerico spassionato sarebbe attorno al 4. Tuttavia è chiaro fin dal titolo che questo film, come tutta la serie di Mazinkaiser, che si rivolge a un pubblico di conoscitori e quindi va giudicato per quel tipo di pubblico, non per lo spettatore casuale. Anche per quel tipo di pubblico però il risultato non è soddisfacente.
Si è scelto di trasporre in animazione le parti peggiori del manga nagaiano, parti che sono state giustamente ignorate nella serie TV di Mazinga Z. Chiunque abbia letto il manga vi dirà che personaggi come Lori e Loru e l'armata Mazinger avevano poco senso anche in originale, introdotti e subito rimossi giusto per dare luogo a qualche scena splatter. Del resto era un periodo in cui Nagai era impegnato su "Devilman" e lavorava a Mazinger svogliatamente e senza nessun interesse, su sua stessa ammissione, tanto che ha sconfessato la sua versione di Mazinger e consigliato come canonica la versione del suo assistente Gosaku Ota. Il film prende il peggio del manga e lo rende ancora peggiore: almeno nel manga i piloti dell'armata Mazinger sono introdotti con qualche gag umoristica; nel film invece direttamente muoiono senza che lo spettatore sappia neppure chi siano.
Ho giudicato negativamente anche il chara design dei personaggi e soprattutto le scelte cromatiche, che spaziano dal marrone cacarella al grigio smorto - forse per dare l'impressione di un'opera "adulta e drammatica"? Almeno i colori di "Mazinkaiser" erano normali e non c'era l'ammontare di splatter che si vede nel film. Splatter che comunque è presente nel manga originale e in misura ancora maggiore nella serie animata del Grande Mazinga, quindi in questo senso non lo si può accusare di essere infedele. Solo che lo spirito nagaiano non è solo splatter, è anche senso dell'umorismo (qui quasi del tutto assente, salvo le parti con Boss e Boss Robot, che sono le migliori del film) ed è anche pathos: pathos che manca completamente in questo film. Il Koji Kabuto di "Mazinga Z contro il Generale Nero" non era uno spaccone invincibile che vince qualunque avversario senza nessuna fatica: è anzi un eroe che ha paura, non vuole andare in guerra, e soprattutto è un eroe che alla fine del film viene sconfitto. Esattamente l'opposto di quanto avviene nel remake.
Il voto è 6 puramente per motivi nostalgici: rivedere i mostri di Mikenes, la fortezza Demonica, i Sette Generali dell'Armata di Mikenes ha il suo perché, anche se vi sono state omissioni importanti (manca la marches Yanus!) e il tutto è stato liquidato in pochissimi minuti, e anche se al Grande Mazinga e Venus Ace non è stato dedicato abbastanza spazio, quando invece se n'è sprecato per personaggi inutili - che senso ha la camionessa forzuta che accompagna Koji e Sayaka? Insomma, una grande occasione sprecata, che conclude in malo modo la serie di Mazinkaiser, che invece non è affatto disprezzabile.
Si è scelto di trasporre in animazione le parti peggiori del manga nagaiano, parti che sono state giustamente ignorate nella serie TV di Mazinga Z. Chiunque abbia letto il manga vi dirà che personaggi come Lori e Loru e l'armata Mazinger avevano poco senso anche in originale, introdotti e subito rimossi giusto per dare luogo a qualche scena splatter. Del resto era un periodo in cui Nagai era impegnato su "Devilman" e lavorava a Mazinger svogliatamente e senza nessun interesse, su sua stessa ammissione, tanto che ha sconfessato la sua versione di Mazinger e consigliato come canonica la versione del suo assistente Gosaku Ota. Il film prende il peggio del manga e lo rende ancora peggiore: almeno nel manga i piloti dell'armata Mazinger sono introdotti con qualche gag umoristica; nel film invece direttamente muoiono senza che lo spettatore sappia neppure chi siano.
Ho giudicato negativamente anche il chara design dei personaggi e soprattutto le scelte cromatiche, che spaziano dal marrone cacarella al grigio smorto - forse per dare l'impressione di un'opera "adulta e drammatica"? Almeno i colori di "Mazinkaiser" erano normali e non c'era l'ammontare di splatter che si vede nel film. Splatter che comunque è presente nel manga originale e in misura ancora maggiore nella serie animata del Grande Mazinga, quindi in questo senso non lo si può accusare di essere infedele. Solo che lo spirito nagaiano non è solo splatter, è anche senso dell'umorismo (qui quasi del tutto assente, salvo le parti con Boss e Boss Robot, che sono le migliori del film) ed è anche pathos: pathos che manca completamente in questo film. Il Koji Kabuto di "Mazinga Z contro il Generale Nero" non era uno spaccone invincibile che vince qualunque avversario senza nessuna fatica: è anzi un eroe che ha paura, non vuole andare in guerra, e soprattutto è un eroe che alla fine del film viene sconfitto. Esattamente l'opposto di quanto avviene nel remake.
Il voto è 6 puramente per motivi nostalgici: rivedere i mostri di Mikenes, la fortezza Demonica, i Sette Generali dell'Armata di Mikenes ha il suo perché, anche se vi sono state omissioni importanti (manca la marches Yanus!) e il tutto è stato liquidato in pochissimi minuti, e anche se al Grande Mazinga e Venus Ace non è stato dedicato abbastanza spazio, quando invece se n'è sprecato per personaggi inutili - che senso ha la camionessa forzuta che accompagna Koji e Sayaka? Insomma, una grande occasione sprecata, che conclude in malo modo la serie di Mazinkaiser, che invece non è affatto disprezzabile.
Introduzione
Dopo poco tempo dall'uscita della serie di OAV, la Dynamic ha ben pensato di dedicare a questo mecha un film coinvolgendo il nemico successivo del DR Hell della serie Great Mazinger.
Trama
Gli eventi raccontati in questo film hanno ben poco a che vedere con la storia che conosciamo sia di Mazinger Zeta sia del Great Mazinger, totalmente rivista e senza la minima spiegazione sul come, dove e perché di certi avvenimenti e un po' troppo lasciata al caso. L'inizio è rappresentato dall'invasione dei mostri di Micene: Koji e Sayaka sono in volo e l'armata Mazinger, della quale avremo notizie più dettagliate sulla loro esistenza e sul perché esistono nella serie di 7 anni dopo intitolata "Shin Mazinger". Si tratta di surrogati di robot non meglio definiti, ai quali è stata assegnata una sola arma dello zeta: uno ha i raggi fotonici, l'altro il breast fire e l'ultimo il rusty hurricane, tanto per far finta di essere utili; ovviamente essi verranno spazzati via in men che non si dica.
Al nostro caro Greto (Grande Mazinga) verrà affidato un ruolo minore, per cui dimentichiamoci il figurone che fece nel salvare lo zeta negli anni '70: adesso riuscirà sì e no a non morire...
In tutto questo non mancherà l'intervento del Duca Gordon e il suo scontro con Koji che, nel frattempo, non si sa perché e per come, cerca di riprendere il suo mazinkaiser, ma dov'era e perché non è dato saperlo, o meglio verrà svelato dopo dove stava, ma perché non vai in giro con il il pilder a distanza di 40 anni, visto che lo sai che poi arrivano i cattivi?
Alla fine egli riuscirà a prendere il suo Kaiser pilder e agganciarsi al mazinkaiser per combattere l'armata di Micene e il Generale Nero in persona.
Caratteristiche tecniche
L'anime come design rispecchia la serie OAV; la colonna sonora, a parte il final countdown palesemente copiato dal celebre brano degli Europe, non è male; l'animazione non spicca particolarmente, ma fa il suo dovere a parte qualche punto dove credo che ci si poteva impegnare di più visto che ci troviamo negli anni 2000. Le cose più vergognose sono la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi (inesistente direi). Capisco che si voleva dare spazio al robottone, ma visto che si parla del nulla per la prima metà del film si poteva almeno dare spessore a qualcuno anziché usare delle comparse o poco più - a parte Koji, sono tutte comparse.
Considerazioni finali
Questo è un anime che se valuto da punto di vista delle affinità con le opere "mazinghiane" c'entra ben poco a parte i nomi e i personaggi stravolti; se penso a un anime da non collegare con ciò che conosco è ancora peggio, è un'accozzaglia di pezzi che non danno granché allo spettatore.
Eppure si poteva sceneggiare il tutto in maniera molto, ma molto più convincente e non serviva di certo Shakespeare per renderlo più godibile, sensato e meno approssimativo.
Anche lo scontro è veramente mediocre, arriva lui arrabbiato, forte, potente e tutto può, cosa c'è di nuovo? Qual è il valore aggiunto di quest'opera a quanto già visto?
Nulla, se non la delusione di un ennesimo prodotto pescato dalla mente di Nagai e buttato lì con qualche dettaglio a caso come altri in precedenza ("Violence Jack", "Il leone nero", ecc.).
In definitiva reputo "Mazinkaiser contro il Generale Nero" un prodotto mediocre che però riesce a emozionare (molto poco in verità) un pubblico nostalgico al quale basta un ennesimo scontro tra robottoni per entusiasmarsi, ma più di questo quest'opera non riesce proprio a fare.
Il doppiaggio italiano di certo non aiuta quest'anime a decollare, ma direi che gli dà una mano ad affossarsi. Purtroppo l'enfasi che ci mettono i doppiatori è pari a zero e quel poco di godibile per gli amanti del genere/personaggio hanno modo di apprezzare in lingua con un eventuale sottotitolo in italiano è completamente perso.
Non tradurre il nome di un'arma o tradurlo è una scelta, ma il come viene presentato non può essere la stessa cosa di quando si parla del più e del meno o di che tempo fa oggi. Già partiamo da un inglese "giapponesizzato" che, per quanto non corretto, fa sicuramente scena quando viene pronunciato dai doppiatori originali, non posso pensare di lanciare un rocket punch come se stessi dicendo: "passami il pane per favore". E' un errore molto grave, lo spettatore sente come una mancanza di cura pazzesca nel visionare il prodotto.
Allo stesso modo i sottotitoli sono spesso approssimativi, ma soprattutto non sono ben articolati. E' un errore che non mi aspetto da un editore di prodotti per adulti, quello di metter entrambe le frasi a video di due personaggi che parlano uno dietro l'altro, quando finisce uno e quanto inizia l'altro? Il timing dei sub dovrebbe essere la base di chi pubblica un prodotto. E' anche vero che nel nostro paese non c'è la cultura di vedere i film e le opere in genere in lingua originale, ma è anche vero che bisogna dare un prodotto adeguato.
In questo caso (ma purtroppo in molti altri) ci troviamo di fronte a un prodotto che né con il doppiaggio né con i sub riesce a dare un modesto contributo all'opera di per sé già scadente.
Alla fine essendo amante di Mazinga - il mio nick parla da solo - ho preso (scontato ovviamente) questo DVD, ma non fate follie, non ne vale la pena.
Dopo poco tempo dall'uscita della serie di OAV, la Dynamic ha ben pensato di dedicare a questo mecha un film coinvolgendo il nemico successivo del DR Hell della serie Great Mazinger.
Trama
Gli eventi raccontati in questo film hanno ben poco a che vedere con la storia che conosciamo sia di Mazinger Zeta sia del Great Mazinger, totalmente rivista e senza la minima spiegazione sul come, dove e perché di certi avvenimenti e un po' troppo lasciata al caso. L'inizio è rappresentato dall'invasione dei mostri di Micene: Koji e Sayaka sono in volo e l'armata Mazinger, della quale avremo notizie più dettagliate sulla loro esistenza e sul perché esistono nella serie di 7 anni dopo intitolata "Shin Mazinger". Si tratta di surrogati di robot non meglio definiti, ai quali è stata assegnata una sola arma dello zeta: uno ha i raggi fotonici, l'altro il breast fire e l'ultimo il rusty hurricane, tanto per far finta di essere utili; ovviamente essi verranno spazzati via in men che non si dica.
Al nostro caro Greto (Grande Mazinga) verrà affidato un ruolo minore, per cui dimentichiamoci il figurone che fece nel salvare lo zeta negli anni '70: adesso riuscirà sì e no a non morire...
In tutto questo non mancherà l'intervento del Duca Gordon e il suo scontro con Koji che, nel frattempo, non si sa perché e per come, cerca di riprendere il suo mazinkaiser, ma dov'era e perché non è dato saperlo, o meglio verrà svelato dopo dove stava, ma perché non vai in giro con il il pilder a distanza di 40 anni, visto che lo sai che poi arrivano i cattivi?
Alla fine egli riuscirà a prendere il suo Kaiser pilder e agganciarsi al mazinkaiser per combattere l'armata di Micene e il Generale Nero in persona.
Caratteristiche tecniche
L'anime come design rispecchia la serie OAV; la colonna sonora, a parte il final countdown palesemente copiato dal celebre brano degli Europe, non è male; l'animazione non spicca particolarmente, ma fa il suo dovere a parte qualche punto dove credo che ci si poteva impegnare di più visto che ci troviamo negli anni 2000. Le cose più vergognose sono la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi (inesistente direi). Capisco che si voleva dare spazio al robottone, ma visto che si parla del nulla per la prima metà del film si poteva almeno dare spessore a qualcuno anziché usare delle comparse o poco più - a parte Koji, sono tutte comparse.
Considerazioni finali
Questo è un anime che se valuto da punto di vista delle affinità con le opere "mazinghiane" c'entra ben poco a parte i nomi e i personaggi stravolti; se penso a un anime da non collegare con ciò che conosco è ancora peggio, è un'accozzaglia di pezzi che non danno granché allo spettatore.
Eppure si poteva sceneggiare il tutto in maniera molto, ma molto più convincente e non serviva di certo Shakespeare per renderlo più godibile, sensato e meno approssimativo.
Anche lo scontro è veramente mediocre, arriva lui arrabbiato, forte, potente e tutto può, cosa c'è di nuovo? Qual è il valore aggiunto di quest'opera a quanto già visto?
Nulla, se non la delusione di un ennesimo prodotto pescato dalla mente di Nagai e buttato lì con qualche dettaglio a caso come altri in precedenza ("Violence Jack", "Il leone nero", ecc.).
In definitiva reputo "Mazinkaiser contro il Generale Nero" un prodotto mediocre che però riesce a emozionare (molto poco in verità) un pubblico nostalgico al quale basta un ennesimo scontro tra robottoni per entusiasmarsi, ma più di questo quest'opera non riesce proprio a fare.
Il doppiaggio italiano di certo non aiuta quest'anime a decollare, ma direi che gli dà una mano ad affossarsi. Purtroppo l'enfasi che ci mettono i doppiatori è pari a zero e quel poco di godibile per gli amanti del genere/personaggio hanno modo di apprezzare in lingua con un eventuale sottotitolo in italiano è completamente perso.
Non tradurre il nome di un'arma o tradurlo è una scelta, ma il come viene presentato non può essere la stessa cosa di quando si parla del più e del meno o di che tempo fa oggi. Già partiamo da un inglese "giapponesizzato" che, per quanto non corretto, fa sicuramente scena quando viene pronunciato dai doppiatori originali, non posso pensare di lanciare un rocket punch come se stessi dicendo: "passami il pane per favore". E' un errore molto grave, lo spettatore sente come una mancanza di cura pazzesca nel visionare il prodotto.
Allo stesso modo i sottotitoli sono spesso approssimativi, ma soprattutto non sono ben articolati. E' un errore che non mi aspetto da un editore di prodotti per adulti, quello di metter entrambe le frasi a video di due personaggi che parlano uno dietro l'altro, quando finisce uno e quanto inizia l'altro? Il timing dei sub dovrebbe essere la base di chi pubblica un prodotto. E' anche vero che nel nostro paese non c'è la cultura di vedere i film e le opere in genere in lingua originale, ma è anche vero che bisogna dare un prodotto adeguato.
In questo caso (ma purtroppo in molti altri) ci troviamo di fronte a un prodotto che né con il doppiaggio né con i sub riesce a dare un modesto contributo all'opera di per sé già scadente.
Alla fine essendo amante di Mazinga - il mio nick parla da solo - ho preso (scontato ovviamente) questo DVD, ma non fate follie, non ne vale la pena.