Nessuno poteva saperlo, né chi decise tale evento, né ancor più noi giovani spettatori di allora, ma fu l’inizio di tutto! Senza quel 4 aprile 1978 noi non saremmo neanche qui, perché il successo ottenuto da Goldrake fu talmente grande, da fare da apripista a tutta un’invasione di anime e, successivamente, anche di manga che dura ancora oggi, nonostante tante avversità.
Ecco perché ancora oggi non ci stupiamo quando vediamo omaggi spontanei arrivare da ogni dove nonostante siano passati davvero tanti, troppi anni.
La serie fu realizzata in Giappone nel 1975 dalla Toei Animation e quindi quest'anno tocca l'importante traguardo del mezzo secolo. In Italia la passione per questo "robottone" non è mai diminuita, basti pensare ai risultati ottenuti dai primi quattro episodi della serie Goldrake U (in originale Grendinzer U), il recentissimo remake del celebre mecha, visti da più di un milione di spettatori nella prima sertata di Rai2, il giorno dell'Epifania: lunedi 6 gennaio.
In Italia ricorderete, particolare successo ebbero le due sigle italiane e il relativo LP contenente la colonna sonora della serie. Ufo Robot, la prima sigla, sfondò il tetto del milione di copie vendute, raggiungendo la quarta posizione dei singoli più venduti. Goldrake raggiunse la settima posizione, vendendo oltre settecentomila copie[3]. Entrambe le sigle, scritte da Luigi Albertelli su musica e arrangiamento di Vince Tempera, Ares Tavolazzi e Massimo Luca, confluirono nell'album Atlas Ufo Robot.
Per festeggiare il 50° anniversario e il ritorno di Goldrake in tv la Warner Music ha deciso di ripubblicare proprio l'album in versione originale e con audio completamente rimasterizzato. Il 24 gennaio 2025 uscirà questo vinile con un packaging curato nei minimi dettagli per soddisfare collezionisti e appassionati.
La grafica di questa ristampa è la copia del vinile uscito per la prima volta nel 1978, che contiene un coloratissimo poster e l’LP è 180gr. Color Ice Translucent (Azzurrino ghiaccio). Qui per il pre-order.
Questa la Tracklist
Side A
1.Ufo Robot
2.Rigel
3.Venusia
4.Alcor
5.Vega
Side B
1.Goldrake
2.Pianeta terra
3.Atlas Ufo Robot
4.Procton
Per quanto riguarda Goldrake U ricordiamo che l'appuntamento è domani sera ore 21:00 su rai 2 con le seguenti puntate:
21:00 | Goldrake U - La fuggitiva |
---|---|
21:30 | Goldrake U - Le due principesse |
21:55 | Goldrake U - Dall'altra parte della galassia |
22:20 | Goldrake U - Incontro ad Asakusa |
Se volete guardarle in nostra compagnia vi aspettiamo sul nostro canale Twitch
Fonti consultate:
Warner Music
Wikipedia
Simple guida tv
Shooting star manca o son diventato cieco?
Per me rimane una delle poche cose realisticamente possibili sulla scia di questa trasmissione.
Ma anche così... sono 74 episodi.
A botta di 4 episodi a settimana parliamo di 18 settimane di programmazione.
Mi pare un rischio-investimento non da poco, e non mi riferisco all'acquisto ma all'occupazione di uno slot nel palinsesto che richiede comunque fedeltà nello spettatore.
Non ancora (ma smettila di vedere le cosacce).
Semplicemente nell'album del 78 non c'era
https://it.wikipedia.org/wiki/Atlas_UFO_Robot_(album)
e questa è la riproposizione 1:1 di quello
L'album comunque era già stato ristampato per il 40ennale (della trasmissione italiana) senza tanto clamore
Ci avevo pensato anch'io, ma quanto durerebbe? Ok la popolarità, la nostalgia, la qualità e tutto quello che volete, ma stare dietro a 74 puntate di una serie anime in tv in prima serata (con episodi anche ripetitivi), di questi tempi, è abbastanza dura. Un conto è lo streaming, ma in tv è dura.
Ma tipo su Rai 2 una striscia pomeridiana dai lunedì al venerdì alle ore 18:45 il suo orario storico sarebbe l'ideale.
In quella fascia oraria fanno solo i telegiornali.
Se punti al pubblico adulto, con o senza figli, è un orario improponibile nei giorni feriali.
In alternativa un orario tra le 23:00 e 23:30.
Però servirebbe una trasmissione seria alla giapponese con rispetto dell'orario in maniera rigorosa e senza tagliare le sigle.
Ma chi è che guarderebbe nel 2024 una serie con 60 episodi inutili (esempio) e il restante fatto di storia? Sono prodotti invecchiati male e il mostro della settimana non attira più
Ho capito sia un ristampa, eppure...
Per i 40 anni il clamore è stato minore perché non c'era mica un reboot su rai2 in prima serata. Inoltre sono usciti anche le ristampe di Tivulandia per nulla male a livello di qualità.
Ben venga anche questa, se però avessero incluso shooting (come nella ristampa avvenuta dopo), sarebbe stata perfetta.
...eccolo là...
Cerco di non risultare offensivo.
Ma queste persone a scuola non studiavano letteratura, cinema, musica?
Tipo noi abbiamo studiato Carlo Collodi, Dino Buzzati, Goffredo Mameli, Bram Stoker, Stanley Kubrick, Alfred Hitchcock ecc ecc e nessuno si sognava di considerare i loro capolavori vecchi... Negli anime questa cosa non succede e un fenomeno che non so da dove nasce e perché.
Poi bisogna anche specificare che cartoni animati come Goldrake negli anni Settanta in pochissimi Paesi nel mondo erano capaci di realizzarli... Infatti l'animazione giapponese ebbe successo in tutto il Mondo perché non esisteva e non esiste tuttora niente di simile in qualsiasi altra parte del mondo.
Leggo i crediti di Goldrake ci sono Tomoharu Katsumata, Shunsuke Kikuchi, Shingo Araki, Keisuke Fujikawa.
Un Dream Team.
Shooting star non c’era neanche nella ristampa per i 40 anni.
Si trova solo nel vinile del singolo ufo robot come lato b o nel cd che hanno fatto uscire nei primi anni ‘00.
P.S. io ho sempre amato di più goldrake come sigla che ufo robot…
Io capisco che sei un fan boy di tutto ciò che arriva dal Giappone ma proprio questo ti fa dire una marea di inesattezze.
L' animazione giapponese ha avuto una sua enorme espansione in Italia e Francia negli anni 70-80. Goldrake è stato uno dei primi ad arrivare e per questo è mitizzato ma altrove non lo è.
Goldrake fa parte di quelle opere invecchiate più di altre. Non riesco a guardare io più di tre puntate di seguito senza annoiarmi, figuriamoci un ragazzo di oggi
Dove tutto il nuovo è merda al confronto dei veri capolavori di un tempo.
Che poi ci si scorda che proprio quei cartoni che vedevamo da bambini erano considerati brutti dai nostri genitori. Ecco..50 anni dopo una buona fetta dei bambini di un tempo sono diventati come loro😅
Non ho mai nascosto di essere molto legato al Giappone tanto da frequentare la Civica Università del mio Comune e stringere "amicizia" con i giapponesi.
Anche se comunque non nascondo che certe cose del Sol Levante mi incutono timore.
Più che altro concordo quanto dice @Goonie.
Sull'animazione giapponese se vediamo è un'anomalia nella storia dell'umanità... Anche sul lato tecnico si rimane stupefatti... In Giappone nel 1975 trasmettevano a colori Goldrake mentre noi avevamo ancora la TV in bianco e nero... In Italia avevamo SuperGulp! Fumetti in TV non c'era la possibilità e capacità di realizzare veri cartoni animati.
In Giappone nella stessa epoca già avevano prodotto molti capolavori.
Sui giovani di oggi non so bene perché ho poca conoscenza diretta mi sembra che molti negli anni recenti si sono appassionati a Ashita no Joe.
Ma ora veramente mi stoppo perché stiamo andando OT
Io non ti conosco personalmente quindi lungi da me offenderti e quant'altro possa toccare la tua perona. I miei attacchi, se così possiamo chiamarli, sono riferiti esclusivamente all'approccio che noi abbiamo sull'animazione...e magari, provocando, sul sapere.
Essendo io un tipo diretto, che molte volte non usa mezze parole, sono stato più volte censurato, mi viene difficile articolare un discorso. Eppure ti commenti da solo, basta leggerti. Sei tu stesso a dipingerti, analizzarti...
Queste serie non sono state create per essere guardate 3 episodi alla volta. Quindi già stai sbagliando in partenza. E non siamo ot, per me, ma siamo dentro il discorso.
Se decidessero di mandare Goldrake in tv, sulla Rai, dovrebbero mandarla un'episodio al giorno - non dico alla settimana perché non lo abbiamo fatto all'epoca figurarsi ora...
P.S. Per quanto riguarda la tua frase sui cartoni animati dell'epoca che fossero considerati brutti dai nostri genitori, non sono d'accordo: i miei genitori li seguivano. E come i miei tanti altri!
Se poi ci mettiamo anche i nonni, si ha un quadro pulito e semplice del perché l'animazione un tempo fu un fenomeno di massa. Tante serie colpivano perché avevano tematiche che prendevano tutte le fasce di età. Per restare in ot, questo vinile, questa sigla, è arrivata a vincere il Disco d'oro perché vendette più di un milione di copie. E non certo un milione di bambini se ne andavano nei negozi di dischi a comprasi il 45 giri, ma erano in primis i genitori a farlo, perché in fondo piaceva anche a loro. Così come tantissime altre serie e sigle. Certo, una fascia di .... non voglio offendere nessuno, c'era, vietavano di guardarli, come vietavano di andare, di entrare nelle sale giochi dell'epoca, vietavano di guardare certi film, vietavano di leggere i fumetti. Ci sono sempre stati ma erano una minoranza. Non confondiamo la guerra fatta da certi politici, certi ambienti televisivi e ambienti musicali, con i telespettatori.
Oggi questo mondo è preso in ostaggio dagli otaku, che lo hanno etichettato, paradossalmente ghettizzato, ne hanno fatto un loro affare, e l'animazione è cambiata e adeguata a loro. Non più alla massa, ad un pubblico generalista.
Ora, dimmi quale serie degli ultimi 20 anni, abbia una sigla, per restare in ot, che abbia venduto 1 milione di copie di vinile/cd ?
Attenndo risposta, il titolo...
Guarda, io sono uno di quelli che difende la storia dell'arte e la sua memoria. Quando guardo gli anime storici cerco di contestualizzarli nell'epoca della loro uscita per capirne meglio le loro qualità ed eventuali innovazioni e penso che la recensione su Mazinga Z che pubblicai su Animeclick qualche anno fa ne è un esempio. Però, sono altrettanto consapevole che una TV, che deve tenere conto dell'audience, può permettersi di ragionare così fino ad un certo punto. Ok dare la possibilità di visionare queste opere per qualsivoglia motivo (che sia per riscoperta storica, semplice riproposizione, ecc.), ma opere di questo tipo devono avere una collocazione con criterio all'interno del proprio palinsesto, a seconda dell'obiettivo che si ha e tenendo in considerazione i pregi e i difetti dell'opera stessa e che impatto possa avere nella platea che si è scelta di raggiungere. Per quanto io ami il Goldrake storico (per me è voto 9, con la giusta contestualizzazione), non lo proporrei mai in una prima serata su Rai 2, sia per difficoltà di fidelizzazione in un mondo di bidge watching e sia perché il prodotto è oggettivamente invecchiato. Piuttosto, lo proporrei ad orario di pranzo con una puntata al giorno, magari preceduto o seguito da un anime più contemporaneo, così da radunare più generazioni davanti la TV.
In parte ho già risposto sopra. Mi limito solo a dire che i modaioli (che io aborro) esistono in ogni campo, non solo l'animazione. La musica e i film sono tra gli esempi più lampanti, ma non voglio proseguire perché sennò sforo in Off Topic pesante.
Concludo dicendo solo che sì, hai ragione nel dire che per un bambino un cartone vale l'altro. E infatti una possibile riproposizione sui canali Rai per bambini potrebbe essere uno dei tanti modi per tenere vivo il ricordo di quelle opere e riaprire anche alla vendita di giocattoli, che porterebbero non pochi soldi.
PS: la tua ultima domanda sulle sigle (cosa di cui io sono appassionato ma appunto collocandole nel loro momento storico) parte dall'assunto sbagliato. Perchè oggi una sigla dovrebbe vendere? Specie magari di un cartone non nato per i bambini e che i ragazzi hanno già visto sub ita.
E' semplicemente fuori dal tempo.
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