Rurouni Kenshin - Shin Kyoto Hen
"Rurouni Kenshin: Meiji Kenkaku Romantan - Shin Kyoto Hen" è una serie di due OAV che rivisita uno dei due archi narrativi principali della storia di Kenshin, samurai vagabondo. Si tratta di un'opera prodotta in occasione dell'anniversario della serie stessa e che va quindi considerata come un omaggio destinato per lo più ai vecchi fan.
La storia riprende con qualche modifica lo scontro fra Kenshin e Shishio, dando per scontate (o accennando solo brevemente) tutta una serie di informazioni che solo chi ha letto il manga o visto la serie animata può conoscere. Il primo OAV mostra tinte più leggere e tranquille, mentre il grosso dell'azione è riservata al secondo OAV. Come già scritto, la storia subisce alcuni cambiamenti, soprattutto nel secondo OAV: lo scontro con Shishio sulla nave diventa infatti la battaglia che conclude il tentativo di Shishio di portare il caos in Giappone, contrariamente a ciò che accade nella serie originale, dove la parte della nave è solo il preludio per lo scontro vero e proprio.
Il tempo a disposizione nei due OAV è scarso, quindi tutti i combattimenti sono molto rapidi e molto è lasciato allo spettatore, che deve conoscere il background dei personaggi per seguire il filo logico degli avvenimenti. L'azione c'è, ma è appunto dosata col contagocce per permettere a tutti i personaggi principali di avere un po' di spazio. Persino lo scontro finale fra Shishio e Kenshin dura appena pochi minuti. Il risultato è che nessun personaggio risulta davvero approfondito e tutti hanno solo una piccola parte nel corso degli OAV. Tutto ciò è purtroppo il vero difetto di questa trasposizione: i vecchi fan rimarranno con l'amaro in bocca per la generale rapidità della narrazione, mentre chi guarda questi OAV senza sapere nulla di Kenshin, finirà per trovarlo sconclusionato e senza grande appeal.
Tecnicamente i due OAV sono realizzati in modo ottimo, con animazioni fluide ed eleganti che ben rendono le scene d'azione. I colori sono brillanti nel primo OAV, più cupi nel secondo, intonandosi con gli avvenimenti trattati. Il cast di doppiatori giapponesi è quello originale e fa un ottimo lavoro. Il character design è accattivante e abbastanza moderno, mentre le musiche sono funzionali alla narrazione.
In definitiva, questi due OAV sono una piacevole ora e mezza di ricordi per chi ha amato la serie originale: riassumono, anche se forse un po' sbrigativamente, tutte le vicende di uno degli archi narrativi a mio parere più interessanti del manga originale, lanciando il vecchio fan in un mare di ricordi. Come omaggio, questi OAV centrano bene (ma non in modo ottimale) l'obbiettivo, e come tale, da vecchia fan della serie, mi sento di assegnare come voto 8. E' stato un piacevole viaggio indietro nel tempo.
Sconsiglio invece la visione a chiunque non abbia già dimestichezza con la serie originale. Per loro questi due OAV risulterebbero solo confusionari e sbrigativi.
La storia riprende con qualche modifica lo scontro fra Kenshin e Shishio, dando per scontate (o accennando solo brevemente) tutta una serie di informazioni che solo chi ha letto il manga o visto la serie animata può conoscere. Il primo OAV mostra tinte più leggere e tranquille, mentre il grosso dell'azione è riservata al secondo OAV. Come già scritto, la storia subisce alcuni cambiamenti, soprattutto nel secondo OAV: lo scontro con Shishio sulla nave diventa infatti la battaglia che conclude il tentativo di Shishio di portare il caos in Giappone, contrariamente a ciò che accade nella serie originale, dove la parte della nave è solo il preludio per lo scontro vero e proprio.
Il tempo a disposizione nei due OAV è scarso, quindi tutti i combattimenti sono molto rapidi e molto è lasciato allo spettatore, che deve conoscere il background dei personaggi per seguire il filo logico degli avvenimenti. L'azione c'è, ma è appunto dosata col contagocce per permettere a tutti i personaggi principali di avere un po' di spazio. Persino lo scontro finale fra Shishio e Kenshin dura appena pochi minuti. Il risultato è che nessun personaggio risulta davvero approfondito e tutti hanno solo una piccola parte nel corso degli OAV. Tutto ciò è purtroppo il vero difetto di questa trasposizione: i vecchi fan rimarranno con l'amaro in bocca per la generale rapidità della narrazione, mentre chi guarda questi OAV senza sapere nulla di Kenshin, finirà per trovarlo sconclusionato e senza grande appeal.
Tecnicamente i due OAV sono realizzati in modo ottimo, con animazioni fluide ed eleganti che ben rendono le scene d'azione. I colori sono brillanti nel primo OAV, più cupi nel secondo, intonandosi con gli avvenimenti trattati. Il cast di doppiatori giapponesi è quello originale e fa un ottimo lavoro. Il character design è accattivante e abbastanza moderno, mentre le musiche sono funzionali alla narrazione.
In definitiva, questi due OAV sono una piacevole ora e mezza di ricordi per chi ha amato la serie originale: riassumono, anche se forse un po' sbrigativamente, tutte le vicende di uno degli archi narrativi a mio parere più interessanti del manga originale, lanciando il vecchio fan in un mare di ricordi. Come omaggio, questi OAV centrano bene (ma non in modo ottimale) l'obbiettivo, e come tale, da vecchia fan della serie, mi sento di assegnare come voto 8. E' stato un piacevole viaggio indietro nel tempo.
Sconsiglio invece la visione a chiunque non abbia già dimestichezza con la serie originale. Per loro questi due OAV risulterebbero solo confusionari e sbrigativi.