Berserk - L'epoca d'oro - Capitolo III: L'avvento
In quest'ultimo capitolo della saga dell'epoca d'oro mi aspettavo un film a dir poco incredibile, da far venire la pelle d'oca, e così è stato! Il film parte già benissimo con il ritorno di Gatsu, seguito poi dal salvataggio di Griffith e subito dopo la tanto attesa eclissi.
Inizio col dire che il voto finale per me era molto più di un semplice 7, ma non posso omettere alcune cose, tra cui il combattimento, durante la fuga con Griffith, contro gli assassini chiamati dal Re; evidenzio anche che l'entrata in scena del cavaliere nero è stata anticipata rispetto alla storia originale ma questo non influenza molto il film che va avanti molto bene in maniera piuttosto coerente. Detto questo devo anche complimentarmi per aver messo su un comparto tecnico così eccellente, alcune azioni sono rese molto più significative grazie alla buona animazione, soprattutto una volta arrivati all'eclissi; sonoro da accapponare la pelle, mette in ansia pur sapendo già cosa accadrà dentro quell'enorme vortice.
Concludendo, l'epoca d'oro si chiude qui, ultimo capitolo ben realizzato, ottima grafica e animazione così come il comparto sonoro, peccato per qualche fase della storia cancellata per accelerare i tempi, ma obiettivamente parlando il film è un buonissimo prodotto così come l'hanno creato. Consiglio pienamente questo film, o meglio la trilogia.
Inizio col dire che il voto finale per me era molto più di un semplice 7, ma non posso omettere alcune cose, tra cui il combattimento, durante la fuga con Griffith, contro gli assassini chiamati dal Re; evidenzio anche che l'entrata in scena del cavaliere nero è stata anticipata rispetto alla storia originale ma questo non influenza molto il film che va avanti molto bene in maniera piuttosto coerente. Detto questo devo anche complimentarmi per aver messo su un comparto tecnico così eccellente, alcune azioni sono rese molto più significative grazie alla buona animazione, soprattutto una volta arrivati all'eclissi; sonoro da accapponare la pelle, mette in ansia pur sapendo già cosa accadrà dentro quell'enorme vortice.
Concludendo, l'epoca d'oro si chiude qui, ultimo capitolo ben realizzato, ottima grafica e animazione così come il comparto sonoro, peccato per qualche fase della storia cancellata per accelerare i tempi, ma obiettivamente parlando il film è un buonissimo prodotto così come l'hanno creato. Consiglio pienamente questo film, o meglio la trilogia.
Ero quasi intimorito guardando i primi minuti di questo terzo spezzone della trilogia. Pensavo "no, per favore, fa' che non sia tutto così pessimo... non ho voglia di dargli un voto basso". Fortunatamente la preghiera è stata da qualcuno accolta: "Berserk Ougon Jidai-hen III: Koirin" è il migliore dei tre film. Ero in principio scosso perché l'inizio del film è sostanzialmente brutto. Non mi riferisco tanto al comparto tecnico o sonoro, che non mi pare siano cambiati nel corso del tempo (la pessima CG domina ancora), ma alle notorie vicende amorose fra Gatsu e Caska. Qui non si parla di un tema secondario, ma di un fatto saliente, dacché ciò che nasce fra i due ufficiali della Banda dei Falchi fa da fondamenta per le vicende post-eclisse. Come ho fatto notare nelle precedenti recensioni la descrizione psicologica non è stata esattamente il punto forte dei primi due film, conseguentemente l'amore che scoppia fra i protagonisti risulta abbastanza improvviso e quasi incoerente; nel manga omonimo, per giungere al sentimento è necessario un più largo dispaccio di vicende ed approfondimenti. Se non altro, comunque, tutto ciò rafforza l'idea che la trilogia sia un plus per i fan di un tempo e non un metodo di adescamento di nuovi adepti. Così come era immaginabile la squadra alla regia di questo film ha cercato di dare la priorità quantitativa temporale alle vicende salienti del finale di quest'analessi ideata da Miura, vale a dire la rinomata eclissi, la quale è di gradevole fattura, alla fin fine. Non ho molte critiche in mente. Si è evidentemente cercato di somministrare allo spettatore il sentimento di irrimediabile e repentina perdita che sia Griffith che i Falchi han provato e le relative cruente conseguenze, anch'esse ben propinate in un tripudio di sangue e lai. Dai variegati e polimorfi apostoli, ma unicamente violente comparse anche nel manga, ai misteriosi Quattro della Mano di Dio, l'intera armata delle tenebre risulta ben caratterizzata discostandosi poco, anche, dalla tradizione portata innanzi dal fumetto. Il finale, che tecnicamente dovrebbe essere chiuso, essendo questa la fine di una trilogia, appare, invece, aperto, rifacendosi molto all'opera disegnata, che di certo non termina con queste vicende e lasciando anche intravedere la possibilità di ulteriori lavori su schermo per Berserk.
Ritengo, comunque, che il punto più basso sia stato giunto relativamente alla voce di Gatsu (Hiroaki Iwanaga). Parmi che il doppiatore non sia riuscito a tenere il passo con la drammaticità di queste scene, che si sia in qualche modo sforzato eccessivamente. Forse sovrapponendo la voce originale, quella dello storico anime, alla descrizione in HD di questo film si otterrebbe un ottimo lavoro. Posso, però, perdonarli per aver immesso l'inizio del terzo mvt. della sonata 23 di Beethoven nella scena hard. Ottima mossa.
Per finire, altra cosa che non ho gradito sono quei "viaggi mentali" astrofisici che ogni tanto è stato possibile osservare. Di eccessiva kubrickiana memoria.
Ritengo, comunque, che il punto più basso sia stato giunto relativamente alla voce di Gatsu (Hiroaki Iwanaga). Parmi che il doppiatore non sia riuscito a tenere il passo con la drammaticità di queste scene, che si sia in qualche modo sforzato eccessivamente. Forse sovrapponendo la voce originale, quella dello storico anime, alla descrizione in HD di questo film si otterrebbe un ottimo lavoro. Posso, però, perdonarli per aver immesso l'inizio del terzo mvt. della sonata 23 di Beethoven nella scena hard. Ottima mossa.
Per finire, altra cosa che non ho gradito sono quei "viaggi mentali" astrofisici che ogni tanto è stato possibile osservare. Di eccessiva kubrickiana memoria.
Eccomi finalmente a dire la mia sul terzo capitolo della trilogia cinematografica che mi ha praticamente avvicinato all'universo di Berserk. Il film in questione, diretto come i due precedenti da Toshiyuki Kubooka e prodotto ancora una volta dallo Studio 4°C, porta a conclusione la trasposizione animata dell'arco narrativo della cosiddetta "Età dell'oro", che sonda l'oscuro passato del guerriero nero Gatsu e di Grifis.
Attenzione: presenza di spoiler.
Dopo mesi di trepidante attesa per la parte della storia che riguarda la celebre, catastrofica sequenza dell'Eclissi, devo dire che sono rimasto abbastanza contento del risultato, eppure non senza un certo disappunto: le mie aspettative sono state in parte deluse. Se, rispetto ai primi due film, la durata del terzo è sicuramente più consona alla mole di eventi narrati - un'ora e tre quarti contro l'ora e otto minuti (!) del primo e l'oretta e mezza del secondo, tuttavia, analogamente a quanto accaduto per i capitoli precedenti, ciò comunque non è bastato agli autori per trasporre in animazione neanche la metà dei necessari approfondimenti psicologici dei personaggi, così come alcune ispirate sequenze della controparte cartacea. Giusto per fare qualche esempio, tra i tagli più evidenti si annoverano la pazzia del re e il suo tentativo di violentare la figlia, il primo incontro di Gatsu con Silat in un'arena (dal film sembra che nell'anno trascorso non sia successo niente di importante; ad ogni modo, il duello con Silat è stato reso splendidamente con le armi esotiche già presenti nel manga), nonché la squadra dei Cani Neri capeggiata dal mostruoso Wyald (ma mi rendo conto che, alla lontana, ai fini della trama era la sequenza più "sacrificabile"; però sarebbe stato divertente vederlo animato), passando per il fabbro Godot (non solo la piccola Erica spunta dal nulla, ma l'eventuale spettatore a digiuno dell'opera di Miura non sa chi abbia forgiato l'armatura di Gatsu; spero che nel futuro quarto film si degnino di mostrarlo, dal momento che Godot è un comprimario importante per Gatsu) e Lucine (si intravede di sfuggita alla fine del film, visto che la scena originale in cui Rickert la vede vicino all'accampamento è stata omessa); infine, sono stati tagliuzzati qua e là diversi dialoghi (quelli fondamentali in linea di massima non mancano, ma in alcune parti si ha l'impressione di perdersi qualcosa, come nel caso della discesa nella torre prigione e del racconto dell'antica guerra e dell'imperatore Gaisselick; o come le ultime parole di Judeau e la dipartita di Gaston).
Dov'è il pathos che tanto caratterizza il manga? Va bene che la sofferenza di Grifis è stata rappresentata a dovere, in maniera quasi morbosa e fastidiosa, com'era giusto che fosse, ma manca la profondità che le tavole disegnate da Miura riuscivano a trasmettermi. Naturalmente non si può pretendere tutto e in fin dei conti il film andrebbe preso per quello che è: spettacolare, violentissimo (a volte forse un tantino eccessivo; su carta l'effetto incide sul lettore in modo diverso), ma comunque una festa per gli occhi. Il comparto tecnico infatti è di prim'ordine: le animazioni sono molto fluide; la CG è migliorata rispetto ai primi due, anche se in alcune sequenze è ancora un po' ridondante; i colori sono splendidi (l'Eclissi con luce bluastra sta dividendo i fan; ma in fondo si tratta di un'eclissi, che colore potrebbe avere se non blu? Tanto poi diventa "rossa" comunque...); i membri della Mano di Dio (Slan è una splendida incarnazione dell'erotismo, Ubik in movimento che fluttua come un pesce da un angolo all'altro dello schermo è grandioso, Conrad e la sua voce cavernosa sono impeccabili e per Void non si poteva immaginare nulla di meglio) e il Cavaliere del Teschio (puro spettacolo visivo e uditivo) sono resi magnificamente e doppiati altrettanto bene (a tal proposito, sono proprio curioso di scoprire quali saranno le voci italiane). I mostri dell'Eclissi rendevano molto meglio su carta, ma tant'è che anche qui fanno il loro dovere più o meno bene. Il finale è davvero ben riuscito, anche se non mi ha emozionato come la sua controparte cartacea.
In definitiva, il terzo film di Berserk, e in generale l'intera trilogia, è un buon prodotto, che però penso potrebbe incontrare maggior favore da parte di chi Berserk non lo conosce e che quindi difficilmente si cruccerebbe per questa o quell'altra omissione o buco di trama, dialoghi e personaggi. D'altro canto, non è un caso che abbia apprezzato abbastanza i primi due quando ero ancora a digiuno dell'opera di Miura; adesso invece, mesi dopo aver letto il manga, il terzo film non mi ha soddisfatto allo stesso modo. A mancare, qui, è "l'anima" della storia originale. A questo punto un "discreto" mi sembra un voto più che appropriato.
Attenzione: presenza di spoiler.
Dopo mesi di trepidante attesa per la parte della storia che riguarda la celebre, catastrofica sequenza dell'Eclissi, devo dire che sono rimasto abbastanza contento del risultato, eppure non senza un certo disappunto: le mie aspettative sono state in parte deluse. Se, rispetto ai primi due film, la durata del terzo è sicuramente più consona alla mole di eventi narrati - un'ora e tre quarti contro l'ora e otto minuti (!) del primo e l'oretta e mezza del secondo, tuttavia, analogamente a quanto accaduto per i capitoli precedenti, ciò comunque non è bastato agli autori per trasporre in animazione neanche la metà dei necessari approfondimenti psicologici dei personaggi, così come alcune ispirate sequenze della controparte cartacea. Giusto per fare qualche esempio, tra i tagli più evidenti si annoverano la pazzia del re e il suo tentativo di violentare la figlia, il primo incontro di Gatsu con Silat in un'arena (dal film sembra che nell'anno trascorso non sia successo niente di importante; ad ogni modo, il duello con Silat è stato reso splendidamente con le armi esotiche già presenti nel manga), nonché la squadra dei Cani Neri capeggiata dal mostruoso Wyald (ma mi rendo conto che, alla lontana, ai fini della trama era la sequenza più "sacrificabile"; però sarebbe stato divertente vederlo animato), passando per il fabbro Godot (non solo la piccola Erica spunta dal nulla, ma l'eventuale spettatore a digiuno dell'opera di Miura non sa chi abbia forgiato l'armatura di Gatsu; spero che nel futuro quarto film si degnino di mostrarlo, dal momento che Godot è un comprimario importante per Gatsu) e Lucine (si intravede di sfuggita alla fine del film, visto che la scena originale in cui Rickert la vede vicino all'accampamento è stata omessa); infine, sono stati tagliuzzati qua e là diversi dialoghi (quelli fondamentali in linea di massima non mancano, ma in alcune parti si ha l'impressione di perdersi qualcosa, come nel caso della discesa nella torre prigione e del racconto dell'antica guerra e dell'imperatore Gaisselick; o come le ultime parole di Judeau e la dipartita di Gaston).
Dov'è il pathos che tanto caratterizza il manga? Va bene che la sofferenza di Grifis è stata rappresentata a dovere, in maniera quasi morbosa e fastidiosa, com'era giusto che fosse, ma manca la profondità che le tavole disegnate da Miura riuscivano a trasmettermi. Naturalmente non si può pretendere tutto e in fin dei conti il film andrebbe preso per quello che è: spettacolare, violentissimo (a volte forse un tantino eccessivo; su carta l'effetto incide sul lettore in modo diverso), ma comunque una festa per gli occhi. Il comparto tecnico infatti è di prim'ordine: le animazioni sono molto fluide; la CG è migliorata rispetto ai primi due, anche se in alcune sequenze è ancora un po' ridondante; i colori sono splendidi (l'Eclissi con luce bluastra sta dividendo i fan; ma in fondo si tratta di un'eclissi, che colore potrebbe avere se non blu? Tanto poi diventa "rossa" comunque...); i membri della Mano di Dio (Slan è una splendida incarnazione dell'erotismo, Ubik in movimento che fluttua come un pesce da un angolo all'altro dello schermo è grandioso, Conrad e la sua voce cavernosa sono impeccabili e per Void non si poteva immaginare nulla di meglio) e il Cavaliere del Teschio (puro spettacolo visivo e uditivo) sono resi magnificamente e doppiati altrettanto bene (a tal proposito, sono proprio curioso di scoprire quali saranno le voci italiane). I mostri dell'Eclissi rendevano molto meglio su carta, ma tant'è che anche qui fanno il loro dovere più o meno bene. Il finale è davvero ben riuscito, anche se non mi ha emozionato come la sua controparte cartacea.
In definitiva, il terzo film di Berserk, e in generale l'intera trilogia, è un buon prodotto, che però penso potrebbe incontrare maggior favore da parte di chi Berserk non lo conosce e che quindi difficilmente si cruccerebbe per questa o quell'altra omissione o buco di trama, dialoghi e personaggi. D'altro canto, non è un caso che abbia apprezzato abbastanza i primi due quando ero ancora a digiuno dell'opera di Miura; adesso invece, mesi dopo aver letto il manga, il terzo film non mi ha soddisfatto allo stesso modo. A mancare, qui, è "l'anima" della storia originale. A questo punto un "discreto" mi sembra un voto più che appropriato.