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Marco23111988

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Uscito tre anni dopo "Biancaneve e i sette nani", "Pinocchio" è il secondo classico Disney. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Collodi, con non poche modifiche che possono legittimamente far storcere il naso se si è dei puristi incalliti, eppure credo che questa sia la prova di come non sempre è necessario essere fedeli all'originale. Il problema è che si trattava di una storia fortemente toscana, scritta pure in dialetto, e quando una storia è così fortemente legata alla propria terra, non è facile riadattarla senza lasciare un po’ delusi.

Ma, anche se il film è controverso o discutibile, non è neanche giusto per quello bocciarlo. Io vedrei invece di analizzarlo come storia a sé: già solo dal punto di vista tecnico è quasi perfetto, una colonna sonora da sogno, romantica come non le fanno più, la canzone "Una stella cade" è veramente dolce e romantica, tanto da essere ormai diventata un po’ un simbolo di casa Disney. L'animazione è perfetta. Ma poi, pensate che questo film è uscito dopo "Biancaneve e i sette nani", che alla fine era una storia abbastanza semplice da raccontare: gli unici personaggi "complessi" erano i nani e, in parte, la regina (sarà un po' così anche negli altri classici dell'epoca, "Bambi" e "Dumbo"). "Pinocchio" ha un cast molto più varieggiato, addirittura vi è più di un villain, anche l'ambientazione è estremamente varia (dalla casa di Geppetto, al villaggio, al teatro dei burattini, fino al mare). Per l'epoca era un film immenso!

Il Pinocchio di questo film più che bugiardo e disubbidiente, come nell'originale, risulta essere impacciato e ingenuo, è un bambino che deve comunque imparare a stare al mondo, per essere "vero", imparare a non credere a chi gli dà scorciatoie per il successo (andare a teatro e diventare attore, invece che studiare), non cedere alle tentazioni (andare al Paese dei balocchi), rispettare le promesse ecc. La sua disubbidienza porterà nei guai lui e suo padre, e per questo dovrà rimediare.

Poi, per essere la versione "edulcorata" della fiaba, aveva toni molto forti e grotteschi: terrificante la scena del bambino diventato ciuchino che supplica Postiglione di riportarlo a casa da sua madre, inquietanti gli uomini vestiti di nero e la trasformazione di Lucignolo. Per molti, lo stesso Postiglione era bello inquietante, a me non ha mai fatto paura, ma sono gusti, gli riconosco comunque di essere la rappresentazione dell'uomo adulto apparentemente buono come il pane che ti offre le caramelle, per poi rivelarsi l'orco malvagio delle fiabe, quando si dice "non accettare caramelle dagli sconosciuti".

I villain di questo film hanno una peculiarità, rispetto a quelli degli altri film Disney, non vengono mai puniti o sconfitti, rappresentano i vari mali del mondo. Quindi sul gatto e la volpe si potrebbe dire che sono dei normali furfanti, come ce ne sono a migliaia, idem Mangiafuoco, ma su Postiglione forse si può discutere se rappresenti veramente il male. Egli ha un qualcosa di effettivamente maligno che non si può giustificare con il semplice "ma tutti quelli che fanno quel mestiere fanno cosi", come nel caso di un proprietario di circhi (come in "Dumbo") o di un cacciatore o anche di due vagabondi come il gatto e la volpe. Interessante l'interpretazione della Wiki inglese: se è vero che punisce i bambini cattivi, che, diciamocela tutta, se la sono un po’ andata a cercare, lo vedi chiaramente come Postiglione sia sadico e non abbia pietà per chi è stato un po’ disubbidiente. Questo rende a tutti gli effetti "Pinocchio" il classico più geniale della sua epoca, insieme a "Fantasia"!

Un grandissimo capolavoro che ha tutto quello che un tempo era la magia disneyana.


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DakenfromVault101

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Il livello tecnico sfoderato da questo classico Disney è impressionante, senza dubbio uno dei primi film animati a sfidare le convenzioni del genere e utilizzare numerose tecniche del cinema "live action" in un prodotto assolutamente notevole, una pietra miliare per la storia dell'animazione.
La trama, pur non essendo estremamente fedele al romanzo originale, ha un ottimo ritmo e diverse scene di notevole impatto scenico ed emotivo, comprese alcune sorprendentemente intense per un prodotto dedicato principalmente a un pubblico giovane, come per esempio la scena della metamorfosi nel paese dei balocchi, che rendono il film unico ancora oggi.


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Haruhi Suzumiya Gold Edition

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
"Pinocchio" è un classico della Dinsey del 1940 basato sul famosissimo romanzo di Carlo Collodi "Le avventure di Pinocchio". Nonostante sia tuttora considerato uno dei più riusciti classici della Disney, vincendo anche due Oscar per la migliore colonna sonora e la migliore canzone ("Una stella che cade"), a causa della Seconda Guerra Mondiale inizialmente fu un flop.

Ispirato appunto alla più famosa opera di Collodi, questo film d'animazione narra le disavventure della marionetta Pinocchio e della sua fedele coscienza, il Grillo Parlante, che li porteranno ad affrontare sfide e avventure di ogni tipo per vedere esaudito il desiderio ultimo della creatura di legno: diventare un bambino in carne ed ossa. Peccato che Pinocchio, grazie a un incantesimo della buona Fata Turchina, apra gli occhi al mondo essendo completamente amorale e totalmente incapace di distinguere tra bene e male. Questo lo renderà facile preda dei più vari delinquenti (e qua come non citare il Gatto e la Volpe?) e non sarà per lui difficile cadere in tentazione.

Considerato il capolavoro finale di Disney, "Pinocchio" vanta, oltre a una già citata stupenda colonna sonora, anche un ottimo lavoro per quanto riguarda il settore degli effetti animati, con un tratto pulito e realistico di persone, macchinari e animali.
Purtroppo, per ovvi motivi di tempo, non è stato possibile inserire nella storia tanti dei personaggi che popolano il romanzo originale e tante sequenze siano state affrontate in modo celere, anche se credo che la più grande differenza stia nel fatto che, mentre originariamente Pinocchio nasce come il classico "discolo monello", il personaggio della Disney sia semplicemente molto ingenuo.
Fortunatamente, la morale di base che amo tanto è rimasta intatta. Per diventare finalmente un "bambino vero", Pinocchio deve dimostrare d'essere di buon cuore, disinteressato e non facile preda dei vizi e, sebbene con le tante piccole diversità, sia la marionetta di Collodi che quella della Disney riusciranno a raggiungere il loro scopo.

Se non avete mai visto "Pinocchio", vi consiglio caldamente di guardarlo. Sarà bello immergersi in un mondo ormai antico, popolato da gente umile e semplice, orgogliosa del proprio lavoro, e da immancabili truffatori, che, con un cast simpatico e ottimamente caratterizzato, saprà coinvolgervi fino all'ultimo minuto.
E se l'ultima volta che l'avete visto eravate solo dei piccoli pinocchi in carne ed ossa... non negatevi la bella esperienza di rivederlo con un occhio più critico e adulto.

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Valutazione leggermente complicata. Tecnicamente maestoso per il tempo (fa arrossire molte opere più giovani), "Pinocchio" è bello tuttora e si fa fatica a credere a quanti anni si porta appresso; insomma, è curatissimo e rivalutato nel tempo visto che inizialmente ebbe problemi. Dall'altra parte è però tra quelli che perdono punti nel pubblico strettamente italiano più grandicello a causa dei suoi stravolgimenti, pesanti, come in Hercules ma senza lo stesso umorismo - il che può essere un bene o un male. Si può comprendere la mancanza della fata finta moribonda, del contadino, del tribunale, di Arlecchino, di Alidoro e del pescatore verde per questioni di spazio, direi anche che il grillo-coscienza non spiaccicato dal martello e la balena-squalo sono genialate, ma altre cose stupiscono in negativo. Infatti "Pinocchio" è un classico che risente del periodo d'inizio guerra mondiale, dove Stromboli (mangiafuoco), in quanto con il nome italiano, diventa cattivo, e Pinoccho da discolo capriccioso fondamentalmente buono ma disubbidiente, per scelta diventa più puro e ingenuo - in linea con la sua recente nascita - e... svizzero (WTF?) in modo da farlo piacere (teoricamente) di più. Ricordo fu usato anche in una parata animata pro Usa di quel periodo...

Disney attingendo durante la sua fervida vita artistica a vari romanzi, ha avuto senza dubbio il merito di rendere le storie molto più famose, complice il mezzo espressivo ancora giovane e un pubblico affascinato e particolarmente influenzabile. Non è un'esagerazione dire che è grazie a essa che Pinoccho, Alice, Peter Pan e altri sono diventati parti integranti della cultura popolare come le favole raccolte dai fratelli Grimm. Il suo Biancaneve tra l'altro fu d'ispirazione per molti grandi lavori pionieristici come la "Rosa di Bagdad" del nostro Domeneghini. Un lato negativo dei lavori Disney, però, è che anche con buone idee tali varianti sono quelle date dal pubblico non lettore per assolute, e che di ciò Walter era dichiaratamente fiero, nonostante i rapporti delicati con alcuni autori tipo Pamela Travers e la diffidenza di altri più noti e stoici come Tolkien - il flopposo Taron infatti fu un ripiego.

Penso che questo "Pinocchio" sia sempre un mezzo capolavoro dal punto di vista della realizzazione; intendiamoci, non è mai stato tra i miei preferiti ma l'ho sempre apprezzato; crescendo però ho cominciato presto a vederlo in modo più severo (rivalutando invece altri lavori prima odiati come "Dumbo"). Credo bisognerebbe rispolverare molti lavori semisconosciuti, meno ricchi ma di buona volontà, come il Pinoccho di Cenci o sperare nel successo del prossimo lavoro di D'alò, in modo da vedere nuovamente qualche investimento del bel paese nel settore - perché se ci affidiamo ai gladiatori 100% americani di Straffi l'animazione europea sta messa proprio male.