Love Live! School Idol Project 2
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
Il mondo delle idol è un argomento affascinante ma anche molto complesso e a volte controverso.
Parliamo di ragazze, con esperienza di canto e danza, che formano gruppi e intrattengono il pubblico con spettacoli, principalmente i giovani. Ma esserlo non è facile, e quindi, oltre a svariati merchandising a tema, escono anche gli anime che narrano di idol animate e permettono un assaggio del loro mondo.
Di recente spuntò fuori un anime di un gruppo di idol molto diverso per il suo genere per i seguenti motivi: non parlava di un gruppo di ragazze che volevano diventare idol per la fama, ma per un obbiettivo comune molto diverso. Si trattava delle μ's (Muse all'inglese), nove studentesse liceali che divennero delle School Idol per salvare la loro scuola, la Otonikizaka, dalla chiusura, e quindi decisero, non senza parecchie difficoltà e imprevisti, di diventare quel gruppo con l'impegno di aumentare l'interesse per l'istituto; al contempo narrava di ragazze dal carattere molto diverso ciascuno che inizialmente erano unite dal loro obbiettivo, ma in seguito da qualcosa di molto più sincero, una grande amicizia.
Furono questi gli elementi che fecero il successo di "Love Live: School Idol Project", e portarono al boom del tutto esaurito in ogni genere di merchandising a tema, divenendo un successo mediatico da capogiro. E, forti di tale successo, arrivò la seconda serie dell'anime, che riprende gli elementi del predecessore e li migliora in tutto (non sempre i sequel sono peggiori).
Grazie al grande impegno delle μ's, composto dall'allegra ma a volte sbadata, nonché leader del gruppo, Honoka, l'esigente ma disponibile, nonché compositrice dei testi delle canzoni, Umi, la gentilissima ed esperta di moda, nonché stilista dei costumi di scena, Kotori (la cui madre è preside dell'istituto), l'esperta di idol e presidentessa del club di ricerca sulle idol dove le ragazze si riuniscono Nico, la presidentessa del consiglio studentesco, nonché coreografa del gruppo, Eli, la sua amica, nonché vicepresidentessa del consiglio studentesco, Nozomi, la compositrice Maki, la timida ma appassionata di idol Hanayo (o Kayo) e la ragazza dal comportamento da gatto Rin, l'accademia Otonikizawa è fuori pericolo dalla chiusura grazie all'aumento delle iscrizioni. In vista del nuovo anno per la scuola vi sono delle novità: Honoka è diventata presidentessa del consiglio studentesco insieme a Umi e Kotori come vicepresidentesse, ma la vera novità è un'altra: un secondo Love Live è alle porte e per le ragazze è giunto il momento di ritentare di qualificarsi al grande evento dedicato alle School Idol, pur dovendo affrontare rivali come le A-rise. Riusciranno stavolta a prendere parte all'evento e, forse, a vincerlo?
Come nella precedente serie, l'anime non punta solo sulla competizione ma sui rapporti fra i personaggi e sui loro problemi come gruppo, come gli allenamenti e la ricerca d'ispirazione di musica, testi e costumi, oltre a conoscere da vicino il gruppo rivale A-rise, composto da Tsubasa, Erena e Anju, così come il loro carattere, il loro tentativo di riuscire sempre a migliorarsi, che darà vita a una rivalità amichevole fra i due gruppi. Ma il legame che unisce le protagoniste verrà messo molto più a fuoco, dal momento che molte puntate puntano sui loro caratteri e i loro problemi personali e sui legami di amicizia che le unisce, come Eli e Nozomi o Hanayo e Rin.
Inoltre in questa serie vengono approfonditi personaggi come le sorelle minori di Honoka e Eli, ovvero Yukiho e Alisa, che nel corso della serie diventeranno grandi amiche e che puntano a diventare come le loro sorelle maggiori, oltre a conoscere i fratelli e sorelle minori di Nico.
La serie punta molto sul coinvolgimento emotivo che verrà trasmesso nel corso delle tredici puntate, dal nervosismo pre-spettacolo ai risultati del dopo spettacolo, oltre al gasarsi nel corso delle esibizioni; in particolare nelle ultime puntate, quando le μ's dovranno affrontare un problema molto serio, consiglio di tenere pronti i fazzoletti, ma quel problema sarà la chiave di volta che simboleggerà la grande amicizia formata da quelle nove ragazze dai caratteri molto diversi ma uniti prima dal loro obbiettivo comune e infine in uno stretto legame profondo e sincero, e come quel legame abbia cambiato in meglio il carattere di molte di loro.
Con una grafica da urlo, specialmente nelle esaltanti esibizioni, OST adatte ai contesti e le spettacolari esibizioni, chiudo questa recensione della seconda parte di quell'anime che narra il forte legame di nove ragazze e del loro spettacolare cammino di idol, le μ's, in un seguito infinitamente superiore al primo.
Il mondo delle idol è un argomento affascinante ma anche molto complesso e a volte controverso.
Parliamo di ragazze, con esperienza di canto e danza, che formano gruppi e intrattengono il pubblico con spettacoli, principalmente i giovani. Ma esserlo non è facile, e quindi, oltre a svariati merchandising a tema, escono anche gli anime che narrano di idol animate e permettono un assaggio del loro mondo.
Di recente spuntò fuori un anime di un gruppo di idol molto diverso per il suo genere per i seguenti motivi: non parlava di un gruppo di ragazze che volevano diventare idol per la fama, ma per un obbiettivo comune molto diverso. Si trattava delle μ's (Muse all'inglese), nove studentesse liceali che divennero delle School Idol per salvare la loro scuola, la Otonikizaka, dalla chiusura, e quindi decisero, non senza parecchie difficoltà e imprevisti, di diventare quel gruppo con l'impegno di aumentare l'interesse per l'istituto; al contempo narrava di ragazze dal carattere molto diverso ciascuno che inizialmente erano unite dal loro obbiettivo, ma in seguito da qualcosa di molto più sincero, una grande amicizia.
Furono questi gli elementi che fecero il successo di "Love Live: School Idol Project", e portarono al boom del tutto esaurito in ogni genere di merchandising a tema, divenendo un successo mediatico da capogiro. E, forti di tale successo, arrivò la seconda serie dell'anime, che riprende gli elementi del predecessore e li migliora in tutto (non sempre i sequel sono peggiori).
Grazie al grande impegno delle μ's, composto dall'allegra ma a volte sbadata, nonché leader del gruppo, Honoka, l'esigente ma disponibile, nonché compositrice dei testi delle canzoni, Umi, la gentilissima ed esperta di moda, nonché stilista dei costumi di scena, Kotori (la cui madre è preside dell'istituto), l'esperta di idol e presidentessa del club di ricerca sulle idol dove le ragazze si riuniscono Nico, la presidentessa del consiglio studentesco, nonché coreografa del gruppo, Eli, la sua amica, nonché vicepresidentessa del consiglio studentesco, Nozomi, la compositrice Maki, la timida ma appassionata di idol Hanayo (o Kayo) e la ragazza dal comportamento da gatto Rin, l'accademia Otonikizawa è fuori pericolo dalla chiusura grazie all'aumento delle iscrizioni. In vista del nuovo anno per la scuola vi sono delle novità: Honoka è diventata presidentessa del consiglio studentesco insieme a Umi e Kotori come vicepresidentesse, ma la vera novità è un'altra: un secondo Love Live è alle porte e per le ragazze è giunto il momento di ritentare di qualificarsi al grande evento dedicato alle School Idol, pur dovendo affrontare rivali come le A-rise. Riusciranno stavolta a prendere parte all'evento e, forse, a vincerlo?
Come nella precedente serie, l'anime non punta solo sulla competizione ma sui rapporti fra i personaggi e sui loro problemi come gruppo, come gli allenamenti e la ricerca d'ispirazione di musica, testi e costumi, oltre a conoscere da vicino il gruppo rivale A-rise, composto da Tsubasa, Erena e Anju, così come il loro carattere, il loro tentativo di riuscire sempre a migliorarsi, che darà vita a una rivalità amichevole fra i due gruppi. Ma il legame che unisce le protagoniste verrà messo molto più a fuoco, dal momento che molte puntate puntano sui loro caratteri e i loro problemi personali e sui legami di amicizia che le unisce, come Eli e Nozomi o Hanayo e Rin.
Inoltre in questa serie vengono approfonditi personaggi come le sorelle minori di Honoka e Eli, ovvero Yukiho e Alisa, che nel corso della serie diventeranno grandi amiche e che puntano a diventare come le loro sorelle maggiori, oltre a conoscere i fratelli e sorelle minori di Nico.
La serie punta molto sul coinvolgimento emotivo che verrà trasmesso nel corso delle tredici puntate, dal nervosismo pre-spettacolo ai risultati del dopo spettacolo, oltre al gasarsi nel corso delle esibizioni; in particolare nelle ultime puntate, quando le μ's dovranno affrontare un problema molto serio, consiglio di tenere pronti i fazzoletti, ma quel problema sarà la chiave di volta che simboleggerà la grande amicizia formata da quelle nove ragazze dai caratteri molto diversi ma uniti prima dal loro obbiettivo comune e infine in uno stretto legame profondo e sincero, e come quel legame abbia cambiato in meglio il carattere di molte di loro.
Con una grafica da urlo, specialmente nelle esaltanti esibizioni, OST adatte ai contesti e le spettacolari esibizioni, chiudo questa recensione della seconda parte di quell'anime che narra il forte legame di nove ragazze e del loro spettacolare cammino di idol, le μ's, in un seguito infinitamente superiore al primo.
Dal momento che la seconda stagione di “Love Live!” è praticamente la diretta continuazione della prima, non mi tratterrò dal parlare anche della conclusione di questa. Insomma, non leggete la recensione che segue, se non avete terminato la visione della prima stagione.
Avevamo lasciato le nostre nove beniamine demoralizzate a causa della mancata partecipazione al Love Live, ma anche determinate a continuare nel loro percorso di school idol e piene di bei sentimenti comunicati magistralmente dalla incantevole ‘Start: Dash’. Tuttavia, con l’inizio del nuovo semestre, alle μ’s si pone un bel problema: il trio del terzo anno si diplomerà nel giro di qualche mese. E proprio per questo motivo, ora più che mai, una volta salvata la scuola, l’obbiettivo finale è solo uno: la vittoria del Love Live. Saranno quindi delle μ’s più mature quelle che vedremo in questa seconda stagione, sia artisticamente che caratterialmente, sebbene non manchino le gag che tanto a lungo hanno caratterizzato l’anime (menzione d’onore a Nozomi, personaggio d’oro di questi tredici episodi).
Gli elementi vincenti della prima stagione ritornano tutti: le coreografie, i vestitini glitterati, i momenti di tensione, gli allenamenti, le lacrimucce sul finale... e ovviamente la NozoEli. La questione è: la seconda stagione è superiore alla prima?
Purtroppo, non proprio: i primi episodi, non avendo alcun bisogno di introdurre nuovi personaggi e nuove dinamiche, scorrono abbastanza veloci, tuttavia ci sono più di un paio di puntate nella prima metà dell’anime che risultano infinitamente meno scorrevoli delle altre, come ad esempio quella dedicata a Nico, lo speciale di Halloween o quella della dieta. Eppure, superato l’episodio 8, la serie ingrana magistralmente e riesce a sostenere un ottimo ritmo sino al finale, o meglio, ai due finali: il termine del Love Live (a cui è dedicato l’episodio 12) e il termine dell’anno scolastico, al quale, giustamente, è dedicato l’intero, ultimo episodio 13. Se quindi la prima metà dell’anime segue costantemente lo standard della stagione precedente, con alcuni episodi che scendono al di sotto di esso, la seconda metà risulta tuttavia infinitamente più gradevole ed emozionante - nel senso che non potrete fare a meno di provare emozioni forti ed empatizzare con le protagoniste.
Nonostante i pregi che ho citato, ci sono un altro paio di fattori che mi rendono restia ad assegnare un 8 a questo anime: primo fra tutti la poca presenze delle A-Rise, che già nella prima stagione avevano fatto da mero sfondo alle vicende delle μ’s. Avremo ora l’occasione di conoscerle meglio e di osservare come interagiscono con le loro dirette e più pericolose concorrenti: ciò succede, ma in una maniera incompleta, dal momento che l’unica delle tre che spicca un minimo è la leader, Tsubasa, mentre le altre due dicono meno di una decina di battute in tredici episodi. La competizione con le A-Rise, a parte in una sola occasione, viene mostrata solo a parole, ma mai nei fatti: non vedremo mai, purtroppo, di cosa queste ragazze sono realmente capaci, come ragionano, come si sentono e via dicendo. Ed è un peccato, perché ci si aspetterebbe che vedere le μ’s raggiungere il loro livello comporti spostare l’attenzione anche su di loro.
Altra nota dolente, su cui purtroppo non si riscontra alcun miglioramento, sono la CG e le animazioni, abbastanza imbarazzanti, considerando che l’anime è del 2013. È invece molto più curata la regia, che riesce a gestire molto bene le scene cariche di tensione e/o emotività, senza esasperare il tutto e dar vita a drammi eccessivi e inutili. Sul fronte musicale, le parti strumentali al pianoforte sono una bella introduzione di questa seconda stagione, che rendono la colonna sonora (escludendo da essa, ovviamente, le insert song) molto più orecchiabile e memorabile rispetto alla stagione passata. Menzione d’onore anche alla opening, che strizza l’occhio in più punti al gioco per smartphone, inserendo delle sequenze che riprendono pari pari le cover delle canzoni “daily special” (‘Nawatobi’, ‘Beat in Angel’, ‘Garasu no Hanazono’ e via dicendo).
In conclusione, se avete apprezzato la prima stagione di “Love Live!”, non potete farvi mancare il suo continuo: e poi, gli ultimi sei episodi sono talmente belli e ben studiati che solamente loro valgono da soli la visione dell’interno anime, per le emozioni che riescono a trasmettere e l’atmosfera di magia e nostalgia che riescono a creare.
Avevamo lasciato le nostre nove beniamine demoralizzate a causa della mancata partecipazione al Love Live, ma anche determinate a continuare nel loro percorso di school idol e piene di bei sentimenti comunicati magistralmente dalla incantevole ‘Start: Dash’. Tuttavia, con l’inizio del nuovo semestre, alle μ’s si pone un bel problema: il trio del terzo anno si diplomerà nel giro di qualche mese. E proprio per questo motivo, ora più che mai, una volta salvata la scuola, l’obbiettivo finale è solo uno: la vittoria del Love Live. Saranno quindi delle μ’s più mature quelle che vedremo in questa seconda stagione, sia artisticamente che caratterialmente, sebbene non manchino le gag che tanto a lungo hanno caratterizzato l’anime (menzione d’onore a Nozomi, personaggio d’oro di questi tredici episodi).
Gli elementi vincenti della prima stagione ritornano tutti: le coreografie, i vestitini glitterati, i momenti di tensione, gli allenamenti, le lacrimucce sul finale... e ovviamente la NozoEli. La questione è: la seconda stagione è superiore alla prima?
Purtroppo, non proprio: i primi episodi, non avendo alcun bisogno di introdurre nuovi personaggi e nuove dinamiche, scorrono abbastanza veloci, tuttavia ci sono più di un paio di puntate nella prima metà dell’anime che risultano infinitamente meno scorrevoli delle altre, come ad esempio quella dedicata a Nico, lo speciale di Halloween o quella della dieta. Eppure, superato l’episodio 8, la serie ingrana magistralmente e riesce a sostenere un ottimo ritmo sino al finale, o meglio, ai due finali: il termine del Love Live (a cui è dedicato l’episodio 12) e il termine dell’anno scolastico, al quale, giustamente, è dedicato l’intero, ultimo episodio 13. Se quindi la prima metà dell’anime segue costantemente lo standard della stagione precedente, con alcuni episodi che scendono al di sotto di esso, la seconda metà risulta tuttavia infinitamente più gradevole ed emozionante - nel senso che non potrete fare a meno di provare emozioni forti ed empatizzare con le protagoniste.
Nonostante i pregi che ho citato, ci sono un altro paio di fattori che mi rendono restia ad assegnare un 8 a questo anime: primo fra tutti la poca presenze delle A-Rise, che già nella prima stagione avevano fatto da mero sfondo alle vicende delle μ’s. Avremo ora l’occasione di conoscerle meglio e di osservare come interagiscono con le loro dirette e più pericolose concorrenti: ciò succede, ma in una maniera incompleta, dal momento che l’unica delle tre che spicca un minimo è la leader, Tsubasa, mentre le altre due dicono meno di una decina di battute in tredici episodi. La competizione con le A-Rise, a parte in una sola occasione, viene mostrata solo a parole, ma mai nei fatti: non vedremo mai, purtroppo, di cosa queste ragazze sono realmente capaci, come ragionano, come si sentono e via dicendo. Ed è un peccato, perché ci si aspetterebbe che vedere le μ’s raggiungere il loro livello comporti spostare l’attenzione anche su di loro.
Altra nota dolente, su cui purtroppo non si riscontra alcun miglioramento, sono la CG e le animazioni, abbastanza imbarazzanti, considerando che l’anime è del 2013. È invece molto più curata la regia, che riesce a gestire molto bene le scene cariche di tensione e/o emotività, senza esasperare il tutto e dar vita a drammi eccessivi e inutili. Sul fronte musicale, le parti strumentali al pianoforte sono una bella introduzione di questa seconda stagione, che rendono la colonna sonora (escludendo da essa, ovviamente, le insert song) molto più orecchiabile e memorabile rispetto alla stagione passata. Menzione d’onore anche alla opening, che strizza l’occhio in più punti al gioco per smartphone, inserendo delle sequenze che riprendono pari pari le cover delle canzoni “daily special” (‘Nawatobi’, ‘Beat in Angel’, ‘Garasu no Hanazono’ e via dicendo).
In conclusione, se avete apprezzato la prima stagione di “Love Live!”, non potete farvi mancare il suo continuo: e poi, gli ultimi sei episodi sono talmente belli e ben studiati che solamente loro valgono da soli la visione dell’interno anime, per le emozioni che riescono a trasmettere e l’atmosfera di magia e nostalgia che riescono a creare.
Arriva nel 2014, sempre ad opera dello studio Sunrise, la seconda serie di "Love Live! School Idol Project".
La trama non è molto diversa dalla prima stagione. Abbiamo sempre le nostre nove µ's impegnate nel loro ruolo di idol, tuttavia con un fine diverso: la scuola non corre più infatti il pericolo di essere chiusa, e l'obiettivo delle ragazze è quello di vincere il Love Live (a cui non hanno potuto partecipare nella precedente edizione), in vista anche del diploma di Eli, Nozomi e Nico.
Il tema "Vinciamo il Love Live perché è l'ultima cosa che faremo insieme" è, dunque, ricorrente all'interno della stagione, assieme, ovviamente, alla decisione di sciogliere o meno il gruppo. Il tutto contribuirà a rendere ogni episodio più accattivante, soprattutto verso la fine della serie, perché lo spettatore - almeno io mi sono sentita così - non farà che assaporare tutti i momenti felici e divertenti che le nostre beniamine trascorrono assieme, chiedendosi se alla fine rimpiangerà e ripenserà con nostalgia a quelle situazioni di spensieratezza. Come già detto, gli ultimi episodi sono quelli più interessanti, pieni di scene stupende, strappalacrime e che ci faranno sentire ancor più legati alle nostre eroine. Ovviamente sta a voi scoprire cosa le µ's decideranno di fare, alla fine, del loro futuro.
Altro punto che regala una marcia in più a questa nuova serie è l'inserimento di idee più originali e meno banali rispetto alla prima: mi è piaciuto molto, per esempio, che ci abbiano presentato le A-Rise, che anche le nostre idol hanno conosciuto per la prima volta, considerandole quindi non più dei modelli da seguire ma vere e proprie rivali, e viceversa. Tuttavia non vi nascondo che ci sono alcuni episodi un po' più sottotono, ma, nel complesso, sembra che gli autori abbiano dato il massimo per riuscire a soddisfare i loro spettatori, aumentando anche il livello del lato comico: se nella prima serie c'erano parecchie gag banali, in questa mi sono ritrovata a ridere di gusto non poche volte.
Neanche la caratterizzazione dei personaggi ha fatto cilecca: nella precedente stagione avevamo, infatti, alcune ragazze di cui sapevamo poco o niente, mentre in questa si è dato ampio spazio, per esempio, a Rin e Nozomi, facendoci conoscere a fondo tutte le componenti delle µ's. Altra cosa molto carina è l'importanza che si è data a tutte le studentesse della Hikarizaka, per il loro supporto che hanno sempre dato alle loro school idol, tra cui ricordiamo le sorelle di Honoka ed Eli.
Passando al lato tecnico, disegni, animazioni e CG si mantengono sul livello della prima serie, magari un po' migliorati. Nuove canzoni si aggiungono al repertorio delle nostre beniamine, purtroppo per i miei gusti dello stesso genere musicale di sempre. Idea innovativa, a questo proposito, è stata quella di inserire canzoni storiche del gruppo, a cui i fan sono molto legati, come "Snow Halation" o l'opening della prima serie. Mi hanno fatto anche il favore di farci sentire una nuova canzone delle A-Rise, "Shocking Party", che assieme alla precedente "Private Wars" è una delle mie preferite.
In conclusione, la seconda serie di "Love Live" si arricchisce di elementi nuovi e frizzanti, assieme a scene - un po' mutuate da "K-On!", devo dire, e forse è per questo che mi sono piaciute - che ci faranno sorridere e allo stesso tempo commuovere. Un voto in più rispetto alla prima stagione, 8.
La trama non è molto diversa dalla prima stagione. Abbiamo sempre le nostre nove µ's impegnate nel loro ruolo di idol, tuttavia con un fine diverso: la scuola non corre più infatti il pericolo di essere chiusa, e l'obiettivo delle ragazze è quello di vincere il Love Live (a cui non hanno potuto partecipare nella precedente edizione), in vista anche del diploma di Eli, Nozomi e Nico.
Il tema "Vinciamo il Love Live perché è l'ultima cosa che faremo insieme" è, dunque, ricorrente all'interno della stagione, assieme, ovviamente, alla decisione di sciogliere o meno il gruppo. Il tutto contribuirà a rendere ogni episodio più accattivante, soprattutto verso la fine della serie, perché lo spettatore - almeno io mi sono sentita così - non farà che assaporare tutti i momenti felici e divertenti che le nostre beniamine trascorrono assieme, chiedendosi se alla fine rimpiangerà e ripenserà con nostalgia a quelle situazioni di spensieratezza. Come già detto, gli ultimi episodi sono quelli più interessanti, pieni di scene stupende, strappalacrime e che ci faranno sentire ancor più legati alle nostre eroine. Ovviamente sta a voi scoprire cosa le µ's decideranno di fare, alla fine, del loro futuro.
Altro punto che regala una marcia in più a questa nuova serie è l'inserimento di idee più originali e meno banali rispetto alla prima: mi è piaciuto molto, per esempio, che ci abbiano presentato le A-Rise, che anche le nostre idol hanno conosciuto per la prima volta, considerandole quindi non più dei modelli da seguire ma vere e proprie rivali, e viceversa. Tuttavia non vi nascondo che ci sono alcuni episodi un po' più sottotono, ma, nel complesso, sembra che gli autori abbiano dato il massimo per riuscire a soddisfare i loro spettatori, aumentando anche il livello del lato comico: se nella prima serie c'erano parecchie gag banali, in questa mi sono ritrovata a ridere di gusto non poche volte.
Neanche la caratterizzazione dei personaggi ha fatto cilecca: nella precedente stagione avevamo, infatti, alcune ragazze di cui sapevamo poco o niente, mentre in questa si è dato ampio spazio, per esempio, a Rin e Nozomi, facendoci conoscere a fondo tutte le componenti delle µ's. Altra cosa molto carina è l'importanza che si è data a tutte le studentesse della Hikarizaka, per il loro supporto che hanno sempre dato alle loro school idol, tra cui ricordiamo le sorelle di Honoka ed Eli.
Passando al lato tecnico, disegni, animazioni e CG si mantengono sul livello della prima serie, magari un po' migliorati. Nuove canzoni si aggiungono al repertorio delle nostre beniamine, purtroppo per i miei gusti dello stesso genere musicale di sempre. Idea innovativa, a questo proposito, è stata quella di inserire canzoni storiche del gruppo, a cui i fan sono molto legati, come "Snow Halation" o l'opening della prima serie. Mi hanno fatto anche il favore di farci sentire una nuova canzone delle A-Rise, "Shocking Party", che assieme alla precedente "Private Wars" è una delle mie preferite.
In conclusione, la seconda serie di "Love Live" si arricchisce di elementi nuovi e frizzanti, assieme a scene - un po' mutuate da "K-On!", devo dire, e forse è per questo che mi sono piaciute - che ci faranno sorridere e allo stesso tempo commuovere. Un voto in più rispetto alla prima stagione, 8.
"Love Live! 2" è la seconda serie dedicata alle μ's (Muse), un gruppo di idol virtuali che in Giappone hanno riscosso un successo veramente incredibile.
La storia riprende dove la prima stagione l'aveva lasciata, con le protagoniste che dopo mille problemi sono riuscite a rimanere unite e hanno deciso di continuare ad essere delle school idol. Come previsto, fin dalla prima puntata viene annunciato che ci sarà un secondo Love Live, e ovviamente le μ's non si tireranno indietro e questa volta punteranno a partecipare e a vincere. Capitanate ancora da Honoka, e unite più che mai, il gruppo dovrà affrontare non pochi problemi, partendo dal fatto che già alle qualificazioni dovranno scontrarsi con le A-Rise, le vincitrici della precedente edizione del Love Live. Oltre a questo, per Nozomi, Eli e Nico la scuola sta per terminare, e dopo il diploma non potranno più fare parte del gruppo; cosa ne sarà delle μ's a quel punto? Si scioglieranno o continueranno?
La trama è lineare e presentata ottimamente, e a differenza della prima stagione stavolta lascia spazio anche a dei momenti drammatici ed emozionanti, soprattutto nel finale. Le μ's si iniziano a conoscere sempre meglio, e per alcune vengono dedicati degli interi episodi mirati a questo scopo. In particolare viene trattato il tema dell'amicizia che, anche se in alcuni casi esagerato al massimo, infine lascia il segno.
Tecnicamente siamo su livelli simili a quelli della prima stagione, non ho notato particolari cambiamenti; a livello grafico sempre un ottimo lavoro, e anche le nuove canzoni sono a livello di quelle della prima serie.
Particolare merito anche alla regia che è riuscita a chiudere la storia in sole tredici puntate, regalandoci anche un finale che fa sperare in un futuro per il gruppo; è stata infatti annunciata la produzione di un film per il 2015.
In conclusione, per essere una serie leggera, divertente e con il solo scopo di intrattenere gli spettatori con delle belle musiche e dei personaggi coinvolgenti, credo sia stato fatto quasi il massimo possibile.
Consiglio vivamente la visione di "Love Live! 2" a chi ha apprezzato la prima serie, è un sequel che non può essere lasciato da parte!
La storia riprende dove la prima stagione l'aveva lasciata, con le protagoniste che dopo mille problemi sono riuscite a rimanere unite e hanno deciso di continuare ad essere delle school idol. Come previsto, fin dalla prima puntata viene annunciato che ci sarà un secondo Love Live, e ovviamente le μ's non si tireranno indietro e questa volta punteranno a partecipare e a vincere. Capitanate ancora da Honoka, e unite più che mai, il gruppo dovrà affrontare non pochi problemi, partendo dal fatto che già alle qualificazioni dovranno scontrarsi con le A-Rise, le vincitrici della precedente edizione del Love Live. Oltre a questo, per Nozomi, Eli e Nico la scuola sta per terminare, e dopo il diploma non potranno più fare parte del gruppo; cosa ne sarà delle μ's a quel punto? Si scioglieranno o continueranno?
La trama è lineare e presentata ottimamente, e a differenza della prima stagione stavolta lascia spazio anche a dei momenti drammatici ed emozionanti, soprattutto nel finale. Le μ's si iniziano a conoscere sempre meglio, e per alcune vengono dedicati degli interi episodi mirati a questo scopo. In particolare viene trattato il tema dell'amicizia che, anche se in alcuni casi esagerato al massimo, infine lascia il segno.
Tecnicamente siamo su livelli simili a quelli della prima stagione, non ho notato particolari cambiamenti; a livello grafico sempre un ottimo lavoro, e anche le nuove canzoni sono a livello di quelle della prima serie.
Particolare merito anche alla regia che è riuscita a chiudere la storia in sole tredici puntate, regalandoci anche un finale che fa sperare in un futuro per il gruppo; è stata infatti annunciata la produzione di un film per il 2015.
In conclusione, per essere una serie leggera, divertente e con il solo scopo di intrattenere gli spettatori con delle belle musiche e dei personaggi coinvolgenti, credo sia stato fatto quasi il massimo possibile.
Consiglio vivamente la visione di "Love Live! 2" a chi ha apprezzato la prima serie, è un sequel che non può essere lasciato da parte!
Seconda stagione di "Love Live!", uscito nel 2014 e composto anch'esso da tredici episodi. Di fatto, rispetto alla prima serie, si aggiunge ben poco, anzi, i protagonisti rimangono pressoché uguali e anche l'obiettivo è invariato. Sinceramente, una volta concluso, non sapevo bene come valutarlo, in quanto il confronto tra quest'opera e il suo predecessore è inevitabile: la prima stagione era risultata interessante per la formazione del gruppo, mentre, di fatto, questa lo è per l'effetto opposto.
Le "μ's" sono composte da studentesse di tutti e tre gli anni, dunque non può che sorgere il problema di cosa fare una volta conclusa la carriera scolastica di alcuni dei suoi elementi. Smettere? Continuare con lo stesso nome? Creare un gruppo nuovo? Insomma, un dilemma alquanto complesso, che attraverserà tutti e tredici gli episodi.
Ma incominciamo dal principio, mostrando come, più o meno inaspettatamente, l'irresponsabile e spensierata Honoka è riuscita a ottenere l'incarico di rappresentante degli studenti (eh? Va bene che è la protagonista e la leader del gruppo, ma l'avete vista cari studenti? Una più incapace di lei non c'è in questo settore). Lasciando da parte questa elezione sorprendente, passiamo a descrivere la vita delle nostre nove idol successivamente al ritiro dal Love Live. La malattia di Honoka non ha permesso loro di partecipare al torneo, come si è visto nella passata stagione, ma, guarda caso, una nuova opportunità è alle porte. Visto il successo del precedente Love Live, gli organizzatori hanno pensato bene di bandire un nuovo Love Live, leggermente diverso dal precedente, ma comunque di prestigio.
Le "μ's", dopo alcune titubanze legate soprattutto ai timori di Honoka, decidono di buttarsi nuovamente in quest'avventura. Creano nuove canzoni e cercano in tutti i modi di migliorare le loro prestazioni, visto anche l'inevitabile scontro con le "A-rise" (che, personalmente, trovo molto migliori). Ce la faranno oppure saranno nuovamente costrette ad arrendersi al fato? Ma, soprattutto, riusciranno ad affrontare l'inevitabile separazione che giungerà al termine del Love Live?
Per quanto riguarda l'analisi dell'opera, c'è effettivamente poco da dire: i personaggi sono gli stessi della prima serie e, a parte un'analisi più approfondita della famiglia di Nico, le altre ragazze non mostrano niente di nuovo. Interessante anche la comparsa delle "A-rise", che, questa volta, entrano nel vivo dell'anime, presentandosi alle "μ's". Più spazio alle sorelline di Honoka ed Eli, che vogliono entrare anche loro nella Otonikizaka, ma il loro ruolo è più che altro circoscritto alla richiesta di entrare in futuro nelle "μ's" e ai dubbi che nascono nell'attuale gruppo di idol.
La storia in sé l'ho trovata piuttosto banale e alquanto stereotipata; come al solito emergono i classici sentimenti straripanti delle protagoniste, che mostrano tutta la bellezza e la forza di una sincera amicizia. Insomma, tutto bello, peccato che, preso in dosi elevate, può portare alla nausea. Anzi, rispetto alla prima serie, manca anche l'effetto sorpresa dell'entrata di nuovi membri. Tutto verte su due temi principali: l'imminente Love Live e i dubbi esistenziali sul futuro delle "μ's". Ad essere onesti, mi sarei aspettato qualcosa di più.
La grafica non cambia poi molto rispetto al suo predecessore, anzi, praticamente è identica. Bene per quanto riguarda i colori e i disegni, ma ancora non ci siamo per i balletti, che appaiono troppo computerizzati e dai movimenti robotizzati. Un'accozzaglia di marionette che si muovono in gruppo.
Belle le musiche (ci mancherebbe), ma rivaluterei un attimo la giuria del torneo... perbacco (e uso proprio questa esclamazione), sono assolutamente più brave le "A-rise". Va bene la forza dell'amicizia e tutto, ma almeno create delle canzoni leggermente peggiori, così da apparire effettivamente inferiori a quelle delle "μ's". Va beh, in fin dei conti si tratta di gusti personali.
Discreto anche il lavoro della regia, che, in soli tredici episodi, riesce a concludere la storia, lasciata in sospeso nella passata stagione, e darle un senso compiuto.
E dunque che dire? Tutto sommato si tratta di un'opera avvincente che, nel suo piccolo, riesce a emozionare e coinvolgere. Non è proprio il mio stile preferito e forse questo pregiudica la mia valutazione, ma i gusti personali non possono essere cancellati del tutto. Un serie carina, che si conclude però nel più classico dei modi. Bello eh? Ma fin troppo scontato e melodrammatico.
P.S. Mi mancherai Maki. Senza dubbio la migliore delle "μ's".
Voto finale: 7 meno
Le "μ's" sono composte da studentesse di tutti e tre gli anni, dunque non può che sorgere il problema di cosa fare una volta conclusa la carriera scolastica di alcuni dei suoi elementi. Smettere? Continuare con lo stesso nome? Creare un gruppo nuovo? Insomma, un dilemma alquanto complesso, che attraverserà tutti e tredici gli episodi.
Ma incominciamo dal principio, mostrando come, più o meno inaspettatamente, l'irresponsabile e spensierata Honoka è riuscita a ottenere l'incarico di rappresentante degli studenti (eh? Va bene che è la protagonista e la leader del gruppo, ma l'avete vista cari studenti? Una più incapace di lei non c'è in questo settore). Lasciando da parte questa elezione sorprendente, passiamo a descrivere la vita delle nostre nove idol successivamente al ritiro dal Love Live. La malattia di Honoka non ha permesso loro di partecipare al torneo, come si è visto nella passata stagione, ma, guarda caso, una nuova opportunità è alle porte. Visto il successo del precedente Love Live, gli organizzatori hanno pensato bene di bandire un nuovo Love Live, leggermente diverso dal precedente, ma comunque di prestigio.
Le "μ's", dopo alcune titubanze legate soprattutto ai timori di Honoka, decidono di buttarsi nuovamente in quest'avventura. Creano nuove canzoni e cercano in tutti i modi di migliorare le loro prestazioni, visto anche l'inevitabile scontro con le "A-rise" (che, personalmente, trovo molto migliori). Ce la faranno oppure saranno nuovamente costrette ad arrendersi al fato? Ma, soprattutto, riusciranno ad affrontare l'inevitabile separazione che giungerà al termine del Love Live?
Per quanto riguarda l'analisi dell'opera, c'è effettivamente poco da dire: i personaggi sono gli stessi della prima serie e, a parte un'analisi più approfondita della famiglia di Nico, le altre ragazze non mostrano niente di nuovo. Interessante anche la comparsa delle "A-rise", che, questa volta, entrano nel vivo dell'anime, presentandosi alle "μ's". Più spazio alle sorelline di Honoka ed Eli, che vogliono entrare anche loro nella Otonikizaka, ma il loro ruolo è più che altro circoscritto alla richiesta di entrare in futuro nelle "μ's" e ai dubbi che nascono nell'attuale gruppo di idol.
La storia in sé l'ho trovata piuttosto banale e alquanto stereotipata; come al solito emergono i classici sentimenti straripanti delle protagoniste, che mostrano tutta la bellezza e la forza di una sincera amicizia. Insomma, tutto bello, peccato che, preso in dosi elevate, può portare alla nausea. Anzi, rispetto alla prima serie, manca anche l'effetto sorpresa dell'entrata di nuovi membri. Tutto verte su due temi principali: l'imminente Love Live e i dubbi esistenziali sul futuro delle "μ's". Ad essere onesti, mi sarei aspettato qualcosa di più.
La grafica non cambia poi molto rispetto al suo predecessore, anzi, praticamente è identica. Bene per quanto riguarda i colori e i disegni, ma ancora non ci siamo per i balletti, che appaiono troppo computerizzati e dai movimenti robotizzati. Un'accozzaglia di marionette che si muovono in gruppo.
Belle le musiche (ci mancherebbe), ma rivaluterei un attimo la giuria del torneo... perbacco (e uso proprio questa esclamazione), sono assolutamente più brave le "A-rise". Va bene la forza dell'amicizia e tutto, ma almeno create delle canzoni leggermente peggiori, così da apparire effettivamente inferiori a quelle delle "μ's". Va beh, in fin dei conti si tratta di gusti personali.
Discreto anche il lavoro della regia, che, in soli tredici episodi, riesce a concludere la storia, lasciata in sospeso nella passata stagione, e darle un senso compiuto.
E dunque che dire? Tutto sommato si tratta di un'opera avvincente che, nel suo piccolo, riesce a emozionare e coinvolgere. Non è proprio il mio stile preferito e forse questo pregiudica la mia valutazione, ma i gusti personali non possono essere cancellati del tutto. Un serie carina, che si conclude però nel più classico dei modi. Bello eh? Ma fin troppo scontato e melodrammatico.
P.S. Mi mancherai Maki. Senza dubbio la migliore delle "μ's".
Voto finale: 7 meno
Lo school idol project continua il suo percorso con la produzione della seconda serie di questo "Love Live! ", un anime in cui vengono raccontate le gesta delle μ's, un gruppo di idol scolastiche, e dei suoi nove membri.
Dopo aver scongiurato la chiusura della propria scuola, l'istituto superiore Otonokizaka, le ragazze continuano nella loro attività di "school idol", prefiggendosi adesso un altro obiettivo molto ambizioso: vincere il Love Live, una manifestazione canora a carattere nazionale dedicata proprio a questo tipo di gruppi. Per farlo, però, dovranno superare una concorrenza agguerritissima e che vede nelle "A-rise" le avversarie più pericolose. L'anime, però, non si limita a mostrare gli sforzi canori delle protagoniste, ma tra una canzone e l'altra racconta anche la grande amicizia nata fra le nove ragazze, che darà vita a momenti di grande divertimento e ad altri di profonda commozione.
La seconda stagione di "Love Live" ripropone gli stessi pregi e gli stessi difetti già riscontrati per la prima edizione: se da un lato, infatti, la narrazione rimane semplice e gradevole, dall'altro l'assoluta mancanza di componenti maschili limita tantissimo il suo potenziale, in quanto un mondo fatto di sole donne è, in ultima analisi, decisamente poco credibile. Viene da sorridere quando in uno degli episodi viene chiesto a Umi se fosse mai stata innamorata: ma come avrebbe mai potuto se di ragazzi non se ne vede nemmeno l'ombra?
Un altro elemento che mi ha lasciato abbastanza perplesso, e che in qualche modo si lega ancora all'assenza di un mondo maschile all'interno di questo anime, è la quasi totale assenza di fan. Si parla di un gruppo di grande successo, eppure tutte le manifestazioni di affetto tipiche degli estimatori del gruppo sono totalmente assenti. Più che al "Love Live" le μ's sembrano partecipare a un concorso parrocchiale.
Per concludere la parte critica, in questa seconda edizione c'è da segnalare una forte impennata dell'elemento "piagnucolosità", che se può essere giustificata in alcuni momenti, per altri risulta gratuita e decisamente stucchevole.
Fatte queste poche obiezioni, per il resto posso solo dir bene di un anime molto leggero ma allo stesso tempo molto piacevole. Nonostante qualche episodio riuscito proprio male, "Love Live!" non annoia quasi mai e per la maggior parte del tempo riesce a coinvolgere e appassionare lo spettatore. La parte musicale è molto curata e decisamente ben fatta: personalmente ho molto gradito la riproposizione di "Snow Halation", il brano delle μ's che preferisco.
In definitiva, un anime che si riconferma sugli stessi livelli dell'edizione precedente; anche la mia valutazione sarà, di conseguenza, identica a quella data in precedenza.
Dopo aver scongiurato la chiusura della propria scuola, l'istituto superiore Otonokizaka, le ragazze continuano nella loro attività di "school idol", prefiggendosi adesso un altro obiettivo molto ambizioso: vincere il Love Live, una manifestazione canora a carattere nazionale dedicata proprio a questo tipo di gruppi. Per farlo, però, dovranno superare una concorrenza agguerritissima e che vede nelle "A-rise" le avversarie più pericolose. L'anime, però, non si limita a mostrare gli sforzi canori delle protagoniste, ma tra una canzone e l'altra racconta anche la grande amicizia nata fra le nove ragazze, che darà vita a momenti di grande divertimento e ad altri di profonda commozione.
La seconda stagione di "Love Live" ripropone gli stessi pregi e gli stessi difetti già riscontrati per la prima edizione: se da un lato, infatti, la narrazione rimane semplice e gradevole, dall'altro l'assoluta mancanza di componenti maschili limita tantissimo il suo potenziale, in quanto un mondo fatto di sole donne è, in ultima analisi, decisamente poco credibile. Viene da sorridere quando in uno degli episodi viene chiesto a Umi se fosse mai stata innamorata: ma come avrebbe mai potuto se di ragazzi non se ne vede nemmeno l'ombra?
Un altro elemento che mi ha lasciato abbastanza perplesso, e che in qualche modo si lega ancora all'assenza di un mondo maschile all'interno di questo anime, è la quasi totale assenza di fan. Si parla di un gruppo di grande successo, eppure tutte le manifestazioni di affetto tipiche degli estimatori del gruppo sono totalmente assenti. Più che al "Love Live" le μ's sembrano partecipare a un concorso parrocchiale.
Per concludere la parte critica, in questa seconda edizione c'è da segnalare una forte impennata dell'elemento "piagnucolosità", che se può essere giustificata in alcuni momenti, per altri risulta gratuita e decisamente stucchevole.
Fatte queste poche obiezioni, per il resto posso solo dir bene di un anime molto leggero ma allo stesso tempo molto piacevole. Nonostante qualche episodio riuscito proprio male, "Love Live!" non annoia quasi mai e per la maggior parte del tempo riesce a coinvolgere e appassionare lo spettatore. La parte musicale è molto curata e decisamente ben fatta: personalmente ho molto gradito la riproposizione di "Snow Halation", il brano delle μ's che preferisco.
In definitiva, un anime che si riconferma sugli stessi livelli dell'edizione precedente; anche la mia valutazione sarà, di conseguenza, identica a quella data in precedenza.
Il grande successo delle "μ's" (si legge Muse), il gruppo di idol virtuali nate con lo "School Idol Project" ha portato alla realizzazione della seconda serie anime di "Love Live!".
Le protagoniste sono ancora Honoka e le sue compagne di scuola: un gruppo di nove ragazze che nella prima serie dell'anime, per salvare il proprio istituto scolastico dalla chiusura a causa del ridotto numero di nuovi iscritti, decidono di diventare school idol con l'obiettivo di portare visibilità alla scuola. Poco tempo dopo viene annunciato un evento, il "Love Live", una gara in cui vari gruppi di idol si sfidano in canti e balli, e le nove protagoniste decidono di partecipare.
Adesso, è iniziato un nuovo anno scolastico, e l'obiettivo è stato raggiunto: la scuola è salva. Il "Love Live" invece non è stato vinto, ma ora le ragazze hanno una seconda occasione perché ne è stata annunciata la seconda edizione. Il nuovo obiettivo è la vittoria.
Come nella prima serie dunque, la storia dell'anime è incentrata sulla preparazione del gruppo all'evento, con esercizi, ritiri vari per creare coreografie, abiti e canzoni, fino al concerto finale.
A portare un po' di novità rispetto alla prima serie c'è la questione delle ragazze del terzo anno che diplomandosi dovranno lasciare la scuola e di conseguenza il gruppo. Questo elemento è un fattore decisivo della storia, che regala momenti molto teneri ma anche tristi e commoventi tra le ragazze.
La serie è molto gradevole da guardare, e alterna bene momenti divertenti con scene comiche, ad altri più serie in cui vengono approfonditi i caratteri e le storie delle diverse ragazze. Bellissime alcune scene in cui viene fuori il profondo sentimento di amicizia che lega le protagoniste, senza cadere nel banale fanservice (quasi totalmente assente nella serie) o in velate suggestioni yuri.
Graficamente non si discosta dalla prima serie. L'anime è molto colorato e luminoso, e il chara design è bello da vedere; le ragazze sono tutte molto belle e carine, ma tutte ben differenziate, e soddisfano un po' tutti i gusti: c'è quella più infantile, la maschiaccio, la senpai più matura, l'energica, ecc.
E' stata migliorata un po' la grafica in cell shading delle scene di ballo, rendendo meno evidente il distacco tra i personaggi in primo piano e gli sfondi.
Sul lato audio, oltre al buon doppiaggio, abbiamo molte belle canzoni eseguite dalle doppiatrici, tutte orecchiabili e che rimangono facilmente in testa.
Per chi ha guardato la prima serie, la visione è d'obbligo. Se poi seguite qualche gruppo di idol e amate questo tipo di musica, sicuramente non resterete delusi.
La serie è però perfetta anche per chi invece è completamente estraneo al mondo delle idol, perché prima di musica e ballo, si tratta di una storia ad ambientazione scolastica che ha al suo centro una bella amicizia.
Le protagoniste sono ancora Honoka e le sue compagne di scuola: un gruppo di nove ragazze che nella prima serie dell'anime, per salvare il proprio istituto scolastico dalla chiusura a causa del ridotto numero di nuovi iscritti, decidono di diventare school idol con l'obiettivo di portare visibilità alla scuola. Poco tempo dopo viene annunciato un evento, il "Love Live", una gara in cui vari gruppi di idol si sfidano in canti e balli, e le nove protagoniste decidono di partecipare.
Adesso, è iniziato un nuovo anno scolastico, e l'obiettivo è stato raggiunto: la scuola è salva. Il "Love Live" invece non è stato vinto, ma ora le ragazze hanno una seconda occasione perché ne è stata annunciata la seconda edizione. Il nuovo obiettivo è la vittoria.
Come nella prima serie dunque, la storia dell'anime è incentrata sulla preparazione del gruppo all'evento, con esercizi, ritiri vari per creare coreografie, abiti e canzoni, fino al concerto finale.
A portare un po' di novità rispetto alla prima serie c'è la questione delle ragazze del terzo anno che diplomandosi dovranno lasciare la scuola e di conseguenza il gruppo. Questo elemento è un fattore decisivo della storia, che regala momenti molto teneri ma anche tristi e commoventi tra le ragazze.
La serie è molto gradevole da guardare, e alterna bene momenti divertenti con scene comiche, ad altri più serie in cui vengono approfonditi i caratteri e le storie delle diverse ragazze. Bellissime alcune scene in cui viene fuori il profondo sentimento di amicizia che lega le protagoniste, senza cadere nel banale fanservice (quasi totalmente assente nella serie) o in velate suggestioni yuri.
Graficamente non si discosta dalla prima serie. L'anime è molto colorato e luminoso, e il chara design è bello da vedere; le ragazze sono tutte molto belle e carine, ma tutte ben differenziate, e soddisfano un po' tutti i gusti: c'è quella più infantile, la maschiaccio, la senpai più matura, l'energica, ecc.
E' stata migliorata un po' la grafica in cell shading delle scene di ballo, rendendo meno evidente il distacco tra i personaggi in primo piano e gli sfondi.
Sul lato audio, oltre al buon doppiaggio, abbiamo molte belle canzoni eseguite dalle doppiatrici, tutte orecchiabili e che rimangono facilmente in testa.
Per chi ha guardato la prima serie, la visione è d'obbligo. Se poi seguite qualche gruppo di idol e amate questo tipo di musica, sicuramente non resterete delusi.
La serie è però perfetta anche per chi invece è completamente estraneo al mondo delle idol, perché prima di musica e ballo, si tratta di una storia ad ambientazione scolastica che ha al suo centro una bella amicizia.