Cross Road
Due ragazzi che non si conoscono, lontani l'uno dall'altra (l'uno vive a Tokyo, l'altra vive in un'isola), li vediamo prepararsi e studiare nelle varie prove universitarie. Sono belli, sono giovani, sono motivati, e sono anche simili poiché li vediamo fare i medesimi errori e avere i medesimi risultati ai test. Si incontreranno mai? Chi lo sa.
Questo non è un corto, o un trailer di un film anime. Questo è uno spot pubblicitario. Sì, avete capito bene. Lo scopo di questi due minuti sono solo quelli di pubblicizzare un'università giapponese, una certa Z-KAI, che promuove l'istruzione a distanza. E ci riesce benissimo, direi, poiché lo spot in questione è così graficamente accattivante, che la voglia di approfondire lo scopo dello spot ti viene lo stesso, anche se sei già laureato! Anzi, il video è talmente ben riuscito (ce ne fossero di pubblicità così!), che va ben oltre i suoi obiettivi, perché fa spuntare nello spettatore pure una certa curiosità su quel che ne sarà del futuro dei due giovani. Purtroppo non lo sapremo mai.
Mikoto Shinkai è l'autore di questa magnifica pubblicità, e la sua impronta si vede tutta: disegni e animazioni stupende, colori brillanti e luminosi, cura dei dettagli minuziosa, personaggi che catturano subito l'attenzione. Oserei dire che in questo spot, datato 2014, si intravedono le "prove generali" (definiamole così) del suo futuro film "Your name", del 2016. Manca l'elemento mistico e surreale, o si lascia intravedere poco, ma per il resto, a suo modo, lo ricorda bene.
Quasi quasi mando il mio curriculum.
Questo non è un corto, o un trailer di un film anime. Questo è uno spot pubblicitario. Sì, avete capito bene. Lo scopo di questi due minuti sono solo quelli di pubblicizzare un'università giapponese, una certa Z-KAI, che promuove l'istruzione a distanza. E ci riesce benissimo, direi, poiché lo spot in questione è così graficamente accattivante, che la voglia di approfondire lo scopo dello spot ti viene lo stesso, anche se sei già laureato! Anzi, il video è talmente ben riuscito (ce ne fossero di pubblicità così!), che va ben oltre i suoi obiettivi, perché fa spuntare nello spettatore pure una certa curiosità su quel che ne sarà del futuro dei due giovani. Purtroppo non lo sapremo mai.
Mikoto Shinkai è l'autore di questa magnifica pubblicità, e la sua impronta si vede tutta: disegni e animazioni stupende, colori brillanti e luminosi, cura dei dettagli minuziosa, personaggi che catturano subito l'attenzione. Oserei dire che in questo spot, datato 2014, si intravedono le "prove generali" (definiamole così) del suo futuro film "Your name", del 2016. Manca l'elemento mistico e surreale, o si lascia intravedere poco, ma per il resto, a suo modo, lo ricorda bene.
Quasi quasi mando il mio curriculum.
Cos'è "Cross Road"? Un anime? Il trailer di un anime? Un corto? Un OAV?
No, niente di tutto questo, semplicemente "Cross Road" è uno spot pubblicitario per una società che opera la propria attività nel campo dei servizi di formazione per corrispondenza, la Z-KAI.
"Cross Road" che in questo caso potremmo tradurre come "il bivio", "la strada da prendere", ci viene proposto come un "corto" di due minuti, dove due ragazzi, oltre a prepararsi per gli esami e gli impegni ordinari, cercano di studiare per, appunto, entrare alla Z-KAI. Con un sottofondo musicale ottimo e con qualche battuta dei ragazzi e degli insegnanti si capisce che i due sono molto simili pur vivendo molto distanti.
Il "corto" nonostante abbia uno scopo pubblicitario, quindi non interessato principalmente a creare una trama...
Be', ci riesce! Sorprendenti i disegni e le animazioni e assolutamente eccellente l'opening che ci accompagna fin dall'inizio per tutti i due minuti della storia.
Tornando alla trama, da quelle pochissime battute si riesce anche a delineare bene qual'è la strada che i due vogliono intraprendere e la loro determinazione nel riuscire ad ottenerla.
In conclusione, ottimo spot pubblicitario, credo il migliore a tema anime che mi sia mai capitato di vedere.
Molto bella la fine a confermare i due minuti assolutamente eccellenti.
No, niente di tutto questo, semplicemente "Cross Road" è uno spot pubblicitario per una società che opera la propria attività nel campo dei servizi di formazione per corrispondenza, la Z-KAI.
"Cross Road" che in questo caso potremmo tradurre come "il bivio", "la strada da prendere", ci viene proposto come un "corto" di due minuti, dove due ragazzi, oltre a prepararsi per gli esami e gli impegni ordinari, cercano di studiare per, appunto, entrare alla Z-KAI. Con un sottofondo musicale ottimo e con qualche battuta dei ragazzi e degli insegnanti si capisce che i due sono molto simili pur vivendo molto distanti.
Il "corto" nonostante abbia uno scopo pubblicitario, quindi non interessato principalmente a creare una trama...
Be', ci riesce! Sorprendenti i disegni e le animazioni e assolutamente eccellente l'opening che ci accompagna fin dall'inizio per tutti i due minuti della storia.
Tornando alla trama, da quelle pochissime battute si riesce anche a delineare bene qual'è la strada che i due vogliono intraprendere e la loro determinazione nel riuscire ad ottenerla.
In conclusione, ottimo spot pubblicitario, credo il migliore a tema anime che mi sia mai capitato di vedere.
Molto bella la fine a confermare i due minuti assolutamente eccellenti.
Inizialmente non mi accorsi che "Cross Road" fosse un cortometraggio di 120 secondi e pensai ad un trailer di una serie che già mi aveva incuriosito parecchio. Sinceramente, sono rimasto un po' deluso e anche molto affascinato. Spiego il perché:
Immediatamente, all'occhio colpisce il comparto visivo accompagnato da una canzone di sottofondo molto orecchiabile e carina, i disegni sono molto puliti, seguiti da una buona animazione e ottimi colori, come potrete notare dalle foto postate nella scheda.
Fino a qui sono rimasto affascinato, ma, quando ho realizzato che era un cortometraggio, non ho capito il senso di quest'opera: perché realizzare un video di due minuti, facendo nascere voglie che poi resteranno insoddisfatte? Dopo averlo visto e rivisto più di tre volte, il messaggio di Makoto Shinkai mi è entrato dritto in testa e tutto il negativo che provavo si è colmato.
Nel video vengono illustrati due normali ragazzi, pieni di speranza e voglia di raggiungere un luogo a cui appartenere, superando ostacoli come esami scolastici e sforzandosi di lavorare per racimolare una somma di denaro. Infine la partenza, l'inizio del viaggio che porterà sulla strada giusta, seguita da una buona forza di volontà che in molti ragazzi al giorno d'oggi manca; il messaggio da me interpretato è che noi ragazzi siamo ancora in tempo per percorrere le nostre idee e sperare per un futuro migliore, un futuro che ognuno di noi cerca di costruirsi seguendo i propri sogni. 120 secondi pieni di speranza.
Immediatamente, all'occhio colpisce il comparto visivo accompagnato da una canzone di sottofondo molto orecchiabile e carina, i disegni sono molto puliti, seguiti da una buona animazione e ottimi colori, come potrete notare dalle foto postate nella scheda.
Fino a qui sono rimasto affascinato, ma, quando ho realizzato che era un cortometraggio, non ho capito il senso di quest'opera: perché realizzare un video di due minuti, facendo nascere voglie che poi resteranno insoddisfatte? Dopo averlo visto e rivisto più di tre volte, il messaggio di Makoto Shinkai mi è entrato dritto in testa e tutto il negativo che provavo si è colmato.
Nel video vengono illustrati due normali ragazzi, pieni di speranza e voglia di raggiungere un luogo a cui appartenere, superando ostacoli come esami scolastici e sforzandosi di lavorare per racimolare una somma di denaro. Infine la partenza, l'inizio del viaggio che porterà sulla strada giusta, seguita da una buona forza di volontà che in molti ragazzi al giorno d'oggi manca; il messaggio da me interpretato è che noi ragazzi siamo ancora in tempo per percorrere le nostre idee e sperare per un futuro migliore, un futuro che ognuno di noi cerca di costruirsi seguendo i propri sogni. 120 secondi pieni di speranza.
Il cortometraggio non è altro che uno spot per la "Japan Professional School of Education" e vede come protagonisti una ragazza che vive in un'isola del Giappone, ed un ragazzo che invece vive proprio a Tokyo (dove è ubicata la scuola). C'è da precisare che i due non si conoscono.
Il video è fatto molto bene graficamente, riprende quasi lo stile de "Il Giardino delle Parole".
Scena dopo scena, si vedono i due ragazzi presi con lo studio, e andando avanti, si scopre che sono molto uguali. Pure un professore (che stava correggendo gli esami) in un'inquadratura esclama sorpreso che ci sono due ragazzi che scrivono cose simili.
Alla fine il video si conclude con i due ragazzi che sbadatamente davanti i tabelloni con gli esiti, si incontrano. Il tutto accompagnato con una canzone Giapponese.
Davvero un ottimo video per far promozione ad un istituto!
Il video è fatto molto bene graficamente, riprende quasi lo stile de "Il Giardino delle Parole".
Scena dopo scena, si vedono i due ragazzi presi con lo studio, e andando avanti, si scopre che sono molto uguali. Pure un professore (che stava correggendo gli esami) in un'inquadratura esclama sorpreso che ci sono due ragazzi che scrivono cose simili.
Alla fine il video si conclude con i due ragazzi che sbadatamente davanti i tabelloni con gli esiti, si incontrano. Il tutto accompagnato con una canzone Giapponese.
Davvero un ottimo video per far promozione ad un istituto!
Cross road è uno spot commissionato dalla Z-KAI, un università giapponese che organizza corsi per corrispondenza se ho ben capito, al celebre maestro Makoto Shinkai. Nei confronti delle sue opere ho sempre avuto una posizione altalenante: credo di essere l'unica persona al mondo a cui la sua opera più celebrata, "5 cm al secondo", non è piaciuta; d'altronde son rimasto letteralmente estasiato dalla visione de "Il giardino delle parole". Quel che certo è che, nonostante questo rapporto di odio-amore verso questo autore, le sue opere me le son viste tutte o quasi. Ciò che mi attrae ogni volta è il suo splendido tratto, il modo in cui riesce a rappresentare lo splendore delle luci e la cupezza delle ombre. Non sono sempre d'accordo coi concetti che esprime ma credo sia normale: in fondo il mondo è bello perchè è vario.
Cross road non ha nessuna influenza nella mia opinione, sempre in evoluzione, sulle opere di Shinkai. Trattasi di uno spot ed in quanto tale tenta di promuovere un prodotto e lo fa benissimo; ma è troppo breve e non ha altri significati se non quello pubblicitario. In molti hanno ipotizzato la possibilità, non so se concreta o frutto di una mera speranza, di una serie o di un film basato su quanto si vede in questo special. Personalmente non ho visto nulla che mi faccia sperare in questa possibilità: sarebbe un pò come se, dopo aver visto uno spot della CEPU mi mettessi a sperare che ne facciano un telefilm. Sinceramente mi sembra un pò ridicolo.
Con questo non voglio minimamente sminuire il valore di questo titolo: magari gli spot fossero tutti così, guardare la pubblicità sarebbe qualcosa di fantastico. E riconosco che se in solo due minuti Shinkai è riuscito, attraverso i suoi disegni, ad accendere la fantasia delle persone fino a far immaginare un futuro per i due protagonisti questo è senz'altro una prova della sua estrema bravura. Però mi rendo conto che lo fa non proponendo nulla di così diverso dagli animi tradizionali e che in due minuti non si può vedere nessuna potenziale sceneggiatura. Tutto qui.
In una ipotetica classifica dei migliori spot mai visti questo Cross Road occuperebbe uno dei primi posti; se fossi stato giapponese probabilmente dopo questo avrei cercato di iscrivermi alla Z-KAI. Dato però che qui si parla i anime non mi sento di dare a questo special un voto alto: due minuti son davvero troppo pochi. Però, in tutta sincerità, posso dire che mi è piaciuto molto.
Cross road non ha nessuna influenza nella mia opinione, sempre in evoluzione, sulle opere di Shinkai. Trattasi di uno spot ed in quanto tale tenta di promuovere un prodotto e lo fa benissimo; ma è troppo breve e non ha altri significati se non quello pubblicitario. In molti hanno ipotizzato la possibilità, non so se concreta o frutto di una mera speranza, di una serie o di un film basato su quanto si vede in questo special. Personalmente non ho visto nulla che mi faccia sperare in questa possibilità: sarebbe un pò come se, dopo aver visto uno spot della CEPU mi mettessi a sperare che ne facciano un telefilm. Sinceramente mi sembra un pò ridicolo.
Con questo non voglio minimamente sminuire il valore di questo titolo: magari gli spot fossero tutti così, guardare la pubblicità sarebbe qualcosa di fantastico. E riconosco che se in solo due minuti Shinkai è riuscito, attraverso i suoi disegni, ad accendere la fantasia delle persone fino a far immaginare un futuro per i due protagonisti questo è senz'altro una prova della sua estrema bravura. Però mi rendo conto che lo fa non proponendo nulla di così diverso dagli animi tradizionali e che in due minuti non si può vedere nessuna potenziale sceneggiatura. Tutto qui.
In una ipotetica classifica dei migliori spot mai visti questo Cross Road occuperebbe uno dei primi posti; se fossi stato giapponese probabilmente dopo questo avrei cercato di iscrivermi alla Z-KAI. Dato però che qui si parla i anime non mi sento di dare a questo special un voto alto: due minuti son davvero troppo pochi. Però, in tutta sincerità, posso dire che mi è piaciuto molto.
"Cross Road" è un corto promozionale della durata di due minuti, diretto dall'ormai celebre Makoto Shinaki.
I protagonisti sono due ragazzi, Miho e Shouta, impegnati negli studi per l'ammissione all'università. Pur non conoscendosi direttamente i due condividono le stesse paure, gli stessi timori ed infine le stesse gioie.
Cosa dire di un corto di neanche due minuti? ovviamente una trama vera e propria non puo' essere presentata in un così breve lasso di tempo, così come è impossibile affezionarsi a dei personaggi; eppure Shinkai riesce ancora una volta a superare ogni aspettativa riuscendo con pochissime scene a regalarci delle emozioni incredibili. Il suo stile è ormai divenuto inconfondibile, un'artista dotato di un'incredibile sensibilità a cui basta poco tempo per lasciare il segno; in precedenza aveva già dato prova delle sue capacità in tal senso con "Dareka no Manazashi".
Tencicamente siamo di fronte a un prodotto incredibile; graficamente viene presentato un ottimo character design e delle ambientazioni incredibilmente dettagliate e suggestive, arricchite da sensazionali effetti di luce che donano quell'atmosfera magica sempre presente nelle opere di Shinkai.
Per quanto riguarda il sonoro un'unica e dolce canzone fa da sottofondo a tutta l'opera.
"Cross Road" non sarà certamente ricordato come un capoalvoro, ma è la dimostrazione di come basti poco per riuscire a smuovere l'animo di una persona.
I protagonisti sono due ragazzi, Miho e Shouta, impegnati negli studi per l'ammissione all'università. Pur non conoscendosi direttamente i due condividono le stesse paure, gli stessi timori ed infine le stesse gioie.
Cosa dire di un corto di neanche due minuti? ovviamente una trama vera e propria non puo' essere presentata in un così breve lasso di tempo, così come è impossibile affezionarsi a dei personaggi; eppure Shinkai riesce ancora una volta a superare ogni aspettativa riuscendo con pochissime scene a regalarci delle emozioni incredibili. Il suo stile è ormai divenuto inconfondibile, un'artista dotato di un'incredibile sensibilità a cui basta poco tempo per lasciare il segno; in precedenza aveva già dato prova delle sue capacità in tal senso con "Dareka no Manazashi".
Tencicamente siamo di fronte a un prodotto incredibile; graficamente viene presentato un ottimo character design e delle ambientazioni incredibilmente dettagliate e suggestive, arricchite da sensazionali effetti di luce che donano quell'atmosfera magica sempre presente nelle opere di Shinkai.
Per quanto riguarda il sonoro un'unica e dolce canzone fa da sottofondo a tutta l'opera.
"Cross Road" non sarà certamente ricordato come un capoalvoro, ma è la dimostrazione di come basti poco per riuscire a smuovere l'animo di una persona.
Quando parliamo di animazione giapponese moderna non possiamo non citare Makoto Shinkai. Questo talentuoso artista nel corso degli ultimi anni ha saputo regalarci alcuni tra i migliori prodotti che l'intero panorama nipponico poteva offrirci. Sto parlando di "5 cm al secondo", per citare il suo primo lavoro, o del più recente "Il giardino delle parole". E' sicuramente uno dei pochi casi in cui il nome è veramente una garanzia.
"Cross Road" è un corto del 2014, e quando dico corto è veramente corto, qui stiamo parlando di due minuti appena. Nonostante questo potrei star qui ore e ore a scrivere pagine e pagine di recensioni decantandone lodi e qualità. La storiella vede come protagonisti due giovanissimi ragazzi, tanto simili quanto lontani. Entrambi sono iscritti alla stessa scuola preparatoria all'università. Condividono gli stessi sogni, sono sottoposti alle stesse fatiche e agli stessi sforzi, e affrontano le stesse paure e gli stessi ostacoli in maniera diversa, ma ottenendo risultati simili.
I temi trattati sono simili ai precedenti lavori del maestro, la distanza spazio-temporale, il sognare un futuro migliore, la paura del fallimento, gli sforzi e la tranquillità della vita quotidiana, e il suo lento ma inarrestabile corso. La vicinanza di due anime che sono così simili da assomigliarsi e condividere le stesse paure e difficoltà, ma che al tempo stesso sono così lontane da non vedersi nemmeno.
La regia è magistrale: le inquadrature, i giorni di luce, i colori, tutto è reso in maniera perfetta. I vari elementi sono le pennellate che l'autore dispone sulla tela per creare il più sublime dei quadri. Tutto è perfetto e maniacale, i giochi di luci e ombre, i profumi, gli odori e i colori della vita quotidiana. Difficile raggiungere un risultato simile, per cui guardatelo e inebriatevi: fosse durato qualche minuto in più oggi sicuramente sarei un uomo ancor più felice. Magari sarebbe uscita fuori una serie eccezionale, sicuramente di gran lunga migliore di quelle che escono recentemente. Nonostante questo piccolissimo rammarico legato alla durata, il resto vale sicuramente il prezzo del biglietto.
"Cross Road" è un corto del 2014, e quando dico corto è veramente corto, qui stiamo parlando di due minuti appena. Nonostante questo potrei star qui ore e ore a scrivere pagine e pagine di recensioni decantandone lodi e qualità. La storiella vede come protagonisti due giovanissimi ragazzi, tanto simili quanto lontani. Entrambi sono iscritti alla stessa scuola preparatoria all'università. Condividono gli stessi sogni, sono sottoposti alle stesse fatiche e agli stessi sforzi, e affrontano le stesse paure e gli stessi ostacoli in maniera diversa, ma ottenendo risultati simili.
I temi trattati sono simili ai precedenti lavori del maestro, la distanza spazio-temporale, il sognare un futuro migliore, la paura del fallimento, gli sforzi e la tranquillità della vita quotidiana, e il suo lento ma inarrestabile corso. La vicinanza di due anime che sono così simili da assomigliarsi e condividere le stesse paure e difficoltà, ma che al tempo stesso sono così lontane da non vedersi nemmeno.
La regia è magistrale: le inquadrature, i giorni di luce, i colori, tutto è reso in maniera perfetta. I vari elementi sono le pennellate che l'autore dispone sulla tela per creare il più sublime dei quadri. Tutto è perfetto e maniacale, i giochi di luci e ombre, i profumi, gli odori e i colori della vita quotidiana. Difficile raggiungere un risultato simile, per cui guardatelo e inebriatevi: fosse durato qualche minuto in più oggi sicuramente sarei un uomo ancor più felice. Magari sarebbe uscita fuori una serie eccezionale, sicuramente di gran lunga migliore di quelle che escono recentemente. Nonostante questo piccolissimo rammarico legato alla durata, il resto vale sicuramente il prezzo del biglietto.
Il mio voto non brilla di luce propria, è un 7 pulito e netto, perché stiamo parlando di 2 minuti veloci ed effimeri che di fatto non riescono a rivaleggire con mostri sacri come 5 cm per second.
E' notevole l'impatto di questi due minuti di animazione, il fatto che in così poco tempo si riesca a rendere qualcosa sul piano emotivo è notevole, ma ammettiamolo anche le pubblicità da 30 secondi ce la fanno, la triste verità è che ce la fa così bene e così incisivamente questo ultracorto perché i fan del buon Makoto sanno cosa stanno guardando, perché di fatto questi sono sempre 120 secondi sfuggenti che non danno analisi reale di niente, ma pennellate che un occhio allenato può discernere.
Belle le musiche, belli i disegni e le animazioni, ottima la scelta dell'effetto movimento di questo spot, il sentire il passaggio di un tempo ben più lungo per i due ragazzi rinchiuso però in un battito di ciglia è perfettamente riuscito, ma diciamo che qui finiscono i pregi, tutta la magia di fatto l'hanno operata i prodotti precedenti firmati Shinkai. Guardare questi due minuti sapendo chi li ha costruiti, od avendo visto una delle altre opere, permette di coglier cosa si sta dicendo anche se onestamente non sta venendo detto in modo realmente chiaro.
Ovviamente lo consiglio sono due minuti, non si perde niente, ma lo consiglio più che altro a chi conosce Shinkai e le sue opere, in modo da avere la giusta chiave di lettura.
E' notevole l'impatto di questi due minuti di animazione, il fatto che in così poco tempo si riesca a rendere qualcosa sul piano emotivo è notevole, ma ammettiamolo anche le pubblicità da 30 secondi ce la fanno, la triste verità è che ce la fa così bene e così incisivamente questo ultracorto perché i fan del buon Makoto sanno cosa stanno guardando, perché di fatto questi sono sempre 120 secondi sfuggenti che non danno analisi reale di niente, ma pennellate che un occhio allenato può discernere.
Belle le musiche, belli i disegni e le animazioni, ottima la scelta dell'effetto movimento di questo spot, il sentire il passaggio di un tempo ben più lungo per i due ragazzi rinchiuso però in un battito di ciglia è perfettamente riuscito, ma diciamo che qui finiscono i pregi, tutta la magia di fatto l'hanno operata i prodotti precedenti firmati Shinkai. Guardare questi due minuti sapendo chi li ha costruiti, od avendo visto una delle altre opere, permette di coglier cosa si sta dicendo anche se onestamente non sta venendo detto in modo realmente chiaro.
Ovviamente lo consiglio sono due minuti, non si perde niente, ma lo consiglio più che altro a chi conosce Shinkai e le sue opere, in modo da avere la giusta chiave di lettura.
Non fai in tempo a guardarlo che è già finito. Non ti sembra neanche incominciato che già cala il sipario, un finale apertissimo che lascia aperte infinite possibilità. Un taglio improvviso mentre il cuore è all'apice della trepidazione, lasciandoti col fiato sospeso, come quegli incontri casuali che accadono all'improvviso e ti lasciano desiderare che ci sia un seguito. Sì, proprio come gli incontri casuali che non si dimenticano, quest'anime, anzi, questo corto pubblicitario, entra repentino nel cuore e lascia un segno indelebile. Come tutte le produzioni di Shinkai.
"Cross Road". Strade incrociate. Un titolo poetico per sottolineare come ogni nostra piccola scelta si vada ad incrociare con quella degli altri, come le vite non procedano mai da sole, ma si intersechino sempre con quelle di chi ci sta vicino. E anche di chi ci sta lontano.
Due minuti sono troppo pochi per esprimere tale concetto? Per Shinkai no. Shinkai va dritto al sodo, non ha bisogno di fare lunghi giri di parole, sa dare un valore immenso ad ogni singolo secondo di animazione. Due minuti che possono diventare infiniti. Ti viene infatti voglia di riguardarlo al rallentatore, per gustare appieno ogni fotogramma, per fermarsi a contemplare la magia dei colori, gli stupendi scenari, ritrovarsi nelle scene di vita quotidiana.
Un piccolo gioiello. Perchè non guardarlo? Sono solo due minuti. Lasciate che incroci la vostra strada. Vi rimarrà nel cuore, ve lo assicuro.
"Cross Road". Strade incrociate. Un titolo poetico per sottolineare come ogni nostra piccola scelta si vada ad incrociare con quella degli altri, come le vite non procedano mai da sole, ma si intersechino sempre con quelle di chi ci sta vicino. E anche di chi ci sta lontano.
Due minuti sono troppo pochi per esprimere tale concetto? Per Shinkai no. Shinkai va dritto al sodo, non ha bisogno di fare lunghi giri di parole, sa dare un valore immenso ad ogni singolo secondo di animazione. Due minuti che possono diventare infiniti. Ti viene infatti voglia di riguardarlo al rallentatore, per gustare appieno ogni fotogramma, per fermarsi a contemplare la magia dei colori, gli stupendi scenari, ritrovarsi nelle scene di vita quotidiana.
Un piccolo gioiello. Perchè non guardarlo? Sono solo due minuti. Lasciate che incroci la vostra strada. Vi rimarrà nel cuore, ve lo assicuro.
Makoto Shinkai si rivela essere sempre una gradita sorpresa. Pensavo d'essere riuscito ad aver guardato ogni sua opera, e invece scopro che ha realizzato altri 3 corti: il suo primissimo lavoro risale nel 1997 con Other Worlds, un'opera suggestiva e particolare, nel 2003 esce Egao, uno speciale musicale che racconta le avventure di un criceto e della sua padroncina, nel 2007 salta fuori un certo Neko no Shūkai, probabilmente l'unica opera comica della sua intera produzione, in cui s'assistono alle disavventure di un povero felino, ed infine, nel 2014 con quest'ultimo corto: Z-Kai: Cross Road, come inaugurare il 2014 se non con un'opera del geniale e prolifico regista, seppure sia un corto… assai corto!
Z-Kai: Cross Road è un corto d'animazione della stagione invernale 2014 della durata di 1 minuto e 59 secondi. L'opera nasce come anime promozionale per la Z-Kai, una compagnia che promuove l'istruzione a distanza, sebbene alcune fonti sostengano si tratti anche di un trailer in vista di una futura produzione.
Trama: Shota e Miho sono due ragazzi presi dalle loro vite, entrambi aspirano all'università e si preparano con i corsi della Z-Kai per poter accedere alla tanto agognata scuola. Riusciranno nel loro intento? Per una volta parrebbe che la vena malinconica del regista sia accantonata.
Grafica: Makoto Shinkai è un nome ed una garanzia dal punto di vista grafico. Tutto è perfetto, realistico, iperdettagliato, meraviglioso come è lecito aspettarsi in ogni sua produzione. Ambientazioni variegate, armoniose, vivide. Animazioni semplici e fluide, splendido character design.
Sonoro: un'unica, splendida canzone fa da cornice a questo corto. Per il resto si può notare la bellezza degli effetti speciali e del doppiaggio.
Personaggi: fugaci eppure vivi e ben presenti. Una caratterizzazione fresca, vivace e sintetica, ecco ciò che traspare. È ignoto se il fattore evolutivo possa essere presente, così come l'interazione, così fugace e accennata unicamente negli ultimi istanti, però è ben presente un buon fattore introspettivo.
Sceneggiatura: l'opera è una specie di "viaggio", in cui tutto scorre e s'assiste ai frammenti di vita dei due protagonisti con una gestione temporale attenta alle linee temporali parallele. Il ritmo scorre via veloce. Scene d'azione e fanservice non esistono, appena accennati i dialoghi, resi secondari da monologhi intrecciati molto belli. Di tanto in tanto compare il marchio della Z-Kai.
Finale: l'eccessiva brevità dell'opera non consente la realizzazione di un finale. Eppure tutto risulta in procinto di espandersi, di volersi dispiegare e di mostrarsi in tutta la sua bellezza agli occhi dello spettatore. Eppure tutto è sospeso, come congelato nel tempo, in attesa che l'immaginazione e la creatività dello spettatore plasmino un eventuale sviluppo, o in attesa che tale opera esprima il suo totale potenziale in una produzione cinematografica degna del nome di Makoto Shinkai.
In sintesi: quest'opera è troppo bella per finire così. Makoto ci delizia con un antipasto troppo piccolo per essere gustato fino in fondo e troppo breve per essere conclusivo. Ciononostante è di una bellezza disarmante e fa desiderare di volerne vedere ancora, magari in un film d'animazione completo. Conoscendo il regista e la sua passione per i corti, dubito che la cosa potrà mai andare in porto, anche se spero vivamente di sbagliarmi. Consigliato a tutti gli appassionati delle opere di Makoto Shinkai e a coloro che vogliono vivere grandi emozioni in meno di due minuti.
Z-Kai: Cross Road è un corto d'animazione della stagione invernale 2014 della durata di 1 minuto e 59 secondi. L'opera nasce come anime promozionale per la Z-Kai, una compagnia che promuove l'istruzione a distanza, sebbene alcune fonti sostengano si tratti anche di un trailer in vista di una futura produzione.
Trama: Shota e Miho sono due ragazzi presi dalle loro vite, entrambi aspirano all'università e si preparano con i corsi della Z-Kai per poter accedere alla tanto agognata scuola. Riusciranno nel loro intento? Per una volta parrebbe che la vena malinconica del regista sia accantonata.
Grafica: Makoto Shinkai è un nome ed una garanzia dal punto di vista grafico. Tutto è perfetto, realistico, iperdettagliato, meraviglioso come è lecito aspettarsi in ogni sua produzione. Ambientazioni variegate, armoniose, vivide. Animazioni semplici e fluide, splendido character design.
Sonoro: un'unica, splendida canzone fa da cornice a questo corto. Per il resto si può notare la bellezza degli effetti speciali e del doppiaggio.
Personaggi: fugaci eppure vivi e ben presenti. Una caratterizzazione fresca, vivace e sintetica, ecco ciò che traspare. È ignoto se il fattore evolutivo possa essere presente, così come l'interazione, così fugace e accennata unicamente negli ultimi istanti, però è ben presente un buon fattore introspettivo.
Sceneggiatura: l'opera è una specie di "viaggio", in cui tutto scorre e s'assiste ai frammenti di vita dei due protagonisti con una gestione temporale attenta alle linee temporali parallele. Il ritmo scorre via veloce. Scene d'azione e fanservice non esistono, appena accennati i dialoghi, resi secondari da monologhi intrecciati molto belli. Di tanto in tanto compare il marchio della Z-Kai.
Finale: l'eccessiva brevità dell'opera non consente la realizzazione di un finale. Eppure tutto risulta in procinto di espandersi, di volersi dispiegare e di mostrarsi in tutta la sua bellezza agli occhi dello spettatore. Eppure tutto è sospeso, come congelato nel tempo, in attesa che l'immaginazione e la creatività dello spettatore plasmino un eventuale sviluppo, o in attesa che tale opera esprima il suo totale potenziale in una produzione cinematografica degna del nome di Makoto Shinkai.
In sintesi: quest'opera è troppo bella per finire così. Makoto ci delizia con un antipasto troppo piccolo per essere gustato fino in fondo e troppo breve per essere conclusivo. Ciononostante è di una bellezza disarmante e fa desiderare di volerne vedere ancora, magari in un film d'animazione completo. Conoscendo il regista e la sua passione per i corti, dubito che la cosa potrà mai andare in porto, anche se spero vivamente di sbagliarmi. Consigliato a tutti gli appassionati delle opere di Makoto Shinkai e a coloro che vogliono vivere grandi emozioni in meno di due minuti.
Vena poetica e solennità artistica messe al servizio, ma sempre con nobile risultato, della concreta comunicazione commerciale. Crasi mediatica e quasi onirica di un corto animato che si fa spot pubblicitario per una compagnia di istruzione a distanza attraverso la sapiente direzione del navigato Makoto Shinkai.
Un vero e proprio affresco in cui scopriamo un ragazzo e una ragazza assai lontani nello spazio e diversi nei suoi legami, ma che risultano inconsapevoli spiriti affini, sordi comunicanti se non attraverso il loro comune prepararsi per l'ammissione all'università con il supporto degli sponsorizzati suddetti corsi per corrispondenza.
Mirabile il lavoro della regia nel condensare e trasmettere allo spettatore, in soli due giri scarsi di orologio, sentimenti e stati d'animo dei due lontani protagonisti. Si ricorda per questo il precedente La Voce delle stelle, ma con un messaggio nettamente più positivo.
Ancor più ammirevole è la sapiente mano che ha realizzato i disegni dei personaggi ma soprattutto i bellissimi fondali che accompagnano il cortometraggio. Vere e proprie opere d'arte in movimento come raramente se ne vedono in giro per le vie dell'animazione.
Cross Road, delle strade che di incrociano in un risultato veramente notevole.
Un vero e proprio affresco in cui scopriamo un ragazzo e una ragazza assai lontani nello spazio e diversi nei suoi legami, ma che risultano inconsapevoli spiriti affini, sordi comunicanti se non attraverso il loro comune prepararsi per l'ammissione all'università con il supporto degli sponsorizzati suddetti corsi per corrispondenza.
Mirabile il lavoro della regia nel condensare e trasmettere allo spettatore, in soli due giri scarsi di orologio, sentimenti e stati d'animo dei due lontani protagonisti. Si ricorda per questo il precedente La Voce delle stelle, ma con un messaggio nettamente più positivo.
Ancor più ammirevole è la sapiente mano che ha realizzato i disegni dei personaggi ma soprattutto i bellissimi fondali che accompagnano il cortometraggio. Vere e proprie opere d'arte in movimento come raramente se ne vedono in giro per le vie dell'animazione.
Cross Road, delle strade che di incrociano in un risultato veramente notevole.
Si può essere attratti da un anime semplicemente dopo averne visto qualche screenshot per puro caso? Si. Può un anime di soli due minuti meritare un voto alto? Si. E' possibile che in così poco tempo si possa abbozzare una storia interessante da creare delle forti aspettative? Si.
Io fino a ieri avrei risposto "No" a tutte e tre le domande senza alcuna esitazione, ma ieri è passato, oggi ho visto Cross Road ed ho dovuto ricredermi.
La sensazione che si avverte è quella di essere davanti ad un trailer, che a livello grafico rasenta la perfezione e da l'impressione di avere anche una bella trama di sottofondo. E' come se ci fossero mostrati dei momenti in successione lineare presi da un lungometraggio più ampio.
Il genere sembra uno Slice of Life/Sentimentale a tratti malinconico, tutti generi che mi piacciono davvero tanto. La storia ruota attorno ad un ragazzo ed una ragazza che stanno preparandosi per il test di ammissione all'università, in situazioni diverse ma comunque in una quotidianità ricca di ostacoli.
Purtroppo conoscendo le altre opere del suo creatore mi viene da credere, con grande rammarico, che non ne verrà mai fatto un seguito, il che è davvero un gran peccato. Una potenziale opera da capolavoro che viene lasciata a metà, se di metà si può parlare.
In conclusione non posso che consigliare a tutti questa visione piacevolissima, e anche se non foste appasionati del genere non costa niente usare 2 minuti della propria vita per dare uno sguardo a Cross Road.
Ci sono opere che non lasciano niente dopo 20/30/40 puntate o dopo 10/12/14 volumi e altre che ti fanno sognare, ma con i piedi per terra, in soli 120 secondi.
Buona visione a tutti.
Io fino a ieri avrei risposto "No" a tutte e tre le domande senza alcuna esitazione, ma ieri è passato, oggi ho visto Cross Road ed ho dovuto ricredermi.
La sensazione che si avverte è quella di essere davanti ad un trailer, che a livello grafico rasenta la perfezione e da l'impressione di avere anche una bella trama di sottofondo. E' come se ci fossero mostrati dei momenti in successione lineare presi da un lungometraggio più ampio.
Il genere sembra uno Slice of Life/Sentimentale a tratti malinconico, tutti generi che mi piacciono davvero tanto. La storia ruota attorno ad un ragazzo ed una ragazza che stanno preparandosi per il test di ammissione all'università, in situazioni diverse ma comunque in una quotidianità ricca di ostacoli.
Purtroppo conoscendo le altre opere del suo creatore mi viene da credere, con grande rammarico, che non ne verrà mai fatto un seguito, il che è davvero un gran peccato. Una potenziale opera da capolavoro che viene lasciata a metà, se di metà si può parlare.
In conclusione non posso che consigliare a tutti questa visione piacevolissima, e anche se non foste appasionati del genere non costa niente usare 2 minuti della propria vita per dare uno sguardo a Cross Road.
Ci sono opere che non lasciano niente dopo 20/30/40 puntate o dopo 10/12/14 volumi e altre che ti fanno sognare, ma con i piedi per terra, in soli 120 secondi.
Buona visione a tutti.
Semplicemente essenziale, queste sono le parole che riescono a descrivere al meglio quest'opera che in 2 minuti riesce non solo a mostrarci un connubio perfettamente calibrato di Storia, Animazioni (estremamente fluide), e Colori (caldi e vivaci) che mostrano in tutto il loro splendore, un ragazzo e una ragazza soli, simili, e in cerca del loro futuro.
Tutto ciò sintetizzato ottimamente, e che lascia alla fine lo stesso appagamento che potrebbero lasciare 12 Episodi o più.
In 2 minuti si possono fare poche cose, e se questi ultimi venissero usati per vedere Cross Road, saranno minuti di pura e poetica bellezza.
Tutto ciò sintetizzato ottimamente, e che lascia alla fine lo stesso appagamento che potrebbero lasciare 12 Episodi o più.
In 2 minuti si possono fare poche cose, e se questi ultimi venissero usati per vedere Cross Road, saranno minuti di pura e poetica bellezza.
perché a me par, vivendo questa mia / povera vita, un'altra rasentarne / come nel sonno
Cross Road (Incrocio) è un corto promozionale di 120 secondi del poliedrico Makoto Shinkai, commissionato dalla Z-Kai, scuola per corrispondenza nipponica già famosa nel mondo dei meme per certi suoi spot virali decisamente 'strambi'.
La narrazione è incentrata sulle vite parallele di Shota e Miho, un ragazzo e una ragazza iscritti - per l'appunto - ai corsi della Z-Kai per prepararsi al test d'ingresso universitario. Sebbene non sappiano l'uno dell'altro, i due condividono gli stessi timori, le aspettative per un futuro incerto e la determinazione di trovare il loro posto nel mondo.
Vengono ripresi, in questo breve esercizio di stile, tutti i temi cari a Shinkai: i piccoli sentimenti quotidiani, i destini incrociati, lo sguardo verso il futuro. E, così, l'autore ripropone le scene del volo dei gabbiani, con l'obiettivo fuori fuoco sporco di polvere e salsedine, dei treni che si sfiorano e dei ciliegi in fiore; un continuo citazionismo di se stesso che è come una firma sui suoi lavori per rendersi inconfondibile da ogni altro.
Ritroviamo anche quello stile iperrealistico che lo contraddistingue, con i suoi giochi di luci ed ombre e con un'attenzione maniacale per ogni piccolo dettaglio che quasi infastidisce gli occhi: dalle scritte in braille sulla buca delle lettere, alla segnaletica dei treni e della stazione, così come il codice a barre di una gomma lasciata sulla scrivania, le equazioni correttamente svolte nei compiti dei due ragazzi o i numeri di matricola degli ammessi al test distinti in ordine. Sembra quasi una sfida a soffermarsi su ogni singolo frame e cercare tutte quelle cose impossibili da notare a velocità normale.
Da menzionare, inoltre, la theme song cantata da Nagi Yanagi che accompagna le scene del corto; pur non conoscendone il testo - tra l'altro, scritto dallo stesso Shinkai - questa canzone trasmette bene la dolcezza della narrazione e quel senso di ottimismo e speranza presente nei due protagonisti.
Nel tempo in cui un fiore di ciliegio traccia in cielo un arco di 6 metri, veniamo dolcemente guidati verso un susseguirsi di attimi staccati dal presente, dallo spazio e da qualsiasi ragione. Scrutiamo velocemente la vita di due semplici ragazzi, uguali a tanti altri, forse legati da un destino comune. Questo, e nient'altro.
Tutto quello che c'è stato prima e che ci sarà dopo non conta: è stata solo un'interruzione troppo prolungata di due singole vite che non hanno bloccato lo scorrere del mondo. Ed è proprio raccolta nell'attimo, questa punta acuminata di pura potenzialità: un frammento di storia che potrebbe generarne innumerevoli altre e che sta a noi immaginare.
E, magari, i nostri sguardi s'incontrano con quelli dei due protagonisti, mentre facciamo i conti con ciò che siamo stati e che ancora non siamo. Shinkai, in questo, è davvero un maestro, e riesce abilmente a creare punti di contatto fra le sue storie e i vissuti di noi spettatori.
Leggo di gente che spera in una serie o in un film tratti da questo corto; a me, sinceramente, Cross Road va bene così, e credo anche a Makoto. Perché i grandi registi, i disegnatori acclamati, tutti gli inventori di storie lo sanno: le cose più importanti non bisogna dirle. Devono rimanere sottintese, apparire come spazi vuoti, incompiuti ed effimeri. La breve durata non sminuisce l'importanza di ciò che l'autore vuole dire; è che delle volte è necessario rimanere in silenzio. Ma, tacendo, mostrare.
もう、一人じゃない ~ non sono più solo
Cross Road (Incrocio) è un corto promozionale di 120 secondi del poliedrico Makoto Shinkai, commissionato dalla Z-Kai, scuola per corrispondenza nipponica già famosa nel mondo dei meme per certi suoi spot virali decisamente 'strambi'.
La narrazione è incentrata sulle vite parallele di Shota e Miho, un ragazzo e una ragazza iscritti - per l'appunto - ai corsi della Z-Kai per prepararsi al test d'ingresso universitario. Sebbene non sappiano l'uno dell'altro, i due condividono gli stessi timori, le aspettative per un futuro incerto e la determinazione di trovare il loro posto nel mondo.
Vengono ripresi, in questo breve esercizio di stile, tutti i temi cari a Shinkai: i piccoli sentimenti quotidiani, i destini incrociati, lo sguardo verso il futuro. E, così, l'autore ripropone le scene del volo dei gabbiani, con l'obiettivo fuori fuoco sporco di polvere e salsedine, dei treni che si sfiorano e dei ciliegi in fiore; un continuo citazionismo di se stesso che è come una firma sui suoi lavori per rendersi inconfondibile da ogni altro.
Ritroviamo anche quello stile iperrealistico che lo contraddistingue, con i suoi giochi di luci ed ombre e con un'attenzione maniacale per ogni piccolo dettaglio che quasi infastidisce gli occhi: dalle scritte in braille sulla buca delle lettere, alla segnaletica dei treni e della stazione, così come il codice a barre di una gomma lasciata sulla scrivania, le equazioni correttamente svolte nei compiti dei due ragazzi o i numeri di matricola degli ammessi al test distinti in ordine. Sembra quasi una sfida a soffermarsi su ogni singolo frame e cercare tutte quelle cose impossibili da notare a velocità normale.
Da menzionare, inoltre, la theme song cantata da Nagi Yanagi che accompagna le scene del corto; pur non conoscendone il testo - tra l'altro, scritto dallo stesso Shinkai - questa canzone trasmette bene la dolcezza della narrazione e quel senso di ottimismo e speranza presente nei due protagonisti.
Nel tempo in cui un fiore di ciliegio traccia in cielo un arco di 6 metri, veniamo dolcemente guidati verso un susseguirsi di attimi staccati dal presente, dallo spazio e da qualsiasi ragione. Scrutiamo velocemente la vita di due semplici ragazzi, uguali a tanti altri, forse legati da un destino comune. Questo, e nient'altro.
Tutto quello che c'è stato prima e che ci sarà dopo non conta: è stata solo un'interruzione troppo prolungata di due singole vite che non hanno bloccato lo scorrere del mondo. Ed è proprio raccolta nell'attimo, questa punta acuminata di pura potenzialità: un frammento di storia che potrebbe generarne innumerevoli altre e che sta a noi immaginare.
E, magari, i nostri sguardi s'incontrano con quelli dei due protagonisti, mentre facciamo i conti con ciò che siamo stati e che ancora non siamo. Shinkai, in questo, è davvero un maestro, e riesce abilmente a creare punti di contatto fra le sue storie e i vissuti di noi spettatori.
Leggo di gente che spera in una serie o in un film tratti da questo corto; a me, sinceramente, Cross Road va bene così, e credo anche a Makoto. Perché i grandi registi, i disegnatori acclamati, tutti gli inventori di storie lo sanno: le cose più importanti non bisogna dirle. Devono rimanere sottintese, apparire come spazi vuoti, incompiuti ed effimeri. La breve durata non sminuisce l'importanza di ciò che l'autore vuole dire; è che delle volte è necessario rimanere in silenzio. Ma, tacendo, mostrare.
もう、一人じゃない ~ non sono più solo