Slayers
"Slayers" arrivò in Italia sotto il nome "Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina" nell'ormai lontano 1997, quando la fama della serie era ormai all'apice in Giappone (si stava infatti trasmettendo la terza serie, "Slayers Try"). Come una serie alquanto violenta e con momenti anche molto drammatici, in cui i personaggi, inclusa la protagonista, facevano uso di magia nera, arrivò sulle reti Mediaset è quasi un mistero, ma è uno di quei rari casi in cui ringrazio Mediaset per aver portato un anime in Italia, seppure molto censurato e con il solito adattamento a cui ormai eravamo abituati, con cambi di nome e a volte pure dialoghi edulcorati. Nonostante tutto la serie entrò quasi subito nel cuore di molti spettatori, che apprezzarono sia la comicità che i personaggi di questo nuovo mondo magico. Per la prima volta in assoluto la magia e formule magiche devastanti facevano capolino sul piccolo schermo, dove fino a quel momento avevamo visto solo le classiche "maghette", tipo "L'incantevole Creamy", "Magica Emi" e via discorrendo. Lina/Rina invece era una giovane maga in grado di sferrare palle di fuoco e molti altri dolorosi (per chi li riceveva) incantesimi. Il suo più forte incantesimo, il Dragon Slave (da noi rinominato Fulmine Rosso) poteva incenerire un'intera città, se lanciato alla massima potenza. Per la prima volta un anime fantasy faceva capolino sulle reti Mediaset: diversi altri sarebbero arrivati in seguito, come "I cavalieri del drago/Dragon Quest - Dai" e "Blue Dragon" nel ventunesimo secolo, sulla scia del successo di "Slayers", ovviamente. Che "Slayers" avrebbe ottenuto tale successo non era scontato nemmeno in Giappone, dove le light novel da cui erano tratte le serie animate erano pubblicate ormai già dal 1990: infatti, la prima serie di "Slayers" è stata certamente realizzata con un budget alquanto ristretto. Lo si può notare facilmente guardando i primi episodi: le animazioni non sono troppo elaborate, perfino molti disegni sembrano fatti in fretta e furia. In sostanza, non vi era la certezza che "Slayers" sarebbe poi diventato un fenomeno internazionale. Ma, come già detto, la serie riuscì in breve a conquistare molti spettatori, tanto che nello stesso 1995 fu realizzato il primo film cinematografico della serie ("Le terme di Mipross", che vede Rina/Lina in un'avventura che si colloca prima della serie televisiva). E in Italia? Nel 1997 non era ancora esploso il fenomeno "Dragon Ball", nonostante il manga fosse pubblicato da diversi anni, e l'anime fosse trasmesso su JTV (almeno i primi novantanove episodi), dunque un anime come "Slayers" sembrò una ventata di aria fresca nel panorama alquanto asfittico dell'epoca, caratterizzato da repliche di vecchi anime anni '80 (o peggio, in certi casi), o anime più recenti ma non troppo memorabili (eccetto forse "Sailor Moon", ovviamente). Insomma, "Slayers" arrivò in un periodo perfetto per avere successo, un periodo in cui sia i lettori di manga sia quelli che leggevano altro volevano vedere qualcosa di nuovo in TV. E "Slayers" accontentò un po' tutti, anche quelli che non erano fan del fantasy in ogni caso, grazie a una comicità immediata e a delle avventure appassionanti.
La maga Rina/Lina era un personaggio strabordante di energia, chiaramente dalla parte del "bene", ma non integerrima fino al midollo: già nel primo episodio ruba infatti il bottino di una banda di ladri, ferendone (e forse anche uccidendone) parecchi grazie ai suoi incantesimi micidiali. Non esattamente un esempio di virtù, ma in fondo non fa nulla di molto diverso da personaggi leggendari come Robin Hood, solo che lui rubava ai ricchi per distribuire il bottino ai poveri, mentre Rina/Lina ruba ai ladri per arricchire solo sé stessa. Ed è proprio grazie a questa abitudine che la ragazza entra in possesso di un artefatto che interessa molto ad alcune persone, incluso Zelgadis, un ragazzo che è stato trasformato in chimera, e Rezo/Zeno, un potente chierico che viene venerato come santo per via di tutti i miracoli che ha operato. Rezo si offre di proteggere l'artefatto, che potrebbe essere utilizzato per risvegliare un potente demone, ma Lina rifiuta, dicendo che preferisce tenerlo sotto la sua custodia. In seguito, si scopre che è proprio Rezo che vuole usare l'artefatto per i suoi scopi malvagi, mentre Zelgadis, un tempo suo sottoposto, voleva impedirglielo. Si arriva così allo scontro tra Lina, assieme alla sua gang, e il potenziato chierico ormai alla mercé della volontà del demone supremo. La ragazza riesce a sconfiggerlo utilizzando un incantesimo proibito, e il mondo è per il momento salvo. Nella seconda metà dell'anime si susseguono diversi scontri con nemici di medio/basso livello, finché non si arriva al vero boss finale della serie, che è comunque un personaggio che i nostri eroi hanno già incontrato prima. Sarà uno scontro drammatico, tanto che i cittadini di un'intera città perderanno la vita, ma ancora una volta Lina riuscirà a sconfiggere i suoi nemici.
La prima serie si conclude in maniera alquanto scontata, con forse qualche episodio di troppo (da cui il mio voto positivo ma sotto l'8), ci presenta una storia appassionante e divertente, con personaggi abbastanza originali e fuori dagli schemi (Lina è l'eroina della storia, ma ha molti difetti, Gourry è uno spadaccino intrepido ma fondamentalmente tonto, Amelia è ossessionata dalla giustizia, tanto da tradire subito Lina non appena scopre che è ricercata, senza nemmeno mettere in dubbio se la ragazza sia innocente o meno...) dell'epoca. I colpi di scena sono abbastanza scontati, ma in una storia così forse non è nemmeno così importante. In generale questa prima serie e le successive ebbero così successo che in seguito la Planet pubblicò anche i manga relativi a "Slayers", e la Yamato Video pubblicò i vari film e OAV, che non furono mai trasmessi in TV, forse perché troppo slegati dalle serie principali.
Tra il 1997 e il 1998 tutte e tre le serie di "Slayers" vennero messe in onda su Italia 1, e per due annetti la Slayers-mania divampò in tutta Italia, per poi estinguersi rapidamente, man mano che il tempo passava, tant'è che quando due nuove serie furono poi trasmesse circa dieci anni più tardi, il riscontro fu molto più tiepido.
La maga Rina/Lina era un personaggio strabordante di energia, chiaramente dalla parte del "bene", ma non integerrima fino al midollo: già nel primo episodio ruba infatti il bottino di una banda di ladri, ferendone (e forse anche uccidendone) parecchi grazie ai suoi incantesimi micidiali. Non esattamente un esempio di virtù, ma in fondo non fa nulla di molto diverso da personaggi leggendari come Robin Hood, solo che lui rubava ai ricchi per distribuire il bottino ai poveri, mentre Rina/Lina ruba ai ladri per arricchire solo sé stessa. Ed è proprio grazie a questa abitudine che la ragazza entra in possesso di un artefatto che interessa molto ad alcune persone, incluso Zelgadis, un ragazzo che è stato trasformato in chimera, e Rezo/Zeno, un potente chierico che viene venerato come santo per via di tutti i miracoli che ha operato. Rezo si offre di proteggere l'artefatto, che potrebbe essere utilizzato per risvegliare un potente demone, ma Lina rifiuta, dicendo che preferisce tenerlo sotto la sua custodia. In seguito, si scopre che è proprio Rezo che vuole usare l'artefatto per i suoi scopi malvagi, mentre Zelgadis, un tempo suo sottoposto, voleva impedirglielo. Si arriva così allo scontro tra Lina, assieme alla sua gang, e il potenziato chierico ormai alla mercé della volontà del demone supremo. La ragazza riesce a sconfiggerlo utilizzando un incantesimo proibito, e il mondo è per il momento salvo. Nella seconda metà dell'anime si susseguono diversi scontri con nemici di medio/basso livello, finché non si arriva al vero boss finale della serie, che è comunque un personaggio che i nostri eroi hanno già incontrato prima. Sarà uno scontro drammatico, tanto che i cittadini di un'intera città perderanno la vita, ma ancora una volta Lina riuscirà a sconfiggere i suoi nemici.
La prima serie si conclude in maniera alquanto scontata, con forse qualche episodio di troppo (da cui il mio voto positivo ma sotto l'8), ci presenta una storia appassionante e divertente, con personaggi abbastanza originali e fuori dagli schemi (Lina è l'eroina della storia, ma ha molti difetti, Gourry è uno spadaccino intrepido ma fondamentalmente tonto, Amelia è ossessionata dalla giustizia, tanto da tradire subito Lina non appena scopre che è ricercata, senza nemmeno mettere in dubbio se la ragazza sia innocente o meno...) dell'epoca. I colpi di scena sono abbastanza scontati, ma in una storia così forse non è nemmeno così importante. In generale questa prima serie e le successive ebbero così successo che in seguito la Planet pubblicò anche i manga relativi a "Slayers", e la Yamato Video pubblicò i vari film e OAV, che non furono mai trasmessi in TV, forse perché troppo slegati dalle serie principali.
Tra il 1997 e il 1998 tutte e tre le serie di "Slayers" vennero messe in onda su Italia 1, e per due annetti la Slayers-mania divampò in tutta Italia, per poi estinguersi rapidamente, man mano che il tempo passava, tant'è che quando due nuove serie furono poi trasmesse circa dieci anni più tardi, il riscontro fu molto più tiepido.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Tratto dalla light novel (inedita in Italia) di Hajime Kanzaka, "Slayers" si pone in una sorta di Medioevo in bilico nell'eterna lotta tra Shinzoku, le divinità che nei Quattro Mondi del Multiverso rappresentano le forze del Bene, e Mazoku, forze demoniache. In "Slayers" gli Shinzoku cercano di mantenere l'equilibrio del mondo, mentre i Mazoku di farlo precipitare nel Mare del Caos. Lina Inverse è una quindicenne dai capelli rossi, avida, amante del cibo e molto sicura delle proprie capacità, con l'hobby di ripulire i briganti e spendere i loro bottini in sontuosi pasti e libri per accrescere le proprie conoscenze. Dopo una delle sue scorrerie Lina è vittima di un'imboscata organizzata dai briganti ripuliti il giorno prima; quando sta per sbarazzarsi dei briganti con uno dei suoi incantesimi, interviene Gourry, che vede la fanciulla come indifesa (tonto com'è) e sbaraglia i malintenzionati. Convinto di aver salvato una bella dama, si ritrova una bambinetta bassa, piatta e dagli occhi grandi con un caratterino da maschiaccio (oltre che avida a livelli inverosimili). Però i due vanno d'accordo e continuano insieme il viaggio.
Durante l'ultimo bottino requisito (quando incontra Gourry) i due si ritrovano tra le mani a loro insaputa la Pietra Filosofale, un amplificatore di poteri magici bramato da Rezo, detto il Monaco Rosso, chierico che vuole usarla per curare la cecità che l'affligge dalla nascita (Rezo riesce a curare tutti tranne sé stesso, e questo lo porterà al rancore e alla rabbia, tanto da studiare la magia nera e fare esperimenti riprovevoli). Rezo sguinzaglia quindi i suoi sgherri, capeggiati da Zelgadis (nipote di Rezo), che fu ingannato dallo stesso Rezo e che si schiererà con Lina; Zelgadis vuole infatti usare la pietra per tornare un ragazzo normale e vendicarsi di Rezo che l'ha trasformato in un mostro con la promessa di renderlo più forte. Ma quello che tutti, anche lo stesso Rezo, ignorano è che gli occhi del Monaco sono da sempre chiusi perché al loro interno è intrappolato un frammento del corpo del Gran Demone Shabranigdo, il demone dagli occhi rubino che dopo una lunghissima lotta fu sconfitto dal drago Cephied e diviso in sette parti, sigillandole nei corpi di altrettanti esseri umani. Quando alla fine Rezo recupera la Pietra Filosofale e finalmente la propria vista, il demone, avendo oramai corrotto e logorato Rezo, ne approfitta e risorge, eliminando lo stesso Rezo. Durante la battaglia contro Shabranigdo, per nulla favorevole, Rina si gioca la sua ultima possibilità, evocando il potere di Lord of Nightmare (che è la madre di tutte le creature dell'universo, sia buone che cattive) e, unendo questo potere alla spada di luce in possesso di Gourry, oltre all'intervento della coscienza di Rezo, sconfigge Shabranigdo, usando il Giga Slave (in "Slayer Next" verrà spiegato con dovizia da Aqua, incarnazione dei ricordi dell'Aqualord e custode del Tempio delle Lapidi, cosa quest'incantesimo può provocare se non controllato).
Nella parte successiva i nostri protagonisti incontreranno Amelia e Sylpheel, e il successivo villan sarà una clone creata dallo stesso Rezo e dalla sua assistente per vari esperimenti, il cui unico scopo sarà mostrarsi più potente del suo originale. Dopo varie peripezie riusciranno a sconfiggerla senza l'uso del Giga Slave, fortemente sconsigliato da Sylpheel.
Quasi sconosciuto in Italia grazie al penoso trattamento con stravolgimenti dei dialoghi (gravissimi, in quanto rovinano l'intera opera - consiglio la visione in lingua originale con sub inglesi, anche per via dell'ottima interpretazione di Megumi Hayashibara) e tagli incredibili, "Slayers" ha avuto un successo enorme e immediato nel resto del mondo, includendo, cosa non facile, persone di ogni età e sesso. È stato uno dei maggiori fenomeni animati giapponesi di fine anni '90.
Per quanto la storia può sembrare banale, si hanno momenti cupi e profondi soprattutto nella novel (irreperibile in Italia se non in inglese), smorzati dalle ottime gag e momenti comici che rallentano un ritmo che riflette chiaramente il carattere della protagonista.
Tratto dalla light novel (inedita in Italia) di Hajime Kanzaka, "Slayers" si pone in una sorta di Medioevo in bilico nell'eterna lotta tra Shinzoku, le divinità che nei Quattro Mondi del Multiverso rappresentano le forze del Bene, e Mazoku, forze demoniache. In "Slayers" gli Shinzoku cercano di mantenere l'equilibrio del mondo, mentre i Mazoku di farlo precipitare nel Mare del Caos. Lina Inverse è una quindicenne dai capelli rossi, avida, amante del cibo e molto sicura delle proprie capacità, con l'hobby di ripulire i briganti e spendere i loro bottini in sontuosi pasti e libri per accrescere le proprie conoscenze. Dopo una delle sue scorrerie Lina è vittima di un'imboscata organizzata dai briganti ripuliti il giorno prima; quando sta per sbarazzarsi dei briganti con uno dei suoi incantesimi, interviene Gourry, che vede la fanciulla come indifesa (tonto com'è) e sbaraglia i malintenzionati. Convinto di aver salvato una bella dama, si ritrova una bambinetta bassa, piatta e dagli occhi grandi con un caratterino da maschiaccio (oltre che avida a livelli inverosimili). Però i due vanno d'accordo e continuano insieme il viaggio.
Durante l'ultimo bottino requisito (quando incontra Gourry) i due si ritrovano tra le mani a loro insaputa la Pietra Filosofale, un amplificatore di poteri magici bramato da Rezo, detto il Monaco Rosso, chierico che vuole usarla per curare la cecità che l'affligge dalla nascita (Rezo riesce a curare tutti tranne sé stesso, e questo lo porterà al rancore e alla rabbia, tanto da studiare la magia nera e fare esperimenti riprovevoli). Rezo sguinzaglia quindi i suoi sgherri, capeggiati da Zelgadis (nipote di Rezo), che fu ingannato dallo stesso Rezo e che si schiererà con Lina; Zelgadis vuole infatti usare la pietra per tornare un ragazzo normale e vendicarsi di Rezo che l'ha trasformato in un mostro con la promessa di renderlo più forte. Ma quello che tutti, anche lo stesso Rezo, ignorano è che gli occhi del Monaco sono da sempre chiusi perché al loro interno è intrappolato un frammento del corpo del Gran Demone Shabranigdo, il demone dagli occhi rubino che dopo una lunghissima lotta fu sconfitto dal drago Cephied e diviso in sette parti, sigillandole nei corpi di altrettanti esseri umani. Quando alla fine Rezo recupera la Pietra Filosofale e finalmente la propria vista, il demone, avendo oramai corrotto e logorato Rezo, ne approfitta e risorge, eliminando lo stesso Rezo. Durante la battaglia contro Shabranigdo, per nulla favorevole, Rina si gioca la sua ultima possibilità, evocando il potere di Lord of Nightmare (che è la madre di tutte le creature dell'universo, sia buone che cattive) e, unendo questo potere alla spada di luce in possesso di Gourry, oltre all'intervento della coscienza di Rezo, sconfigge Shabranigdo, usando il Giga Slave (in "Slayer Next" verrà spiegato con dovizia da Aqua, incarnazione dei ricordi dell'Aqualord e custode del Tempio delle Lapidi, cosa quest'incantesimo può provocare se non controllato).
Nella parte successiva i nostri protagonisti incontreranno Amelia e Sylpheel, e il successivo villan sarà una clone creata dallo stesso Rezo e dalla sua assistente per vari esperimenti, il cui unico scopo sarà mostrarsi più potente del suo originale. Dopo varie peripezie riusciranno a sconfiggerla senza l'uso del Giga Slave, fortemente sconsigliato da Sylpheel.
Quasi sconosciuto in Italia grazie al penoso trattamento con stravolgimenti dei dialoghi (gravissimi, in quanto rovinano l'intera opera - consiglio la visione in lingua originale con sub inglesi, anche per via dell'ottima interpretazione di Megumi Hayashibara) e tagli incredibili, "Slayers" ha avuto un successo enorme e immediato nel resto del mondo, includendo, cosa non facile, persone di ogni età e sesso. È stato uno dei maggiori fenomeni animati giapponesi di fine anni '90.
Per quanto la storia può sembrare banale, si hanno momenti cupi e profondi soprattutto nella novel (irreperibile in Italia se non in inglese), smorzati dalle ottime gag e momenti comici che rallentano un ritmo che riflette chiaramente il carattere della protagonista.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Si può dire che ogni decennio porti una sorta di rivoluzione nel mondo dell'animazione, specialmente quella giapponese. E cosa dicono gli anni '90 in ambito di rivoluzione? Beh, hanno lasciato molto: con "Sailor Moon" venne abbattuto il muro riguardante il target di pubblico maschile e femminile, "Neon Genesis Evangelion" diede la svolta sull'animazione seriale e sul concetto stesso di animazione, gli "Yuusha Robot" riportarono alla ribalta i super robot alla Go Nagai, entrarono in scena saghe longeve che durano tutt'oggi come "Detective conan", i "Pokemon", "One Piece" e così via.
E per il genere fantasy? Apparvero sulle scene famose saghe videoludiche come "Dragon Quest", "Tales Of" e "Final Fantasy", ma arrivò sulle scene un autore di light novel di nome Hajime Kanzaka, che con una saga di light novel di stampo fantasy diede al genere un gran colpo di spugna, prendendo tutti gli elementi del suo genere e facendone la parodia in svariati ambiti, pur non mancando di presentarne i classici canoni, presentando quello che divenne un cast personaggi talmente assurdo e lontano dai classici canoni, tra cui spicca colei che divenne una delle figure femminili più influenti del suo periodo, Lina Inverse.
E, cosa incredibile, tale saga di romanzi, dal nome "The Slayers", divenne in breve tempo popolare; l'adattamento animato per una saga di tale calibro non si poteva lasciare scappare.
Tutto comincia con l'incontro di due personaggi: la prima è Lina Inverse (da noi chiamata semplicemente Rina), all'apparenza una giovane sui quattordici/quindici anni, se non fosse per il fatto che è famosa quanto temuta per essere una maga terribilmente abile, con l'hobby di attaccare le bande di ladri per arraffare la loro refurtiva, oltre che di trovare svariati artefatti magici da poter rivendere a gran prezzo, in modo da potersi abbuffare alla prima locanda che vede. Girano voci che i draghi, al solo vederla o sentire il suo nome, se la danno a gambe. Il secondo è Gourry Gabriev, che, nonostante il comportamento a volte imbecille per via della sua scarsa memoria e poca attenzione, viaggia come spadaccino mercenario, complice il fatto che è in grado di brandire la leggendaria Spada di Luce, un tesoro di famiglia; quando c'è da tirare di spada, diventa molto determinato.
L'incontro fra queste due personalità darà il via a una serie di avventure tanto epiche quanto stravaganti, coinvolgendo nelle loro avventure svariati personaggi.
Narrativamente "Slayers" non offre nulla di speciale per chi mastica il genere fantasy, dal momento che usa molti elementi di tale genere (ci sono i draghi, demoni millenari, mostri sigillati, intrighi di corte, mostri marini, golem, troll, artefatti sentiti a destra e a manca o i classici stregoni dai fini poco nobili, cavalieri amanti della giustizia, miti antichi sul mondo, divinità ecc.), ma ciò che "Slayers" riesce a fare è prendere tali elementi e fare la parodia dei loro ruoli, anche se ogni elemento ha una sua identità propria.
La colonna portante di "Slayers" sta nei personaggi, i quali ribaltano praticamente i loro classici ruoli, tranne i cattivi che invece ne rimangono ancorati in modo inquietante; con loro, addio alla noia, dal momento che in ogni puntata tutti i protagonisti, e anche molti antagonisti, danno vita a gag davvero esagerate, assurde e spassose, perfino nei momenti seri in cui arrivano a smorzare l'atmosfera. Infatti non c'è puntata, o quasi, in cui Lina e Gourry non arrivano a battibeccare, dal momento che lui non ha molta attenzione o memoria e tende a prendere in giro Lina o a criticarla, e lei tende a scaldarsi facilmente e perdere le staffe. Ma quando c'è da fare sul serio, diventano determinati combattenti pronti a tirare di spada e incantesimi.
Nel corso delle puntate conosceremo altri personaggi, come la principessa Amelia, amante della giustizia, Zelgadis, un ragazzo chimera composto da essere umano, golem e demone, prima avversario e poi alleato, la giovane Sylphiel e i vari antagonisti come la spietata Ellis, lo spadaccino Zangulus e in particolare Rezo. Anche questi personaggi, insieme ad altri, saranno protagonisti di molte gag.
Peccato che in alcuni frangenti capitino anche momenti seri, come la morte di alcuni personaggi, momenti di sconforto o scene dove alcuni personaggi vengono feriti mortalmente, complici un paio di scene dove verranno mostrati veri e propri laghi di sangue.
Graficamente il titolo regge bene, ma in ambito sonoro parte il discorso cruciale: primo, è possibile udire che molti effetti sonori vengono riciclati da "Dragonball Z" - non che dispiaccia -, mentre la colonna sonora riesce a darsi da fare, complice l'energica opening "Get Along". Ma è nel doppiaggio che avviene il discorso più serio. All'epoca infatti vi era la censura, e quindi molti dialoghi cambiavano di significato, alcuni nomi venivano cambiati o italianizzati, e gli incantesimi venivano tradotti con nomi generici italiani (gli incantesimi originali usavano un misto d'inglese e giapponese oltre ad altri verbi quasi inventati); poi vi era il doppiaggio Shin Vision, che adattava i dialoghi originali ma con un cambio di doppiatori; io vidi la serie con tutti e tre i doppiaggi, e ognuno se la cavava bene.
Che altro dire? Ho detto tutto.
Si può dire che ogni decennio porti una sorta di rivoluzione nel mondo dell'animazione, specialmente quella giapponese. E cosa dicono gli anni '90 in ambito di rivoluzione? Beh, hanno lasciato molto: con "Sailor Moon" venne abbattuto il muro riguardante il target di pubblico maschile e femminile, "Neon Genesis Evangelion" diede la svolta sull'animazione seriale e sul concetto stesso di animazione, gli "Yuusha Robot" riportarono alla ribalta i super robot alla Go Nagai, entrarono in scena saghe longeve che durano tutt'oggi come "Detective conan", i "Pokemon", "One Piece" e così via.
E per il genere fantasy? Apparvero sulle scene famose saghe videoludiche come "Dragon Quest", "Tales Of" e "Final Fantasy", ma arrivò sulle scene un autore di light novel di nome Hajime Kanzaka, che con una saga di light novel di stampo fantasy diede al genere un gran colpo di spugna, prendendo tutti gli elementi del suo genere e facendone la parodia in svariati ambiti, pur non mancando di presentarne i classici canoni, presentando quello che divenne un cast personaggi talmente assurdo e lontano dai classici canoni, tra cui spicca colei che divenne una delle figure femminili più influenti del suo periodo, Lina Inverse.
E, cosa incredibile, tale saga di romanzi, dal nome "The Slayers", divenne in breve tempo popolare; l'adattamento animato per una saga di tale calibro non si poteva lasciare scappare.
Tutto comincia con l'incontro di due personaggi: la prima è Lina Inverse (da noi chiamata semplicemente Rina), all'apparenza una giovane sui quattordici/quindici anni, se non fosse per il fatto che è famosa quanto temuta per essere una maga terribilmente abile, con l'hobby di attaccare le bande di ladri per arraffare la loro refurtiva, oltre che di trovare svariati artefatti magici da poter rivendere a gran prezzo, in modo da potersi abbuffare alla prima locanda che vede. Girano voci che i draghi, al solo vederla o sentire il suo nome, se la danno a gambe. Il secondo è Gourry Gabriev, che, nonostante il comportamento a volte imbecille per via della sua scarsa memoria e poca attenzione, viaggia come spadaccino mercenario, complice il fatto che è in grado di brandire la leggendaria Spada di Luce, un tesoro di famiglia; quando c'è da tirare di spada, diventa molto determinato.
L'incontro fra queste due personalità darà il via a una serie di avventure tanto epiche quanto stravaganti, coinvolgendo nelle loro avventure svariati personaggi.
Narrativamente "Slayers" non offre nulla di speciale per chi mastica il genere fantasy, dal momento che usa molti elementi di tale genere (ci sono i draghi, demoni millenari, mostri sigillati, intrighi di corte, mostri marini, golem, troll, artefatti sentiti a destra e a manca o i classici stregoni dai fini poco nobili, cavalieri amanti della giustizia, miti antichi sul mondo, divinità ecc.), ma ciò che "Slayers" riesce a fare è prendere tali elementi e fare la parodia dei loro ruoli, anche se ogni elemento ha una sua identità propria.
La colonna portante di "Slayers" sta nei personaggi, i quali ribaltano praticamente i loro classici ruoli, tranne i cattivi che invece ne rimangono ancorati in modo inquietante; con loro, addio alla noia, dal momento che in ogni puntata tutti i protagonisti, e anche molti antagonisti, danno vita a gag davvero esagerate, assurde e spassose, perfino nei momenti seri in cui arrivano a smorzare l'atmosfera. Infatti non c'è puntata, o quasi, in cui Lina e Gourry non arrivano a battibeccare, dal momento che lui non ha molta attenzione o memoria e tende a prendere in giro Lina o a criticarla, e lei tende a scaldarsi facilmente e perdere le staffe. Ma quando c'è da fare sul serio, diventano determinati combattenti pronti a tirare di spada e incantesimi.
Nel corso delle puntate conosceremo altri personaggi, come la principessa Amelia, amante della giustizia, Zelgadis, un ragazzo chimera composto da essere umano, golem e demone, prima avversario e poi alleato, la giovane Sylphiel e i vari antagonisti come la spietata Ellis, lo spadaccino Zangulus e in particolare Rezo. Anche questi personaggi, insieme ad altri, saranno protagonisti di molte gag.
Peccato che in alcuni frangenti capitino anche momenti seri, come la morte di alcuni personaggi, momenti di sconforto o scene dove alcuni personaggi vengono feriti mortalmente, complici un paio di scene dove verranno mostrati veri e propri laghi di sangue.
Graficamente il titolo regge bene, ma in ambito sonoro parte il discorso cruciale: primo, è possibile udire che molti effetti sonori vengono riciclati da "Dragonball Z" - non che dispiaccia -, mentre la colonna sonora riesce a darsi da fare, complice l'energica opening "Get Along". Ma è nel doppiaggio che avviene il discorso più serio. All'epoca infatti vi era la censura, e quindi molti dialoghi cambiavano di significato, alcuni nomi venivano cambiati o italianizzati, e gli incantesimi venivano tradotti con nomi generici italiani (gli incantesimi originali usavano un misto d'inglese e giapponese oltre ad altri verbi quasi inventati); poi vi era il doppiaggio Shin Vision, che adattava i dialoghi originali ma con un cambio di doppiatori; io vidi la serie con tutti e tre i doppiaggi, e ognuno se la cavava bene.
Che altro dire? Ho detto tutto.
L'inizio della saga di "Slayers" parte con un character design che verrà migliorato molto nella seconda serie ("Slayers Next" infatti, con le ultime due serie, rappresenta la mia preferita). E' uno shonen che sostanzialmente ha avuto appeal non solo sul pubblico maschile ma anche su quello femminile. Penso che il motivo fondamentale sia da ricercarsi nel fatto che fu, per i tempi di allora, il primo fantasy shounen ad avere come protagonista ed eroe principale una ragazza, una donna, cosa che non era mai successa prima. Inoltre, i personaggi maschili, a parte Guido (Gourry), che rappresentava un po' la parodia dell'eroe bello ma con scarso intelletto, erano complessi e avevano un passato travagliato alle spalle (vedi Zelgadis), cosa che riscuoteva senz'altro appeal per il pubblico femminile, dato che, oltre a combattere vari mostri e demoni, c'era anche un risvolto talvolta romantico tra i protagonisti e le protagoniste, anche se non evidenziato in senso esplicito.
E' un anime che nel corso delle varie serie ha subito notevoli censure e cambi totali degli stessi dialoghi tra il passaggio dall'originale all'italiano.
E' senz'altro uno degli anime fantasy meglio riusciti e che riscuote ancora numerosi consensi, nonostante siano passati più di vent'anni dalla prima trasmissione (7 aprile 1995).
Ne consiglio la visione agli amanti del genere, anche se comunque lo vedo adatto a un pubblico maturo.
E' un anime che nel corso delle varie serie ha subito notevoli censure e cambi totali degli stessi dialoghi tra il passaggio dall'originale all'italiano.
E' senz'altro uno degli anime fantasy meglio riusciti e che riscuote ancora numerosi consensi, nonostante siano passati più di vent'anni dalla prima trasmissione (7 aprile 1995).
Ne consiglio la visione agli amanti del genere, anche se comunque lo vedo adatto a un pubblico maturo.
Inizia l’avventura!
"Slayers" è una delle serie fantasy più amate degli ultimi anni, tanto che ha riscosso un grande successo in ogni parte del mondo. L'anime è una divertente commedia in salsa fantasy che racchiude in un unico pacchetto una bella ambientazione, dei personaggi decisamente scoppiettanti e una storia degna del più classico dei fantasy ma condita con delle gag molto divertenti. Bisogna ammettere che la trama è piuttosto lineare, ma gli autori non se la sono cavata male, e riescono a mantenere viva l'attenzione dello spettatore per la maggior parte del tempo, anche se con qualche sporadico calo nella sceneggiatura. Purtroppo "Slayers" è arrivato in Italia un uno dei periodi peggiori per l'animazione.
Approdato su Italia 1 negli anni '90, è stato censurato in maniera a dir poco brutale e a volte senza motivo, partendo proprio dal titolo che è diventato "Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo" (no comment). I tagli più pesanti subiti dalla serie sono imputabili alla presunta violenza di alcune scene. I dialoghi sono stati censurati in maniera analoga, cercando di ammorbidire alcune frasi, ritenute troppo forti per i più giovani. Poi ci sono gli immancabili stravolgimenti nei nomi dei personaggi, cosa ricorrente in quegli anni, e qui mi viene spontaneo chiedermi: ma Lina non è abbastanza italiano da doverlo modificare in Rina? Mah... lasciamo perdere. Una nota particolare va fatta inoltre per gli incantesimi.
Le magie pensate da Kanzaka utilizzavano tutte dei termini inglesi, quindi nel doppiaggio avrebbero potuto benissimo mantenere quelli originali, ma, vuoi perché non gli piacevano, vuoi che la tendenza era quella di italianizzare qualunque cosa, sono stati sostituiti con delle assolute banalità, e il ricorrente "Dragon Slave" diventa "Fulmine Rosso", il "Giga Slave" prende il nome di "Luce nelle Tenebre" e il "Ragna Blade" viene trasformato in "Lancia di Tenebra". Nomi a parte, vengono cambiate anche le formule magiche e ci tocca sentire Lina evocare i poteri delle tenebre nel nome della pace e della giustizia (chiunque abbia avuto questa pensata mi sa che non aveva le idee molto chiare).
In un secondo tempo quei santi della Shin Vision hanno provato a fare un'edizione in DVD della serie rifacendo il doppiaggio da zero e realizzando un adattamento più fedele all'originale. Purtroppo, nonostante le speranze dei numerosi fan, le cose non sono finite bene e la casa distributrice romana è fallita prima di terminarne la pubblicazione. Per fortuna, la ritrasmissione degli episodi su Hiro ha consentito a qualche anima pia di risistemare alcuni dei macelli fatti in precedenza, ripristinando i tagli più pesanti, anche se il doppiaggio è rimasto quello, e alcune cose, come le formule e i nomi degli incantesimi, sono rimasti quelli inventati nel fantastico doppiaggio che ci ha propinato la Mediaset.
"Slayers" però è una serie talmente ben fatta che resta pienamente godibile nonostante tutte le storpiature. E di questo bisogna dargliene atto. Come ho già accennato, la trama è abbastanza lineare, ma è ben strutturata e ha un buon ritmo. I protagonisti sono delle evidenti caricature dei personaggi del fantasy classico. A partire dalla maga con un caratterino mica da ridere e un appetito invidiabile, lo spadaccino un po' tonto, il mago guerriero con qualche problema di pelle, una giovane maga con la fissa della giustizia e una serie di personaggi secondari che li seguono a ruota. La caratterizzazione dei personaggi è talmente ben fatta che riescono a passare da scene serie a siparietti comici senza nessuna difficoltà e, soprattutto, senza farlo sembrare una forzatura.
Per quanto riguarda la realizzazione tecnica, i disegni e le animazioni si mantengono su un buon livello (anche se c'è da ammettere che non è eccelso). Il character design è davvero ben fatto e si adatta perfettamente a questo genere di anime. Le musiche, ad opera di Osamu Tezuka (no, non è il mangaka), supportano benissimo le atmosfere della serie, anche se non fanno certo urlare al capolavoro. Molto belle invece le sigle "Get Along" e "Kujikenaikara!" cantate da Megumi Hayashibara e Masami Okui. "Slayers" è una delle migliori commedie fantasy che sono tutt'oggi in circolazione (e, se ci limitiamo al fantasy classico, probabilmente è la migliore), con un buon mix di comicità, azione e avventura. Che altro dire? Si tratta sicuramente di una serie che meriterebbe un adattamento italiano degno di questo nome.
"Slayers" è una delle serie fantasy più amate degli ultimi anni, tanto che ha riscosso un grande successo in ogni parte del mondo. L'anime è una divertente commedia in salsa fantasy che racchiude in un unico pacchetto una bella ambientazione, dei personaggi decisamente scoppiettanti e una storia degna del più classico dei fantasy ma condita con delle gag molto divertenti. Bisogna ammettere che la trama è piuttosto lineare, ma gli autori non se la sono cavata male, e riescono a mantenere viva l'attenzione dello spettatore per la maggior parte del tempo, anche se con qualche sporadico calo nella sceneggiatura. Purtroppo "Slayers" è arrivato in Italia un uno dei periodi peggiori per l'animazione.
Approdato su Italia 1 negli anni '90, è stato censurato in maniera a dir poco brutale e a volte senza motivo, partendo proprio dal titolo che è diventato "Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo" (no comment). I tagli più pesanti subiti dalla serie sono imputabili alla presunta violenza di alcune scene. I dialoghi sono stati censurati in maniera analoga, cercando di ammorbidire alcune frasi, ritenute troppo forti per i più giovani. Poi ci sono gli immancabili stravolgimenti nei nomi dei personaggi, cosa ricorrente in quegli anni, e qui mi viene spontaneo chiedermi: ma Lina non è abbastanza italiano da doverlo modificare in Rina? Mah... lasciamo perdere. Una nota particolare va fatta inoltre per gli incantesimi.
Le magie pensate da Kanzaka utilizzavano tutte dei termini inglesi, quindi nel doppiaggio avrebbero potuto benissimo mantenere quelli originali, ma, vuoi perché non gli piacevano, vuoi che la tendenza era quella di italianizzare qualunque cosa, sono stati sostituiti con delle assolute banalità, e il ricorrente "Dragon Slave" diventa "Fulmine Rosso", il "Giga Slave" prende il nome di "Luce nelle Tenebre" e il "Ragna Blade" viene trasformato in "Lancia di Tenebra". Nomi a parte, vengono cambiate anche le formule magiche e ci tocca sentire Lina evocare i poteri delle tenebre nel nome della pace e della giustizia (chiunque abbia avuto questa pensata mi sa che non aveva le idee molto chiare).
In un secondo tempo quei santi della Shin Vision hanno provato a fare un'edizione in DVD della serie rifacendo il doppiaggio da zero e realizzando un adattamento più fedele all'originale. Purtroppo, nonostante le speranze dei numerosi fan, le cose non sono finite bene e la casa distributrice romana è fallita prima di terminarne la pubblicazione. Per fortuna, la ritrasmissione degli episodi su Hiro ha consentito a qualche anima pia di risistemare alcuni dei macelli fatti in precedenza, ripristinando i tagli più pesanti, anche se il doppiaggio è rimasto quello, e alcune cose, come le formule e i nomi degli incantesimi, sono rimasti quelli inventati nel fantastico doppiaggio che ci ha propinato la Mediaset.
"Slayers" però è una serie talmente ben fatta che resta pienamente godibile nonostante tutte le storpiature. E di questo bisogna dargliene atto. Come ho già accennato, la trama è abbastanza lineare, ma è ben strutturata e ha un buon ritmo. I protagonisti sono delle evidenti caricature dei personaggi del fantasy classico. A partire dalla maga con un caratterino mica da ridere e un appetito invidiabile, lo spadaccino un po' tonto, il mago guerriero con qualche problema di pelle, una giovane maga con la fissa della giustizia e una serie di personaggi secondari che li seguono a ruota. La caratterizzazione dei personaggi è talmente ben fatta che riescono a passare da scene serie a siparietti comici senza nessuna difficoltà e, soprattutto, senza farlo sembrare una forzatura.
Per quanto riguarda la realizzazione tecnica, i disegni e le animazioni si mantengono su un buon livello (anche se c'è da ammettere che non è eccelso). Il character design è davvero ben fatto e si adatta perfettamente a questo genere di anime. Le musiche, ad opera di Osamu Tezuka (no, non è il mangaka), supportano benissimo le atmosfere della serie, anche se non fanno certo urlare al capolavoro. Molto belle invece le sigle "Get Along" e "Kujikenaikara!" cantate da Megumi Hayashibara e Masami Okui. "Slayers" è una delle migliori commedie fantasy che sono tutt'oggi in circolazione (e, se ci limitiamo al fantasy classico, probabilmente è la migliore), con un buon mix di comicità, azione e avventura. Che altro dire? Si tratta sicuramente di una serie che meriterebbe un adattamento italiano degno di questo nome.
Romanzi, anime, manga, gadgets vari e chi più ne ha più ne metta. Questo basterebbe già a dare l'idea sulla qualità di questo universo.
Slayers è un anime Fantasy, ripeto: Fantasy, con la F maiuscola. Cavalieri, magia, mostri, artefatti di grande potere, spade magiche, demoni, e maghi. Anzi maghe.
La protagonista Lina Inverse (Rina nell'edizione italiana) è una maga potente già all'inizio dell'anime, ma non per questo non si dovrà impegnare nell'affrontare nemici particolari. Tende a mettersi spesso nei guai, mangia come una tribù di barbari, è avida e molto permalosa. Incontra diversi personaggi caratterizzati altrettanto bene, alcuni dei quali si uniranno a lei ed altri che invece la fronteggeranno come nemici. Primo fra tutti non può non essere citato Gourry Gabriev (Guido) indimenticabile spadaccino (probabilmente il migliore del mondo) tanto abile in duello quanto stupido e smemorato, immancabile protagonista di gag esilaranti.
L'ambientazione è davvero fantastica, l'aspetto magico è ben studiato e realizzato, con 2 tipi di magia ben distinti (diciamo bianca e nera) e grandiose formule magiche che rendono anche l'idea di quanto potente sia un incantesimo - se per lanciarlo ci vuole una lunga formula nella quale si invocano potenti spiriti allora sarà qualcosa di grandioso! Purtroppo nell'edizione mediaset le formule sono accorciate e "censurate" come al solito, ed anche alcune puntate sono tagliate.
I personaggi sono tutti quanti ben caratterizzati, ciascuno con le proprie motivazioni, la propria storia ed il proprio carattere, e tutti quanti molto diversi così da ottenere un mix esplosivo.
Buono l'aspetto grafico ed ottimo quello sonoro: le musiche sono belle e coinvolgenti.
La trama è molto intrigante, evito qualsiasi anticipazione, tiene incollati al teleschermo con una buona carica di mistero, sempre abilmente intervallata da indimenticabili sketch comici che hanno reso celebre la saga.
Ambientazione, qualità di realizzazione, trama, e comicità fanno di questo anime un autentico capolavoro. Imperdibile!
Slayers è un anime Fantasy, ripeto: Fantasy, con la F maiuscola. Cavalieri, magia, mostri, artefatti di grande potere, spade magiche, demoni, e maghi. Anzi maghe.
La protagonista Lina Inverse (Rina nell'edizione italiana) è una maga potente già all'inizio dell'anime, ma non per questo non si dovrà impegnare nell'affrontare nemici particolari. Tende a mettersi spesso nei guai, mangia come una tribù di barbari, è avida e molto permalosa. Incontra diversi personaggi caratterizzati altrettanto bene, alcuni dei quali si uniranno a lei ed altri che invece la fronteggeranno come nemici. Primo fra tutti non può non essere citato Gourry Gabriev (Guido) indimenticabile spadaccino (probabilmente il migliore del mondo) tanto abile in duello quanto stupido e smemorato, immancabile protagonista di gag esilaranti.
L'ambientazione è davvero fantastica, l'aspetto magico è ben studiato e realizzato, con 2 tipi di magia ben distinti (diciamo bianca e nera) e grandiose formule magiche che rendono anche l'idea di quanto potente sia un incantesimo - se per lanciarlo ci vuole una lunga formula nella quale si invocano potenti spiriti allora sarà qualcosa di grandioso! Purtroppo nell'edizione mediaset le formule sono accorciate e "censurate" come al solito, ed anche alcune puntate sono tagliate.
I personaggi sono tutti quanti ben caratterizzati, ciascuno con le proprie motivazioni, la propria storia ed il proprio carattere, e tutti quanti molto diversi così da ottenere un mix esplosivo.
Buono l'aspetto grafico ed ottimo quello sonoro: le musiche sono belle e coinvolgenti.
La trama è molto intrigante, evito qualsiasi anticipazione, tiene incollati al teleschermo con una buona carica di mistero, sempre abilmente intervallata da indimenticabili sketch comici che hanno reso celebre la saga.
Ambientazione, qualità di realizzazione, trama, e comicità fanno di questo anime un autentico capolavoro. Imperdibile!
Non sono un'appassionata del genere fantasy, ma adoro questo anime.
La caratterizzazione dei personaggi è fantastica, infatti la serie ne ha molti davvero originali, a partire dalla protagonista: Rina dovrebbe essere l'eroina, una sorta di paladina della giustizia che combatte gli esseri malvagi che di volta in volta minacciano il mondo, invece è anche irascibile, mangiona e spesso prepotente; colui che si potrebbe considerare il protagonista maschile (nel senso "shoujoso" della parola) sembrerebbe il classico cavaliere senza macchia e senza paura, immancabile sostegno della protagonista nei momenti di difficoltà nonché suo grande amore, invece ritroviamo un bamboccione un po' tonto che spesso e volentieri le prende dalla protagonista (ma il coinvolgimento sentimentale, nonostante le apparenze, c'è eccome!); poi c'è una principessa alquanto originale; un uomo misterioso trasformato in pietra apparentemente insensibile e sempre composto, ma che poi in caso di necessità non esita a cantare una canzoncina stile idol o comunque a lasciarsi andare insieme agli altri.
Ed anche i cattivi sono ben realizzati.
La traduzione letterale del titolo, "Gli sterminatori", è stata sostituita con la lunga e sdolcinata tiritera mediasettiana "Un incantesimo dischiuso fra i petali del tempo" e com'è prevedibile ci sono state censure e cambiamenti nei dialoghi, ma la storia resta comunque bella ed appassionante, sia in questa prima serie che nelle successive. Non mancano gli intermezzi comici, anche demenziali, che non interferiscono con la struttura principale della storia, anzi, hanno il beneficio di impedire di renderla troppo pesante.
Il character design e l'animazione - quest'ultima importantissima soprattutto per poter rendere l'idea dei combattimenti, a base non solo di colpi di spada, ma anche e soprattutto di potenti incantesimi di magia, bianca e nera - sono per me più che soddisfacenti; la sigla italiana, della D'Avena, è per me una delle migliori di questa cantante; il doppiaggio è ottimo.
Spero prima o poi di rivedere questo anime,da troppo tempo sparito dalla TV, dalla prima all'ultima serie.
Voto: 10
La caratterizzazione dei personaggi è fantastica, infatti la serie ne ha molti davvero originali, a partire dalla protagonista: Rina dovrebbe essere l'eroina, una sorta di paladina della giustizia che combatte gli esseri malvagi che di volta in volta minacciano il mondo, invece è anche irascibile, mangiona e spesso prepotente; colui che si potrebbe considerare il protagonista maschile (nel senso "shoujoso" della parola) sembrerebbe il classico cavaliere senza macchia e senza paura, immancabile sostegno della protagonista nei momenti di difficoltà nonché suo grande amore, invece ritroviamo un bamboccione un po' tonto che spesso e volentieri le prende dalla protagonista (ma il coinvolgimento sentimentale, nonostante le apparenze, c'è eccome!); poi c'è una principessa alquanto originale; un uomo misterioso trasformato in pietra apparentemente insensibile e sempre composto, ma che poi in caso di necessità non esita a cantare una canzoncina stile idol o comunque a lasciarsi andare insieme agli altri.
Ed anche i cattivi sono ben realizzati.
La traduzione letterale del titolo, "Gli sterminatori", è stata sostituita con la lunga e sdolcinata tiritera mediasettiana "Un incantesimo dischiuso fra i petali del tempo" e com'è prevedibile ci sono state censure e cambiamenti nei dialoghi, ma la storia resta comunque bella ed appassionante, sia in questa prima serie che nelle successive. Non mancano gli intermezzi comici, anche demenziali, che non interferiscono con la struttura principale della storia, anzi, hanno il beneficio di impedire di renderla troppo pesante.
Il character design e l'animazione - quest'ultima importantissima soprattutto per poter rendere l'idea dei combattimenti, a base non solo di colpi di spada, ma anche e soprattutto di potenti incantesimi di magia, bianca e nera - sono per me più che soddisfacenti; la sigla italiana, della D'Avena, è per me una delle migliori di questa cantante; il doppiaggio è ottimo.
Spero prima o poi di rivedere questo anime,da troppo tempo sparito dalla TV, dalla prima all'ultima serie.
Voto: 10
Ho avuto modo di rivedere recentemente questa famosa serie anni novanta, più conosciuta in Italia con l'assurdo titolo "Un incantesimo dischiuso fra i petali del tempo". Nel nostro paese ha avuto prima un pessimo doppiaggio da parte della Mediaset e poi un secondo fedele ma incompleto da parte della defunta casa editrice Shinvision.
Sconsiglio il primo doppiaggio in quanto pesantemente alterato sia nei nomi dei personaggi sia nei contenuti stessi.
L'idea originale proviene dal manga di Araizumi Rui, che è stato pubblicato anche in Italia.
Il regista è Watanabe Takashi, abbastanza giovane, ha diretto per esempio l'OAV di Shin Hokuto no Ken, Starship Operators, Shakugan no Shana, le serie seguenti di Slayers.
La serie rientra pienamente nel genere fantasy con spiccati elementi di comicità che la rendono abbastanza briosa.
L'ambientazione è medievale con una spiccate presenza di elementi magici, la protagonista principale è la maga Lina Inverse, accompagnata fin dall'inizio dal prode spadaccino Gourry Gabriev.
Come al solito c'è il solito confronto con le forze del male; la trama non brilla per complessità, è abbastanza semplice e lineare e non manca lo scontro finale decisivo per le sorti del mondo stesso.
A me sono piaciute molte le gag comiche che abbondano in diversi episodi e i continui litigi fra i protagonisti sono spassosi. Ci sono poche serie solo fantasy come questa, senza ulteriori contaminazioni di altro tipo o pesanti elementi di tipo psicologico. Non è splatter, né ha elementi di fanservice né elementi di tipo romantico di nota.
In definitiva una serie leggera e simpatica, adatta a tutti.
Sconsiglio il primo doppiaggio in quanto pesantemente alterato sia nei nomi dei personaggi sia nei contenuti stessi.
L'idea originale proviene dal manga di Araizumi Rui, che è stato pubblicato anche in Italia.
Il regista è Watanabe Takashi, abbastanza giovane, ha diretto per esempio l'OAV di Shin Hokuto no Ken, Starship Operators, Shakugan no Shana, le serie seguenti di Slayers.
La serie rientra pienamente nel genere fantasy con spiccati elementi di comicità che la rendono abbastanza briosa.
L'ambientazione è medievale con una spiccate presenza di elementi magici, la protagonista principale è la maga Lina Inverse, accompagnata fin dall'inizio dal prode spadaccino Gourry Gabriev.
Come al solito c'è il solito confronto con le forze del male; la trama non brilla per complessità, è abbastanza semplice e lineare e non manca lo scontro finale decisivo per le sorti del mondo stesso.
A me sono piaciute molte le gag comiche che abbondano in diversi episodi e i continui litigi fra i protagonisti sono spassosi. Ci sono poche serie solo fantasy come questa, senza ulteriori contaminazioni di altro tipo o pesanti elementi di tipo psicologico. Non è splatter, né ha elementi di fanservice né elementi di tipo romantico di nota.
In definitiva una serie leggera e simpatica, adatta a tutti.
Ho adorato alla follia questa serie sin da bambina. Slayers è una delle migliori e più accattivanti commedie fantasy degli anni '90.
L'ambientazione è perfettamente congegnata, gli eroi sono carismatici ed esilaranti, l'intreccio narrativo e la caratterizzazione dei personaggi sono costruiti in maniera intelligente. Nella serie si alternano momenti di azione, colpi di scena, drammi e scene sentimentali che fanno sì che l'insieme non risulti mai banale. Anche la sigla cantata da Cristina d'Avena è bellissima. Insomma, è una serie da vedere.
L'ambientazione è perfettamente congegnata, gli eroi sono carismatici ed esilaranti, l'intreccio narrativo e la caratterizzazione dei personaggi sono costruiti in maniera intelligente. Nella serie si alternano momenti di azione, colpi di scena, drammi e scene sentimentali che fanno sì che l'insieme non risulti mai banale. Anche la sigla cantata da Cristina d'Avena è bellissima. Insomma, è una serie da vedere.
Slayers si conferma come saga fantasy di tutto rispetto all'interno del panorama dell'animazione di genere fantasy e come uno dei più celebri titoli degli anni Novanta.
La prima serie televisiva diviene un fenomeno anche in Italia, tanto che si avvale di ben due adattamenti: inizialmente viene curato dalla Mediaset, successivamente viene edito da Shin Vision (nettamente migliore).
Ciò che fa di Slayers una serie di impatto è, paradossalmente, la semplicità dei contenuti, esternati nello scenario tipicamente medievale, unita agli elementi fantastici che rammentano l'importanza della magia all'interno della storia, tutt'altro che complessa, ma ideata perennemente in chiave comica, quasi a voler sembrare una parodia dei famosi giochi di ruolo fantasy.
I toni della trama, anche nei momenti "drammatici", non abbandonano mai quella sorta di ironia che rende tutto più buffo, a partire dai personaggi.
Questi, all'apparenza stereotipati, sembrano vere e proprie caricature dei modelli del filone, e si fanno sempre notare per qualche gag, che sia riuscita o meno.
Sin dall'inizio, tuttavia, un'impressione di deja-vu si ripropone in modo prorompente, e se l'avvicendarsi di situazioni spiritose si rivela abbastanza efficace più o meno per tutto il corso dell'avventura, non si può dire ciò degli sviluppi della trama, pressoché inesistenti.
La struttura di ogni episodio è fondamentalmente costituita di combattimenti a colpi di spada e di magia elementale, con una protagonista incline a distruggere qualsiasi avversario gli si pari davanti, sia questo all'apparenza inoffensivo (la maggior parte dei mostri), oppure temibile (che alla fine non è). Il risultato finale è sempre il medesimo, non vi sono ribaltamenti, né colpi di scena raccapriccianti...tutto avviene con un'elementarità sì appropriata, ma inevitabilmente sconfortante per chi non è più un bambino ed è stanco di sorbirsi i soliti luoghi comuni delle faide "buoni contro cattivi".
La serie poteva risultare abbastanza godibile all'epoca, ma diciamo le cose come stanno: anche a livello tecnico le delusioni non mancano, soprattutto se paragoniamo questa produzione ad alcune addirittura antecedenti. Il design deve adattarsi al tipo di opera e va bene, ma ciò non giustifica la misera portata dei disegni, abbastanza scarni e in certi momenti simili a degli schizzi. La colonna sonora è carina ma abbastanza esigua, quindi ripetitiva.
In definitiva, si può senza dubbio affermare che l'anime in questione è un ottimo titolo per i più piccoli, per i più nostalgici può rappresentare una piccola ventata d'aria fresca nel genere d'avventura fantasy dei primi anni '90, grazie al tocco demenziale apportato al modo in cui viene posta qualsiasi circostanza.
La prima serie televisiva diviene un fenomeno anche in Italia, tanto che si avvale di ben due adattamenti: inizialmente viene curato dalla Mediaset, successivamente viene edito da Shin Vision (nettamente migliore).
Ciò che fa di Slayers una serie di impatto è, paradossalmente, la semplicità dei contenuti, esternati nello scenario tipicamente medievale, unita agli elementi fantastici che rammentano l'importanza della magia all'interno della storia, tutt'altro che complessa, ma ideata perennemente in chiave comica, quasi a voler sembrare una parodia dei famosi giochi di ruolo fantasy.
I toni della trama, anche nei momenti "drammatici", non abbandonano mai quella sorta di ironia che rende tutto più buffo, a partire dai personaggi.
Questi, all'apparenza stereotipati, sembrano vere e proprie caricature dei modelli del filone, e si fanno sempre notare per qualche gag, che sia riuscita o meno.
Sin dall'inizio, tuttavia, un'impressione di deja-vu si ripropone in modo prorompente, e se l'avvicendarsi di situazioni spiritose si rivela abbastanza efficace più o meno per tutto il corso dell'avventura, non si può dire ciò degli sviluppi della trama, pressoché inesistenti.
La struttura di ogni episodio è fondamentalmente costituita di combattimenti a colpi di spada e di magia elementale, con una protagonista incline a distruggere qualsiasi avversario gli si pari davanti, sia questo all'apparenza inoffensivo (la maggior parte dei mostri), oppure temibile (che alla fine non è). Il risultato finale è sempre il medesimo, non vi sono ribaltamenti, né colpi di scena raccapriccianti...tutto avviene con un'elementarità sì appropriata, ma inevitabilmente sconfortante per chi non è più un bambino ed è stanco di sorbirsi i soliti luoghi comuni delle faide "buoni contro cattivi".
La serie poteva risultare abbastanza godibile all'epoca, ma diciamo le cose come stanno: anche a livello tecnico le delusioni non mancano, soprattutto se paragoniamo questa produzione ad alcune addirittura antecedenti. Il design deve adattarsi al tipo di opera e va bene, ma ciò non giustifica la misera portata dei disegni, abbastanza scarni e in certi momenti simili a degli schizzi. La colonna sonora è carina ma abbastanza esigua, quindi ripetitiva.
In definitiva, si può senza dubbio affermare che l'anime in questione è un ottimo titolo per i più piccoli, per i più nostalgici può rappresentare una piccola ventata d'aria fresca nel genere d'avventura fantasy dei primi anni '90, grazie al tocco demenziale apportato al modo in cui viene posta qualsiasi circostanza.
Il fantasy demenziale per eccellenza. mi sono visto la serie adattata e doppiata in italiano, (DVD) e devo dire che le voci sono molto azzeccate, i doppiatori hanno fatto un buon lavoro. Probabilmente Slayers è il miglior capitolo di tutta la serie, il più originale, e quello che mi è piaciuto di più sotto molti aspetti.
Slayers è la storia assurda e al limite del demenziale di Rina, una maga molto potente dalle mille qualità, fra cui quella più prominente di mettersi nei guai molto spesso, e di frequente in situazioni paradossali e sciocche. L'importanza di slayers non è certo nella trama, ma come gli autori hanno creato un mondo ispirato ai classici scenari fantasy (si veda Dungeons&Dragons, o Lord of the rings, o lo stesso Chronicles of Lodoss War), ma tutto ciò ce lo compone ha una facciata di stiracchiata serietà, e dietro ogni letale combattimento o misteriosa scoperta si nasconde una gag divertente o una situazione ridicola. Il ritmo è lento e mai troppo affannoso, i personaggi recitano un canovaccio semplice ma simpaticissimo, e l'obbiettivo dell'anime, che è quello di divertire, viene raggiunto abbastanza bene. Anche le animazioni e il chara design è molto azzeccato, con alcuni mostri che sono la caricatura dei loro leggendari alter ego (orchi, troll, ecc). Una nota speciale per il personaggio Zelgadis, che tenta di fare il bel tenebroso in situazioni poco indicate, e aumenta l'ilarità. Forse non si tratterà di una storia intensa o che sarà ricordata negli anni a venire, ma la semplicità e la leggerezza del tutto lo rendono gradevolissimo e scorrevole, e man mano che ci si avvicina al finale, si riesce anche ad avvertire un certo pathos e una certa tensione, perchè anche se si tratta di qualcosa di comico, i cattivoni ci sono, e sono anche belli tosti.
Un anime, in definitiva, simpatico e accessibile a tutti, adatto per farsi due risate e se si vuole godere di una ottima animazione in generale. Nota di merito anche agli scenari, niente di esagerato ma sicuramente apprezzabili.
Slayers è la storia assurda e al limite del demenziale di Rina, una maga molto potente dalle mille qualità, fra cui quella più prominente di mettersi nei guai molto spesso, e di frequente in situazioni paradossali e sciocche. L'importanza di slayers non è certo nella trama, ma come gli autori hanno creato un mondo ispirato ai classici scenari fantasy (si veda Dungeons&Dragons, o Lord of the rings, o lo stesso Chronicles of Lodoss War), ma tutto ciò ce lo compone ha una facciata di stiracchiata serietà, e dietro ogni letale combattimento o misteriosa scoperta si nasconde una gag divertente o una situazione ridicola. Il ritmo è lento e mai troppo affannoso, i personaggi recitano un canovaccio semplice ma simpaticissimo, e l'obbiettivo dell'anime, che è quello di divertire, viene raggiunto abbastanza bene. Anche le animazioni e il chara design è molto azzeccato, con alcuni mostri che sono la caricatura dei loro leggendari alter ego (orchi, troll, ecc). Una nota speciale per il personaggio Zelgadis, che tenta di fare il bel tenebroso in situazioni poco indicate, e aumenta l'ilarità. Forse non si tratterà di una storia intensa o che sarà ricordata negli anni a venire, ma la semplicità e la leggerezza del tutto lo rendono gradevolissimo e scorrevole, e man mano che ci si avvicina al finale, si riesce anche ad avvertire un certo pathos e una certa tensione, perchè anche se si tratta di qualcosa di comico, i cattivoni ci sono, e sono anche belli tosti.
Un anime, in definitiva, simpatico e accessibile a tutti, adatto per farsi due risate e se si vuole godere di una ottima animazione in generale. Nota di merito anche agli scenari, niente di esagerato ma sicuramente apprezzabili.
Slayers è una pietra miliare del genere XD. Nonostante poi sia stato usato e stra usato, la prima serie (parlando sia di anime che manga) era veramente uno spasso. Ammetto di aver visto la versione censurata da TV e basta ma è rimasto uno dei miei anime preferiti anche se però non ho avuto più il piacere di rivederlo. Carinissimo e divertentissimo anche se non eccessivamente stupido, consigliato a tutti :P
Che nostalgia mi evoca questo anime, la sua prima apparizione in Italia è datata 1997 su Italia Uno, "Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina".
Ho rivisto recentemente la serie, è sempre un piacere rivedere le avventure di Lina, la maga irascibile che non perde occasione di scagliare i suoi incantesimi. La trama di questa prima serie è abbastanza semplice, c'è nemico che vuole distruggere il mondo e Lina e soci solo là per impedirlo.
Durante la main trama ci sono vari episodi, anche singoli (o staccati) molto piacevoli.
Il ritmo con cui si susseguono le azioni è molto veloce, anche troppo a volte direi.
In definitiva Slayers è un classico, almeno per me, animazioni semplice e una storia divertente da seguire.
Un voto a favore al doppiaggio americano, la voce di Lina rende molto (pare leggermente più adulta, mi è sembrato, rispetto alla controparte jgiapponese...)
Ho rivisto recentemente la serie, è sempre un piacere rivedere le avventure di Lina, la maga irascibile che non perde occasione di scagliare i suoi incantesimi. La trama di questa prima serie è abbastanza semplice, c'è nemico che vuole distruggere il mondo e Lina e soci solo là per impedirlo.
Durante la main trama ci sono vari episodi, anche singoli (o staccati) molto piacevoli.
Il ritmo con cui si susseguono le azioni è molto veloce, anche troppo a volte direi.
In definitiva Slayers è un classico, almeno per me, animazioni semplice e una storia divertente da seguire.
Un voto a favore al doppiaggio americano, la voce di Lina rende molto (pare leggermente più adulta, mi è sembrato, rispetto alla controparte jgiapponese...)
Anch' io mi sento di fare una recensione unica dato che ho visto le serie una dietro l' altra (ecco perché dopo la fine della seconda comunque si cambiava decisamente scenario e ritrovavano Zelgadis dopo che alla fine del precedente erano tutti insieme )____) ).
Di episodi li metto che li ho visti tutti anche se con gli ultimi tre della seconda pare abbiano fatto un mezzo macello (forse da come ho letto a causa di gare di sci che erano in programma nei giorni successivi). Tratta da dei romanzi, questo cartone mescola abilmente fantasy, esoterimo ed umorismo (ed alla fine anche un pizzico da fantascienza). I protagonisti alle loro prime apparizioni paiono monocaratterizzati, ma poi mostreranno altre sfaccettature. Una serie insomma coinvolgente frizzante.
Di episodi li metto che li ho visti tutti anche se con gli ultimi tre della seconda pare abbiano fatto un mezzo macello (forse da come ho letto a causa di gare di sci che erano in programma nei giorni successivi). Tratta da dei romanzi, questo cartone mescola abilmente fantasy, esoterimo ed umorismo (ed alla fine anche un pizzico da fantascienza). I protagonisti alle loro prime apparizioni paiono monocaratterizzati, ma poi mostreranno altre sfaccettature. Una serie insomma coinvolgente frizzante.
La prima volta che vidi Slayers fu nel 1997 (a quel tempo avevo 9 anni). Rina è un personaggio che entra di diritto in quella ristretta schiera di idoli delle folle, che non verranno mai dimenticati, tra i quali Goku, Yoh (Shaman King), Negi (Magister Negi Nagi), ecc...
Spero che Italia 1 ritrasmetta tutte e 3 le serie e perchè no? Anche gli OAV. Prima ho nominato Rina, ma devo ammettere che il mio personaggio preferito è Zeros, davvero simpatico e non cosi cattivo come vuol sembrare. Cosa altro dire su questa serie? Una pietra miliare, destinata per la storia e per la caratterizzazione dei protagonisti a risplendere per sempre nel firmamento degli anime e manga.
Scusate prima ho dichiarato di aver visto solo 10 episodi di slayers, ma volevo specificare, che ho sbagliato a scrivere, poichè 70 è il numero giusto. Ne approfitto per dire che si vocifera di una quarta serie [MODERATORE: a noi non risulta, mi spiace], ove ci dovrebbe essere una violenta battaglia tra demoni cattivi e i buoni, da un video, che possiedo Zeros dovrebbe passare all'inizio tra i cattivi (quando mai^^), ma sicuramente ci ripenserà, come già visto altre volte e aiuterà i nostri a sconfiggere il male (eh zeros deciditi una buona volta).
Spero che Italia 1 ritrasmetta tutte e 3 le serie e perchè no? Anche gli OAV. Prima ho nominato Rina, ma devo ammettere che il mio personaggio preferito è Zeros, davvero simpatico e non cosi cattivo come vuol sembrare. Cosa altro dire su questa serie? Una pietra miliare, destinata per la storia e per la caratterizzazione dei protagonisti a risplendere per sempre nel firmamento degli anime e manga.
Scusate prima ho dichiarato di aver visto solo 10 episodi di slayers, ma volevo specificare, che ho sbagliato a scrivere, poichè 70 è il numero giusto. Ne approfitto per dire che si vocifera di una quarta serie [MODERATORE: a noi non risulta, mi spiace], ove ci dovrebbe essere una violenta battaglia tra demoni cattivi e i buoni, da un video, che possiedo Zeros dovrebbe passare all'inizio tra i cattivi (quando mai^^), ma sicuramente ci ripenserà, come già visto altre volte e aiuterà i nostri a sconfiggere il male (eh zeros deciditi una buona volta).
...anche se penso di averne visti molti di più.
UN anime che da piccola ho letteralmente adorato: visto, registrato, rivisto, e questo nonostante i tagli assurdi e le traduzioni improponibili ("Non posso usare la magia perché ho la febbre!" -_-). MI piacevano i personaggi, comici, affascinanti; la magia (tutti gli incantesimi rigorosamente tradotti MALE!); le ambientazioni. Insomma, uan serie imperdibili per gli amanti del fantasy e non. Possibilmente, NON nella versione mediaset! XD
UN anime che da piccola ho letteralmente adorato: visto, registrato, rivisto, e questo nonostante i tagli assurdi e le traduzioni improponibili ("Non posso usare la magia perché ho la febbre!" -_-). MI piacevano i personaggi, comici, affascinanti; la magia (tutti gli incantesimi rigorosamente tradotti MALE!); le ambientazioni. Insomma, uan serie imperdibili per gli amanti del fantasy e non. Possibilmente, NON nella versione mediaset! XD
Non so se si puo fare, ma la mia recensione è valida per tutte e tre le serie (che tra l altro sulla mediaset sono andate in onda come una sola serie consecutiva: 'Un incantesimo dischiuso tra i peltali del tempo per Rina'... ma che titolo è poi??!!!) Comunque, devo dire che anche se la storia la trovo abbastanza originale, la sua evoluzione è un po lenta e manca di phatos, molte frasi e azioni inoltre sembrano anche scontate... anche la grafica non è delle migliori, ma forse è comprensibile dato si tratta di una serie del '95, e lo dimostra il fatto che la differenza in tal senso tra la prima e la terza serie è enorme...
Nonostante cio credo che queste tre serie siano una specie di capolavoro... non ho mai riso cosi tanto cn un anime!!! I personaggi sono perfetti, ben caratterizzati, curati e sembra quasi abbiano vita propria; oltre al fatto che, soprattutto per gli amanti di storie di magia le ambientazioni sono belle. Certo, ripeto che la storia magari potrebbe deludere, ma a me sembra quasi in secondo piano rispetto ai personaggi che la personalizzano e caratterizzano a dovere. Non è un anime impegnativo, lo si gurada in una giornata (tre giornate per tre serie dai... anche perche non si puo vedere solo la prima serie..) e mette il buon umore! Provare per credere... merita davvero ^^
Nonostante cio credo che queste tre serie siano una specie di capolavoro... non ho mai riso cosi tanto cn un anime!!! I personaggi sono perfetti, ben caratterizzati, curati e sembra quasi abbiano vita propria; oltre al fatto che, soprattutto per gli amanti di storie di magia le ambientazioni sono belle. Certo, ripeto che la storia magari potrebbe deludere, ma a me sembra quasi in secondo piano rispetto ai personaggi che la personalizzano e caratterizzano a dovere. Non è un anime impegnativo, lo si gurada in una giornata (tre giornate per tre serie dai... anche perche non si puo vedere solo la prima serie..) e mette il buon umore! Provare per credere... merita davvero ^^
Una prima serie di un filone molto bello, ma portato poi troppo per le lunghe nelle succesive continuazioni che ne hanno inevitabilmente fatto diminuire la qualità dei disegni. Rimane comunque una serie appassionante e nonostente una protagonista antipatica come Lina Inverse, rimane piacevole da guardare. Tristemente memorabile sarà per molti di noi (oltre all'orribile adattamento come Gourry-Guido ecc) un totale massacro nelle ultime tre puntate da parte della Tv, dove riassunsero per necessità di programmazione in un'unica puntata le ultime tre della serie che divennero così incomprensibili. (Tanto valeva non farle proprio e proiettare quel giorno qualcos'altro)
Bellissima questa serie che mi ha fatto impazzire quando, anni fa, venne trasmessa sulle reti mediaset, sinceramente lo stile di disegno poteva essere migliore ma è comunque una serie che ha un pò di anni, le musiche sono molto adatte alle situazioni, in molti casi anche divertenti e la storia, con i suoi personaggi molto particalari per caratteristiche e diciamo per obbiettivi finali (vedi Zelgadis) è veramente avvincente. Ottimo veramente consigliato a tutti.
Slayers è stato letteralmente un fenomeno sul finire degli anni 90 sia in Giappone che in altre parti del mondo, Italia compresa. Si tratta di un fantasy (di stile occidentale) con forti connotazioni umoristiche. Può contare su 3 serie tv da 26 episodi l'una, 5 film e 6 OAV (anche se c'è da dire che la qualità sta solo nelle tre serie tv). Senza considerare vari manga, videogiochi e gadgets nati intorno al fenomeno.
Slayers, nonostante i massacri operati dell'edizione mediaset, riusciva ad offrire allo spettatore il giusto mix di azione, trama e comicità tanto da conquistare anche una larghissima componente di pubblico femminile (cosa abbastanza rara per uno shonen).
Ma il vero punto di forza di Slayers, quello che lo pone sopra a tutti gli altri fantasy, è l'ambientazione. La base è data dai 18 romanzi di Hajime Kanzaka (Ho avuto modo di leggere i primi tre tradotti in inglese e sono stupendi). In particolare sono curatissime le definizioni della cosmologia (sviluppata su diversi piani di esistenza sia spirituali che materiali), della geografia, della storia, del folklore e delle leggende. Un impianto che funziona benissimo e che non ha paragoni con nessun altra serie fantasy.
Le formule con le quali vengono formulati gli incantesimi sono evocative e mai banali (Lina non esita neanche a piegarsi alle forze del male), anche se molte formule sono state edulcorate nella versione mediaset. Anche in quest'ambito in molti hanno cercato di imitare Slayers fallendo miseramente.
I personaggi sono ottimamente caratterizzati e non abbiamo i soliti, noiosi, stereotipi dei fantasy. Lina è tutt'altro che l'eroina senza macchia e senza paura. Al contrario è indolente, egoista e violenta. Ha una morale tutta sua che è quella di rubare a ladri e briganti per il proprio tornaconto personale. E solo verso metà della seconda serie riusciamo a cogliere una sua seppur parziale maturazione. Il suo compagno Gourry invece è più nobile d'animo, ma è anche totalmente ingenuo e svampito. Intorno a loro due poi orbitano anche tanti altri personaggi ognuno con le sue pecurialità che danno vita ad avventure strampalate e divertentissime, ma anche ad una trama più seria e complessa.
Proprio la trama è un altro punto di forza. Complessa e articolata al punto giusto, inframezzata da episodi a sé stanti (a volte anche un po' troppo demenziali) e mai banale. Non c'è il cattivo sempre più forte da sconfiggere (anzi il nemico più forte che il gruppo si trova a fronteggiare è proprio il primo che si colloca a metà della prima serie) e anzi spesso la distinzione tra bene e male non è così netta. Non ci sono buchi di sceneggiatura (se non per errori di traduzione), né misteri lasciati insoluti (anche se tantissme parti integranti dell'ambientazione vengono date per scontate e non vengono spiegate).
Chi magari ha visto pochi episodi o magari ha solo letto il manga (orrendo) o ha visto qualche film o oav (non all'altezza) lo giudica come un prodotto esclusivamente comico, ma tantissimi amici ai quali l'ho fatto vedere si sono stupiti della profondità della storia (soprattutto in next e try).
Il comparto tecnico, considerando che è una serie degli anni 90, è ottimo. Ottimi i disegni e la colorazione (spesso con tinte pastello). Buone le animazioni e gli scatti verso espressioni super deformed; tantissime e molto varie le musiche. A parte le sigle (quasi tutte cantate da Megumi Hayashibara) ci sono BGM di tutti i tipi: dalla musichetta stupida a quella epica, e alcune sono molto molto apprezzabili. Solo di BGM posseggo 2 CD della prima serie, 3 della seconda e altri 2 della terza! Altro che le 4 musichette in croce di Orphen!
Un discorso a parte va fatto per l'edizione italiana. Ho conosciuto l'anime dalla versione mediaset, ma solo in seguito, rivendendomelo in lingua originale, ho capito quanto fosse massacrata la serie. A parte i tagli e le censure, la cosa che più mi fa arrabbiare sono le battute aggiunte. Praticamente ogni scena di silenzio viene coperta con pensieri dei protagonisti totalmente inventati. Ma perché?! Ad ogni modo la prima serie fu anche quella meno massacrata. Della seconda e terza ne parlerò nelle schede apposite. Fortunatamente oggi (anche se in ritardo) la Shin Vision ha deciso di rendere giustizia a questa serie ridoppiandola (e non venite a parlarmi della Pacotto: Federica De Bortoli la batte 100 a 0).
I DVD presentano anche un'ottima dotazione di extra. Particolarmente apprezzabile infatti è la presenza di un libretto in ogni DVD con spiegazioni riguardanti il mondo di Slayers (una sorta di Slayers Encyclopedia? :D ). La speranza è che la serializzazione possa proseguire per tutte e tre le serie.
Entrando nello specifico della prima serie, la si può dividere in due parti: la saga di Shabranigdu (i primi 10 episodi) e quella con il clone di Rezo. Tra le tre serie è forse quella che presenta il minor numero di episodi comici (ma forse sono anche quelli più divertenti) e il maggior numero di episodi dedicati alla trama. Nel mio ordine di preferenza è la terza (la trama tende a migliorare nelle serie seguenti), ma non per questo mancano tutti i pregi che ho detto sopra.
In definitiva un prodotto che dovrebbe essere preso ad esempio su come debba essere creata un ambientazione fantasy. Per me che sono un appassionato di letteratura fantasy e di animazione giapponese, Slayers è il non plus ultra: riesce ad unire i pregi di una perfetta ambientazione fantasy con le tipiche caratterizzazioni dei personaggi giapponesi (non a casa il mio nick viene da questa serie). Per chi non mangia pane e fantasy rimane un anime con una trama complessa e avvincente che nonstante i tanti episodi, non annoia mai, e riesce, oltre a sviluppare la trama, anche a strappare qualche risata (che non fa mai male).
Slayers, nonostante i massacri operati dell'edizione mediaset, riusciva ad offrire allo spettatore il giusto mix di azione, trama e comicità tanto da conquistare anche una larghissima componente di pubblico femminile (cosa abbastanza rara per uno shonen).
Ma il vero punto di forza di Slayers, quello che lo pone sopra a tutti gli altri fantasy, è l'ambientazione. La base è data dai 18 romanzi di Hajime Kanzaka (Ho avuto modo di leggere i primi tre tradotti in inglese e sono stupendi). In particolare sono curatissime le definizioni della cosmologia (sviluppata su diversi piani di esistenza sia spirituali che materiali), della geografia, della storia, del folklore e delle leggende. Un impianto che funziona benissimo e che non ha paragoni con nessun altra serie fantasy.
Le formule con le quali vengono formulati gli incantesimi sono evocative e mai banali (Lina non esita neanche a piegarsi alle forze del male), anche se molte formule sono state edulcorate nella versione mediaset. Anche in quest'ambito in molti hanno cercato di imitare Slayers fallendo miseramente.
I personaggi sono ottimamente caratterizzati e non abbiamo i soliti, noiosi, stereotipi dei fantasy. Lina è tutt'altro che l'eroina senza macchia e senza paura. Al contrario è indolente, egoista e violenta. Ha una morale tutta sua che è quella di rubare a ladri e briganti per il proprio tornaconto personale. E solo verso metà della seconda serie riusciamo a cogliere una sua seppur parziale maturazione. Il suo compagno Gourry invece è più nobile d'animo, ma è anche totalmente ingenuo e svampito. Intorno a loro due poi orbitano anche tanti altri personaggi ognuno con le sue pecurialità che danno vita ad avventure strampalate e divertentissime, ma anche ad una trama più seria e complessa.
Proprio la trama è un altro punto di forza. Complessa e articolata al punto giusto, inframezzata da episodi a sé stanti (a volte anche un po' troppo demenziali) e mai banale. Non c'è il cattivo sempre più forte da sconfiggere (anzi il nemico più forte che il gruppo si trova a fronteggiare è proprio il primo che si colloca a metà della prima serie) e anzi spesso la distinzione tra bene e male non è così netta. Non ci sono buchi di sceneggiatura (se non per errori di traduzione), né misteri lasciati insoluti (anche se tantissme parti integranti dell'ambientazione vengono date per scontate e non vengono spiegate).
Chi magari ha visto pochi episodi o magari ha solo letto il manga (orrendo) o ha visto qualche film o oav (non all'altezza) lo giudica come un prodotto esclusivamente comico, ma tantissimi amici ai quali l'ho fatto vedere si sono stupiti della profondità della storia (soprattutto in next e try).
Il comparto tecnico, considerando che è una serie degli anni 90, è ottimo. Ottimi i disegni e la colorazione (spesso con tinte pastello). Buone le animazioni e gli scatti verso espressioni super deformed; tantissime e molto varie le musiche. A parte le sigle (quasi tutte cantate da Megumi Hayashibara) ci sono BGM di tutti i tipi: dalla musichetta stupida a quella epica, e alcune sono molto molto apprezzabili. Solo di BGM posseggo 2 CD della prima serie, 3 della seconda e altri 2 della terza! Altro che le 4 musichette in croce di Orphen!
Un discorso a parte va fatto per l'edizione italiana. Ho conosciuto l'anime dalla versione mediaset, ma solo in seguito, rivendendomelo in lingua originale, ho capito quanto fosse massacrata la serie. A parte i tagli e le censure, la cosa che più mi fa arrabbiare sono le battute aggiunte. Praticamente ogni scena di silenzio viene coperta con pensieri dei protagonisti totalmente inventati. Ma perché?! Ad ogni modo la prima serie fu anche quella meno massacrata. Della seconda e terza ne parlerò nelle schede apposite. Fortunatamente oggi (anche se in ritardo) la Shin Vision ha deciso di rendere giustizia a questa serie ridoppiandola (e non venite a parlarmi della Pacotto: Federica De Bortoli la batte 100 a 0).
I DVD presentano anche un'ottima dotazione di extra. Particolarmente apprezzabile infatti è la presenza di un libretto in ogni DVD con spiegazioni riguardanti il mondo di Slayers (una sorta di Slayers Encyclopedia? :D ). La speranza è che la serializzazione possa proseguire per tutte e tre le serie.
Entrando nello specifico della prima serie, la si può dividere in due parti: la saga di Shabranigdu (i primi 10 episodi) e quella con il clone di Rezo. Tra le tre serie è forse quella che presenta il minor numero di episodi comici (ma forse sono anche quelli più divertenti) e il maggior numero di episodi dedicati alla trama. Nel mio ordine di preferenza è la terza (la trama tende a migliorare nelle serie seguenti), ma non per questo mancano tutti i pregi che ho detto sopra.
In definitiva un prodotto che dovrebbe essere preso ad esempio su come debba essere creata un ambientazione fantasy. Per me che sono un appassionato di letteratura fantasy e di animazione giapponese, Slayers è il non plus ultra: riesce ad unire i pregi di una perfetta ambientazione fantasy con le tipiche caratterizzazioni dei personaggi giapponesi (non a casa il mio nick viene da questa serie). Per chi non mangia pane e fantasy rimane un anime con una trama complessa e avvincente che nonstante i tanti episodi, non annoia mai, e riesce, oltre a sviluppare la trama, anche a strappare qualche risata (che non fa mai male).