Ayashi no Ceres
Francamente mi aspettavo di meglio.
La trama parte accattivante: Aya e Aki sono gemelli, e adolescenti spensierati come tanti.
Al compimento del loro sedicesimo compleanno vengono messi alla prova. Aya scopre di avere poteri incredibili e viene condannata a morte dalla sua stessa famiglia perchè ritenuta una minaccia. Presto scoprirà di essere una discendente della Dea Ceres e suo fratello era il suo ex amato capostipite della famiglia Mikage. Colui che aveva rubato il suo manto, l'hagoromo, impedendole di tornare al cielo. Ora la Dea Ceres si è risvegliata e vive nel corpo di Aya, le due entità coabitano con parecchi problemi.
Le premesse c'erano tutte, ma secondo me si potevano sfruttare meglio. L'autrice si è dilungata davvero troppo in scenari mielosi e in scene poco funzionali alla trama, messe li come per allungare il brodo.
Toya poi, non mi è parso convincente: il solito ragazzo bello, dal fascino tenebroso che non ricorda nulla del suo passato. Davvero troppo piatto e monotono.
Nel doppiaggio poi, la voce di Aya per me era pessima, potevano scegliere una doppiatrice migliore, la sua scarsa interpretazione ha tolto molto patos al personaggio.
Negli ultimi due episodi per fortuna vengono a galla dettagli interessanti e colpi di scena messi nei punti giusti. Tuttavia non ne innalza per me il valore generale.
Lo consiglio comunque a tutte le amanti dello shojo e alle storie d'amore dolci.
La trama parte accattivante: Aya e Aki sono gemelli, e adolescenti spensierati come tanti.
Al compimento del loro sedicesimo compleanno vengono messi alla prova. Aya scopre di avere poteri incredibili e viene condannata a morte dalla sua stessa famiglia perchè ritenuta una minaccia. Presto scoprirà di essere una discendente della Dea Ceres e suo fratello era il suo ex amato capostipite della famiglia Mikage. Colui che aveva rubato il suo manto, l'hagoromo, impedendole di tornare al cielo. Ora la Dea Ceres si è risvegliata e vive nel corpo di Aya, le due entità coabitano con parecchi problemi.
Le premesse c'erano tutte, ma secondo me si potevano sfruttare meglio. L'autrice si è dilungata davvero troppo in scenari mielosi e in scene poco funzionali alla trama, messe li come per allungare il brodo.
Toya poi, non mi è parso convincente: il solito ragazzo bello, dal fascino tenebroso che non ricorda nulla del suo passato. Davvero troppo piatto e monotono.
Nel doppiaggio poi, la voce di Aya per me era pessima, potevano scegliere una doppiatrice migliore, la sua scarsa interpretazione ha tolto molto patos al personaggio.
Negli ultimi due episodi per fortuna vengono a galla dettagli interessanti e colpi di scena messi nei punti giusti. Tuttavia non ne innalza per me il valore generale.
Lo consiglio comunque a tutte le amanti dello shojo e alle storie d'amore dolci.
La serie segue le vicende di Aya e Aki, due gemelli, che nel giorno del loro sedicesimo compleanno scoprono di essere la reincarnazione della Dea Ceres e del suo ex amato capostipite della famiglia Mikage, i quali in realtà hanno un trascorso turbolento, e ciò provoca una serie di problemi per la famiglia, che isola i due gemelli, dividendoli. Da questo momento in poi i due gemelli saranno separati e passeranno l'intera serie a cercarsi, senza sapere di non potersi riunire per motivi più grandi di loro e, a mio parere, ridicoli, dato il finale che non vi sto qui a dire... perché veramente poi faccio spoiler.
Baci rubati, personaggi misteriosi e morti violente fanno da scenario all'opera della Watase, che si accanisce con i personaggi, in particolare con quello di Yui, che è l'unico normale di tutta la faccenda e che è innamorato di Aya. Finale triste ma buono, seppur criticabile per la scelta, ma va bene così.
Baci rubati, personaggi misteriosi e morti violente fanno da scenario all'opera della Watase, che si accanisce con i personaggi, in particolare con quello di Yui, che è l'unico normale di tutta la faccenda e che è innamorato di Aya. Finale triste ma buono, seppur criticabile per la scelta, ma va bene così.
Una serie veramente bella. La guardai qualche anno fa, e non appena scoprì che era in vendita aquistai immediatamente il box, per poi vederla una seconda volta.
E' una serie godibile, la trama è non troppo complessa ma con varie vicende che si intrecciano tra loro e molti colpi di scena che mantengono alta l'attenzione dello spettatore, non risultando molto banali. La grafica è buona, non eccezionale purtroppo, con le animazioni che fanno un po' fatica a muoversi, un stupenda colonna sonora, con l'ending che è veramente un piccolo capolavoro.
Per quanto riguarda la trama in generale, posso dire di averla apprezzata. E' un anime d'azione, nonostante la parte sentimentale sia (forse troppo) ben trattata. Vi sono anche delle scene comiche che ben smorzano la parte un po' seria e cupa dell'opera, ma non sono d'intralcio per la visione, e fanno anche tirare un attimo il fiato dai vari problemi dei protagonisti.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche nel loro piccolo, e hanno tutti un discreto fascino e alcuni punti oscuri che man mano vengono rivelati.
Piccola pecca nel finale che sembra essere stato chiuso troppo velocemente, come a voler rientrare negli episodi.
Il voto sarebbe un 7,5.
E' una serie godibile, la trama è non troppo complessa ma con varie vicende che si intrecciano tra loro e molti colpi di scena che mantengono alta l'attenzione dello spettatore, non risultando molto banali. La grafica è buona, non eccezionale purtroppo, con le animazioni che fanno un po' fatica a muoversi, un stupenda colonna sonora, con l'ending che è veramente un piccolo capolavoro.
Per quanto riguarda la trama in generale, posso dire di averla apprezzata. E' un anime d'azione, nonostante la parte sentimentale sia (forse troppo) ben trattata. Vi sono anche delle scene comiche che ben smorzano la parte un po' seria e cupa dell'opera, ma non sono d'intralcio per la visione, e fanno anche tirare un attimo il fiato dai vari problemi dei protagonisti.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche nel loro piccolo, e hanno tutti un discreto fascino e alcuni punti oscuri che man mano vengono rivelati.
Piccola pecca nel finale che sembra essere stato chiuso troppo velocemente, come a voler rientrare negli episodi.
Il voto sarebbe un 7,5.
"Ayashi no Ceres" è un manga di Yu Watase scritto nel 1996 dal quale è stata tratta una serie animata nel 2000.
La storia vede come protagonista Aya Mikage, una studentessa liceale di 15 anni che il giorno del suo sedicesimo compleanno incidentalmente cade giù da una balaustra, ma senza schiantarsi contro l'asfalto si ritrova a volteggiare nell'aria per poi toccare dolcemente e lievemente terra. In quel momento però rischia di essere investita da un'automobile dato che era atterrata proprio in mezzo alla strada, ma in quel momento un misterioso ragazzo la porta in salvo, per poi scappare tra la folla. Il giorno successivo Aya viene portata, assieme a suo fratello gemello Aki e a tutta la famiglia, nella maestosa residenza del nonno, il quale è il legittimo capofamiglia dei Mikage. Il nonno fa portare un misterioso pacco, e colui che lo porta è proprio il misterioso ragazzo che aveva salvato Aya il giorno prima.
Aya apre il pacco e al suo interno trova una mano mummificata per poi far emergere uno strano potere dal suo corpo, ferendo addirittura l'amato fratello. Il nonno dichiara infine che Aya è un pericolo per la famiglia e che di conseguenza deve essere uccisa. E questa era solo l'introduzione.
Come serie devo dire che non è stata male, ma che non mi ha nemmeno appassionato più di tanto. I disegni molto belli e accurati, e anche i personaggi ben definiti. Ci sono state scene che mi hanno tenuta incollata fino alla fine, e altre che invece non vedevo l'ora di passare. La grafica più che altro mi ha un po' deluso, per essere un anime del 2000 sembrava essere prodotto con metodi anni '80. Insomma, è il tipico anime di genere Fantasy/sovrannaturale, con un giusto tocco di sentimentalismi, tipico della mangaka Yu Watase, anche nel suo successo precedente Fushigi Yugi.
In conclusione, a me non ha appassionato un granché ma dopotutto l'ho seguito senza annoiarmi molto e se siete dei grandi fan del genere credo che vi terrà con gli occhi incollati sul monitor.
La storia vede come protagonista Aya Mikage, una studentessa liceale di 15 anni che il giorno del suo sedicesimo compleanno incidentalmente cade giù da una balaustra, ma senza schiantarsi contro l'asfalto si ritrova a volteggiare nell'aria per poi toccare dolcemente e lievemente terra. In quel momento però rischia di essere investita da un'automobile dato che era atterrata proprio in mezzo alla strada, ma in quel momento un misterioso ragazzo la porta in salvo, per poi scappare tra la folla. Il giorno successivo Aya viene portata, assieme a suo fratello gemello Aki e a tutta la famiglia, nella maestosa residenza del nonno, il quale è il legittimo capofamiglia dei Mikage. Il nonno fa portare un misterioso pacco, e colui che lo porta è proprio il misterioso ragazzo che aveva salvato Aya il giorno prima.
Aya apre il pacco e al suo interno trova una mano mummificata per poi far emergere uno strano potere dal suo corpo, ferendo addirittura l'amato fratello. Il nonno dichiara infine che Aya è un pericolo per la famiglia e che di conseguenza deve essere uccisa. E questa era solo l'introduzione.
Come serie devo dire che non è stata male, ma che non mi ha nemmeno appassionato più di tanto. I disegni molto belli e accurati, e anche i personaggi ben definiti. Ci sono state scene che mi hanno tenuta incollata fino alla fine, e altre che invece non vedevo l'ora di passare. La grafica più che altro mi ha un po' deluso, per essere un anime del 2000 sembrava essere prodotto con metodi anni '80. Insomma, è il tipico anime di genere Fantasy/sovrannaturale, con un giusto tocco di sentimentalismi, tipico della mangaka Yu Watase, anche nel suo successo precedente Fushigi Yugi.
In conclusione, a me non ha appassionato un granché ma dopotutto l'ho seguito senza annoiarmi molto e se siete dei grandi fan del genere credo che vi terrà con gli occhi incollati sul monitor.
"Ayashi no Ceres" è un anime shoujo che ho visualizzato un po' di tempo fa. Devo dire che l'ho trovato davvero molto carino e ben fatto. La storia inizia in maniera molto coinvolgente sottolineando molto il rapporto tra fratello e sorella, un rapporto che a mio parere riesce a immergere lo spettatore moltissimo! Si capisce quanto sentimento aleggia nei cuori dei personaggi, riuscendo così ad aumentare l'interesse. I disegni inoltre sono fatti davvero molto bene, nonostante l'anime sia uscito tempo fa.
Come trama, devo dire che ci sono molte sorprese e sfaccettature che abbelliscono e aumentano di molto il livello di quest'anime.
Io personalmente lo consiglierei a tutti, perché è fatto davvero molto bene.
Come trama, devo dire che ci sono molte sorprese e sfaccettature che abbelliscono e aumentano di molto il livello di quest'anime.
Io personalmente lo consiglierei a tutti, perché è fatto davvero molto bene.
Di "Ayashi no Ceres" ho visto solo i primi otto episodi, perchè onestamente non sono riuscita ad andare oltre. Parlando a grandi linee della trama, "Ayashi no Ceres" parla di Aya, una giovane studentessa che il giorno del suo quindicesimo compleanno, insieme a suo fratello Aki, si reca a casa del nonno, in cui è riunita tutta la sua famiglia, venuta apposta per festeggiare il suo compleanno. Ma la famiglia di Aya più che organizzargli una festa, la festa, gliela vuole fare, nel senso che i suoi parenti (compresi i genitori), sono lì riuniti con l'intento di ucciderla. Tutto questo perché Aya è l'incarnazione della dea Ceres, dea che in passato non è più potuta tornare nel suo mondo a causa del fatto che un antenato della famiglia di Aya le rubò il manto celeste. Da allora questa dea si reincarna nelle giovani donne di quella famiglia con l'intento di vendicarsi. E' per questo che la famiglia di Aya tenta di sbarazzarsi di lei, senza però riuscirvi.
La trama, piuttosto originale, inizialmente mi ha fatto una buona impressione, non l'ho trovata affatto male. Avendo visto solo otto episodi non ho potuto seguire tutti gli svolgimenti della vicenda, ma devo dire che tutto sommato la trama risulta essere interessante, in grado quindi di incuriosire. Ma ciò che poi ha fatto calare in me ogni interesse, ogni fantasia nel continuare la visione di quest'anime è proprio la caratterizzazione di Aya e la sua superficialità. Aya è una ragazza che nel giro di poche puntate si ritrova difronte una realtà sconcertante, rischia di essere uccisa per mano della sua stessa famiglia, deve separarsi dal fratello tanto amato, vede suo padre sacrificarsi e morire per lei, e lei in tutto ciò non pare affatto essere sconvolta, disperata. Niente di niente. Viene tratta in salvo da una giovane donna che le dà ospitalità, e lei riprende la sua vita senza troppe difficoltà. Anzi, l'unico tormento presente nel suo cuore è questo folle innamoramento per un tizio di nome Toya che l'ha salvata da un incidente e che quindi lei ha visto una sola volta. In poche parole, Aya e Toya nel giro di pochissimi episodi sono già innamorati persi, e a mala pena sanno il nome dell'altro.
Quindi secondo me la grande pecca di questa storia non è solo una quasi totale assenza di introspezione psicologica di Aya, ma anche la poca credibilità della sue reazioni emotive e delle varie relazioni amorose che vi troviamo al suo interno. Per non parlare poi del fatto che tutti i personaggi di sesso maschile sono (guarda caso) innamorati di lei. Quindi, viste le premesse, ho deciso di stoppare la visione di "Ayashi no Ceres" senza troppi rimorsi. Peccato, perché la storia poteva promettere di più
La trama, piuttosto originale, inizialmente mi ha fatto una buona impressione, non l'ho trovata affatto male. Avendo visto solo otto episodi non ho potuto seguire tutti gli svolgimenti della vicenda, ma devo dire che tutto sommato la trama risulta essere interessante, in grado quindi di incuriosire. Ma ciò che poi ha fatto calare in me ogni interesse, ogni fantasia nel continuare la visione di quest'anime è proprio la caratterizzazione di Aya e la sua superficialità. Aya è una ragazza che nel giro di poche puntate si ritrova difronte una realtà sconcertante, rischia di essere uccisa per mano della sua stessa famiglia, deve separarsi dal fratello tanto amato, vede suo padre sacrificarsi e morire per lei, e lei in tutto ciò non pare affatto essere sconvolta, disperata. Niente di niente. Viene tratta in salvo da una giovane donna che le dà ospitalità, e lei riprende la sua vita senza troppe difficoltà. Anzi, l'unico tormento presente nel suo cuore è questo folle innamoramento per un tizio di nome Toya che l'ha salvata da un incidente e che quindi lei ha visto una sola volta. In poche parole, Aya e Toya nel giro di pochissimi episodi sono già innamorati persi, e a mala pena sanno il nome dell'altro.
Quindi secondo me la grande pecca di questa storia non è solo una quasi totale assenza di introspezione psicologica di Aya, ma anche la poca credibilità della sue reazioni emotive e delle varie relazioni amorose che vi troviamo al suo interno. Per non parlare poi del fatto che tutti i personaggi di sesso maschile sono (guarda caso) innamorati di lei. Quindi, viste le premesse, ho deciso di stoppare la visione di "Ayashi no Ceres" senza troppi rimorsi. Peccato, perché la storia poteva promettere di più
Che dire, ho appena finito di vederlo e l'unica cosa che ho pensato durante ogni episodio è stata: ma quanto dura? Si perché il tempo non mi passava più.
Premetto che non sono né un'esperta n un'intenditrice e che il mio è solo un parere personale, ma devo dire che quest'anime non mi è piaciuto per niente.
I disegni, non li ho amati particolarmente, ma ci sarei pure passata sopra se solo la storia fosse stata un po' più interessante. A mio parere l'anime è pieno di scene lente e di episodi inutili e sembra quasi che si voglia risolvere ogni cosa nel finale.
I personaggi non mi sono piaciuti granché, in quanto secondo me poco caratterizzati e male. Per quanto riguarda la storia d'amore tra Aya e Toya, beh, si sono conosciuti, mi sono girata un attimo ed erano già innamorati persi. Ma... ma quando è successo? Dove? Mistero.
Infine devo dire che è un anime adatto solo a chi vuole passare un po' di tempo senza impegno. Certo, i gusti sono gusti, ma io personalmente non lo consiglierei a nessuno.
Premetto che non sono né un'esperta n un'intenditrice e che il mio è solo un parere personale, ma devo dire che quest'anime non mi è piaciuto per niente.
I disegni, non li ho amati particolarmente, ma ci sarei pure passata sopra se solo la storia fosse stata un po' più interessante. A mio parere l'anime è pieno di scene lente e di episodi inutili e sembra quasi che si voglia risolvere ogni cosa nel finale.
I personaggi non mi sono piaciuti granché, in quanto secondo me poco caratterizzati e male. Per quanto riguarda la storia d'amore tra Aya e Toya, beh, si sono conosciuti, mi sono girata un attimo ed erano già innamorati persi. Ma... ma quando è successo? Dove? Mistero.
Infine devo dire che è un anime adatto solo a chi vuole passare un po' di tempo senza impegno. Certo, i gusti sono gusti, ma io personalmente non lo consiglierei a nessuno.
<b>Attenzione! Contiene possibili spoiler!</b>
"Ayashi no Ceres" è la storia di un dramma, un difficile e complesso intreccio di emozioni e di storie che abbracciano un arco temporale di cinquemila anni, e che concludono con il dono più importante di tutti: la vita.
Ovviamente stiamo parlando di uno shoujo anche ben fatto, lo ammetto, in cui l'amore padroneggia spavaldo per tutta la durata degli episodi, nelle più sottili forme e morbosità.
Per essere un lavoro del 2001 ammetto che graficamente non mi ha particolarmente affascinato. I disegni sono puliti, i fondali abbozzati, senza dettagli significativi, quasi a contorno a quella storia complessa, ma, ammettiamo, anche un po' banale, che si è allungata nella visione. Belle, almeno per me, invece, le musiche, con la sigla di testa, più volte ripresa come theme nell'animazione stessa, davvero delicata e struggente.
La storia è, come dicevo, complessa ma al tempo stesso un po' banale, o banalizzata. L'inizio rocambolesco e troppo rapido non dà spessore, e anzi, a mio parere, rallenta molto la godibilità dell'anime, che appare fin da subito come un insieme di immagini splatter e fantascienza.
Siamo ancora al primo episodio, e non si capisce nulla, ma quello che manca veramente è il pathos del volere capire qualcosa. Ovvero: si ha come l'impressione di avere capito già tutto, troppe cose accennate, troppi dettagli chiari messi lì come indizi. Insomma, dopo i primi episodi si inizia a delineare già il finale, inevitabile, che si andrà a vedere.
Ma ci sono delle piccole perle drammatiche che portano, dalla metà in poi, a modificare il proprio punto di vista, lasciando incuriositi quanto basta.
Accennandola soltanto, la storia si basa sulla legenda di una tennyo (Dea Celeste) che 5.000 anni prima aveva visto rubato e nascosto il proprio hagoromo (ovvero una sorta di veste divina) da un uomo che si era innamorato di lei. Il furto, le incomprensioni, forse una violenza, forse la gelosia, avevano fatto di questa Tennyo di nome Ceres una prigioniera della "terra", così sposò l'uomo ed ebbe da lui una discendenza.
Cinquemila anni dopo il sangue della Tennyo e dell'uomo che l'amava scorre ancora nella famiglia Mikage. Da qui l'inizio della storia, e dell'amore.
Si, dell'amore, come dicevo è lui il protagonista assoluto della storia. Dipinto in molte sue forme, e tutte ben delineate e decisamente ben strutturate. S'incontrano l'amore giovanile tra due ragazzi, l'amore non corrisposto, l'amore tra fratelli, l'amore per la famiglia, l'amore per il potere, e, a muovere tutto, la gelosia.
Così emergono i sentimenti dell'uomo, visti da una Ceres (la Tennyo) che vuole restare distante da questo mondo che l'ha legata e imprigionata per troppo tempo. Ci sono scene in cui l'amore è straziante, i sentimenti sono così vivi e forti che lasciano raggelare chi, come me, a volte li ha vissuti davvero, emozioni che fanno soffrire, oppure fanno piangere di gioia. In questo l'anime è davvero ben fatto e ben riuscito.
Forse appaiono eccessive le scene truculente, un po' splatter, ma comunque (alcune) utili a delineare i caratteri dei protagonisti, a fare capire l'evoluzione dello spirito.
A volte si sfiora anche la normalità, ma spesso no, si va oltre, si eccede un po'. Come nel finale, in cui è l'amore, ancora, a vincere su tutto e su tutti, lasciando però vagamente insoddisfatti per come l'odio possa soccombere con così tanta facilità davanti alla purezza dell'amore. Un finale davvero un po' troppo scontato, che non accontenta del tutto, anzi, nelle scene finali, riesce addirittura ad infastidire.
Comunque un po' più della sufficienza, per la musica, e per qualche bel colpo di scena, ci sta tutta.
"Ayashi no Ceres" è la storia di un dramma, un difficile e complesso intreccio di emozioni e di storie che abbracciano un arco temporale di cinquemila anni, e che concludono con il dono più importante di tutti: la vita.
Ovviamente stiamo parlando di uno shoujo anche ben fatto, lo ammetto, in cui l'amore padroneggia spavaldo per tutta la durata degli episodi, nelle più sottili forme e morbosità.
Per essere un lavoro del 2001 ammetto che graficamente non mi ha particolarmente affascinato. I disegni sono puliti, i fondali abbozzati, senza dettagli significativi, quasi a contorno a quella storia complessa, ma, ammettiamo, anche un po' banale, che si è allungata nella visione. Belle, almeno per me, invece, le musiche, con la sigla di testa, più volte ripresa come theme nell'animazione stessa, davvero delicata e struggente.
La storia è, come dicevo, complessa ma al tempo stesso un po' banale, o banalizzata. L'inizio rocambolesco e troppo rapido non dà spessore, e anzi, a mio parere, rallenta molto la godibilità dell'anime, che appare fin da subito come un insieme di immagini splatter e fantascienza.
Siamo ancora al primo episodio, e non si capisce nulla, ma quello che manca veramente è il pathos del volere capire qualcosa. Ovvero: si ha come l'impressione di avere capito già tutto, troppe cose accennate, troppi dettagli chiari messi lì come indizi. Insomma, dopo i primi episodi si inizia a delineare già il finale, inevitabile, che si andrà a vedere.
Ma ci sono delle piccole perle drammatiche che portano, dalla metà in poi, a modificare il proprio punto di vista, lasciando incuriositi quanto basta.
Accennandola soltanto, la storia si basa sulla legenda di una tennyo (Dea Celeste) che 5.000 anni prima aveva visto rubato e nascosto il proprio hagoromo (ovvero una sorta di veste divina) da un uomo che si era innamorato di lei. Il furto, le incomprensioni, forse una violenza, forse la gelosia, avevano fatto di questa Tennyo di nome Ceres una prigioniera della "terra", così sposò l'uomo ed ebbe da lui una discendenza.
Cinquemila anni dopo il sangue della Tennyo e dell'uomo che l'amava scorre ancora nella famiglia Mikage. Da qui l'inizio della storia, e dell'amore.
Si, dell'amore, come dicevo è lui il protagonista assoluto della storia. Dipinto in molte sue forme, e tutte ben delineate e decisamente ben strutturate. S'incontrano l'amore giovanile tra due ragazzi, l'amore non corrisposto, l'amore tra fratelli, l'amore per la famiglia, l'amore per il potere, e, a muovere tutto, la gelosia.
Così emergono i sentimenti dell'uomo, visti da una Ceres (la Tennyo) che vuole restare distante da questo mondo che l'ha legata e imprigionata per troppo tempo. Ci sono scene in cui l'amore è straziante, i sentimenti sono così vivi e forti che lasciano raggelare chi, come me, a volte li ha vissuti davvero, emozioni che fanno soffrire, oppure fanno piangere di gioia. In questo l'anime è davvero ben fatto e ben riuscito.
Forse appaiono eccessive le scene truculente, un po' splatter, ma comunque (alcune) utili a delineare i caratteri dei protagonisti, a fare capire l'evoluzione dello spirito.
A volte si sfiora anche la normalità, ma spesso no, si va oltre, si eccede un po'. Come nel finale, in cui è l'amore, ancora, a vincere su tutto e su tutti, lasciando però vagamente insoddisfatti per come l'odio possa soccombere con così tanta facilità davanti alla purezza dell'amore. Un finale davvero un po' troppo scontato, che non accontenta del tutto, anzi, nelle scene finali, riesce addirittura ad infastidire.
Comunque un po' più della sufficienza, per la musica, e per qualche bel colpo di scena, ci sta tutta.
"Ayashi no ceres" è uno degli shoujo che ho apprezzato di più, sia per la trama molto ben costruita, sia per scene d'impatto visivo, molto forti ed emotive. Trovo il rapporto di Aya e Aky con i genitori scioccante, specialmente nel vedere come cambiano tempestivamente i rapporti tra loro (nell'arco delle primissime puntate). La leggenda della Dea Ceres, reincarnazione di Aya, e del suo odio verso il pescatore, reincarnatosi in Aky, è ben delineata e segue ogni puntata a filo diretto con la storia odierna dei due gemelli.
Una passione passata così violenta si scontra con l'amore coinvolgente di Aya e Toya, un ragazzo misterioso che fin dall'inizio cerca di aiutare Aya. Anche la storia di Toya è stata molto interessante e porta chi guarda a seguire con attenzione l'alone di mistero che lo avvolge fino alla fine.
Dal punto di vista tecnico c'è qualche scena, specialmente nei combattimenti, che poteva essere trattata con più cura, ma nell'insieme è una buonissima opera, sicuramente da visionare.
Una passione passata così violenta si scontra con l'amore coinvolgente di Aya e Toya, un ragazzo misterioso che fin dall'inizio cerca di aiutare Aya. Anche la storia di Toya è stata molto interessante e porta chi guarda a seguire con attenzione l'alone di mistero che lo avvolge fino alla fine.
Dal punto di vista tecnico c'è qualche scena, specialmente nei combattimenti, che poteva essere trattata con più cura, ma nell'insieme è una buonissima opera, sicuramente da visionare.
'Ayashi no Ceres' è la storia di una leggenda, che come una maledizione si ripete nelle sue generazioni future in cerca di vendetta. E, con tale sorte, dovrà fare i conti Aya Mikage, sorella gemella di Aki.
Analizzando l'elemento grafico, devo ammettere che, pur non essendo nel mio stile, i tratti spigolosi e geometrici riescono comunque a risultare guardabili. L'aspetto di ogni personaggio è ben distinto, oltre che nei colori e nel vestiario, anche nello sguardo e nel taglio di certi lineamenti. Ogni personaggio ha un peculiare fascino, che verrà esercitato dando sfumature sensuali all'intera serie. Infatti, le scene prettamente fisiche sono una componente essenziale.
<b>[Attenzione, possibili spoiler, da qui in poi!]</b>
Il nonno della famiglia Mikage mostrerà ai due gemelli una mano mummificata, la quale, alla sola vista, in Aya provocherà lo sprigionamento di un misterioso potere. Allora è provato: anche Aya è una reincarnazione di Ceres, la dea del cielo a cui fu rubato il suo hagoromo, e che è stata obbligata a vivere sulla Terra per colpa di un pescatore che si era innamorato di lei, e l'aveva privata del mantello con il quale volare nel suo regno celeste. Ed è proprio il suo amato fratello Aki a essere la reincarnazione del pescatore.
Così, inizia la lotta tra i difensori/sostenitori di Aya e la sua famiglia, che le dà la caccia ed esige la sua morte per evitare la vendetta di Ceres.
Fondamentalmente, come trama ha delle basi molto interessanti, storiche e affascinanti. Scopriremo inoltre, un'altra leggenda al suo interno, che riguarderà Toya, che renderà tutto ancora più movimentato.
Secondo me, il problema di fondo a questa storia sta nei sentimenti e nelle relazioni tra i personaggi. Alcune scelte sono irrazionali, ingiustificabili, discutibili, squallide ecc.
Analizzandole a una a una, inizio da Aya. La nostra protagonista si lascia cullare tra le braccia di diversi uomini, comprese quelle del cugino e del fratello, che le praticano violenza sessuale; si innamora di Tooya (improvvisamente, solo perché le va), ma invero accetta anche la corte di Yuuhi. Quest'ultimo tenta di sedurla con successo, ma lei si concede con la premessa "di tentare di stare bene, anche se...". Giustamente, quest'ultimo allocco innamorato rifiuta questa "concessione" di lei, che è solo fisica - e qui un "porcella!" ci sta benissimo come commento.
Il corso degli eventi vuole finalmente che Aya si ricongiunga al suo amato quanto insipido Tooya, con il quale scopre un più antico ricordo, che dovrebbe suggellare il loro indissolubile destino. Al di là delle promesse a "scadenza di succhiotti", arriviamo all'apice dello squallore nel finale. Tooya in punto di morte (ma non si sa se fra mesi o anni, è una cosa priva di senso), chiede a Yuuhi-ruota-di-scorta di prendersi cura della povera Aya-porcella quando lui tirerà le cuoia. Il ragazzo acconsente a esser il "secondo" a consolare la futura sedicenne incinta, che in nessun caso riesce a stare senza ragazzo da quando è iniziata la serie.
Altro punto discutibile, più di questo squallido triangolo, è il modo in cui si è pensato di dissolvere il conflitto principale, in un fuoco di paglia. Infatti, si scopre che i due amanti - la dea e il pescatore -, che avevano dato il via alla famiglia Mikage, erano stati vittima di un fraintendimento. Se ne andranno come sono venuti, risolvendo il loro "diverbio", comprendendosi a fondo, in amore e d'accordo, senza più tormentare i loro predecessori. Non è ridicolo? Non potevano chiarirsi secoli fa? Tutta la loro rabbia vendicativa, la furia assassina, terminano in questo modo così sempliciotto? Non viene voglia a tutta la famiglia Mikage, a tutte le fanciulle sacrificate, e a tutto il pubblico, di un bel pollice in giù e di tante belle parole!?
Insomma, quest'anime non è malvagio, si fa seguire con trasporto nonostante la lentezza. Il suo problema è il modo frettoloso in cui tenta di dissipare i problemi, è un insulto allo spettatore. Le scelte, poi, di alcuni personaggi sono davvero egoistiche e di gran bassezza. La principale storia d'amore ha una vertiginosa caduta di stile nel suo finale.
Quindi, il mio 4 è un voto dato all'incoerenza del contenuto. Se il suo obbiettivo era accontentare tutti i personaggi, mi ha fatto solo pena.
Analizzando l'elemento grafico, devo ammettere che, pur non essendo nel mio stile, i tratti spigolosi e geometrici riescono comunque a risultare guardabili. L'aspetto di ogni personaggio è ben distinto, oltre che nei colori e nel vestiario, anche nello sguardo e nel taglio di certi lineamenti. Ogni personaggio ha un peculiare fascino, che verrà esercitato dando sfumature sensuali all'intera serie. Infatti, le scene prettamente fisiche sono una componente essenziale.
<b>[Attenzione, possibili spoiler, da qui in poi!]</b>
Il nonno della famiglia Mikage mostrerà ai due gemelli una mano mummificata, la quale, alla sola vista, in Aya provocherà lo sprigionamento di un misterioso potere. Allora è provato: anche Aya è una reincarnazione di Ceres, la dea del cielo a cui fu rubato il suo hagoromo, e che è stata obbligata a vivere sulla Terra per colpa di un pescatore che si era innamorato di lei, e l'aveva privata del mantello con il quale volare nel suo regno celeste. Ed è proprio il suo amato fratello Aki a essere la reincarnazione del pescatore.
Così, inizia la lotta tra i difensori/sostenitori di Aya e la sua famiglia, che le dà la caccia ed esige la sua morte per evitare la vendetta di Ceres.
Fondamentalmente, come trama ha delle basi molto interessanti, storiche e affascinanti. Scopriremo inoltre, un'altra leggenda al suo interno, che riguarderà Toya, che renderà tutto ancora più movimentato.
Secondo me, il problema di fondo a questa storia sta nei sentimenti e nelle relazioni tra i personaggi. Alcune scelte sono irrazionali, ingiustificabili, discutibili, squallide ecc.
Analizzandole a una a una, inizio da Aya. La nostra protagonista si lascia cullare tra le braccia di diversi uomini, comprese quelle del cugino e del fratello, che le praticano violenza sessuale; si innamora di Tooya (improvvisamente, solo perché le va), ma invero accetta anche la corte di Yuuhi. Quest'ultimo tenta di sedurla con successo, ma lei si concede con la premessa "di tentare di stare bene, anche se...". Giustamente, quest'ultimo allocco innamorato rifiuta questa "concessione" di lei, che è solo fisica - e qui un "porcella!" ci sta benissimo come commento.
Il corso degli eventi vuole finalmente che Aya si ricongiunga al suo amato quanto insipido Tooya, con il quale scopre un più antico ricordo, che dovrebbe suggellare il loro indissolubile destino. Al di là delle promesse a "scadenza di succhiotti", arriviamo all'apice dello squallore nel finale. Tooya in punto di morte (ma non si sa se fra mesi o anni, è una cosa priva di senso), chiede a Yuuhi-ruota-di-scorta di prendersi cura della povera Aya-porcella quando lui tirerà le cuoia. Il ragazzo acconsente a esser il "secondo" a consolare la futura sedicenne incinta, che in nessun caso riesce a stare senza ragazzo da quando è iniziata la serie.
Altro punto discutibile, più di questo squallido triangolo, è il modo in cui si è pensato di dissolvere il conflitto principale, in un fuoco di paglia. Infatti, si scopre che i due amanti - la dea e il pescatore -, che avevano dato il via alla famiglia Mikage, erano stati vittima di un fraintendimento. Se ne andranno come sono venuti, risolvendo il loro "diverbio", comprendendosi a fondo, in amore e d'accordo, senza più tormentare i loro predecessori. Non è ridicolo? Non potevano chiarirsi secoli fa? Tutta la loro rabbia vendicativa, la furia assassina, terminano in questo modo così sempliciotto? Non viene voglia a tutta la famiglia Mikage, a tutte le fanciulle sacrificate, e a tutto il pubblico, di un bel pollice in giù e di tante belle parole!?
Insomma, quest'anime non è malvagio, si fa seguire con trasporto nonostante la lentezza. Il suo problema è il modo frettoloso in cui tenta di dissipare i problemi, è un insulto allo spettatore. Le scelte, poi, di alcuni personaggi sono davvero egoistiche e di gran bassezza. La principale storia d'amore ha una vertiginosa caduta di stile nel suo finale.
Quindi, il mio 4 è un voto dato all'incoerenza del contenuto. Se il suo obbiettivo era accontentare tutti i personaggi, mi ha fatto solo pena.
Ayashi no Ceres è un anime forte, con al centro una storia sentimentale decisamente incisiva e rappresentata in maniera molto toccante e intensa, mentre l' elemento fantasy non rovina, anzi amplifica le emozioni e rafforza la trama rendendo questo anime uno di quelli che sa lasciare il segno. La serie ha il pregio di non essere lunghissima e scorre abbastanza bene mentre l'ottimo doppiaggio in italiano trasmette le emozioni in maniera ottimale.
Bellissima trovo la sigla iniziale, buona la colonna sonora, così come buone ritengo le animazioni e ottimi i disegni, con protagonisti molto dettagliati e ben animati.
Beh, che dire, amanti del genere e non solo, non fatevi sfuggire questo titolo.
Bellissima trovo la sigla iniziale, buona la colonna sonora, così come buone ritengo le animazioni e ottimi i disegni, con protagonisti molto dettagliati e ben animati.
Beh, che dire, amanti del genere e non solo, non fatevi sfuggire questo titolo.
Premetto che a me in generale gli anime e manga shoujo non piacciono affatto, ma Ayashi no Ceres l'ho trovato delizioso. L'ho iniziato a vedere per puro caso, ma è riuscito a prendermi tantissimo.
La storia è intrigante e la lentezza che caratterizza normalmente gli shoujo è assente. Scene sentimentali si alternano a scene d'azione e i personaggi sono psicologicamente caratterizzati molto bene.
Ayashi no Ceres non è la solita ordinaria storiella d'amore, ma ciò non rappresenta affatto un haldicap, anzi la caratterizza in maniera unica. Lo consiglio davvero a tutti.
La storia è intrigante e la lentezza che caratterizza normalmente gli shoujo è assente. Scene sentimentali si alternano a scene d'azione e i personaggi sono psicologicamente caratterizzati molto bene.
Ayashi no Ceres non è la solita ordinaria storiella d'amore, ma ciò non rappresenta affatto un haldicap, anzi la caratterizza in maniera unica. Lo consiglio davvero a tutti.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Ho visto Ayashi no ceres qualche tempo fa e l'ho trovato gradevole, ma non esaltante. L'anime risale al 2001 ed è tratto dallo shōjo manga di Yuu Watase.
La storia si apre subito con il legame speciale dei due gemelli Aya e Aki, con scene ordinarie di vita quotidiana di due normali studenti, che escono e si divertono con i propri amici. Già qui, viene fuori il gran senso di protezione di Aki nei confronti della sorella, il quale si rivela un personaggio molto tenero e dolce, che attira le simpatie, soprattutto se si considera il destino terribile al quale andrà incontro.
Questo idillio adolescenziale precipita in breve tempo, quando Aki e Aya vengono convocati dai familiari e dal nonno, in occasione del loro sedicesimo compleanno: l'obiettivo è uccidere Aya nella quale è reincarnata la Dea Ceres, una cosiddetta "tennyo", ossia "dea del cielo". Ben presto si scoprirà anche che in Aki è reincarnato invece il pescatore che aveva sposato la dea Ceres, dopo averle sottratto il suo hagoromo (la veste che permetteva alla dea di far ritorno in cielo), dando così origine alla stirpe dei Mikage.
Altro personaggio chiave è Suzumi, giovane vedova e membro di un'altra prestigiosa famiglia Aogiri, che è dotata di poteri speciali, poiché anche lei discende da una tennyo, che ha captato il risveglio di Aya e invia il suo giovane cognato Yuuhi, che si innamorerà della ragazza, per trarla in salvo. Quest'ultimo riesce a portarla nella casa di Aogiri e Aya viene così brutalmente separata dal fratello Aki.
Intanto, la famiglia Mikage si mette sulle tracce di Aya e cerca di catturare tutte le donne nelle quali è reincarnata una tennyo, dando vita a una vera e propria strage.
La latitanza di Aya, le minacce di morte, la paura e l'orrore si sviluppano in parallelo con la storia d'amore tra Aya e lo strano eroe Tooya. Personaggio ambiguo e abbastanza inverosimile è Tooya, il quale non ha una memoria del proprio passato ed è assoldato dai Mikage per catturare Aya. Tooya, dopo un primo incontro casuale, prima del vorticoso precipitare degli eventi, si mostrerà ad Aya e si innamorerà perdutamente di lei, e viceversa.
A mia avviso, le circostanze nelle quali sboccia questo amore mi lasciano molti dubbi. Piuttosto, trovo abbastanza superficiale il rapportarsi di Aya con la famiglia. Il padre muore nel tentativo di salvarla dai colpi dei segugi del nonno; la madre tenta di uccidere la figlia, ma finisce in coma in ospedale; infine, Aya è minacciata anche dal fratello Aki, visto che, ogni volta che si avvicina a lei, il pescatore reincarnato in Aki si risveglia per uccidere la dea Ceres. Insomma, la ragazza è in estremo pericolo, perché perseguitata dalla famiglia che la vuole morte. Però, non è chiara la sua posizione, subisce gli eventi e appare quasi come un personaggio passivo, a cui fa da contraltare la dea Ceres dentro di lei, che è violenta, coraggiosa, vendicativa, ciononostante pervasa da una forte sensibilità, che la spinge a stringere un sodalizio con Aya, la quale, ovviamente, all'inizio la ostacola e la rifiuta.
Abbondano scene esilaranti con Yuuhi, interessanti sono anche le battaglie delle tennyo. Commoventi sono le storie che s'intrecciano a quella dei protagonisti, spesso di altre tennyo che vivono in una già triste condizione e che sono condannate a un tragico destino.
La conclusione di Ayashi no Ceres non è esaltante. L'amore fraterno e sessuale alla fine si ritrovano dinanzi a un vero faccia a faccia, che simbolicamente e psicologicamente la dice lunga. Per coerenza con la sua natura, Aki alla fine si sacrificherà e si abbandonerà all'ultimo atto d'amore per salvare la sorella. A questo punto, c'è il trionfo dell'amore sessuale, con l'arrivo anche di un bambino per Aya e Tooya. Ma tutto questo lascerà spazio a una profonda amarezza, soprattutto nella consapevolezza che l'esistenza di Tooya non durerà ancora a lungo.
Dal punto di vista della grafica e dell'animazione, l'anime non è nulla di eccezionale, si raggiunge una piena sufficienza, a mio avviso. Questo vale anche per il character designer; tuttavia, i disegni dei protagonisti sono così particolari e riconoscibili, che non possono essere confusi con altre opere.
Nonostante non sia un capolavoro, Ayashi no Ceres è un anime fruibile e delizioso.
Ho visto Ayashi no ceres qualche tempo fa e l'ho trovato gradevole, ma non esaltante. L'anime risale al 2001 ed è tratto dallo shōjo manga di Yuu Watase.
La storia si apre subito con il legame speciale dei due gemelli Aya e Aki, con scene ordinarie di vita quotidiana di due normali studenti, che escono e si divertono con i propri amici. Già qui, viene fuori il gran senso di protezione di Aki nei confronti della sorella, il quale si rivela un personaggio molto tenero e dolce, che attira le simpatie, soprattutto se si considera il destino terribile al quale andrà incontro.
Questo idillio adolescenziale precipita in breve tempo, quando Aki e Aya vengono convocati dai familiari e dal nonno, in occasione del loro sedicesimo compleanno: l'obiettivo è uccidere Aya nella quale è reincarnata la Dea Ceres, una cosiddetta "tennyo", ossia "dea del cielo". Ben presto si scoprirà anche che in Aki è reincarnato invece il pescatore che aveva sposato la dea Ceres, dopo averle sottratto il suo hagoromo (la veste che permetteva alla dea di far ritorno in cielo), dando così origine alla stirpe dei Mikage.
Altro personaggio chiave è Suzumi, giovane vedova e membro di un'altra prestigiosa famiglia Aogiri, che è dotata di poteri speciali, poiché anche lei discende da una tennyo, che ha captato il risveglio di Aya e invia il suo giovane cognato Yuuhi, che si innamorerà della ragazza, per trarla in salvo. Quest'ultimo riesce a portarla nella casa di Aogiri e Aya viene così brutalmente separata dal fratello Aki.
Intanto, la famiglia Mikage si mette sulle tracce di Aya e cerca di catturare tutte le donne nelle quali è reincarnata una tennyo, dando vita a una vera e propria strage.
La latitanza di Aya, le minacce di morte, la paura e l'orrore si sviluppano in parallelo con la storia d'amore tra Aya e lo strano eroe Tooya. Personaggio ambiguo e abbastanza inverosimile è Tooya, il quale non ha una memoria del proprio passato ed è assoldato dai Mikage per catturare Aya. Tooya, dopo un primo incontro casuale, prima del vorticoso precipitare degli eventi, si mostrerà ad Aya e si innamorerà perdutamente di lei, e viceversa.
A mia avviso, le circostanze nelle quali sboccia questo amore mi lasciano molti dubbi. Piuttosto, trovo abbastanza superficiale il rapportarsi di Aya con la famiglia. Il padre muore nel tentativo di salvarla dai colpi dei segugi del nonno; la madre tenta di uccidere la figlia, ma finisce in coma in ospedale; infine, Aya è minacciata anche dal fratello Aki, visto che, ogni volta che si avvicina a lei, il pescatore reincarnato in Aki si risveglia per uccidere la dea Ceres. Insomma, la ragazza è in estremo pericolo, perché perseguitata dalla famiglia che la vuole morte. Però, non è chiara la sua posizione, subisce gli eventi e appare quasi come un personaggio passivo, a cui fa da contraltare la dea Ceres dentro di lei, che è violenta, coraggiosa, vendicativa, ciononostante pervasa da una forte sensibilità, che la spinge a stringere un sodalizio con Aya, la quale, ovviamente, all'inizio la ostacola e la rifiuta.
Abbondano scene esilaranti con Yuuhi, interessanti sono anche le battaglie delle tennyo. Commoventi sono le storie che s'intrecciano a quella dei protagonisti, spesso di altre tennyo che vivono in una già triste condizione e che sono condannate a un tragico destino.
La conclusione di Ayashi no Ceres non è esaltante. L'amore fraterno e sessuale alla fine si ritrovano dinanzi a un vero faccia a faccia, che simbolicamente e psicologicamente la dice lunga. Per coerenza con la sua natura, Aki alla fine si sacrificherà e si abbandonerà all'ultimo atto d'amore per salvare la sorella. A questo punto, c'è il trionfo dell'amore sessuale, con l'arrivo anche di un bambino per Aya e Tooya. Ma tutto questo lascerà spazio a una profonda amarezza, soprattutto nella consapevolezza che l'esistenza di Tooya non durerà ancora a lungo.
Dal punto di vista della grafica e dell'animazione, l'anime non è nulla di eccezionale, si raggiunge una piena sufficienza, a mio avviso. Questo vale anche per il character designer; tuttavia, i disegni dei protagonisti sono così particolari e riconoscibili, che non possono essere confusi con altre opere.
Nonostante non sia un capolavoro, Ayashi no Ceres è un anime fruibile e delizioso.
Avrò visto quest'opera minimo quattro o cinque volte. Amo le opere della Watase e sebbene vi siano pareri diversi su quest'anime ho deciso di dare un nove, innanzitutto perché il carachter design è abbastanza buono e la trama ti travolge subito dal primo fino all'ultimo episodio, benché magari si dia per scontato il classico 'lieto fine' - anche se con la Watase a volte c'è ben poco da stare tranquilli.
Il doppiaggio è molto buono, infatti ho apprezzato moltissimo Patrizio Prata, che è riuscito a dare un'anima al personaggio di Yuhi. Mi è piaciuta soprattutto la cantante della colonna sonora. La voce delicata e vellutata di Junko Iwao riesce a dare la giusta drammaticità all'anime con la canzone "Scarlet".
Non ho dato il voto pieno perché non ho apprezzato al massimo alcune scelte degli sceneggiatori: prima di tutto la mancata apparizione di qualche personaggio presente invece nel manga, e soprattutto la preferenza delle scene "sanguinose" a quelle un po' più romantiche come nel manga. Conclusione, lo consiglio a chi ama il genere shoujo-fantasy-dramatic-horror e a chi ama in generale le opere di Yuu Watase.
Il doppiaggio è molto buono, infatti ho apprezzato moltissimo Patrizio Prata, che è riuscito a dare un'anima al personaggio di Yuhi. Mi è piaciuta soprattutto la cantante della colonna sonora. La voce delicata e vellutata di Junko Iwao riesce a dare la giusta drammaticità all'anime con la canzone "Scarlet".
Non ho dato il voto pieno perché non ho apprezzato al massimo alcune scelte degli sceneggiatori: prima di tutto la mancata apparizione di qualche personaggio presente invece nel manga, e soprattutto la preferenza delle scene "sanguinose" a quelle un po' più romantiche come nel manga. Conclusione, lo consiglio a chi ama il genere shoujo-fantasy-dramatic-horror e a chi ama in generale le opere di Yuu Watase.
Aya è una liceale appena sedicenne, annoiata dalla monotonia della sua vita, comune e piatta, come quella di tutti i suoi coetanei. Lei cerca di ritrovare un po' di sprint nel suo essere appariscente ed estroversa. E' un po' lo specchio di tutte le adolescenti che non vorrebbero uniformarsi alla massa anonima di gente che popola il mondo.
Aya ha un gemello di nome Aki, tranquillo e premuroso, come fosse il fratello maggiore. Forse è un personaggio molto poco approfondito che, seppure appare ben ambientato nel quotidiano, si rivela ben poco adatto a sopportare gli avvenimenti soprannaturali con cui avrebbe dovuto lottare in seguito.
Il rapporto dei due viene infatti bruscamente interrotto dalla "cerimonia" per il loro sedicesimo compleanno organizzata dal nonno.
I poveretti si vedranno costretti a subire delle macabre tradizioni di famiglia, che porteranno al risveglio degli antenati dei due gemelli: Ceres, la Dea Celeste, e Mikage, il capostipite.
Aya subisce delle ferite impressionanti, che coinvolgono completamente lo spettatore, il quale comincia già dalla prima puntata a immedesimarsi involontariamente nel personaggio.
Il compito che Aya deve portare a termine, perché riesca a ritrovare un pizzico di unità familiare, è ritrovare il manto piumato sottratto a Ceres dal Capostipite. Nonostante l'aiuto di Yuhi, suo accanito spasimante, di Suzumi, un'altra lontana discendente della dea, e in parte di Toya, misterioso ragazzo di cui è perdutamente innamorata, Aya sembra sempre sia in cerca di un ago in un pagliaio.
Il sentimento repentino che lega Toya e Aya è evidentemente voluto dal destino, che in questa storia non è assolutamente possibile combattere. Le emozioni, i pensieri e i sentimenti della protagonista sono sempre più condivisibili e con lei si crea quasi un rapporto di empatia: il primo bacio, l'amore a cui non si riesce a resistere che diventa sempre più travolgente, la disperazione, e la debolezza che scaturisce da una profonda solitudine del cuore.
Dal vissuto interiore di Aya, che può essere o meno capito, c'è un interessante sviluppo sull'arcano significato dell'amore e su una ricerca malata della perfezione da parte dell'uomo moderno, la quale sfocia spesso in una pazzia dilagante, difficile da fermare, che genera orrore nella storia dell'umanità.
Il finale della serie è abbastanza positivo, pur conservando però quelle note di malinconia e di mistero presenti fin dalla prima puntata.
Tutta la serie è accompagnata da colonne sonore assolutamente calzanti, particolari e molto apprezzabili.
Concludo riassumendo questo anime con pochi aggettivi: accattivante, romantico, fiabesco, bellissimo!
Aya ha un gemello di nome Aki, tranquillo e premuroso, come fosse il fratello maggiore. Forse è un personaggio molto poco approfondito che, seppure appare ben ambientato nel quotidiano, si rivela ben poco adatto a sopportare gli avvenimenti soprannaturali con cui avrebbe dovuto lottare in seguito.
Il rapporto dei due viene infatti bruscamente interrotto dalla "cerimonia" per il loro sedicesimo compleanno organizzata dal nonno.
I poveretti si vedranno costretti a subire delle macabre tradizioni di famiglia, che porteranno al risveglio degli antenati dei due gemelli: Ceres, la Dea Celeste, e Mikage, il capostipite.
Aya subisce delle ferite impressionanti, che coinvolgono completamente lo spettatore, il quale comincia già dalla prima puntata a immedesimarsi involontariamente nel personaggio.
Il compito che Aya deve portare a termine, perché riesca a ritrovare un pizzico di unità familiare, è ritrovare il manto piumato sottratto a Ceres dal Capostipite. Nonostante l'aiuto di Yuhi, suo accanito spasimante, di Suzumi, un'altra lontana discendente della dea, e in parte di Toya, misterioso ragazzo di cui è perdutamente innamorata, Aya sembra sempre sia in cerca di un ago in un pagliaio.
Il sentimento repentino che lega Toya e Aya è evidentemente voluto dal destino, che in questa storia non è assolutamente possibile combattere. Le emozioni, i pensieri e i sentimenti della protagonista sono sempre più condivisibili e con lei si crea quasi un rapporto di empatia: il primo bacio, l'amore a cui non si riesce a resistere che diventa sempre più travolgente, la disperazione, e la debolezza che scaturisce da una profonda solitudine del cuore.
Dal vissuto interiore di Aya, che può essere o meno capito, c'è un interessante sviluppo sull'arcano significato dell'amore e su una ricerca malata della perfezione da parte dell'uomo moderno, la quale sfocia spesso in una pazzia dilagante, difficile da fermare, che genera orrore nella storia dell'umanità.
Il finale della serie è abbastanza positivo, pur conservando però quelle note di malinconia e di mistero presenti fin dalla prima puntata.
Tutta la serie è accompagnata da colonne sonore assolutamente calzanti, particolari e molto apprezzabili.
Concludo riassumendo questo anime con pochi aggettivi: accattivante, romantico, fiabesco, bellissimo!
Insieme a Fushigi Yuugi quest'opera è considerata la migliore di Watase!
Ayashi no Ceres presenta una trama molto curata che racchiude, oltre l'amore e l'amicizia, anche scene con buona dose di azione, combattimento e horror a puro sangue. In essa fanno la comparsa personaggi tutti ben caratterizzati e che crescono con l'evolversi della storia, che riesce a catturare lo spettatore in maniera unica.
I disegni e le musiche sono eccellenti e fanno dell'opera una ricchezza che da quel tocco e quel fascino imperdibile!
Ayashi no Ceres presenta una trama molto curata che racchiude, oltre l'amore e l'amicizia, anche scene con buona dose di azione, combattimento e horror a puro sangue. In essa fanno la comparsa personaggi tutti ben caratterizzati e che crescono con l'evolversi della storia, che riesce a catturare lo spettatore in maniera unica.
I disegni e le musiche sono eccellenti e fanno dell'opera una ricchezza che da quel tocco e quel fascino imperdibile!
Dal fortunato manga di Yuu Watase, nasce nel 2000 un'altrettanto celebre versione animata, composta da 24 episodi, che racconta le vicende di Aya, una studentessa quindicenne alle prese con una serie di misteri legati alla sua famiglia nonchè a sè stessa, riguardo alla figura di Ceres, una tennyo (dea celeste) discesa sulla Terra, che sembra possa controllare il corpo della ragazza a suo piacimento. Ma quale sarà lo scopo di questa divinità dall'encomiabile bellezza?
Le verità vengono a galla una dietro l'altra in questa storia dalla trama alquanto interessante già dai primi episodi ed abbastanza accattivante fino alla fine. A partire dalle impressioni stilistiche per arrivare poi alle tematiche, si nota una certa inclinazione dei contenuti verso toni maturi: i personaggi danno sfoggio della loro bellezza con i dettagli delle capigliature, dei tratti facciali e di occhi molto espressivi; le scene di nudo vengono esternate senza problemi, con un atteggiamento in ogni caso elegante e mai fuori luogo; la violenza mostrata in alcuni punti è davvero un boccone difficile da mandar giù, per via di un cinismo non indifferente, degno dei migliori splatter; gli argomenti trattati sono abbastanza ostici, e spaziano dall'amore adolescenziale alla sessualità, dai dubbi esistenziali alla trasmissione genetica, non trascurando una forte impronta fantasy/religiosa di contorno.
Bisogna dire che proprio per questa varietà di contenuti affrontata, l'anime si lascia apprezzare non soltanto da un vasto pubblico femminile, vista comunque la maggiore predisposizione verso le tematiche amorose, ma anche da quello maschile, grazie alla quantità d'azione e magia offerta.
I difetti tuttavia non mancano, e sono percettibili soprattutto nella sceneggiatura, basata su un modello ormai superato, particolarmente ripetitivo e spesso costernato da uggiosi dialoghi; nelle animazioni, piuttosto scadenti, in rapporto alla datazione; infine nella caratterizzazione dei personaggi, poco credibili nei comportamenti (Aya su tutti) e tutti fin troppo simili fisionomicamente.
Al di là di tutto, Ayashi No Ceres ottiene senza dubbio delle note di merito: bella trama con numerosi colpi di scena, tematiche adulte, soundtrack molto ispirata...ma non eccede più di tanto e in più di un'occasione risulta monotono ed improbabile.
Buono.
Le verità vengono a galla una dietro l'altra in questa storia dalla trama alquanto interessante già dai primi episodi ed abbastanza accattivante fino alla fine. A partire dalle impressioni stilistiche per arrivare poi alle tematiche, si nota una certa inclinazione dei contenuti verso toni maturi: i personaggi danno sfoggio della loro bellezza con i dettagli delle capigliature, dei tratti facciali e di occhi molto espressivi; le scene di nudo vengono esternate senza problemi, con un atteggiamento in ogni caso elegante e mai fuori luogo; la violenza mostrata in alcuni punti è davvero un boccone difficile da mandar giù, per via di un cinismo non indifferente, degno dei migliori splatter; gli argomenti trattati sono abbastanza ostici, e spaziano dall'amore adolescenziale alla sessualità, dai dubbi esistenziali alla trasmissione genetica, non trascurando una forte impronta fantasy/religiosa di contorno.
Bisogna dire che proprio per questa varietà di contenuti affrontata, l'anime si lascia apprezzare non soltanto da un vasto pubblico femminile, vista comunque la maggiore predisposizione verso le tematiche amorose, ma anche da quello maschile, grazie alla quantità d'azione e magia offerta.
I difetti tuttavia non mancano, e sono percettibili soprattutto nella sceneggiatura, basata su un modello ormai superato, particolarmente ripetitivo e spesso costernato da uggiosi dialoghi; nelle animazioni, piuttosto scadenti, in rapporto alla datazione; infine nella caratterizzazione dei personaggi, poco credibili nei comportamenti (Aya su tutti) e tutti fin troppo simili fisionomicamente.
Al di là di tutto, Ayashi No Ceres ottiene senza dubbio delle note di merito: bella trama con numerosi colpi di scena, tematiche adulte, soundtrack molto ispirata...ma non eccede più di tanto e in più di un'occasione risulta monotono ed improbabile.
Buono.
L'anime parla di due fratelli gemelli, aya mikage la femmina e aki mikage il maschio. Durante la cerimonia del loro sedicesimo compleanno ad aya viene fatta vedere una mano appartenuta alla dea celeste e lei si trasforma in una tennyo, ossia una reincarnazione della dea celeste. Intanto aki si ricopre di ferite. Il nonno dà ordine di uccidere aya, ma questa riesce a scappare. Intanto aya viene salvata da yuuhi, il cognato di un'altra tennyo della famiglia aogiri. Da qui inizierà un'avventura per cercare il manto sacro per fare in modo che la de celeste possa lasciare il corpo di aya e delle altre tennyo nel mondo. Aya più volte verrà aiutata da toya, un ragazzo assunto dalla famiglia mikage per ucciderla, ma che poi diventerà un suo aiutante. Alla fine i due avranno pure un bambino.
Un capolavoro di yuu watase, ricco di sentimenti.
Un capolavoro di yuu watase, ricco di sentimenti.
Ho avuto il piacere di visionare questo anime in modo completo e devo ammettere che è davvero stupendo... Oltre ad una grafica molto gradevole è un mix di passione, amore, rabbia, ossessione e sangue che intriga e appassiona... Inoltre è molto commovente... Davvero ben fatto... Bellissimo e consigliato. Una storia avvincente che spazia dai più remoti tempi di miti e leggende,passando tra misteri e storie tramandate, fino alle più tecnologiche basi di ricerca dei nostri giorni... Tra reincarnazioni e poteri soprannaturali, partendo dal mare e arrivando al cielo...
Quando iniziai a vederlo più di tre anni fa (incuriosita dal manga che all'epoca mi piaceva) rimasi piacevolmente colpita dall'opening, molto dolce, dall'ending e dallo stile dell'anime, la storia invece non mi prendeva affatto ma mi piaceva molto il personaggio di Aya, essendo stata fissata con le ragazze da capelli lunghi e biondi, ma infondo avevo solo 11 anni.
Parlando dei miei gusti di oggi, lo stile mi è indifferente oramai,mi piacciono molto gli occhi in certi casi, ma delle volte li fanno troppo a cerchio e perdono molto tempo in chiacchiere, i personaggi mi sono tutti abbastanza indifferenti, ma l'anime fino all'episodio 5-6 si è fatto vedere gradevolmente,anche se già iniziavano a stufarmi le scene SDOLCINATE E TROPPO ROMANTICHE tra Aya e Toya,che già ai primi rapporti sessuali esce incinta, oh cavolo... A farlo a 16 anni...
Sulle musiche ho già detto prima,stupende sia l'opening che l'ending, come anche alcune melodie che si sentono nell'anime.
Forse la mia opinione sarà un po' tirata, forse perchè non apprezzo molto gli anime sentimentali, fatto sta che non lo consiglio,almeno a chi non apprezza molto questo genere, tuttavia non è malaccio, 6.
Parlando dei miei gusti di oggi, lo stile mi è indifferente oramai,mi piacciono molto gli occhi in certi casi, ma delle volte li fanno troppo a cerchio e perdono molto tempo in chiacchiere, i personaggi mi sono tutti abbastanza indifferenti, ma l'anime fino all'episodio 5-6 si è fatto vedere gradevolmente,anche se già iniziavano a stufarmi le scene SDOLCINATE E TROPPO ROMANTICHE tra Aya e Toya,che già ai primi rapporti sessuali esce incinta, oh cavolo... A farlo a 16 anni...
Sulle musiche ho già detto prima,stupende sia l'opening che l'ending, come anche alcune melodie che si sentono nell'anime.
Forse la mia opinione sarà un po' tirata, forse perchè non apprezzo molto gli anime sentimentali, fatto sta che non lo consiglio,almeno a chi non apprezza molto questo genere, tuttavia non è malaccio, 6.
"Ayashi no Ceres" è uno degli anime più interessanti che mi sono trovata a guardare in questo periodo... La storia è ben articolata anche se gli avvenimenti si susseguono in modo lento e a volte un po' confuso... La protagonista è principalmente Aya Mikage mentre suo fratello gemello Aki è all'inizio della serie un pò messo da parte ma si rifà sul finale... È inutile per me raccontare qui la trama in se dato che è già presente nella scheda del nostro sito!! Devo però dire che ho trovato i dialoghi e la sceneggiatura non molto curati soprattutto sul finale (come ha già notato Tacchan) che dopo una lenta narrazione è come... Piovuto dal cielo!!... Ovviamente non poteva mancare un intreccio amoroso o per meglio dire... Un triangolo amoroso:AYA-TOYA-YUKY... Ma l'amore di Aya per Toya è così forte che alla fine Yuki è costretto a rinunciare alla ragazza che ama e che peraltro aspetta un bambino (di toya ovviamente)... La storia di Aya e Toya è complessa e ostacolata dal passato (molto passato direi) di entrambi ma come sempre... L'amore trionfa (anche se non si sa per quanto)!! Comunque è la storia d'amore stessa a "ostacolare" ad un certo punto le altre vicende che sono o dovrebbero essere il vero punto focale dell'opera... Apprezzabile anche il doppiaggio,anche se x la protagonista femminile avrei preferito una voce più matura anche se la scelta non è stata causale dato che è proprio il tono e profondità della voce che permette di separare la personalità di Aya da quella del suo alter-ego Ceres che assume toni molto più adulti... Tutto sommato è un anime che merita attenzione e che riesce comunque ad appassionare!! Insomma... Possiamo anche trovare mille difetti... Ma non possiamo fare a meno di seguirlo fino in fondo e vedere come va a finire!!
Ottimo! Consigliato a tutti! È stato uno dei più bei anime visti fino ad ora, è stata mia cugina a convincermi di guardarlo e Dio benedica quel giorno in cui mi ha fatto vedere la prima puntata,appunto all'inizio di qu8esta pensavo "sarà la solita storia,vanno a scuola, ridono, scherzano ecc... , ma quando arriva il momento che la protagonista scopre la verità sulla sua famiglia quando va a festeggiare il suo 16 compleanno da suo nonno non ho più potuto staccare gli occhi di dosso a questo anime! E pensare che a me i sentimentali proprio mi annoiano,ma qui sono riusciti a mischiarlo dentro la trama di Horror e azione che ti viene davvero da fare le seghe mentali al posto della protagonista, molto intricato e ricco di colpi di scena, anche psicologico e incessante di una domanda che fin dal principio affligge l'umanità, cioè lo scopo della nostra esistenza, ma la cosa che ho più adorato di tutte è il messaggio che dà alla fine e che rimarrà sempre come parte di me, fidatevi! Questo anime non vi deluderà...
Ayashi no Ceres è una serie composta da 24 episodi.
La trama, punto forte dell'anime, narra delle sorti di una giovane ragazza (Aya), del fratello gemello (Aki), di un misterioso "salvatore" (Tooya).
La storia narra dei poteri di Aya acquisiti in virtù della sua discendenza da un'antica dea, che provando risentimento per un umano lascia una stirpe custode dei suoi poteri per vendetta.
Ceres, nome della dea/tennyo, fu vittima di un ladro che voglioso di tenerla con se per la propria bellezza le ruba l'agoromo (veste in grado di far volare le teenyo), in modo che ella non potesse più volare per andare via.
Da questo, e molti altri fatti nasce la stirpe progenitrice di Ceres, che per centinaia di anni reincarna i suoi poteri a destra e a manca per potersi vendicare della famiglia Mikage.
Sostanzialmente queste sono le cause principali per cui tutto ha inizio.
E' da notare che questi eventi sono sviscerati poco alla volta nel cursus della storia, e non il punto di partenza.
Infatti l'anime inizia presentando i due gemelli Aya e Aki, che invitati dal nonno giungono alla residenza di famiglia.
Aya viene così sottoposta ad una prova che ne rivela la discendenza dalla teenyo.
Questa sua stirpe è quindi un pericolo per l'intera famiglia (i Mikage) che quindi devono procedere all'assassinio della giovane.
Quest'ultima però rivelando inconsciamente i suoi poteri riesce a liberarsi ferendo e uccidendo con i suoi poteri la maggior parte degli astanti.
In seguito Aya verrà tratta in salvo dal fratello e da uno sconosciuto (già apparso in precedenza), tale Tooya, che avrà un ruolo essenziale nel proseguo della vicenda.
La narrazione prosegue colpo su colpo, scena dopo scena, appassionando sempre più lo spettatore.
Come già detto, la trama è la parte essenziale dell'intera serie, essa infatti consta di una storia e un viaggio, insieme all'utente, molto lungo e appassionante, pieno di colpi di scena.
Verranno tirati in ballo interessi internazionali, sentimenti, vite, passato, presente e futuro; tutto mixato in modo eccellente, complesso e allo stesso tempo semplice.
Mai nulla è scontato, e appena si ci ritrova in un punto di pausa ecco che la narrazione riprende come un fiume in piena.
Le tematiche trattate, pur essendo meno rilevanti della trama, sono ben curate; in esse è possibile reperire aspetti canonici, come amore e sentimenti, ma anche aspetti particolari come la redenzione, la voglia di modificare il proprio futuro, e la volontà del cambiamento che dovrebbe essere insita in ogni essere umano.
Tecnicamente l'anime è di buonissima qualità, la grafica e gli scenari sono ben curati, mentre il doppiaggio e la colona sonora sono di ottimo livello ( la sigla di testa, di chiusura e gli intramezzi con assoli di pianoforte sono eccezionali).
In definitiva Ayashi no Ceres, spiega tutta la sua fama ed il suo successo mettendo in mostra un palcoscenico di emozioni, sentimenti e colpi di scena.
Mostrando la complessità/semplicità dei passati e dei futuri di ogni personaggio che calca la scena di un palcoscenico di alto livello e spessore.
Sorprendente.
La trama, punto forte dell'anime, narra delle sorti di una giovane ragazza (Aya), del fratello gemello (Aki), di un misterioso "salvatore" (Tooya).
La storia narra dei poteri di Aya acquisiti in virtù della sua discendenza da un'antica dea, che provando risentimento per un umano lascia una stirpe custode dei suoi poteri per vendetta.
Ceres, nome della dea/tennyo, fu vittima di un ladro che voglioso di tenerla con se per la propria bellezza le ruba l'agoromo (veste in grado di far volare le teenyo), in modo che ella non potesse più volare per andare via.
Da questo, e molti altri fatti nasce la stirpe progenitrice di Ceres, che per centinaia di anni reincarna i suoi poteri a destra e a manca per potersi vendicare della famiglia Mikage.
Sostanzialmente queste sono le cause principali per cui tutto ha inizio.
E' da notare che questi eventi sono sviscerati poco alla volta nel cursus della storia, e non il punto di partenza.
Infatti l'anime inizia presentando i due gemelli Aya e Aki, che invitati dal nonno giungono alla residenza di famiglia.
Aya viene così sottoposta ad una prova che ne rivela la discendenza dalla teenyo.
Questa sua stirpe è quindi un pericolo per l'intera famiglia (i Mikage) che quindi devono procedere all'assassinio della giovane.
Quest'ultima però rivelando inconsciamente i suoi poteri riesce a liberarsi ferendo e uccidendo con i suoi poteri la maggior parte degli astanti.
In seguito Aya verrà tratta in salvo dal fratello e da uno sconosciuto (già apparso in precedenza), tale Tooya, che avrà un ruolo essenziale nel proseguo della vicenda.
La narrazione prosegue colpo su colpo, scena dopo scena, appassionando sempre più lo spettatore.
Come già detto, la trama è la parte essenziale dell'intera serie, essa infatti consta di una storia e un viaggio, insieme all'utente, molto lungo e appassionante, pieno di colpi di scena.
Verranno tirati in ballo interessi internazionali, sentimenti, vite, passato, presente e futuro; tutto mixato in modo eccellente, complesso e allo stesso tempo semplice.
Mai nulla è scontato, e appena si ci ritrova in un punto di pausa ecco che la narrazione riprende come un fiume in piena.
Le tematiche trattate, pur essendo meno rilevanti della trama, sono ben curate; in esse è possibile reperire aspetti canonici, come amore e sentimenti, ma anche aspetti particolari come la redenzione, la voglia di modificare il proprio futuro, e la volontà del cambiamento che dovrebbe essere insita in ogni essere umano.
Tecnicamente l'anime è di buonissima qualità, la grafica e gli scenari sono ben curati, mentre il doppiaggio e la colona sonora sono di ottimo livello ( la sigla di testa, di chiusura e gli intramezzi con assoli di pianoforte sono eccezionali).
In definitiva Ayashi no Ceres, spiega tutta la sua fama ed il suo successo mettendo in mostra un palcoscenico di emozioni, sentimenti e colpi di scena.
Mostrando la complessità/semplicità dei passati e dei futuri di ogni personaggio che calca la scena di un palcoscenico di alto livello e spessore.
Sorprendente.
I veri protagonisti sono Aya e Aki Mikage. hanno vissuto come normali adolescienti fino al loro sedicesimo compleanno, non consapevoli che le loro vite da li in poi sarebbero cambiate. Questa serie è un anime interessante e quindi che offre una trama complessa. E' sviluppata bene dal punto di vista dei bisegni, della trama ma un poco carente nel doppiaggio. Questa serie riesce a "catturare" l'interesse dello spettatore. Appena l'ho vista mi ci sono subito appassionata. In conclusione una serie che merita un voto alto, 9, e che vale la pena essere vista!
Perdonatemi... ma non sono riuscito a vedere tutti i 24 episodi. Mi ero ripromesso di farlo, ma ho ceduto dopo 12. A mio parere è uno degli anime più brutti che io abbia mai visto. Non solo la trama è assurda, ma manca totalmente la presenza di un animatore per le scene d'azione, che peraltro sono poche. Le scene lente dovrebbero attirare il pubblico con un'ottima regia e con la capacità di creare pathos. L'autore di questo anime dovrebbe imparare molto non dico dai meisaku, ma almeno da Orange Road e da Maison Ikkoku, dove i sentimenti sono espressi con sensibilità. Qui invece è tutta una forzatura, e la lentezza porta a cambiare DVD prima o poi. Insomma, a mio avviso non vale la pena spenderci il vostro tempo e denaro. Credetemi, godetevi prima altri anime anche moderni, ma decisamente migliori.
Ho visto tutti i dvd e letto anche il manga. A parer mio, il manga contiene più elementi e spiegazioni, e a confronto, l'anime può risultare un pò tagliuzzato, soprattutto nella parte finale, dove invece si necessitava di una conclusione più dettagliata, come avviene nel manga. Rimane sempre un bell'anime, ma per chi vuole conoscere meglio per esempio la storia di Chidori e dei due cugini Shuro e Kei consiglio il manga. Dell'anime ho apprezzato molto le musiche e il character design è piuttosto buono.
Per chi ha letto il manga, l'anime è piuttosto deludente, soprattutto perchè vengono alterate alcune situazioni. Tuttavia l'impatto da anime a manga penso sia fantastico! Rispecchia a grandi linee la storia e soprattutto le caratteristiche dei personaggi. Gli episodi sono piuttosto brevi (20 min. circa, inclusi di sigla iniziale, finale ed anticipazioni) tuttavia avvincenti. Buona visione!
Un anime che merita attenzione sicuramente.
Dopo averlo visto tutto posso dare un 8 anche se la traduzione in italiano ha peggiorato i punti negativi ed i difetti dell'anime, il tono straziante dei doppiatori non mi piace per niente, mi spiace.
La trama ben delineata da Tacchan è buona, la questione delle Tennio mi è piaciuta, come mi è piaciuto tutto l'anime anche se ha dei rallentamenti su alcuni episodi ma anche in questi l'attenzione dello spettatore è abbastanza viva.
Ovviamente vi deve piacere un genere che ha del sentimentale. Sono d'accorodo con Tacchan sul fatto che la relazione tra i due sia un pò "forzata", ma tutto sommato credo che questo anime vale e possa regalare degli ottimi momenti allo spettatore.
Una volta tanto importano qualcosa di decente anche in Italia.
Dopo averlo visto tutto posso dare un 8 anche se la traduzione in italiano ha peggiorato i punti negativi ed i difetti dell'anime, il tono straziante dei doppiatori non mi piace per niente, mi spiace.
La trama ben delineata da Tacchan è buona, la questione delle Tennio mi è piaciuta, come mi è piaciuto tutto l'anime anche se ha dei rallentamenti su alcuni episodi ma anche in questi l'attenzione dello spettatore è abbastanza viva.
Ovviamente vi deve piacere un genere che ha del sentimentale. Sono d'accorodo con Tacchan sul fatto che la relazione tra i due sia un pò "forzata", ma tutto sommato credo che questo anime vale e possa regalare degli ottimi momenti allo spettatore.
Una volta tanto importano qualcosa di decente anche in Italia.
Noohhhh che spada sta serie, non ce l'ho fatta ad andare oltre l'undicesimo episodio... è di una noia mortale, non son mai riuscito a vedere più di un episodio e mezzo alla volta perchè mi addormentavo sulla poltrona... definitivamente bocciato. Il 5 è solo perchè alla fine me lo garderò tutto giusto per sapere come va a finire, ma tutto è di una noia e banalità sconvolgenti... e il segreto blah blah bla, e l'amnesia di Toya, ed il gemello che è tenuto prigioniero, la danzatrice che ha una casa da yakuza... non ci siamo proprio.
Saranno i disegni, saranno le musiche splendide, saranno i personaggi, ma a me quest'anime è piaciuto più di Fushigi Yuugi, sempre della Watase. E'incalzante, sentimentale, tragico, ha tutti gli ingredienti per una trama molto interessante, come lo sviluppo. Davvero uno dei miei preferiti di quelli che definisco "recenti".
Che dire di questo anime... veramente stupendo! La trama è avvincente, nonostante alcuni episodi si perdano in apparenti inutilità, mi ha incuriosito fin da subito. La storia ruota attorno ai due rampolli della potente famiglia Mikage, Aki e Aya. I due gemelli, nel giorno del loro 16° compleanno, scoprono di essere in realtà le reincarnazioni di un pescatore e della dea Ceres, alla quale il primo rubò la veste sacra scatenando un odio che si tramanda da generazioni nei discendenti della famiglia Mikage. Da qui si snodano le vicende dei vari protagonisti, tutti alla ricerca dell'Hagoromo perduto di Ceres. Stupenda la storia d'amore tra Aya e Tooya, per niente forzata, come supposto da molti, ma anzi perno dell'intera vicenda. Vivamente consigliato, ma mi sento in dovere di avvisarvi del finale non molto lieto, ahimè... unica pecca!
Bhè ho seguito assiduamente questa storia.. Personalmente mi ha toccato... è stata a dir poco splendida! Come del resto anche la grafica e l'audio! E' una storia d'amore tormentata, e tale tormento lo si ritrova dopo generazioni e generazioni! I nostri 2 gemellini il giorno del loro sedicesimo compleanno scoprono di essere parte di una maledizione... Aya si ritrova cn l'essere la bellissima e vendicatrice Dea Ceres... E Aki invece il marito che strappando le vestigia alla splendida dea l'ha obbligata a restare sulla terra per sempre e a reincarnarsi nelle sue prossime generazioni!
Ayashi no Ceres è un’ opera di Yu Watase, autrice già famosa per Fushigi Yuugi.
L’anime si compone di 24 episodi e vede come protagonisti Aya Mikage e suo fratello gemello Aki.
Aya è una normalissima studentessa liceale di 15 anni. Un giorno mentre è in compagnia di alcuni suoi amici , le viene rubata la borsa e nel tentativo di prenderla, cade per sbaglio dal ponte ma con sua gran sorpresa, si ritrova a lievitare nell’aria. Confusa da quello che le è appena capitato non si accorge di essere atterrata (senza farsi un minimo graffio )proprio in mezzo alla strada e che un camion sta venendo verso la sua direzione. A salvarla è un ragazzo che senza dire niente scompare nel nulla.
Arriva il giorno del 16esimo compleanno di Aya e Aki. I due si recano alla festa ,contrariamente ai loro programmi, che si svolgerà nella sontuosa dimora del nonno.Entrati in una grande sala ,ai due viene portato un pacco .Aya si accorge che la persona che ha consegnato il pacco non è altro che il ragazzo che l’aveva salvata il giorno in cui era caduta dal ponte .Aperto il pacco i due fratelli scoprono che il dentro contiene una mano mummificata .. In quello stesso istante uno strano potere si sprigiona da Aya e sul corpo di Aki appaiono delle ferite.
Quella che avrebbe dovuto essere una festa di compleanno, si trasforma però in una tragedia :la ragazza viene aggredita dalla sua stessa famiglia, che cerca di ucciderla perché ritiene che in lei si sia incarnata Ceres, una antica dea che ha come unico scopo sterminare la famiglia Mikage . Infatti il nonno le spiega che quella mano mummificata ha il potere di riconoscere il sangue di Tennyo Ceres e come temeva l’ha riconosciuto in Aya.
Ceres era una Tennyo ,ossia una dea, che un giorno, mentre faceva il bagno, le venne rubato da un pescatore l’hagoromo , la veste sacra che le permetteva di volare in Paradiso.
Così ,costretta a rimanere sulla terra, il pescatore la costrinse a sposarlo(dando origine cosi alla famiglia Mikage ),promettendogli che gli avrebbe ridato l’hagoromo subito dopo le nozze.
Passarono gli anni, ma la veste non le venne restituita e Ceres morì.
Da allora Ceres continua a incarnarsi ad ogni generazione della famiglia Mikage per compiere la sua vendetta ossia sterminare la famiglia che l’aveva raggirata e costretta a rimanere sulla terra.
Aya , decisa a lottare contro il suo destino ,riesce a sfuggire dai suoi parenti.. Ma la ragazza non dovrà soltanto fuggire dalla sua famiglia ,ma dovrà fare i conti con il grande potere che possiede dentro di se :infatti Ceres ,una volta risvegliata ,prende il sopravvento sul corpo di Aya(cambia anche di aspetto) e attenta alla vita dei suoi parenti..L’unico modo per liberarsi di Ceres e ritornare alla sua vecchia vita normale è trovare la sacra veste ..
Ad aiutarla nella sua ricerca saranno :
Yuuhi un ragazzo di 16 anni che all’inizio della storia ha il compito di proteggere Aya ma alla fine si innamora di lei ;
Suzumi ,sorella maggiore di Yuuhi , anche essa come Aya è una Tennyo;
Touya, il ragazzo che salvò Aya dall’incidente stradale e colui che portò il pacco il giorno del compleanno della ragazza.. Inizialmente gli fu ordinato, dalla stessa famiglia di Aya, di ucciderla.. ma la situazione si complica quando il ragazzo scopre di provare dei sentimenti per la ragazza.
Aya avrà anche la possibilità di conoscere molte altre ragazze con il suo stesso potere..
Consigliato a tutti coloro che cercano un anime con molti colpi di scena e in grado di coinvolgere e appassionare fin dal primo episodio ;)
L’anime si compone di 24 episodi e vede come protagonisti Aya Mikage e suo fratello gemello Aki.
Aya è una normalissima studentessa liceale di 15 anni. Un giorno mentre è in compagnia di alcuni suoi amici , le viene rubata la borsa e nel tentativo di prenderla, cade per sbaglio dal ponte ma con sua gran sorpresa, si ritrova a lievitare nell’aria. Confusa da quello che le è appena capitato non si accorge di essere atterrata (senza farsi un minimo graffio )proprio in mezzo alla strada e che un camion sta venendo verso la sua direzione. A salvarla è un ragazzo che senza dire niente scompare nel nulla.
Arriva il giorno del 16esimo compleanno di Aya e Aki. I due si recano alla festa ,contrariamente ai loro programmi, che si svolgerà nella sontuosa dimora del nonno.Entrati in una grande sala ,ai due viene portato un pacco .Aya si accorge che la persona che ha consegnato il pacco non è altro che il ragazzo che l’aveva salvata il giorno in cui era caduta dal ponte .Aperto il pacco i due fratelli scoprono che il dentro contiene una mano mummificata .. In quello stesso istante uno strano potere si sprigiona da Aya e sul corpo di Aki appaiono delle ferite.
Quella che avrebbe dovuto essere una festa di compleanno, si trasforma però in una tragedia :la ragazza viene aggredita dalla sua stessa famiglia, che cerca di ucciderla perché ritiene che in lei si sia incarnata Ceres, una antica dea che ha come unico scopo sterminare la famiglia Mikage . Infatti il nonno le spiega che quella mano mummificata ha il potere di riconoscere il sangue di Tennyo Ceres e come temeva l’ha riconosciuto in Aya.
Ceres era una Tennyo ,ossia una dea, che un giorno, mentre faceva il bagno, le venne rubato da un pescatore l’hagoromo , la veste sacra che le permetteva di volare in Paradiso.
Così ,costretta a rimanere sulla terra, il pescatore la costrinse a sposarlo(dando origine cosi alla famiglia Mikage ),promettendogli che gli avrebbe ridato l’hagoromo subito dopo le nozze.
Passarono gli anni, ma la veste non le venne restituita e Ceres morì.
Da allora Ceres continua a incarnarsi ad ogni generazione della famiglia Mikage per compiere la sua vendetta ossia sterminare la famiglia che l’aveva raggirata e costretta a rimanere sulla terra.
Aya , decisa a lottare contro il suo destino ,riesce a sfuggire dai suoi parenti.. Ma la ragazza non dovrà soltanto fuggire dalla sua famiglia ,ma dovrà fare i conti con il grande potere che possiede dentro di se :infatti Ceres ,una volta risvegliata ,prende il sopravvento sul corpo di Aya(cambia anche di aspetto) e attenta alla vita dei suoi parenti..L’unico modo per liberarsi di Ceres e ritornare alla sua vecchia vita normale è trovare la sacra veste ..
Ad aiutarla nella sua ricerca saranno :
Yuuhi un ragazzo di 16 anni che all’inizio della storia ha il compito di proteggere Aya ma alla fine si innamora di lei ;
Suzumi ,sorella maggiore di Yuuhi , anche essa come Aya è una Tennyo;
Touya, il ragazzo che salvò Aya dall’incidente stradale e colui che portò il pacco il giorno del compleanno della ragazza.. Inizialmente gli fu ordinato, dalla stessa famiglia di Aya, di ucciderla.. ma la situazione si complica quando il ragazzo scopre di provare dei sentimenti per la ragazza.
Aya avrà anche la possibilità di conoscere molte altre ragazze con il suo stesso potere..
Consigliato a tutti coloro che cercano un anime con molti colpi di scena e in grado di coinvolgere e appassionare fin dal primo episodio ;)
In realtà forse un 8 pieno non glielo darei... peccato che non ci siano i mezzi voti :P
Comunque dovendo scegliere, sicuramente si avvicina di più ad un 8 che ad un 7 ^^
Allora trama relativamente originale... le reincarnazioni ormai stanno in una buona percentuale di anime, pero' senza dubbio è uno degli anime che tratta meglio questo argomento, i personaggi sono ben disegnati e ben caratterizzati su un lato psicologico (tra l altro molto sviluppato al fine della storia). La storia, per quanto di fondo gia vista, si sviluppa in modo originale e complesso, a mio parere, risultando un anime direi drammatico e per certi versi imprevedibile, con alcuni colpi di scena notevoli...
Mmmm... non riesco ad essere molto chiara, ma effettivamente in poche righe mi risulta difficile descrivere un anime così completo e complesso come lo è Ayashi no Ceres... amore, rabbia, tristezza ma anche momenti divertenti... tutto intriso di un atmosfera buia, unica pecca, forse, l'esagerata enfasi posta sul rapporto d'amore tra due dei protagonisti, solo perchè rispetto all'enfasi dell'intera vicenda non mi sembra equilibrato... in fondo la loro storia d'amore è solo una particina di una storia molto, ma molto più elaborata ^^
Inutile dire che lo consiglio a tutti... soprattutto a chi è pronto a commuoversi (e non mi riferisco assolutamente solo al genere femminile!!!!! ^^)
Comunque dovendo scegliere, sicuramente si avvicina di più ad un 8 che ad un 7 ^^
Allora trama relativamente originale... le reincarnazioni ormai stanno in una buona percentuale di anime, pero' senza dubbio è uno degli anime che tratta meglio questo argomento, i personaggi sono ben disegnati e ben caratterizzati su un lato psicologico (tra l altro molto sviluppato al fine della storia). La storia, per quanto di fondo gia vista, si sviluppa in modo originale e complesso, a mio parere, risultando un anime direi drammatico e per certi versi imprevedibile, con alcuni colpi di scena notevoli...
Mmmm... non riesco ad essere molto chiara, ma effettivamente in poche righe mi risulta difficile descrivere un anime così completo e complesso come lo è Ayashi no Ceres... amore, rabbia, tristezza ma anche momenti divertenti... tutto intriso di un atmosfera buia, unica pecca, forse, l'esagerata enfasi posta sul rapporto d'amore tra due dei protagonisti, solo perchè rispetto all'enfasi dell'intera vicenda non mi sembra equilibrato... in fondo la loro storia d'amore è solo una particina di una storia molto, ma molto più elaborata ^^
Inutile dire che lo consiglio a tutti... soprattutto a chi è pronto a commuoversi (e non mi riferisco assolutamente solo al genere femminile!!!!! ^^)
Premetto che, al momento che io adoro i gemelli il fatto che Aki & Aya debbano stare divisi tutto il tempo e che Aki sia Il Cattivo non mi piace per niente, ma... d'altronde la storia è questa e così me la devo tenere! Per quanto riguarda il resto, però, purtroppo non si migliora... In pratica cnfermo le critiche: storia non del tutto comprensibile, doppiaggio da-stenderci-un-velo-pietoso (come il 2°DVD di Fushiji Yugi, del resto... ma che fine hanno fatto i mitici doppiatori del 1° che erano perfetti?!!!) e storia d'amore di Aya & Toya... venuta fuori dall'uovo di Pasqua! Il colmo è che l'avrei anche fatta passare... se solo mi piacesse la coppia! Ma dal momento che ODIO profondamente Toya...
Protagonisti delle vicende sono due gemelli, Aya e Aki Mikage. Hanno vissuto una vita normalissima e si apprestano a festeggiare il loro sedicesimo compleanno, ignari che la festa con i propri familiari si trasformarà in un incubo. Vengono sottoposti ad una curiosa prova, per vedere se in loro è incarnato uno spirito carico di rancore che porterà sciagure nell´intera famiglia. Il corpo di Aki si riempie di ferite, mentre Aya mostra di avere terribili poteri. In procinto di essere eliminata riesce a salvarsi grazie all´aiuto di un misterioso ragazzo. I due fratelli sono la reincarnazione di un pescatore e della Dea Ceres. Quest´ultima un giorno venne derubata del suo velo e costretta a rimanere sulle Terra, dove sposò proprio il pescatore che glielo rubò, dando origine alla famiglia Mikage. Ancor oggi il suo spirito è carico del rancore per l´ingiustizia subita. Proprio per questo Aya deve essere eliminata, porterebbe sciagure sui Mikage e potrebbe persino essere la causa della fine della potente casata.
Ayashi no Ceres è un anime interessante, che offre una trama complessa, con diversi compi di scena e che riesce ad intrattenere lo spettatore. Dal punto di vista tecnico è realizzato discretamente: buoni i disegni, mentre le animazioni sono piuttosto ridotte, segno questo di un budget non troppo elevato. Il risultato finale è comunque apprezzabile e funzionale alle necessità dell´opera. Nonostante si passi da momenti divertenti e puntate molto sentimentali, l´atmosfera generale rimane cupa e non è raro vedere sangue, a volte persino in quantità superiori al necessario. Un anime quindi abbastanza complesso, che ha diversi punti di forza e sfaccettature che lo rendono un prodotto da prendere in considerazione. Non è comunque privo di difetti, come un ritmo di narrazione non molto bilanciato. L´anime inizia perfettamente, gli eventi procedono con la giusta velocità, almeno fino a quando la parte sentimentale prende il sopravvento. Qui Ayashi no Ceres rallenta e spende diversi episodi in modo poco efficace soffermandosi troppo su alcuni aspetti che, secondo la mia opinione, potevano avere meno approfondimento. Tutto questo si ripercuote sulle ultime puntate visto che rimangono molti eventi da chiudere e pochi episodi per farlo. Ecco quindi una brusca accelerazione, che rende meno godibile il finale. Altra cosa che mi ha un po´ fatto storcere il naso è il rapporto amoroso tra Aya e Toya. L´ho trovato poco realistico e un po´ troppo forzato: su certe cose l´autrice, o gli sceneggiatori, hanno posto un po´ troppa enfasi. Nel complesso comunque lo ritengo un anime buono, ricco di stravolgimenti e colpi di scena che faranno, nonostante alcuni episodi un po´ noiosi, rimanere abbastanza alto il vostro interesse
Ayashi no Ceres è un anime interessante, che offre una trama complessa, con diversi compi di scena e che riesce ad intrattenere lo spettatore. Dal punto di vista tecnico è realizzato discretamente: buoni i disegni, mentre le animazioni sono piuttosto ridotte, segno questo di un budget non troppo elevato. Il risultato finale è comunque apprezzabile e funzionale alle necessità dell´opera. Nonostante si passi da momenti divertenti e puntate molto sentimentali, l´atmosfera generale rimane cupa e non è raro vedere sangue, a volte persino in quantità superiori al necessario. Un anime quindi abbastanza complesso, che ha diversi punti di forza e sfaccettature che lo rendono un prodotto da prendere in considerazione. Non è comunque privo di difetti, come un ritmo di narrazione non molto bilanciato. L´anime inizia perfettamente, gli eventi procedono con la giusta velocità, almeno fino a quando la parte sentimentale prende il sopravvento. Qui Ayashi no Ceres rallenta e spende diversi episodi in modo poco efficace soffermandosi troppo su alcuni aspetti che, secondo la mia opinione, potevano avere meno approfondimento. Tutto questo si ripercuote sulle ultime puntate visto che rimangono molti eventi da chiudere e pochi episodi per farlo. Ecco quindi una brusca accelerazione, che rende meno godibile il finale. Altra cosa che mi ha un po´ fatto storcere il naso è il rapporto amoroso tra Aya e Toya. L´ho trovato poco realistico e un po´ troppo forzato: su certe cose l´autrice, o gli sceneggiatori, hanno posto un po´ troppa enfasi. Nel complesso comunque lo ritengo un anime buono, ricco di stravolgimenti e colpi di scena che faranno, nonostante alcuni episodi un po´ noiosi, rimanere abbastanza alto il vostro interesse
Un anime un po troppo truzzo... non c'è puntata dove non ci sia un bello schizzo di sangue.. :P La storia tra Aya e Toya (con quello sfigato di Yuhi ch ci prova in tutti i modi) è un pò assurda... per non parlare poi della vera natura di Toya (che fantasia questi giapponesi). Alla fine, l'anime si guarda abbastanza piacevolmente, ma non gli do più della sufficienza perchè alla fine, l'unica che doveva morire (Aya), è quella che seppelisce tutti...-.-
Pur mettendoci tutto l'impegno la storia non mi è propio piaciuta. Il problema è sicuramente dovuto alla caratterizzazione dei personaggi, poco realistici in particolare i due protagonisti Toya e Aya la cui storia d'amore sfiora il ridicolo. forse se si fosse ridotto il numero di puntate(tagliando magari una decina di noiosissime puntate centrali riguardanti la storia tra Toya e Aya) si sarebbe almeno dato un po più di ritmo a quest'anime.
peccato anche che il personaggio più interessante della serie , Yugi, sia stato relegato a un ruolo secondario nella seconda parte della serie stessa.
Concludendo per un anime prodotto nel 2000 ci si aspettava qualcosa di più, inoltre mi chiedo perchè la Dynit con tutti gli anime usciti in quel periodo ha scelto propio questo , visto che oltre tutto in giappone è stato duramente criticato....
peccato anche che il personaggio più interessante della serie , Yugi, sia stato relegato a un ruolo secondario nella seconda parte della serie stessa.
Concludendo per un anime prodotto nel 2000 ci si aspettava qualcosa di più, inoltre mi chiedo perchè la Dynit con tutti gli anime usciti in quel periodo ha scelto propio questo , visto che oltre tutto in giappone è stato duramente criticato....
Vi dirò: mi ha lasciata basita! Forse perché mi aspettavo voci diverse nel doppiaggio italiano e non quei doppiatori che invece sono andati a pescare non ho mai capito dove; sarà perché ho letto il manga e si sa che i manga sono spesso e volentieri migliori degli anime; sarà per non so cosa, ma come storia mi ha lasciato moooolto perplessa.
Per caritò, bellissime le musiche, le aodoro e anche il character mi è piaciuto moltissimo, ma a livello di storia si è perso qualcosa: la storia della tennyo cantante (scusate, ma non ricordo il nome e il manga non lo ho sotto gli occhi), che era uno dei epzzi che preferivo, è stata barbaramente tagliata per inserirla solo di striscio, alla fine; viceversa, mi sembra troppo marcata, fino alla nausea, la storia d'amore dei due e l'importanza di Touya (sarà perchè io come personaggio lo detesco proprio ^^). C'è da dire che nonostante questi elementi, è stato fatto piuttosto bene e il manga seguito abbastanza fedelmente.
Però non riesce a coinvolgermi emotivamente, come invece è successo ad altri anime; solo la morte di Chidori mi ha effettivamente commossa, ma il resto l'ho guardato con uno sguardo parecchio distaccato.
Per caritò, bellissime le musiche, le aodoro e anche il character mi è piaciuto moltissimo, ma a livello di storia si è perso qualcosa: la storia della tennyo cantante (scusate, ma non ricordo il nome e il manga non lo ho sotto gli occhi), che era uno dei epzzi che preferivo, è stata barbaramente tagliata per inserirla solo di striscio, alla fine; viceversa, mi sembra troppo marcata, fino alla nausea, la storia d'amore dei due e l'importanza di Touya (sarà perchè io come personaggio lo detesco proprio ^^). C'è da dire che nonostante questi elementi, è stato fatto piuttosto bene e il manga seguito abbastanza fedelmente.
Però non riesce a coinvolgermi emotivamente, come invece è successo ad altri anime; solo la morte di Chidori mi ha effettivamente commossa, ma il resto l'ho guardato con uno sguardo parecchio distaccato.
Concordo esattamente con la recensione di Zelgadis, e nemmeno i disegni sono eccezzionali , e poi alcune puntate sono noiosissime.
Quello che doveva essere il punto di forza e cioè la storia d'amore la trovo anche io forzata.
Sceglie male la ragazza... e alcuni personaggi alla fine sono poco sfruttati come la stessa seres secondo me... Caruccio da vedere, magari per chi ama anche 7 ma questi 10 sono esagerati razionalmente.
Quello che doveva essere il punto di forza e cioè la storia d'amore la trovo anche io forzata.
Sceglie male la ragazza... e alcuni personaggi alla fine sono poco sfruttati come la stessa seres secondo me... Caruccio da vedere, magari per chi ama anche 7 ma questi 10 sono esagerati razionalmente.
Il chades della Watase mi piace parecchio, per questo ho seguito sia Fushigi Yugi che Ayashi no Ceres. Sarà però per una mia cronica allergia da shojo, ma proprio la storia non sono riuscito ad apprezzarla.
Al di là di lentezza della narrazione, credo che Tacchan abbia centrato esattamente il punto: il rapporto amoroso tra Aya e Toya è del tutto irrealistico e forzato.
Insomma credo che la Watase sia un'ottima disegnatrice, ma una pessima sceneggiatrice. In definitiva a mio parere rimane un prodotto mediocre nell'immensità del panorama anime.
Al di là di lentezza della narrazione, credo che Tacchan abbia centrato esattamente il punto: il rapporto amoroso tra Aya e Toya è del tutto irrealistico e forzato.
Insomma credo che la Watase sia un'ottima disegnatrice, ma una pessima sceneggiatrice. In definitiva a mio parere rimane un prodotto mediocre nell'immensità del panorama anime.
E' semplicemente stupendo! La trama è alquanto originale (molto meglio di quella di Fushigi Yuugi!!!) e si attiene quasi totalmente al fumetto (quasi, perchè alcuni episodi presenti nel manga sono praticamente assenti nell'anime, però la storia si capisce ugualmente e non è dunque una grossa pecca). I disegni sono davvero ottimi... è il doppiaggio ad essere scadente (pessima scelta dei doppiattori a mio avviso)... in conclusione: un anime assolutamente da vedere, soprattutto per la personalità data ai due protagonisti!
fino ad ora ho visto 16 episodi della serie, vale a dire i primi 4 dvd. devo dire che la storia è piuttosto avvincente e coinvolgente. i dvd sono piuttosto costosi (circa 25 euro ciascuno) ma a mio modesto parere vale la pena comprarli. lo consiglio a chi piacciono le storie intrigate con un pizzico e qualcosa di più di cruenza e d'amore...
io non ho visto l'anime ne letto il manga cioè ho letto la recensione scritta in ogni dettaglio del manga.io desidererei vedelo moltissimo ma non penso che lo facciano ancora in italia ma se si scrivetelo da qualche parte con il canale, gli orari ecc...Be la storia mi è piaciuta un casino ti prende tantissimo, non mi sono riuscita a staccarmi dal computer dal computer fino a che non l'ho finita di leggere. da quando lo letto ho cercato figure, sigle e tutto quello che centrava con questa splendida opera. non sono riuscita a trovare la sigla ma video meravigliosi con le immagini dell'anime accompagnata da delle canzoni famosissime. è il manga più bello che ho mai letto.