The Last: Naruto the Movie
Deludente. Quella che dovrebbe essere la trama è in realtà un trope senza significato, esagerato e inconcludente, allo scopo di dare una struttura a un film che serve solo a giustificare il matrimonio di Naruto e Hinata, in quanto nell'anime principale lei è sempre stata innamorata ma ignorata, fino al giorno effettivo delle nozze. Un misero tentativo, come se non bastasse, fallito.
"Naruto" non è mai stato un anime romantico, ed era meglio che così rimanesse.
Quanto all'animazione, invece, si avvicina alla nuova generazione più che all'anime stesso. Più fluida senz'altro, ma piuttosto lenta e lineare.
"Naruto" non è mai stato un anime romantico, ed era meglio che così rimanesse.
Quanto all'animazione, invece, si avvicina alla nuova generazione più che all'anime stesso. Più fluida senz'altro, ma piuttosto lenta e lineare.
Dopo la fine del manga di Naruto, tra il capitolo 699 e 700, c'è un arco temporale a noi sconosciuto, e quindi ecco a noi presentato The Last, che ci mostra gli eventi narrati in quel periodo.
Il film è stato realizzato con successo, in quanto riesce a intrattenere benissimo anche grazie a uno sviluppo che coinvolge molti personaggi da noi amati. Veniamo dunque alla trama.
I protagonisti del film sono Naruto e Hinata - e la nascita della loro relazione - che devono affrontare un nemico potente del clan Otsutsuki, che rapisce membri del clan Hyuga. Sicuramente il film mira a mostrarci la nascita della coppia Naruto-Hinata, ma ci sono altri fattori che vengono omessi, ad esempio la candidatura di Kakashi come sesto Hogake o la nascita della coppia Sakura-Sasuke. Ho trovato un po' forzata la presenza di questo nemico, ma ovviamente creare un film con solo una trama dedicata alle coppie era fuori discussione; nel complesso questo film ha una fluidità che riesce tranquillamente a impressionare e catturare l'attenzione, e credo che personalmente mi abbia sorpreso grazie al fattore di coppia.
Il comparto tecnico è più che sufficiente, mostrando dei disegni puliti e precisi con delle animazioni superiori alla norma, e lo stesso vale per la colonna sonora che mi ha convinto senza indugi.
Naruto The Last è un buon film che va assolutamente visto dopo aver concluso la storia principale, così da riempire quel vuoto lasciato nel finale (anche se vi sono ancora alcune lacune).
Il film è stato realizzato con successo, in quanto riesce a intrattenere benissimo anche grazie a uno sviluppo che coinvolge molti personaggi da noi amati. Veniamo dunque alla trama.
I protagonisti del film sono Naruto e Hinata - e la nascita della loro relazione - che devono affrontare un nemico potente del clan Otsutsuki, che rapisce membri del clan Hyuga. Sicuramente il film mira a mostrarci la nascita della coppia Naruto-Hinata, ma ci sono altri fattori che vengono omessi, ad esempio la candidatura di Kakashi come sesto Hogake o la nascita della coppia Sakura-Sasuke. Ho trovato un po' forzata la presenza di questo nemico, ma ovviamente creare un film con solo una trama dedicata alle coppie era fuori discussione; nel complesso questo film ha una fluidità che riesce tranquillamente a impressionare e catturare l'attenzione, e credo che personalmente mi abbia sorpreso grazie al fattore di coppia.
Il comparto tecnico è più che sufficiente, mostrando dei disegni puliti e precisi con delle animazioni superiori alla norma, e lo stesso vale per la colonna sonora che mi ha convinto senza indugi.
Naruto The Last è un buon film che va assolutamente visto dopo aver concluso la storia principale, così da riempire quel vuoto lasciato nel finale (anche se vi sono ancora alcune lacune).
Prima premessa doverosa: leggete la seguente recensione solo se siete a conoscenza del finale di "Naruto", altrimenti è tutto uno spoiler. Seconda premessa: se per voi "Naruto" si conclude col capitolo 699, non vedete il film. E terza premessa: se al contrario siete felici di com'è andata, il film è adatto a voi.
"The Last: Naruto the Movie" è il decimo film della famosa e prolifera saga di "Naruto" e si pone come ultimo film prima della Nuova Era dopo la Guerra finale. Infatti la storia è ambientata due anni dopo, esattamente tra il capitolo 699 e 700 del manga. Masashi Kishimoto ne ha curato la sceneggiatura e character designer, e ha supervisionato le animazioni. Grazie a questo film verremo a conoscenza dei dettagli che tanto volevamo sapere alla fine del manga, tra Naruto e Hinata.
Ci troviamo a Konoha, Naruto è il grande eroe che ha salvato tutti e inizia ad essere popolare tra le ragazze. La timida Hinata, da sempre innamorata di lui, incoraggiata da Sakura, decide di rivelare i suoi sentimenti attraverso una sciarpa rossa, fatta da lei a maglia, che le ricorda uno dei primi incontri col ragazzo da piccoli. Questa quiete viene spezzata da Toneri, un discendente del clan Ootsusuki, che rapisce Hanabi, la sorella minore di Hinata, e minaccia la stessa di andare con lui volontariamente. Dove? Sulla Luna! Infatti, l'obbiettivo di Toneri, dopo aver preso il Byakugan più puro (prelevato dalla sorella), è quello di sposare la Principessa Byakugan (Hinata), per poter evocare il Tenseigan e far abbattere la Luna sulla Terra, così da poterla distruggere. Parte così una corsa contro il tempo affinché la catastrofe non avvenga, e i cinque kage si adoperano per proteggere la Terra. Intanto il sesto Hokage, Kakashi, manda in missione di soccorso Shikamaru, Sai, Sakura, Naruto e Hinata, affinché salvino Hanabi e sconfiggano Toneri.
Questo è il primo vero film non filler dell'intera saga, poiché è come se fosse un capitolo, molto lungo, del manga, prima del settecentesimo. Finalmente scopriamo come Naruto ha capito cos'è l'amore, quel sentimento così puro e motore dell'umanità. Grazie alla missione di salvataggio, Naruto e Hinata passano molto tempo insieme, confrontandosi, ricordando eventi che li accomunano. Finalmente il ragazzo riesce a vedere con occhi diversi la ragazza, sempre fedele, sempre a fianco a lui nelle difficoltà, riesce a vedere la sua perseveranza, e il suo amore puro e semplice. Durante tutto il manga ho sempre ammirato Hinata, per la sua tenacia e timidezza, e ho sempre fatto il tifo per lei. Questo film è un tributo a lei e al suo amore finalmente ricambiato. Per i fan della coppia NaruHina, "The Last" è l'apice della nostra gioia! E' vero, è un lungometraggio indirizzato più sulla storia d'amore che sulla trama, ma non mancheranno gli scontri e l'azione. C'è un giusto mix tra i due aspetti ed è per questo che mi è piaciuto tantissimo. Sebbene il film sia incentrato solo sulla coppia, non mancheranno confronti con altri personaggi, soprattutto tra Naruto e Sakura, il suo primo amore. Quella parte del film rende davvero tanto, ma non vi dirò cosa si dicono, scopritelo voi! In tutto questo mix di emozioni, il comparto grafico non ne risente, anzi, è davvero eccellente. Si può dire tutto di questo film, ma non che sia realizzato male. Il livello delle animazioni è davvero notevole, e non saprei proprio cosa aggiungere.
Mentre scrivevo la recensione, mi frullavano in testa tante parole di gratitudine per aver prodotto questo film e il mio voto non può che essere 10 per tutte le emozioni che mi ha donato. Sarò di parte, ma è dagli inizi di "Naruto", nel 1999, che sognavo questa coppia insieme, e finalmente è accaduto e ci hanno fatto vedere soprattutto come. In questo film Naruto cresce ulteriormente, i suoi sentimenti affiorano lentamente, li analizza, ci pensa, soffre, e alla fine... Se avete seguito le mie premesse, non vi pentirete di aver visto questo film!
"The Last: Naruto the Movie" è il decimo film della famosa e prolifera saga di "Naruto" e si pone come ultimo film prima della Nuova Era dopo la Guerra finale. Infatti la storia è ambientata due anni dopo, esattamente tra il capitolo 699 e 700 del manga. Masashi Kishimoto ne ha curato la sceneggiatura e character designer, e ha supervisionato le animazioni. Grazie a questo film verremo a conoscenza dei dettagli che tanto volevamo sapere alla fine del manga, tra Naruto e Hinata.
Ci troviamo a Konoha, Naruto è il grande eroe che ha salvato tutti e inizia ad essere popolare tra le ragazze. La timida Hinata, da sempre innamorata di lui, incoraggiata da Sakura, decide di rivelare i suoi sentimenti attraverso una sciarpa rossa, fatta da lei a maglia, che le ricorda uno dei primi incontri col ragazzo da piccoli. Questa quiete viene spezzata da Toneri, un discendente del clan Ootsusuki, che rapisce Hanabi, la sorella minore di Hinata, e minaccia la stessa di andare con lui volontariamente. Dove? Sulla Luna! Infatti, l'obbiettivo di Toneri, dopo aver preso il Byakugan più puro (prelevato dalla sorella), è quello di sposare la Principessa Byakugan (Hinata), per poter evocare il Tenseigan e far abbattere la Luna sulla Terra, così da poterla distruggere. Parte così una corsa contro il tempo affinché la catastrofe non avvenga, e i cinque kage si adoperano per proteggere la Terra. Intanto il sesto Hokage, Kakashi, manda in missione di soccorso Shikamaru, Sai, Sakura, Naruto e Hinata, affinché salvino Hanabi e sconfiggano Toneri.
Questo è il primo vero film non filler dell'intera saga, poiché è come se fosse un capitolo, molto lungo, del manga, prima del settecentesimo. Finalmente scopriamo come Naruto ha capito cos'è l'amore, quel sentimento così puro e motore dell'umanità. Grazie alla missione di salvataggio, Naruto e Hinata passano molto tempo insieme, confrontandosi, ricordando eventi che li accomunano. Finalmente il ragazzo riesce a vedere con occhi diversi la ragazza, sempre fedele, sempre a fianco a lui nelle difficoltà, riesce a vedere la sua perseveranza, e il suo amore puro e semplice. Durante tutto il manga ho sempre ammirato Hinata, per la sua tenacia e timidezza, e ho sempre fatto il tifo per lei. Questo film è un tributo a lei e al suo amore finalmente ricambiato. Per i fan della coppia NaruHina, "The Last" è l'apice della nostra gioia! E' vero, è un lungometraggio indirizzato più sulla storia d'amore che sulla trama, ma non mancheranno gli scontri e l'azione. C'è un giusto mix tra i due aspetti ed è per questo che mi è piaciuto tantissimo. Sebbene il film sia incentrato solo sulla coppia, non mancheranno confronti con altri personaggi, soprattutto tra Naruto e Sakura, il suo primo amore. Quella parte del film rende davvero tanto, ma non vi dirò cosa si dicono, scopritelo voi! In tutto questo mix di emozioni, il comparto grafico non ne risente, anzi, è davvero eccellente. Si può dire tutto di questo film, ma non che sia realizzato male. Il livello delle animazioni è davvero notevole, e non saprei proprio cosa aggiungere.
Mentre scrivevo la recensione, mi frullavano in testa tante parole di gratitudine per aver prodotto questo film e il mio voto non può che essere 10 per tutte le emozioni che mi ha donato. Sarò di parte, ma è dagli inizi di "Naruto", nel 1999, che sognavo questa coppia insieme, e finalmente è accaduto e ci hanno fatto vedere soprattutto come. In questo film Naruto cresce ulteriormente, i suoi sentimenti affiorano lentamente, li analizza, ci pensa, soffre, e alla fine... Se avete seguito le mie premesse, non vi pentirete di aver visto questo film!
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Inizio la recensione elencando i due più grandi, perché ce ne sono molti, difetti di questo film:
1- L'intero film vuole basarsi troppo sul rapporto d'amore tra Naruto e Hinata, tralasciando tutto il resto.
2- Non ci riesce per nulla.
E' incredibile come, nonostante tutto il tempo (il film dura due ore), non riesco a trovare un solo motivo, una sola scena che mi fa capire perché mai Naruto dovrebbe essere innamorato di Hinata, quando non se l'è filata per 699 capitoli, nemmeno dopo che lei si è fatta uccidere da Pain, o quasi. Di scene in cui il protagonista si accorge di Hinata ce ne sono giusto un paio, ma non riesco proprio ad essere preso dal film e capire il suo ragionamento.
Dite che nonostante la bruttissima sceneggiatura e la pessima storia d'amore il film sia comunque perdonabile? Io dico di no!
Sono rimasto sorpreso, dato che lo stesso autore del manga è stato a stretto contatto con la lavorazione del film, delle enormi incongruenze anche sui power-up. Sì, perché Naruto è un battle shonen e quindi i power-up e i combattimenti sono la base. Rasenshuriken che non esplodono, goudoudama del protagonista scomparse, rasengan che non esplodono e rimangono sulle mani come se fossero sfere di metallo per distruggere tutto, la volpe a nove code che lascia il corpo di Naruto per andare a combattere da sola e che in una scena si vede con il pelo e non in quella modalità luce che dovrebbe essere. Ok che perfino il manga cominciava a inventarsi power-up a caso, ma qui si stravolge la logica su cui si basava il chakra, ossia l'energia che vive in chiunque nel mondo di Naruto. I power-up dell'antagonista sono fatti per assomigliare a quelli del protagonista senza una logica ben precisa (la modalità chakra è come quella di Naruto), ci sono raggi alla "Dragon Ball" e un golem gigante per far vedere anche la già citata volpe Kurama.
Ultima parte di questa critica va ai personaggi secondari, o meglio al loro utilizzo, nullo.
Come già detto, il film riserva spazio solo per il 'Naru-Hina', quindi avrete già immaginato che ci sarà pochissimo spazio anche per personaggi che sono stati decisivi nelle ultime battute del manga, come Gaara, Sasuke, Killer Bee, Kakashi, e persino Sakura, che aveva guadagnato un po' nel finale dell'opera. Nemmeno il team che accompagna Naruto durante il film, Sakura, Sai e Shikamaru, ha molto spazio, ma solo il classico ruolo da "qui ci penso io" o "protagonista va avanti".
Pessima sceneggiatura, pessima regia, unica nota positiva le musiche.
In conclusione do un 4, per le grandi aspettative che mi ero fatto, e conseguente delusione.
Inizio la recensione elencando i due più grandi, perché ce ne sono molti, difetti di questo film:
1- L'intero film vuole basarsi troppo sul rapporto d'amore tra Naruto e Hinata, tralasciando tutto il resto.
2- Non ci riesce per nulla.
E' incredibile come, nonostante tutto il tempo (il film dura due ore), non riesco a trovare un solo motivo, una sola scena che mi fa capire perché mai Naruto dovrebbe essere innamorato di Hinata, quando non se l'è filata per 699 capitoli, nemmeno dopo che lei si è fatta uccidere da Pain, o quasi. Di scene in cui il protagonista si accorge di Hinata ce ne sono giusto un paio, ma non riesco proprio ad essere preso dal film e capire il suo ragionamento.
Dite che nonostante la bruttissima sceneggiatura e la pessima storia d'amore il film sia comunque perdonabile? Io dico di no!
Sono rimasto sorpreso, dato che lo stesso autore del manga è stato a stretto contatto con la lavorazione del film, delle enormi incongruenze anche sui power-up. Sì, perché Naruto è un battle shonen e quindi i power-up e i combattimenti sono la base. Rasenshuriken che non esplodono, goudoudama del protagonista scomparse, rasengan che non esplodono e rimangono sulle mani come se fossero sfere di metallo per distruggere tutto, la volpe a nove code che lascia il corpo di Naruto per andare a combattere da sola e che in una scena si vede con il pelo e non in quella modalità luce che dovrebbe essere. Ok che perfino il manga cominciava a inventarsi power-up a caso, ma qui si stravolge la logica su cui si basava il chakra, ossia l'energia che vive in chiunque nel mondo di Naruto. I power-up dell'antagonista sono fatti per assomigliare a quelli del protagonista senza una logica ben precisa (la modalità chakra è come quella di Naruto), ci sono raggi alla "Dragon Ball" e un golem gigante per far vedere anche la già citata volpe Kurama.
Ultima parte di questa critica va ai personaggi secondari, o meglio al loro utilizzo, nullo.
Come già detto, il film riserva spazio solo per il 'Naru-Hina', quindi avrete già immaginato che ci sarà pochissimo spazio anche per personaggi che sono stati decisivi nelle ultime battute del manga, come Gaara, Sasuke, Killer Bee, Kakashi, e persino Sakura, che aveva guadagnato un po' nel finale dell'opera. Nemmeno il team che accompagna Naruto durante il film, Sakura, Sai e Shikamaru, ha molto spazio, ma solo il classico ruolo da "qui ci penso io" o "protagonista va avanti".
Pessima sceneggiatura, pessima regia, unica nota positiva le musiche.
In conclusione do un 4, per le grandi aspettative che mi ero fatto, e conseguente delusione.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Quando venne annunciato il film per la prima volta nell'estate 2013, io ero certo che il film sarebbe stato una delusione, questo per via dei lungometraggi precedenti che di certo non brillavano come oro. Tuttavia, a seguito della conclusione del manga nel novembre del 2014, ecco che spunta fuori il trailer e le prime informazioni di base sul film, e da lì è ripartita la mia valutazione.
Il film si pone come capitolo intermedio tra il 699 e il 700, gli ultimi del manga, e ha come scopo principale l'evolversi della coppia Naruto-Hinata, coppia che ho desiderato fin dall'inizio del manga che diventasse canonica. Oltre a questo, un nuovo nemico affligge la Terra, un esponente del clan Ootsusuki: Toneri. Esso vuole distruggere la Terra facendo scontrare su di essa la Luna, ma non prima di aver ottenuto il Byakugan, rapendo Hanabi, la sorella di Hinata. In questo viaggio disperato in una lotta contro il tempo prima che la Luna si abbatta sulla Terra, Naruto e Hinata capiranno i loro rispettivi sentimenti, perché, come dice il tagline del film: "L'ultima storia è il primo amore...!"
Tecnicamente parlando, il film è ineccepibile, tutta un'altra storia rispetto ai precedenti film: le animazioni sono fluide, i disegni sono ottimi, la colonna sonora è sempre meravigliosa (tra l'altro stiamo parlando di Yasuharu Takanashi, già compositore della serie e della bellissima colonna sonora di "Fairy Tail") e soprattutto un'ottima regia incalzante riesce a trasportarti nel mondo dei ninja con eleganza e forza. La trama certo non sarà il suo piatto forte, ma "The Last - Naruto The Movie" riesce in tutti gli altri punti egregiamente. Questo film ovviamente non è l'ultimo, ma ve ne sarà un altro con protagonista "il figlio di Naruto, Boruto, che dovrebbe diventare l'ultimo tassello della storia creata da Masashi Kishimoto in quell'ormai lontano 1999. Sapendo questo, è proprio la malinconia che ci accompagna alla fine del film, perché noi tutti che abbiamo amato e seguito con attenzione Naruto proprio con questo sentimento finiamo di vedere il film, perché ormai sappiamo che "Naruto" è finito, ma che esso rimarrà sempre nei nostri cuori.
Quando venne annunciato il film per la prima volta nell'estate 2013, io ero certo che il film sarebbe stato una delusione, questo per via dei lungometraggi precedenti che di certo non brillavano come oro. Tuttavia, a seguito della conclusione del manga nel novembre del 2014, ecco che spunta fuori il trailer e le prime informazioni di base sul film, e da lì è ripartita la mia valutazione.
Il film si pone come capitolo intermedio tra il 699 e il 700, gli ultimi del manga, e ha come scopo principale l'evolversi della coppia Naruto-Hinata, coppia che ho desiderato fin dall'inizio del manga che diventasse canonica. Oltre a questo, un nuovo nemico affligge la Terra, un esponente del clan Ootsusuki: Toneri. Esso vuole distruggere la Terra facendo scontrare su di essa la Luna, ma non prima di aver ottenuto il Byakugan, rapendo Hanabi, la sorella di Hinata. In questo viaggio disperato in una lotta contro il tempo prima che la Luna si abbatta sulla Terra, Naruto e Hinata capiranno i loro rispettivi sentimenti, perché, come dice il tagline del film: "L'ultima storia è il primo amore...!"
Tecnicamente parlando, il film è ineccepibile, tutta un'altra storia rispetto ai precedenti film: le animazioni sono fluide, i disegni sono ottimi, la colonna sonora è sempre meravigliosa (tra l'altro stiamo parlando di Yasuharu Takanashi, già compositore della serie e della bellissima colonna sonora di "Fairy Tail") e soprattutto un'ottima regia incalzante riesce a trasportarti nel mondo dei ninja con eleganza e forza. La trama certo non sarà il suo piatto forte, ma "The Last - Naruto The Movie" riesce in tutti gli altri punti egregiamente. Questo film ovviamente non è l'ultimo, ma ve ne sarà un altro con protagonista "il figlio di Naruto, Boruto, che dovrebbe diventare l'ultimo tassello della storia creata da Masashi Kishimoto in quell'ormai lontano 1999. Sapendo questo, è proprio la malinconia che ci accompagna alla fine del film, perché noi tutti che abbiamo amato e seguito con attenzione Naruto proprio con questo sentimento finiamo di vedere il film, perché ormai sappiamo che "Naruto" è finito, ma che esso rimarrà sempre nei nostri cuori.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Dopo il controverso capitolo 700 del manga, non stupisce che l'ultimo film di una delle serie più longeve degli ultimi dieci anni sia interamente dedicato a una love story, quella fra Naruto e Hinata. L'epilogo del manga aveva tagliato nettamente la piega action a suon di power-up inspiegabili dell'ultima battaglia fra ninja, incanalando il corso della storia verso lidi più rosei e zuccherosi: coppie più o meno strampalate gettate sullo sfondo, con figli dal character design discutibile (la capigliatura arancione del figlio di Sai e Ino è forse uno degli esempi più eclatanti) e sogni d'amore di gioventù coronati. Uno di questi ultimi riguardava proprio la timida ereditiera Hyuga e il futuro Hokage del Villaggio, anche se le avventure del giovane protagonista avevano fatto intuire come l'amore della ragazza fosse tristemente a senso unico. E la conclusione della serie si era premurata bene di non elargire spiegazioni sulla formazione delle varie coppie.
Appariva, perciò, una scelta obbligata quella di chiarire come l'ingenuo Naruto fosse stato in grado di comprendere i sentimenti di Hinata e di ricambiarli, e tutto grazie al valido aiuto di Kishimoto alla sceneggiatura, essendo l'unico vero conoscitore della psicologia delle sue stesse creature, anche se lo strano sviluppo dei suoi personaggi nel manga lascerebbe intendere altrimenti.
Nasce così "The Last: Naruto the Movie", un'opera che avrebbe avuto bisogno di bilanciare forma e sostanza per essere veramente credibile, ma che purtroppo si abbandona a una valanga di cliché tanto cari ai film romantici, senza farli "propri" per renderli meno evidenti nel corso del film. Si parte subito con un flashback in cui Naruto salva Hinata da un gruppo di bulletti, i quali la stavano prendendo in giro per i suoi innaturali occhi bianchi. Sorprende che questi bambinetti fossero completamente ignari dell'importanza di una famiglia praticamente aristocratica come gli Hyuga e della reputazione straordinaria della loro abilità oculare, ma si soprassiede per dare spazio allo sbocciare dell'ammirazione di Hinata per Naruto, che vede rovinata la sua sciarpa rossa per averla aiutata a uscire da una situazione difficile. Si ritorna al presente, due anni dopo la conclusione dell'ultima grande guerra ninja: Naruto ha sedici anni ed è considerato un eroe da tutto il Villaggio della Foglia, viene chiamato all'Accademia Ninja per presenziare ad alcune lezioni e intrattenere i genin del domani, i quali lo idolatrano, soprattutto le ragazze. Anche altre kunoichi sembrano lottare per ottenere un posto permanente nel cuore del biondino dall'orrendo taglio di capelli a spazzola, mentre Hinata si confonde con lo sfondo, non trovando il coraggio di rivelare i suoi sentimenti alla cotta di sempre. Si chiude ancora un occhio sul fatto che Hinata abbia già fatto una dichiarazione molto audace durante la saga di Pain, ma evidentemente i due ninja devono avere qualche problema alla memoria.
La ragazza vorrebbe dichiararsi dopo aver finito di lavorare a maglia una sciarpa identica a quella rovinata quando erano bambini, ma non riesce ad aprire il suo cuore nemmeno dopo averla compiuta, soprattutto perché continua a vedere uno stuolo di ammiratrici attorno al ragazzo, che non sembra essere dispiaciuto dalle loro attenzioni. Le cose potrebbero mutare in seguito al rapimento di Hanabi da parte di un misterioso ragazzo, desideroso di prendere in sposa Hinata e responsabile del progressivo avvicinarsi della Luna alla Terra: sarà il pretesto adatto per unire i due ragazzi con il filo rosso del destino?
La risposta migliore è: nì. Il film riesce e non riesce nella sua ricerca di dare un senso alla relazione fra i due: ci sono momenti di quotidianità durante il viaggio per trovare Hanabi in cui si percepisce una certa alchimia fra Naruto e Hinata, peccato che molti di essi siano mostrati in sequenza senza uno straccio di sceneggiatura, la quale sarebbe stata utilissima per comprendere le emozioni dei ragazzi durante le passeggiate in mezzo alle rovine della Luna. Il film dà per assodato che il solo fatto che abbiano parlato e interagito come due ragazzi normali sia la prova inconfutabile del loro amore eterno. L'ammirazione della ragazza è un conto, quella è stata sviscerata e resa plateale in tutti i modi possibili, ma Naruto è un altro problema da gestire. E' stato utilizzato un sistema graficamente interessante (la sciarpa rossa come simbolico filo del destino) come ponte d'accesso per il ragazzo ai ricordi e all'amore di Hinata, ma conoscere non è sinonimo di accettare e ricambiare: da dove arriva la maturazione improvvisa dei suoi sentimenti? Perché Hinata è così importante per lui?
Per spezzare una lancia a favore del film, ci sono delle scene cariche di significato e ben realizzate in cui Naruto osserva Hinata e sembra quasi percepire la bellezza della neo nominata "Principessa Byakugan", ma non bastano né uno sguardo distante mentre i capelli di Hinata ondeggiano al vento né una marea di farfalle luminose nella radura in cui avviene la confessione di Naruto a rendere consistente l'amore del ragazzo, che apparirà fioco e subitaneo, privo della benché minima introspezione. Ha più spessore la chiacchierata chiarificatrice fra Naruto e Sakura, dove grazie all'ottimo paragone fra amore per i dolci e amore vero, si spiega perché Naruto non sia veramente interessato alla compagna di Team, allontanando definitivamente qualsiasi speranza di vederli assieme.
Che dire, invece, dello svolgimento della trama, piena di cliché, e degli altri personaggi, relegati al ruolo di comparse? La storia è un pretesto che si muove per cliché, viene sfruttata almeno tre volte la figura della "Damigella in pericolo" per far progredire la trama, in un primo tempo con Hanabi e successivamente con Hinata. E' assolutamente imbarazzante come la maggiore fra le sorelle non sia in grado di opporsi al nemico, quasi fosse una bambolina, quando in realtà dovrebbe sapersi difendere e lottare senza il costante intervento di Naruto. Non aiuta il fatto che gli ostacoli posti di fronte ai ragazzi, composti da delle semplici marionette e da Toneri (il villain del film), sfuggente e per nulla intimidatorio, siano molto blandi all'inizio, delle sciocchezze in confronto a quanto affrontato due anni prima.
Poco entusiasmanti sono anche i comprimari di contorno alla vicenda: nel team di salvataggio sono presenti anche Sai e Shikamaru, ma non è un'esagerazione dire che la loro partecipazione ai fatti è impalpabile. Hanno giusto un paio di battute, così come altri personaggi impegnati nella distruzione dei meteoriti che stanno precipitando sulla Terra: i Kage, qualche ninja e niente di più. Il film fa di tutto per concentrarsi sulla relazione fra Naruto e Hinata, senza riuscire a inquadrarla appieno.
Nota di merito per le animazioni e la qualità grafica del film, con cui si ammira uno scontro finale decisamente ineccepibile e fluido, nonché una nuova bellezza per le protagoniste femminili: il character design di Hinata pare dare veridicità al titolo nobiliare di "principessa", mentre Sakura ha un viso più armonioso del solito e una capigliatura morbida, invece dei soliti spuntoni.
Un prodotto che fa dell'aspetto grafico la sua punta di diamante, senza eccellere, perché è impossibile dimenticare l'anonimo sfondo grigio mattone delle rovine, lasciando la trama e i personaggi a naufragare nel mare delle incongruenze; non riesce di certo a imprimere una buona impressione allo spettatore, nemmeno grazie alla scoperta di una nuova abilità innata con i poteri copiati spudoratamente dal rinnegan e neanche con una scena finale inaspettata e carica di pathos. Il film si conclude con un senso di incompletezza, non bastano né le risate di fronte a un improbabile selfie con Hinata e le altre ragazze né davanti a Sai in perfetto completo D&G nei titoli di coda ad arginare il malcontento.
Sarebbe stato più interessante approfondire lo sviluppo della relazione fra Sakura e Sasuke, almeno si sarebbe spiegato come la ragazza fosse finita fra le braccia del suo assassino mancato!
Quattro, per gli errori protratti fino all'ultimo, nonostante la piccola rivincita dell'aspetto grafico.
Dopo il controverso capitolo 700 del manga, non stupisce che l'ultimo film di una delle serie più longeve degli ultimi dieci anni sia interamente dedicato a una love story, quella fra Naruto e Hinata. L'epilogo del manga aveva tagliato nettamente la piega action a suon di power-up inspiegabili dell'ultima battaglia fra ninja, incanalando il corso della storia verso lidi più rosei e zuccherosi: coppie più o meno strampalate gettate sullo sfondo, con figli dal character design discutibile (la capigliatura arancione del figlio di Sai e Ino è forse uno degli esempi più eclatanti) e sogni d'amore di gioventù coronati. Uno di questi ultimi riguardava proprio la timida ereditiera Hyuga e il futuro Hokage del Villaggio, anche se le avventure del giovane protagonista avevano fatto intuire come l'amore della ragazza fosse tristemente a senso unico. E la conclusione della serie si era premurata bene di non elargire spiegazioni sulla formazione delle varie coppie.
Appariva, perciò, una scelta obbligata quella di chiarire come l'ingenuo Naruto fosse stato in grado di comprendere i sentimenti di Hinata e di ricambiarli, e tutto grazie al valido aiuto di Kishimoto alla sceneggiatura, essendo l'unico vero conoscitore della psicologia delle sue stesse creature, anche se lo strano sviluppo dei suoi personaggi nel manga lascerebbe intendere altrimenti.
Nasce così "The Last: Naruto the Movie", un'opera che avrebbe avuto bisogno di bilanciare forma e sostanza per essere veramente credibile, ma che purtroppo si abbandona a una valanga di cliché tanto cari ai film romantici, senza farli "propri" per renderli meno evidenti nel corso del film. Si parte subito con un flashback in cui Naruto salva Hinata da un gruppo di bulletti, i quali la stavano prendendo in giro per i suoi innaturali occhi bianchi. Sorprende che questi bambinetti fossero completamente ignari dell'importanza di una famiglia praticamente aristocratica come gli Hyuga e della reputazione straordinaria della loro abilità oculare, ma si soprassiede per dare spazio allo sbocciare dell'ammirazione di Hinata per Naruto, che vede rovinata la sua sciarpa rossa per averla aiutata a uscire da una situazione difficile. Si ritorna al presente, due anni dopo la conclusione dell'ultima grande guerra ninja: Naruto ha sedici anni ed è considerato un eroe da tutto il Villaggio della Foglia, viene chiamato all'Accademia Ninja per presenziare ad alcune lezioni e intrattenere i genin del domani, i quali lo idolatrano, soprattutto le ragazze. Anche altre kunoichi sembrano lottare per ottenere un posto permanente nel cuore del biondino dall'orrendo taglio di capelli a spazzola, mentre Hinata si confonde con lo sfondo, non trovando il coraggio di rivelare i suoi sentimenti alla cotta di sempre. Si chiude ancora un occhio sul fatto che Hinata abbia già fatto una dichiarazione molto audace durante la saga di Pain, ma evidentemente i due ninja devono avere qualche problema alla memoria.
La ragazza vorrebbe dichiararsi dopo aver finito di lavorare a maglia una sciarpa identica a quella rovinata quando erano bambini, ma non riesce ad aprire il suo cuore nemmeno dopo averla compiuta, soprattutto perché continua a vedere uno stuolo di ammiratrici attorno al ragazzo, che non sembra essere dispiaciuto dalle loro attenzioni. Le cose potrebbero mutare in seguito al rapimento di Hanabi da parte di un misterioso ragazzo, desideroso di prendere in sposa Hinata e responsabile del progressivo avvicinarsi della Luna alla Terra: sarà il pretesto adatto per unire i due ragazzi con il filo rosso del destino?
La risposta migliore è: nì. Il film riesce e non riesce nella sua ricerca di dare un senso alla relazione fra i due: ci sono momenti di quotidianità durante il viaggio per trovare Hanabi in cui si percepisce una certa alchimia fra Naruto e Hinata, peccato che molti di essi siano mostrati in sequenza senza uno straccio di sceneggiatura, la quale sarebbe stata utilissima per comprendere le emozioni dei ragazzi durante le passeggiate in mezzo alle rovine della Luna. Il film dà per assodato che il solo fatto che abbiano parlato e interagito come due ragazzi normali sia la prova inconfutabile del loro amore eterno. L'ammirazione della ragazza è un conto, quella è stata sviscerata e resa plateale in tutti i modi possibili, ma Naruto è un altro problema da gestire. E' stato utilizzato un sistema graficamente interessante (la sciarpa rossa come simbolico filo del destino) come ponte d'accesso per il ragazzo ai ricordi e all'amore di Hinata, ma conoscere non è sinonimo di accettare e ricambiare: da dove arriva la maturazione improvvisa dei suoi sentimenti? Perché Hinata è così importante per lui?
Per spezzare una lancia a favore del film, ci sono delle scene cariche di significato e ben realizzate in cui Naruto osserva Hinata e sembra quasi percepire la bellezza della neo nominata "Principessa Byakugan", ma non bastano né uno sguardo distante mentre i capelli di Hinata ondeggiano al vento né una marea di farfalle luminose nella radura in cui avviene la confessione di Naruto a rendere consistente l'amore del ragazzo, che apparirà fioco e subitaneo, privo della benché minima introspezione. Ha più spessore la chiacchierata chiarificatrice fra Naruto e Sakura, dove grazie all'ottimo paragone fra amore per i dolci e amore vero, si spiega perché Naruto non sia veramente interessato alla compagna di Team, allontanando definitivamente qualsiasi speranza di vederli assieme.
Che dire, invece, dello svolgimento della trama, piena di cliché, e degli altri personaggi, relegati al ruolo di comparse? La storia è un pretesto che si muove per cliché, viene sfruttata almeno tre volte la figura della "Damigella in pericolo" per far progredire la trama, in un primo tempo con Hanabi e successivamente con Hinata. E' assolutamente imbarazzante come la maggiore fra le sorelle non sia in grado di opporsi al nemico, quasi fosse una bambolina, quando in realtà dovrebbe sapersi difendere e lottare senza il costante intervento di Naruto. Non aiuta il fatto che gli ostacoli posti di fronte ai ragazzi, composti da delle semplici marionette e da Toneri (il villain del film), sfuggente e per nulla intimidatorio, siano molto blandi all'inizio, delle sciocchezze in confronto a quanto affrontato due anni prima.
Poco entusiasmanti sono anche i comprimari di contorno alla vicenda: nel team di salvataggio sono presenti anche Sai e Shikamaru, ma non è un'esagerazione dire che la loro partecipazione ai fatti è impalpabile. Hanno giusto un paio di battute, così come altri personaggi impegnati nella distruzione dei meteoriti che stanno precipitando sulla Terra: i Kage, qualche ninja e niente di più. Il film fa di tutto per concentrarsi sulla relazione fra Naruto e Hinata, senza riuscire a inquadrarla appieno.
Nota di merito per le animazioni e la qualità grafica del film, con cui si ammira uno scontro finale decisamente ineccepibile e fluido, nonché una nuova bellezza per le protagoniste femminili: il character design di Hinata pare dare veridicità al titolo nobiliare di "principessa", mentre Sakura ha un viso più armonioso del solito e una capigliatura morbida, invece dei soliti spuntoni.
Un prodotto che fa dell'aspetto grafico la sua punta di diamante, senza eccellere, perché è impossibile dimenticare l'anonimo sfondo grigio mattone delle rovine, lasciando la trama e i personaggi a naufragare nel mare delle incongruenze; non riesce di certo a imprimere una buona impressione allo spettatore, nemmeno grazie alla scoperta di una nuova abilità innata con i poteri copiati spudoratamente dal rinnegan e neanche con una scena finale inaspettata e carica di pathos. Il film si conclude con un senso di incompletezza, non bastano né le risate di fronte a un improbabile selfie con Hinata e le altre ragazze né davanti a Sai in perfetto completo D&G nei titoli di coda ad arginare il malcontento.
Sarebbe stato più interessante approfondire lo sviluppo della relazione fra Sakura e Sasuke, almeno si sarebbe spiegato come la ragazza fosse finita fra le braccia del suo assassino mancato!
Quattro, per gli errori protratti fino all'ultimo, nonostante la piccola rivincita dell'aspetto grafico.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Ti amo!"
Inizio la recensione con questa citazione presa dal film "The Last: Naruto the Movie", il film d'animazione che mi accingo ad esaminare. Ho scelto di mettere in evidenza proprio questa frase, perché mi sembra la frase più appropriata a descrivere il film d'animazione nella sua interezza, ossia come un'opera romantica che ha in sé ben poco del "Naruto" che conosciamo. Mi sorprende in effetti che nella scheda non sia riportato, tra i generi, quello romantico-sentimentale, poiché in due ore c'è spazio solo per il rapporto-relazione tra Hinata e Naruto, nient'altro. Davvero! Naruto si accorge dell'amore che Hinata prova verso di lui (finalmente!) e ha i più classici complessi da adolescente invaghito, commettendo classici sbagli dettati dall'inesperienza in campo amoroso. Curioso anche che Hinata a inizio film sia timida e insicura come le prime puntate della serie e dei primi capitoli del manga, mentre in seguito, col passare dei minuti, diventa improvvisamente più coraggiosa e non ha timore a dichiarare il suo amore al protagonista. Cambio di personalità un po' forzato a mio avviso, anche se apprezzato. Durante il film speravo che prima o poi terminasse l'introspezione adolescenziale dei due fanciulli, ma, proseguendo nella visione, mi accorgevo come tutto non fosse causale, anzi perfino l'antagonista del film, insignificante e insulso, lo si ricorda unicamente per la sua gelosia verso Naruto e conseguente voglia (pretesa) di prendere in sposa Hinata, a costo di costringerla con la forza. Potrete ben capire come Naruto non si fosse mai spinto così lontano, in senso negativo, perché un conto è dedicare buona parte di un'opera a una storia d'amore tra due personaggi importanti, ben altro invece è dedicare esclusivamente spazio a loro due nelle due ore di film, salvo il combattimento finale e la gelosia dell'antagonista, di nome Toneri, che si trasforma, in alcuni momenti, in uno sfigato in ambito amoroso, triste e depresso, complici le marionette senza anima di cui è circondato. Quasi quasi c'è dispiacere per lui, non essendo un vero e proprio cattivo. Il cattivo di turno è un discendente del Rikudo Sennin e ha grandi poteri oculari, desideroso di raggiungere il famigerato Tenseigan, stato oculare finale che, alla fine di tutto, non sembra un granché, oltre che palesemente inventato sul momento in maniera da attirare nuova gente alla visione del film. Per non parlare poi del power up finale dell'antagonista, orribile dal punto di vista estetico e assolutamente da dimenticare, perché senza nessuna logica e motivazione, nonché sconfitto non da una tecnica di Naruto, bensì dal classico cavallo di battaglia del protagonista, ossia il "volemosebene no jutsu". Per la serie tutti felici e contenti!
Certamente è un film che piacerà ai fan della coppia Naru-Hina, ma non piacerà a tutti gli altri, ad esempio a chi credeva e pensava di ammirare Sasuke con i suoi nuovi poteri e nella sua vita privata, persone che invece resteranno amareggiate dalla presenza nulla del co-protagonista del manga originale. Infatti Sasuke compare in due scene, velocemente, per una durata complessiva di meno di dieci secondi. Comprenderete il mio stato d'animo alla fine del film, quando speravo in un suo intervento, sebbene breve, che in realtà non ha soddisfatto il sottoscritto nemmeno in minima parte. Tanta pubblicità verso la sua presenza importante, secondo i vari trailer e notizie, rivelatasi la più classica delle bufale alle quali ci stiamo abituando sia per i film d'animazione sia per gli altri film. E gli altri personaggi? Importanza nulla o quasi per tutti loro, in quanto, mi preme ripeterlo ancora, il film è basato esclusivamente su due personaggi, nessun altro. Perciò anche Sakura, Sai, Shikamaru, Kakashi e gli altri hanno a disposizione poche battute nell'arco delle due ore del film e altri ancora non hanno neanche questa fortuna, ad esempio Kiba, Shino, Gaara e Rock Lee, personaggi questi non comparsi o comparsi per tre secondi ciascuno, forse meno. Non sappiamo cosa facciano ora, quale sia stata la loro evoluzione (nel caso ci fosse stata) dopo la fine del manga, e appaiono più statici che mai. D'altronde, tengo a precisare che questo film è stato decantato come "l'ultimo" e primo film ufficiale di "Naruto", nel senso che è considerato parte integrante dell'opera principale (il manga) e non come solito filler non canonico. Scelta discutibile a causa della pessima storia e soprattutto della pessima gestione dei vari personaggi. Non poteva esserci fine peggiore a questa opera, apprezzata o meno, da milioni di persone in tutto il mondo.
Le animazioni e i disegni fortunatamente salvano la baracca in un certo senso, risultando di livello eccellente e con nessun difetto grafico. I combattimenti sono resi al meglio, utilizzando la computer grafica in certe scene ma anche i semplici disegni fatti a mano. In particolare ho avuto il piacere di ammirare i primi due minuti, in cui è riassunta la saga di "Naruto", utilizzando la tecnica del bianco e nero, con l'aggiunta di schizzi fluidi e dal tratto spumeggiante, in alcuni suoi momenti salienti che hanno commosso ed emozionato tantissima gente. Forse i minuti migliori dell'intero film...
La colonna sonora, di buon livello, ricalca fortemente le più belle melodie delle serie animate, la prima e la "Shippuden", onorando al meglio Naruto in questo suo cammino finale (?). Peccato che certe melodie sembrano riciclate, ma penso sia preferibile così, in maniera da non recare più danni di quanti non ne siano già stati fatti in questo film.
Delle trovate sono interessanti (vedi la vicenda della sciarpa) ma sono protratte troppo a lungo, provocando un eccessivo romanticismo in un'opera dalla quale ci si aspettava altro. Troppe vicende mielose sono dannose in uno shonen del genere, in quanto non lo trovo il contesto adatto per terminare una saga di successo come "Naruto". Se si trattasse di uno spin-off, lo apprezzerei sicuramente, ma non accetto un finale come questo, che, quindi, boccio senza appello. Il mio voto è 4 e sono buono, visto e considerato la tentazione di abbassarlo a 3, ma poi la scena finale tra Naruto e Hinata mi ha rallegrato e convinto, perché fatta col cuore e senza troppe attese ridicole. Abominevole!
"Ti amo!"
Inizio la recensione con questa citazione presa dal film "The Last: Naruto the Movie", il film d'animazione che mi accingo ad esaminare. Ho scelto di mettere in evidenza proprio questa frase, perché mi sembra la frase più appropriata a descrivere il film d'animazione nella sua interezza, ossia come un'opera romantica che ha in sé ben poco del "Naruto" che conosciamo. Mi sorprende in effetti che nella scheda non sia riportato, tra i generi, quello romantico-sentimentale, poiché in due ore c'è spazio solo per il rapporto-relazione tra Hinata e Naruto, nient'altro. Davvero! Naruto si accorge dell'amore che Hinata prova verso di lui (finalmente!) e ha i più classici complessi da adolescente invaghito, commettendo classici sbagli dettati dall'inesperienza in campo amoroso. Curioso anche che Hinata a inizio film sia timida e insicura come le prime puntate della serie e dei primi capitoli del manga, mentre in seguito, col passare dei minuti, diventa improvvisamente più coraggiosa e non ha timore a dichiarare il suo amore al protagonista. Cambio di personalità un po' forzato a mio avviso, anche se apprezzato. Durante il film speravo che prima o poi terminasse l'introspezione adolescenziale dei due fanciulli, ma, proseguendo nella visione, mi accorgevo come tutto non fosse causale, anzi perfino l'antagonista del film, insignificante e insulso, lo si ricorda unicamente per la sua gelosia verso Naruto e conseguente voglia (pretesa) di prendere in sposa Hinata, a costo di costringerla con la forza. Potrete ben capire come Naruto non si fosse mai spinto così lontano, in senso negativo, perché un conto è dedicare buona parte di un'opera a una storia d'amore tra due personaggi importanti, ben altro invece è dedicare esclusivamente spazio a loro due nelle due ore di film, salvo il combattimento finale e la gelosia dell'antagonista, di nome Toneri, che si trasforma, in alcuni momenti, in uno sfigato in ambito amoroso, triste e depresso, complici le marionette senza anima di cui è circondato. Quasi quasi c'è dispiacere per lui, non essendo un vero e proprio cattivo. Il cattivo di turno è un discendente del Rikudo Sennin e ha grandi poteri oculari, desideroso di raggiungere il famigerato Tenseigan, stato oculare finale che, alla fine di tutto, non sembra un granché, oltre che palesemente inventato sul momento in maniera da attirare nuova gente alla visione del film. Per non parlare poi del power up finale dell'antagonista, orribile dal punto di vista estetico e assolutamente da dimenticare, perché senza nessuna logica e motivazione, nonché sconfitto non da una tecnica di Naruto, bensì dal classico cavallo di battaglia del protagonista, ossia il "volemosebene no jutsu". Per la serie tutti felici e contenti!
Certamente è un film che piacerà ai fan della coppia Naru-Hina, ma non piacerà a tutti gli altri, ad esempio a chi credeva e pensava di ammirare Sasuke con i suoi nuovi poteri e nella sua vita privata, persone che invece resteranno amareggiate dalla presenza nulla del co-protagonista del manga originale. Infatti Sasuke compare in due scene, velocemente, per una durata complessiva di meno di dieci secondi. Comprenderete il mio stato d'animo alla fine del film, quando speravo in un suo intervento, sebbene breve, che in realtà non ha soddisfatto il sottoscritto nemmeno in minima parte. Tanta pubblicità verso la sua presenza importante, secondo i vari trailer e notizie, rivelatasi la più classica delle bufale alle quali ci stiamo abituando sia per i film d'animazione sia per gli altri film. E gli altri personaggi? Importanza nulla o quasi per tutti loro, in quanto, mi preme ripeterlo ancora, il film è basato esclusivamente su due personaggi, nessun altro. Perciò anche Sakura, Sai, Shikamaru, Kakashi e gli altri hanno a disposizione poche battute nell'arco delle due ore del film e altri ancora non hanno neanche questa fortuna, ad esempio Kiba, Shino, Gaara e Rock Lee, personaggi questi non comparsi o comparsi per tre secondi ciascuno, forse meno. Non sappiamo cosa facciano ora, quale sia stata la loro evoluzione (nel caso ci fosse stata) dopo la fine del manga, e appaiono più statici che mai. D'altronde, tengo a precisare che questo film è stato decantato come "l'ultimo" e primo film ufficiale di "Naruto", nel senso che è considerato parte integrante dell'opera principale (il manga) e non come solito filler non canonico. Scelta discutibile a causa della pessima storia e soprattutto della pessima gestione dei vari personaggi. Non poteva esserci fine peggiore a questa opera, apprezzata o meno, da milioni di persone in tutto il mondo.
Le animazioni e i disegni fortunatamente salvano la baracca in un certo senso, risultando di livello eccellente e con nessun difetto grafico. I combattimenti sono resi al meglio, utilizzando la computer grafica in certe scene ma anche i semplici disegni fatti a mano. In particolare ho avuto il piacere di ammirare i primi due minuti, in cui è riassunta la saga di "Naruto", utilizzando la tecnica del bianco e nero, con l'aggiunta di schizzi fluidi e dal tratto spumeggiante, in alcuni suoi momenti salienti che hanno commosso ed emozionato tantissima gente. Forse i minuti migliori dell'intero film...
La colonna sonora, di buon livello, ricalca fortemente le più belle melodie delle serie animate, la prima e la "Shippuden", onorando al meglio Naruto in questo suo cammino finale (?). Peccato che certe melodie sembrano riciclate, ma penso sia preferibile così, in maniera da non recare più danni di quanti non ne siano già stati fatti in questo film.
Delle trovate sono interessanti (vedi la vicenda della sciarpa) ma sono protratte troppo a lungo, provocando un eccessivo romanticismo in un'opera dalla quale ci si aspettava altro. Troppe vicende mielose sono dannose in uno shonen del genere, in quanto non lo trovo il contesto adatto per terminare una saga di successo come "Naruto". Se si trattasse di uno spin-off, lo apprezzerei sicuramente, ma non accetto un finale come questo, che, quindi, boccio senza appello. Il mio voto è 4 e sono buono, visto e considerato la tentazione di abbassarlo a 3, ma poi la scena finale tra Naruto e Hinata mi ha rallegrato e convinto, perché fatta col cuore e senza troppe attese ridicole. Abominevole!
L'ultimo film di "Naruto", l'ultimo lungometraggio che chiude una storia durata sedici anni.
Partirei con una premessa, cioè il sottoscritto non ha mai gradito l'adattamento animato del piccolo ninja né tantomeno i film a lui dedicati che ho solitamente trovato molto insapori. Nonostante queste premesse devo dire che questo lungometraggio mi ha colpito.
Veniamo alla trama: due anni sono passati dai fatti dell'ultima grande guerra ninja (capitolo 699) e il villaggio della foglia è tornato alla normalità. L'attenzione viene portata subito sui due protagonisti del film, cioè Naruto e Hinata, infatti questi ultimi non sono ancora riusciti ad avere una vera maturazione sentimentale: da una parte Hinata non riesce ad esternare i suoi sentimenti, mentre Naruto non sa ancora riconoscere l'amore. In questo contesto fa la sua comparsa Toneri, l'antagonista "di turno", che tenta di rapire i componenti della famiglia Hyuga, riuscendoci solo con la sorella minore di Hinata, Hanabi. Parte da qui la missione di salvataggio che vedrà coinvolti i nostri eroi. Naturalmente mi fermo qui, lungi da me voler creare spoiler.
Ma analizziamo il film. Il comparto tecnico è di prim'ordine, naturalmente; disegni armonici e puliti, le animazioni, specie per quanto riguardano gli scontri, sono di buon livello. Il comparto sonoro più che sufficiente. Non lascio commenti per quanto riguarda la colonna sonora, perché non mi ha colpito particolarmente e quindi nell'arco di un paio di ore mi è scivolata via dalla memoria. In sintesi, un comparto tecnico più che sufficiente, che non ci fa strappare i capelli dalla bellezza, ma che porta a casa ampiamente la pagnotta.
La storia incredibilmente ("incredibilmente" se tengo conto dell'anime e dei film precedenti, fatto salvo forse "La via dei ninja") è ciò che mi ha portato a dare un 8 a questo film; come detto in precedenza, questo lungometraggio va considerato come una specie di capitolo 699,5; cioè ha come obbiettivo riempire quel vuoto temporale tra l'ultimo capitolo manga e il suo precedente. Ci sarebbero tantissime cose da raccontare, come Kakashi sia stato nominato Hokage, la relazione tra Sakura e Sasuke etc., ma (con tanto coraggio) si è deciso di puntare tutto sulla storia d'amore tra Naruto e Hinata, soprattutto sulla scoperta e la comprensione dell'amore da parte di Naruto. Non mancheranno flashback di contorno e dialoghi chiarificativi sui propri sentimenti, vedi quello tra Sakura e Naruto.
Insomma, a parte lo scontro finale obbligatorio, questa è una storia d'amore prima che shonen; per me una scelta coraggiosa e matura, da premiare con un buon voto.
Nota a margine: nel trailer si fa intuire una presenza importante di Sasuke nel film... maledetti trailer!
Partirei con una premessa, cioè il sottoscritto non ha mai gradito l'adattamento animato del piccolo ninja né tantomeno i film a lui dedicati che ho solitamente trovato molto insapori. Nonostante queste premesse devo dire che questo lungometraggio mi ha colpito.
Veniamo alla trama: due anni sono passati dai fatti dell'ultima grande guerra ninja (capitolo 699) e il villaggio della foglia è tornato alla normalità. L'attenzione viene portata subito sui due protagonisti del film, cioè Naruto e Hinata, infatti questi ultimi non sono ancora riusciti ad avere una vera maturazione sentimentale: da una parte Hinata non riesce ad esternare i suoi sentimenti, mentre Naruto non sa ancora riconoscere l'amore. In questo contesto fa la sua comparsa Toneri, l'antagonista "di turno", che tenta di rapire i componenti della famiglia Hyuga, riuscendoci solo con la sorella minore di Hinata, Hanabi. Parte da qui la missione di salvataggio che vedrà coinvolti i nostri eroi. Naturalmente mi fermo qui, lungi da me voler creare spoiler.
Ma analizziamo il film. Il comparto tecnico è di prim'ordine, naturalmente; disegni armonici e puliti, le animazioni, specie per quanto riguardano gli scontri, sono di buon livello. Il comparto sonoro più che sufficiente. Non lascio commenti per quanto riguarda la colonna sonora, perché non mi ha colpito particolarmente e quindi nell'arco di un paio di ore mi è scivolata via dalla memoria. In sintesi, un comparto tecnico più che sufficiente, che non ci fa strappare i capelli dalla bellezza, ma che porta a casa ampiamente la pagnotta.
La storia incredibilmente ("incredibilmente" se tengo conto dell'anime e dei film precedenti, fatto salvo forse "La via dei ninja") è ciò che mi ha portato a dare un 8 a questo film; come detto in precedenza, questo lungometraggio va considerato come una specie di capitolo 699,5; cioè ha come obbiettivo riempire quel vuoto temporale tra l'ultimo capitolo manga e il suo precedente. Ci sarebbero tantissime cose da raccontare, come Kakashi sia stato nominato Hokage, la relazione tra Sakura e Sasuke etc., ma (con tanto coraggio) si è deciso di puntare tutto sulla storia d'amore tra Naruto e Hinata, soprattutto sulla scoperta e la comprensione dell'amore da parte di Naruto. Non mancheranno flashback di contorno e dialoghi chiarificativi sui propri sentimenti, vedi quello tra Sakura e Naruto.
Insomma, a parte lo scontro finale obbligatorio, questa è una storia d'amore prima che shonen; per me una scelta coraggiosa e matura, da premiare con un buon voto.
Nota a margine: nel trailer si fa intuire una presenza importante di Sasuke nel film... maledetti trailer!