Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A's
Dopo una prima stagione di grande successo, nel 2005 va in onda una nuova serie dedicata alla maghetta Nanoha: “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A’s” è ancora una volta realizzata dallo studio Seven Arcs e consta di tredici episodi. Il soggetto originale è sempre di Masaki Tsuzuki, mentre Keizo Kusakawa (“Mayoi Neko Overrun”, “Dog Days”) subentra ad Akiyuki Shinbo nella direzione dell’anime.
Sei mesi dopo il caso dei Jewel Seed, Nanoha, la sua nuova amica Fate e i membri dell’astronave Asura si ritrovano ad affrontare un nuovo nemico: si tratta dei cavalieri Belka, maghi che utilizzano un sistema di combattimento particolarmente potente con lo scopo di completare il Libro dell’Oscurità, un artefatto in grado di portare alla distruzione.
Se la prima stagione poteva considerarsi un ottimo e innovativo mahou shoujo, il secondo capitolo di “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha” alza leggermente l’asticella e si rivela un prodotto anche superiore al suo predecessore. Le brevi scenette filler condite di tanto in tanto da qualche elemento ecchi, infatti, lasciano completamente spazio a una storia lodevolmente costruita e narrata. Lo sviluppo procede lineare e senza intoppi, i vari eventi si susseguono con la giusta rapidità e senza punti morti, i colpi di scena sono parecchi e per nulla scontati. L’opera, inoltre, tratta ancora una volta di temi importanti e attinenti al genere di appartenenza, in particolare del bisogno di instaurare dei legami affettivi che ridiano nuovo significato alla propria vita e della possibilità, anche per le creature artificiali, di essere accettati da qualcuno e provare emozioni umane.
Al già folto cast della prima serie si aggiunge un buon numero di nuovi personaggi: anche stavolta, nonostante la cospicua quantità di attori che si muove sul palcoscenico, un’adeguata caratterizzazione è riservata a ciascuna delle new entry. Per fortuna nessuno dei personaggi che già conoscevamo viene messo in disparte, e anzi si potrebbe dire che in questa seconda stagione verranno approfonditi alcuni aspetti di molti dei comprimari.
Per quanto riguarda il lato tecnico, il character design è sempre molto originale per quel che concerne le divise da combattimento (sgargianti e variegate sono infatti le armature dei cavalieri Belka); disegni e animazioni si attestano invece su livelli buoni ma non eccezionali. Le ultime, assieme agli effetti speciali, riescono comunque a regalarci scene d’azione di alta qualità: gli innumerevoli combattimenti, dinamici e ricchi di attacchi speciali differenti, costituiscono indubbiamente uno dei punti forti della serie. La colonna sonora curata sempre da Hiroaki Sano compie egregiamente il suo lavoro, mentre Nana Mizuki incide nuove tracce (l’opening “Eternal Blaze” e l’insert song “Brave Phoenix”) che rispecchiano perfettamente lo stile dell’opera. Ugualmente degna di nota è l’eterea “Snow Rain” interpretata da Kana Ueda, doppiatrice di Hayate.
Tirando le somme, “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A’s” si sviluppa sull’ottima scia del suo predecessore, eliminandone tra l’altro i piccoli difetti. Il giudizio è dunque migliore e, ovviamente, ampiamente positivo.
Sei mesi dopo il caso dei Jewel Seed, Nanoha, la sua nuova amica Fate e i membri dell’astronave Asura si ritrovano ad affrontare un nuovo nemico: si tratta dei cavalieri Belka, maghi che utilizzano un sistema di combattimento particolarmente potente con lo scopo di completare il Libro dell’Oscurità, un artefatto in grado di portare alla distruzione.
Se la prima stagione poteva considerarsi un ottimo e innovativo mahou shoujo, il secondo capitolo di “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha” alza leggermente l’asticella e si rivela un prodotto anche superiore al suo predecessore. Le brevi scenette filler condite di tanto in tanto da qualche elemento ecchi, infatti, lasciano completamente spazio a una storia lodevolmente costruita e narrata. Lo sviluppo procede lineare e senza intoppi, i vari eventi si susseguono con la giusta rapidità e senza punti morti, i colpi di scena sono parecchi e per nulla scontati. L’opera, inoltre, tratta ancora una volta di temi importanti e attinenti al genere di appartenenza, in particolare del bisogno di instaurare dei legami affettivi che ridiano nuovo significato alla propria vita e della possibilità, anche per le creature artificiali, di essere accettati da qualcuno e provare emozioni umane.
Al già folto cast della prima serie si aggiunge un buon numero di nuovi personaggi: anche stavolta, nonostante la cospicua quantità di attori che si muove sul palcoscenico, un’adeguata caratterizzazione è riservata a ciascuna delle new entry. Per fortuna nessuno dei personaggi che già conoscevamo viene messo in disparte, e anzi si potrebbe dire che in questa seconda stagione verranno approfonditi alcuni aspetti di molti dei comprimari.
Per quanto riguarda il lato tecnico, il character design è sempre molto originale per quel che concerne le divise da combattimento (sgargianti e variegate sono infatti le armature dei cavalieri Belka); disegni e animazioni si attestano invece su livelli buoni ma non eccezionali. Le ultime, assieme agli effetti speciali, riescono comunque a regalarci scene d’azione di alta qualità: gli innumerevoli combattimenti, dinamici e ricchi di attacchi speciali differenti, costituiscono indubbiamente uno dei punti forti della serie. La colonna sonora curata sempre da Hiroaki Sano compie egregiamente il suo lavoro, mentre Nana Mizuki incide nuove tracce (l’opening “Eternal Blaze” e l’insert song “Brave Phoenix”) che rispecchiano perfettamente lo stile dell’opera. Ugualmente degna di nota è l’eterea “Snow Rain” interpretata da Kana Ueda, doppiatrice di Hayate.
Tirando le somme, “Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A’s” si sviluppa sull’ottima scia del suo predecessore, eliminandone tra l’altro i piccoli difetti. Il giudizio è dunque migliore e, ovviamente, ampiamente positivo.
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
Pur proponendo temi molto diversi, a tratti scuri e perfino crudi, per il suo genere di appartenenza “Maho Shojo Lyrical Nanoha” riuscì, non si sa come, ad avere un grosso seguito tra gli amanti del genere maho shojo proprio per ciò che la serie offrì, come il concetto di magia usato a livello tecnologico con elementi tipici di un anime mecha, come scettri meccanici con A.I. senziente, scontri che ricordano proprio gli assalti mordi e fuggi visti in svariate serie robotiche, e perfino astronavi da guerra: tutto ciò che manderebbe in brodo di giuggiole un appassionato di sci-fi, unito vagamente ai temi dei maho shojo. Ma l’elemento che rese la serie degna di attenzione fu il complesso legame delle due protagoniste, ovvero Nanoha Takamachi e Fate Testarossa, una l’opposto dell'altra in tutto, dalle amicizie (Nanoha aveva le sue amiche Arisa e Suzuka, il suo famiglio furetto Yuno e l’equipaggio della nave Ashura, tra cui la simpatica Lindy Harlaown e il figlio Chrono, mentre Fate aveva solo la sua amica famiglio Arf) alla famiglia (per Nanoha la sua gentile famiglia, mentre per Fate la crudele Precia e i suoi allucinanti “approcci” anti-materni), ricordate soprattutto per la difficile nascita della loro amicizia, conosciutesi in battaglia come nemiche e avversarie per poi divenire alleate nella dura sfida finale, culminata infine nel dolcissimo momento nel ponte, con la promessa che un giorno si sarebbero riviste.
Con “Maho Shojo Lyrical Nanoha A’s” veniamo catapultati in una nuova e avvincente avventura che porterà le due protagoniste a unire finalmente le forze contro una nuova minaccia rappresentata dal più pericoloso dei Lost Logia: Il Book of Darkness.
Sono passati sei mesi dopo l’archiviazione del caso riguardante i Jewel Seed, e vediamo Nanoha tornare a frequentare la vita di tutti i giorni tra casa, scuola e amiche, esercitandosi quando può nell’uso della magia con il suo Device Raging Heart in caso di bisogno. Ma, nonostante il tempo trascorso, non ha mai dimenticato la sua lontana amica Fate, posta, insieme al suo famiglio Arf, sotto la protezione della TSAB. Fortunatamente le due amiche hanno avuto modo di tenersi in contatto mediante dei DVD in modo da aggiornarsi su eventuali novità (come il fatto che Fate è stata presa in custodia nonché adottata dall’ammiraglio Lindy, ottenendo finalmente una vera e propria figura materna), ma l’attesa di rivedersi è enorme per entrambe.
Sfortunatamente, una sera, Nanoha viene assalita da una misteriosa maga, e nel breve, ma feroce, scontro ha la peggio, e il suo Device viene terribilmente danneggiato; Fate, Arf e Yuno arrivano tempestivamente a salvarla, ma anche altri misteriosi maghi fanno la loro apparizione. Anche Fate e Arf vengono messi allo sbaraglio, e anche il Device di Fate, Bardiche, viene reso inservibile, anche se alla fine Nanoha riesce a distruggere la barriera magica che delimitava la zona con il suo potentissimo Starlight Breaker, prima di perdere i sensi poiché il suo Linker Cores, la fonte magica di ogni mago, è stato rubato da uno dei misteriosi maghi.
Portate su Mid-childa, curate, e dopo aver assistito all’attesissima e dolcissima riunione, per Nanoha e Fate è tempo di venire messe al corrente. Si scopre che i maghi affrontati appartengono all’antichissima razza guerriera Belka, la quale usa uno stile magico e un sistema di Device (le cui A.I. parlano tedesco) molto diverso; nel contempo vengono registrate svariate segnalazioni di furto di svariati Linker Cores di svariati maghi e bestie magiche per mano loro. Ma la cosa peggiore è che loro possiedono il Book of Darkness, il più pericoloso esemplare di Lost Logia riconosciuto finora, il quale guadagna energia per ogni pagina riempita con l’energia magica altrui. La loro missione è quindi fermare questi continui assalti, e per farlo ottengono i loro Device, riparati, nonché più potenti per via dell’implementazione del sistema dei Device di tipo Belka.
Oltre a momenti dedicati a Nanoha e Fate, specialmente quando quest’ultima conoscerà le amiche e la famiglia della sua amica, oltre a dei brevi ma dolci momenti tra loro e i vari personaggi di Mid-childa, in particolare per Lindy e suo figlio Chrono, dal momento che non possiedono ricordi felici del Book of Darkness per il fatto che fu la causa della morte del padre di Chrono e quindi del marito di Lindy, avremo modo di conoscere i quattro maghi uniti sotto il nome di Wolkenritter, ovvero: la seria e calma Signum e il suo Device spada Laevatein, con la quale affronterà in più occasioni Fate, fino a sviluppare un legame di rispetto e stima; la dolce e materna Shamal con i suoi Device anelli Klarwind, la quale diverrà l’opposto di Yuno; la piccola ma focosa Vita e il suo pericoloso, in tutti i sensi, Device martello Graf Eisen con il quale affronterà più volta Nanoha, rivelandosi il suo totale opposto, arrivando più volte a sbagliare apposta il nome di lei; e infine il freddo e silenzioso Zafira, in realtà un famiglio lupo il quale affronterà Arf in serrati corpo a corpo.
Pur essendo, tecnicamente, nemici, dal momento che essi sono il sistema di difesa del Book of Darkenss, si finisce per affezionarsi molto a loro per molte cose, ma in particolare per il legame che li lega alla giovane Hayate Yagami, una giovane ragazza da tempo paralizzata alle gambe, costretta sulla sedia a rotelle, che è stata scelta come nuova portatrice del libro, quindi la padrona dei Wolkenritter; col tempo svilupperà con loro un forte legame, vedendo i suoi quattro guardiani non solo come amici, ma anche come una famiglia. Quando il terribile libro comincerà a privarla delle sue forze, e a ucciderla nel caso non fosse completato, i quattro guerrieri saranno costretti a completare la loro missione in modo da poter salvare la loro padrona, nonché amica, con i poteri che il libro può conferire una volta completato.
Ciò porterà i due gruppi di maghi a una battaglia molto difficile, non solo perché ognuno vede l’altro come obiettivo o ostacolo, ma anche a una battaglia di incomprensioni e di tentativi di contatto molto difficili, dove a parlare sono soltanto le voci degli A.I. dei Device, che verranno risolti quando avverrà l’incontro tra Hayate e Suzuka, una delle compagne di classe nonché amica di Nanoha insieme ad Arisa, e alla reazione a catena che porterà Nanoha e Fate a conoscerla e infine a incontrare i loro avversari, per poi culminare nello scontro decisivo contro il Libro stesso, e il suo sistema difensivo finale.
Graficamente il titolo riesce a fare il suo dovere, cosi come il comparto sonoro, con musiche molto ben orchestrate, in particolare l’opening e l’ending, che mostrano in più di un’occasione il forte legame fra le due protagoniste - specialmente l’ending, i cui testi e immagini sottolineano un elemento particolare della serie e i suoi seguiti, in cui si respira una componente shojo-ai fra le due protagoniste.
“Maho Shojo Lyrical Nanoha A’s” riporta in azione, anche stavolta con tredici ma intensi episodi, le due piccole ma potentissime maghe tecnologiche conosciute nella prima serie, qui finalmente amiche e alleate, in una nuova e intensa avventura che mantiene ed evolve tutte le caratteristiche della precedente serie, espandendone l’ambientazione e gli elementi che si muovono, dando alla serie un tocco di intensità contenutistica in più su tutto. Se avete amato la prima ed emozionante serie, non potete di certo perdervi anche questa.
Pur proponendo temi molto diversi, a tratti scuri e perfino crudi, per il suo genere di appartenenza “Maho Shojo Lyrical Nanoha” riuscì, non si sa come, ad avere un grosso seguito tra gli amanti del genere maho shojo proprio per ciò che la serie offrì, come il concetto di magia usato a livello tecnologico con elementi tipici di un anime mecha, come scettri meccanici con A.I. senziente, scontri che ricordano proprio gli assalti mordi e fuggi visti in svariate serie robotiche, e perfino astronavi da guerra: tutto ciò che manderebbe in brodo di giuggiole un appassionato di sci-fi, unito vagamente ai temi dei maho shojo. Ma l’elemento che rese la serie degna di attenzione fu il complesso legame delle due protagoniste, ovvero Nanoha Takamachi e Fate Testarossa, una l’opposto dell'altra in tutto, dalle amicizie (Nanoha aveva le sue amiche Arisa e Suzuka, il suo famiglio furetto Yuno e l’equipaggio della nave Ashura, tra cui la simpatica Lindy Harlaown e il figlio Chrono, mentre Fate aveva solo la sua amica famiglio Arf) alla famiglia (per Nanoha la sua gentile famiglia, mentre per Fate la crudele Precia e i suoi allucinanti “approcci” anti-materni), ricordate soprattutto per la difficile nascita della loro amicizia, conosciutesi in battaglia come nemiche e avversarie per poi divenire alleate nella dura sfida finale, culminata infine nel dolcissimo momento nel ponte, con la promessa che un giorno si sarebbero riviste.
Con “Maho Shojo Lyrical Nanoha A’s” veniamo catapultati in una nuova e avvincente avventura che porterà le due protagoniste a unire finalmente le forze contro una nuova minaccia rappresentata dal più pericoloso dei Lost Logia: Il Book of Darkness.
Sono passati sei mesi dopo l’archiviazione del caso riguardante i Jewel Seed, e vediamo Nanoha tornare a frequentare la vita di tutti i giorni tra casa, scuola e amiche, esercitandosi quando può nell’uso della magia con il suo Device Raging Heart in caso di bisogno. Ma, nonostante il tempo trascorso, non ha mai dimenticato la sua lontana amica Fate, posta, insieme al suo famiglio Arf, sotto la protezione della TSAB. Fortunatamente le due amiche hanno avuto modo di tenersi in contatto mediante dei DVD in modo da aggiornarsi su eventuali novità (come il fatto che Fate è stata presa in custodia nonché adottata dall’ammiraglio Lindy, ottenendo finalmente una vera e propria figura materna), ma l’attesa di rivedersi è enorme per entrambe.
Sfortunatamente, una sera, Nanoha viene assalita da una misteriosa maga, e nel breve, ma feroce, scontro ha la peggio, e il suo Device viene terribilmente danneggiato; Fate, Arf e Yuno arrivano tempestivamente a salvarla, ma anche altri misteriosi maghi fanno la loro apparizione. Anche Fate e Arf vengono messi allo sbaraglio, e anche il Device di Fate, Bardiche, viene reso inservibile, anche se alla fine Nanoha riesce a distruggere la barriera magica che delimitava la zona con il suo potentissimo Starlight Breaker, prima di perdere i sensi poiché il suo Linker Cores, la fonte magica di ogni mago, è stato rubato da uno dei misteriosi maghi.
Portate su Mid-childa, curate, e dopo aver assistito all’attesissima e dolcissima riunione, per Nanoha e Fate è tempo di venire messe al corrente. Si scopre che i maghi affrontati appartengono all’antichissima razza guerriera Belka, la quale usa uno stile magico e un sistema di Device (le cui A.I. parlano tedesco) molto diverso; nel contempo vengono registrate svariate segnalazioni di furto di svariati Linker Cores di svariati maghi e bestie magiche per mano loro. Ma la cosa peggiore è che loro possiedono il Book of Darkness, il più pericoloso esemplare di Lost Logia riconosciuto finora, il quale guadagna energia per ogni pagina riempita con l’energia magica altrui. La loro missione è quindi fermare questi continui assalti, e per farlo ottengono i loro Device, riparati, nonché più potenti per via dell’implementazione del sistema dei Device di tipo Belka.
Oltre a momenti dedicati a Nanoha e Fate, specialmente quando quest’ultima conoscerà le amiche e la famiglia della sua amica, oltre a dei brevi ma dolci momenti tra loro e i vari personaggi di Mid-childa, in particolare per Lindy e suo figlio Chrono, dal momento che non possiedono ricordi felici del Book of Darkness per il fatto che fu la causa della morte del padre di Chrono e quindi del marito di Lindy, avremo modo di conoscere i quattro maghi uniti sotto il nome di Wolkenritter, ovvero: la seria e calma Signum e il suo Device spada Laevatein, con la quale affronterà in più occasioni Fate, fino a sviluppare un legame di rispetto e stima; la dolce e materna Shamal con i suoi Device anelli Klarwind, la quale diverrà l’opposto di Yuno; la piccola ma focosa Vita e il suo pericoloso, in tutti i sensi, Device martello Graf Eisen con il quale affronterà più volta Nanoha, rivelandosi il suo totale opposto, arrivando più volte a sbagliare apposta il nome di lei; e infine il freddo e silenzioso Zafira, in realtà un famiglio lupo il quale affronterà Arf in serrati corpo a corpo.
Pur essendo, tecnicamente, nemici, dal momento che essi sono il sistema di difesa del Book of Darkenss, si finisce per affezionarsi molto a loro per molte cose, ma in particolare per il legame che li lega alla giovane Hayate Yagami, una giovane ragazza da tempo paralizzata alle gambe, costretta sulla sedia a rotelle, che è stata scelta come nuova portatrice del libro, quindi la padrona dei Wolkenritter; col tempo svilupperà con loro un forte legame, vedendo i suoi quattro guardiani non solo come amici, ma anche come una famiglia. Quando il terribile libro comincerà a privarla delle sue forze, e a ucciderla nel caso non fosse completato, i quattro guerrieri saranno costretti a completare la loro missione in modo da poter salvare la loro padrona, nonché amica, con i poteri che il libro può conferire una volta completato.
Ciò porterà i due gruppi di maghi a una battaglia molto difficile, non solo perché ognuno vede l’altro come obiettivo o ostacolo, ma anche a una battaglia di incomprensioni e di tentativi di contatto molto difficili, dove a parlare sono soltanto le voci degli A.I. dei Device, che verranno risolti quando avverrà l’incontro tra Hayate e Suzuka, una delle compagne di classe nonché amica di Nanoha insieme ad Arisa, e alla reazione a catena che porterà Nanoha e Fate a conoscerla e infine a incontrare i loro avversari, per poi culminare nello scontro decisivo contro il Libro stesso, e il suo sistema difensivo finale.
Graficamente il titolo riesce a fare il suo dovere, cosi come il comparto sonoro, con musiche molto ben orchestrate, in particolare l’opening e l’ending, che mostrano in più di un’occasione il forte legame fra le due protagoniste - specialmente l’ending, i cui testi e immagini sottolineano un elemento particolare della serie e i suoi seguiti, in cui si respira una componente shojo-ai fra le due protagoniste.
“Maho Shojo Lyrical Nanoha A’s” riporta in azione, anche stavolta con tredici ma intensi episodi, le due piccole ma potentissime maghe tecnologiche conosciute nella prima serie, qui finalmente amiche e alleate, in una nuova e intensa avventura che mantiene ed evolve tutte le caratteristiche della precedente serie, espandendone l’ambientazione e gli elementi che si muovono, dando alla serie un tocco di intensità contenutistica in più su tutto. Se avete amato la prima ed emozionante serie, non potete di certo perdervi anche questa.
Sono passati sei mesi da quando Nanoha si è separata da Fate in seguito alla risoluzione del caso che le vedeva coinvolte, e ora è tornata alla sua vita normale continuando comunque ad allenarsi nella magia, nell'attesa di poter rivedere la sua ormai carissima amica.
Una sera, però, Nanoha viene improvvisamente attaccata da una giovane maga di origine sconosciuta e si trova a dover ingaggiare nuovamente battaglia. Quasi sul punto di soccombere per la maggiore potenza del nemico, per Nanoha sarebbe la fine se non arrivassero in suo soccorso proprio Fate, insieme al suo fedele famiglio Arf e al "vecchio socio" Yuuno.
Sfuggito con fatica dagli assalitori, il gruppo si trova così riunito ancora una volta e Nanoha, insieme a Fate, decide di collaborare con gli agenti dell'agenzia d'amministrazione dello spazio-tempo per indagare sui nuovi nemici...
Prodotto l'anno immediatamente successivo alla prima stagione, Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A'S (sigla da leggersi nell'inglese "ace", come "Asso", in base agli intenti degli autori) segna il ritorno con una nuova avventura per l'ormai inseparabile coppia Nanoha-Fate rapidamente entrata nel cuore degli spettatori.
Ed è un ritorno che ci porta subito nel vivo dell'azione con giusto una minima e formale preparazione quasi che fosse una la vecchia serie che prosegue naturalmente. In effetti delle protagoniste e dei loro alleati lo spettatore fedele sa già tutto e non c'è più bisogno di un lungo riscaldamento.
La partenza con scatto però non fa stravolgere lo stile peculiare di Nanoha né tanto meno la caratterizzazione dei suoi personaggi. E perciò ritroviamo lo stesso registro "gentile" che ne caratterizzava i dialoghi e l'originale alchimia fra magia e tecnologia (stavolta però più marcatamente presente) con combattimenti "da shounen" che avevano dato peculiarità alla serie. Anche il comparto tecnico viene confermato sugli stessi livelli con forse una maggiore cura negli effetti speciali.
Ma Nanoha A'S non è, come potrebbe sembrare inizialmente, un semplice seguito all'insegna del motto "squadra che vince non si cambia", perché vi sono diversi interventi volti a migliorare quella che era una base iniziale già molto buona.
Si inizia dalla storia, ora più intricata e meno lineare della precedente, con alcuni retroscena e allargamenti dell'orizzonte su quello che è l'universo in cui si ambienta Nanoha. Ma ancora, e come del resto era già stato in precedenza, il potenziale della serie si rivela mediante la contrapposizione tra i "buoni" e i loro antagonisti, che mai sono dei meri malvagi con il monotematico chiodo fisso della distruzione, ma piuttosto delle persone costrette alla lotta per raggiungere una diversa giustizia.
In Nanoha A'S questo ruolo tocca ai "Cavalieri Belka" (Wolkenritter), un gruppo di guerrieri magici dall'origine leggendaria e misteriosa, formato da Vita, una maga simile come tipologia a Nanoha, da Shamal, gentile maga esperta in magie curative, dal famiglio Zafira e dalla loro leader, la solenne guerriera spadaccina Signum - quattro nomi tutti ricavati da modelli di automobili un po' come le CLAMP fecero in "Magic Knight" Rayearth per vari personaggi principali e non.
Nel legame verso la loro padrona Hayate Yagami, una ragazzina della stessa età di Nanoha e Fate costretta su una sedia a rotelle da una malattia, sarà nascosta la risposta al perché delle loro azioni e del loro essere nemesi del gruppo di Nanoha. Ed è da questo scontrarsi che vedremo venire alla luce il carattere e la personalità dei nuovi personaggi e l'ulteriore crescita di quelli che già conoscevamo.
I Belka dal canto loro si riveleranno dei personaggi interessanti e sapientemente caratterizzati così come la suddetta Hayate che nel corso della storia diventerà sempre più centrale. Il cast già ampio e molto convincente in partenza va quindi ad arricchirsi con nuove e significative presenze. E tra nuovi e vecchi elementi nasceranno anche nuovi "giochi a due", tra i quali spicca quello di ardente rivalità combinato tra Signum e Fate.
Ed è proprio qui che quest'anime fa valere le sue carte migliori ampliando ed esaltando quanto si era visto nel suo predecessore: non una "classica" lotta tra il bene e il male, ma un confronto tra due parti aventi entrambi l'obbiettivo di raggiungere la propria giustizia. Uno scontro giocato non solo all'arma bianca o all'ultimo incantesimo, ma anche sul piano, emotivo ove valenti spiriti affilati come lame faranno vibrare l'arena quanto e più delle armi.
Cuore e massimo punto di forza di Nanoha A'S è dunque costituito dal suo unico cast di personaggi con l'ovvio appoggio di un doppiaggio di pregevole fattura sul quale ritroviamo Yukami Tamura (Nanoha) e Nana Mizuki (Fate), cui si aggiungono altri ottimi interpreti, come Kana Ueda (Hayate) e Kaori Shimizu (Signum).
Si conferma il buon livello anche per le musiche e si conferma anche il coinvolgimento della Mizuki nella bella sigla d'apertura "Eternal Blaze" (e anche in "Brave Phoenix", brano che si sentirà verso la fine) e della Tamura nella sigla di chiusura "Spiritual Garden".
Tra similitudini stilistiche e formali, Nanoha A'S quasi rischia di ripetere l'errore del suo predecessore e di smorzarsi nel finale: colpevole è forse il "Boss finale", minaccioso e affascinante nella sua forma intermedia, interlocutorio e statico in quella finale. Ironia della sorte, ma l'anime pare seguire forse inconsapevolmente in questo frangente le orme di un altro campione della vecchia generazione del majokko quale "Sailor Moon S" e del suo impersonale nemico Pharaoh 90 .
Opinioni, analogie magari forzate, forse un calo nel finale c'è, ma poco viene pregiudicato in fin dei conti.
Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A'S si pone quindi al contempo come nuova e ulteriore evoluzione e consacrazione di questa saga che ha portato il genere delle "maghette" sotto una nuova veste nel nuovo millennio.
Una storia che appassiona e commuove, che si proietta verso temi importanti come quello della solitudine o dell'emarginazione, ma senza mai sfociare nel tragico strappalacrime, riuscendo nei momenti appropriati a strappare qualche sorriso e a divertire visivamente lo spettatore con combattimenti ben orchestrati.
Un anime di altissimo livello, che nell'ambito del majokko degli anni 2000 si pone come il migliore del suo decennio al pari dell'ottimo, e suo complementare, Pretty Cure Splash Star.
Una sera, però, Nanoha viene improvvisamente attaccata da una giovane maga di origine sconosciuta e si trova a dover ingaggiare nuovamente battaglia. Quasi sul punto di soccombere per la maggiore potenza del nemico, per Nanoha sarebbe la fine se non arrivassero in suo soccorso proprio Fate, insieme al suo fedele famiglio Arf e al "vecchio socio" Yuuno.
Sfuggito con fatica dagli assalitori, il gruppo si trova così riunito ancora una volta e Nanoha, insieme a Fate, decide di collaborare con gli agenti dell'agenzia d'amministrazione dello spazio-tempo per indagare sui nuovi nemici...
Prodotto l'anno immediatamente successivo alla prima stagione, Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A'S (sigla da leggersi nell'inglese "ace", come "Asso", in base agli intenti degli autori) segna il ritorno con una nuova avventura per l'ormai inseparabile coppia Nanoha-Fate rapidamente entrata nel cuore degli spettatori.
Ed è un ritorno che ci porta subito nel vivo dell'azione con giusto una minima e formale preparazione quasi che fosse una la vecchia serie che prosegue naturalmente. In effetti delle protagoniste e dei loro alleati lo spettatore fedele sa già tutto e non c'è più bisogno di un lungo riscaldamento.
La partenza con scatto però non fa stravolgere lo stile peculiare di Nanoha né tanto meno la caratterizzazione dei suoi personaggi. E perciò ritroviamo lo stesso registro "gentile" che ne caratterizzava i dialoghi e l'originale alchimia fra magia e tecnologia (stavolta però più marcatamente presente) con combattimenti "da shounen" che avevano dato peculiarità alla serie. Anche il comparto tecnico viene confermato sugli stessi livelli con forse una maggiore cura negli effetti speciali.
Ma Nanoha A'S non è, come potrebbe sembrare inizialmente, un semplice seguito all'insegna del motto "squadra che vince non si cambia", perché vi sono diversi interventi volti a migliorare quella che era una base iniziale già molto buona.
Si inizia dalla storia, ora più intricata e meno lineare della precedente, con alcuni retroscena e allargamenti dell'orizzonte su quello che è l'universo in cui si ambienta Nanoha. Ma ancora, e come del resto era già stato in precedenza, il potenziale della serie si rivela mediante la contrapposizione tra i "buoni" e i loro antagonisti, che mai sono dei meri malvagi con il monotematico chiodo fisso della distruzione, ma piuttosto delle persone costrette alla lotta per raggiungere una diversa giustizia.
In Nanoha A'S questo ruolo tocca ai "Cavalieri Belka" (Wolkenritter), un gruppo di guerrieri magici dall'origine leggendaria e misteriosa, formato da Vita, una maga simile come tipologia a Nanoha, da Shamal, gentile maga esperta in magie curative, dal famiglio Zafira e dalla loro leader, la solenne guerriera spadaccina Signum - quattro nomi tutti ricavati da modelli di automobili un po' come le CLAMP fecero in "Magic Knight" Rayearth per vari personaggi principali e non.
Nel legame verso la loro padrona Hayate Yagami, una ragazzina della stessa età di Nanoha e Fate costretta su una sedia a rotelle da una malattia, sarà nascosta la risposta al perché delle loro azioni e del loro essere nemesi del gruppo di Nanoha. Ed è da questo scontrarsi che vedremo venire alla luce il carattere e la personalità dei nuovi personaggi e l'ulteriore crescita di quelli che già conoscevamo.
I Belka dal canto loro si riveleranno dei personaggi interessanti e sapientemente caratterizzati così come la suddetta Hayate che nel corso della storia diventerà sempre più centrale. Il cast già ampio e molto convincente in partenza va quindi ad arricchirsi con nuove e significative presenze. E tra nuovi e vecchi elementi nasceranno anche nuovi "giochi a due", tra i quali spicca quello di ardente rivalità combinato tra Signum e Fate.
Ed è proprio qui che quest'anime fa valere le sue carte migliori ampliando ed esaltando quanto si era visto nel suo predecessore: non una "classica" lotta tra il bene e il male, ma un confronto tra due parti aventi entrambi l'obbiettivo di raggiungere la propria giustizia. Uno scontro giocato non solo all'arma bianca o all'ultimo incantesimo, ma anche sul piano, emotivo ove valenti spiriti affilati come lame faranno vibrare l'arena quanto e più delle armi.
Cuore e massimo punto di forza di Nanoha A'S è dunque costituito dal suo unico cast di personaggi con l'ovvio appoggio di un doppiaggio di pregevole fattura sul quale ritroviamo Yukami Tamura (Nanoha) e Nana Mizuki (Fate), cui si aggiungono altri ottimi interpreti, come Kana Ueda (Hayate) e Kaori Shimizu (Signum).
Si conferma il buon livello anche per le musiche e si conferma anche il coinvolgimento della Mizuki nella bella sigla d'apertura "Eternal Blaze" (e anche in "Brave Phoenix", brano che si sentirà verso la fine) e della Tamura nella sigla di chiusura "Spiritual Garden".
Tra similitudini stilistiche e formali, Nanoha A'S quasi rischia di ripetere l'errore del suo predecessore e di smorzarsi nel finale: colpevole è forse il "Boss finale", minaccioso e affascinante nella sua forma intermedia, interlocutorio e statico in quella finale. Ironia della sorte, ma l'anime pare seguire forse inconsapevolmente in questo frangente le orme di un altro campione della vecchia generazione del majokko quale "Sailor Moon S" e del suo impersonale nemico Pharaoh 90 .
Opinioni, analogie magari forzate, forse un calo nel finale c'è, ma poco viene pregiudicato in fin dei conti.
Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A'S si pone quindi al contempo come nuova e ulteriore evoluzione e consacrazione di questa saga che ha portato il genere delle "maghette" sotto una nuova veste nel nuovo millennio.
Una storia che appassiona e commuove, che si proietta verso temi importanti come quello della solitudine o dell'emarginazione, ma senza mai sfociare nel tragico strappalacrime, riuscendo nei momenti appropriati a strappare qualche sorriso e a divertire visivamente lo spettatore con combattimenti ben orchestrati.
Un anime di altissimo livello, che nell'ambito del majokko degli anni 2000 si pone come il migliore del suo decennio al pari dell'ottimo, e suo complementare, Pretty Cure Splash Star.
"Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A's" è il seguito della prima serie "Mahou Shoujo Lyrical Nanoha".
Storia
La storia inizia quando Hayate, una ragazza della stessa età di Nanoha e Fate, ma costretta sulla sedia a rotelle, entra in contatto con il Libro delle Tenebre, un manufatto (tecnologico, ovviamente) nettamente più potente dei Semi Gioiello apparsi nella prima serie. Circa sei mesi dopo, Nanoha viene attaccata senza preavviso da una maga sconosciuta, molto più giovane di lei. Da qui gli eventi si svilupperanno in vari modi, con non pochi colpi di scena e rivelazioni inaspettate.
Personaggi
Saranno presenti molti altri personaggi, non scontati o stereotipati, a fianco di quelli presenti fin dalla prima serie. La resa è ottima, e, inoltre, gli scettri hanno un ruolo più attivo, e si possono tranquillamente considerare personaggi attivi nella vicenda.
Audio e colonna sonora
L'audio è ottimo e le musiche sono ancora migliori. L'ending è decisamente migliorata rispetto a quella della prima serie, mentre l'opening si è mantenuta sugli stessi livelli.
Come nella prima serie, le voci elettroniche degli scettri sono ottime e caratteristiche della serie.
Disegni e animazioni
I disegni in sé si sono mantenuti sul livello di quelli della prima serie, mentre le animazioni durante i combattimenti sono migliorate.
Longevità
La serie dura, come la prima, tredici episodi, e anche qui gli ultimi episodi si tirano l'un l'altro. Non vi sono filler e la trama procede abbastanza speditamente.
Apprezzamento personale
"Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A's" mi è piaciuto veramente tanto, l'ho trovata una serie carica di emozioni.
Voto complessivo: 10.
Decisamente l'anime non è il classico majokko, così come non lo era la prima serie, anche se qui ci si distacca ancora di più dai classici del genere.
Se avete visto la prima serie, questa semplicemente non potete perderla. Se invece "Mahou Shoujo Lyrical Nanoha" non vi ha convinto, provate comunque a guardare questo seguito, perché è veramente realizzato molto meglio.
Storia
La storia inizia quando Hayate, una ragazza della stessa età di Nanoha e Fate, ma costretta sulla sedia a rotelle, entra in contatto con il Libro delle Tenebre, un manufatto (tecnologico, ovviamente) nettamente più potente dei Semi Gioiello apparsi nella prima serie. Circa sei mesi dopo, Nanoha viene attaccata senza preavviso da una maga sconosciuta, molto più giovane di lei. Da qui gli eventi si svilupperanno in vari modi, con non pochi colpi di scena e rivelazioni inaspettate.
Personaggi
Saranno presenti molti altri personaggi, non scontati o stereotipati, a fianco di quelli presenti fin dalla prima serie. La resa è ottima, e, inoltre, gli scettri hanno un ruolo più attivo, e si possono tranquillamente considerare personaggi attivi nella vicenda.
Audio e colonna sonora
L'audio è ottimo e le musiche sono ancora migliori. L'ending è decisamente migliorata rispetto a quella della prima serie, mentre l'opening si è mantenuta sugli stessi livelli.
Come nella prima serie, le voci elettroniche degli scettri sono ottime e caratteristiche della serie.
Disegni e animazioni
I disegni in sé si sono mantenuti sul livello di quelli della prima serie, mentre le animazioni durante i combattimenti sono migliorate.
Longevità
La serie dura, come la prima, tredici episodi, e anche qui gli ultimi episodi si tirano l'un l'altro. Non vi sono filler e la trama procede abbastanza speditamente.
Apprezzamento personale
"Mahou Shoujo Lyrical Nanoha A's" mi è piaciuto veramente tanto, l'ho trovata una serie carica di emozioni.
Voto complessivo: 10.
Decisamente l'anime non è il classico majokko, così come non lo era la prima serie, anche se qui ci si distacca ancora di più dai classici del genere.
Se avete visto la prima serie, questa semplicemente non potete perderla. Se invece "Mahou Shoujo Lyrical Nanoha" non vi ha convinto, provate comunque a guardare questo seguito, perché è veramente realizzato molto meglio.
Non il classico Mahou Shoujo, decisamente no. La trama basilare è rimpiazzata egregiamente da un cast di personaggi eccezionalmente apprezzabile e una dinamica nei combattimenti che non è facile rintracciare in altri anime. Il vero gioiello della saga, pensare che questo capolavoro sia nato da un gioco mediocre nel quale la protagonista era solo un side character ci ricorda come il miracolo del loto non sia un unicum della natura.
Questa serie è senza dubbio più bella della precedente.
La trama è molto più articolata. Nanoha, Fate e tutti i loro amici e alleati si trovano a scontrarsi contro i guardiani del libro dell'oscurità, un oggetto magico impossibile da sigillare, che si impossessa dell'energia vitale del suo possessore per risvegliare un demone distruttore.
Ci aspetteremmo un detentore del libro spietato e dei guardiani altrettanto crudeli, mentre invece, fin dai primi episodi, si scopre che colei che possiede il libro altro non è che una ragazzina costretta sulle sedie a rotelle e priva di intenti bellici, Hayate.
Sono i suoi guardiani, spinti da un forte affetto nei suoi confronti, a combattere a sua insaputa con la speranza che, una volta empite di potere magico tutte le pagine del libro, questo possa guarire la loro padrona.
Nanoha e Fate, pur di proteggere se stesse e i vari mondi dai furti di energia magica ad opera dei guardiani, dichiareranno loro guerra.
In questa seconda serie ci sono molti colpi di scena, combattimenti di tutt'altro livello e le nostre Nanoha e Fate più unite e pucciose che mai!
Ovviamente questa serie è ultraconsigliata, anche a coloro che non hanno gradito molto la precedente... SI RICREDERANNO!
La trama è molto più articolata. Nanoha, Fate e tutti i loro amici e alleati si trovano a scontrarsi contro i guardiani del libro dell'oscurità, un oggetto magico impossibile da sigillare, che si impossessa dell'energia vitale del suo possessore per risvegliare un demone distruttore.
Ci aspetteremmo un detentore del libro spietato e dei guardiani altrettanto crudeli, mentre invece, fin dai primi episodi, si scopre che colei che possiede il libro altro non è che una ragazzina costretta sulle sedie a rotelle e priva di intenti bellici, Hayate.
Sono i suoi guardiani, spinti da un forte affetto nei suoi confronti, a combattere a sua insaputa con la speranza che, una volta empite di potere magico tutte le pagine del libro, questo possa guarire la loro padrona.
Nanoha e Fate, pur di proteggere se stesse e i vari mondi dai furti di energia magica ad opera dei guardiani, dichiareranno loro guerra.
In questa seconda serie ci sono molti colpi di scena, combattimenti di tutt'altro livello e le nostre Nanoha e Fate più unite e pucciose che mai!
Ovviamente questa serie è ultraconsigliata, anche a coloro che non hanno gradito molto la precedente... SI RICREDERANNO!
Storia:
La storia viene ambientata 6 mesi dopo la fine della prima serie, con Fate che è entrata a far parte delle fila dell'esercito interdimensionale, a fianco di Nanoha, così come il furetto, Yūno, che, dimostrando durante la serie le sue eccellenti capacità di ricerca, viene invitato a far parte della squadra logistica.
Imporvvisamente, dopo essere sparito per anni dalla scena, uno dei più potenti Lost Logia, il "Libro dell'Oscurità", si risveglia, ponendosi al servizio di una ragazza dodicenne, che lo aveva in casa, e liberando anche i quattro Wolkenritter, i cavalieri delle nuvole, perché possano ricaricare il libro con l'energia di altre creature magiche, in modo che questi possa essere risvegliato, garantendo un potere infinito al suo possessore.
Hayate, invece di comportarsi come gli altri padroni, prende in casa i cavalieri e le tratta come sorelle, tanto che questi alla fine si affezionano. Inoltre, ribadisce più volte che non è interessata al completo risveglio del libro, ma che desidera solo stare con i suoi cavalieri, dopo essere rimasta sola troppo a lungo.
Però la malattia della ragazza si aggrava, e i Wolkenritter capiscono che l'unico modo per salvarla è riempire il libro e utilizzarlo per salvarla.
Così iniziano a cacciare creature magiche, assorbendone il nucleo energetico, e finendo per scontrarsi, inevitabilmente, con l'esercito interdimensionale.
Questa è, in breve, la trama del primo episodio.
Commento:
Commentando in una frase: è la prima serie elevata alla 3a. In tutto.
A partire dai combattimenti, ora molto più spettacolari, con l'aumento di potenza delle protagoniste e con l'introduzione di nemici molto forti, più forti dei protagonisti, almeno all'inizio.
Passando per l'eccellente caratterizzazione dei personaggi (nessun personaggio agisce "solo perché è cattivo[o buono, a seconda dei casi]", ma perché ha un motivo forte che lo spinge a combattere, a vincere).
Finendo con il design della serie e dei costumi (vero fulcro dell'esperienza visiva! :D), e con le spettacolari animazioni nei combattimenti e non.
La serie è una continua escalation, con la malattia di Hayate che continua a peggiorare, i cavalieri che diventano sempre più disperati nella loro ricerca, e le "autorità competenti" che devono fermarli prima che il libro sia completo, per evitare una catastrofe interplanetaria.
Il tutto sottolineato da una colonna sonora che riesce a far immedesimare lo spettatore completamente, e facendo arrivare la storia dritta al cuore. Vi sorprenderete a versare qualche lacrima quando avrete finito la serie, senza sapere se state piangendo per la gioia o per il dolore.
In poche parole un capolavoro. :)
kache
La storia viene ambientata 6 mesi dopo la fine della prima serie, con Fate che è entrata a far parte delle fila dell'esercito interdimensionale, a fianco di Nanoha, così come il furetto, Yūno, che, dimostrando durante la serie le sue eccellenti capacità di ricerca, viene invitato a far parte della squadra logistica.
Imporvvisamente, dopo essere sparito per anni dalla scena, uno dei più potenti Lost Logia, il "Libro dell'Oscurità", si risveglia, ponendosi al servizio di una ragazza dodicenne, che lo aveva in casa, e liberando anche i quattro Wolkenritter, i cavalieri delle nuvole, perché possano ricaricare il libro con l'energia di altre creature magiche, in modo che questi possa essere risvegliato, garantendo un potere infinito al suo possessore.
Hayate, invece di comportarsi come gli altri padroni, prende in casa i cavalieri e le tratta come sorelle, tanto che questi alla fine si affezionano. Inoltre, ribadisce più volte che non è interessata al completo risveglio del libro, ma che desidera solo stare con i suoi cavalieri, dopo essere rimasta sola troppo a lungo.
Però la malattia della ragazza si aggrava, e i Wolkenritter capiscono che l'unico modo per salvarla è riempire il libro e utilizzarlo per salvarla.
Così iniziano a cacciare creature magiche, assorbendone il nucleo energetico, e finendo per scontrarsi, inevitabilmente, con l'esercito interdimensionale.
Questa è, in breve, la trama del primo episodio.
Commento:
Commentando in una frase: è la prima serie elevata alla 3a. In tutto.
A partire dai combattimenti, ora molto più spettacolari, con l'aumento di potenza delle protagoniste e con l'introduzione di nemici molto forti, più forti dei protagonisti, almeno all'inizio.
Passando per l'eccellente caratterizzazione dei personaggi (nessun personaggio agisce "solo perché è cattivo[o buono, a seconda dei casi]", ma perché ha un motivo forte che lo spinge a combattere, a vincere).
Finendo con il design della serie e dei costumi (vero fulcro dell'esperienza visiva! :D), e con le spettacolari animazioni nei combattimenti e non.
La serie è una continua escalation, con la malattia di Hayate che continua a peggiorare, i cavalieri che diventano sempre più disperati nella loro ricerca, e le "autorità competenti" che devono fermarli prima che il libro sia completo, per evitare una catastrofe interplanetaria.
Il tutto sottolineato da una colonna sonora che riesce a far immedesimare lo spettatore completamente, e facendo arrivare la storia dritta al cuore. Vi sorprenderete a versare qualche lacrima quando avrete finito la serie, senza sapere se state piangendo per la gioia o per il dolore.
In poche parole un capolavoro. :)
kache
E' una delle rarissime serie che mi restano nel cuore, tanto che mi vien quasi da rimpiazzare sailor moon (perché no??)! mi riferisco avviamente anche alla prima stagione, che pero' all'inizio é piu' lenta.Ogni tanto la riguardo...:) i combattimenti sono ben fatti, i mix di magia-tecnologia-amicizia- sentimenti-azione funziona!Non ci sono episodi di riempimento. I personaggi sono ben caratterizzati. Che dire di piu'..guardatelo!
Bhe che dire di questa serie... la prima volta che lo vista ho subito pensato che era una copia di Card Captor Sakura (mi riferisco alle prime puntate della prima stagione) poi però andando avanti mi sono ricreduta e devo dire che è una serie ben realizzata... mi è piaciuta molto... so che nel 2007 uscirà la terza serie e non vedo l'ora di vedere i nuovi episodi :P
ps: Ho scritto 26 episodi perche ho contato non solo i 13 della seconda stagione, ma anche quelli della prima :)
ps: Ho scritto 26 episodi perche ho contato non solo i 13 della seconda stagione, ma anche quelli della prima :)