Bambi
Siamo nel 1942, gli Usa erano entrati ufficialmente in guerra, questo avrebbe portato, tra le altre cose, a quella che fu la prima vera crisi in casa Disney, già i classici venuti dopo "Biancaneve" ("Fantasia", "Pinocchio" e "Dumbo") non riuscirono a ripetere il successo del primo capolavoro Disney. "Bambi" fu il film che chiuse a tutti gli effetti la prima era Disney, da qui, a causa della guerra iniziò un periodo in cui furono fatti solo mediometraggi o film a episodi, solo nel 1950, con "Cenerentola", sarebbero tornati i lungometraggi.
"Bambi" è la storia di un piccolo cerbiatto di cui seguiremo la sua vita dall'infanzia fino all’età adulta, proprio come un documentario: sì, è tutta qui la trama, ma, come "Fantasia", probabilmente è un film più artistico che di intrattenimento. Vediamo una straordinaria rappresentazione della foresta in tutte e quattro le stagioni e in ognuno di queste stagioni si abbinano vari momenti della vita del protagonista: il cerbiatto nasce in estate per poi conoscere la natura fra questo periodo e l’autunno mentre il triste e freddo inverno vede la famosissima scena delle morte della madre di Bambi, la primavera mostra un Bambi ormai maturo che superato il trauma della perdita del genitore trovare il suo vero amore.
A livello emotivo è qualcosa che oggi ci possiamo solo sognare, sia per i bellissimi e irripetibili scenari, della foresta, i momenti di grande potenza, che per i vari avvenimenti: la morte della mamma di Bambi è raccontata in un modo talmente struggente che ti senti come se stesse avvenendo realmente, a questi si accompagnano momenti di allegria come il piccolo cerbiatto che gioca sulla neve con il piccolo coniglio Tippete (Tamburino in Italia) e la gioia di aver scoperto l’amore grazie alla cerbiatta Feline. Tutto scritto, diretto e animato in una poesia che lascia senza fiato.
Come lascia senza fiato l'utilizzo del sonoro, devo dire la verità a me ha sempre messo un ansia terribile il momento in cui Bambi e sua madre mangiano e si inizia a sentire quell'inquietante musica che annuncia l'arrivo del cacciatore, più che la morte stessa della madre. Poi mi ha sempre messo una suggestione tremenda la scena con i cervi che corrono e l'apparizione del padre del protagonista. Un film di vero impatto sonoro, almeno per me, ma anche visivo, bellissima la scena in cui Bambi lotta contro il rivale, dove si fa un vero e proprio "gioco" di ombre e colori.
Che dire? un film straordinario, la dimostrazione che, a volte, non serve la trama brillante o i personaggi complessi per rendere un film perfetto, una vera e propria gioia per gli occhi e le orecchie. che mi fa un po sentire la mancanza di quando la Disney sapeva stupire con l'animazione, la regia e le musiche. Questo film è cosi straordinario che pure Osamu Tezuka, non solo ci fece un manga ispirato al film ma, proprio, grazie a questo film si ispirò per il suo Kimba.
"Bambi" è la storia di un piccolo cerbiatto di cui seguiremo la sua vita dall'infanzia fino all’età adulta, proprio come un documentario: sì, è tutta qui la trama, ma, come "Fantasia", probabilmente è un film più artistico che di intrattenimento. Vediamo una straordinaria rappresentazione della foresta in tutte e quattro le stagioni e in ognuno di queste stagioni si abbinano vari momenti della vita del protagonista: il cerbiatto nasce in estate per poi conoscere la natura fra questo periodo e l’autunno mentre il triste e freddo inverno vede la famosissima scena delle morte della madre di Bambi, la primavera mostra un Bambi ormai maturo che superato il trauma della perdita del genitore trovare il suo vero amore.
A livello emotivo è qualcosa che oggi ci possiamo solo sognare, sia per i bellissimi e irripetibili scenari, della foresta, i momenti di grande potenza, che per i vari avvenimenti: la morte della mamma di Bambi è raccontata in un modo talmente struggente che ti senti come se stesse avvenendo realmente, a questi si accompagnano momenti di allegria come il piccolo cerbiatto che gioca sulla neve con il piccolo coniglio Tippete (Tamburino in Italia) e la gioia di aver scoperto l’amore grazie alla cerbiatta Feline. Tutto scritto, diretto e animato in una poesia che lascia senza fiato.
Come lascia senza fiato l'utilizzo del sonoro, devo dire la verità a me ha sempre messo un ansia terribile il momento in cui Bambi e sua madre mangiano e si inizia a sentire quell'inquietante musica che annuncia l'arrivo del cacciatore, più che la morte stessa della madre. Poi mi ha sempre messo una suggestione tremenda la scena con i cervi che corrono e l'apparizione del padre del protagonista. Un film di vero impatto sonoro, almeno per me, ma anche visivo, bellissima la scena in cui Bambi lotta contro il rivale, dove si fa un vero e proprio "gioco" di ombre e colori.
Che dire? un film straordinario, la dimostrazione che, a volte, non serve la trama brillante o i personaggi complessi per rendere un film perfetto, una vera e propria gioia per gli occhi e le orecchie. che mi fa un po sentire la mancanza di quando la Disney sapeva stupire con l'animazione, la regia e le musiche. Questo film è cosi straordinario che pure Osamu Tezuka, non solo ci fece un manga ispirato al film ma, proprio, grazie a questo film si ispirò per il suo Kimba.
Attenzione: la recensione contiene spoiler!
Introduzione
Una storia senza tempo né spazio. Un sempreverde destinato a durare per sempre. Una storia, la cui semplicità trabocca di pathos, sentimenti, emozioni. Una storia capace di commuovere e anche di alleggerire gli spiriti e le anime degli spettatori. "Bambi" è un capolavoro sincero, genuino e spontaneo, senza artifici né trucchi, totalmente disinteressato e spassionato ed essendo di una narrazione naturale riesce a toccare chiunque, senza distinzioni, e a fare breccia.
Sinossi
Un avvenimento importante avviene nella foresta. Nasce un cerbiatto, ovvero un cucciolo di cervo, il suo nome è Bambi. Egli impara tutto quello che deve sapere, dalle cose più semplici come imparare a stare sui propri zoccoli, i nomi degli altri animali della foresta, quindi comincia familiarizzare con essa ed in particolare stringe amicizia con Tamburino, un cucciolo di coniglio e Fiore, un cucciolo di moffetta. Ma insieme alle cose belle ed innocenti sperimenta anche quelle dure e crudeli, come ad esempio i temporali: infatti la natura non è solo amorevole, ma anche dura e severa e lo dimostra manifestando temporali, tempeste e altri eventi più o meno violenti. Sua madre lo mette in guardia dai pericoli della foresta e soprattutto dagli esseri umani, in particolare dai cacciatori, i quali sono piuttosto attivi nel periodo autunnale e primaverile. Successivamente incontra di nuovo Tamburino e fa la conoscenza di una piccola cerbiatta, Faline che diventa sua amica e conosce anche gli altri cervi adulti della foresta, in particolare conosce suo padre, ovvero il Grande Principe, il re dei cervi e della foresta. Questi si inoltra nella foresta ed avverte il pericolo incitando tutti a fuggire, incluso Bambi. Arriva l'inverno e tutti gli animali vanno in letargo e/o si cercano un riparo per trascorrere la stagione li. Successivamente subentra la primavera e quindi rispunta la prima erba da brucare per potersi sfamare. Insieme alla prima primavera tornano anche i cacciatori, i quali questa volta hanno successo e uccidono la mamma di Bambi. Questi può fare affidamento sul resto del branco e su suo padre, il Grande Principe. Passa ancora un po' di tempo e i nostri amici sono cresciuti e sono in primavera, dove tutti perdono la testa, inclusi loro. Fiore trova una compagna moffetta, Tamburino trova una compagna coniglio. Infine è giunto il momento anche per Bambi di (ri-)congiungersi con la sua vecchia fiamma, Faline. Ma nel suo caso deve prima fronteggiare uno sfidante, Ronno, un cervo decisamente aggressivo e per nulla socievole. Alla fine vince Bambi e finalmente i due possono stare insieme, ma c'è un ultimo grande ostacolo:l'uomo, il quale con la sua mania di cacciare mette in pericolo tutta la foresta; infatti i cacciatori hanno lasciato un fuoco acceso sul quale soffia un vento abbastanza forte da scatenare un'incendio. Tutti gli animali provano a mettersi in salvo ed alla fine anche l'incendio si consuma. Tempo dopo accade nuovamente il miracolo dopo la distruzione: Bambi e Faline hanno luce a due gemelli e ormai lui stesso è pronto per assumere il titolo di Grande Principe della foresta.
Grafica
La grafica è priva di sbavature. I disegni sono fluidi, dinamici, scorrevoli. I colori sono distribuiti in maniera naturale e reale, in modo che la vicenda sia in completa fusione con l'ambientazione e quindi non c'è posto per stravaganze, buffonerie se non nel limite stabilito dalla legge naturale. Uniti insieme, i due elementi dei disegni e dei colori creano degli spettacolari effetti visivi, come ad esempio le danze delle foglie cadenti dagli alberi in balia del vento. Tuttavia anche i fenomeni più bruschi come i temporali e l'incendio sono resi molto bene e descrivono altrettanto bene gli stati mentali, emotivi dei personaggi.
Colonna sonora
La colonna sonora è composta da una serie di motivetti genuini, spontanei e molto pacati e tranquilli, quasi giocosi che rendono la vicenda bucolica, vista poi l'ambientazione boschiva della storia e quindi anche la colonna sonora è in armonia con l'ambientazione e la vicenda marcando ulteriormente i confini naturali di questa e quindi permeandola di pace, tranquillità tipica dei boschi e delle foreste ed ormai quasi del tutto sconosciute alla nostra specie. Ci sono tuttavia delle leggere tracce andanti e qualche percussione che servono a meglio rendere lo stato di tensione e di panico, paura come ad esempio la scena del temporale resa con il charleston, oppure quella battuta di caccia.
Personaggi
Proprio perché l'ambientazione è naturale lo sono anche i protagonisti. Essendo essi animali, seguono la propria inclinazione naturale, pur mostrando anche qualche tratto di personalità umana che li rende buffi e divertenti nella loro innocenza. Ciononostante essi maturano con il tempo e cambiano anche carattere e personalità e cominciano a diventare più seri e responsabili. Essi comunque dimostrano di possedere un ventaglio di sentimenti enorme, vasto ed imponente che si riflette molto nel loro modo di parlare, pensare ed agire.
Messaggi ed insegnamenti
Possiamo dire che questa pellicola è una semplice quanto magnifica rappresentazione del cerchio della vita. Quindi condivide molto con altri film Disney come la trilogia del Re Leone, oppure Tarzan o anche il Libro della Giungla, dove ognuno alla fine trova il suo posto nel mondo e capisce anche qual è la sua funzione e/o scopo nella vita. Diciamo che questa pellicola rappresenta una sorta di fasi di crescita di ogni individuo che lo portano verso la sua destinazione finale. Tutti questi film descrivono il ciclo della vita e della morte: una generazione finisce, una nuova comincia. Qui non si parla di bene o di male, di fazioni opposte, perché la natura non ragiona in questi termine ma segue solo determinati cicli che rinnovano periodicamente.
Giudizio finale
Ispirato dai racconti dello scrittore austro-ungherese Felix Salten, Bambi rappresenta una sorta di piccolo capolavoro immerso nella natura immutata e incontaminata che risente molto delle atmosfere delle opere di Adalbert Stifter, nelle quali ogni elemento segue il suo percorso inscritto nei cicli della natura. Di conseguenza possiamo affermare che questo racconto non ha all'apparenza niente di magico, ma paradossalmente ce l'ha, poiché ci mostra il mondo visto dal punto di vista animale, come negli altri film della Disney come Il libro della giungla, il re leone e Red e Toby-Nemiciamici, dove gli animali sono rappresentati come manifestazioni della volontà divina che anche e soprattutto gli esseri umani devono seguire e rispettare.
Voto:8,5
Introduzione
Una storia senza tempo né spazio. Un sempreverde destinato a durare per sempre. Una storia, la cui semplicità trabocca di pathos, sentimenti, emozioni. Una storia capace di commuovere e anche di alleggerire gli spiriti e le anime degli spettatori. "Bambi" è un capolavoro sincero, genuino e spontaneo, senza artifici né trucchi, totalmente disinteressato e spassionato ed essendo di una narrazione naturale riesce a toccare chiunque, senza distinzioni, e a fare breccia.
Sinossi
Un avvenimento importante avviene nella foresta. Nasce un cerbiatto, ovvero un cucciolo di cervo, il suo nome è Bambi. Egli impara tutto quello che deve sapere, dalle cose più semplici come imparare a stare sui propri zoccoli, i nomi degli altri animali della foresta, quindi comincia familiarizzare con essa ed in particolare stringe amicizia con Tamburino, un cucciolo di coniglio e Fiore, un cucciolo di moffetta. Ma insieme alle cose belle ed innocenti sperimenta anche quelle dure e crudeli, come ad esempio i temporali: infatti la natura non è solo amorevole, ma anche dura e severa e lo dimostra manifestando temporali, tempeste e altri eventi più o meno violenti. Sua madre lo mette in guardia dai pericoli della foresta e soprattutto dagli esseri umani, in particolare dai cacciatori, i quali sono piuttosto attivi nel periodo autunnale e primaverile. Successivamente incontra di nuovo Tamburino e fa la conoscenza di una piccola cerbiatta, Faline che diventa sua amica e conosce anche gli altri cervi adulti della foresta, in particolare conosce suo padre, ovvero il Grande Principe, il re dei cervi e della foresta. Questi si inoltra nella foresta ed avverte il pericolo incitando tutti a fuggire, incluso Bambi. Arriva l'inverno e tutti gli animali vanno in letargo e/o si cercano un riparo per trascorrere la stagione li. Successivamente subentra la primavera e quindi rispunta la prima erba da brucare per potersi sfamare. Insieme alla prima primavera tornano anche i cacciatori, i quali questa volta hanno successo e uccidono la mamma di Bambi. Questi può fare affidamento sul resto del branco e su suo padre, il Grande Principe. Passa ancora un po' di tempo e i nostri amici sono cresciuti e sono in primavera, dove tutti perdono la testa, inclusi loro. Fiore trova una compagna moffetta, Tamburino trova una compagna coniglio. Infine è giunto il momento anche per Bambi di (ri-)congiungersi con la sua vecchia fiamma, Faline. Ma nel suo caso deve prima fronteggiare uno sfidante, Ronno, un cervo decisamente aggressivo e per nulla socievole. Alla fine vince Bambi e finalmente i due possono stare insieme, ma c'è un ultimo grande ostacolo:l'uomo, il quale con la sua mania di cacciare mette in pericolo tutta la foresta; infatti i cacciatori hanno lasciato un fuoco acceso sul quale soffia un vento abbastanza forte da scatenare un'incendio. Tutti gli animali provano a mettersi in salvo ed alla fine anche l'incendio si consuma. Tempo dopo accade nuovamente il miracolo dopo la distruzione: Bambi e Faline hanno luce a due gemelli e ormai lui stesso è pronto per assumere il titolo di Grande Principe della foresta.
Grafica
La grafica è priva di sbavature. I disegni sono fluidi, dinamici, scorrevoli. I colori sono distribuiti in maniera naturale e reale, in modo che la vicenda sia in completa fusione con l'ambientazione e quindi non c'è posto per stravaganze, buffonerie se non nel limite stabilito dalla legge naturale. Uniti insieme, i due elementi dei disegni e dei colori creano degli spettacolari effetti visivi, come ad esempio le danze delle foglie cadenti dagli alberi in balia del vento. Tuttavia anche i fenomeni più bruschi come i temporali e l'incendio sono resi molto bene e descrivono altrettanto bene gli stati mentali, emotivi dei personaggi.
Colonna sonora
La colonna sonora è composta da una serie di motivetti genuini, spontanei e molto pacati e tranquilli, quasi giocosi che rendono la vicenda bucolica, vista poi l'ambientazione boschiva della storia e quindi anche la colonna sonora è in armonia con l'ambientazione e la vicenda marcando ulteriormente i confini naturali di questa e quindi permeandola di pace, tranquillità tipica dei boschi e delle foreste ed ormai quasi del tutto sconosciute alla nostra specie. Ci sono tuttavia delle leggere tracce andanti e qualche percussione che servono a meglio rendere lo stato di tensione e di panico, paura come ad esempio la scena del temporale resa con il charleston, oppure quella battuta di caccia.
Personaggi
Proprio perché l'ambientazione è naturale lo sono anche i protagonisti. Essendo essi animali, seguono la propria inclinazione naturale, pur mostrando anche qualche tratto di personalità umana che li rende buffi e divertenti nella loro innocenza. Ciononostante essi maturano con il tempo e cambiano anche carattere e personalità e cominciano a diventare più seri e responsabili. Essi comunque dimostrano di possedere un ventaglio di sentimenti enorme, vasto ed imponente che si riflette molto nel loro modo di parlare, pensare ed agire.
Messaggi ed insegnamenti
Possiamo dire che questa pellicola è una semplice quanto magnifica rappresentazione del cerchio della vita. Quindi condivide molto con altri film Disney come la trilogia del Re Leone, oppure Tarzan o anche il Libro della Giungla, dove ognuno alla fine trova il suo posto nel mondo e capisce anche qual è la sua funzione e/o scopo nella vita. Diciamo che questa pellicola rappresenta una sorta di fasi di crescita di ogni individuo che lo portano verso la sua destinazione finale. Tutti questi film descrivono il ciclo della vita e della morte: una generazione finisce, una nuova comincia. Qui non si parla di bene o di male, di fazioni opposte, perché la natura non ragiona in questi termine ma segue solo determinati cicli che rinnovano periodicamente.
Giudizio finale
Ispirato dai racconti dello scrittore austro-ungherese Felix Salten, Bambi rappresenta una sorta di piccolo capolavoro immerso nella natura immutata e incontaminata che risente molto delle atmosfere delle opere di Adalbert Stifter, nelle quali ogni elemento segue il suo percorso inscritto nei cicli della natura. Di conseguenza possiamo affermare che questo racconto non ha all'apparenza niente di magico, ma paradossalmente ce l'ha, poiché ci mostra il mondo visto dal punto di vista animale, come negli altri film della Disney come Il libro della giungla, il re leone e Red e Toby-Nemiciamici, dove gli animali sono rappresentati come manifestazioni della volontà divina che anche e soprattutto gli esseri umani devono seguire e rispettare.
Voto:8,5
"Bambi" è uno dei classici animati della Disney uscito nel 1942, racconta la storia di un cucciolo di cerbiatto, Bambi, che cresce e matura nella foresta, imparando a cavarsela da solo e affrontando le sfide della vita.
Bambi nasce in una foresta e viene subito accolto da tutti gli animali come un principe. Cresce felice insieme ai suoi amici animali, ma un giorno, la madre di Bambi viene uccisa da un cacciatore. Il cucciolo, sconvolto dal tragico evento, è costretto a cavarsela da solo. Ma tra tante difficoltà riesce a farcela, cresce e diventa un adulto, e si innamora di Faline, una cerbiatta. I due, dove varie vicissitudini si sposano e hanno dei figli.
La componente emotiva è uno dei punti di forza del film. Bambi è un personaggio che conquista immediatamente l'affetto del pubblico, con la sua innocenza, la sua curiosità e il suo desiderio di conoscere il mondo. Il film è ricco di momenti emozionanti, come la morte della madre di Bambi, che segna un passaggio importante nella sua vita.
La componente psicologica è un altro aspetto interessante del film. Bambi è un personaggio che cresce e matura nel corso della storia, affrontando sfide e difficoltà che lo porteranno a diventare un adulto. Il film è un viaggio di formazione che tocca temi importanti come la perdita, la crescita, l'amore e la responsabilità.
La grafica del film è ancora oggi sorprendente. I personaggi sono disegnati con grande cura e realismo, e la foresta è rappresentata in modo suggestivo. Le musiche del film sono belle e accompagnano perfettamente la storia.
Bambi è un film animato vintage, un classico Disney che ha saputo conquistare il pubblico di tutte le età. È un film di successo, emozionante, che parla di temi universali come la crescita, l'amore e la perdita. È un film che resta nel cuore e che regala emozioni, io lo vidi da bambino e ne rimasi piacevolmente colpito, lo viddi insieme a mia madre e mia sorella che rimasero incantate dal film. Io lo consiglio a tutti i ragazzini e ragazzine, da vederlo insieme alle loro madri, è un film per tutta la famiglia.
Bambi nasce in una foresta e viene subito accolto da tutti gli animali come un principe. Cresce felice insieme ai suoi amici animali, ma un giorno, la madre di Bambi viene uccisa da un cacciatore. Il cucciolo, sconvolto dal tragico evento, è costretto a cavarsela da solo. Ma tra tante difficoltà riesce a farcela, cresce e diventa un adulto, e si innamora di Faline, una cerbiatta. I due, dove varie vicissitudini si sposano e hanno dei figli.
La componente emotiva è uno dei punti di forza del film. Bambi è un personaggio che conquista immediatamente l'affetto del pubblico, con la sua innocenza, la sua curiosità e il suo desiderio di conoscere il mondo. Il film è ricco di momenti emozionanti, come la morte della madre di Bambi, che segna un passaggio importante nella sua vita.
La componente psicologica è un altro aspetto interessante del film. Bambi è un personaggio che cresce e matura nel corso della storia, affrontando sfide e difficoltà che lo porteranno a diventare un adulto. Il film è un viaggio di formazione che tocca temi importanti come la perdita, la crescita, l'amore e la responsabilità.
La grafica del film è ancora oggi sorprendente. I personaggi sono disegnati con grande cura e realismo, e la foresta è rappresentata in modo suggestivo. Le musiche del film sono belle e accompagnano perfettamente la storia.
Bambi è un film animato vintage, un classico Disney che ha saputo conquistare il pubblico di tutte le età. È un film di successo, emozionante, che parla di temi universali come la crescita, l'amore e la perdita. È un film che resta nel cuore e che regala emozioni, io lo vidi da bambino e ne rimasi piacevolmente colpito, lo viddi insieme a mia madre e mia sorella che rimasero incantate dal film. Io lo consiglio a tutti i ragazzini e ragazzine, da vederlo insieme alle loro madri, è un film per tutta la famiglia.
Bambi è un classico d'animazione firmato Walt Disney, tratto dal libro "Bambi, la vita di un capriolo" di Felix Salten.
Come i suoi predecessori, anche Bambi inizialmente viene accolto male dalla critica e causa una perdita nel guadagno, all'epoca precario, della Disney.
Se la causa dell'iniziale perdita economica trova le sue ragioni ancora una volta nella seconda guerra mondiale che impedisce la proiezione del film in molte sale cinematografiche, i commenti negativi nascono dall'idea di avere come protagonisti animali molto realistici rispetto alle precedenti versioni più umanizzate.
Eppure, insieme alla colonna sonora che farà guadagnare al film ben tre nomination agli Oscar, sarà proprio il riconoscimento dell'enorme lavoro di studio di animali dal vivo e di paesaggi delle foreste, costate davvero moltissime ore di lavoro in più rispetto ai classici precedenti, a far apprezzare tantissimo questo prodotto, che entrerà in breve tempo a far parte, in tutto e per tutto, delle opere firmate Disney.
La trama, resa da Disney meno cruenta per essere adatta anche ad un pubblico di bambini, contrariamente al romanzo originale che è una storia per adulti, racconta la storia della vita di Bambi, il figlio del Principe della Foresta, un cervo saggio e anziano rispettato da tutti. Bambi, molto attaccato alla madre, vive un'infanzia serena, scoprendo il mondo che lo attornia circondato dagli amici Tamburino e Fiore, rispettivamente un coniglietto dalla lingua lunga così soprannominato dal vizio di battere forte una zampa sul terreno, e una puzzola amante della flora, del bello, e dei profumi, soprannominato Fiore da Bambi quando stava iniziando a pronunciare le sue prime, incerte, parole. Nella prima infanzia Bambi farà amicizia anche con Faline, una vivace cerbiatta che sarà in futuro la sua compagna di vita.
Purtroppo, i giorni spensierati di Bambi terminano quando la madre verrà uccisa da un cacciatore, che rappresenta il vero astratto nemico dei protagonisti, e dal quale ogni animale viene messo in guardia. Costretto a diventare adulto in fretta sotto la guida del padre, Bambi diventerà un giovane adulto coscienzioso.
In questa seconda parte della storia, lui e gli amici troveranno le loro compagne di vita, dalle quali avranno anche dei cuccioli. Il pericolo rappresentato dall'uomo è sempre in agguato, però Bambi ora è in grado di mostrare il suo lavoro e, affiancato dal padre, riuscirà a difendere la sua compagna dall'attacco del cacciatore e dei suoi cani e a sopravvivere ad un feroce incendio, involontariamente causato dagli umani e che infine li ucciderà, guadagnandosi il titolo di nuovo Re della Foresta.
Nonostante sia un prodotto adatto a tutta la famiglia, credo sia più facile apprezzare i dettagli che rendono Bambi un piccolo capolavoro in età adulta.
All'inizio della sua vita, Bambi è in tutto e per tutto simile ad un piccolo cucciolo o bambino, che si interroga sul mondo attorno a lui, che ha voglia di esplorare ma con un grande bisogno di avere la madre accanto. Impossibile anche non notare il grande lavoro fatto dagli sviluppatori nel riprodurre i movimenti reali dei cervi.
E' bello vederlo crescere e diventare adulto, anche se la seconda parte ha qualcosa di più oscuro. Per la prima volta infatti Disney ci mostra la morte nuda e cruda, il combattere per vivere, la fragilità nel corpo e nell'anima. Un lieto fine decisamente sudato.
Io personalmente non ho amato molto il modo eccessivamente crudele e alquanto irreale in cui sono stati rappresentati i cacciatori (in generale non amo le rappresentazioni di "uomo malvagio" contro "natura buona"), che ho trovato davvero di cattivo gusto.
Ciò non toglie però valore all'opera, che diverte, intenerisce, forse commuove e fa indubbiamente riflettere.
Come i suoi predecessori, anche Bambi inizialmente viene accolto male dalla critica e causa una perdita nel guadagno, all'epoca precario, della Disney.
Se la causa dell'iniziale perdita economica trova le sue ragioni ancora una volta nella seconda guerra mondiale che impedisce la proiezione del film in molte sale cinematografiche, i commenti negativi nascono dall'idea di avere come protagonisti animali molto realistici rispetto alle precedenti versioni più umanizzate.
Eppure, insieme alla colonna sonora che farà guadagnare al film ben tre nomination agli Oscar, sarà proprio il riconoscimento dell'enorme lavoro di studio di animali dal vivo e di paesaggi delle foreste, costate davvero moltissime ore di lavoro in più rispetto ai classici precedenti, a far apprezzare tantissimo questo prodotto, che entrerà in breve tempo a far parte, in tutto e per tutto, delle opere firmate Disney.
La trama, resa da Disney meno cruenta per essere adatta anche ad un pubblico di bambini, contrariamente al romanzo originale che è una storia per adulti, racconta la storia della vita di Bambi, il figlio del Principe della Foresta, un cervo saggio e anziano rispettato da tutti. Bambi, molto attaccato alla madre, vive un'infanzia serena, scoprendo il mondo che lo attornia circondato dagli amici Tamburino e Fiore, rispettivamente un coniglietto dalla lingua lunga così soprannominato dal vizio di battere forte una zampa sul terreno, e una puzzola amante della flora, del bello, e dei profumi, soprannominato Fiore da Bambi quando stava iniziando a pronunciare le sue prime, incerte, parole. Nella prima infanzia Bambi farà amicizia anche con Faline, una vivace cerbiatta che sarà in futuro la sua compagna di vita.
Purtroppo, i giorni spensierati di Bambi terminano quando la madre verrà uccisa da un cacciatore, che rappresenta il vero astratto nemico dei protagonisti, e dal quale ogni animale viene messo in guardia. Costretto a diventare adulto in fretta sotto la guida del padre, Bambi diventerà un giovane adulto coscienzioso.
In questa seconda parte della storia, lui e gli amici troveranno le loro compagne di vita, dalle quali avranno anche dei cuccioli. Il pericolo rappresentato dall'uomo è sempre in agguato, però Bambi ora è in grado di mostrare il suo lavoro e, affiancato dal padre, riuscirà a difendere la sua compagna dall'attacco del cacciatore e dei suoi cani e a sopravvivere ad un feroce incendio, involontariamente causato dagli umani e che infine li ucciderà, guadagnandosi il titolo di nuovo Re della Foresta.
Nonostante sia un prodotto adatto a tutta la famiglia, credo sia più facile apprezzare i dettagli che rendono Bambi un piccolo capolavoro in età adulta.
All'inizio della sua vita, Bambi è in tutto e per tutto simile ad un piccolo cucciolo o bambino, che si interroga sul mondo attorno a lui, che ha voglia di esplorare ma con un grande bisogno di avere la madre accanto. Impossibile anche non notare il grande lavoro fatto dagli sviluppatori nel riprodurre i movimenti reali dei cervi.
E' bello vederlo crescere e diventare adulto, anche se la seconda parte ha qualcosa di più oscuro. Per la prima volta infatti Disney ci mostra la morte nuda e cruda, il combattere per vivere, la fragilità nel corpo e nell'anima. Un lieto fine decisamente sudato.
Io personalmente non ho amato molto il modo eccessivamente crudele e alquanto irreale in cui sono stati rappresentati i cacciatori (in generale non amo le rappresentazioni di "uomo malvagio" contro "natura buona"), che ho trovato davvero di cattivo gusto.
Ciò non toglie però valore all'opera, che diverte, intenerisce, forse commuove e fa indubbiamente riflettere.