Big Order OVA
Dopo aver concluso la serie principale ed esserne rimasto alquanto scandalizzato, ho deciso di affrontare subito la visione di questo OAV, nella speranza di un rendimento migliore. Tuttavia, non posso che ammettere ancora una volta la mia delusione per un titolo che, forse, avrebbe potuto fare qualcosa di più.
Un episodio speciale della durata di circa ventiquattro minuti, che non fa altro che riassumere (male) tutta la serie. Una sequenza di sogni caotici e disordinati, in cui il protagonista si ritrova catapultato quasi di colpo e da cui deve riuscire a scappare.
La storia inizia quasi come l’esordio della serie, peccato che, questa volta, il mondo paia essere integro. Nessuna “grande distruzione” e nessuna ragazza assassina che tenta di ucciderlo, anzi, Rin pare subito interessata a Eiji. Effusioni sensuali tra i due, che, a quanto pare, incominciano a frequentarsi.
Ma la fine del mondo? Gli Order? Pare tutto dimenticato, come se non fosse mai esistito. Salvo, ovviamente, qualche strano déjà-vu di Eiji, che, a tratti, pare ricordare qualcosa della sua vera storia. Che sia finito in un mondo parallelo? I personaggi sono gli stessi, eppure i loro ruoli sono leggermente differenti.
Proprio come nella serie, anche questo episodio sfocerà inevitabilmente in un caos totale. L’esordio misterioso viene sconvolto, ribaltato e completamente capovolto. Eiji si ritrova a danzare tra vari sogni (che poi sogni non sono), in cui lo spettatore non ci capirà niente. Vengono riprese alcune scene dalla serie, con una sorta di intento riassuntivo, ma, per chiunque non abbia visto l’opera precedente, è veramente difficile immaginarsi qualcosa di concreto e sensato.
Salti temporali e spaziali alquanto inspiegabili, che rendono tutta la vicenda ancora più insensata. Un OAV che, per quanto mi riguarda, è nato senza uno scopo preciso. Voleva presentare l’opera? Voleva chiuderla? Non sono riuscito a capirlo. Fatto sta che, a mio avviso, rappresentano ventiquattro minuti di totale inutilità.
La grafica mantiene le stesse qualità dell’opera originale, anche se non saprei valutarle come pregio o difetto. Toni cupi e atmosfere quasi soffocanti, che gravano sullo spettatore e aumentano il senso di ansia e oppressione. Che sia un effetto voluto? Se fosse così, tanto di cappello, ma la storia dovrebbe almeno accompagnare adeguatamente questa trovata.
“Big Order”, per quanto mi riguarda, è stato una delusione, e questo OAV non fa che rinnovare tale impressione negativa. Una storia disordinata, che pare un agglomerato caotico di più elementi. Un accozzaglia di fattori diversi che, alle volte, paiono pure in contrasto tra loro. Se proprio devo dare un giudizio, posso almeno ringraziare che, in tale occasione, ci sono almeno nove puntate in meno rispetto alla serie.
Voto finale: 5… Meno!
Un episodio speciale della durata di circa ventiquattro minuti, che non fa altro che riassumere (male) tutta la serie. Una sequenza di sogni caotici e disordinati, in cui il protagonista si ritrova catapultato quasi di colpo e da cui deve riuscire a scappare.
La storia inizia quasi come l’esordio della serie, peccato che, questa volta, il mondo paia essere integro. Nessuna “grande distruzione” e nessuna ragazza assassina che tenta di ucciderlo, anzi, Rin pare subito interessata a Eiji. Effusioni sensuali tra i due, che, a quanto pare, incominciano a frequentarsi.
Ma la fine del mondo? Gli Order? Pare tutto dimenticato, come se non fosse mai esistito. Salvo, ovviamente, qualche strano déjà-vu di Eiji, che, a tratti, pare ricordare qualcosa della sua vera storia. Che sia finito in un mondo parallelo? I personaggi sono gli stessi, eppure i loro ruoli sono leggermente differenti.
Proprio come nella serie, anche questo episodio sfocerà inevitabilmente in un caos totale. L’esordio misterioso viene sconvolto, ribaltato e completamente capovolto. Eiji si ritrova a danzare tra vari sogni (che poi sogni non sono), in cui lo spettatore non ci capirà niente. Vengono riprese alcune scene dalla serie, con una sorta di intento riassuntivo, ma, per chiunque non abbia visto l’opera precedente, è veramente difficile immaginarsi qualcosa di concreto e sensato.
Salti temporali e spaziali alquanto inspiegabili, che rendono tutta la vicenda ancora più insensata. Un OAV che, per quanto mi riguarda, è nato senza uno scopo preciso. Voleva presentare l’opera? Voleva chiuderla? Non sono riuscito a capirlo. Fatto sta che, a mio avviso, rappresentano ventiquattro minuti di totale inutilità.
La grafica mantiene le stesse qualità dell’opera originale, anche se non saprei valutarle come pregio o difetto. Toni cupi e atmosfere quasi soffocanti, che gravano sullo spettatore e aumentano il senso di ansia e oppressione. Che sia un effetto voluto? Se fosse così, tanto di cappello, ma la storia dovrebbe almeno accompagnare adeguatamente questa trovata.
“Big Order”, per quanto mi riguarda, è stato una delusione, e questo OAV non fa che rinnovare tale impressione negativa. Una storia disordinata, che pare un agglomerato caotico di più elementi. Un accozzaglia di fattori diversi che, alle volte, paiono pure in contrasto tra loro. Se proprio devo dare un giudizio, posso almeno ringraziare che, in tale occasione, ci sono almeno nove puntate in meno rispetto alla serie.
Voto finale: 5… Meno!
