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bob71

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Sawa è un'infermiera molto attenta e scrupolosa specializzata nella cura degli anziani. I suoi modi sono enigmatici e misteriosi, e conduce uno stile di vita alquanto anomalo: non ha una casa propria, di volta in volta prende di mira soggetti anziani soli e bisognosi, e, con piccoli ricatti, subdolamente si insinua nella loro vita quotidiana, entrando in simbiosi con le loro abitudini e la loro personalità. Dietro questo atteggiamento apparentemente opportunista e calcolatore sembra in realtà celarsi in Sawa una sorta di affetto e una reale vicinanza alle persone di cui ella si prende cura, ognuna delle quali le lascia una piccola eredità, che si tratti di beni materiali o di insegnamenti morali. Il suo traslocare da una casa all'altra porterà Sawa a rincontrare uno strano ragazzo, schivo e introverso, già conosciuto in una precedente dimora, con cui sembra instaurare un rapporto particolarmente empatico.

Scritto e diretto da Momoko Ando, "0,5mm" è stato presentato al pubblico del diciassettesimo Far East Film Festival dalla stessa attrice protagonista Sakura Ando (in concorso anche con "100 Yen Love") presente in sala durante la proiezione. Il film è un affresco intenso e drammatico che, negli intensi 196 minuti di pellicola, mette a fuoco in maniera a volte cruda e disturbante, a volte cupamente umoristica, alcune recondite pieghe del Giappone contemporaneo. Su una colonna sonora poco invadente, affidata a un quartetto d'archi e a tocchi minimali di piano solo, la visione non risulta mai pesante, malgrado il ritmo lento di una narrazione abilmente intessuta e la lunga durata. Si rimane subito catturati dal mistero che avvolge le motivazioni della protagonista e dal ritratto dei personaggi comprimari, apparentemente anonimi, in realtà a tratti patetici, a tratti profondi e affascinanti. Sakura Ando offre un'eccellente prova interpretativa muovendosi con disinvoltura nei panni di Sawa e trasformandosi abilmente da meticolosa infermiera a scroccona professionista e viceversa. Sullo sfondo una riflessione sulla società giapponese e sulla sua bassa natalità, che vede la condizione precaria di molti giovani giapponesi, che sopravvivono con lavori provvisori, convivere con quella altrettanto drammatica della massa di anziani bisognosi di cure in numero sempre crescente.

La storia salta incongruamente da un episodio all'altro, così come la protagonista si sposta da una dimora all'altra, in una struttura da road movie che alla fine sembra chiudere il ciclo e i fili conduttori sui temi trattati si intrecciano saldamente nel quadro generale. Pur senza dare una risposta univoca ai vari interrogativi lasciati in sospeso dalla visione, rimane la domanda centrale che aleggia per tutto il film: chi è veramente Sawa?