Kajika
I disegni sono belli e il tratto pulito ci porta indietro alle scene migliori di Dragon Ball e anche i combattimenti riproducono quelli della grande serie di Akira Toriyama.
E allora perché a Dragon Ball non si può dare meno di otto e a Kajika non si può dare più di sei?
Dragon Ball ha voluto interi volumi prima che la storia si facesse interessante e alcune saghe sono in fondo pure noiose, mentre da quello che ho detto prima si potrebbe dire che Kajika ingrana subito…
In realtà no. Kajika è un manga godibile per mezz’ora ma che non offre nulla di nuovo. Persino i personaggi nella loro “novità” assomigliano più o meno vagamente a quelli di Dragon Ball, il mondo potrebbe benissimo essere il mondo di Dragon Ball e quella che parte potrebbe essere una storia alla Dragon Ball… in realtà ciò non avviene ed è questo il limite peggiore di Kajika: sembra il clone di Goku & C. ma dura troppo poco!
E non offre dunque quello che uno si aspetta dall’autore delle saghe di Freezer, Cell o Majinbu…
L’idea base è buona un bambino dagli immensi poteri, buono ma troppo vivace, uccide una volpe e ne viene maledetto: dovrà salvare 1000 esseri viventi per spezzare la maledizione. Incontra Bulma… NO! incontra Haya una astuta ragazzina, troppo attirata dal denaro, che gli chiede di consegnare una sfera del drago.. NO! L’ultimo esemplare di un uovo di drago che è desiderato da un pericoloso capo yakuza e giuro non farò altri parallelismi perché si Isaza assomiglia a… e Donko (il mio preferito) a… e anche Gibachi trasformato sembra un mostro dei tanti visti in DB… insomma Toriyama prende a pieno dalla sua serie più famosa e noi l’avremmo perdonato se si dimostrava più lungimirante perché sapendo chi si nasconde dietro li amiamo già quei personaggi ma il problema è che finisce tutto in dodici episodi: voglia di lavorare proprio poca! Ma anche Dragon Ball è un capolavoro sebbene Toriyama fosse uno sfaccendato! Comunque ha lavorato con impegno per tanti anni.
In Kajika questo impegno non la voluto mettere. Jump gli ha chiesto una storie e lui senza guardare ai risultati aveva già deciso di avere abbastanza soldi.
Quindi diciamolo il mio giudizio su Kajika è che non è un opera innovativa, che finisce la storia in modo sbrigativo, che i personaggi assomigliano troppo ad altri già visti dello stesso autore, che i combattimenti sarebbero buoni in alcuni casi ma che assomigliano ad altri nell’opera più famosa dell’autore. Sarebbe potuta essere qualcos’altro?
Io credo di si. E penso sarebbe stato qualcosa di meglio di Dragon Ball Super
E allora perché a Dragon Ball non si può dare meno di otto e a Kajika non si può dare più di sei?
Dragon Ball ha voluto interi volumi prima che la storia si facesse interessante e alcune saghe sono in fondo pure noiose, mentre da quello che ho detto prima si potrebbe dire che Kajika ingrana subito…
In realtà no. Kajika è un manga godibile per mezz’ora ma che non offre nulla di nuovo. Persino i personaggi nella loro “novità” assomigliano più o meno vagamente a quelli di Dragon Ball, il mondo potrebbe benissimo essere il mondo di Dragon Ball e quella che parte potrebbe essere una storia alla Dragon Ball… in realtà ciò non avviene ed è questo il limite peggiore di Kajika: sembra il clone di Goku & C. ma dura troppo poco!
E non offre dunque quello che uno si aspetta dall’autore delle saghe di Freezer, Cell o Majinbu…
L’idea base è buona un bambino dagli immensi poteri, buono ma troppo vivace, uccide una volpe e ne viene maledetto: dovrà salvare 1000 esseri viventi per spezzare la maledizione. Incontra Bulma… NO! incontra Haya una astuta ragazzina, troppo attirata dal denaro, che gli chiede di consegnare una sfera del drago.. NO! L’ultimo esemplare di un uovo di drago che è desiderato da un pericoloso capo yakuza e giuro non farò altri parallelismi perché si Isaza assomiglia a… e Donko (il mio preferito) a… e anche Gibachi trasformato sembra un mostro dei tanti visti in DB… insomma Toriyama prende a pieno dalla sua serie più famosa e noi l’avremmo perdonato se si dimostrava più lungimirante perché sapendo chi si nasconde dietro li amiamo già quei personaggi ma il problema è che finisce tutto in dodici episodi: voglia di lavorare proprio poca! Ma anche Dragon Ball è un capolavoro sebbene Toriyama fosse uno sfaccendato! Comunque ha lavorato con impegno per tanti anni.
In Kajika questo impegno non la voluto mettere. Jump gli ha chiesto una storie e lui senza guardare ai risultati aveva già deciso di avere abbastanza soldi.
Quindi diciamolo il mio giudizio su Kajika è che non è un opera innovativa, che finisce la storia in modo sbrigativo, che i personaggi assomigliano troppo ad altri già visti dello stesso autore, che i combattimenti sarebbero buoni in alcuni casi ma che assomigliano ad altri nell’opera più famosa dell’autore. Sarebbe potuta essere qualcos’altro?
Io credo di si. E penso sarebbe stato qualcosa di meglio di Dragon Ball Super
“Kajika” è un volume unico scritto e disegnato da Akira Toriyama nel 1999 ed è a mio avviso una delle opere più riuscite dell’autore dopo la conclusione di “Dragon Ball”. Si tratta di un’opera che ritorna sul genere Fantasy/Avventura presentando una storia piuttosto semplice, ma molto efficace, tant’è che personalmente avrei voluto che durasse qualche capitolo in più, viste le potenzialità della trama, dei personaggi e di tutto il contesto in cui le vicende hanno luogo. La comicità di alto livello dell’autore si vede anche in quest’opera che nello specifico presenta un finale dissacrante che da solo vale il prezzo del volume.
Purtroppo, la brevità del manga e un disegno ormai lontano da quello espresso in passato per l’autore rendono “Kajika” una lettura sfiziosa, ma nulla di più. In ogni caso è un volume unico particolarmente consigliato agli amanti di Toriyama e in particolare di “Dragon Ball” con cui condivide moltissimi elementi e caratteristiche, pur riuscendo comunque nel suo piccolo a guadagnarsi una dignità autonoma.
Purtroppo, la brevità del manga e un disegno ormai lontano da quello espresso in passato per l’autore rendono “Kajika” una lettura sfiziosa, ma nulla di più. In ogni caso è un volume unico particolarmente consigliato agli amanti di Toriyama e in particolare di “Dragon Ball” con cui condivide moltissimi elementi e caratteristiche, pur riuscendo comunque nel suo piccolo a guadagnarsi una dignità autonoma.
Akira Toriyama nel 1998 sforna, poco dopo Cowa!!, questo Kajika, volumetto unico in cui viene raccontata la storia di un giovane maledetto da una volpe per averla uccisa (e che lo accompagnerà successivamente sotto forma di spirito). Tutta la storia ruota attorno a questo ragazzo che per poter tornare umano dovrà salvare la vita a mille esseri viventi, ma poco prima di raggiungere l'obiettivo Kajika incontra Haya, una ragazza inseguita da una banda di criminali per via del rarissimo uovo che lei trasporta, un uovo di drago. Il capo dei malavitosi lo vuole a tutti i costi ammaliato dalla leggenda secondo cui chi berrà il sangue di drago potrà sviluppare enormi poteri e forza ed essendo l'ultimo uovo al mondo da cui potrà nascere l'ultimo drago potete capire il perché stia inseguendo la giovane.
Il tutto ruota nel mondo immaginato da Toriyama, praticamente quello di Dragon Ball per esser chiari, una terra dove esistono le capsule con cui trasportare mezzi ed oggetti. L'evoluzione della trama si sviluppa per lo più in ambienti aperti e privi di specifiche caratteristiche degne di nota.
L'edizione Star Comics è la classica "sottiletta", non presenta sovraccoperta e la carta è di qualità standard-bassa, vuoi anche per gli anni che questo volumetto inizia a portarsi appresso.
In sintesi, penso che Toriyama non sia riuscito a dare un'anima a questo fumetto, la storia risulta banale, priva di colpi di scena ed idee, i personaggi sono a mio avviso vuoti, senza carattere, il tratto è comunque valido, inconfondibile, ma questo non basta a fare un buon manga. E' anche vero che nasce poco tempo dopo la tirata decennale di lavoro su Dragon Ball quindi concedo qualche attenuante in tal senso, ma questo volume unico lo reputo evitabilissimo ai più, valido forse solo per i fan dell'autore.
Il tutto ruota nel mondo immaginato da Toriyama, praticamente quello di Dragon Ball per esser chiari, una terra dove esistono le capsule con cui trasportare mezzi ed oggetti. L'evoluzione della trama si sviluppa per lo più in ambienti aperti e privi di specifiche caratteristiche degne di nota.
L'edizione Star Comics è la classica "sottiletta", non presenta sovraccoperta e la carta è di qualità standard-bassa, vuoi anche per gli anni che questo volumetto inizia a portarsi appresso.
In sintesi, penso che Toriyama non sia riuscito a dare un'anima a questo fumetto, la storia risulta banale, priva di colpi di scena ed idee, i personaggi sono a mio avviso vuoti, senza carattere, il tratto è comunque valido, inconfondibile, ma questo non basta a fare un buon manga. E' anche vero che nasce poco tempo dopo la tirata decennale di lavoro su Dragon Ball quindi concedo qualche attenuante in tal senso, ma questo volume unico lo reputo evitabilissimo ai più, valido forse solo per i fan dell'autore.
Dal pennino del maestro Akira Toriyama esce questo volumetto auto conclusivo, dal sapore e dalle atmosfere squisitamente "dragon balliane" (passatemi la storpiatura forse poco felice). Il protagonista è il giovane Kajika, un avventuroso e strano ragazzo con coda ed orecchie da volpe che viaggia per le lande selvagge in compagnia di Gigi, uno spirito di volpe. Le sue origini sono ben presto narrate, Kajika era un vero monello da bambino. Durante una delle sue malefatte, Kajika ha ucciso senza un vero motivo una volpe (Gigi) e lo spirito dell'animale per vendetta l'ha maledetto tramutandolo nell'essere che è ora. Per liberarsi della maledizione e tornare un essere umano, il ragazzo deve salvare 1000 persone o animali. Per vivere Kajika lavora come cacciatore di taglie, oserei dire buono, in quanto non uccide e possiede lo strano potere di liberare la malvagità dei criminali catturati facendoli diventare buoni. Durante le sue avventure incontra una donna (Haya) in fuga in quanto ha rubato l'ultimo uovo di drago ad un criminale pericoloso. Una leggenda narra che chi beve il suo sangue diventa forte come un dragone. Kajika decide di aiutare la donna e di portare in salvo l'uovo di drago. Sulle sue tracce si mette il pericoloso Isaza, un avventuriero e killer molto pericoloso. Non racconto il finale anche se l'epilogo è quasi scontato (anche se non del tutto). Purtroppo quest'opera del maestro Toriyama ha molti punti in comune con Dragon Ball, a partire dai personaggi. Kajika ha la squisita ingenuità e simpatia di Goku, la ladra di nome Haya per certi versi ricorda Bulma, mentre Isaza ha il guizzo di Vegeta. Anche il piccolo furfantello assomiglia per certi versi al maiale Olong. I combattimenti seguono lo schema collaudato in dragon ball ovvero sfida, sconfitta, ripresa con poteri più forti e vittoria. Purtroppo questi ingredienti che ho definito all'inizio della recensione "dragon balliani" se da un lato piacciono, poiché sono i punti cardine e caratteristici di moltissime storie riuscite di Dragon Ball, dall'altro lato sembrano quasi una prigione da cui il maestro non riesce a sottrarsi. Non voglio giudicare Toriyama ed accusarlo di mancanza di idee o di incapacità ad uscire da un cliché consolidato, ma la mancanza di un seguito mi fa pensare che lo stesso autore si sia reso conto che questo genere di storie le ha già narrate altre volte. Forse Kajika come è stato per lo stesso Cowa (chissà) è un esperimento o un pilot lungo per una nuova serie, interrotti dallo stesso autore per mancanza di idee originali. L'edizione italiana a cura della Star Comics uscita nel lontano ottobre del 2000 (c'erano ancora le lire) è ben curata per i canoni del tempo, ma oggi almeno una sovra-copertina ci starebbe bene. Del resto anche se l'opera non è originalissima (per tale motivo mi fermo a 8 con il voto) è pur sempre una storia che un vero appassionato delle storie del maestro Toriyama dovrebbe possedere.
Kajika è un volume autoconclusivo portato in Italia da Star Comics, ideato e disegnato da Akira Toriyama, il papà di Dragon Ball, ed è proprio da Dragon Ball che prende spunto, in modo molto evidente.
Questo manga è molto simile a Dragon Ball sotto tutti gli aspetti a partire dallo stile di disegno, quello classico di Toriyama, pulito ma incisivo.
Anche gli sfondi sono nello stile di Toriyama, infatti durante i combattimenti sono caratterizzati da elementi rocciosi.
I personaggi sono veramente molto simili a quelli di Dragon Ball, a partire dal protagonista, infatti Kajika assomiglia molto a Goku, ingenuo, forte e carismatico.
La trama non è molto articolata ma è comunque ben strutturata nella sua semplicità, anche se sono presenti pochi colpi di scena.
Un elemento che fa lievitare la mia valutazione è il finale, infatti mi ha molto colpito la bravura di Toriyama nel trasformare un finale noioso e scontato in un finale buffo e originale.
Consiglio questo fumetto a tutti dato che lo considero un piccolo capolavoro in un solo ed unico volume.
Questo manga è molto simile a Dragon Ball sotto tutti gli aspetti a partire dallo stile di disegno, quello classico di Toriyama, pulito ma incisivo.
Anche gli sfondi sono nello stile di Toriyama, infatti durante i combattimenti sono caratterizzati da elementi rocciosi.
I personaggi sono veramente molto simili a quelli di Dragon Ball, a partire dal protagonista, infatti Kajika assomiglia molto a Goku, ingenuo, forte e carismatico.
La trama non è molto articolata ma è comunque ben strutturata nella sua semplicità, anche se sono presenti pochi colpi di scena.
Un elemento che fa lievitare la mia valutazione è il finale, infatti mi ha molto colpito la bravura di Toriyama nel trasformare un finale noioso e scontato in un finale buffo e originale.
Consiglio questo fumetto a tutti dato che lo considero un piccolo capolavoro in un solo ed unico volume.
Ovviamente non farò presentazioni sul geniale Akira Toriyama, che da decenni sul campo minato del fumetto giapponese è praticamente lo sminatore più famoso, si può dire di tutto sulle sue opere (nel bene e nel male) come Dr.Slump e Arale o Dragonball, sta di fatto che ancora oggi rimane il caratterista probabilmente più "copiato" di questo favoloso mondo.
In questo One shot dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che si può fare un bello shounen anche in un solo volumetto, l'importante è caratterizzare bene il protagonista, creare una storia leggera e dinamica e mettere altri carismatici personaggi come contorno.
Kajika è un simpatico ragazzino discendente da una antica tribù che possedeva grandiosi poteri, maledetto dallo spirito di una volpe che ha ucciso accidentalmente deve portare a compimento una redenzione basata sul salvataggio di 1000 esseri viventi.
La storia decolla quando fa l'incontro di un simpatico draghetto in via d'estinzione ricercato da una banda di criminali per appropriarsi del sangue del drago che sembrerebbe donare una forza smisurata a chi lo beve.
La storia si fa sfogliare con scioltezza e i personaggi sono davvero carismatici, i disegni sembrano addirittura più maturi del suo predecessore Dragonball e lo stile è inconfondibile. Potrebbe capitare che lo rileggiate di nuovo dopo un po di tempo, e sicuramente per quanto uno One shot possa essere piuttosto confusionario, beh, non è il caso di Kajika.
La storia è raccontata con un buon ritmo, dando il giusto spazio a tutti i personaggi che il nostro protagonista incontra nel corso della sua avventura.
Consigliato a tutti i fan di Toriyama ma anche a tutti i lettori che desiderano leggere qualcosa di leggero e per nulla pesante, basato sulle arti marziali e sul valore della salvaguardia della natura.
In questo One shot dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che si può fare un bello shounen anche in un solo volumetto, l'importante è caratterizzare bene il protagonista, creare una storia leggera e dinamica e mettere altri carismatici personaggi come contorno.
Kajika è un simpatico ragazzino discendente da una antica tribù che possedeva grandiosi poteri, maledetto dallo spirito di una volpe che ha ucciso accidentalmente deve portare a compimento una redenzione basata sul salvataggio di 1000 esseri viventi.
La storia decolla quando fa l'incontro di un simpatico draghetto in via d'estinzione ricercato da una banda di criminali per appropriarsi del sangue del drago che sembrerebbe donare una forza smisurata a chi lo beve.
La storia si fa sfogliare con scioltezza e i personaggi sono davvero carismatici, i disegni sembrano addirittura più maturi del suo predecessore Dragonball e lo stile è inconfondibile. Potrebbe capitare che lo rileggiate di nuovo dopo un po di tempo, e sicuramente per quanto uno One shot possa essere piuttosto confusionario, beh, non è il caso di Kajika.
La storia è raccontata con un buon ritmo, dando il giusto spazio a tutti i personaggi che il nostro protagonista incontra nel corso della sua avventura.
Consigliato a tutti i fan di Toriyama ma anche a tutti i lettori che desiderano leggere qualcosa di leggero e per nulla pesante, basato sulle arti marziali e sul valore della salvaguardia della natura.
Questo manga è veramente carino. D'altronde cosa aspettarci da Akira Toriyama? Ricorda vagamente Dragon Ball, ma è capibile. Sul tratto non posso dire altro che stupefacente. È molto scorrevole e si legge in un batter d'occhio, e a differenza di molti one shot la storia non lascia a desiderare ed è completa.
La trama: Kajika per colpa di una maledizione deve salvare 1000 esseri viventi per poter tornare un essere umano, dato che aveva ucciso una volpe e quest'ultima l'aveva fatto diventare un uomo-volpe. L'anima della volpe lo segue, e quando la maledizione sarà svanita Kajika tornerà umano e lo spirito della volpe si ritrasformerà nella medesima volpe. Kajika però è un ragazzo dalle doti sovrumane, che la maledizione ha limitato. Allora parte alla ricerca degli ultimi dieci esseri da salvare, ma incrocia una ragazza che ha con sé un uovo di drago, l'ultimo sul pianeta, e si dice che, chi beve il sangue del cucciolo avrà una potenza smisurata. Così la ragazza rivela di averlo rubato ad un malintenzionato, il quale adesso ne è alla ricerca...
Kajika lo consiglio a chiunque abbia voglia di leggere un manga veloce, d'azione ed esilarante.
La trama: Kajika per colpa di una maledizione deve salvare 1000 esseri viventi per poter tornare un essere umano, dato che aveva ucciso una volpe e quest'ultima l'aveva fatto diventare un uomo-volpe. L'anima della volpe lo segue, e quando la maledizione sarà svanita Kajika tornerà umano e lo spirito della volpe si ritrasformerà nella medesima volpe. Kajika però è un ragazzo dalle doti sovrumane, che la maledizione ha limitato. Allora parte alla ricerca degli ultimi dieci esseri da salvare, ma incrocia una ragazza che ha con sé un uovo di drago, l'ultimo sul pianeta, e si dice che, chi beve il sangue del cucciolo avrà una potenza smisurata. Così la ragazza rivela di averlo rubato ad un malintenzionato, il quale adesso ne è alla ricerca...
Kajika lo consiglio a chiunque abbia voglia di leggere un manga veloce, d'azione ed esilarante.
Kajika di Akira Toriyama è un one shot pubblicato dalla Star Comics nel '98. L'autore è il pluri-osannato e amato Toriyama, creatore della saga di DragonBall e Dr. Slump e Arale.
La storia è molto semplice: un ragazzino di nome Kajika ha dei poteri particolari e un immensa forza, ma è maledetto perché da piccolo uccise una volpe che, da bravo spirito vendicativo, lo costrinse a dover salvare mille anime per tornare umano. Il ragazzo, viaggiando alla ricerca di animali e uomini da salvare, si imbatte in una banda di quelli della Yakuza (probabilmente...) che stanno attaccando una ragazza: è una ladra professionista che ha rubato al ladro dell'organizzazione l'ultimo uovo di drago sulla Terra. Il sangue di drago cucciolo ha delle particolari proprietà che il capo della Yakuza vuole ottenere. Inizia così il viaggio del giovane Kajika per salvare l'uovo, dopo aver promesso alla ragazza di portare a termine il compito di non far cadere l'uovo in mani nemiche.
La storia è semplice e scorrevole, il tankbon è diviso in capitoli molto molto brevi e facilmente comprensibili.
Lo stile grafico è il tipico di Toriyama, e principalmente molti personaggi assomigliano a quelli di Dragonball e Arale. Carinissima l'idea dello spiritello volante della volpe che segue Kajika qua e là.
In sintesi, è una storia carina e abbastanza piacevole, nulla di particolarmente fantastico o elaborato, ma comunque godibile per una mezz'oretta. Diciamo che Toriyama ha fatto di meglio, ma non è il caso di disdegnare un lavoro che si discosti da ciò che lo ha portato alla fama. Un bel 6 ci sta.
La storia è molto semplice: un ragazzino di nome Kajika ha dei poteri particolari e un immensa forza, ma è maledetto perché da piccolo uccise una volpe che, da bravo spirito vendicativo, lo costrinse a dover salvare mille anime per tornare umano. Il ragazzo, viaggiando alla ricerca di animali e uomini da salvare, si imbatte in una banda di quelli della Yakuza (probabilmente...) che stanno attaccando una ragazza: è una ladra professionista che ha rubato al ladro dell'organizzazione l'ultimo uovo di drago sulla Terra. Il sangue di drago cucciolo ha delle particolari proprietà che il capo della Yakuza vuole ottenere. Inizia così il viaggio del giovane Kajika per salvare l'uovo, dopo aver promesso alla ragazza di portare a termine il compito di non far cadere l'uovo in mani nemiche.
La storia è semplice e scorrevole, il tankbon è diviso in capitoli molto molto brevi e facilmente comprensibili.
Lo stile grafico è il tipico di Toriyama, e principalmente molti personaggi assomigliano a quelli di Dragonball e Arale. Carinissima l'idea dello spiritello volante della volpe che segue Kajika qua e là.
In sintesi, è una storia carina e abbastanza piacevole, nulla di particolarmente fantastico o elaborato, ma comunque godibile per una mezz'oretta. Diciamo che Toriyama ha fatto di meglio, ma non è il caso di disdegnare un lavoro che si discosti da ciò che lo ha portato alla fama. Un bel 6 ci sta.
Nella mia ricerca di titoli passati, soffermandomi sul maestro Akira Toriyama mi sono imbattuto in un altro one shot, dal titolo Kajika, il quale si colloca tra la stesura degli altri volumi autoconclusivi del maestro: Cowa!, Nekomajin e Sand Land.
La storia di Kajika è sì semplice e lineare, ma per nulla banale, anzi, “fra le righe” nasconde significativi insegnamenti tipici di Toriyama, quali l’amicizia la lealtà e la bontà d’animo, ovviamente senza tralasciare una buona dose d’umorismo.
Il protagonista di questa avventura è Kajica, l’ultimo sopravvissuto di un clan estintosi, la tribù dei Kawa, famosa per i poteri dei suoi membri, che però non ne hanno garantito la sopravvivenza.
Il nostro eroe però è in possesso di altri poteri fortissimi a causa di una maledizione, infatti quand’era molto piccolo uccise una volpe solo per divertimento e questa lo maledì trasformandolo in un ragazzo volpe; solo dopo che avrà salvato mille esseri viventi potrà tornare normale.
All’inizio della vicenda il nostro eroe salva una ragazza da un gruppo di mafiosi, attirando su di sé l’ira del capo di questa organizzazione, che voleva recuperare a tutti costi un uovo di drago sottrattogli dalla fanciulla; inizia così il viaggio di Kajika e Gigi (lo spirito della volpe) per portar in salvo l’uovo e per sciogliere la maledizione che lo costringe ad essere un ragazzo-volpe.
Nel corso della vicenda non mancheranno l’azione i colpi di scena e una buona dose di umorismo con i vari personaggi che appariranno durante tutta la vicenda.
Il disegno è molto semplice e rende il tutto molto facile da capire, il tratto è abbastanza marcato ma non pesante, vista l’assenza di particolari sullo sfondo tranquillamente tralasciabili, questo però non toglie nulla all’opera che resta comunque molto briosa e dinamica.
La facilità nella lettura viene aiutata da una trama molto semplice e divertente che ti trasporta nel mondo di Kajika senza nessun problema.
L’edizione Star non è niente di speciale, il volume è maneggevole però presenta della carta un filino giallo paglia; resta comunque buona, vista anche l’età del manga. Si riesce a recuperare ancora benissimo grazie alla filosofia Star.
Lo consiglio a tutti coloro che vogliono dilettarsi in una lettura divertente e non pesante, ed è quasi d’obbligo per i fan del maestro Toriyama.
Il mio voto è un 6,5 l’opera è bella ma non eccezionale, arrotondo a 7 perché comunque sono un fan di Toriyama.
La storia di Kajika è sì semplice e lineare, ma per nulla banale, anzi, “fra le righe” nasconde significativi insegnamenti tipici di Toriyama, quali l’amicizia la lealtà e la bontà d’animo, ovviamente senza tralasciare una buona dose d’umorismo.
Il protagonista di questa avventura è Kajica, l’ultimo sopravvissuto di un clan estintosi, la tribù dei Kawa, famosa per i poteri dei suoi membri, che però non ne hanno garantito la sopravvivenza.
Il nostro eroe però è in possesso di altri poteri fortissimi a causa di una maledizione, infatti quand’era molto piccolo uccise una volpe solo per divertimento e questa lo maledì trasformandolo in un ragazzo volpe; solo dopo che avrà salvato mille esseri viventi potrà tornare normale.
All’inizio della vicenda il nostro eroe salva una ragazza da un gruppo di mafiosi, attirando su di sé l’ira del capo di questa organizzazione, che voleva recuperare a tutti costi un uovo di drago sottrattogli dalla fanciulla; inizia così il viaggio di Kajika e Gigi (lo spirito della volpe) per portar in salvo l’uovo e per sciogliere la maledizione che lo costringe ad essere un ragazzo-volpe.
Nel corso della vicenda non mancheranno l’azione i colpi di scena e una buona dose di umorismo con i vari personaggi che appariranno durante tutta la vicenda.
Il disegno è molto semplice e rende il tutto molto facile da capire, il tratto è abbastanza marcato ma non pesante, vista l’assenza di particolari sullo sfondo tranquillamente tralasciabili, questo però non toglie nulla all’opera che resta comunque molto briosa e dinamica.
La facilità nella lettura viene aiutata da una trama molto semplice e divertente che ti trasporta nel mondo di Kajika senza nessun problema.
L’edizione Star non è niente di speciale, il volume è maneggevole però presenta della carta un filino giallo paglia; resta comunque buona, vista anche l’età del manga. Si riesce a recuperare ancora benissimo grazie alla filosofia Star.
Lo consiglio a tutti coloro che vogliono dilettarsi in una lettura divertente e non pesante, ed è quasi d’obbligo per i fan del maestro Toriyama.
Il mio voto è un 6,5 l’opera è bella ma non eccezionale, arrotondo a 7 perché comunque sono un fan di Toriyama.
Prendete una maledizione lanciata dallo spirito di una volpe, un ragazzino dalla forza straordinaria, un mondo fantasioso ma allo stesso modo stupendamente semplice e porgeteli nelle abilissime mani di Toriyama, uno dei mangaka più straordinari mai apparsi nello scenario dei manga.
Kajika è un volume autoconclusivo pubblicato nel 1998, nato dalla fervida immaginazione di Akira Toriyama, il noto "papà" di Dragon Ball. Questi, dopo la conclusione della sua opera più lunga e faticosa, Dragon Ball per l'appunto, decise di continuare il suo lavoro di fumettista dedicandosi a storie brevi composte da pochi volumi al massimo. Inutile dire che dalle sue mani uscirono fuori piccoli gioiellini della narrazione umoristica e collaborò alla realizzazione di mostri per svariati giochi della serie Dragon Quest, mantenendo così vivo il suo genio. Tra le storie autoconclusive ricordiamo Sandland, Nekomajin, ma tra tutte queste voglio parlarvi di Kajika, uno dei lavori migliori del maestro.
Kajika narra la storia di un ragazzino dal nome omonimo della serie che è stato maledetto dallo spirito di una volpe. Quest'ultima ha dato una possibilità al ragazzo per spezzare l'incantesimo: salvare la vita a mille esseri viventi senza distinzioni. Solo così riuscirà a tornare alla sua normalità.
La sua vita scorre serena e tranquilla (non troppo tranquilla a causa del suo "compito") fino a che non incontra Haya, una ragazza che porta con sé un piccolo uovo di dragone, ultimo rimasto della sua razza. La giovane però è minacciata da un gruppo di gangster che mira all'uovo, ma che comunque non riuscirà a raggiungere il loro scopo perché...
E qui comincia l'avventura del giovane Kajika, attraverso un mondo così fantastico ma anche così reale, così magnificamente illustrato ma anche così stereotipato, che affascina il lettore senza aver bisogno di montagne fluttuanti, numerose lune nel cielo e abitanti dalle più svariate forme e aspetti. Il mondo di Kajika ci mostra città, deserti, pianure, laghi che sono più di quanto normale possa esistere ma la maestria di Toriyama riesce a spezzare questa barriera, riuscendo ad affascinare il lettore soltanto con un albero ed una roccia.
Ovviamente gli sfondi non sono l'unico punto di forza dell'opera. Kajika vanta anche di un ottimo cast di personaggi, composti dai più tipici modelli di caratterizzazione del maestro: infatti troveremo una ragazza furbetta e intrepida, un giovane grassoccio, astuto ma dal cuore d'oro, un mercenario che dimostra di avere un onore e un cattivo che rispecchierà in tutto l'avidità e l'egoismo delle persone. Inutile dire, perciò, che chi è amante delle storie del maestro si troverà sicuramente a casa leggendo le pagine di questa storia, che non sarà un capolavoro ma che riesce a incollare il lettore alle sue pagine senza annoiare un secondo.
I temi sono sempre i soliti di Toriyama: la gentilezza del protagonista, il valore dell'amicizia e della giustizia, la corsa al potere da parte dell'antagonista e molti altri, ma che sanno meravigliare sempre.
Kajika è un'opera che sa insegnare molto. Non avremo un protagonista che, divorato dall'odio e dalla vendetta vuole solo soddisfare la sua sete, non avremo un protagonista che, mosso dall'ambizione per la conquista di qualcosa passa sopra a tutto e a tutti, non avremo un protagonista freddo e figo, ma bensì un ragazzino ingenuo e dal forte senso di amicizia, come nei più classici dei modelli, ma che personalmente amo di più.
L'edizione, curata da Star Comics è buona e resistente, standard ed economica, come nel più comune dei formati della casa.
Consiglio a tutti di dare almeno una letta a questo volumetto, perché sicuramente farà trascorrere un'ora spensierata e ci farà vivere una storia pura e genuina come nel più classico dei generi manga.
Kajika è un volume autoconclusivo pubblicato nel 1998, nato dalla fervida immaginazione di Akira Toriyama, il noto "papà" di Dragon Ball. Questi, dopo la conclusione della sua opera più lunga e faticosa, Dragon Ball per l'appunto, decise di continuare il suo lavoro di fumettista dedicandosi a storie brevi composte da pochi volumi al massimo. Inutile dire che dalle sue mani uscirono fuori piccoli gioiellini della narrazione umoristica e collaborò alla realizzazione di mostri per svariati giochi della serie Dragon Quest, mantenendo così vivo il suo genio. Tra le storie autoconclusive ricordiamo Sandland, Nekomajin, ma tra tutte queste voglio parlarvi di Kajika, uno dei lavori migliori del maestro.
Kajika narra la storia di un ragazzino dal nome omonimo della serie che è stato maledetto dallo spirito di una volpe. Quest'ultima ha dato una possibilità al ragazzo per spezzare l'incantesimo: salvare la vita a mille esseri viventi senza distinzioni. Solo così riuscirà a tornare alla sua normalità.
La sua vita scorre serena e tranquilla (non troppo tranquilla a causa del suo "compito") fino a che non incontra Haya, una ragazza che porta con sé un piccolo uovo di dragone, ultimo rimasto della sua razza. La giovane però è minacciata da un gruppo di gangster che mira all'uovo, ma che comunque non riuscirà a raggiungere il loro scopo perché...
E qui comincia l'avventura del giovane Kajika, attraverso un mondo così fantastico ma anche così reale, così magnificamente illustrato ma anche così stereotipato, che affascina il lettore senza aver bisogno di montagne fluttuanti, numerose lune nel cielo e abitanti dalle più svariate forme e aspetti. Il mondo di Kajika ci mostra città, deserti, pianure, laghi che sono più di quanto normale possa esistere ma la maestria di Toriyama riesce a spezzare questa barriera, riuscendo ad affascinare il lettore soltanto con un albero ed una roccia.
Ovviamente gli sfondi non sono l'unico punto di forza dell'opera. Kajika vanta anche di un ottimo cast di personaggi, composti dai più tipici modelli di caratterizzazione del maestro: infatti troveremo una ragazza furbetta e intrepida, un giovane grassoccio, astuto ma dal cuore d'oro, un mercenario che dimostra di avere un onore e un cattivo che rispecchierà in tutto l'avidità e l'egoismo delle persone. Inutile dire, perciò, che chi è amante delle storie del maestro si troverà sicuramente a casa leggendo le pagine di questa storia, che non sarà un capolavoro ma che riesce a incollare il lettore alle sue pagine senza annoiare un secondo.
I temi sono sempre i soliti di Toriyama: la gentilezza del protagonista, il valore dell'amicizia e della giustizia, la corsa al potere da parte dell'antagonista e molti altri, ma che sanno meravigliare sempre.
Kajika è un'opera che sa insegnare molto. Non avremo un protagonista che, divorato dall'odio e dalla vendetta vuole solo soddisfare la sua sete, non avremo un protagonista che, mosso dall'ambizione per la conquista di qualcosa passa sopra a tutto e a tutti, non avremo un protagonista freddo e figo, ma bensì un ragazzino ingenuo e dal forte senso di amicizia, come nei più classici dei modelli, ma che personalmente amo di più.
L'edizione, curata da Star Comics è buona e resistente, standard ed economica, come nel più comune dei formati della casa.
Consiglio a tutti di dare almeno una letta a questo volumetto, perché sicuramente farà trascorrere un'ora spensierata e ci farà vivere una storia pura e genuina come nel più classico dei generi manga.
Kajika è un volumetto autoconclusivo realizzato nel 1998 da Akira Toriyama, l'autore di Dragon Ball. E a Dragon Ball si rifà, in maniera anche abbastanza palese, per giunta.
Gli elementi comuni ci son tutti, a partire dall'ambientazione fantastico-futuristica (qui però è più smaccatamente fantasy che simile all'antico Oriente di Dragon Ball), per arrivare al nostro protagonista che, toh, è un ragazzino ingenuo e fortissimo dai capelli scuri e che nasconde un segreto (come Son Goku), la cui avventura scaturisce dall'incontro con una ragazza, Haya, scaltra e doppiogiochista (come Bulma).
Nel suo viaggio alla ricerca della libertà dalla maledizione che lo affligge, Kajika si troverà a dover fronteggiare il gangster Gibachi, la cui ambizione lo porterà a trasformarsi in un ibrido drago-umano dall'enorme potenza fisica ma dalla scarsa umanità.
Intorno alla lotta che contrappone questi due poli, troviamo un trittico di personaggi interessanti e dalle spiccate personalità, come la furba ladra Haya, il truffaldino Donko e il mercenario Isaza, che si uniranno, tra alterne vicende, al nostro protagonista.
Kajika è una storia semplicissima e priva di colpi di scena, i cui personaggi hanno dei caratteri semplici e i cui disegni non sono particolarmente elaborati, seppur già più complessi di quelli degli ultimi volumi di Dragon Ball.
E' una storia che si può valutare in funzione del suo combattimento-culmine, ma che sembra anche una sorta di favola dei tempi moderni, dove il bene e il male sono chiaramente distinti, ma si tingono anche un po' di grigio, perché, come sempre, nel mondo di Toriyama, solo apparentemente ci sono buoni e cattivi, ma tutti i personaggi sono innegabilmente esseri umani, coi loro pregi e i loro difetti.
Lo si legge tutto d'un fiato, Kajika, poichè è molto meno elaborato di altri shorts come Kowa o Sand Land, ma l'effetto che fa ai suoi lettori è lo stesso delle altre opere di Toriyama. Leggendo, ci affezioniamo ai personaggi, ci ritroviamo a ridere delle gags, a meravigliarci della dinamicità del tratto, dell'espressività dei personaggi e un bonario sorriso ci si dipinge sul volto durante la lettura, mentre ci trasciniamo verso l'immancabile lieto fine, certezza che, almeno nei manga di Toriyama, non ci manca mai.
Non è una lettura particolarmente memorabile, ma scorre via leggera leggera e in ogni caso fa sempre piacere leggere qualcosa di Toriyama, perché lui i fumetti li sa fare, e pure bene, e quando si mette in testa di raccontarci una storia, noi sappiamo già che ci riuscirà e che ci narrerà qualcosa di assolutamente piacevolissimo, come solo i migliori cantastorie sanno fare.
Una lettura spensierata - ma non per questo vuota - che consiglio a chi ha voglia di sognare un po'.
Gli elementi comuni ci son tutti, a partire dall'ambientazione fantastico-futuristica (qui però è più smaccatamente fantasy che simile all'antico Oriente di Dragon Ball), per arrivare al nostro protagonista che, toh, è un ragazzino ingenuo e fortissimo dai capelli scuri e che nasconde un segreto (come Son Goku), la cui avventura scaturisce dall'incontro con una ragazza, Haya, scaltra e doppiogiochista (come Bulma).
Nel suo viaggio alla ricerca della libertà dalla maledizione che lo affligge, Kajika si troverà a dover fronteggiare il gangster Gibachi, la cui ambizione lo porterà a trasformarsi in un ibrido drago-umano dall'enorme potenza fisica ma dalla scarsa umanità.
Intorno alla lotta che contrappone questi due poli, troviamo un trittico di personaggi interessanti e dalle spiccate personalità, come la furba ladra Haya, il truffaldino Donko e il mercenario Isaza, che si uniranno, tra alterne vicende, al nostro protagonista.
Kajika è una storia semplicissima e priva di colpi di scena, i cui personaggi hanno dei caratteri semplici e i cui disegni non sono particolarmente elaborati, seppur già più complessi di quelli degli ultimi volumi di Dragon Ball.
E' una storia che si può valutare in funzione del suo combattimento-culmine, ma che sembra anche una sorta di favola dei tempi moderni, dove il bene e il male sono chiaramente distinti, ma si tingono anche un po' di grigio, perché, come sempre, nel mondo di Toriyama, solo apparentemente ci sono buoni e cattivi, ma tutti i personaggi sono innegabilmente esseri umani, coi loro pregi e i loro difetti.
Lo si legge tutto d'un fiato, Kajika, poichè è molto meno elaborato di altri shorts come Kowa o Sand Land, ma l'effetto che fa ai suoi lettori è lo stesso delle altre opere di Toriyama. Leggendo, ci affezioniamo ai personaggi, ci ritroviamo a ridere delle gags, a meravigliarci della dinamicità del tratto, dell'espressività dei personaggi e un bonario sorriso ci si dipinge sul volto durante la lettura, mentre ci trasciniamo verso l'immancabile lieto fine, certezza che, almeno nei manga di Toriyama, non ci manca mai.
Non è una lettura particolarmente memorabile, ma scorre via leggera leggera e in ogni caso fa sempre piacere leggere qualcosa di Toriyama, perché lui i fumetti li sa fare, e pure bene, e quando si mette in testa di raccontarci una storia, noi sappiamo già che ci riuscirà e che ci narrerà qualcosa di assolutamente piacevolissimo, come solo i migliori cantastorie sanno fare.
Una lettura spensierata - ma non per questo vuota - che consiglio a chi ha voglia di sognare un po'.
Kajika prosegue il filone fiabesco post-Dragonball di Toriyama, inaugurato con Cowa (trovate il mio parere in merito nell'apposita sezione, se vi interessa). La storia sembra prendere una piega più seria del predecessore accontentando le richieste di Shueisha che consistevano nell'inserire più scene di combattimento nelle sue storie, ma il prodotto è comunque fruibile e destinato ad un pubblico di giovanissimi. Il disegno è molto godibile e ricalca alcune atmosfere Dragonballesche, e la storia che parte con un plot semplice e ideale per una serie piuttosto longeva va a diventare man mano più interessante con lo scorrere delle tavole, per poi trovare la sua naturale conclusione... forse un po' troppo presto. Rimane un titolo molto leggero e frizzante che i fan di Toriyama non devono comunque lasciarsi scappare!
Ci troviamo di fronte ad un altro manga scritto e disegnato da Akira Toriyama. Kajika, questo il titolo dell’opera, anche in questo caso trattasi di un solo volumetto. Disegnato prima di Sandland ma dopo di Cowa, altri volumi unici dell’autore, questo one shot risale al 1998 ed è arrivato in Italia non tanto tempo più tardi, ovvero due anni.
La trama di Kajika è molto semplice e ben strutturata: essa si sviluppa attorno a Kajika, da qui il nome del fumetto, il protagonista della storia; il ragazzo appartiene a una tribù chiamata Kawa, formata da persone dalla straordinaria forza. Egli però, assieme ad un altro ragazzo di cui parlerò dopo, ne è un superstite; la tribù infatti si era estinta a seguito di una tremenda eruzione vulcanica.
Il ragazzo però è vittima di una “terribile” maledizione. Egli dopo aver ucciso una volpe di nome Gigi con un sasso, fu maledetto da quest’ultima che lo ha trasformato in ragazzo volpe facendogli acquisire così un udito fuori dal comune. Solo dopo aver salvato ben mille esseri viventi Kajika potrà ridiventare un normale ragazzo.
All’inizio della storia ritroviamo il nostro protagonista che salva dall’attacco di pericolosi malviventi (al servizio del boss Gibachi) una giovane ragazza di nome Haya. Essa era stata attaccata perché aveva rubato al loro boss un uovo di drago, animale ormai completamente estinto. Dal drago che ne sarebbe nato, il boss aveva intenzione di berne il sangue e secondo una antica leggenda avrebbe acquisito dei poteri sovrumani. Haya così affida l’uovo al ragazzo che le ha salvato la vita e trovandosi una scusa chiede a quest’ultimo di portare l’uovo sull’isola Ronron, l’isola dei draghi.
Continuando con lo storia ritroviamo altri personaggi come Isaza, anch’egli appartenente alla scomparsa tribù Kawa, che divenuto uno scagnozzo di Gibachi affronta Kajika per sottrargli l’uovo, o Donko un giovane e basso ragazzino velocissimo nel correre e apparentemente uno spudorato doppiogiochista.
Nel volume ritroviamo dei disegni molto semplici e marcati, se si dovesse fare un confronto direi meno complicati e particolareggiati di un’altra opera di Toriyama, Sandland. Tuttavia le tavole sono piene di dinamicità ed espressività. E’ un manga che si legge con leggerezza e spensieratezza in quanto composto da una trama semplice, divertente e lineare ma che al tempo stesso riesce in breve tempo a catturare il lettore (almeno così è successo a me… ^^).
Il manga stampato nel 2000 da Star Comics costa 6000 lire ma oggi, col rialzo dei prezzi sugli arretrati, lo si trova a 3,90 euro. Malgrado il rialzo rimane un prezzo accessibile e il volume, come quasi tutti quelli della Star, lo si trova facilmente in fumetteria, o comunque è disponibile e non esaurito.
Peppo-kun
La trama di Kajika è molto semplice e ben strutturata: essa si sviluppa attorno a Kajika, da qui il nome del fumetto, il protagonista della storia; il ragazzo appartiene a una tribù chiamata Kawa, formata da persone dalla straordinaria forza. Egli però, assieme ad un altro ragazzo di cui parlerò dopo, ne è un superstite; la tribù infatti si era estinta a seguito di una tremenda eruzione vulcanica.
Il ragazzo però è vittima di una “terribile” maledizione. Egli dopo aver ucciso una volpe di nome Gigi con un sasso, fu maledetto da quest’ultima che lo ha trasformato in ragazzo volpe facendogli acquisire così un udito fuori dal comune. Solo dopo aver salvato ben mille esseri viventi Kajika potrà ridiventare un normale ragazzo.
All’inizio della storia ritroviamo il nostro protagonista che salva dall’attacco di pericolosi malviventi (al servizio del boss Gibachi) una giovane ragazza di nome Haya. Essa era stata attaccata perché aveva rubato al loro boss un uovo di drago, animale ormai completamente estinto. Dal drago che ne sarebbe nato, il boss aveva intenzione di berne il sangue e secondo una antica leggenda avrebbe acquisito dei poteri sovrumani. Haya così affida l’uovo al ragazzo che le ha salvato la vita e trovandosi una scusa chiede a quest’ultimo di portare l’uovo sull’isola Ronron, l’isola dei draghi.
Continuando con lo storia ritroviamo altri personaggi come Isaza, anch’egli appartenente alla scomparsa tribù Kawa, che divenuto uno scagnozzo di Gibachi affronta Kajika per sottrargli l’uovo, o Donko un giovane e basso ragazzino velocissimo nel correre e apparentemente uno spudorato doppiogiochista.
Nel volume ritroviamo dei disegni molto semplici e marcati, se si dovesse fare un confronto direi meno complicati e particolareggiati di un’altra opera di Toriyama, Sandland. Tuttavia le tavole sono piene di dinamicità ed espressività. E’ un manga che si legge con leggerezza e spensieratezza in quanto composto da una trama semplice, divertente e lineare ma che al tempo stesso riesce in breve tempo a catturare il lettore (almeno così è successo a me… ^^).
Il manga stampato nel 2000 da Star Comics costa 6000 lire ma oggi, col rialzo dei prezzi sugli arretrati, lo si trova a 3,90 euro. Malgrado il rialzo rimane un prezzo accessibile e il volume, come quasi tutti quelli della Star, lo si trova facilmente in fumetteria, o comunque è disponibile e non esaurito.
Peppo-kun
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>]
In un mondo selvaggio, un ragazzo viene cacciato dalla propria tribù, dove vive, poichè considerato pericoloso e ribelle. Ma la sua sfortuna non si ferma qui. Infatti, avendo per sbaglio tolto la vita ad una volpe, egli ne viene maledetto e perde ua grande quantità dei suoi poteri. Essendo fiero della sua forza e delle sue tecniche ricercate, cerca in tutti i modi di ripristinare le sue immense doti solvendo all'obbiettivo indettogli dall'anima della volpe defunta, che lo insegue dappertutto. Il fine di ritornare ad essere potentissimo è quello di salvare la vita di 1000 esseri viventi, che siano insetti, animali, pesci o umani. Continuando per la sua strada, incontra una ragazza di nome Haya, che lui salva da criminali che, per volontà del loro perfido capo, un pò effemminato, vogliono impossessarsi dell'ultimo uovo di drago. Questo prezioso oggeto ha la facoltà di rendere incredibilmente potente chi ne beve il sangue. Perciò, pur salvando Haya e facendo nascere il draghetto superstite, i criminali lo uccidono e si cibano del suo sangue. Il boss non solo diventa fortissimo, ma muta il suo aspetto in un drago orrendo. Presto diventerà più selvaggio di una bestia e massacrerà sia Kajika e i suoi amici, che gli uomini al suo servizio. L'ultima speranza è Kajika, che, per ritornare ad essere normale, e quindi potente, deve salvare un'ultima vita. Poi, quando tutto sembrerà finito, lui riuscirà a salvare la situazione e, grazie al suo cuore d'oro e il suo animo puro, non ucciderà il boss mutato in drago ma lo renderà buono, prelevandogli tutta la sua malvagità.
Finale quasi commovente per una storia avventurosa fitta di elementi di azione, se non fosse per l'ultima scena, in cui Kajika si vede maledire la volpe che si è fatta uccidere appositamente di nuovo dal ragazzo, per tornare a volare come prima!!!
In un mondo selvaggio, un ragazzo viene cacciato dalla propria tribù, dove vive, poichè considerato pericoloso e ribelle. Ma la sua sfortuna non si ferma qui. Infatti, avendo per sbaglio tolto la vita ad una volpe, egli ne viene maledetto e perde ua grande quantità dei suoi poteri. Essendo fiero della sua forza e delle sue tecniche ricercate, cerca in tutti i modi di ripristinare le sue immense doti solvendo all'obbiettivo indettogli dall'anima della volpe defunta, che lo insegue dappertutto. Il fine di ritornare ad essere potentissimo è quello di salvare la vita di 1000 esseri viventi, che siano insetti, animali, pesci o umani. Continuando per la sua strada, incontra una ragazza di nome Haya, che lui salva da criminali che, per volontà del loro perfido capo, un pò effemminato, vogliono impossessarsi dell'ultimo uovo di drago. Questo prezioso oggeto ha la facoltà di rendere incredibilmente potente chi ne beve il sangue. Perciò, pur salvando Haya e facendo nascere il draghetto superstite, i criminali lo uccidono e si cibano del suo sangue. Il boss non solo diventa fortissimo, ma muta il suo aspetto in un drago orrendo. Presto diventerà più selvaggio di una bestia e massacrerà sia Kajika e i suoi amici, che gli uomini al suo servizio. L'ultima speranza è Kajika, che, per ritornare ad essere normale, e quindi potente, deve salvare un'ultima vita. Poi, quando tutto sembrerà finito, lui riuscirà a salvare la situazione e, grazie al suo cuore d'oro e il suo animo puro, non ucciderà il boss mutato in drago ma lo renderà buono, prelevandogli tutta la sua malvagità.
Finale quasi commovente per una storia avventurosa fitta di elementi di azione, se non fosse per l'ultima scena, in cui Kajika si vede maledire la volpe che si è fatta uccidere appositamente di nuovo dal ragazzo, per tornare a volare come prima!!!