ADOTTA UNA SCHEDA

Adotta un titolo 1Adotta un titolo 2Titoli poco conosciuti, passati in sordina all'epoca dell'uscita o dimenticati col tempo... su AnimeClick.it abbiamo migliaia di schede anime e manga senza alcuna recensione, privando quindi i lettori di uno dei principali punti di forza delle stesse.
Per cui, ad ogni appuntamento di questa rubrica vi proporremo alcuni di questi titoli, con la preghiera di recensirli qualora li conosciate. Tutti gli utenti che recensiranno le opere proposte entro la scadenza assegnata riceveranno l'icona premio Scheda adottata. Per le regole da seguire nella stesura delle recensioni rimandiamo al blog apposito, che vi preghiamo di utilizzare anche per commenti, domande o tenere traccia dei premi (non commentate l'iniziativa in questa news).

I titoli al momento disponibili sono:

[ANIME] Gugure! Kokkuri-san (Scadenza: 4/2/2015)

[ANIME] Maryuu senki - Evil Dragon War Chronicles (Scadenza: 11/2/2015)

[MANGA] Facciamo i pervertiti (Scadenza: 15/2/2015)

[DRAMA] Attack No.1 (Scadenza: 18/2/2015)


Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Oggi appuntamento libero, con i manga Marmalade Boy, Racconti estremi e Kajika.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.


Per saperne di più continuate a leggere.


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"Marmalade Boy" è uno shojo manga di Wataru Yoshizumi, disegnato fra il 1992 e il 1995, composto da 8 volumetti che in Italia, visto il successo dell'opera, sono usciti in differenti edizioni e molteplici formati. Arrivato da noi prima come anime (sottoposto a pesanti censure), con il nome di "Piccoli Problemi Di Cuore", e successivamente nel lontano '98 edito da Planet Manga in testo integrale.
Diciamo che fra le opere arrivate qui in Italia "Marmalade Boy" è una pietra miliare sia perché apprezzata in tv quanto su carta, sia perché rappresenta il periodo in cui i fumetti nipponici si stavano facendo strada anche nelle nostre edicole e fumetterie. La trama è abbastanza semplice, anche se man mano si arricchisce di personaggi ed eventi che la rendono complessa ma comunque scorrevole.

La storia è più o meno nota a tutti, anche se il manga si distacca sotto molti aspetti dal cartone animato, di cui in Italia non è mai arrivato il finale. L'anime poi, ricco di più personaggi ed episodi risulta essere stato solo approvato dalla Yoshizumi, che però non prese nessuna decisione relativa al corso degli eventi o all'inserimento di nuovi personaggi, totalmente affidato ad uno staff a parte.
Comunque la trama è più o meno questa: Miki e Yu (nel cartone diventato Yuri) sono due adolescenti che da perfetti estranei si ritrovano a vivere insieme perchè i loro genitori effettuano uno scambio di coppie e si risposano fra di loro. Yu è un ragazzo molto bello, intelligente e dai bei modi, mentre Miki è una ragazza più spontanea, allegra ed emotiva.
I due sanno bene di essere "fratelli acquisiti" ma da quando si ritrovano a vivere insieme fra di loro si stringono dei legami reciproci che li porteranno ad innamorarsi l'uno dell'altra. A fare da sfondo ci sono i giorni trascorsi fra la scuola, i club sportivi, i lavoretti partime, e la casa. Oltre a Miki e Yu nel corso della storia veniamo a conoscenza di Meiko (Mary nel cartone), Rokutanda (William), Ginta, Arimi e molti altri. Le vicende sentimentali dei due ragazzi si sviluppano soprattutto fra segreti familiari, amori non corrisposti o non facilmente accettati (come la relazione fra la migliore amica di Miki e il suo professore), disguidi e problemi legati all'età.
La storia si sviluppa lentamente, anche se spesso è piena di colpi di scena e rovesciamenti improvvisi. La cosa che rende intensa e partecipativa la storia agli occhi del lettore è il fatto che anche le sotto trame sono ben sviluppate, curatissime e coinvolgenti quanto le vicende di Miki e Yu. Non ci si può infatti non affezionare per esempio alle coppie che vengono fuori dalle ceneri dei rispettivi passati dei protagonisti, o al cugino non molto fortunato di Ginta.

La storia quindi non delude nell'aspetto dei contenuti e l'opera è comunque da lodare anche a livello di estetica. Questo manga infatti è diventato un vero pilastro negli anni '90, ma anche successivamente proprio grazie allo stile di disegno della maestra Yoshizumi, sempre pulito, chiaro e quasi vivo.
I personaggi hanno caratteristiche fisiche che li rendono riconoscibili senza problemi, le loro espressioni fanno quasi intuire ciò che pensano prima ancora di leggere e gli ambienti, pur non essendo ricchissimi di particolari, sono godibili e abbastanza reali. Una cosa forse che mi permetto di criticare è la disparità fisica fra le figure femminili e maschili, queste ultime spesso risultano un po' troppo imponenti per degli adolescenti, ma su questo si passa ben volentieri sopra se poi il resto è eccellente. Belle anche le copertine, con le illustrazioni originali dei capitoli, uscite all'epoca, e molo curato anche il formato gold.
L'unica critica seria che mi permetto di rivolgere al manga, o meglio alla Planet, è circa l'edizione "Golden Deluxe". Non vedo il senso di vendere i volumetti a quasi 6 € se non ci sono pagine a colori, ne contenuti extra, ne poster ne nulla di più all'edizione Golden da 4,50€. Ma questo è un difetto dell'editore, che non può essere accollato al manga di per se.

Insomma Mamalade Boy risulta essere una vera e propria colonna portante degli Shojo, che consiglio a tutte le ragazze che si avvicinano ai manga di leggere, sia per il valore che ha in se una pietra miliare come questa, sia perchè merita rispetto a moltissimi shojo nuovi, pur essendo un po' attempato. Il mio voto complessivo all'opera è un 9 e 1/2 motivato dal fatto che verso la fine tende a farsi un po' pesante sotto l'aspetto psicologico e per l'edizione più recente che non regge bene il confronto qualità-prezzo (ma ripeto, questa è una pecca dell'editore, non del manga). Comunque lo consiglio a tutti, anche perchè non è difficilmente recuperabile (anche se si rischia di fare un po' di fatica viste le molteplici edizioni) e perchè ne vale la pena sotto ogni aspetto.



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Un uomo a testa in giù che fissa direttamente il lettore: così si presenta la copertina di "Racconti estremi", volume unico realizzato esclusivamente per il nostro paese, che ci permette di scoprire un autore famosissimo in Giappone.
Gengoroh Tagame non è un semplice autore di racconti omoerotici: è considerato un autentico maestro, tanto che le sue tavole sono state esposte in Francia. Allora perché nel nostro paese è passato quasi non notato, lasciato al popolo di nicchia? Il motivo principale, probabilmente, è per il fatto che il genere bara, in Italia, non è visto alla stessa maniera che negli altri paesi.
Cos'è il bara? Un manga scritto da uomini omosessuali per un target omosessuale. Scordatevi quindi scene romantiche e censure varie come accade nei manga yaoi: qui le scene sono caratterizzate da un realismo e da una crudeltà tutta maschile. L'amore è presente in una sola storia e, diciamocelo pure, non è proprio quello puro e romantico, tipicamente femminile: qui c'è quello maschile, che tralascia le parole e passa subito ai fatti.
E le altre storie? L'autore è specializzato nel genere sadomaso (non per nulla la prima storia si chiama "Masochista"), quindi vedremo uomini soffrire e godere allo stesso tempo, con modi e metodi differenti. Passiamo da strumenti di tortura a uomini miniaturizzati con la stessa facilità di uno schiocco di dita, perché è questo ciò che il pubblico richiede.
Quindi cosa troviamo qui? Tanto, tantissimo sesso, più qualche simpatico insegnamento sul sadomaso. Basta. Non aspettatevi grandi storie, in fondo quello che l'autore descrive è il delizioso piacere dato dalla sofferenza.
Se le storie non sono nulla di approfondito, i disegni sono invece profondissimi. Le parti anatomiche non si risparmiano, così come le scene sono descritte in tutta la loro crudeltà e bellezza.
Un applauso alla casa editrice che presenta un volume perfetto, con addirittura una spiegazione sui titoli dei capitoli, delle onomatopee e un'intervista all'autore.
Concludendo posso solo dire un paio di cose.
Se siete interessati al genere o volete provare qualcosa di diverso dalle solite storie questo volume fa per voi.
Se invece queste poche immagini vi inorridiscono, vi schifano o anche solo l'idea di leggere qualcosa di diverso dai canoni vi infastidisce allora lasciatelo lì. Ma soprattutto non fermatevi per il genere in sé, visto che chiunque può leggerlo (anche la sottoscritta).



7.0/10
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Prendete una maledizione lanciata dallo spirito di una volpe, un ragazzino dalla forza straordinaria, un mondo fantasioso ma allo stesso modo stupendamente semplice e porgeteli nelle abilissime mani di Toriyama, uno dei mangaka più straordinari mai apparsi nello scenario dei manga.

Kajika è un volume autoconclusivo pubblicato nel 1998, nato dalla fervida immaginazione di Akira Toriyama, il noto "papà" di Dragon Ball. Questi, dopo la conclusione della sua opera più lunga e faticosa, Dragon Ball per l'appunto, decise di continuare il suo lavoro di fumettista dedicandosi a storie brevi composte da pochi volumi al massimo. Inutile dire che dalle sue mani uscirono fuori piccoli gioiellini della narrazione umoristica e collaborò alla realizzazione di mostri per svariati giochi della serie Dragon Quest, mantenendo così vivo il suo genio. Tra le storie autoconclusive ricordiamo Sandland, Nekomajin, ma tra tutte queste voglio parlarvi di Kajika, uno dei lavori migliori del maestro.

Kajika narra la storia di un ragazzino dal nome omonimo della serie che è stato maledetto dallo spirito di una volpe. Quest'ultima ha dato una possibilità al ragazzo per spezzare l'incantesimo: salvare la vita a mille esseri viventi senza distinzioni. Solo così riuscirà a tornare alla sua normalità.
La sua vita scorre serena e tranquilla (non troppo tranquilla a causa del suo "compito") fino a che non incontra Haya, una ragazza che porta con sé un piccolo uovo di dragone, ultimo rimasto della sua razza. La giovane però è minacciata da un gruppo di gangster che mira all'uovo, ma che comunque non riuscirà a raggiungere il loro scopo perché...

E qui comincia l'avventura del giovane Kajika, attraverso un mondo così fantastico ma anche così reale, così magnificamente illustrato ma anche così stereotipato, che affascina il lettore senza aver bisogno di montagne fluttuanti, numerose lune nel cielo e abitanti dalle più svariate forme e aspetti. Il mondo di Kajika ci mostra città, deserti, pianure, laghi che sono più di quanto normale possa esistere ma la maestria di Toriyama riesce a spezzare questa barriera, riuscendo ad affascinare il lettore soltanto con un albero ed una roccia.
Ovviamente gli sfondi non sono l'unico punto di forza dell'opera. Kajika vanta anche di un ottimo cast di personaggi, composti dai più tipici modelli di caratterizzazione del maestro: infatti troveremo una ragazza furbetta e intrepida, un giovane grassoccio, astuto ma dal cuore d'oro, un mercenario che dimostra di avere un onore e un cattivo che rispecchierà in tutto l'avidità e l'egoismo delle persone. Inutile dire, perciò, che chi è amante delle storie del maestro si troverà sicuramente a casa leggendo le pagine di questa storia, che non sarà un capolavoro ma che riesce a incollare il lettore alle sue pagine senza annoiare un secondo.

I temi sono sempre i soliti di Toriyama: la gentilezza del protagonista, il valore dell'amicizia e della giustizia, la corsa al potere da parte dell'antagonista e molti altri, ma che sanno meravigliare sempre.
Kajika è un'opera che sa insegnare molto. Non avremo un protagonista che, divorato dall'odio e dalla vendetta vuole solo soddisfare la sua sete, non avremo un protagonista che, mosso dall'ambizione per la conquista di qualcosa passa sopra a tutto e a tutti, non avremo un protagonista freddo e figo, ma bensì un ragazzino ingenuo e dal forte senso di amicizia, come nei più classici dei modelli, ma che personalmente amo di più.

L'edizione, curata da Star Comics è buona e resistente, standard ed economica, come nel più comune dei formati della casa.
Consiglio a tutti di dare almeno una letta a questo volumetto, perché sicuramente farà trascorrere un'ora spensierata e ci farà vivere una storia pura e genuina come nel più classico dei generi manga.