Perfect Girl Evolution
Ripensando a questo manga una volta finito mi viene in mente solo una parola: uffa.
Ma andiamo per gradi. La storia parte in maniera accattivante: Sunako Nakahara è una ragazza delle superiori che, a seguito di un brutto rifiuto da parte del ragazzo di cui era innamorata alle medie, decide di non curare più il proprio aspetto per dedicarsi solamente a ciò che le piace, ossia tutto ciò che è macabro, oscuro, crudo, violento e cruento (non a caso ho calcato la mano sugli aggettivi perché diventa davvero una personificazione dell’horror). La zia, preoccupata per questo suo cambiamento, la spedisce in una delle sue ville dove alloggiano 4 ragazzi famosi per il proprio aspetto (a discapito dei disegni del fumetto che possono piacere o non piacere, sono descritti come 4 figoni senza eguali), proponendo loro un patto: se riusciranno a trasformare Sunako in una lady, non dovranno più pagare l’affitto della villa. Ovviamente i ragazzi accettano vista la posta in gioco, ma il compito si rivelerà più arduo del previsto…
Sono stata attratta soprattutto dalla storia, perché ero curiosa di scoprire se, nonostante le premesse non fossero delle migliori, i ragazzi sarebbero riusciti nell’intento. Così, mi sono trovata davanti un manga divertente, ricco di situazioni comiche e demenziali, al limite dell’assurdo.
Ma 36 numeri sono veramente troppi per puntare tutto sulla comicità.
***ATTENZIONE, DA QUI PARTONO GLI SPOILER***
Non sono d’accordo sul fatto che Sunako non abbia un’evoluzione, anzi, non sarà diventata una lady, ma comincia a comprendere gli altri, ad aiutarli mettendosi anche in pericolo, a superare il proprio isolamento vedendo gli altri come una famiglia con cui stare in compagnia (punto che approfondirò dopo).
Il vero fastidio l’ho provato con il rapporto con Kyouhei, che banalmente non decolla mai, lasciandoti sempre con l’amaro in bocca: quando pensi che finalmente sia successo qualcosa, in realtà siamo tornati quasi al punto di partenza. Finiamo col 36esimo volume con Sunako che dice a Kyouhei che lo vede con una luce diversa dagli altri e lui che sorride (???), senza alcuna spiegazione, senza alcun approfondimento, senza alcuna analisi. Viene lasciato tutto un po’ da parte, motivo per cui non mi ha per niente coinvolta. I due hanno un bel rapporto, si vede chiaramente come entrambi siano assurdi nella loro unicità ma che, combinati, stiano bene insieme. Più volte viene sottolineato il fatto che non ci sia nessuno adatto a loro, a parte loro due insieme: gli unici a non accorgersene per ben 36 volumi sono proprio loro.
Il voto così alto rispetto a quanto scritto riguarda il lato comico, che è veramente il punto forte del manga: quando pensi che tutto sia finito e serio, in realtà c’è sempre qualcosa di assurdo che sta per accadere. Ho anche apprezzato molto che alla fine Sunako non sia diventata una vera lady, perché la finalità del manga sta nel farti capire che sei perfetto essendo te stesso, e che ognuno di noi ha delle peculiarità che ci rendono unici, quando invece una forzatura andrebbe solo a rovinarti. Quindi con “Perfect Girl Evolution” si intende più una maggiore comprensione di sé (attraverso un’evoluzione), con un senso non letterale di perfetto, ma come “perfetta versione di sé”.
***FINE SPOILER***
Dunque, perché uffa? Perché aveva tutte le carte in regola per creare qualcosa di piacevole dall’inizio alla fine, ma la Hayakawa ha preferito chiudere rimanendo solo sulla parte comica, lasciando il lato romantico fine a se stesso, senza una vera e propria evoluzione e utilizzando troppi numeri a tale scopo. Non avesse mai accennato a questo lato sarebbe stato molto più comprensibile; invece, l’autrice lascia dei pezzettini di pane come contentino per poi ritirare all’ultimo la mano.
In conclusione, mi sento di consigliare questo manga agli amanti del comico e del demenziale, delle situazioni assurde e che hanno pazienza nonostante la quantità di volumi, ma non agli amanti delle situazioni romantiche (perché questo manga di Shojo ha poco e nulla).
Ma andiamo per gradi. La storia parte in maniera accattivante: Sunako Nakahara è una ragazza delle superiori che, a seguito di un brutto rifiuto da parte del ragazzo di cui era innamorata alle medie, decide di non curare più il proprio aspetto per dedicarsi solamente a ciò che le piace, ossia tutto ciò che è macabro, oscuro, crudo, violento e cruento (non a caso ho calcato la mano sugli aggettivi perché diventa davvero una personificazione dell’horror). La zia, preoccupata per questo suo cambiamento, la spedisce in una delle sue ville dove alloggiano 4 ragazzi famosi per il proprio aspetto (a discapito dei disegni del fumetto che possono piacere o non piacere, sono descritti come 4 figoni senza eguali), proponendo loro un patto: se riusciranno a trasformare Sunako in una lady, non dovranno più pagare l’affitto della villa. Ovviamente i ragazzi accettano vista la posta in gioco, ma il compito si rivelerà più arduo del previsto…
Sono stata attratta soprattutto dalla storia, perché ero curiosa di scoprire se, nonostante le premesse non fossero delle migliori, i ragazzi sarebbero riusciti nell’intento. Così, mi sono trovata davanti un manga divertente, ricco di situazioni comiche e demenziali, al limite dell’assurdo.
Ma 36 numeri sono veramente troppi per puntare tutto sulla comicità.
***ATTENZIONE, DA QUI PARTONO GLI SPOILER***
Non sono d’accordo sul fatto che Sunako non abbia un’evoluzione, anzi, non sarà diventata una lady, ma comincia a comprendere gli altri, ad aiutarli mettendosi anche in pericolo, a superare il proprio isolamento vedendo gli altri come una famiglia con cui stare in compagnia (punto che approfondirò dopo).
Il vero fastidio l’ho provato con il rapporto con Kyouhei, che banalmente non decolla mai, lasciandoti sempre con l’amaro in bocca: quando pensi che finalmente sia successo qualcosa, in realtà siamo tornati quasi al punto di partenza. Finiamo col 36esimo volume con Sunako che dice a Kyouhei che lo vede con una luce diversa dagli altri e lui che sorride (???), senza alcuna spiegazione, senza alcun approfondimento, senza alcuna analisi. Viene lasciato tutto un po’ da parte, motivo per cui non mi ha per niente coinvolta. I due hanno un bel rapporto, si vede chiaramente come entrambi siano assurdi nella loro unicità ma che, combinati, stiano bene insieme. Più volte viene sottolineato il fatto che non ci sia nessuno adatto a loro, a parte loro due insieme: gli unici a non accorgersene per ben 36 volumi sono proprio loro.
Il voto così alto rispetto a quanto scritto riguarda il lato comico, che è veramente il punto forte del manga: quando pensi che tutto sia finito e serio, in realtà c’è sempre qualcosa di assurdo che sta per accadere. Ho anche apprezzato molto che alla fine Sunako non sia diventata una vera lady, perché la finalità del manga sta nel farti capire che sei perfetto essendo te stesso, e che ognuno di noi ha delle peculiarità che ci rendono unici, quando invece una forzatura andrebbe solo a rovinarti. Quindi con “Perfect Girl Evolution” si intende più una maggiore comprensione di sé (attraverso un’evoluzione), con un senso non letterale di perfetto, ma come “perfetta versione di sé”.
***FINE SPOILER***
Dunque, perché uffa? Perché aveva tutte le carte in regola per creare qualcosa di piacevole dall’inizio alla fine, ma la Hayakawa ha preferito chiudere rimanendo solo sulla parte comica, lasciando il lato romantico fine a se stesso, senza una vera e propria evoluzione e utilizzando troppi numeri a tale scopo. Non avesse mai accennato a questo lato sarebbe stato molto più comprensibile; invece, l’autrice lascia dei pezzettini di pane come contentino per poi ritirare all’ultimo la mano.
In conclusione, mi sento di consigliare questo manga agli amanti del comico e del demenziale, delle situazioni assurde e che hanno pazienza nonostante la quantità di volumi, ma non agli amanti delle situazioni romantiche (perché questo manga di Shojo ha poco e nulla).
Adoro questo manga, ma mi ha delusa. Molto difficile dare un voto.
L'idea di fondo è originale e merita un 10: la protagonista, appassionata di horror e cioccolato, è convinta di essere brutta e per questo si isola e si nasconde. Sua zia, ricca e bellissima, la costringe a vivere con 4 ragazzi bellissimi che hanno il compito di renderla una perfect lady, in cambio non pagheranno l'affitto.
Lo sviluppo della storia è inesistente e merita un 1: se leggete la trama in quarta di copertina avete letto il 90% della storia. Non succede nulla, i personaggi non evolvono in nessun modo, a volte sembra che ci sia un passo in avanti, ma nel capitolo successivo è come se non fosse mai successo nulla. Praticamente i volumi si possono leggere in ordine sparso senza nessun problema. Manca anche coerenza nella storia di base. L'unica cosa che si scopre nella lettura (il 10% che scoprirete leggendo il manga e che non vi spoilero) è il motivo per cui i 4 ragazzi vivono da soli e perchè la protagonista è convinta di essere brutta.
Il disegno è pulito, semplice e curato, ma in alcuni momenti è difficile distinguere i ragazzi uno dall'altro, voto 7.
Situazioni assurde e comicità demenziale fanno scoppiare a ridere a crepapelle se siete amanti del genere, voto 9 e non 10 perchè 36 volumi sono troppi e inevitabilmente le situazioni si ripetono.
Tutto sommatto gli assegno un 7,5 e ve lo consiglio se cercate una lettura leggera e divertente senza trama da seguire e non state cercando un manga romantico, ma non leggettelo tutto di un fiato perchè rischia di stufarvi per la ripetitività di situazioni e battute.
L'idea di fondo è originale e merita un 10: la protagonista, appassionata di horror e cioccolato, è convinta di essere brutta e per questo si isola e si nasconde. Sua zia, ricca e bellissima, la costringe a vivere con 4 ragazzi bellissimi che hanno il compito di renderla una perfect lady, in cambio non pagheranno l'affitto.
Lo sviluppo della storia è inesistente e merita un 1: se leggete la trama in quarta di copertina avete letto il 90% della storia. Non succede nulla, i personaggi non evolvono in nessun modo, a volte sembra che ci sia un passo in avanti, ma nel capitolo successivo è come se non fosse mai successo nulla. Praticamente i volumi si possono leggere in ordine sparso senza nessun problema. Manca anche coerenza nella storia di base. L'unica cosa che si scopre nella lettura (il 10% che scoprirete leggendo il manga e che non vi spoilero) è il motivo per cui i 4 ragazzi vivono da soli e perchè la protagonista è convinta di essere brutta.
Il disegno è pulito, semplice e curato, ma in alcuni momenti è difficile distinguere i ragazzi uno dall'altro, voto 7.
Situazioni assurde e comicità demenziale fanno scoppiare a ridere a crepapelle se siete amanti del genere, voto 9 e non 10 perchè 36 volumi sono troppi e inevitabilmente le situazioni si ripetono.
Tutto sommatto gli assegno un 7,5 e ve lo consiglio se cercate una lettura leggera e divertente senza trama da seguire e non state cercando un manga romantico, ma non leggettelo tutto di un fiato perchè rischia di stufarvi per la ripetitività di situazioni e battute.
"Perfect Girl Evolution" è un shoujo manga dell'autrice Tomoko Hayakawa proposto dalla star comics in 36 volumi. Lo suggerisco ai lettori amanti dei temi della convivenza forzata e drammi adolescenziali raccontati con un livello di umorismo elevato.
Dato che la mia recensione non sarà edificante e la trama è stata già proposta in altre, mi limito ad indicare i motivi che mi hanno portata a non promuovere questa serie. Lo faccio nell'interesse di lettori che come me potrebbero ricercare degli aspetti che io mi aspettavo di trovare e invece erano assenti.
(*Possibili spoiler non graditi)
Di seguito cosa non ho apprezzato:
1 - la scelta del titolo. Il titolo crea delle aspettative di evoluzione di un personaggio che fondamentalmente si ama e si accetta nella sua completezza. Questa frizione della protagonista al cambiamento in un primo momento rende la storia divertente, ma dopo qualche volume (magari già dal 12esimo) le stesse reazioni diventano prevedibili e piacerebbe iniziare a cogliere qualche aspetto nuovo e di reale evoluzione (se non fisica, almeno psichica).
2 - Una trasformazione più superficiale che di sostanza. La convivenza è "forzata" da un accordo win-win tra la zia della protagonista e i quattro "favolosi" ragazzi. Se da un lato la zia offrirà a loro una permanenza gratis in una villa lussuosa, dall'altro lato le sarà assicurata una ristrutturazione fisica della nipote. Nel corso delle vicende, più che una progressiva educazione estetica alla protagonista, il patto viene concluso in modo discontinuo e in "momenti specifici". Quando i protagonisti apprendono che la zia si trova nei paraggi della villa e la stessa vorrà avere evidenza dei progressi della nipote, in un soffio questa ragazza subisce una trasformazione che fa invidia a Creamy Mami. Quando le luci si spengono, la protagonista ricade nel suo amato torpore. Come se avesse bisogno di ritrovare la pace dopo avere subito i condizionamenti di un mondo che non la Vuole così come é.
3 - Filtro romantico assente. L'elemento romance é totalmente assente e, in ogni caso, insufficiente in rapporto al numero dei volumi proposti. Mi aspettavo un equilibrio maggiore tra i momenti leggeri e i momenti romantici. Credo che qui si sia giocato un po' con le aspettative sentimentali dei lettori. Quando si creavano dei bei momenti, erano sempre interrotti da scene chiassose, spesso fuori-luogo o caratterizzati da ridicoli ridimensionamenti grafici della protagonista.
4 - Numero dei volumi. Questo ultimo aspetto ha avuto un peso determinante nella mia valutazione dell'opera. 36 volumi sono troppi se non si offre spazio per una vera evoluzione della protagonista e dei suoi personaggi. Bello e divertente, ma dal mio personale punto di vista la storia era già esaurita al 18esimo volume. Creare delle vicende soltanto per il gusto di allungare la serie, crea delle aspettative e le mie sono state disattese tutte. Arrivata all'epilogo della storia dopo un periodo di serializzazione intenso, la prima reazione é stata di incredulità e la seconda è stata pubblicare un annuncio di vendita per creare spazio in libreria. Non approvo il fan service, ma nemmeno il fan-telopiacere.
Nel complesso i disegni sono belli, la storia è simpatica, ma per mio gusto personale non mi sento di suggerirlo alle persone che ricercano gli elementi che ho citato.
Dato che la mia recensione non sarà edificante e la trama è stata già proposta in altre, mi limito ad indicare i motivi che mi hanno portata a non promuovere questa serie. Lo faccio nell'interesse di lettori che come me potrebbero ricercare degli aspetti che io mi aspettavo di trovare e invece erano assenti.
(*Possibili spoiler non graditi)
Di seguito cosa non ho apprezzato:
1 - la scelta del titolo. Il titolo crea delle aspettative di evoluzione di un personaggio che fondamentalmente si ama e si accetta nella sua completezza. Questa frizione della protagonista al cambiamento in un primo momento rende la storia divertente, ma dopo qualche volume (magari già dal 12esimo) le stesse reazioni diventano prevedibili e piacerebbe iniziare a cogliere qualche aspetto nuovo e di reale evoluzione (se non fisica, almeno psichica).
2 - Una trasformazione più superficiale che di sostanza. La convivenza è "forzata" da un accordo win-win tra la zia della protagonista e i quattro "favolosi" ragazzi. Se da un lato la zia offrirà a loro una permanenza gratis in una villa lussuosa, dall'altro lato le sarà assicurata una ristrutturazione fisica della nipote. Nel corso delle vicende, più che una progressiva educazione estetica alla protagonista, il patto viene concluso in modo discontinuo e in "momenti specifici". Quando i protagonisti apprendono che la zia si trova nei paraggi della villa e la stessa vorrà avere evidenza dei progressi della nipote, in un soffio questa ragazza subisce una trasformazione che fa invidia a Creamy Mami. Quando le luci si spengono, la protagonista ricade nel suo amato torpore. Come se avesse bisogno di ritrovare la pace dopo avere subito i condizionamenti di un mondo che non la Vuole così come é.
3 - Filtro romantico assente. L'elemento romance é totalmente assente e, in ogni caso, insufficiente in rapporto al numero dei volumi proposti. Mi aspettavo un equilibrio maggiore tra i momenti leggeri e i momenti romantici. Credo che qui si sia giocato un po' con le aspettative sentimentali dei lettori. Quando si creavano dei bei momenti, erano sempre interrotti da scene chiassose, spesso fuori-luogo o caratterizzati da ridicoli ridimensionamenti grafici della protagonista.
4 - Numero dei volumi. Questo ultimo aspetto ha avuto un peso determinante nella mia valutazione dell'opera. 36 volumi sono troppi se non si offre spazio per una vera evoluzione della protagonista e dei suoi personaggi. Bello e divertente, ma dal mio personale punto di vista la storia era già esaurita al 18esimo volume. Creare delle vicende soltanto per il gusto di allungare la serie, crea delle aspettative e le mie sono state disattese tutte. Arrivata all'epilogo della storia dopo un periodo di serializzazione intenso, la prima reazione é stata di incredulità e la seconda è stata pubblicare un annuncio di vendita per creare spazio in libreria. Non approvo il fan service, ma nemmeno il fan-telopiacere.
Nel complesso i disegni sono belli, la storia è simpatica, ma per mio gusto personale non mi sento di suggerirlo alle persone che ricercano gli elementi che ho citato.
Sanako Nakahara, una ragazza tenebrosa e asociale, dopo esser stata rifiutata dal ragazzo di cui era innamorata, e dopo esser stata definita "racchia" dallo stesso, decide di chiudersi ancor di più in se stessa, rifiutandosi di guardarsi allo specchio o di curarsi l'aspetto. Ma sua zia non è dello stesso parere, e ingaggia quattro ragazzi bellissimi e popolari per rendere Sunako una perfetta "lady".
Una storia iniziale che mi ha sinceramente attirato, originale dal canto mio, in quanto Sunako non nasconde la sua passione per gli horror e per tutto ciò in cui c'entra il sangue o un qualsiasi cadavere, lasciandosi spesso abbandonare a questa sua morbosa fissazione. Ho letto i primi volumi con un sorriso sulle labbra, spesso le storie erano divertenti, e lasciavano al lettore la curiosità di continuare la lettura, ma dopo un pò queste storie si facevano quasi monotone, e un pò troppo surreali.
La storia sembrava ripetersi all'infinito, anche l'ilarità delle battute si faceva via via più fredda, sembravano quasi sempre le stesse ripetute in diverse vignette. Mi aspettavo sinceramente anche un'evoluzione e un cambiamento di carattere più maturo nei personaggi, e spesso l'autrice dava quasi questa illusione, ma arrivati al capitolo successivo sono tutti gli stessi di prima. In particolar modo Sunako, che speravo dopo 29 volumi avesse subito un minimo cambiamento, è sempre quella ragazza che quando cambia lo fa in modo illusorio per risparmiare, inseguire i suoi hobby, perché ricattata, o altro.
I disegni non sono male, li ho apprezzati, pur non essendo esattamente felice di vedere la protagonista quasi sempre stilizzata a mo' di bimba in mezzo al resto della gente normale.
Le mie aspettative in questo manga erano decisamente alte, sono partita a leggerlo in modo positivo visti i commenti e i giudizi di molte persone che lo reputavano un ottimo shoujo differente dagli altri; sicuramente è diverso, ma non lo reputo shoujo, qui ho letto di tutto tranne che una vera situazione romantica, visto che il sogno si rompeva dopo qualche vignetta, oltre ad avere spesso situazioni proprio banali.
In sintesi, il voto l'ho assegnato per l'originalità e per come attirava all'inizio, ma certamente il portare così avanti un manga del genere ha avuto i suoi alti e bassi, poteva essere tranquillamente concluso in meno tempo, forzarne l'allungamento per la popolarità lo ha sicuramente colpito pesantemente.
Una storia iniziale che mi ha sinceramente attirato, originale dal canto mio, in quanto Sunako non nasconde la sua passione per gli horror e per tutto ciò in cui c'entra il sangue o un qualsiasi cadavere, lasciandosi spesso abbandonare a questa sua morbosa fissazione. Ho letto i primi volumi con un sorriso sulle labbra, spesso le storie erano divertenti, e lasciavano al lettore la curiosità di continuare la lettura, ma dopo un pò queste storie si facevano quasi monotone, e un pò troppo surreali.
La storia sembrava ripetersi all'infinito, anche l'ilarità delle battute si faceva via via più fredda, sembravano quasi sempre le stesse ripetute in diverse vignette. Mi aspettavo sinceramente anche un'evoluzione e un cambiamento di carattere più maturo nei personaggi, e spesso l'autrice dava quasi questa illusione, ma arrivati al capitolo successivo sono tutti gli stessi di prima. In particolar modo Sunako, che speravo dopo 29 volumi avesse subito un minimo cambiamento, è sempre quella ragazza che quando cambia lo fa in modo illusorio per risparmiare, inseguire i suoi hobby, perché ricattata, o altro.
I disegni non sono male, li ho apprezzati, pur non essendo esattamente felice di vedere la protagonista quasi sempre stilizzata a mo' di bimba in mezzo al resto della gente normale.
Le mie aspettative in questo manga erano decisamente alte, sono partita a leggerlo in modo positivo visti i commenti e i giudizi di molte persone che lo reputavano un ottimo shoujo differente dagli altri; sicuramente è diverso, ma non lo reputo shoujo, qui ho letto di tutto tranne che una vera situazione romantica, visto che il sogno si rompeva dopo qualche vignetta, oltre ad avere spesso situazioni proprio banali.
In sintesi, il voto l'ho assegnato per l'originalità e per come attirava all'inizio, ma certamente il portare così avanti un manga del genere ha avuto i suoi alti e bassi, poteva essere tranquillamente concluso in meno tempo, forzarne l'allungamento per la popolarità lo ha sicuramente colpito pesantemente.
" -Venerdì 13-
Ascolta Jason, se ti tolgono la motosega e se ti dicono di vivere insieme a Cleopatra (oppure alla principessa cinese Yoki) nel palazzo reale di Versailles (o nella camera d'oro da cerimonia del tè di Hideyoshi)... tu, Jason, cosa faresti?"
Sunako è un caso umano che val al di là di ogni probabile immaginazione, infatti, a causa di un orribile rifiuto amoroso e di un'offesa di troppo, ormai è convinta che lei sia una racchia, un piccolo mostro destinato a soccombere nell'oscurità. Grazie ai suoi inseparabili amici chiamati rispettivamente Hiroshi, Akira e Josephine (tutti scheletri o bambole anatomiche), passa il suo tempo a guardare film splatter a più non posso, ma presto la sua pace viene deturpata dalle Creature Splendenti: i liceali Ranmaru, Takenaga, Toyama e Kyouhei. Essi sono la reincarnazione della Perfezione, e grazie ad un candido cuore colmo di buoni propositi (e motivi economici), decideranno di aiutare Sunako a divenire una perfetta signorina degna di galateo. Ma sarà davvero così semplice come speravano?
Avendo letto solamente i primi otto volumi, più di qualcuno potrà pensare che siano troppo pochi rispetto ai 30 volumi che l'opera possiede (ed è ancora in corso). Invece mi duole riferirvi che ogni episodio, o quasi, è autoconclusivo e dopo otto volumi non è accaduto nulla di rilevante.
Ogni episodio possiede humor e grazie a questa serie ho capito da dove ha preso l'idea l'autrice di "Kimi ni Todoke" dato che le due protagoniste si somigliano in modo impressionante. Ma bando alle ciance: posso assicurare che il divertimento c'è, e molto, peccato che non si capisca, o meglio si capisce e no, dove l'autrice Tomoko Hayakawa voglia andare a parare. Qual è lo scopo di così tanti albi senza un evento capace di dare una scossa alla monotonia? E' tutto così ironico, sono decisa a proseguirlo, ma fino a quando ne sarò capace senza cadere in un sonno profondo? Leggendo le varie recensioni, ho compreso che il manga continuerà su questo filone, il che mi preoccupa e non poco: quante gag riuscirà ad inventare senza sfociare nella banalità?
Il disegno presenta un tratto molto particolare, spesso deformed, e questo è il difetto che più volte mi ha fatto fare qualche smorfia, infatti, Sunako viene ripetutamente rappresentata in questo modo e raramente con le sue reali sembianze, e non lo apprezzo particolarmente. Per il resto, tutto è adatto al contesto, e lo stile si sposa con la trama creando un disegno di gradevole impatto visivo. Ho notato molta cura nei dettagli, come ad esempio per gli abiti, ma non solo, ed è un fattore positivo e sempre ben accetto, seppur poca importanza sia data agli sfondi.
L'edizione della Star Comics l'ho reputata quasi priva di difetti; pur avendo acquistato gli albi da un rivenditore di usati, essi sono ancora in perfette condizioni e difficilmente si usurano, pertanto, vi è un buon rapporto qualità/prezzo.
In conclusione, ritengo Perfect Girl Evolution un buon prodotto aventi ottime basi per un notevole sviluppo, e spero che possa migliorarsi nel corso del tempo.
Ascolta Jason, se ti tolgono la motosega e se ti dicono di vivere insieme a Cleopatra (oppure alla principessa cinese Yoki) nel palazzo reale di Versailles (o nella camera d'oro da cerimonia del tè di Hideyoshi)... tu, Jason, cosa faresti?"
Sunako è un caso umano che val al di là di ogni probabile immaginazione, infatti, a causa di un orribile rifiuto amoroso e di un'offesa di troppo, ormai è convinta che lei sia una racchia, un piccolo mostro destinato a soccombere nell'oscurità. Grazie ai suoi inseparabili amici chiamati rispettivamente Hiroshi, Akira e Josephine (tutti scheletri o bambole anatomiche), passa il suo tempo a guardare film splatter a più non posso, ma presto la sua pace viene deturpata dalle Creature Splendenti: i liceali Ranmaru, Takenaga, Toyama e Kyouhei. Essi sono la reincarnazione della Perfezione, e grazie ad un candido cuore colmo di buoni propositi (e motivi economici), decideranno di aiutare Sunako a divenire una perfetta signorina degna di galateo. Ma sarà davvero così semplice come speravano?
Avendo letto solamente i primi otto volumi, più di qualcuno potrà pensare che siano troppo pochi rispetto ai 30 volumi che l'opera possiede (ed è ancora in corso). Invece mi duole riferirvi che ogni episodio, o quasi, è autoconclusivo e dopo otto volumi non è accaduto nulla di rilevante.
Ogni episodio possiede humor e grazie a questa serie ho capito da dove ha preso l'idea l'autrice di "Kimi ni Todoke" dato che le due protagoniste si somigliano in modo impressionante. Ma bando alle ciance: posso assicurare che il divertimento c'è, e molto, peccato che non si capisca, o meglio si capisce e no, dove l'autrice Tomoko Hayakawa voglia andare a parare. Qual è lo scopo di così tanti albi senza un evento capace di dare una scossa alla monotonia? E' tutto così ironico, sono decisa a proseguirlo, ma fino a quando ne sarò capace senza cadere in un sonno profondo? Leggendo le varie recensioni, ho compreso che il manga continuerà su questo filone, il che mi preoccupa e non poco: quante gag riuscirà ad inventare senza sfociare nella banalità?
Il disegno presenta un tratto molto particolare, spesso deformed, e questo è il difetto che più volte mi ha fatto fare qualche smorfia, infatti, Sunako viene ripetutamente rappresentata in questo modo e raramente con le sue reali sembianze, e non lo apprezzo particolarmente. Per il resto, tutto è adatto al contesto, e lo stile si sposa con la trama creando un disegno di gradevole impatto visivo. Ho notato molta cura nei dettagli, come ad esempio per gli abiti, ma non solo, ed è un fattore positivo e sempre ben accetto, seppur poca importanza sia data agli sfondi.
L'edizione della Star Comics l'ho reputata quasi priva di difetti; pur avendo acquistato gli albi da un rivenditore di usati, essi sono ancora in perfette condizioni e difficilmente si usurano, pertanto, vi è un buon rapporto qualità/prezzo.
In conclusione, ritengo Perfect Girl Evolution un buon prodotto aventi ottime basi per un notevole sviluppo, e spero che possa migliorarsi nel corso del tempo.
Perfect Girl Evolution è un manga davvero divertente e molto originale, pieno di colpi di scena e situazioni assurde. Sicuramente diverso dagli altri shojo, leggi con piacere ogni volume e senza accorgertene sei arrivato alla fine. La protagonista Sunako è una ragazza molto particolare, è disegnata in maniera buffa, con sfumature dark che la rendono molto simpatica agli occhi del lettore. L'unica pecca è che la sua trasformazione avviene volume dopo volume in maniera lenta ma comunque progressiva, quindi il finale è alquanto scontato - anche se chissà, magari l'autrice ci sorprenderà! Speriamo solo che non diventi uno di quegli interminabili manga che non hanno mai una fine, perché altrimenti perderebbe tutta la sua originalità e cadrebbe nel banale finendo con lo stancare il lettore. Comunque, per ora, frizzantezza e comicità rendono il manga apprezzabile e sicuramente consigliato.
Io ho trovato questo manga spettacolare. La trama è alquanto frizzante, sprizza di comicità anche se a volte l'autrice sembra voglia dilungare troppo la storia immettendo scene un po' noiose.
Sunako è una giovane ragazza liceale che dopo le scuole medie si è trasformata. Come? Ama Tutto quello che di Horror ci possa essere nelle sue vicinanze. Tutto questo a causa di un amore che alle scuole medie non è stato ricambiato (diciamo che gli è stato detto in faccia cozza). Dopo questo la sua zia decide quindi di far entrare a far parte della vita di Sunako 4 bellissimi ragazzi che hanno il dovere pena la paga dell'affitto di trasformarla in una lady. Ma l'impresa è ardua e ogni volta che Sunako vede questi giovani, soprattutto Kyohei, le esce sangue dal naso e allora si rifugia nella sua stanzetta buia con i suoi amati pupazzi horror.
Mi è piaciuto tantissimo e visto che sarà l'ultimo volume (il 28) mi dispiacerà! I disegni sono fatti discretamente, non troppo puliti, e i ragazzi non sono fatti così bene, soprattutto nelle copertine. L'anime è davvero comico quindi lo consiglio a tutti come il manga. È un bello Shojo con un pizzico di romanticismo e tanta comicità!
Sunako è una giovane ragazza liceale che dopo le scuole medie si è trasformata. Come? Ama Tutto quello che di Horror ci possa essere nelle sue vicinanze. Tutto questo a causa di un amore che alle scuole medie non è stato ricambiato (diciamo che gli è stato detto in faccia cozza). Dopo questo la sua zia decide quindi di far entrare a far parte della vita di Sunako 4 bellissimi ragazzi che hanno il dovere pena la paga dell'affitto di trasformarla in una lady. Ma l'impresa è ardua e ogni volta che Sunako vede questi giovani, soprattutto Kyohei, le esce sangue dal naso e allora si rifugia nella sua stanzetta buia con i suoi amati pupazzi horror.
Mi è piaciuto tantissimo e visto che sarà l'ultimo volume (il 28) mi dispiacerà! I disegni sono fatti discretamente, non troppo puliti, e i ragazzi non sono fatti così bene, soprattutto nelle copertine. L'anime è davvero comico quindi lo consiglio a tutti come il manga. È un bello Shojo con un pizzico di romanticismo e tanta comicità!
Il fumetto "Perfect Girl Evolution" è partito in maniera piuttosto carina e divertente. All'inizio lo leggevo davvero con piacere e mi divertiva abbastanza. Andando avanti con i volumi, però, non solo la situazione si è arenata, ma le gag hanno cominciato a divertirmi sempre meno, sostanzialmente perché troppo ripetitive. L'autrice avrà sicuramente allungato la storia, visto il successo in patria.
Sinceramente mi sarebbe piaciuto vedere un'evoluzione nei personaggi ed anche se nei primi volumi sembrava che l'autrice avesse intenzione di mostrarcela, andando avanti con la storia la situazione si è fermata e si sono susseguiti molti e molti episodi autoconclusivi.
Ho letto pochi dei volumi usciti e spesso li ho trovati ripetitivi. Sinceramente al momento non ho intenzione di leggerne ancora. Magari più in là cercherò di recuperare qualcosa della storia, per curiosità di sapere la fine più che altro (sperando non rimanga "aperta").
Per quanto riguarda i disegni, credo che lo stile sia peggiorato rispetto all'inizio. I visi li trovavo molto più equilibrati ed armoniosi. I corpi, invece, proprio non riesco a guardarli, troppo troppo magri! Mi fanno un po' impressione. Anche i pantaloni vengono disegnati con delle strane pieghe che fa sembrare la gambe ancora più magre, praticamente scheletriche. Anche io disegno fumetti, ed in genere preferisco disegnare ragazzi magri, ma almeno hanno un minimo di consistenza; qui i ragazzi (ed anche le ragazze, ma i ragazzi si vedono più spesso senza abiti) sono davvero esagerati, tutte ossa!
Alla fine non so che voto assegnare a questo fumetto. Tempo fa gli avrei assegnato tranquillamente un 7 e 1/2, ma adesso non sono nemmeno sicura di volergli dare un 6. Direi che per me vale circa un 5 e 1/2. In ogni caso, visto che non è ancora finito e che non l'ho letto tutto, gli do un 6 per non essere troppo prevenuta.
Sinceramente mi sarebbe piaciuto vedere un'evoluzione nei personaggi ed anche se nei primi volumi sembrava che l'autrice avesse intenzione di mostrarcela, andando avanti con la storia la situazione si è fermata e si sono susseguiti molti e molti episodi autoconclusivi.
Ho letto pochi dei volumi usciti e spesso li ho trovati ripetitivi. Sinceramente al momento non ho intenzione di leggerne ancora. Magari più in là cercherò di recuperare qualcosa della storia, per curiosità di sapere la fine più che altro (sperando non rimanga "aperta").
Per quanto riguarda i disegni, credo che lo stile sia peggiorato rispetto all'inizio. I visi li trovavo molto più equilibrati ed armoniosi. I corpi, invece, proprio non riesco a guardarli, troppo troppo magri! Mi fanno un po' impressione. Anche i pantaloni vengono disegnati con delle strane pieghe che fa sembrare la gambe ancora più magre, praticamente scheletriche. Anche io disegno fumetti, ed in genere preferisco disegnare ragazzi magri, ma almeno hanno un minimo di consistenza; qui i ragazzi (ed anche le ragazze, ma i ragazzi si vedono più spesso senza abiti) sono davvero esagerati, tutte ossa!
Alla fine non so che voto assegnare a questo fumetto. Tempo fa gli avrei assegnato tranquillamente un 7 e 1/2, ma adesso non sono nemmeno sicura di volergli dare un 6. Direi che per me vale circa un 5 e 1/2. In ogni caso, visto che non è ancora finito e che non l'ho letto tutto, gli do un 6 per non essere troppo prevenuta.
Di regola evito di esprimere un parere su un’opera prima che quest’ultima si sia conclusa – a maggior ragione se non l’ho abbandonata -, ma diciamocelo chiaramente: chiunque abbia letto anche soltanto un volume di “Perfect Girl Evolution” sa perfettamente dove l’autrice, Tomoko Hayakawa, voglia andare a parare. Se da un lato il fatto che dopo 27 volumi questo determinato scenario non si sia ancora verificato, a dispetto delle innumerevoli “false partenze”, può essere considerato come un difetto dell’opera, dall’altro mantiene viva la curiosità del lettore che, quasi senza accorgersene, si ritrova a leggerne un tomo dopo l’altro alla spasmodica ricerca di quella scintilla che potrebbe finalmente significare la fine dei giochi, con tutto ciò che questo comporta.
Per questo motivo probabilmente il modo più efficace di descrivere questo manga ad una persona che non ne ha mai sentito parlare è ricorrere alla classica immagine del cane che si morde la coda. Impossibile stabilire se si tratti di un effetto voluto oppure dell’ennesimo manga alla deriva, ma procedendo con la lettura mi sono fatta l’idea che la Hayakawa sia abbastanza cosciente della situazione da riuscire a sfruttarla a suo vantaggio, non tanto in termini economici quanto di intrattenimento.
Il manga, da cui sono stati tratti un anime di 25 episodi e un telefilm attualmente in corso, ha come protagonista Sunako Nakahara, una ragazza di quindici anni che dopo aver ricevuto un due di picche da un ragazzo a cui teneva molto ha deciso di rinnegare la propria femminilità. Il simpaticone, infatti, ha pensato bene di declinare la sua dichiarazione infierendo sul suo aspetto fisico. Invece di rallegrarsi per essere riuscita a levarsi di torno un simile individuo prima che fosse troppo tardi, Sunako sprofonda in uno stato simil-depressivo che la induce a condurre una vita assai ritirata in compagnia dei suoi migliori amici, i pupazzi anatomici Hiroshi e Akira e il boccoluto scheletro Josephine. Passa le giornate a rimpinzarsi di cioccolata di fronte a film horror di dubbia qualità e a baloccarsi con cupe leggende su vampiri e altre entità misteriose, incurante della vita che continua a scorrere al di fuori del suo comodo e oscuro bozzolo, e la cosa sembra non turbarla minimamente. I suoi genitori, pur volendole molto bene, sono probabilmente troppo presi dal loro lavoro per curarsi del suo malessere; diversamente sua zia, una donna all’apparenza frivola i cui unici interessi nella vita sembrano il denaro, le feste sontuose e i matrimoni (soprattutto i propri), è sinceramente preoccupata per lei al punto di richiederne, e ottenerne, la custodia temporanea in modo da poterle stare vicino. Senoché di fatto il compito di farla uscire dal guscio e trasformarla in una vera Lady da poter sfoggiare ai party alla stregua di un accessorio semovente viene “appaltato” ai quattro occupanti di una delle sue innumerevoli e favolose proprietà, i liceali Ranmaru, Takenaga, Toyama e Kyouhei.
Premio se riescono nell’impresa: l’usufrutto gratuito della casa.
Pena se falliscono: l’affitto della stessa triplicherà.
Armi a disposizione: la propria indiscutibile e disarmante bellezza.
I quattro, convinti che la cosa non richiederà molto tempo e allettati dell’idea di poter smettere di pagare il non indifferente affitto, accettano, ma Sunako non ha nessuna intenzione di cambiare. Ha inizio così una guerra dei nervi che darà origine a un’inaspettata quanto surreale amicizia dei ragazzi con l’infelice, eccezion fatta per Kyouhei a cui sembra importare soltanto della cucina di Sunako e del risvolto economico della faccenda. Sembra, appunto.
Cosa succederà tra lui e Sunako? Riusciranno i nostri eroi a trasformarla in una Lady? La risposta al primo interrogativo è facilmente intuibile, nonostante i due facciano di tutto per soffocare i sentimenti che provano l’uno per l’altra, mentre per il secondo l’esito potrebbe non essere poi così scontato.
Arrivato a questo punto il lettore – o perlomeno la sottoscritta - comincia a farsi le prime di una serie di domande che hanno tutte la stessa risposta, se così la si può definire: “Perché diversamente il manga non avrebbe avuto ragione di esistere”. La prima è questa: se la zia di Sunako era tanto preoccupata per lei, perché non se n’è presa cura in prima persona? E soprattutto, perché non si è rivolta a uno psicologo? Niente, la Hayakawa passa oltre, mentre ad altre domande fornisce una risposta che se se proprio non chiarisce tutti i dubbi perlomeno si sforza di farlo. Su altre cose ho il sospetto che abbia semplicemente rigirato le cose in modo che potessero trovare un riscontro nella trama, com’è nel pieno diritto di qualsiasi autore di opere dichiaratamente fittizie, del resto, ma non disponendo delle competenze che mi servirebbero per comprovare la mia tesi non mi resta che concederle il beneficio del dubbio. Dopo 22 volumi la cosa mi costa meno fatica di quanto pensassi all’inizio.
Al di là dell’intreccio di fondo il manga è costituito da episodi autoconclusivi che possono o meno avere ripercussioni sugli altri capitoli a venire, anche a distanza di svariati volumi. In generale, però, si tratta di riferimenti sporadici a vicende accadute in precedenza e nulla più. Più o meno ciclicamente la storia è inframmezzata da capitoli dedicati alle vicende familiari e personali delle quattro “Creature Splendenti”, come Sunako ha ribattezzato i suoi coinquilini: possiamo vedere ad esempio Ranmaru, il playboy ufficiale del gruppo, alle prese con una presunta paternità, le pene d’amore dell’orgoglioso Takenaga, l’attaccemento di Toyama nei confronti della sua famiglia oppure il motivo per cui Kyouhei mal sopporta le attenzioni che riceve a causa della propria bellezza. La caratterizzazione dei personaggi, più accurata di quanto sia lecito aspettarsi di primo acchito sebbene la Hayakawa preferisca conferire al tutto un tono molto leggero, compensa la farraginosità della trama, o perlomeno fa in modo che il lettore ne venga facilmente distolto senza per questo costituire uno specchietto per le allodole. Ci sono altri tipi di domande, infatti, che sorgono spontanee oltre a quelle meramente “strutturali” menzionate poche righe fa: quanto c’è di egoistico e quanto di altruista nel chiedere ad una persona a cui vogliamo bene di cambiare? È possibile indurre in questa persona la forza necessaria per farlo, in assenza di motivazioni proprie? Si può quantificare il potere della bellezza? In che cosa risiede esattamente la bellezza di ognuno di noi? Essere di bell’aspetto comporta soltanto vantaggi o al contrario in certe occasioni si tratta di un giogo di cui si farebbe volentieri a meno? Altro che 27 volumi, per trovare una risposta ad alcune di esse non basterebbe una vita, però il fatto stesso che, pur con i suoi difetti, “Perfect Girl Evolution” possa volendo fornire così tanti spunti di riflessione non è sicuramente cosa da poco. È questa quindi, la ragione principale per cui, pur reputandola un’opera globalmente modesta, ho deciso di darle un 7; questa, e i disegni, che a parte qualche profilo un po’ “scimmiesco” ho trovato estremamente gradevoli. Da ragazza un “Tanta roooooba!” ogni tanto ci scappa, soprattutto se si contrappongono certe tavole a quelle con il super-deformato utilizzato per ritrarre Sunako nella maggior parte delle vignette e/o per sottolineare l’assurdità di una determinata gag.
A proposito delle gag, nonostante bene o male siano sempre le stesse funzionano quasi tutte piuttosto bene, complice una sceneggiatura che se dal punto di vista della narrazione può risultare lacunosa e poco ispirata dal quello dei dialoghi è decisamente più interessante e variegata.
In sintesi: colpita, non affondata ma sicuramente colpita. Peccato soltanto che l’intreccio non sia all’altezza del resto e che qualsiasi gioco, per quanto bello possa essere, non deve durare oltre il necessario al fine di non stancare il giocatore, cosa che può avvenire in qualsiasi momento.
Per questo motivo probabilmente il modo più efficace di descrivere questo manga ad una persona che non ne ha mai sentito parlare è ricorrere alla classica immagine del cane che si morde la coda. Impossibile stabilire se si tratti di un effetto voluto oppure dell’ennesimo manga alla deriva, ma procedendo con la lettura mi sono fatta l’idea che la Hayakawa sia abbastanza cosciente della situazione da riuscire a sfruttarla a suo vantaggio, non tanto in termini economici quanto di intrattenimento.
Il manga, da cui sono stati tratti un anime di 25 episodi e un telefilm attualmente in corso, ha come protagonista Sunako Nakahara, una ragazza di quindici anni che dopo aver ricevuto un due di picche da un ragazzo a cui teneva molto ha deciso di rinnegare la propria femminilità. Il simpaticone, infatti, ha pensato bene di declinare la sua dichiarazione infierendo sul suo aspetto fisico. Invece di rallegrarsi per essere riuscita a levarsi di torno un simile individuo prima che fosse troppo tardi, Sunako sprofonda in uno stato simil-depressivo che la induce a condurre una vita assai ritirata in compagnia dei suoi migliori amici, i pupazzi anatomici Hiroshi e Akira e il boccoluto scheletro Josephine. Passa le giornate a rimpinzarsi di cioccolata di fronte a film horror di dubbia qualità e a baloccarsi con cupe leggende su vampiri e altre entità misteriose, incurante della vita che continua a scorrere al di fuori del suo comodo e oscuro bozzolo, e la cosa sembra non turbarla minimamente. I suoi genitori, pur volendole molto bene, sono probabilmente troppo presi dal loro lavoro per curarsi del suo malessere; diversamente sua zia, una donna all’apparenza frivola i cui unici interessi nella vita sembrano il denaro, le feste sontuose e i matrimoni (soprattutto i propri), è sinceramente preoccupata per lei al punto di richiederne, e ottenerne, la custodia temporanea in modo da poterle stare vicino. Senoché di fatto il compito di farla uscire dal guscio e trasformarla in una vera Lady da poter sfoggiare ai party alla stregua di un accessorio semovente viene “appaltato” ai quattro occupanti di una delle sue innumerevoli e favolose proprietà, i liceali Ranmaru, Takenaga, Toyama e Kyouhei.
Premio se riescono nell’impresa: l’usufrutto gratuito della casa.
Pena se falliscono: l’affitto della stessa triplicherà.
Armi a disposizione: la propria indiscutibile e disarmante bellezza.
I quattro, convinti che la cosa non richiederà molto tempo e allettati dell’idea di poter smettere di pagare il non indifferente affitto, accettano, ma Sunako non ha nessuna intenzione di cambiare. Ha inizio così una guerra dei nervi che darà origine a un’inaspettata quanto surreale amicizia dei ragazzi con l’infelice, eccezion fatta per Kyouhei a cui sembra importare soltanto della cucina di Sunako e del risvolto economico della faccenda. Sembra, appunto.
Cosa succederà tra lui e Sunako? Riusciranno i nostri eroi a trasformarla in una Lady? La risposta al primo interrogativo è facilmente intuibile, nonostante i due facciano di tutto per soffocare i sentimenti che provano l’uno per l’altra, mentre per il secondo l’esito potrebbe non essere poi così scontato.
Arrivato a questo punto il lettore – o perlomeno la sottoscritta - comincia a farsi le prime di una serie di domande che hanno tutte la stessa risposta, se così la si può definire: “Perché diversamente il manga non avrebbe avuto ragione di esistere”. La prima è questa: se la zia di Sunako era tanto preoccupata per lei, perché non se n’è presa cura in prima persona? E soprattutto, perché non si è rivolta a uno psicologo? Niente, la Hayakawa passa oltre, mentre ad altre domande fornisce una risposta che se se proprio non chiarisce tutti i dubbi perlomeno si sforza di farlo. Su altre cose ho il sospetto che abbia semplicemente rigirato le cose in modo che potessero trovare un riscontro nella trama, com’è nel pieno diritto di qualsiasi autore di opere dichiaratamente fittizie, del resto, ma non disponendo delle competenze che mi servirebbero per comprovare la mia tesi non mi resta che concederle il beneficio del dubbio. Dopo 22 volumi la cosa mi costa meno fatica di quanto pensassi all’inizio.
Al di là dell’intreccio di fondo il manga è costituito da episodi autoconclusivi che possono o meno avere ripercussioni sugli altri capitoli a venire, anche a distanza di svariati volumi. In generale, però, si tratta di riferimenti sporadici a vicende accadute in precedenza e nulla più. Più o meno ciclicamente la storia è inframmezzata da capitoli dedicati alle vicende familiari e personali delle quattro “Creature Splendenti”, come Sunako ha ribattezzato i suoi coinquilini: possiamo vedere ad esempio Ranmaru, il playboy ufficiale del gruppo, alle prese con una presunta paternità, le pene d’amore dell’orgoglioso Takenaga, l’attaccemento di Toyama nei confronti della sua famiglia oppure il motivo per cui Kyouhei mal sopporta le attenzioni che riceve a causa della propria bellezza. La caratterizzazione dei personaggi, più accurata di quanto sia lecito aspettarsi di primo acchito sebbene la Hayakawa preferisca conferire al tutto un tono molto leggero, compensa la farraginosità della trama, o perlomeno fa in modo che il lettore ne venga facilmente distolto senza per questo costituire uno specchietto per le allodole. Ci sono altri tipi di domande, infatti, che sorgono spontanee oltre a quelle meramente “strutturali” menzionate poche righe fa: quanto c’è di egoistico e quanto di altruista nel chiedere ad una persona a cui vogliamo bene di cambiare? È possibile indurre in questa persona la forza necessaria per farlo, in assenza di motivazioni proprie? Si può quantificare il potere della bellezza? In che cosa risiede esattamente la bellezza di ognuno di noi? Essere di bell’aspetto comporta soltanto vantaggi o al contrario in certe occasioni si tratta di un giogo di cui si farebbe volentieri a meno? Altro che 27 volumi, per trovare una risposta ad alcune di esse non basterebbe una vita, però il fatto stesso che, pur con i suoi difetti, “Perfect Girl Evolution” possa volendo fornire così tanti spunti di riflessione non è sicuramente cosa da poco. È questa quindi, la ragione principale per cui, pur reputandola un’opera globalmente modesta, ho deciso di darle un 7; questa, e i disegni, che a parte qualche profilo un po’ “scimmiesco” ho trovato estremamente gradevoli. Da ragazza un “Tanta roooooba!” ogni tanto ci scappa, soprattutto se si contrappongono certe tavole a quelle con il super-deformato utilizzato per ritrarre Sunako nella maggior parte delle vignette e/o per sottolineare l’assurdità di una determinata gag.
A proposito delle gag, nonostante bene o male siano sempre le stesse funzionano quasi tutte piuttosto bene, complice una sceneggiatura che se dal punto di vista della narrazione può risultare lacunosa e poco ispirata dal quello dei dialoghi è decisamente più interessante e variegata.
In sintesi: colpita, non affondata ma sicuramente colpita. Peccato soltanto che l’intreccio non sia all’altezza del resto e che qualsiasi gioco, per quanto bello possa essere, non deve durare oltre il necessario al fine di non stancare il giocatore, cosa che può avvenire in qualsiasi momento.
Perfect Girl Evolution è davvero troppo divertente! La storia mi piace molto, e anche i disegni. Adoro il personaggio di Sunako: mi è piaciuto perché è diverso dagli altri manga che ho letto, la protagonista non è la solita ragazza bellissima con tutti i ragazzi ai suoi piedi. Ha invece una psicologia molto contorta, dei comportamenti bizzarri e dei gusti atipici, ma a mio parere è adorabile e troppo simpatica! Un personaggio che inizialmente non mi era piaciuto molto è Kyouhei, ma andando avanti con la storia lo adoro sempre di più! Quindi questo è un manga che consiglio davvero a tutti!
Sunako: una bella ragazza che, ahimè, non si rende conto delle sue qualità e si rovina con le sue stesse mani. Quattro ragazzi dementi, idioti, irresponsabili, determinati a non pagare l'affitto e a tramutare questa bella-brutta ragazza in una lady.
Bene, Sunako. Quattro bellissimi ragazzi che vivono tutti nella tua stessa casa.
E allora: cosa vuoi di più dalla vita?
*pensa*
Ah, sì!
Hiroshi-kun, Akira-kun... e ..Josephine!
Certo che sì!
Passiamo alla vera recensione.
Nonostante la lunghezza dei volumi, il manga non tende ad annoiare il lettore. La storia è sempre la stessa, ma i colpi di scena, le vicende e i comportamenti dei personaggi sono sempre tutti da scoprire. È come una scommessa: quando siamo sicuri che quel personaggio stia per dire/fare quella cosa, PUFF! Fa l'opposto di tutto ciò che avevamo pensato prima. È un manga ad episodi, sì, ma questi episodi sono naturalmente tutti collegati tra loro e ogni vicenda ha la sua funzione e il suo scopo.
Che dire, ottimo manga, ormai mi sono affezionata e mi sono addentrata nella casa di quei cinque pazzoidi! Non perdetevi questo manga!
Bene, Sunako. Quattro bellissimi ragazzi che vivono tutti nella tua stessa casa.
E allora: cosa vuoi di più dalla vita?
*pensa*
Ah, sì!
Hiroshi-kun, Akira-kun... e ..Josephine!
Certo che sì!
Passiamo alla vera recensione.
Nonostante la lunghezza dei volumi, il manga non tende ad annoiare il lettore. La storia è sempre la stessa, ma i colpi di scena, le vicende e i comportamenti dei personaggi sono sempre tutti da scoprire. È come una scommessa: quando siamo sicuri che quel personaggio stia per dire/fare quella cosa, PUFF! Fa l'opposto di tutto ciò che avevamo pensato prima. È un manga ad episodi, sì, ma questi episodi sono naturalmente tutti collegati tra loro e ogni vicenda ha la sua funzione e il suo scopo.
Che dire, ottimo manga, ormai mi sono affezionata e mi sono addentrata nella casa di quei cinque pazzoidi! Non perdetevi questo manga!
Perfect Girl Evolution è uno dei soliti tormentoni che ti prendono e che, in genere solo alla fine, ti accorgi di quanto poi in realtà non siano eccezionali.
Cominciando con lo stile dei disegni posso affermare che, anche se generalmente apprezzo uno stile particolare e fuori dal comune, questo mi è sembrato solo in parte consono ad esporre visivamente una storia del genere. Con una protagonista amante dell’horror ho pensato che i corpi resi in maniera così filiforme e a tratti scheletrica fosse una trovata per rimanere in tema, ma affermare che i quattro boys sono della bellezze assolute con dei fisici del genere mi sembra esagerato. Per quanto riguarda Sunako, trovo che passi troppo tempo nello stato deformed, ma forse questo migliora l’effetto quando passa alla Sunako tosta.
Anche le ambientazioni appaiono piuttosto abbozzate, se non fosse per la descrizione della villa dove hanno la fortuna di abitare i cinque ragazzi. Stesso ragionamento per personaggi secondari e simili, i quali ci appaiono irrilevanti e facili da dimentica da un episodio ad un altro.
In realtà l’unica cosa che si può ancora salvare è la storia iniziale.
Sunako-chan altri non è che una ragazza dark, asociale e un tantino pigra, ma per lei la storia finirebbe qui e preferirebbe rimanere così per sempre, passando le sue giornate tra un film splatter-horror e una chiacchierata con un manichino del corpo umano, ma a guastare le sue giornate arrivano un team di quattro tipi, del tutto risoluti a contrastarla e... cercare di tramutarla in una vera “Lady”! Yuki il puccioso, Tabenaga lo studioso, Ranmaru il donnaiolo e Kyouhei l’irresistibile di turno (anche se in realtà tutti e quattro i ragazzi lo sono) cercheranno quindi di tirar fuori la migliori qualità dalla ragazza, che non vorrà sentire ragioni. Ovviamente i ragazzi non stanno solo cercando di fare una buona azione, ma semplicemente eseguono gli ordini della loro padrona di casa, che in cambio ha offerto l’affitto gratis a tutti e quattro i bei principi.
Un inizio carino, niente da dire, ma Tomoko Hayakawa si è sicuramente allargata troppo in una serie che poteva durare mediamente una decina di volumi e che in realtà è diventata un’odissea di avvenimenti uno simile all’altro e senza in alcun modo dare la parvenza di un cambiamento o di un minuscolo passo aventi verso la fine. In definitiva è stato questo a stroncare la piacevolezza e il tirante del manga, che non invoglia il lettore a leggerlo, poiché sa, che se anche sfoglia un volume su cinque difficilmente si perderà qualcosa di importante.
Questo tipo di ripetitività fa anche si che lo humor e il divertimento che potremmo trovare nelle prime battute venga a scemare proprio per il fatto di aver visto la stessa gag avvenire troppe volte.
In definitiva un manga come tanti altri, ma che forse non merita l’eccessivo dispendio di soldi che comporta.
Cominciando con lo stile dei disegni posso affermare che, anche se generalmente apprezzo uno stile particolare e fuori dal comune, questo mi è sembrato solo in parte consono ad esporre visivamente una storia del genere. Con una protagonista amante dell’horror ho pensato che i corpi resi in maniera così filiforme e a tratti scheletrica fosse una trovata per rimanere in tema, ma affermare che i quattro boys sono della bellezze assolute con dei fisici del genere mi sembra esagerato. Per quanto riguarda Sunako, trovo che passi troppo tempo nello stato deformed, ma forse questo migliora l’effetto quando passa alla Sunako tosta.
Anche le ambientazioni appaiono piuttosto abbozzate, se non fosse per la descrizione della villa dove hanno la fortuna di abitare i cinque ragazzi. Stesso ragionamento per personaggi secondari e simili, i quali ci appaiono irrilevanti e facili da dimentica da un episodio ad un altro.
In realtà l’unica cosa che si può ancora salvare è la storia iniziale.
Sunako-chan altri non è che una ragazza dark, asociale e un tantino pigra, ma per lei la storia finirebbe qui e preferirebbe rimanere così per sempre, passando le sue giornate tra un film splatter-horror e una chiacchierata con un manichino del corpo umano, ma a guastare le sue giornate arrivano un team di quattro tipi, del tutto risoluti a contrastarla e... cercare di tramutarla in una vera “Lady”! Yuki il puccioso, Tabenaga lo studioso, Ranmaru il donnaiolo e Kyouhei l’irresistibile di turno (anche se in realtà tutti e quattro i ragazzi lo sono) cercheranno quindi di tirar fuori la migliori qualità dalla ragazza, che non vorrà sentire ragioni. Ovviamente i ragazzi non stanno solo cercando di fare una buona azione, ma semplicemente eseguono gli ordini della loro padrona di casa, che in cambio ha offerto l’affitto gratis a tutti e quattro i bei principi.
Un inizio carino, niente da dire, ma Tomoko Hayakawa si è sicuramente allargata troppo in una serie che poteva durare mediamente una decina di volumi e che in realtà è diventata un’odissea di avvenimenti uno simile all’altro e senza in alcun modo dare la parvenza di un cambiamento o di un minuscolo passo aventi verso la fine. In definitiva è stato questo a stroncare la piacevolezza e il tirante del manga, che non invoglia il lettore a leggerlo, poiché sa, che se anche sfoglia un volume su cinque difficilmente si perderà qualcosa di importante.
Questo tipo di ripetitività fa anche si che lo humor e il divertimento che potremmo trovare nelle prime battute venga a scemare proprio per il fatto di aver visto la stessa gag avvenire troppe volte.
In definitiva un manga come tanti altri, ma che forse non merita l’eccessivo dispendio di soldi che comporta.
Nakahara Sunako è una giovane ragazza amante del genere horror e di tutto ciò che "normalmente" terrorizza la gente comune, una vera e propria tipa dark! Questo suo lato, però, in passato le ha causato un forte shock; si era infatti dichiarata al ragazzo che amava, ma lui l'aveva rifiutata definendola "racchia" (beh, diciamolo: Sunako non si cura affatto nell'aspetto!) e da allora il non sentirsi apprezzata e il fattore estetico, l'hanno portata sempre più a deprimersi. La zia, di ottima famiglia, desidera tantissimo che la nipotina diventi una vera e propria Lady, e per questo motivo decide di affiancarle quattro coetanei maschi dalla bellezza incredibile, che dovranno riuscire a trasformarla a modo; in cambio potranno vivere e mangiare a sbafo nella villa di famiglia. Un contratto che subito accettano, ma l'impresa si rivela molto difficile sin dall'inizio.. Sunako non ha intenzione di modificare il proprio aspetto tetro né di iniziare a vestirsi, truccarsi e comportarsi come una signorina a modo. I nostri quattro figoni... ops, volevo dire eroi, tra l'altro sono molto particolari; abbiamo Ranmaru, che è il super playboy del gruppo, Yuki, il più piccolo, che viene spesso scambiato per una femmina a causa dei lineamenti molto delicati, Takenaga, il classico benestante con la testa a posto, e Kyohei, forse il più vicino a Sunako, continuamente ricercato dalle ragazze e dal temperamento molto aggressivo.
Ce la faranno i nostri ometti a trasformare Sunako in una vera Lady?
Questo manga è semplicemente spettacolare, sia per trama che per stile di disegno. È ricco di continue gag e malintesi tra i personaggi, e il lettore non può fare a meno di divertirsi ma anche di trovare una piccola morale in ogni singolo capitolo. In fondo, ciò che conta è amare se stessi per quello che si è prima di amarsi esteriormente, e Sunako nel corso della storia inizia ad apprezzarsi sempre di più, grazie a questi quattro bislacchi ragazzi che, al contrario, capiscono quanto la ragazza sia sensibile e anche bella (effettivamente è molto bella) a prescindere dai suoi gusti dark.
Un capolavoro tra i manga, vanta anche una serie anime di ventisei episodi che seguono linearmente fino ad un certo volume. Lo consiglio sinceramente a tutti perché fa letteralmente morire dal ridere!
Voto: un dieci e lode assicurato!
Ce la faranno i nostri ometti a trasformare Sunako in una vera Lady?
Questo manga è semplicemente spettacolare, sia per trama che per stile di disegno. È ricco di continue gag e malintesi tra i personaggi, e il lettore non può fare a meno di divertirsi ma anche di trovare una piccola morale in ogni singolo capitolo. In fondo, ciò che conta è amare se stessi per quello che si è prima di amarsi esteriormente, e Sunako nel corso della storia inizia ad apprezzarsi sempre di più, grazie a questi quattro bislacchi ragazzi che, al contrario, capiscono quanto la ragazza sia sensibile e anche bella (effettivamente è molto bella) a prescindere dai suoi gusti dark.
Un capolavoro tra i manga, vanta anche una serie anime di ventisei episodi che seguono linearmente fino ad un certo volume. Lo consiglio sinceramente a tutti perché fa letteralmente morire dal ridere!
Voto: un dieci e lode assicurato!
La vita presso la pensione Nakahara di Takano Kyouhei, Oda Tabenaga, Toyama Yukinojo detto Yuki e Morii Ranmaru, i quattro ragazzi più belli del liceo, viene sconvolta dall'arrivo della nipote della proprietaria, Nakahara Sunako. Infatti Sunako, da quando si è sentita dare della "racchia" dal ragazzo cui si era dichiarata qualche anno prima, ha deciso di dedicare la propria vita a qualsiasi cosa sia oscuro e horror. I suoi migliori amici sono Hiroshi-kun, Akira-kun e Josephine: i primi due sono due modelli anatomici, la terza uno scheletro! Compito dei quattro bellissimi (o meglio, splendenti, come dice Sunako) ragazzi è trasformare questa horror girl in una Lady perfetta, pena il triplicarsi dell'affitto!
Quando ho visto l'anime devo ammettere di non essere rimasto troppo impressionato: carino, ma niente di più. Poi, qualche tempo fa, ho comprato il manga, più che altro perché non sapevo cosa comprare e avevo voglia di leggere qualcosa. È stato come se tutti i pezzi di un mosaico che fino a quel momento mi risultava incomprensibile fossero andati al loro posto. Mi sono trovato tra le mani una storia divertentissima, ben strutturata, demenziale senza essere banale, con i personaggi perfettamente caratterizzati. Soprattutto ho capito (cosa che nell'anime non mi era risultata chiara e forse era la cosa che più mi aveva lasciato perplesso) il perché l'autrice, Hayakawa Tomoko, disegnasse Sunako quasi sempre in deformed facendola compaire solo occasionalmente con le sue vere fattezze. Insomma, un manga che vale davvero la pena di avere.
Quando ho visto l'anime devo ammettere di non essere rimasto troppo impressionato: carino, ma niente di più. Poi, qualche tempo fa, ho comprato il manga, più che altro perché non sapevo cosa comprare e avevo voglia di leggere qualcosa. È stato come se tutti i pezzi di un mosaico che fino a quel momento mi risultava incomprensibile fossero andati al loro posto. Mi sono trovato tra le mani una storia divertentissima, ben strutturata, demenziale senza essere banale, con i personaggi perfettamente caratterizzati. Soprattutto ho capito (cosa che nell'anime non mi era risultata chiara e forse era la cosa che più mi aveva lasciato perplesso) il perché l'autrice, Hayakawa Tomoko, disegnasse Sunako quasi sempre in deformed facendola compaire solo occasionalmente con le sue vere fattezze. Insomma, un manga che vale davvero la pena di avere.
Perfect Girl Evolution è stato il primo manga che ho comprato. Io avevo, ed ho tutt'ora, la passione per gli anime, e casualmente mi sono imbattuta proprio in questo, e l'ho visto tutto in un giorno. Ho comprato assolutamente il manga e non faccio altro che leggerlo e rileggerlo.
Adoro i disegni, le scene (sempre divertenti che continuano a farti ridere anche quando le sai a memoria) e una storia d'amore, sempre nascosta sotto una trama per nulla scontata e aggiungerei anche fresca, un po' parodia degli anime shojo che noi ragazze apprezziamo tanto. Io credo sia un manga di piacevole lettura e consigliabile, non ve ne pentirete!
Adoro i disegni, le scene (sempre divertenti che continuano a farti ridere anche quando le sai a memoria) e una storia d'amore, sempre nascosta sotto una trama per nulla scontata e aggiungerei anche fresca, un po' parodia degli anime shojo che noi ragazze apprezziamo tanto. Io credo sia un manga di piacevole lettura e consigliabile, non ve ne pentirete!
Un manga che mi ha sbalordito! Non mi sarei mai aspettata di trovarmi davanti una storia così divertente. Ho comprato 12 volumi in una volta sotto suggerimento di un'amica e li ho letteralmente divorati.
Sunako, tenebrosa ragazza riservata, si ritrova a vivere nella villa della zia insieme a 4 creature splendenti. Lo scopo di questa convivenza? Trasformare la ragazza in una vera lady! Inutile dire quanti ostacoli dovranno affrontare i ragazzi per riuscire nel loro intento.
Straconsigliato!
Sunako, tenebrosa ragazza riservata, si ritrova a vivere nella villa della zia insieme a 4 creature splendenti. Lo scopo di questa convivenza? Trasformare la ragazza in una vera lady! Inutile dire quanti ostacoli dovranno affrontare i ragazzi per riuscire nel loro intento.
Straconsigliato!
Mi ci sono avvicinata perché me ne avevano parlato bene, ma ad essere sinceri l'ho trovato di una noia pazzesca. Anche le parti che avrebbero dovuto essere divertenti non riuscivano, nella maggior parte dei casi, a strapparmi nemmeno un sorrisetto (e dire che io di solito rido per quasi, qualsiasi cosa).
Anche la tanto decantatami originalità m'è parsa piuttosto effimera. Alla fine è un tipico harem. Una ragazza "brutta" o fino a quel momento ritenuta "insignificante", che per un motivo o per un altro si ritrova circondata da bei ragazzi.
Per finire, il manga è immerso in un'atmosfera surreale che di solito apprezzo o trovo buffa, ma in questo caso m'ha lasciata alquanto freddina, se non addirittura infastidita.
Il disegno è molto pulito, per certi versi è molto bello, per altri proprio no. Dalle copertine i ragazzi li avevo scambiati tutti per donne... ed anche per donne piuttosto brutte! Diciamo che l'autrice è più brava a disegnare le ragazze che non i ragazzi.
Anche la tanto decantatami originalità m'è parsa piuttosto effimera. Alla fine è un tipico harem. Una ragazza "brutta" o fino a quel momento ritenuta "insignificante", che per un motivo o per un altro si ritrova circondata da bei ragazzi.
Per finire, il manga è immerso in un'atmosfera surreale che di solito apprezzo o trovo buffa, ma in questo caso m'ha lasciata alquanto freddina, se non addirittura infastidita.
Il disegno è molto pulito, per certi versi è molto bello, per altri proprio no. Dalle copertine i ragazzi li avevo scambiati tutti per donne... ed anche per donne piuttosto brutte! Diciamo che l'autrice è più brava a disegnare le ragazze che non i ragazzi.
Ho letto diversi volumetti, e col primo devo dire che è stato amore a prima vista! Non riuscivo assolutamente a smettere di ridere e, anche adesso, attendo sempre con molta impazienza l'uscita del numero successivo.
Assegno "solo" 9 a questo manga poiché, avendo letto tutti i volumetti usciti finora in Italia, ho trovato una sostanziale pecca in questo manga (almeno per ora): ogni volume è molto carino, fa ridere tantissimo e le trovate sono sempre molto simpatiche, ma la storia non va avanti. Insomma idea eccelsa, ma che non sta ben seguendo nessun tipo di evoluzione. Comunque resta uno dei fumetti più originali e simpatici in uscita in questo periodo e lo consiglio vivamente a tutti
Assegno "solo" 9 a questo manga poiché, avendo letto tutti i volumetti usciti finora in Italia, ho trovato una sostanziale pecca in questo manga (almeno per ora): ogni volume è molto carino, fa ridere tantissimo e le trovate sono sempre molto simpatiche, ma la storia non va avanti. Insomma idea eccelsa, ma che non sta ben seguendo nessun tipo di evoluzione. Comunque resta uno dei fumetti più originali e simpatici in uscita in questo periodo e lo consiglio vivamente a tutti
Perfect Girl Evolution, aka Yamato Nadeshiko Shichi Henge, è senza dubbio uno shoujo manga molto "atipico" e decisamente divertente, per cui può essere facilmente apprezzato anche da chi non è un cultore del genere.
Sunako è sicuramente una delle protagoniste migliori che io abbia mai visto in uno shoujo: decisamente lontana dai canoni del genere, dopo aver subito un'amara delusione amorosa ha deciso di vivere semplicemente come più le va, senza curarsi del giudizio altrui (e ciò la rende senza dubbio molto simpatica al lettore). Ma c'è anche da dire che è palese che il suo comportamento è soprattutto un atto di difesa, come a volersi proteggere (dopo il brutale rifiuto subito dal ragazzo che le piaceva) da altri rifiuti. Sarà la convivenza forzata con le quattro "creature splendenti" (come le chiama lei) a permetterle, piano piano, di iniziare a uscire dal guscio protettivo che si è creata attorno.
D'altro canto i quattro ragazzi, dopo un inizio non certo incoraggiante, inizieranno ad accettarla e a volerle bene per quello che è (specie Kyohei), pur non condividendo granché la sua passione per l'horror e non perdendo di vista l'obiettivo primario di trasformarla in una Vera Lady™.
Le gag sono divertenti (amo tantissimo la chibi-Sunako), il tratto è buono, peccato solo che i quattro ragazzi sembrano, a mio parere, un po' effemminati. L'unico rischio che l'opera corre è quello di diventare eccessivamente ripetitiva, ma finora devo dire che non mi ha deluso, quindi do fiducia! Insomma, un manga niente male. Voto: 9.
Sunako è sicuramente una delle protagoniste migliori che io abbia mai visto in uno shoujo: decisamente lontana dai canoni del genere, dopo aver subito un'amara delusione amorosa ha deciso di vivere semplicemente come più le va, senza curarsi del giudizio altrui (e ciò la rende senza dubbio molto simpatica al lettore). Ma c'è anche da dire che è palese che il suo comportamento è soprattutto un atto di difesa, come a volersi proteggere (dopo il brutale rifiuto subito dal ragazzo che le piaceva) da altri rifiuti. Sarà la convivenza forzata con le quattro "creature splendenti" (come le chiama lei) a permetterle, piano piano, di iniziare a uscire dal guscio protettivo che si è creata attorno.
D'altro canto i quattro ragazzi, dopo un inizio non certo incoraggiante, inizieranno ad accettarla e a volerle bene per quello che è (specie Kyohei), pur non condividendo granché la sua passione per l'horror e non perdendo di vista l'obiettivo primario di trasformarla in una Vera Lady™.
Le gag sono divertenti (amo tantissimo la chibi-Sunako), il tratto è buono, peccato solo che i quattro ragazzi sembrano, a mio parere, un po' effemminati. L'unico rischio che l'opera corre è quello di diventare eccessivamente ripetitiva, ma finora devo dire che non mi ha deluso, quindi do fiducia! Insomma, un manga niente male. Voto: 9.
Ho già letto i primi otto volumi di questo manga, e posso dire solo una cosa: FAVOLOSO!
Fa morire dalle risate, veramente nulla da dire!
I disegni mi piacciono parecchio... e poi la storia è veramente originale! Sunako è proprio una grande e Takano è proprio il mio tipo! ^^
Tralasciando questi inutili discorsi, comunque il mio commento è più che positivo... questo manga si meriterebbe un 10 e lode!
Fa morire dalle risate, veramente nulla da dire!
I disegni mi piacciono parecchio... e poi la storia è veramente originale! Sunako è proprio una grande e Takano è proprio il mio tipo! ^^
Tralasciando questi inutili discorsi, comunque il mio commento è più che positivo... questo manga si meriterebbe un 10 e lode!
E' un manga fuori dal comune e ne ho letti molti, ma questo mi ha lasciata sbalordita. Vedere come i ragazzi si prendevano cura di Sunako e cercavano di accomodarle un mondo che lei aveva abbandonato molto tempo addietro. La sua ostinazione, il suo sempre più crescente infatuamento per Kiohei ed i suoi attentati contro di lui hanno reso la storia intrigante ed allo stesso tempo comica. Bhe, che aggiungere... Spero che Sunako rimanga così com'è perché bisogna piacere per quello che si è realmente e non come la vuole tua zia... Forza SUNAKO!
Un inizio molto promettente!!
Perfect Girl Evolution è uno degli shoujo più popolari in Giappone e conta ben 23 volumi, senza dimenticare che la serie è ancora in corso! La storia si incentra sulla protagonista, la macabra Sunako che, sfoggiando un look ancora più tetro della protagonista di "The Ring", riuscirebbe a far rabbrividire chiunque.
Ma la ragazza ha una zia davvero fuori dal comune che, preoccupata per la nipotina, incaricherà quattro splendidi ragazzi (che vivono nella sua proprietà) di trasformarla in una vera e propria lady!
Ed ecco che così si avvia una commedia frizzante e sconclusionata fatta di colpi di scena, situazioni assurde e "trasformazioni" eccezionali.
Per ora, la storia promette bene anche se i difetti non mancano... infatti delle volte le vignette sono troppo confusionarie ed è difficilissimo stare al passo con la storia senza perdersi. Inoltre i disegni hanno alcune mancanze... infatti i ragazzi, sebbene dovrebbero essere bellissimi, a mio parere, sono decisamente brutti... i volti hanno un non so' che di anormale :S ! Però, la mangaka, riesce a disegnare le donne in maniera divina sopratutto Sunako che quando non è deformed è davvero meravigliosa!
I personaggi sono abbastanza interessanti sopratutto la protagonista che ha dalla sua l'essere davvero "anormale", in ogni senso!
Comunque in definitiva assegno un bel 7 a questo manga, sperando che con il tempo possa solo migliorare anche se forse c'è il rischio che diventi monotono e ripetitivo... vedremo col tempo!
Perfect Girl Evolution è uno degli shoujo più popolari in Giappone e conta ben 23 volumi, senza dimenticare che la serie è ancora in corso! La storia si incentra sulla protagonista, la macabra Sunako che, sfoggiando un look ancora più tetro della protagonista di "The Ring", riuscirebbe a far rabbrividire chiunque.
Ma la ragazza ha una zia davvero fuori dal comune che, preoccupata per la nipotina, incaricherà quattro splendidi ragazzi (che vivono nella sua proprietà) di trasformarla in una vera e propria lady!
Ed ecco che così si avvia una commedia frizzante e sconclusionata fatta di colpi di scena, situazioni assurde e "trasformazioni" eccezionali.
Per ora, la storia promette bene anche se i difetti non mancano... infatti delle volte le vignette sono troppo confusionarie ed è difficilissimo stare al passo con la storia senza perdersi. Inoltre i disegni hanno alcune mancanze... infatti i ragazzi, sebbene dovrebbero essere bellissimi, a mio parere, sono decisamente brutti... i volti hanno un non so' che di anormale :S ! Però, la mangaka, riesce a disegnare le donne in maniera divina sopratutto Sunako che quando non è deformed è davvero meravigliosa!
I personaggi sono abbastanza interessanti sopratutto la protagonista che ha dalla sua l'essere davvero "anormale", in ogni senso!
Comunque in definitiva assegno un bel 7 a questo manga, sperando che con il tempo possa solo migliorare anche se forse c'è il rischio che diventi monotono e ripetitivo... vedremo col tempo!