Arrivare a Te
"Kimi ni todoke" avrebbe potuto essere uno shojo bellissimo. E invece...
Ho cominciato a leggere "Kimi ni todoke" senza alcuna aspettativa particolare e, dopo aver letto i primi capitoli, ho pensato che mi trovassi davanti a un diamante. Sawako la protagonista, per la prima volta in molti anni di lettura di manga e visione di anime, mi appariva come un personaggio non stereotipato: non è la classica ragazzina timidissima, estremamente gentile che improvvisamente, venendo notata dal bello di turno, cambia e diventa una persona normale. Nel 99% delle storie è sempre così: timidissima, viene notata dal bello, si inserisce nel gruppo, diventa una persona normale, tutta la timidezza svanisce. L'attitudine caratteriale precedente viene azzerata.
Ma qui non è così, almeno all'inizio.
No, Sawako è descritta in maniera davvero realistica: si percepisce la difficoltà che ha nel comunicare e in qualche modo la propria incapacità di comprendere e interpretare correttamente quanto le accade intorno. Sawako mi appariva come affetta da qualche tipo di disturbo, non solo una semplice timidezza; questo ha reso il personaggio interessante. Non è stupida o ingenua, non riesce realmente a comprendere quanto le accade, lo interpreta in maniera sbagliata. Ho trovato i primi 10/20 capitoli splendidi: la lentezza del procedere della storia mi sembrava realistica; d'altronde, se ti confronti con una persona così problematica, è chiaro che devi andarci piano (mi riferisco a Kazehaya). Ho trovato alcuni passaggi addirittura commoventi, come ad esempio quando finalmente Ayano e Chizu comprendono Sawako e la loro amicizia riparte in quel bagno della scuola: l'ho trovato bellissimo.
Ci sono state alcune tavole, così ben costruite, che ho pensato fosse incredibile quanto bene riuscissero ad esprimere i sentimenti dei personaggi e fossero realistiche: quando Kazehaya parlando con Sawako, seduto al banco, poggia la testa al proprio braccio semi alzato; la rappresentazione perfetta di curiosità, interesse, rilassatezza: sono esattamente dove voglio essere.
Ma, purtroppo, a un certo punto si perde tutto: le tavole iniziano ad essere troppo confusionarie; i dialoghi, troppo didascalici, si iniziano ad accavallare. Si perde quell'atmosfera sospesa e tutto diventa o troppo kawaii o troppo didascalico. Ma soprattutto 'si allunga troppo il brodo'.
A mio avviso (e ho notato che anche altri utenti sono dello stesso parere) uno shojo dovrebbe essere lungo dai dieci ai quindici volumetti (venti sono già troppi): perché in fondo cosa vuoi raccontare? Non puoi ripetere ciclicamente sempre le stesse cose: natale, san valentino, compleanno, festival scolastico, gita al mare. Dopo un po' diventa noioso. Anche laddove si inseriscano degli eventi avversi o dei personaggi avversi, non si può esagerare: perché si rischia di annoiare o di risultare eccessivi. Il manga avrebbe dovuto interrompersi intorno al 40 esimo capitolo.
Invece ahimè continua.
Ed è noiosissimo: perché non stiamo parlando di "InuYasha", ogni capitolo un'avventura nuova, stiamo parlando di uno shojo. Ma che vuoi dire di altro? In dieci, quindici volumetti riesci benissimo a raccontare tutto: vedi "Il giocattolo dei bambini" oppure "Marmelade Boy". Riesci a raccontare i turbamenti, le aspettative per il futuro, a raccontare eventi avversi eccetera eccetera.
L'ho quindi interrotto: mi chiedo come potrà andare avanti. Immagino che cominceranno ad avere problemi di qualche tipo in merito al futuro, tipo "Voglio studiare erbologia ad Hogwarts", "Oh cielo, ma è lontanissimo! Saremo separati". Qualcosa del genere. Oppure verrà inserito qualche personaggio che darà fastidio, cosa che non credo poiché mi sembra che l'autrice non abbia questa attitudine.
In sostanza, quindi, "Kimi ni todoke" è un manga che avrebbe potuto essere bellissimo, ma che in corso d'opera diventa come tutti gli altri.
Voto: 6.
Ho cominciato a leggere "Kimi ni todoke" senza alcuna aspettativa particolare e, dopo aver letto i primi capitoli, ho pensato che mi trovassi davanti a un diamante. Sawako la protagonista, per la prima volta in molti anni di lettura di manga e visione di anime, mi appariva come un personaggio non stereotipato: non è la classica ragazzina timidissima, estremamente gentile che improvvisamente, venendo notata dal bello di turno, cambia e diventa una persona normale. Nel 99% delle storie è sempre così: timidissima, viene notata dal bello, si inserisce nel gruppo, diventa una persona normale, tutta la timidezza svanisce. L'attitudine caratteriale precedente viene azzerata.
Ma qui non è così, almeno all'inizio.
No, Sawako è descritta in maniera davvero realistica: si percepisce la difficoltà che ha nel comunicare e in qualche modo la propria incapacità di comprendere e interpretare correttamente quanto le accade intorno. Sawako mi appariva come affetta da qualche tipo di disturbo, non solo una semplice timidezza; questo ha reso il personaggio interessante. Non è stupida o ingenua, non riesce realmente a comprendere quanto le accade, lo interpreta in maniera sbagliata. Ho trovato i primi 10/20 capitoli splendidi: la lentezza del procedere della storia mi sembrava realistica; d'altronde, se ti confronti con una persona così problematica, è chiaro che devi andarci piano (mi riferisco a Kazehaya). Ho trovato alcuni passaggi addirittura commoventi, come ad esempio quando finalmente Ayano e Chizu comprendono Sawako e la loro amicizia riparte in quel bagno della scuola: l'ho trovato bellissimo.
Ci sono state alcune tavole, così ben costruite, che ho pensato fosse incredibile quanto bene riuscissero ad esprimere i sentimenti dei personaggi e fossero realistiche: quando Kazehaya parlando con Sawako, seduto al banco, poggia la testa al proprio braccio semi alzato; la rappresentazione perfetta di curiosità, interesse, rilassatezza: sono esattamente dove voglio essere.
Ma, purtroppo, a un certo punto si perde tutto: le tavole iniziano ad essere troppo confusionarie; i dialoghi, troppo didascalici, si iniziano ad accavallare. Si perde quell'atmosfera sospesa e tutto diventa o troppo kawaii o troppo didascalico. Ma soprattutto 'si allunga troppo il brodo'.
A mio avviso (e ho notato che anche altri utenti sono dello stesso parere) uno shojo dovrebbe essere lungo dai dieci ai quindici volumetti (venti sono già troppi): perché in fondo cosa vuoi raccontare? Non puoi ripetere ciclicamente sempre le stesse cose: natale, san valentino, compleanno, festival scolastico, gita al mare. Dopo un po' diventa noioso. Anche laddove si inseriscano degli eventi avversi o dei personaggi avversi, non si può esagerare: perché si rischia di annoiare o di risultare eccessivi. Il manga avrebbe dovuto interrompersi intorno al 40 esimo capitolo.
Invece ahimè continua.
Ed è noiosissimo: perché non stiamo parlando di "InuYasha", ogni capitolo un'avventura nuova, stiamo parlando di uno shojo. Ma che vuoi dire di altro? In dieci, quindici volumetti riesci benissimo a raccontare tutto: vedi "Il giocattolo dei bambini" oppure "Marmelade Boy". Riesci a raccontare i turbamenti, le aspettative per il futuro, a raccontare eventi avversi eccetera eccetera.
L'ho quindi interrotto: mi chiedo come potrà andare avanti. Immagino che cominceranno ad avere problemi di qualche tipo in merito al futuro, tipo "Voglio studiare erbologia ad Hogwarts", "Oh cielo, ma è lontanissimo! Saremo separati". Qualcosa del genere. Oppure verrà inserito qualche personaggio che darà fastidio, cosa che non credo poiché mi sembra che l'autrice non abbia questa attitudine.
In sostanza, quindi, "Kimi ni todoke" è un manga che avrebbe potuto essere bellissimo, ma che in corso d'opera diventa come tutti gli altri.
Voto: 6.
Quanto lontano può spingerti l'amore?
Correva l’anno 2006 quando Karuho Shiina, mangaka fresca dei suoi trent’anni, metteva mano a quella che sarebbe stata, ad oggi, la sua opera più lunga e di successo. Reduce da alcuni volumi unici e da una serie un po’ più corposa del solito ("Crazy for you", pubblicato da Star Comics), la sensei iniziò a pubblicare su Betsuma una storia che pur trattando il classico tema dell’amore scolastico, proponeva ai suoi lettori qualcosa di leggermente diverso.
Protagonista di "Arrivare a te" (Kimi ni Todoke) è Sawako Kuronuma, liceale al primo anno che si porta appresso il soprannome di "Sadako"; proprio come la nota ragazzina della serie Ring, ha dei lunghi capelli neri, un ghigno malvagio e uno sguardo sinistro. Guardala negli occhi e sarai maledetto, stalle lontano o ti accadranno cose terribili. Sawako in realtà è quanto più distante possa essere da tutto ciò e i suoi modi di interagire un po’ “inquietanti” sono solo il frutto di una scarsa capacità comunicativa. La ragazza è infatti gentile, disponibile e affabile e ben presto se ne accorge Shota Kazehaya, il compagno di classe bello, popolare e «fresco come il suo nome».
Quando Kazehaya trova il coraggio di fare il primo passo, lui e Sawako si avvicinano l’uno all’altra, scoprono di essere due mondi diversi ma entrambi meravigliosi a modo loro, due mondi che possono convivere e migliorarsi a vicenda.
Dall’ammirazione e dall’amicizia può nascere qualcosa di speciale nei cuori di questi adolescenti impacciati e immaturi, si possono scoprire tante sensazioni nuove, può emergere una parte di loro, una forza interiore che non sapevano di avere.
Probabilmente la Shiina non aveva idea che "Arrivare a te" avrebbe avuto un simile seguito di fan, ed è altrettanto probabile che non avesse in mente di far proseguire la storia per ben 30 volumi; non credeva neanche lei di veder crescere così tanto i suoi personaggi toccando tematiche che vanno al di là del semplice amore tra i banchi di scuola, così come è invece la norma per la maggior parte degli shojo ad ambientazione scolastica.
Il successo commerciale di "Arrivare a te" è straripante: con due serie anime all’attivo, drama cd, artbook, fanbook, un adattamento live action, una serie novel, pubblicazioni in diverse parti del mondo e oltre 20 milioni di copie, si attesta come uno dei manga shojo più venduti tra quelli della generazione ’00. In Italia, dopo la sfortunata esperienza di Planeta De Agostini (che pubblicò solo i primi 6 numeri), viene pubblicato da Edizioni Star Comics, che lo conclude lo scorso novembre.
«Un giorno, arriverà fino a te questo sentimento cresciuto in me?»
Perché la storia di Sawako, liceale "sfigata" che si innamora del figo della scuola, dovrebbe essere ritenuta diversa e addirittura migliore di tanti altri manga con lo stesso incipit?
Non è l’incipit a fare una storia, e non lo è nemmeno la trama in sé: sono i personaggi a dar vita ad una trama, a tesserla e a condurre per mano i loro lettori trasmettendogli gioie e dolori. Di certo Sawako, Kazehaya e tutti protagonisti di Arrivare a te non sono nati perfetti, non sono stati creati già fatti e finiti ma sono cresciuti nel corso degli anni della pubblicazione, facendo errori, stupidaggini, mettendosi in gioco, fuggendo, piangendo e sorridendo. Un po’ quello che succede a ogni adolescente nella vita reale.
E nei dodici anni di pubblicazione, la Shiina non ha mai abbandonato il garbo e la gentilezza, imprimendoli con forza nei suoi personaggi e nella narrazione che non si lascia andare in alcun modo al fanservice, alla volgarità o al romanticismo artificioso.
Non tutto è perfetto, l’autrice fa qualche scivolone ma riesce a rimettersi in piedi con coerenza anche quando sembrava aver fatto una colossale baggianata, e seppur romanzando, ci offre uno scorcio di quello che è l’adolescente giapponese, alle prese con il primo amore, con la timidezza e le scarse capacità comunicative tipiche del popolo nipponico, ma anche e soprattutto con le incombenze della scuola in un periodo della vita in cui l’istruzione è fondamentale per poter scegliere con chiarezza il proprio futuro.
L’opera acquisisce numero dopo numero il sapore della coralità e ci mostra personalità diverse alle prese con problemi comuni, e non, intente a dimenarsi tra la propria, consapevole, immaturità e il desiderio di crescere e di essere padroni della propria vita. Così, una volta sistemate le questioni sentimentali, Arrivare a te mette i suoi personaggi su un altro piano, quello della realizzazione personale, della costruzione del proprio Io, delle scelte per il futuro, che siano esse legate a studio, al lavoro o all’allontanamento da tutto ciò che si ama.
Lentamente ma inesorabilmente Sawako fa a pezzi il muro che la divide dagli altri, quella parete che è l'incapacità di comunicare si sgretola a poco a poco e il suo mondo diventa più vasto, tutto grazie a Kazehaya che le regala «infinite prime volte» e le offre lo sprone per vivere al meglio il fiore degli anni. Dal canto suo Sawako spinge inconsapevolmente l'amato a diventare più risoluto, a farsi uomo per creare e proteggere un futuro insieme. I personaggi di questa storia sbocciano e fioriscono lentamente, sostenendosi a vicenda nel delicato cammino dell'adolescenza.
Il manga poteva durare 10 numeri in meno, è vero, ma anche 15. Poteva chiudersi con Sawako e Kazehaya che coronano un sogno d’amore e il resto sarebbe stato solo nella testa del lettore. Ma l’autrice, complice sicuramente anche il grosso successo commerciale, decide di andare avanti e di far "arrivare" i personaggi ancora più lontano. "Arrivare a te" è un inno alla giovinezza, alla crescita, al coraggio e all'amicizia, non solo all'amore.
«Voglio arrivare a te... come sempre e per sempre.»
Come detto precedentemente, il punto di forza di questa storia sono i suoi personaggi, ora così inquadrati nei classici stilemi shojo, ora così diversi, selvaggi e liberi di muoversi sopra le righe.
Sawako è dolcissima, simpatica e assurdamente divertente. Kazehaya è gentile e tenero nel suo splendido sorriso. Ma entrambi, e così tutti gli altri protagonisti, mostrano nel tempo le sfaccettature del loro carattere: l’ottusità che non ti aspetti di lui, l’intraprendenza insospettabile di lei, la debolezza di Yano, la sensibilità di Chizu, l’ardore di Ryu, l’umiltà di Kurumi, il cuore grande di Kento, la maturità di Pin… tutti nel tempo dimostrano di essere qualcosa di più di uno stereotipo da shojo. Nel corso dei 30 volumi ti fanno ridere, piangere, emozionare, soffrire e sperare insieme a loro, come se fossero gli amici di una vita, come se fossi tu in prima persona a vivere quei sorrisi e quelle lacrime.
L'autrice trova spazio anche per le questioni di famiglia mettendo in evidenza un burrascoso rapporto padre-figlio che coinvolge Kazehaya e il genitore. Peccato però che non abbia fatto altrettanto con le famiglie degli altri, che a parte quella di Sawako, sembrano non essere particolarmente presenti nelle vite dei loro figli.
"Arrivare a te" ci mostra, pagina dopo pagina, che l’amore non è fatto solo di "me e te" ma di tutto quello che ci circonda, di tutti quelli che ci circondano, anche coloro che sono tanto diversi da noi ma che giorno dopo giorno definiscono con noi la nostra identità, dandoci un pezzetto di se stessi per costruire la nostra persona in sé e la nostra persona con gli altri.
Non si tratta solo di un "arrivare a" ma anche di un "arrivare con", percorrendo una strada che è fatta sì di due persone che si amano, ma anche di tante entità che si vogliono bene in modo diverso, indispensabile e bellissimo. E questo ambito arrivo, in fondo non è altro che un continuo raggiungersi a vicenda e andare avanti, ogni giorno, per tutta la vita.
Karuho Shiina affina negli anni un tratto dolce e delicato che ben differenzia i personaggi in tutti i loro tratti. Visi e occhi espressivi, tavole senza fronzoli ma che non danno mai l’idea di un eccessivo vuoto, cover con un tema standardizzato ma che nella loro semplicità ben riflettono i contenuti del volume.
"Arrivare a te", grazie al suo successo, si è posto nel tempo come una pietra miliare dello shojo manga moderno e molto probabilmente sarà ricordato per molti anni a venire, forse diverrà davvero storia del fumetto per ragazze. Personalmente credo che sia un manga che debba essere letto da ogni appassionato di shojo o comunque di storie sentimentali, poiché dimostra come si possa raccontare dell’amore adolescenziale in modo fresco ed emozionante senza cadere negli eccessi, senza dimenticare che la vita di due innamorati non è plasmata solo da loro, ricordando con delicatezza e garbo che l’amore è fatto pure di ciò che ci circonda, anche delle scelte e dei sacrifici che siamo costretti a fare.
Sawako, così tenera e impacciata, così gentile ma così inetta, ci insegna ad affrontare noi stessi, ad uscire dal guscio anche quando questo è un comodo riparo, a vivere con coraggio e ad accogliere con amore anche le parti di noi stessi di cui andiamo meno fieri.
Perché la debolezza di oggi può essere lo sprone per diventare forti domani, così da arrivare a te, a me, a lui, a lei, a loro e ovunque il nostro cuore desideri.
Correva l’anno 2006 quando Karuho Shiina, mangaka fresca dei suoi trent’anni, metteva mano a quella che sarebbe stata, ad oggi, la sua opera più lunga e di successo. Reduce da alcuni volumi unici e da una serie un po’ più corposa del solito ("Crazy for you", pubblicato da Star Comics), la sensei iniziò a pubblicare su Betsuma una storia che pur trattando il classico tema dell’amore scolastico, proponeva ai suoi lettori qualcosa di leggermente diverso.
Protagonista di "Arrivare a te" (Kimi ni Todoke) è Sawako Kuronuma, liceale al primo anno che si porta appresso il soprannome di "Sadako"; proprio come la nota ragazzina della serie Ring, ha dei lunghi capelli neri, un ghigno malvagio e uno sguardo sinistro. Guardala negli occhi e sarai maledetto, stalle lontano o ti accadranno cose terribili. Sawako in realtà è quanto più distante possa essere da tutto ciò e i suoi modi di interagire un po’ “inquietanti” sono solo il frutto di una scarsa capacità comunicativa. La ragazza è infatti gentile, disponibile e affabile e ben presto se ne accorge Shota Kazehaya, il compagno di classe bello, popolare e «fresco come il suo nome».
Quando Kazehaya trova il coraggio di fare il primo passo, lui e Sawako si avvicinano l’uno all’altra, scoprono di essere due mondi diversi ma entrambi meravigliosi a modo loro, due mondi che possono convivere e migliorarsi a vicenda.
Dall’ammirazione e dall’amicizia può nascere qualcosa di speciale nei cuori di questi adolescenti impacciati e immaturi, si possono scoprire tante sensazioni nuove, può emergere una parte di loro, una forza interiore che non sapevano di avere.
Probabilmente la Shiina non aveva idea che "Arrivare a te" avrebbe avuto un simile seguito di fan, ed è altrettanto probabile che non avesse in mente di far proseguire la storia per ben 30 volumi; non credeva neanche lei di veder crescere così tanto i suoi personaggi toccando tematiche che vanno al di là del semplice amore tra i banchi di scuola, così come è invece la norma per la maggior parte degli shojo ad ambientazione scolastica.
Il successo commerciale di "Arrivare a te" è straripante: con due serie anime all’attivo, drama cd, artbook, fanbook, un adattamento live action, una serie novel, pubblicazioni in diverse parti del mondo e oltre 20 milioni di copie, si attesta come uno dei manga shojo più venduti tra quelli della generazione ’00. In Italia, dopo la sfortunata esperienza di Planeta De Agostini (che pubblicò solo i primi 6 numeri), viene pubblicato da Edizioni Star Comics, che lo conclude lo scorso novembre.
«Un giorno, arriverà fino a te questo sentimento cresciuto in me?»
Perché la storia di Sawako, liceale "sfigata" che si innamora del figo della scuola, dovrebbe essere ritenuta diversa e addirittura migliore di tanti altri manga con lo stesso incipit?
Non è l’incipit a fare una storia, e non lo è nemmeno la trama in sé: sono i personaggi a dar vita ad una trama, a tesserla e a condurre per mano i loro lettori trasmettendogli gioie e dolori. Di certo Sawako, Kazehaya e tutti protagonisti di Arrivare a te non sono nati perfetti, non sono stati creati già fatti e finiti ma sono cresciuti nel corso degli anni della pubblicazione, facendo errori, stupidaggini, mettendosi in gioco, fuggendo, piangendo e sorridendo. Un po’ quello che succede a ogni adolescente nella vita reale.
E nei dodici anni di pubblicazione, la Shiina non ha mai abbandonato il garbo e la gentilezza, imprimendoli con forza nei suoi personaggi e nella narrazione che non si lascia andare in alcun modo al fanservice, alla volgarità o al romanticismo artificioso.
Non tutto è perfetto, l’autrice fa qualche scivolone ma riesce a rimettersi in piedi con coerenza anche quando sembrava aver fatto una colossale baggianata, e seppur romanzando, ci offre uno scorcio di quello che è l’adolescente giapponese, alle prese con il primo amore, con la timidezza e le scarse capacità comunicative tipiche del popolo nipponico, ma anche e soprattutto con le incombenze della scuola in un periodo della vita in cui l’istruzione è fondamentale per poter scegliere con chiarezza il proprio futuro.
L’opera acquisisce numero dopo numero il sapore della coralità e ci mostra personalità diverse alle prese con problemi comuni, e non, intente a dimenarsi tra la propria, consapevole, immaturità e il desiderio di crescere e di essere padroni della propria vita. Così, una volta sistemate le questioni sentimentali, Arrivare a te mette i suoi personaggi su un altro piano, quello della realizzazione personale, della costruzione del proprio Io, delle scelte per il futuro, che siano esse legate a studio, al lavoro o all’allontanamento da tutto ciò che si ama.
Lentamente ma inesorabilmente Sawako fa a pezzi il muro che la divide dagli altri, quella parete che è l'incapacità di comunicare si sgretola a poco a poco e il suo mondo diventa più vasto, tutto grazie a Kazehaya che le regala «infinite prime volte» e le offre lo sprone per vivere al meglio il fiore degli anni. Dal canto suo Sawako spinge inconsapevolmente l'amato a diventare più risoluto, a farsi uomo per creare e proteggere un futuro insieme. I personaggi di questa storia sbocciano e fioriscono lentamente, sostenendosi a vicenda nel delicato cammino dell'adolescenza.
Il manga poteva durare 10 numeri in meno, è vero, ma anche 15. Poteva chiudersi con Sawako e Kazehaya che coronano un sogno d’amore e il resto sarebbe stato solo nella testa del lettore. Ma l’autrice, complice sicuramente anche il grosso successo commerciale, decide di andare avanti e di far "arrivare" i personaggi ancora più lontano. "Arrivare a te" è un inno alla giovinezza, alla crescita, al coraggio e all'amicizia, non solo all'amore.
«Voglio arrivare a te... come sempre e per sempre.»
Come detto precedentemente, il punto di forza di questa storia sono i suoi personaggi, ora così inquadrati nei classici stilemi shojo, ora così diversi, selvaggi e liberi di muoversi sopra le righe.
Sawako è dolcissima, simpatica e assurdamente divertente. Kazehaya è gentile e tenero nel suo splendido sorriso. Ma entrambi, e così tutti gli altri protagonisti, mostrano nel tempo le sfaccettature del loro carattere: l’ottusità che non ti aspetti di lui, l’intraprendenza insospettabile di lei, la debolezza di Yano, la sensibilità di Chizu, l’ardore di Ryu, l’umiltà di Kurumi, il cuore grande di Kento, la maturità di Pin… tutti nel tempo dimostrano di essere qualcosa di più di uno stereotipo da shojo. Nel corso dei 30 volumi ti fanno ridere, piangere, emozionare, soffrire e sperare insieme a loro, come se fossero gli amici di una vita, come se fossi tu in prima persona a vivere quei sorrisi e quelle lacrime.
L'autrice trova spazio anche per le questioni di famiglia mettendo in evidenza un burrascoso rapporto padre-figlio che coinvolge Kazehaya e il genitore. Peccato però che non abbia fatto altrettanto con le famiglie degli altri, che a parte quella di Sawako, sembrano non essere particolarmente presenti nelle vite dei loro figli.
"Arrivare a te" ci mostra, pagina dopo pagina, che l’amore non è fatto solo di "me e te" ma di tutto quello che ci circonda, di tutti quelli che ci circondano, anche coloro che sono tanto diversi da noi ma che giorno dopo giorno definiscono con noi la nostra identità, dandoci un pezzetto di se stessi per costruire la nostra persona in sé e la nostra persona con gli altri.
Non si tratta solo di un "arrivare a" ma anche di un "arrivare con", percorrendo una strada che è fatta sì di due persone che si amano, ma anche di tante entità che si vogliono bene in modo diverso, indispensabile e bellissimo. E questo ambito arrivo, in fondo non è altro che un continuo raggiungersi a vicenda e andare avanti, ogni giorno, per tutta la vita.
Karuho Shiina affina negli anni un tratto dolce e delicato che ben differenzia i personaggi in tutti i loro tratti. Visi e occhi espressivi, tavole senza fronzoli ma che non danno mai l’idea di un eccessivo vuoto, cover con un tema standardizzato ma che nella loro semplicità ben riflettono i contenuti del volume.
"Arrivare a te", grazie al suo successo, si è posto nel tempo come una pietra miliare dello shojo manga moderno e molto probabilmente sarà ricordato per molti anni a venire, forse diverrà davvero storia del fumetto per ragazze. Personalmente credo che sia un manga che debba essere letto da ogni appassionato di shojo o comunque di storie sentimentali, poiché dimostra come si possa raccontare dell’amore adolescenziale in modo fresco ed emozionante senza cadere negli eccessi, senza dimenticare che la vita di due innamorati non è plasmata solo da loro, ricordando con delicatezza e garbo che l’amore è fatto pure di ciò che ci circonda, anche delle scelte e dei sacrifici che siamo costretti a fare.
Sawako, così tenera e impacciata, così gentile ma così inetta, ci insegna ad affrontare noi stessi, ad uscire dal guscio anche quando questo è un comodo riparo, a vivere con coraggio e ad accogliere con amore anche le parti di noi stessi di cui andiamo meno fieri.
Perché la debolezza di oggi può essere lo sprone per diventare forti domani, così da arrivare a te, a me, a lui, a lei, a loro e ovunque il nostro cuore desideri.
Kimi ni Todoke merita davvero il grande successo che ha avuto e che sta avendo tuttora. E' lo shoujo più bello che io abbia mai letto. Ha davvero una marcia in più rispetto a tutti gli altri. Il personaggio di Sawako è un qualcosa di eccezionale a mio parere. Una ragazza emarginata che, grazie alla sua forza di volontà e all'incoraggiamento di Kazehaya, riesce a migliorare la sua vita, scoprendo nuovi sentimenti come l'amicizia e l'amore a lei finora sconosciuti. Assistere all'evolversi dei sentimenti che prova per Kazehaya è stato molto emozionante. Amo proprio la lentezza con cui si sviluppa la trama, perché in questo modo si riescono a cogliere tutte le sfaccettature dei nuovi sentimenti che prova Sawako. Il fatto che Kazehaya sia stato il primo ad innamorarsi rende la storia ancora più particolare. Lui, agli occhi di Sawako, sembra perfetto, ma in realtà anche lui ha un carattere molto complesso e profondo, che si evolve insieme a quello della ragazza. Le scene romantiche poi sono veramente emozionanti. Le più belle che io abbia mai visto, davvero.
Mi sono immedesimata tantissimo in questa storia e me ne sono innamorata. Per non parlare poi dei personaggi secondari. Chiamarli secondari è riduttivo, in quanto non sono semplici comparse, ma sono assolutamente importanti per lo sviluppo della trama. Ayane Yano è la mia preferita in assoluto. Il modo in cui cerca di aiutare Sawako e Kazehaya è incredibile, l'ho adorata. Uno dei personaggi migliori che io abbia mai visto in un manga. Ha un carattere forte e capisce al volo le situazioni, ma in realtà non è mai riuscita a capire veramente cosa si provi ad essere innamorati. Le sue fragilità vengono fuori nel corso del manga e questo è quello che adoro del suo personaggio. Mi chiedo se tra lei e Pin succederà mai qualcosa. Se fosse così, la cosa si farebbe davvero molto interessante.
Amo tantissimo anche Chizu e Ryuu. Questi due sono un vero spasso e l'evolversi dei sentimenti di Chizu è veramente coinvolgente, tanto da divorare le pagine per sapere cosa succederà tra loro.
Per quanto riguarda Kurumi, è la prima volta che non ho provato odio per un personaggio come il suo. Negli altri shoujo, di solito, ho sempre detestato il personaggio che cercava di ostacolare le storie d'amore, ma in questo caso no. Non riesco a provare odio per Kurumi, anzi ho provato molta tenerezza per lei. Karuho Shiina è stata molto brava a caratterizzare il suo personaggio. Ci ha fatto capire quanto lei abbia sofferto in realtà. Inoltre il personaggio di Kurumi è molto importante per l'evolversi di quello di Sawako. Il rapporto che si crea fra loro due è davvero interessante.
Leggendo Kimi ni Todoke ho provato tantissime emozioni contrastanti. Mi ha fatto divertire, ma anche commuovere. Mi ha fatto arrabbiare, ma anche gioire, insomma mi ha fatto provare tutto quello che dovrebbe far provare un capolavoro, e a mio parere Kimi ni Todoke lo è. Un capolavoro imperdibile per tutti gli amanti delle belle storie d'amore e d'amicizia.
Mi sono immedesimata tantissimo in questa storia e me ne sono innamorata. Per non parlare poi dei personaggi secondari. Chiamarli secondari è riduttivo, in quanto non sono semplici comparse, ma sono assolutamente importanti per lo sviluppo della trama. Ayane Yano è la mia preferita in assoluto. Il modo in cui cerca di aiutare Sawako e Kazehaya è incredibile, l'ho adorata. Uno dei personaggi migliori che io abbia mai visto in un manga. Ha un carattere forte e capisce al volo le situazioni, ma in realtà non è mai riuscita a capire veramente cosa si provi ad essere innamorati. Le sue fragilità vengono fuori nel corso del manga e questo è quello che adoro del suo personaggio. Mi chiedo se tra lei e Pin succederà mai qualcosa. Se fosse così, la cosa si farebbe davvero molto interessante.
Amo tantissimo anche Chizu e Ryuu. Questi due sono un vero spasso e l'evolversi dei sentimenti di Chizu è veramente coinvolgente, tanto da divorare le pagine per sapere cosa succederà tra loro.
Per quanto riguarda Kurumi, è la prima volta che non ho provato odio per un personaggio come il suo. Negli altri shoujo, di solito, ho sempre detestato il personaggio che cercava di ostacolare le storie d'amore, ma in questo caso no. Non riesco a provare odio per Kurumi, anzi ho provato molta tenerezza per lei. Karuho Shiina è stata molto brava a caratterizzare il suo personaggio. Ci ha fatto capire quanto lei abbia sofferto in realtà. Inoltre il personaggio di Kurumi è molto importante per l'evolversi di quello di Sawako. Il rapporto che si crea fra loro due è davvero interessante.
Leggendo Kimi ni Todoke ho provato tantissime emozioni contrastanti. Mi ha fatto divertire, ma anche commuovere. Mi ha fatto arrabbiare, ma anche gioire, insomma mi ha fatto provare tutto quello che dovrebbe far provare un capolavoro, e a mio parere Kimi ni Todoke lo è. Un capolavoro imperdibile per tutti gli amanti delle belle storie d'amore e d'amicizia.
Ok, cercherò d'essere il più obbiettiva possibile ma sarà molto difficile visto che amo questa serie con tutto il mio cuore. Arrivare a te è uno shojo scolastico con una trama che potrebbe sembrare banale e già vista, ma che prenderà degli sviluppi interessanti e che sarà narrata con grande maestria dall'autrice. Sawako è una ragazza emarginata da tutti a causa del suo aspetto tetro e cupo ma ad un tratto un ragazzo inizia ad interessarsi a lei, Kazehaya. Kazehaya è il ragazzo più popolare della classe e sarà proprio lui a farle conoscere l'amicizia dei compagni e l'amore.
Partiamo quindi con il parlare dei personaggi, i protagonisti sono ben caratterizzati e i personaggi secondari hanno il loro perché, non sono lasciati al caso! I sentimenti sono importanti e in "Arrivare a te" li vediamo in tutto il loro splendore. L'andamento della trama è buono e incalzante. Mi sono ritrovata molto spesso a sorridere o a commuovermi, o ancora a tifare per un determinato personaggio durante la lettura dei vari volumi. Di solito gli shojo mi annoiano dopo i primi 5 massimo 6 volumi ma contro ogni aspettativa questo non mi ha mai delusa. Proprio contro ogni aspettativa perchè all'inizio, dopo l'acquisto del primo volume, pensavo sarebbe stato il solito shojo troppo dolce e troppo banale. Sì, è vero, "Arrivare a te" è fatto di atmosfere impalpabili, ritmi lentini e dolcezza alle volte disarmante, ma fidatevi, non vi annoierete e vorrete sempre sapere cosa succederà ai nostri due protagonisti che stanno scoprendo l'amore numero dopo numero.
Ovviamente in questo shojo ritroviamo il classico triangolo ma qui viene affrontato in modo diverso perchè la protagonista non è cattiva o presuntuosa anzi ha un cuore grande e comprensivo... devo ammettere che la serie ha avuto un piccolo calo nei volumi 8 e 9 (aggiunta di un personaggio inutile, filler a caso in volumi a caso) ma si è ripresa benissimo con il 10! Anche se appunto l'8 e il 9 mi hanno fatto calare la serie, la considero comunque di alto livello visto che anche quei due volumetti mi hanno interessata. In conclusione vi dico: recuperate questa serie se siete appassionati di shojo oppure volete iniziare un nuovo manga interessante. Il mio voto è 9 e perchè ho letto solo i primi 10 volumi e non so come potrebbe andare avanti la serie.
Partiamo quindi con il parlare dei personaggi, i protagonisti sono ben caratterizzati e i personaggi secondari hanno il loro perché, non sono lasciati al caso! I sentimenti sono importanti e in "Arrivare a te" li vediamo in tutto il loro splendore. L'andamento della trama è buono e incalzante. Mi sono ritrovata molto spesso a sorridere o a commuovermi, o ancora a tifare per un determinato personaggio durante la lettura dei vari volumi. Di solito gli shojo mi annoiano dopo i primi 5 massimo 6 volumi ma contro ogni aspettativa questo non mi ha mai delusa. Proprio contro ogni aspettativa perchè all'inizio, dopo l'acquisto del primo volume, pensavo sarebbe stato il solito shojo troppo dolce e troppo banale. Sì, è vero, "Arrivare a te" è fatto di atmosfere impalpabili, ritmi lentini e dolcezza alle volte disarmante, ma fidatevi, non vi annoierete e vorrete sempre sapere cosa succederà ai nostri due protagonisti che stanno scoprendo l'amore numero dopo numero.
Ovviamente in questo shojo ritroviamo il classico triangolo ma qui viene affrontato in modo diverso perchè la protagonista non è cattiva o presuntuosa anzi ha un cuore grande e comprensivo... devo ammettere che la serie ha avuto un piccolo calo nei volumi 8 e 9 (aggiunta di un personaggio inutile, filler a caso in volumi a caso) ma si è ripresa benissimo con il 10! Anche se appunto l'8 e il 9 mi hanno fatto calare la serie, la considero comunque di alto livello visto che anche quei due volumetti mi hanno interessata. In conclusione vi dico: recuperate questa serie se siete appassionati di shojo oppure volete iniziare un nuovo manga interessante. Il mio voto è 9 e perchè ho letto solo i primi 10 volumi e non so come potrebbe andare avanti la serie.
Kimi ni Todoke è un manga shoujo edito dalla Shueisha. La protagonista della storia è Sawako Kuronuma una ragazza di carnagione chiara e con i capelli lunghi neri che arrivano ben oltre le spalle. A causa della somiglianza con il personaggio principale di TheRing, Sawako viene soprannominata Sadako ed è per questo che viene evitata da tutti. L'esatto opposto è il protagonista maschile della storia, che invece è solare e piacente, Shouta Kazehaya. I due si avvicineranno molto nel corso degli anni scolastici, ma riuscirà a nascere una storia d'amore? Tutto fa pensare di no.
La caratteristica principale di questo tipo di manga è che la trama permette di analizzare molto bene il carattere dei personaggi, e deve essere proprio questo l'elemento unico che differisce i vari lavori. In questo caso la caratterizzazione dei personaggi è un processo lento e continuo, tuttora non ancora completo (siamo al 16°volume). Si parte con la classica situazione di una ragazza alla scoperta dei propri sentimenti che si ritrova al "cospetto" di un protagonista maschile all'apparenza perfetto. Purtroppo ci sono punti stazionari qui e lì, e la trama si rallenta in maniera incredibile. Tutto sommato però ogni pagina della storia ci insegna qualcosa, ogni pagina ci fa sperare che tutto vada per il meglio; insomma la voglia di leggere e scoprire come continua la storia cresce.
I disegni e le vignette sono come ci si aspetta da uno shoujo. I personaggi sono curati ma non mi piacciono le espressioni, che trovo banali. Trovo i discorsi confusionari, tra pensiero e parola non si capisce mai niente e ho trovato difficoltà a seguire il discorso.
Consiglio la lettura di questo manga.
La caratteristica principale di questo tipo di manga è che la trama permette di analizzare molto bene il carattere dei personaggi, e deve essere proprio questo l'elemento unico che differisce i vari lavori. In questo caso la caratterizzazione dei personaggi è un processo lento e continuo, tuttora non ancora completo (siamo al 16°volume). Si parte con la classica situazione di una ragazza alla scoperta dei propri sentimenti che si ritrova al "cospetto" di un protagonista maschile all'apparenza perfetto. Purtroppo ci sono punti stazionari qui e lì, e la trama si rallenta in maniera incredibile. Tutto sommato però ogni pagina della storia ci insegna qualcosa, ogni pagina ci fa sperare che tutto vada per il meglio; insomma la voglia di leggere e scoprire come continua la storia cresce.
I disegni e le vignette sono come ci si aspetta da uno shoujo. I personaggi sono curati ma non mi piacciono le espressioni, che trovo banali. Trovo i discorsi confusionari, tra pensiero e parola non si capisce mai niente e ho trovato difficoltà a seguire il discorso.
Consiglio la lettura di questo manga.
Questo titolo, conosciutissimo, merita secondo me la sua indiscussa fama.
L'autrice mette in tavola dei personaggi carismatici, ognuno a suo modo, consente a tutti di sviluppare una propria individualità, ma all'interno di un gruppo unito e saldo che progredisce compatto.
I due protagonisti e la loro storia d'amore non si impongono prepotentemente sugli altri, e la trama non si incentra esclusivamente su di loro, anzi essi si inseriscono fluidamente nel contesto creato senza infastidire, ma emozionando, commuovendo e, importantissimo, divertendo.
Sawako è una forza della natura. Una ragazza dall'aspetto spaventoso che, a dispetto di ciò, rivela invece una inaspettata dolcezza che non cessa mai di emergere. In realtà, questo eccessivo buonismo io lo metterei un po' da parte, non apprezzando pienamente questa chiave di lettura che spesso viene data ai protagonisti dei vari manga, ma in fondo, in "Kimi ni todoke" ciò si ricollega alla profonda ingenuità della protagonista la quale, avendo vissuto sempre isolata e quindi non essendosi rapportata molto con i suoi coetanei, tende a vedere il positivo anche dove non c'è e, a volte, ciò fa scappare anche qualche sonora risata stante le situazioni imprevedibili e perciò frizzanti e divertenti che vengono a nascere.
Kazehaya è il classico protagonista al maschile, buono e gentile con tutti che si avvicina a Sawako forse incuriosito e poi intenerito dalla sua persona. Si erge a protettore e difensore della stessa e poi, come da manuale, finisce sul serio per innamorarsene. Tuttavia, la via per giungere a questa effettiva consapevolezza è impervia e piena di ostacoli sa superare, per l'uno e per l'altro. Rompere una coltre di diffidenza, paure e insicurezze che ha avuto il tempo di stratificarsi per molto tempo risulta complesso.
Non solo Sawako ma anche Shota e, insieme loro, gli altri coprotagonisti partecipano attivamente senza risultare elementi inutili ai fini della evoluzione della storia si impegnano grandemente per riuscire a cambiare, per andare dritti, senza voltarsi indietro, verso un futuro radioso.
Dopo queste sviolinate, che rendono il mio apprezzamento per questo titolo così toccante e frizzante, la mia parte cinica deve emergere, non riesco a trattenerla e quindi si deve ammettere che allo stato attuale la cosa, in stato di stallo per me, è divenuta però un po' troppo melensa. Io direi che è arrivato il momento propizio per prendere una decisione ferma. Abbandonare pianti un po' inverosimili, rossori improvvisi, fraintendimenti vari ecc... Perché, dopo 15 volumi, ci sta che la storia, che da tempo ha preso un certo corso, che ha avuto il tempo di maturare, di svilupparsi, termini. Gli shojo in fondo sono così, a meno che non tendano fortemente allo humor (ma neanche tanto in questi casi) per essere e rimanere piacevoli fino alla fine devono, e ripeto, devono essere brevi, o comunque lunghi abbastanza da non annoiare. Insomma questo fantomatico bacio arriva o no? I due si decideranno a mettere un punto fermo ai loro dubbi e alle loro preoccupazioni? Si lasceranno travolgere da questi bei sentimenti che popolano i loro cuori? Io direi che è il momento, altrimenti un'opera apprezzabile diventerebbe un qualcosa di informe ripetitivo e insensato, tanto per far soldi e cumulare volumetti.
In definitiva, allo stato attuale, do un bel 7 con i migliori auspici!
L'autrice mette in tavola dei personaggi carismatici, ognuno a suo modo, consente a tutti di sviluppare una propria individualità, ma all'interno di un gruppo unito e saldo che progredisce compatto.
I due protagonisti e la loro storia d'amore non si impongono prepotentemente sugli altri, e la trama non si incentra esclusivamente su di loro, anzi essi si inseriscono fluidamente nel contesto creato senza infastidire, ma emozionando, commuovendo e, importantissimo, divertendo.
Sawako è una forza della natura. Una ragazza dall'aspetto spaventoso che, a dispetto di ciò, rivela invece una inaspettata dolcezza che non cessa mai di emergere. In realtà, questo eccessivo buonismo io lo metterei un po' da parte, non apprezzando pienamente questa chiave di lettura che spesso viene data ai protagonisti dei vari manga, ma in fondo, in "Kimi ni todoke" ciò si ricollega alla profonda ingenuità della protagonista la quale, avendo vissuto sempre isolata e quindi non essendosi rapportata molto con i suoi coetanei, tende a vedere il positivo anche dove non c'è e, a volte, ciò fa scappare anche qualche sonora risata stante le situazioni imprevedibili e perciò frizzanti e divertenti che vengono a nascere.
Kazehaya è il classico protagonista al maschile, buono e gentile con tutti che si avvicina a Sawako forse incuriosito e poi intenerito dalla sua persona. Si erge a protettore e difensore della stessa e poi, come da manuale, finisce sul serio per innamorarsene. Tuttavia, la via per giungere a questa effettiva consapevolezza è impervia e piena di ostacoli sa superare, per l'uno e per l'altro. Rompere una coltre di diffidenza, paure e insicurezze che ha avuto il tempo di stratificarsi per molto tempo risulta complesso.
Non solo Sawako ma anche Shota e, insieme loro, gli altri coprotagonisti partecipano attivamente senza risultare elementi inutili ai fini della evoluzione della storia si impegnano grandemente per riuscire a cambiare, per andare dritti, senza voltarsi indietro, verso un futuro radioso.
Dopo queste sviolinate, che rendono il mio apprezzamento per questo titolo così toccante e frizzante, la mia parte cinica deve emergere, non riesco a trattenerla e quindi si deve ammettere che allo stato attuale la cosa, in stato di stallo per me, è divenuta però un po' troppo melensa. Io direi che è arrivato il momento propizio per prendere una decisione ferma. Abbandonare pianti un po' inverosimili, rossori improvvisi, fraintendimenti vari ecc... Perché, dopo 15 volumi, ci sta che la storia, che da tempo ha preso un certo corso, che ha avuto il tempo di maturare, di svilupparsi, termini. Gli shojo in fondo sono così, a meno che non tendano fortemente allo humor (ma neanche tanto in questi casi) per essere e rimanere piacevoli fino alla fine devono, e ripeto, devono essere brevi, o comunque lunghi abbastanza da non annoiare. Insomma questo fantomatico bacio arriva o no? I due si decideranno a mettere un punto fermo ai loro dubbi e alle loro preoccupazioni? Si lasceranno travolgere da questi bei sentimenti che popolano i loro cuori? Io direi che è il momento, altrimenti un'opera apprezzabile diventerebbe un qualcosa di informe ripetitivo e insensato, tanto per far soldi e cumulare volumetti.
In definitiva, allo stato attuale, do un bel 7 con i migliori auspici!
Mi ero avvicinata a questo manga con grandi aspettative. Lo avevo visto in due video in cui venivano trattate delle coppie ed in uno di questi AMV ho sentito un discorso fra la protagonista, Sawako, e l'altro ragazzo, Shouta, che mi ha subito fatto venire un pizzico di curiosità.
Ho scaricato tutti gli episodi e li ho visti, però devo dire che non era esattamente ciò che mi aspettavo.
Inizialmente ero pazza per la coppia principale, soprattutto per come reagiva Kazehaya nel vedere il suo dolce sorriso, peccato però che, iniziando la seconda serie, la cosa ha iniziato a stancarmi e ho perso pian piano interesse in quei due.
Quando ho finito di vedere anche la seconda serie, infatti, mi sono resa conto - e anche troppo tardi - che la mia coppia preferita è la Chizu/Ryuu, nettamente migliore.
Parlando delle caratteristiche dei personaggi...
- Sawako: il fatto che facesse spaventare la gente mi è piaciuto, è stata una bella trovata, ma ciò che non mi piace è la solita caratteristica (e anche fastidiosa) della ragazza super timida e che balbetta continuamente. L'ho sempre trovata una cosa troppo surreale;
- Shouta: è carino come personaggio, forse meglio di Sawako, però ciò non mi piace è che, anche lui, è leggermente irreale;
- Yano: nulla da ridire, realistica lei;
- Chizu: il mio personaggio preferito, è divertente, allegra e anche un po' maschiaccio e i personaggi così li adoro, perché sono quelli che più si avvicinano alla realtà o che addirittura sembrano reali;
- Ryuu: ammetto che anche lui è un tipo più o meno troppo silenzioso e taciturno, ma sa anche ridere, sa mostrare i suoi sentimenti in modo comico... e ha Chizu accanto che può sempre farlo ridere come fa con nessun altro.
Tutto sommato ho trovato la Chizu/Ryuu (coppia secondaria) molto più equilibrata della Shouta/Sawako.
I disegni di Kimi ni Todoke sono molto carini, non c'è dubbio, anche se ci ho messo un po' per abituarmi a questo stile, ma ho comunque visto di meglio, inoltre quei troppi sfondi "mielosi" alle volte mi hanno istigata al suicidio.
La trama è carina, ma abbastanza consueta e non c'è stato niente che mi ha sorpresa e poco che mi ha emozionata davvero.
Più di sette non do, ma è comunque un manga carino.
Ho scaricato tutti gli episodi e li ho visti, però devo dire che non era esattamente ciò che mi aspettavo.
Inizialmente ero pazza per la coppia principale, soprattutto per come reagiva Kazehaya nel vedere il suo dolce sorriso, peccato però che, iniziando la seconda serie, la cosa ha iniziato a stancarmi e ho perso pian piano interesse in quei due.
Quando ho finito di vedere anche la seconda serie, infatti, mi sono resa conto - e anche troppo tardi - che la mia coppia preferita è la Chizu/Ryuu, nettamente migliore.
Parlando delle caratteristiche dei personaggi...
- Sawako: il fatto che facesse spaventare la gente mi è piaciuto, è stata una bella trovata, ma ciò che non mi piace è la solita caratteristica (e anche fastidiosa) della ragazza super timida e che balbetta continuamente. L'ho sempre trovata una cosa troppo surreale;
- Shouta: è carino come personaggio, forse meglio di Sawako, però ciò non mi piace è che, anche lui, è leggermente irreale;
- Yano: nulla da ridire, realistica lei;
- Chizu: il mio personaggio preferito, è divertente, allegra e anche un po' maschiaccio e i personaggi così li adoro, perché sono quelli che più si avvicinano alla realtà o che addirittura sembrano reali;
- Ryuu: ammetto che anche lui è un tipo più o meno troppo silenzioso e taciturno, ma sa anche ridere, sa mostrare i suoi sentimenti in modo comico... e ha Chizu accanto che può sempre farlo ridere come fa con nessun altro.
Tutto sommato ho trovato la Chizu/Ryuu (coppia secondaria) molto più equilibrata della Shouta/Sawako.
I disegni di Kimi ni Todoke sono molto carini, non c'è dubbio, anche se ci ho messo un po' per abituarmi a questo stile, ma ho comunque visto di meglio, inoltre quei troppi sfondi "mielosi" alle volte mi hanno istigata al suicidio.
La trama è carina, ma abbastanza consueta e non c'è stato niente che mi ha sorpresa e poco che mi ha emozionata davvero.
Più di sette non do, ma è comunque un manga carino.
Un manga davvero piacevole..I disegni sono molto belli, le vignette divertenti e anche gli argomenti trattati non sono niente male; l'autrice è stata in grado di passare con rapidità da un argomento all'altro, alternando spesso momenti tristi a momenti divertenti.
La mangaka ha caratterizzato alla perfezione ogni singolo personaggio, raccontando la storia non solo dei protagonisti ma anche dei personaggi minori, i quali crescono interiormente al pari dei due protagonisti.
Lettura consigliata a tutti quelli a cui sono piaciuti manga come "Karekano" o "Kodomo no Omocha".
La mangaka ha caratterizzato alla perfezione ogni singolo personaggio, raccontando la storia non solo dei protagonisti ma anche dei personaggi minori, i quali crescono interiormente al pari dei due protagonisti.
Lettura consigliata a tutti quelli a cui sono piaciuti manga come "Karekano" o "Kodomo no Omocha".
Innanzitutto comincio col dire che sono rimasta malissimo per il fatto che questo manga è stato interrotto, difatti spero che prosegua presto.
I disegni mi sono piaciuti molto, così come il carattere dei vari personaggi, che sembra in continua crescita. La storia poteva sembrare banale, ma l'autrice è stata brava nel dimostrarci che non è affatto così. Le scene romantiche sono davvero toccanti e in diversi momenti mi sono quasi commossa.
In questo manga anche l'amicizia è molto calcata e ne viene dimostrato il vero valore. È una lettura senza dubbio consigliata.
I disegni mi sono piaciuti molto, così come il carattere dei vari personaggi, che sembra in continua crescita. La storia poteva sembrare banale, ma l'autrice è stata brava nel dimostrarci che non è affatto così. Le scene romantiche sono davvero toccanti e in diversi momenti mi sono quasi commossa.
In questo manga anche l'amicizia è molto calcata e ne viene dimostrato il vero valore. È una lettura senza dubbio consigliata.
Io questo manga lo amo. Purtroppo, però si è bloccato.
Inizio col dire che la protagonista è una ragazza bellissima e con un carattere veramente particolare. Ha un carattere davvero molto, ma molto marcato. Un altro motivo per amare questo manga è Kazehaya. Dove mai si è visto che si innamora prima lui di lei? Di solito è la ragazza che sbava dietro ad un ultra-figo che prima la rifiuta e poi la ama senza saperne il perché. I disegni sono molto ben fatti, proporzionati e con l'espressione giusta, che fa intendere molto meglio cosa il personaggio in questione stia pensando. Mi piacciono molto i pensieri dei personaggi che vedo entrare in scena. Ok, per la maggior parte i pensieri sono di Sawako, ma è anche vero che ogni tanto si mostrano delle vignette in cui compaiono i pensieri di altre persone. Adoro il fatto che il suo carattere sia quello di una ragazza piuttosto sottomessa, che si prende molte responsabilità e che mette prima gli altri poi se stessa. È difficile trovare personaggi così.
Inizio col dire che la protagonista è una ragazza bellissima e con un carattere veramente particolare. Ha un carattere davvero molto, ma molto marcato. Un altro motivo per amare questo manga è Kazehaya. Dove mai si è visto che si innamora prima lui di lei? Di solito è la ragazza che sbava dietro ad un ultra-figo che prima la rifiuta e poi la ama senza saperne il perché. I disegni sono molto ben fatti, proporzionati e con l'espressione giusta, che fa intendere molto meglio cosa il personaggio in questione stia pensando. Mi piacciono molto i pensieri dei personaggi che vedo entrare in scena. Ok, per la maggior parte i pensieri sono di Sawako, ma è anche vero che ogni tanto si mostrano delle vignette in cui compaiono i pensieri di altre persone. Adoro il fatto che il suo carattere sia quello di una ragazza piuttosto sottomessa, che si prende molte responsabilità e che mette prima gli altri poi se stessa. È difficile trovare personaggi così.
Da non amante degli shojo, posso dire che questo merita davvero. Arrivare a te non è uno di quegli shojo scontatissimi, con lei (bellissima) che si innamora del ragazzo più popolare della scuola che però riesce a conquistare e con cui vivere una storia d'amore tipo "fiaba". Infatti Sawako Kuronuma è una ragazza molto timida e senza amici, a causa del suo aspetto che l'ha portata sempre a distaccarsi dai suoi compagni di classe; Sadako (così viene chiamata a scuola) prova moltissima ammirazione per Shota Kazehaya, un ragazzo sempre solare e allegro, con molti amici. Dopo aver fatto amicizia con due compagne di classe, "Yano-chin" e "Chizu-chan", Sawako comincerà a cambiare e a vivere come tutte le ragazze della sua età.
La trama è molto piacevole, non si trovano le solite smancerie da shojo che trovi ovunque, si nota la crescita mentale della ragazza. I disegni secondo me sono perfetti, giustamente proporzionati, senza niente da ridire, con la giusta dose di risate. I personaggi sono ben caratterizzati, per niente scontati, ognuno con i propri pregi e difetti che li rendono perfetti nel loro piccolo. Inoltre, l'ambientazione è a mio parere perfetta, ogni personaggio è inserito in un preciso contesto adeguato al suo modo di fare.
Ammiro molto la sensei Kazuho, ha fatto un lavoro davvero eccellente in cui non trovo alcun difetto; o forse sì, uno: in Italia sono usciti solo 6 numeri.
La trama è molto piacevole, non si trovano le solite smancerie da shojo che trovi ovunque, si nota la crescita mentale della ragazza. I disegni secondo me sono perfetti, giustamente proporzionati, senza niente da ridire, con la giusta dose di risate. I personaggi sono ben caratterizzati, per niente scontati, ognuno con i propri pregi e difetti che li rendono perfetti nel loro piccolo. Inoltre, l'ambientazione è a mio parere perfetta, ogni personaggio è inserito in un preciso contesto adeguato al suo modo di fare.
Ammiro molto la sensei Kazuho, ha fatto un lavoro davvero eccellente in cui non trovo alcun difetto; o forse sì, uno: in Italia sono usciti solo 6 numeri.
Lessi "Kimi no todoke" perché mi era stato raccomandato caldamente, ma secondo me si tratta di un manga molto sopravvalutato. Si tratta di tipica commedia romantica in ambientazione scolastica con una protagonista timida, come ne abbiamo viste a centinaia. Ammetto che sia un'opera che si legge gradevolmente, ma non si merita più di un sette.
Il personaggio principale è Sawako, una ragazza di una timidezza esagerata. Onestamente avrei preferito che avesse un po' più di energia. Il personaggio maschile principale è Shouta, che non è un tipo particolarmente interessante né originale. Non si capisce come possa essere il ragazzo più popolare della scuola e nello stesso tempo essere così imbranato nei sentimenti. La storia progredisce lentamente senza grandi colpi di scena, concludendosi con uno scontato lieto fine. Subito dopo averlo letto me lo sono dimenticato. I disegni sono nella media.
Il personaggio principale è Sawako, una ragazza di una timidezza esagerata. Onestamente avrei preferito che avesse un po' più di energia. Il personaggio maschile principale è Shouta, che non è un tipo particolarmente interessante né originale. Non si capisce come possa essere il ragazzo più popolare della scuola e nello stesso tempo essere così imbranato nei sentimenti. La storia progredisce lentamente senza grandi colpi di scena, concludendosi con uno scontato lieto fine. Subito dopo averlo letto me lo sono dimenticato. I disegni sono nella media.
Ho conosciuto il manga dall'anime e questo ovviamente cambia le prospettive, sono ricorsa al manga perché quando vidi per la prima volta la prima serie animata l'attesa per la seconda serie dell'anime era davvero lunga; ora che sta uscendo quest'ultima mi ritrovo di nuovo a guardarla, in quando piacevolmente colpita dalla stagione uno, e abbastanza in là con il manga lascio il commento anche qui, e dal piacevole 8 della serie animata scado a 7.
È una serie carina "Arrivare a Te", e direi che "carino" è il termine esatto per descrivere tutto: lo stile del disegno, gradevole e non fastidioso, ma non certo eccelso, carina è la trama dolcissima tra i due protagonisti, carina è la scelta di una protagonista con seri problemi di inserimento e un aspetto da Sadako di The Ring e carino è senza dubbio il modo in cui primari e comprimari si confrontano non incentrandosi solo su Sawako e Shouta, cosa che rende più realistico il palcoscenico di analisi dei protagonisti e delle loro diverse timidezze. Ma tutta questa carineria alla fine in Kimi ni Todoke porta ad una cosa sola: sfiancamento.
Purtroppo c'è un momento in cui lo sforzo di tenere Sawako incollata al suo essere impacciata e al non capire le situazioni uccide la voglia di proseguire la lettura. La crescita di Sawako dopo un certo punto si blocca e diventa una linea a livello costante, l'evoluzione della ragazza isolata avvicinata al mondo sociale che tanto agognava ha un bloccone e mentre nella trama viene mostrato il miglioramento con i compagni di classe etc, sul fronte Shouta si scade in una ridicolaggine assurda. Non è più credibile nemmeno con salti di fantasia epici che una sedicenne non sappia spiegarsi come mai vuole prendere per mano il suo ragazzo e per questo ha mezze crisi di panico, è ridicolo e persino fastidioso, non ha 9 anni, sicuramente la televisione l'accende anche. Queste scenette fanno cadere le braccia e ledono molto la Sawako che si è seguita nelle sue faticose conquiste, che a quanto pare sono tutte a ramengo visto che poi ci sono continuamente queste situazioni assurde e per nulla credibili, nemmeno con gli eventi che hanno preceduto per altro.
Per quanto sia indiscutibilmente piacevole un'analisi così delicata e profonda dei personaggi e della loro timidezza, seguire l'avvicinamento della isolatissima Sawako con il principe della disinvoltura Kazehaya (tranne che in amore è disinvolto nei rapporti sociali) nel proseguire dei volumetti diviene ineluttabilmente un qualcosa di faticoso, lento al punto da essere sfiancante, persino indisponente. Si vedono replicare scene già viste nel primo anno di avvicinamento tra i due personaggi ed anche se si i passetti sono stati fatti ci sono ripetizioni di cose già viste che non tengono nemmeno per come è la storia.
Io mi auguro solo che l'idea sia quella di svegliare Sawako o di evolvere Shouta, mentre l'intorno dei comprimari prosegue, però diventa davvero pesante pensare che l'evoluzione del caso umano numero 1 (Sawako/Shouta) sia a pari livelli delle situazioni delle due amiche (Chizuro e Ayane) e dell'amico di Shouta, Ryu, visto che tecnicamente sono i "normali" loro.
Do 7 perché l'effetto lentezza è stato troppo trascinato, mi auguro che si arrivi ad una conclusione che non leda la progressione di Sawako che tanto meticolosamente è stata impostata e seguita.
È una serie carina "Arrivare a Te", e direi che "carino" è il termine esatto per descrivere tutto: lo stile del disegno, gradevole e non fastidioso, ma non certo eccelso, carina è la trama dolcissima tra i due protagonisti, carina è la scelta di una protagonista con seri problemi di inserimento e un aspetto da Sadako di The Ring e carino è senza dubbio il modo in cui primari e comprimari si confrontano non incentrandosi solo su Sawako e Shouta, cosa che rende più realistico il palcoscenico di analisi dei protagonisti e delle loro diverse timidezze. Ma tutta questa carineria alla fine in Kimi ni Todoke porta ad una cosa sola: sfiancamento.
Purtroppo c'è un momento in cui lo sforzo di tenere Sawako incollata al suo essere impacciata e al non capire le situazioni uccide la voglia di proseguire la lettura. La crescita di Sawako dopo un certo punto si blocca e diventa una linea a livello costante, l'evoluzione della ragazza isolata avvicinata al mondo sociale che tanto agognava ha un bloccone e mentre nella trama viene mostrato il miglioramento con i compagni di classe etc, sul fronte Shouta si scade in una ridicolaggine assurda. Non è più credibile nemmeno con salti di fantasia epici che una sedicenne non sappia spiegarsi come mai vuole prendere per mano il suo ragazzo e per questo ha mezze crisi di panico, è ridicolo e persino fastidioso, non ha 9 anni, sicuramente la televisione l'accende anche. Queste scenette fanno cadere le braccia e ledono molto la Sawako che si è seguita nelle sue faticose conquiste, che a quanto pare sono tutte a ramengo visto che poi ci sono continuamente queste situazioni assurde e per nulla credibili, nemmeno con gli eventi che hanno preceduto per altro.
Per quanto sia indiscutibilmente piacevole un'analisi così delicata e profonda dei personaggi e della loro timidezza, seguire l'avvicinamento della isolatissima Sawako con il principe della disinvoltura Kazehaya (tranne che in amore è disinvolto nei rapporti sociali) nel proseguire dei volumetti diviene ineluttabilmente un qualcosa di faticoso, lento al punto da essere sfiancante, persino indisponente. Si vedono replicare scene già viste nel primo anno di avvicinamento tra i due personaggi ed anche se si i passetti sono stati fatti ci sono ripetizioni di cose già viste che non tengono nemmeno per come è la storia.
Io mi auguro solo che l'idea sia quella di svegliare Sawako o di evolvere Shouta, mentre l'intorno dei comprimari prosegue, però diventa davvero pesante pensare che l'evoluzione del caso umano numero 1 (Sawako/Shouta) sia a pari livelli delle situazioni delle due amiche (Chizuro e Ayane) e dell'amico di Shouta, Ryu, visto che tecnicamente sono i "normali" loro.
Do 7 perché l'effetto lentezza è stato troppo trascinato, mi auguro che si arrivi ad una conclusione che non leda la progressione di Sawako che tanto meticolosamente è stata impostata e seguita.
Il manga mi piace tantissimo per la storia, che è un po' insolita (povera Sawako che trova tutto nuovo, non spoilero altro). Sono rimasta un po' male per il primo volumetto: è pieno di errori ortografici, avrò preso un numero fallato? Spero che questi errori non facciano desistere già dopo un solo volumetto letto. Pian piano la storia si evolve e non vedo l'ora di sapere come finisca. Il mio voto è 9 (non posso dare 10 proprio per gli errori ortografici trovati) sia per la storia che per i disegni, veramente carini.
Consiglio questo manga a tutti gli amanti dello shoujo classico.
Consiglio questo manga a tutti gli amanti dello shoujo classico.
Arrivare a Te è una ventata d'aria nuova per tutti gli amanti degli Shojo Manga. Per quale motivo? Perché Karuho-Sensei è stata estremamente brava a mescolare un tratto delicato ad una sceneggiatura delicata, narrata in maniera pura, vivace, fresca ed estremamente godibile.
La storia parla di Sawako, una ragazza particolarmente tetra che, nonostante non voglia apparire tale, si ritrova vittima delle paure e dell'isolamento da parte dei compagni di classe. Solo una persona pare trattarla come tutti gli altri e per questo ha conquistato il suo cuore, parliamo di Kazehaya, solare, socievole e a tratti un po' tontolone, che forse proprio per questo non coglie con malizia il motivo per cui Sawako venga effettivamente schernita e che la stessa ragazza nutre nei suoi confronti, sentimenti sinceri. Eppure, l'avvicinamento dei due, porterà non poche sorprese e cambiamenti nella vita di entrambi...
Senza rovinarvi ulteriormente la sorpresa riguardo la trama di quest'opera, permettetemi di consigliarvela a spada tratta: l'edizione italiana è molto buona salvo alcuni errori di traduzione ed adattamento nei baloon dei primissimi volumi, ma nel complesso, il rapporto qualità/prezzo dell'opera è buono e si attesta se paragonato al valore complessivo e totalitario della sceneggiatura della serie stessa a dispetto dei titoli in circolazione, un <i>must have</i>. Leggetelo!
La storia parla di Sawako, una ragazza particolarmente tetra che, nonostante non voglia apparire tale, si ritrova vittima delle paure e dell'isolamento da parte dei compagni di classe. Solo una persona pare trattarla come tutti gli altri e per questo ha conquistato il suo cuore, parliamo di Kazehaya, solare, socievole e a tratti un po' tontolone, che forse proprio per questo non coglie con malizia il motivo per cui Sawako venga effettivamente schernita e che la stessa ragazza nutre nei suoi confronti, sentimenti sinceri. Eppure, l'avvicinamento dei due, porterà non poche sorprese e cambiamenti nella vita di entrambi...
Senza rovinarvi ulteriormente la sorpresa riguardo la trama di quest'opera, permettetemi di consigliarvela a spada tratta: l'edizione italiana è molto buona salvo alcuni errori di traduzione ed adattamento nei baloon dei primissimi volumi, ma nel complesso, il rapporto qualità/prezzo dell'opera è buono e si attesta se paragonato al valore complessivo e totalitario della sceneggiatura della serie stessa a dispetto dei titoli in circolazione, un <i>must have</i>. Leggetelo!
Onestamente ho cominciato a leggere il manga perché mi è piaciuto l’anime. Volevo sapere per forza come andavano avanti le cose, senza aspettare le puntate… ma qui mi lasciano comunque in sospeso! Bisogna continuare a leggere.
Leggendo il manga ho visto che l'anime è molto fedele.
La storia e molto delicata, forse un po’ troppo e, se posso azzardare, un po’ lenta. Anche se coinvolgente.
Lei super timida e introversa; lui così estroverso con tutti ma una tragedia in campo sentimentale.
Ce la faranno i nostri due timidoni a concludere qualcosa? Non meno interessante sono le sorti amorose di Chizuru e Ryu, inoltre mi chiedo se l’inquieta Ayane troverà mai qualcuno. Kurumi be'… un po’ mi dispiace anche per lei.
Certo che con la sua aria lugubre il personaggio di Sawako assomiglia un po’ a Sunako (Perfect Girl Evolution o Yamato Nadeshiko Shichi Henge), ma la differenza basilare sta nel fatto che la nostra Sawako appare così solo agli altri, mentre in realtà lei è una gioiosa e dolce ragazza che vuole ha bisogno di amicizie, e di questo inizialmente sembra accorgersene solo Shota. Sunako dal canto suo viene costretta a socializzare, lei sì che ha un’anima nera, forse la vera incarnazione di “SaDako”.
Lo consiglio!
Leggendo il manga ho visto che l'anime è molto fedele.
La storia e molto delicata, forse un po’ troppo e, se posso azzardare, un po’ lenta. Anche se coinvolgente.
Lei super timida e introversa; lui così estroverso con tutti ma una tragedia in campo sentimentale.
Ce la faranno i nostri due timidoni a concludere qualcosa? Non meno interessante sono le sorti amorose di Chizuru e Ryu, inoltre mi chiedo se l’inquieta Ayane troverà mai qualcuno. Kurumi be'… un po’ mi dispiace anche per lei.
Certo che con la sua aria lugubre il personaggio di Sawako assomiglia un po’ a Sunako (Perfect Girl Evolution o Yamato Nadeshiko Shichi Henge), ma la differenza basilare sta nel fatto che la nostra Sawako appare così solo agli altri, mentre in realtà lei è una gioiosa e dolce ragazza che vuole ha bisogno di amicizie, e di questo inizialmente sembra accorgersene solo Shota. Sunako dal canto suo viene costretta a socializzare, lei sì che ha un’anima nera, forse la vera incarnazione di “SaDako”.
Lo consiglio!
Acquistai questo maga quasi per caso, perchè rapita dall'illustrazione della copertina del volume 1 (non mi vergogno a dirlo), e devo dire che ho fatto centro. Manga eccezionale, uno dei più belli tra quelli che sto collezionando ultimamente. La protagonista è di sicuro un è il tipo che passa inosservato, lontana dalle classiche bellocce protagoniste degli altri manga.
La trama è estremamente attuale, la mancata integrazione scolastica è oramai un problema all'ordine del giorno tra gli adolescenti; poi la storia d'amore è trattata con una freschezza che molto spesso manca nei manga... da non perdere! Inoltre anche l'anime tratto da questo manga è fantastico, ed è fedelissimo, complimentoni!
La trama è estremamente attuale, la mancata integrazione scolastica è oramai un problema all'ordine del giorno tra gli adolescenti; poi la storia d'amore è trattata con una freschezza che molto spesso manca nei manga... da non perdere! Inoltre anche l'anime tratto da questo manga è fantastico, ed è fedelissimo, complimentoni!
Nell'attuale contesto degli shoujo manga, trovo che "Arrivare a Te" sia uno dei migliori in circolazione.
La storia è di una delicatezza davvero coinvolgente e tratta di argomenti cari al genere shojo in una prospettiva nuova e molto particolare. Il disegno è molto poetico e in linea con l'andamento del manga. I personaggi sono realistici e la protagonista non può non attirare le simpatie del lettore con la sua ingenuità e semplicità d'animo, cosa che in molti shojo è assente. Un ottimo manga fino ad ora, merita tutto il successo che ha ottenuto in patria... ora si aspetta l'arrivo della trasposizione animata.
La storia è di una delicatezza davvero coinvolgente e tratta di argomenti cari al genere shojo in una prospettiva nuova e molto particolare. Il disegno è molto poetico e in linea con l'andamento del manga. I personaggi sono realistici e la protagonista non può non attirare le simpatie del lettore con la sua ingenuità e semplicità d'animo, cosa che in molti shojo è assente. Un ottimo manga fino ad ora, merita tutto il successo che ha ottenuto in patria... ora si aspetta l'arrivo della trasposizione animata.
Personalmente trovo che Kimi ni Todoke (Arrivare a te) sia un manga piacevole e soprattutto un classico shojo. Avendo letto capitoli giapponesi non ancora usciti in Italia, lo consiglierei a tutti perché le vicende iniziano a diventare più interessanti e coinvolgenti a dispetto dei primi 6 volumi che cadono un po' nel banale e soprattutto trasmettono noia al lettore perché mancanti di sviluppi. Nel complesso un 8 per il disegno, la dolcezza e il cambiamento della protagonista grazie all'amore, tema sempre gradito.
Arrivare a Te è un titolo molto piacevole, la storia è molto carina anche se tratta sempre i classici temi cari agli shojo di ambientazione scolastica. La protagonista, Sawako, con la sua aura spettrale (non voluta), fa tenerezza.
Nei primi volumi vediamo la nascita e la consapevolezza acquisita, da parte della protagonista, dei sentimenti per Shouta il quale, in realtà, prova già qualcosa per lei...
Il manga si prospetta molto piacevole e divertente, l'unica speranza è che nei prossimi volumi non si finisca nella banalità e nel "già letto", ma sono fiduciosa, quindi per ora posso solo consigliarne la lettura.
Nei primi volumi vediamo la nascita e la consapevolezza acquisita, da parte della protagonista, dei sentimenti per Shouta il quale, in realtà, prova già qualcosa per lei...
Il manga si prospetta molto piacevole e divertente, l'unica speranza è che nei prossimi volumi non si finisca nella banalità e nel "già letto", ma sono fiduciosa, quindi per ora posso solo consigliarne la lettura.
carino!
Che devo dire, è uno shojo dalla trama piuttosto banale, non ci sono colpi di scena sensazionali (almeno finora ) e i disegni non hanno nulla di particolare... però è carino! Sawako anche se è un'imbranata è simpatica, dolce, ottimista, idealista (anche se non lo sa). Shota è un ragazzo come tanti allegro, spensierato, carismatico, ma che con l'amore ha molta poca dimestichezza. Le due migliori amiche di Sawako sono le mie preferite: divertenti, corrette, molto legate tra loro e Sawako e soprattutto molto dirette.
leggetelo se volete divertirvi
Che devo dire, è uno shojo dalla trama piuttosto banale, non ci sono colpi di scena sensazionali (almeno finora ) e i disegni non hanno nulla di particolare... però è carino! Sawako anche se è un'imbranata è simpatica, dolce, ottimista, idealista (anche se non lo sa). Shota è un ragazzo come tanti allegro, spensierato, carismatico, ma che con l'amore ha molta poca dimestichezza. Le due migliori amiche di Sawako sono le mie preferite: divertenti, corrette, molto legate tra loro e Sawako e soprattutto molto dirette.
leggetelo se volete divertirvi
Due sole parole: davvero bellissimo!
Consiglio vivamente di leggerlo, il manga è coinvolgente sin da le prime pagine, è una storia davvero tenera, belli i disegni, bellissimi i personaggi (oltre che simpatici ;D), bella la trama... bello tutto! Non leggevo un manga che mi prendesse così tanto da non so quanto tempo! *_*
Consiglio vivamente di leggerlo, il manga è coinvolgente sin da le prime pagine, è una storia davvero tenera, belli i disegni, bellissimi i personaggi (oltre che simpatici ;D), bella la trama... bello tutto! Non leggevo un manga che mi prendesse così tanto da non so quanto tempo! *_*
Es una historia muy bonia me encanta shouta que es muy tierno con Sawako aunque si en el ya dal 3 volumen y parte del 4 vemos una rival de sawako a la que le gusta Kazehaya. Sawako empiza a darse cuenta de sus sentimientos es en el 5 manga que dira lo que siente por shouta asi como el tambien dira lo que siente por sawakoes muy tierna les recomiendo lleerla.
E' molto carino secondo me, e una storia leggera e divertente. Sawako secondo me, è davvero carina, manca solo un po' di coraggio che già nel secondo volume un po' si vede; Shouta è carino e molto gentile con lei, però dovrebbe dirle quello che prova! Ve lo consiglio, mi è piaciuto anche se ho letto soltanto 2 volumi :-)