C'era una volta... Pollon
Pollon è un manga di Hideo Azuma, manga molto vecchio e sconosciuto al grande pubblico (a differenza del famoso anime di Pollon) che narra le avventure comiche della piccola dea Pollon, figlia di Apollo. Sebbene abbia riscosso un grande successo come anime il manga se ne differenzia molto, differenze perlopiù negative che potrebbero deludere la maggior parte dei lettori. Io per esempio sono rimasto molto deluso da questo manga.
La storia si sviluppa in una serie di episodi autoconclusivi, spesso privi di un filo conduttore coerente e sopratutto infantili e difficilmente divertenti e addirittura noiosi, tranne rari casi. Anche i disegni sono molto semplici e approssimativi, in certi casi davvero poveri.
Inoltre la non presenza di tantissimi eventi presenti nell'anime (praticamente quasi tutto l'anime non è presente in questo manga), è un elemento negativo e spiazzante.
Sebbene Pollon abbia il suo fascino nostalgico per chi ha amato l'anime da bambino, il manga presenta molte criticità che non lo rendono apprezzabile da un pubblico più maturo o da chi cerca un'opera con una trama più profonda e personaggi più complessi o da chi anche si aspetta di ritrovarci molti episodi dell'anime.
La comicità infantile, i disegni poco curati e poveri, la trama frammentaria, le storielle raccontate nei vari capitoli sono per buona parte non divertenti o addirittura noiose, tutto ciò rende questo manga non soddisfacente.
Sconsiglio questo manga, guardatevi l'anime e lasciate perdere.
La storia si sviluppa in una serie di episodi autoconclusivi, spesso privi di un filo conduttore coerente e sopratutto infantili e difficilmente divertenti e addirittura noiosi, tranne rari casi. Anche i disegni sono molto semplici e approssimativi, in certi casi davvero poveri.
Inoltre la non presenza di tantissimi eventi presenti nell'anime (praticamente quasi tutto l'anime non è presente in questo manga), è un elemento negativo e spiazzante.
Sebbene Pollon abbia il suo fascino nostalgico per chi ha amato l'anime da bambino, il manga presenta molte criticità che non lo rendono apprezzabile da un pubblico più maturo o da chi cerca un'opera con una trama più profonda e personaggi più complessi o da chi anche si aspetta di ritrovarci molti episodi dell'anime.
La comicità infantile, i disegni poco curati e poveri, la trama frammentaria, le storielle raccontate nei vari capitoli sono per buona parte non divertenti o addirittura noiose, tutto ciò rende questo manga non soddisfacente.
Sconsiglio questo manga, guardatevi l'anime e lasciate perdere.
Chi è nato negli anni 80 non può non conoscere il cartone animato "C'era una volta Pollon", quindi io lessi il manga alla veneranda età di 35 anni ma già avendo un'idea del prodotto avendolo visto da bimba in tv, e posso dire che l'anime è genericamente fedele al manga, ma sicuramente molto meglio della controparte cartacea.
Mi innamorai dell'autore Hideo Azuma grazie al suo manga autobiografico "Diario della mia scomparsa" edito da J-Pop, vorrei aprire una piccola parentesi al riguardo: consiglio a tutti di acquistare il Diario perchè è bellissimo: parla di alcuni momenti della sua vita in modo quasi ironico, mantenendo il suo stile caricaturale. Anni dopo il successo internazionale di "Pollon" per un periodo Azuma andò in crisi coi manga e , molto stressato da questo mestiere e senza più idee, decise di abbandonare tutto, lavoro e famiglia e sparire!
Andò a fare il barbone per un periodo, successivamente lavorò come operaio edile, infine racconta anche la sua dipendenza dall'alcol e il suo ricovero forzato in riabilitazione. Un volume incredibile che racconta con disarmante e stupefacente sincerità i momenti più bui della sua vita col suo stile leggero e quasi tragicomico, solo lui ci riesce!
io personalmente l'ho trovato fantastico!
Tornando al manga "Pollon", lo si può definire una parodia sugli antichi miti greci.
L'autore ne fa una rivisitazione personalizzata ricreando a modo suo, cioè ironico e caricaturale, divinità come Apollo, Zeus, Afrodite, Ade, Dioniso, Poseidone e molti altri.... i protagonisti indiscussi sono però la piccola Pollon, figlia del dio del sole Apollo e desiderosa di diventare una dea, irrimediabile combina guai, molto vivace ma altruista, e il suo inseparabile amico Eros, dio dell'amore, basso, sgraziato e molto simpatico.
Le vicende sono strutturate in brevi episodi autoconclusivi, forse a volte un pò troppo sintetici e sbrigativi ma trasmettono la giusta ironia e leggerezza.
A mio parere una lettura indirizzata ad un pubblico di bambini o comunque a un pubblico giovane.
Il tratto di Azuma è pulito e semplice, e può sembrare leggermente differente nella seconda parte del manga, mi spiego meglio: Il volume che ho preso è la serie completa edita da Magic press e racchiude in 500 pagine tutto il lavoro dell'autore; la prima parte è composta da circa 18 episodi pubblicati in patria tra il 1977 e il 1979 che rappresentano l'intero manga con l'ultimo capitolo finale "Pollon è una dea".
Ma 3 anni dopo, con il successo internazionale dell'anime, Azuma creò su un altra rivista una dozzina di altri brevissimi capitoli autoconclusivi che in questo volume vengono riportati nella seconda parte. Sarà possibile notare un leggero cambiamento del tratto dell'autore visti gli anni passati, ma alla fine non così tanto.
La Magic press ha fatto un'ottima edizione ad un buon prezzo, 16€.
Ringrazio le biblioteche che al momento investono molto sui manga e mi hanno permesso di leggere questo volume gratuitamente prendendolo in prestito.
Consiglio a tutti di chiedere alla vostra biblioteca comunale titoli manga a catalogo, ciò vi permetterà di risparmiare spazio e denaro. Poi, se vorrete averlo in libreria, lo si può sempre acquistare.
Non posso dare un voto superiore al 6.5 perchè in fin dei conti l'anime è molto più sfaccettato e divertente rispetto la manga troppo sbrigativo.
Lo consiglio a chi vuole conoscere i lavori di Hideo Azuma e a chi ha già visto il cartone animato e vorrebbe vedere la controparte cartacea per capire l'origine di questo nostalgico e divertentissimo anime degli anni 80.
Mi innamorai dell'autore Hideo Azuma grazie al suo manga autobiografico "Diario della mia scomparsa" edito da J-Pop, vorrei aprire una piccola parentesi al riguardo: consiglio a tutti di acquistare il Diario perchè è bellissimo: parla di alcuni momenti della sua vita in modo quasi ironico, mantenendo il suo stile caricaturale. Anni dopo il successo internazionale di "Pollon" per un periodo Azuma andò in crisi coi manga e , molto stressato da questo mestiere e senza più idee, decise di abbandonare tutto, lavoro e famiglia e sparire!
Andò a fare il barbone per un periodo, successivamente lavorò come operaio edile, infine racconta anche la sua dipendenza dall'alcol e il suo ricovero forzato in riabilitazione. Un volume incredibile che racconta con disarmante e stupefacente sincerità i momenti più bui della sua vita col suo stile leggero e quasi tragicomico, solo lui ci riesce!
io personalmente l'ho trovato fantastico!
Tornando al manga "Pollon", lo si può definire una parodia sugli antichi miti greci.
L'autore ne fa una rivisitazione personalizzata ricreando a modo suo, cioè ironico e caricaturale, divinità come Apollo, Zeus, Afrodite, Ade, Dioniso, Poseidone e molti altri.... i protagonisti indiscussi sono però la piccola Pollon, figlia del dio del sole Apollo e desiderosa di diventare una dea, irrimediabile combina guai, molto vivace ma altruista, e il suo inseparabile amico Eros, dio dell'amore, basso, sgraziato e molto simpatico.
Le vicende sono strutturate in brevi episodi autoconclusivi, forse a volte un pò troppo sintetici e sbrigativi ma trasmettono la giusta ironia e leggerezza.
A mio parere una lettura indirizzata ad un pubblico di bambini o comunque a un pubblico giovane.
Il tratto di Azuma è pulito e semplice, e può sembrare leggermente differente nella seconda parte del manga, mi spiego meglio: Il volume che ho preso è la serie completa edita da Magic press e racchiude in 500 pagine tutto il lavoro dell'autore; la prima parte è composta da circa 18 episodi pubblicati in patria tra il 1977 e il 1979 che rappresentano l'intero manga con l'ultimo capitolo finale "Pollon è una dea".
Ma 3 anni dopo, con il successo internazionale dell'anime, Azuma creò su un altra rivista una dozzina di altri brevissimi capitoli autoconclusivi che in questo volume vengono riportati nella seconda parte. Sarà possibile notare un leggero cambiamento del tratto dell'autore visti gli anni passati, ma alla fine non così tanto.
La Magic press ha fatto un'ottima edizione ad un buon prezzo, 16€.
Ringrazio le biblioteche che al momento investono molto sui manga e mi hanno permesso di leggere questo volume gratuitamente prendendolo in prestito.
Consiglio a tutti di chiedere alla vostra biblioteca comunale titoli manga a catalogo, ciò vi permetterà di risparmiare spazio e denaro. Poi, se vorrete averlo in libreria, lo si può sempre acquistare.
Non posso dare un voto superiore al 6.5 perchè in fin dei conti l'anime è molto più sfaccettato e divertente rispetto la manga troppo sbrigativo.
Lo consiglio a chi vuole conoscere i lavori di Hideo Azuma e a chi ha già visto il cartone animato e vorrebbe vedere la controparte cartacea per capire l'origine di questo nostalgico e divertentissimo anime degli anni 80.
"C'era una volta... Pollon" è uno shoujo manga di Hideo Azuma pubblicato in Giappone dalla Akita Shoten, in Italia invece per Magic Press, iniziato originariamente nel 1977 e concluso nel 1979. Pollon è una bambina piccola che vive nell'antica Grecia, e il suo sogno è quello di diventare Dea, e qui troveremo molti capitoli autoconclusivi in cui la vedremo impegnarsi al massimo nel suo obiettivo in maniera umoristica.
La protagonista si chiama appunto Pollon, ed è molto simpatica e buffa, vuole diventare una Dea a tutti i costi anche perché lei è la figlia di Apollo, poi c'è Eros il quale è il Dio dell'amore, nonché grande amico di Pollon e figlio della bella Afrodite, anche lui molto divertente come personaggio, e sarà sempre preso in giro per via del suo aspetto bruttino, poi c'è Apollo Dio del sole e padre di Pollon, lo vedremo sempre in sella al suo cavallo a far sorgere e tramontare il sole, infine ci sarà Zeus ovvero il Re degli Dei, nonno di Pollon e Padre di Apollo, ed è il mio personaggio preferito per via della sua comicità, il suo hobby è provarci con tutte le belle donne che gli capitano sotto tiro per poi farsi rimproverare da sua nipote o addirittura da sua moglie Era.
Il tratto di Hideo Azuma è molto semplice, ma nel suo piccolo fa diveritire il lettore, a volte esce dai margini oppure non raprresenta il fondale in varie scene, i personaggi li disegna in maniera molto stilizzata con un disegno morbido e leggero, una cosa che disegna benissimo a mio parere sono gli edifici, come l'olimpo e le varie ambientazioni storiche che troveremo all'interno dell'opera.
Per quanto riguarda l'edizione, la Magic Press ci offre un singolo volume con una rilegatura ottima con almeno 500 pagine tra le quali purtroppo nessuna a colori, la carta si presenta bianca e con qualche trasparenza , in tutto al prezzo di 16,00 €, il formato è altrettanto soddisfacente, ha dimensioni davvero grandi con sovraccoperta, a differenza delle vecchie edizioni qui troveremo molti capitoli extra mai pubblicati prima, cosa che mi ha fatto molto piacere.
Infine vorrei dire che questo manga mi ha fatto piegare dal ridere per via delle varie scene comiche che contiene, ma devo dire che l'ho trovato allo stesso tempo anche molto interessante data l'ambientazione e i vari personaggi storici trattati in maniera eccellente con un disegno ideale che fa incuriosire il lettore, peccato che non abbia un vero e proprio finale, ma per il resto l'ho trovato davvero bello e divertente.
Voto finale: 8
La protagonista si chiama appunto Pollon, ed è molto simpatica e buffa, vuole diventare una Dea a tutti i costi anche perché lei è la figlia di Apollo, poi c'è Eros il quale è il Dio dell'amore, nonché grande amico di Pollon e figlio della bella Afrodite, anche lui molto divertente come personaggio, e sarà sempre preso in giro per via del suo aspetto bruttino, poi c'è Apollo Dio del sole e padre di Pollon, lo vedremo sempre in sella al suo cavallo a far sorgere e tramontare il sole, infine ci sarà Zeus ovvero il Re degli Dei, nonno di Pollon e Padre di Apollo, ed è il mio personaggio preferito per via della sua comicità, il suo hobby è provarci con tutte le belle donne che gli capitano sotto tiro per poi farsi rimproverare da sua nipote o addirittura da sua moglie Era.
Il tratto di Hideo Azuma è molto semplice, ma nel suo piccolo fa diveritire il lettore, a volte esce dai margini oppure non raprresenta il fondale in varie scene, i personaggi li disegna in maniera molto stilizzata con un disegno morbido e leggero, una cosa che disegna benissimo a mio parere sono gli edifici, come l'olimpo e le varie ambientazioni storiche che troveremo all'interno dell'opera.
Per quanto riguarda l'edizione, la Magic Press ci offre un singolo volume con una rilegatura ottima con almeno 500 pagine tra le quali purtroppo nessuna a colori, la carta si presenta bianca e con qualche trasparenza , in tutto al prezzo di 16,00 €, il formato è altrettanto soddisfacente, ha dimensioni davvero grandi con sovraccoperta, a differenza delle vecchie edizioni qui troveremo molti capitoli extra mai pubblicati prima, cosa che mi ha fatto molto piacere.
Infine vorrei dire che questo manga mi ha fatto piegare dal ridere per via delle varie scene comiche che contiene, ma devo dire che l'ho trovato allo stesso tempo anche molto interessante data l'ambientazione e i vari personaggi storici trattati in maniera eccellente con un disegno ideale che fa incuriosire il lettore, peccato che non abbia un vero e proprio finale, ma per il resto l'ho trovato davvero bello e divertente.
Voto finale: 8
"C'era una volta... Pollon" è uno Shoujo manga demenziale edito in Italia dalla "Lexy Production" (con un'edizione composta da 4 volumi) e dalla Magic Press (con un'edizione composta da 2 volumi più cofanetto).
Il manga è ambientato nell'antica Grecia sul monte Olimpo e narra le vicende di Pollon. La bambina è una mezza dea dato che è figlia del dio del sole Apollo, il suo sogno è quello di diventare una dea completa. Durante le sue avventure Pollon è sempre seguita dal suo inseparabile amico Eros, il dio dell'amore.
La trama è molto semplice, forse sin troppo, e risulta a tratti noiosa. Forse l'unico scopo è quello di far ridere e forse far capire ai più piccoli chi sono gli dei Greci (dato che è un manga abbastanza orientato verso un pubblico di bambini). Purtroppo la trama non è bellissima ma lo sviluppo della storia è veramente scadente, infatti i volumi sono composti da capitoli molto sbrigativi e autoconclusivi che si legano poco tra loro.
I disegni non sono affatto belli, infatti sono quasi abbozzati e poco delineati, ma questo possiamo anche tralasciarlo dato che in un manga comico non bisogna necessariamente disegnare delle opere d'arte (anzi, a volte i disegni meno curati sono quelli che si adattano meglio alla storia).
I personaggi che compaiono di più nel manga sono Pollon ed Eros mentre gli altri dei sono messi a far da cornice. Devo dire che i personaggi vengo descritti abbastanza bene e vengono inseriti in modo giusto nella storia e questo è sicuramente un aspetto positivo che ha fatto leggermente lievitare il mio voto.
Per quanto riguarda l'edizione io posso giudicare solo quella di "Magic Press" (dato che posseggo solo quella) e devo dire che è molto curata e il prezzo non è nemmeno troppo esagerato considerando il numero di pagine e il fatto che è presente una sovraccoperta.
Un manga tutto sommato leggibile, ma chi ama veramente "Pollo" si deve vedere l'anime. Un 6 risicato.
Trama: 6
Sviluppo della storia: 4
Disegno:5
Edizione: 9
Il manga è ambientato nell'antica Grecia sul monte Olimpo e narra le vicende di Pollon. La bambina è una mezza dea dato che è figlia del dio del sole Apollo, il suo sogno è quello di diventare una dea completa. Durante le sue avventure Pollon è sempre seguita dal suo inseparabile amico Eros, il dio dell'amore.
La trama è molto semplice, forse sin troppo, e risulta a tratti noiosa. Forse l'unico scopo è quello di far ridere e forse far capire ai più piccoli chi sono gli dei Greci (dato che è un manga abbastanza orientato verso un pubblico di bambini). Purtroppo la trama non è bellissima ma lo sviluppo della storia è veramente scadente, infatti i volumi sono composti da capitoli molto sbrigativi e autoconclusivi che si legano poco tra loro.
I disegni non sono affatto belli, infatti sono quasi abbozzati e poco delineati, ma questo possiamo anche tralasciarlo dato che in un manga comico non bisogna necessariamente disegnare delle opere d'arte (anzi, a volte i disegni meno curati sono quelli che si adattano meglio alla storia).
I personaggi che compaiono di più nel manga sono Pollon ed Eros mentre gli altri dei sono messi a far da cornice. Devo dire che i personaggi vengo descritti abbastanza bene e vengono inseriti in modo giusto nella storia e questo è sicuramente un aspetto positivo che ha fatto leggermente lievitare il mio voto.
Per quanto riguarda l'edizione io posso giudicare solo quella di "Magic Press" (dato che posseggo solo quella) e devo dire che è molto curata e il prezzo non è nemmeno troppo esagerato considerando il numero di pagine e il fatto che è presente una sovraccoperta.
Un manga tutto sommato leggibile, ma chi ama veramente "Pollo" si deve vedere l'anime. Un 6 risicato.
Trama: 6
Sviluppo della storia: 4
Disegno:5
Edizione: 9
Quando si dice che i fumetti sono sempre più belli dell'anime, come i libri sono migliori dei film che ne ricavano… Bisogna ricordarsi che ogni regola ha le sue eccezioni! Infatti Pollon, come avevo già sperimentato ahimè con Capitan Harlock, fa parte di queste eccezioni.
Questo, innanzitutto, è un manga che risente troppo degli anni che ha. Il gusto artistico e il ritmo fluido della sceneggiatura sono aspetti che si sono oggi molto affinati, e che richiedono standard più alti, a cui siamo ormai abituati (piccola nota polemica: è anche vero che mentre fra i mangaka di "prima generazione" c'era chi aveva molto da dire con un disegno discreto, e si faceva leggere piacevolmente lo stesso, oggi invece molto spazio è lasciato a chi ha veramente poco da dire ma lo fa con un disegno bellissimo). Avendo dunque dei parametri di giudizio ormai "contaminati" dal presente rispetto al passato, prendiamo quindi come dato di fatto che il mondo è cambiato, la qualità delle nostre letture è cambiata e Pollon ha dei disegni davvero poco curati e una sceneggiatura che procede a salti di scena da rimanere attoniti, convinti che all'autore non andasse di disegnare tutto quello che succede in mezzo, fra una vignetta e l'altra. Se fosse solo questo, si potrebbe soprassedere alla cosa, così come si chiude un occhio per i vari fumetti del grande Osamu Tezuka. Purtroppo però non è solo questo il problema.
Nei volumi che compongono la serie troviamo solo una parte, peraltro abbozzata e maldestra, di quelle meravigliose storie dell'anime, e anche in questa parte la staticità delle scene e l'incapacità dell'autore a trasmettere qualsiasi sensazione d'azione rende il tutto scialbo e per nulla comico.
Il tentativo di leggere Pollon diventa così quasi fastidioso se si conosce la controparte animata e ci si aspetta di trarne lo stesso gusto. E se immaginassimo di essere lettori che affrontano il fumetto di Pollon senza conoscerne l'anime? Mai sia! Troveremmo un'accozzaglia disordinata di disegni sgraziati, episodi la cui trama fa acqua da tutte le parti, dialoghi noiosi e fuori posto, ecc. ecc. Neanche uno storyboard sarebbe così approssimativo!
Conclusioni: delusione su tutta la linea, compratelo solo se Pollon vi è piaciuto tanto da voler scoprire da dove è nato… Già preparati però a quel che vi aspetta! Diciamo che l'idea di partenza è stata l'unica cosa geniale, e poi è stato con l'anime e un attento lavoro fatto su quelle basi che il tutto ha preso la forma che conosciamo. Bocciato.
Questo, innanzitutto, è un manga che risente troppo degli anni che ha. Il gusto artistico e il ritmo fluido della sceneggiatura sono aspetti che si sono oggi molto affinati, e che richiedono standard più alti, a cui siamo ormai abituati (piccola nota polemica: è anche vero che mentre fra i mangaka di "prima generazione" c'era chi aveva molto da dire con un disegno discreto, e si faceva leggere piacevolmente lo stesso, oggi invece molto spazio è lasciato a chi ha veramente poco da dire ma lo fa con un disegno bellissimo). Avendo dunque dei parametri di giudizio ormai "contaminati" dal presente rispetto al passato, prendiamo quindi come dato di fatto che il mondo è cambiato, la qualità delle nostre letture è cambiata e Pollon ha dei disegni davvero poco curati e una sceneggiatura che procede a salti di scena da rimanere attoniti, convinti che all'autore non andasse di disegnare tutto quello che succede in mezzo, fra una vignetta e l'altra. Se fosse solo questo, si potrebbe soprassedere alla cosa, così come si chiude un occhio per i vari fumetti del grande Osamu Tezuka. Purtroppo però non è solo questo il problema.
Nei volumi che compongono la serie troviamo solo una parte, peraltro abbozzata e maldestra, di quelle meravigliose storie dell'anime, e anche in questa parte la staticità delle scene e l'incapacità dell'autore a trasmettere qualsiasi sensazione d'azione rende il tutto scialbo e per nulla comico.
Il tentativo di leggere Pollon diventa così quasi fastidioso se si conosce la controparte animata e ci si aspetta di trarne lo stesso gusto. E se immaginassimo di essere lettori che affrontano il fumetto di Pollon senza conoscerne l'anime? Mai sia! Troveremmo un'accozzaglia disordinata di disegni sgraziati, episodi la cui trama fa acqua da tutte le parti, dialoghi noiosi e fuori posto, ecc. ecc. Neanche uno storyboard sarebbe così approssimativo!
Conclusioni: delusione su tutta la linea, compratelo solo se Pollon vi è piaciuto tanto da voler scoprire da dove è nato… Già preparati però a quel che vi aspetta! Diciamo che l'idea di partenza è stata l'unica cosa geniale, e poi è stato con l'anime e un attento lavoro fatto su quelle basi che il tutto ha preso la forma che conosciamo. Bocciato.
Come molti, anch'io ho acquistato questo manga spinta dal simpaticissimo ricordo che l'anime ha lasciato nella mia memoria di ragazzina. E, inoltre, devo confessare che anch'io generalmente preferisco sempre i manga rispetto agli anime da essi tratti, eccetto questa volta. Pollon rappresenta una delle rare eccezioni che confermano la regola. Davvero una delusione.
Ho acquistato il cofanetto edito dalla Megic Press, del costo totale di 15 euro (una buona edizione, non posso dire altrimenti: pagine di ottima qualità, senza problemi di trasparenza, belle bianche e in perfetto ordine con le vignette e i disegni dell'autore), con la speranza di tornare a rivivere le grandiose e simpaticissime avventure mitologiche della piccola Pollon, la strampalata combinaguai figlia del Dio Apollo e nipote del grande Zeus (un vero mito nell'anime, mi faceva troppo sbellicare dalle risate!). Ma purtroppo, leggendolo, non mi sono divertita per niente, anzi. Noia, è l'unica cosa che mi viene in mente ripensando al tempo speso per leggere questo manga, che non è neanche lontanamente paragonabile all'anime che n'è stato tratto. I personaggi sono così insignificanti, strani, quasi come se non fossero davvero loro. La stessa Pollon è sciapa, manca totalmente di quella briosità che invece è il suo pezzo forte nella versione animata.
Niente "talco dell'allegria", niente Miracolo Bon Bon, niente Dea delle Dee e quindi niente più addestramento della protagonista, che aspira a diventare anch'ella una vera Dea, indi niente salvadanaio col trono dorato e niente soldoni a forma di cuore che fanno crescere tale trono, dove dovrà sedersi Pollon una volta che si avvererà il suo sogno.
Insomma, niente di niente del meglio che ha caratterizzato l'anime.
Quaranta mini episodi, narrati in maniera frettolosa e poco coinvolgente, senza briosità né comicità sufficiente a garantire il divertimento di colui che legge.
Assolutamente al di fuori delle aspettative, imparagonabile con la trasposizione animata.
Sinceramente, non lo consiglio. Evitate di acquistarlo, se non volete rimanere delusi. Guardate gli episodi dell'anime, quelli sì che sono mitici, dei veri e propri evergreen di puro piacere e divertimento.
Il mio voto: 5, non credo meriti di più.
Ho acquistato il cofanetto edito dalla Megic Press, del costo totale di 15 euro (una buona edizione, non posso dire altrimenti: pagine di ottima qualità, senza problemi di trasparenza, belle bianche e in perfetto ordine con le vignette e i disegni dell'autore), con la speranza di tornare a rivivere le grandiose e simpaticissime avventure mitologiche della piccola Pollon, la strampalata combinaguai figlia del Dio Apollo e nipote del grande Zeus (un vero mito nell'anime, mi faceva troppo sbellicare dalle risate!). Ma purtroppo, leggendolo, non mi sono divertita per niente, anzi. Noia, è l'unica cosa che mi viene in mente ripensando al tempo speso per leggere questo manga, che non è neanche lontanamente paragonabile all'anime che n'è stato tratto. I personaggi sono così insignificanti, strani, quasi come se non fossero davvero loro. La stessa Pollon è sciapa, manca totalmente di quella briosità che invece è il suo pezzo forte nella versione animata.
Niente "talco dell'allegria", niente Miracolo Bon Bon, niente Dea delle Dee e quindi niente più addestramento della protagonista, che aspira a diventare anch'ella una vera Dea, indi niente salvadanaio col trono dorato e niente soldoni a forma di cuore che fanno crescere tale trono, dove dovrà sedersi Pollon una volta che si avvererà il suo sogno.
Insomma, niente di niente del meglio che ha caratterizzato l'anime.
Quaranta mini episodi, narrati in maniera frettolosa e poco coinvolgente, senza briosità né comicità sufficiente a garantire il divertimento di colui che legge.
Assolutamente al di fuori delle aspettative, imparagonabile con la trasposizione animata.
Sinceramente, non lo consiglio. Evitate di acquistarlo, se non volete rimanere delusi. Guardate gli episodi dell'anime, quelli sì che sono mitici, dei veri e propri evergreen di puro piacere e divertimento.
Il mio voto: 5, non credo meriti di più.
Quello della mitologia greca è un mondo ambiguo e bizzarro, dove a grandi eroismi e creature mostruose si affianca un pantheon di divinità piene di vizi e molto umane, nonostante i loro poteri illimitati.
Le storie di questi déi e questi eroi sono ben note in Europa, dal momento che la civiltà occidentale vede nella Grecia antica la sua stessa culla, e dunque, dopo innumerevoli libri illustrati per bambini, studi liceali, traduzioni dal greco come compito in classe, i ragazzi occidentali ormai non si stupiscono più nel sentire di dee gelose, déi farfalloni, ragazze tramutate in animali o piante per volontà divina, donne che si accoppiano con tori generando figli mostruosi, mostri dallo sguardo pietrificante
Se noi occidentali queste storie le conosciamo bene, cosa possiamo invece dire dei giapponesi?
La prima cosa che ci verrà in mente, probabilmente, saranno le epiche avventure dei mitologici guerrieri in armatura del "Saint Seiya" di Masami Kurumada, ma, diversi anni prima, ci aveva già pensato qualcun altro: Hideo Azuma col suo "Pollon".
Maestro di comicità, Azuma ha attinto in maniera più o meno fedele dall'immenso immaginario dei miti greci, prendendo storie e personaggi e facendone la parodia.
La protagonista della storia è uno dei pochi personaggi non presenti nel mito, Pollon, bimba figlia di Apollo, che non fa altro che combinar guai in giro per il mondo cercando di aiutare la gente in difficoltà. Una ragazzina adorabile, dolce ma poco femminile, perennemente vivace, impicciona e capricciosa, Pollon è particolarmente infastidita dal fatto di non essere (ancora) una dea, mentre il suo coetaneo Eros ha già dei poteri e una qualifica come dio dell'amore e perciò non manca mai di compiere buone azioni (che si trasformeranno in guai) qua e là nella speranza di ottenere un ruolo da dea.
Intorno alla ragazzina, l'autore costruisce un pantheon assolutamente fuori di testa. I vizi e i difetti tipici delle divinità del mito sono qui esasperati alla follia in maniera molto personale ed efficace. Avremo un Eros tappo e brutto che può far innamorare chiunque ma che non viene amato da nessuna, un Efesto scienziato pazzo, un'Afrodite narcisista all'ennesima potenza, un Apollo pigro che guida controvoglia il carro di un sole fumatore, un'Atena sempre con la mosca al naso, un Zeus tutt'altro che solenne e possente che corre di continuo dietro alle gonnelle e viene inseguito e punito da un'Era gelosissima, un Poseidone gigantesco che beve troppo saké e affoga nel suo stesso mare e via dicendo, in una crescente escalation di gags e divertimento.
Azuma ci mette decisamente del suo, inserendo nella storia citazioni e riferimenti alla cultura popolare degli anni '70 e '80 (vedere Zeus che tira fuori un microfono e intona la sigla di Astroboy non ha prezzo), ma anche gags e riferimenti legati alla sfera del Giappone in generale, oltre a dimostrare di essersi informato sulla mitologia greca, di cui spiega ai lettori le reali vicende da lui modificate (a molti miti, infatti, viene donato un lieto fine assente nella storia originale, oppure più vicende vengono unite e fatte interagire fra loro). Quello di "Pollon" è un delirante teatrino dell'assurdo, dove non ci si aspetta e non si ottengono realismo o pedissequa fedeltà ai miti greci, ma solo tante risate e, di tanto in tanto, qualche piccolo insegnamento morale.
Lo stile dell'autore è fuori da ogni schema, sia a livello grafico sia per quanto riguarda la composizione delle storie. Il disegno è molto personale, caricaturale, buffo, poco curato (l'autore modifica di continuo l'aspetto fisico dei personaggi, dandogliene uno diverso ogni volta che compaiono, poi se ne accorge e ci scherza su) ma estremamente piacevole da vedere e adatto a questo tipo di storie umoristiche. La vicenda è costruita di tante storie autoconclusive che non hanno una continuity o che spesso vengono concluse in maniera rocambolesca, improvvisa e/o spiritosa, nella miglior tradizione dei gag manga. Anche lo stesso capitolo finale dell'opera è così, e con esso la tanto sospirata investitura a dea della piccola Pollon avviene in un modo totalmente inaspettato, spiazzante e folle, sullo stile del finale del Dr. Slump di Toriyama, cosa che potrebbe spiazzare qualche lettore, ma non va in contraddizione con lo spirito goliardico e spiritoso dell'opera.
L'adattamento animato dell'opera sarà differente, spingerà all'eccesso le sue caratteristiche inventando sempre nuove gags, dissacrando sempre nuovi miti, generando esilaranti scene-tormentone e inserendo una trama di fondo meglio congegnata e un finale più poetico, ma anche l'anima totalmente folle, dissacrante e demenziale dell'originale cartaceo non è meno divertente o valida. Una pietra miliare del gag manga, ricco di battute, parodie e momenti davvero esilaranti, che non può mancare nella collezione di un appassionato (di manga o di mitologia greca) o anche solo di chi volesse un efficace rimedio contro la tristezza.
Le storie di questi déi e questi eroi sono ben note in Europa, dal momento che la civiltà occidentale vede nella Grecia antica la sua stessa culla, e dunque, dopo innumerevoli libri illustrati per bambini, studi liceali, traduzioni dal greco come compito in classe, i ragazzi occidentali ormai non si stupiscono più nel sentire di dee gelose, déi farfalloni, ragazze tramutate in animali o piante per volontà divina, donne che si accoppiano con tori generando figli mostruosi, mostri dallo sguardo pietrificante
Se noi occidentali queste storie le conosciamo bene, cosa possiamo invece dire dei giapponesi?
La prima cosa che ci verrà in mente, probabilmente, saranno le epiche avventure dei mitologici guerrieri in armatura del "Saint Seiya" di Masami Kurumada, ma, diversi anni prima, ci aveva già pensato qualcun altro: Hideo Azuma col suo "Pollon".
Maestro di comicità, Azuma ha attinto in maniera più o meno fedele dall'immenso immaginario dei miti greci, prendendo storie e personaggi e facendone la parodia.
La protagonista della storia è uno dei pochi personaggi non presenti nel mito, Pollon, bimba figlia di Apollo, che non fa altro che combinar guai in giro per il mondo cercando di aiutare la gente in difficoltà. Una ragazzina adorabile, dolce ma poco femminile, perennemente vivace, impicciona e capricciosa, Pollon è particolarmente infastidita dal fatto di non essere (ancora) una dea, mentre il suo coetaneo Eros ha già dei poteri e una qualifica come dio dell'amore e perciò non manca mai di compiere buone azioni (che si trasformeranno in guai) qua e là nella speranza di ottenere un ruolo da dea.
Intorno alla ragazzina, l'autore costruisce un pantheon assolutamente fuori di testa. I vizi e i difetti tipici delle divinità del mito sono qui esasperati alla follia in maniera molto personale ed efficace. Avremo un Eros tappo e brutto che può far innamorare chiunque ma che non viene amato da nessuna, un Efesto scienziato pazzo, un'Afrodite narcisista all'ennesima potenza, un Apollo pigro che guida controvoglia il carro di un sole fumatore, un'Atena sempre con la mosca al naso, un Zeus tutt'altro che solenne e possente che corre di continuo dietro alle gonnelle e viene inseguito e punito da un'Era gelosissima, un Poseidone gigantesco che beve troppo saké e affoga nel suo stesso mare e via dicendo, in una crescente escalation di gags e divertimento.
Azuma ci mette decisamente del suo, inserendo nella storia citazioni e riferimenti alla cultura popolare degli anni '70 e '80 (vedere Zeus che tira fuori un microfono e intona la sigla di Astroboy non ha prezzo), ma anche gags e riferimenti legati alla sfera del Giappone in generale, oltre a dimostrare di essersi informato sulla mitologia greca, di cui spiega ai lettori le reali vicende da lui modificate (a molti miti, infatti, viene donato un lieto fine assente nella storia originale, oppure più vicende vengono unite e fatte interagire fra loro). Quello di "Pollon" è un delirante teatrino dell'assurdo, dove non ci si aspetta e non si ottengono realismo o pedissequa fedeltà ai miti greci, ma solo tante risate e, di tanto in tanto, qualche piccolo insegnamento morale.
Lo stile dell'autore è fuori da ogni schema, sia a livello grafico sia per quanto riguarda la composizione delle storie. Il disegno è molto personale, caricaturale, buffo, poco curato (l'autore modifica di continuo l'aspetto fisico dei personaggi, dandogliene uno diverso ogni volta che compaiono, poi se ne accorge e ci scherza su) ma estremamente piacevole da vedere e adatto a questo tipo di storie umoristiche. La vicenda è costruita di tante storie autoconclusive che non hanno una continuity o che spesso vengono concluse in maniera rocambolesca, improvvisa e/o spiritosa, nella miglior tradizione dei gag manga. Anche lo stesso capitolo finale dell'opera è così, e con esso la tanto sospirata investitura a dea della piccola Pollon avviene in un modo totalmente inaspettato, spiazzante e folle, sullo stile del finale del Dr. Slump di Toriyama, cosa che potrebbe spiazzare qualche lettore, ma non va in contraddizione con lo spirito goliardico e spiritoso dell'opera.
L'adattamento animato dell'opera sarà differente, spingerà all'eccesso le sue caratteristiche inventando sempre nuove gags, dissacrando sempre nuovi miti, generando esilaranti scene-tormentone e inserendo una trama di fondo meglio congegnata e un finale più poetico, ma anche l'anima totalmente folle, dissacrante e demenziale dell'originale cartaceo non è meno divertente o valida. Una pietra miliare del gag manga, ricco di battute, parodie e momenti davvero esilaranti, che non può mancare nella collezione di un appassionato (di manga o di mitologia greca) o anche solo di chi volesse un efficace rimedio contro la tristezza.
Pollon, Pollon combina guai... Quante volte abbiamo cantato questa sigla? Quante volte ci siamo divertiti e allietati con le divertenti storie della bambina più estroversa di tutto l'Olimpo? Quante volte abbiamo sognato di diventare degli Dei? Ecco! Finalmente la Magic Press ha ristampato le avventure della piccola Pollon distribuendole però in solo due volumi, quindi è stato impossibile inserire la storia integrale dell'anime. Infatti le parti più belle (quella del salvadanaio e delle monetine che Zeus dona alla nipotina per far in modi che diventi una piccola dea, il miracolo bon bon) sono state tutte eliminate, però nonostante queste omissioni l'edizione è stata ideata in modo eccelso, infatti il manga presenta anche una sovra copertina, confrontandolo inoltre con altre edizioni pubblicate da altre case editrici notiamo come anche le pagine siano perfettamente bianche e non giallastre, quindi i 7,50€ di costo non sono assolutamente eccessivi, io li ritengo perfettamente giustificati.
Nel manga molte storie rispecchiamo perfettamente l'anime, in altre invece il finale viene cambiato radicalmente. Lo stile dei disegni è sicuramente quello tipico degli anni ottanta, e le figure sembrano essere dedicate ad un pubblico di più piccini.
La scelta di dare come voto 9 (che in teoria sarebbe un 8,5) a questo manga è stata difficile, perché se da un lato le storie hanno quella vis comica che li contraddistingue e le rende uniche, dall'altro un'opera come Pollon non doveva subire queste censure e queste tagli; diciamo che è stata un'opera che anche in precedenza è stata "massacrata", nessuna casa editrice è riuscita a renderlo avvincente come l'anime, però nel secondo numero ci sono le storie extra che riescono ad incentivarlo di più.
Come al solito consiglio vivamente a tutti di leggerlo, o almeno di dargli un'occhiata per immergersi anche solo per un secondo nel fantastico mondo della piccola dea amata ancora da tutti.
Nel manga molte storie rispecchiamo perfettamente l'anime, in altre invece il finale viene cambiato radicalmente. Lo stile dei disegni è sicuramente quello tipico degli anni ottanta, e le figure sembrano essere dedicate ad un pubblico di più piccini.
La scelta di dare come voto 9 (che in teoria sarebbe un 8,5) a questo manga è stata difficile, perché se da un lato le storie hanno quella vis comica che li contraddistingue e le rende uniche, dall'altro un'opera come Pollon non doveva subire queste censure e queste tagli; diciamo che è stata un'opera che anche in precedenza è stata "massacrata", nessuna casa editrice è riuscita a renderlo avvincente come l'anime, però nel secondo numero ci sono le storie extra che riescono ad incentivarlo di più.
Come al solito consiglio vivamente a tutti di leggerlo, o almeno di dargli un'occhiata per immergersi anche solo per un secondo nel fantastico mondo della piccola dea amata ancora da tutti.
Sapere che da questo manga è stato tratto uno dei miei anime preferiti mi rende naturale ringraziare di cuore Hideo Azuma, senza la Pollon cartacea non ci sarebbe quella animata. Anche nel manga ritroviamo la parodia della mitologia greca con Pollon che ne combina di cotte e di crude, ma senza quella volontà di porre rimedio alle sue malefatte presente nell'anime, direi una Pollon un pizzico più cinica di quella amata da bambina. Il manga è breve, solo due tankobon, e come ho già detto fornisce un'ottima base di partenza all'anime, ma inutile girarci attorno, le avventure di Pollon sono poche e i personaggi sono meno caratterizzati, protagonisti in primis. Vedere Dosankos privo di nome, parola e sentimento mi ha a dir poco sconvolta alla prima lettura, niente dea delle dee né miracolo bonbon, niente "polverina magica" né salvadanaio. Le differenze sono tante e tutte a discapito del manga, quindi ne consiglio la lettura solo a chi come me "deve" leggerlo per completezza di un'opera che adora sapendone accettare i difetti.
Quando una casa editrice propone, o ripropone, un titolo evocativo come è "Pollon", mi sento quasi costretta ad acquistarlo. L'idea di rivivere le emozioni che provavo davanti alla TV guardando un episodio dell'omonimo anime, ha fatto cadere tutti i dubbi sull'acquisto dell'opera cartacea che i bassi voti dei recensori mi avevano fatto venire. C'è da dire che, grazie alle valutazioni non proprio entusiastiche, sono partita un po' prevenuta e quindi non sono rimasta totalmente delusa.
I vari episodi autoconclusivi che compongono il manga, ruotano attorno ai disastri che la piccola Pollon, figlia del dio del sole Apollo, provoca involontariamente con la sua inesauribile energia. Hideo Azuma ci propone delle rivisitazioni in chiave umoristica di alcuni miti greci e delle spiegazioni bizzarre su alcuni fenomeni, quali possono essere l'eclissi di sole. I capitoli sono molto brevi e sicuramente le trame potevano essere sviluppate meglio. Spesso alcuni finali risultano forzati e nel complesso banali: la risoluzione dei problemi risulta così semplice che diventa naturale catalogare Pollon come un manga per bambini.
Brevi siparietti comici e schede di personaggi arricchiscono i volumi e approfondiscono alcuni argomenti trattati nei capitoli. Gli ultimi 10 capitoli del secondo numero sono stati disegnati successivamente rispetto ai primi ma, a parte la loro durata, sono molto simili ai precedenti.
Chi si ricorderà dell'anime, noterà la mancanza del filo conduttore di tutti gli episodi: la trasformazione di Pollon in una vera dea attraverso il compimento di buone azioni. Scordatevi il trono, le monetine di Zeus e il miracolo Bon Bon. Scordatevi la polverina bianca che rende tutti felici, perché nel manga niente di tutto questo viene menzionato.
Il character design è essenzialmente lo stesso dell'anime anche se alcuni personaggi sono leggermente diversi da come li ricordavamo. Si può notare come, tra un capitolo e l'altro, alcuni Dei (come Persefone, Era e Afrodite) si trasformino radicalmente secondo l'estro dell'autore.
L'edizione della Magic Press è ottima e il prezzo di 7,50 € è giustificato. I due volumi, avvolti dalle sovraccoperte, sono ben rilegati e molto maneggevoli, e la carta usata è bianca e poco trasparente.
Come ho detto, non mi aspettavo molto dal titolo ma certo non posso dire che "Pollon" sia un manga degno di nota. La trasposizione animata è sicuramente riuscita meglio dell'originale cartaceo e merita sicuramente più attenzione. Non è un manga che consiglio, il mio voto finale è 5 ½.
I vari episodi autoconclusivi che compongono il manga, ruotano attorno ai disastri che la piccola Pollon, figlia del dio del sole Apollo, provoca involontariamente con la sua inesauribile energia. Hideo Azuma ci propone delle rivisitazioni in chiave umoristica di alcuni miti greci e delle spiegazioni bizzarre su alcuni fenomeni, quali possono essere l'eclissi di sole. I capitoli sono molto brevi e sicuramente le trame potevano essere sviluppate meglio. Spesso alcuni finali risultano forzati e nel complesso banali: la risoluzione dei problemi risulta così semplice che diventa naturale catalogare Pollon come un manga per bambini.
Brevi siparietti comici e schede di personaggi arricchiscono i volumi e approfondiscono alcuni argomenti trattati nei capitoli. Gli ultimi 10 capitoli del secondo numero sono stati disegnati successivamente rispetto ai primi ma, a parte la loro durata, sono molto simili ai precedenti.
Chi si ricorderà dell'anime, noterà la mancanza del filo conduttore di tutti gli episodi: la trasformazione di Pollon in una vera dea attraverso il compimento di buone azioni. Scordatevi il trono, le monetine di Zeus e il miracolo Bon Bon. Scordatevi la polverina bianca che rende tutti felici, perché nel manga niente di tutto questo viene menzionato.
Il character design è essenzialmente lo stesso dell'anime anche se alcuni personaggi sono leggermente diversi da come li ricordavamo. Si può notare come, tra un capitolo e l'altro, alcuni Dei (come Persefone, Era e Afrodite) si trasformino radicalmente secondo l'estro dell'autore.
L'edizione della Magic Press è ottima e il prezzo di 7,50 € è giustificato. I due volumi, avvolti dalle sovraccoperte, sono ben rilegati e molto maneggevoli, e la carta usata è bianca e poco trasparente.
Come ho detto, non mi aspettavo molto dal titolo ma certo non posso dire che "Pollon" sia un manga degno di nota. La trasposizione animata è sicuramente riuscita meglio dell'originale cartaceo e merita sicuramente più attenzione. Non è un manga che consiglio, il mio voto finale è 5 ½.
Pollon è un’opera che non necessita di presentazioni, soprattutto in Italia, dove è famosissima grazie all’anime, che continua a venire replicato con successo ancora oggi, nonostante i tanti anni passati dalla sua creazione. Il motivo per cui ho acquistato questo manga è proprio questo: volevo leggere le avventure di Pollon com’erano in origine, e purtroppo sono rimasto abbastanza deluso.
La trama vede Pollon, la figlia del dio Apollo, che vuole diventare a tutti i costi una vera dea, e per farlo cercherà di aiutare le persone che le sono intorno, in verità facendo più disastri che altro. Nelle avventure di Pollon saranno coinvolti molti dei della mitologia greca, e i veri miti e leggende saranno protagonisti delle disavventure della bambina e del suo amico alato Eros.
Il manga si presenta sotto forma di capitoli brevi e autoconclusivi, in cui, di volta in volta, un mito greco dà spunto a situazioni più o meno comiche, ma raccontate in modo banale e fin troppo semplice, quasi infantile. Il tratto di Azuma poi, è molto semplice e grezzo, mi verrebbe quasi da dire brutto (vabbè, ormai l’ho detto) e può non piacere a tutti.
Il manga si esaurisce nel giro di due volumi, per fortuna aggiungo. Alla fine della lettura non rimane granché, noia forse, divertimento c’è né davvero poco, a me è rimasta la sensazione di aver buttato soldi.
Una nota di merito va all’edizione curata da Magic Press, ottima sotto diversi aspetti: i volumi hanno molte pagine, e sono molto compatti, carta bianchissima e spessa, sovraccopertina, ma il prezzo rimane comunque alto. Un difetto invece nel volume 2 è che nell’indice viene indicata una pagina extra, la 245, ma il volume termina con la 243, privandoci dunque di suddetta pagina.
Sono pochi i casi in cui l’anime è migliore del manga da cui è tratto, ma Pollon è uno di questi, dunque, se avete amato la versione anime, potete anche evitare di leggerne il manga e risparmiare.
La trama vede Pollon, la figlia del dio Apollo, che vuole diventare a tutti i costi una vera dea, e per farlo cercherà di aiutare le persone che le sono intorno, in verità facendo più disastri che altro. Nelle avventure di Pollon saranno coinvolti molti dei della mitologia greca, e i veri miti e leggende saranno protagonisti delle disavventure della bambina e del suo amico alato Eros.
Il manga si presenta sotto forma di capitoli brevi e autoconclusivi, in cui, di volta in volta, un mito greco dà spunto a situazioni più o meno comiche, ma raccontate in modo banale e fin troppo semplice, quasi infantile. Il tratto di Azuma poi, è molto semplice e grezzo, mi verrebbe quasi da dire brutto (vabbè, ormai l’ho detto) e può non piacere a tutti.
Il manga si esaurisce nel giro di due volumi, per fortuna aggiungo. Alla fine della lettura non rimane granché, noia forse, divertimento c’è né davvero poco, a me è rimasta la sensazione di aver buttato soldi.
Una nota di merito va all’edizione curata da Magic Press, ottima sotto diversi aspetti: i volumi hanno molte pagine, e sono molto compatti, carta bianchissima e spessa, sovraccopertina, ma il prezzo rimane comunque alto. Un difetto invece nel volume 2 è che nell’indice viene indicata una pagina extra, la 245, ma il volume termina con la 243, privandoci dunque di suddetta pagina.
Sono pochi i casi in cui l’anime è migliore del manga da cui è tratto, ma Pollon è uno di questi, dunque, se avete amato la versione anime, potete anche evitare di leggerne il manga e risparmiare.
Ritengo che Pollon non vada considerato e valutato come si farebbe con uno di quei manga lungamente serializzati a cui siamo sempre più abitutati oggi, non si tratta di un One Piece o di un Naruto, ma piuttosto di qualcosa di simile alle pagine settimanali di Silver o alle strisce di Shulz. In due volumetti e in sole 500 pagine la Magic Press ha raccolto 40 racconti più o meno brevi in cui il genio satirico di Hideo Azuma è stato capace di ironizzare sulla società nipponica a lui contemporanea attraverso l'espediente del Mito. Proprio come i Greci 3000 anni fa raccontavano le loro debolezze e le loro forze incarnandole in esseri che di splendido avevano solo l'appellativo di Dei, così il mangaka Giapponese ha trasfuso nei suoi personaggi, a quelli ispirati, vizi e virtù dei suoi conterranei mostrandoci come tutto il mondo sia una solo paese, un Olimpo di mediocri perfetti così come sono.
Finalmente, dopo tre mesi, ho potuto recuperare anche il secondo dei due volumi editi dalla Magic Press e leggermeli. Onestamente mi aspettavo di trovare la versione manga del cartone. Mi aspettavo le monetine da mettere nel salvadanaio che, una volta riempito, trasformasse finalmente Pollon in una dea, e invece niente. Mi aspettavo la dea delle dee, il miracolo bon bon, la polverina magica: sembra talco ma non è... invece niente. Mi aspettavo le scenette esilaranti tra Era e Zeus, le ridicole confidenze tra Pollon e la zia Afrodite, la continua presa in giro di Poseidone, e invece niente. Insomma, ad una prima occhiata questo manga, parafrasando, sembra Pollon ma non è.
Il problema è che Pollon ha avuto ben tre incarnazioni differenti: il manga originario, Pollon dell'Olimpo, è quello presentato nel primo e in parte del secondo volume. Dopodiché è arrivato C'era una volta Pollon, dal quale si è preso spunto per arrivare alla Pollon che tutti conoscono, che è a mio avviso uno dei migliori cartoni animati mai realizzati. Sembra perfino riduttivo chiamarlo "anime", perché si rischia di confinarlo nella sola animazione giapponese.
Il punto dolente è che confrontare il manga con l'opera di celluloide non è possibile: Hideo Azuma in questo lavoro si esibisce in una narrazione sorprendentemente scadente. Se da un lato si può perdonare il disegno non proprio eccellente dei primi capitoli e dare comunque globalmente una sufficienza, bisogna rilevare invece il respiro troppo corto delle vignette che rendono la storia sbrigativa in modo fastidioso. La conseguenza è che i personaggi sono abbozzati e non sono divertenti come ci si poteva aspettare.
Per dare la sufficienza qui bisogna guardarsi allo specchio e dirsi la verità: il manga di Pollon è al più un frutto interessante delle ricerche dell'autore riguardo alla mitologia greca. Certamente, è assai più curioso e simpatico per un orientale - comprensibilmente a digiuno di questi argomenti - che per un occidentale, specialmente italiano. Gli sceneggiatori di "C'era una volta Pollon" dovevano essere dei maghi, e i doppiatori italiani hanno dato il loro meglio, come spesso sanno fare.
Il materiale era buono, questo è certo, diciamo pure promettente. Ma le promesse bisogna mantenerle. E non riesco a immaginare quale reazione avrei avuto nei confronti dell'opera se non avessi mai visto l'anime. Il manga è perciò da prendersi come una bozza, un work in progress interessante verso il capolavoro che tutti conoscono. Essendo un grande fan della Pollon che ho conosciuto nella mia infanzia, non posso esimermi dall'averlo in biblioteca.
Dunque, tirando le somme, do la sufficienza (stiracchiata) e riesco a non rimpiangere i miei 15 euro. In parte ciò è dovuto anche all'edizione di Magic Press, che ritengo giusto promuovere.
Il problema è che Pollon ha avuto ben tre incarnazioni differenti: il manga originario, Pollon dell'Olimpo, è quello presentato nel primo e in parte del secondo volume. Dopodiché è arrivato C'era una volta Pollon, dal quale si è preso spunto per arrivare alla Pollon che tutti conoscono, che è a mio avviso uno dei migliori cartoni animati mai realizzati. Sembra perfino riduttivo chiamarlo "anime", perché si rischia di confinarlo nella sola animazione giapponese.
Il punto dolente è che confrontare il manga con l'opera di celluloide non è possibile: Hideo Azuma in questo lavoro si esibisce in una narrazione sorprendentemente scadente. Se da un lato si può perdonare il disegno non proprio eccellente dei primi capitoli e dare comunque globalmente una sufficienza, bisogna rilevare invece il respiro troppo corto delle vignette che rendono la storia sbrigativa in modo fastidioso. La conseguenza è che i personaggi sono abbozzati e non sono divertenti come ci si poteva aspettare.
Per dare la sufficienza qui bisogna guardarsi allo specchio e dirsi la verità: il manga di Pollon è al più un frutto interessante delle ricerche dell'autore riguardo alla mitologia greca. Certamente, è assai più curioso e simpatico per un orientale - comprensibilmente a digiuno di questi argomenti - che per un occidentale, specialmente italiano. Gli sceneggiatori di "C'era una volta Pollon" dovevano essere dei maghi, e i doppiatori italiani hanno dato il loro meglio, come spesso sanno fare.
Il materiale era buono, questo è certo, diciamo pure promettente. Ma le promesse bisogna mantenerle. E non riesco a immaginare quale reazione avrei avuto nei confronti dell'opera se non avessi mai visto l'anime. Il manga è perciò da prendersi come una bozza, un work in progress interessante verso il capolavoro che tutti conoscono. Essendo un grande fan della Pollon che ho conosciuto nella mia infanzia, non posso esimermi dall'averlo in biblioteca.
Dunque, tirando le somme, do la sufficienza (stiracchiata) e riesco a non rimpiangere i miei 15 euro. In parte ciò è dovuto anche all'edizione di Magic Press, che ritengo giusto promuovere.
Generalmente i manga mi piacciono di più degli anime da essi tratti, ma Pollon costituisce una delle rare eccezioni che confermano la regola.
I personaggi sono assai scarsamente caratterizzati e la stessa Pollon è alquanto insignificante; tutte le scene comiche rimaste famose dalla TV, quando presenti nella anche versione cartacea, non hanno lo stesso effetto! Stendo un velo pietoso sul finale, alquanto squallido rispetto a quello grandioso e trionfale dell'anime che tutti conosciamo che era anche riuscito ad emozionarci un po'.
Insomma, come ha già scritto qualcun altro, il manga sembra più che altro un abbozzo di quel capolavoro che è l'anime!
Dicono che l'edizione Lexy abbia qualcosa che non va, ma sinceramente non so di cosa si tratti. In ogni caso la ristampa non mi interessa. Manga mediocre, il mio voto è 5.
I personaggi sono assai scarsamente caratterizzati e la stessa Pollon è alquanto insignificante; tutte le scene comiche rimaste famose dalla TV, quando presenti nella anche versione cartacea, non hanno lo stesso effetto! Stendo un velo pietoso sul finale, alquanto squallido rispetto a quello grandioso e trionfale dell'anime che tutti conosciamo che era anche riuscito ad emozionarci un po'.
Insomma, come ha già scritto qualcun altro, il manga sembra più che altro un abbozzo di quel capolavoro che è l'anime!
Dicono che l'edizione Lexy abbia qualcosa che non va, ma sinceramente non so di cosa si tratti. In ogni caso la ristampa non mi interessa. Manga mediocre, il mio voto è 5.
Questo manga non mi è proprio piaciuto. Ho finito con molta fatica il primo volumetto e non ho certo intenzione di leggere anche il secondo. Se vi è piaciuto l'anime, non leggete questo manga o ne resterete veramente delusi, infatti i due non si assomigliano per niente: il manga non fa ridere (a differenza del cartone), le storie sono tutte brevi e storpiate. I disegni sono fatti abbastanza bene, con uno stile semplice, ma ripeto, quello che proprio delude è la storia, da cui forse io stessa mi aspettavo troppo.
Io ho letto la ristampa e l'unica cosa buona è una bella edizione, ma per il resto molto deludente.
Io ho letto la ristampa e l'unica cosa buona è una bella edizione, ma per il resto molto deludente.
Quando anni fa misi gli occhi sull'edizione Lexy, arrivata già al secondo volume, ma riuscii a non perderne nemmeno uno ed aspettai di completare le uscite prime di darmi alla lettura. Sin dall'inizio non mi aspettavo miracoli, complice un'uscita/reperibilità già allora lenta che denotava scarsa fiducia sul prodotto, un prezzo che nonostante i materiali discreti appariva ingiustificato (ed ora risibile), ed un numero contenuto di pagine per i già pochi volumi. Speravo tra me e me che ci sarebbero stati almeno gli episodi migliori ed il succo dei personaggi sarebbe rimasto inalterato. Beh, le mie aspettative furono deluse in entrambi i casi, forse Zeus ne esce meglio di altri ed ho avuto piacere di constatare un Apollo meno imbranato della versione animata ma... complice lo stile particolare dell'autore, unito ad una narrazione poco incisiva, Pollon alla fine fatica ad esprimersi, soprattutto nei suoi lati buoni e in pratica rimane nella sua forma capricciosa più primitiva.
Come se non bastasse a demoralizzare il lettore, si scopre con grande amarezza che la trama del Miracolo Bonbon non esisteva nella testa di Hideo Azuma, come nessuna delle disavventure più divertenti che ci hanno cresciuto. In sostanza questo manga è più una breve parentesi sul Monte Olimpo che una vera storia. Ora non rammento singolarmente le avventure del manga, ma pochi momenti erano godibili ed il finale, totalmente diverso, credetemi, impallidisce tremendamente per pochezza e banalità rispetto al semplice percorso di crescita della quasi-dea. È uno di quei casi poco frequenti in cui, stranamente, l'opera su celluloide supera, ma di gran luuuunga, quella su carta. Non vorrei essere cattivo ma pare incredibile che un opera tanto mediocre abbia ispirato un classico senza tempo. Mi auguro, quando e se recupererò Nanako SOS, di rimanere meno deluso.
Come se non bastasse a demoralizzare il lettore, si scopre con grande amarezza che la trama del Miracolo Bonbon non esisteva nella testa di Hideo Azuma, come nessuna delle disavventure più divertenti che ci hanno cresciuto. In sostanza questo manga è più una breve parentesi sul Monte Olimpo che una vera storia. Ora non rammento singolarmente le avventure del manga, ma pochi momenti erano godibili ed il finale, totalmente diverso, credetemi, impallidisce tremendamente per pochezza e banalità rispetto al semplice percorso di crescita della quasi-dea. È uno di quei casi poco frequenti in cui, stranamente, l'opera su celluloide supera, ma di gran luuuunga, quella su carta. Non vorrei essere cattivo ma pare incredibile che un opera tanto mediocre abbia ispirato un classico senza tempo. Mi auguro, quando e se recupererò Nanako SOS, di rimanere meno deluso.
Comprai ai tempi l'edizione della Lexy e ancora la tengo tra gli scaffali(ma magari al vendo se è davvero così introvabile), ma da allora non l'ho mai più letta e penso non prenderò la ristampa della MX.
Purtroppo questo manga sembra solo un insieme di idee e bozze per il favoloso anime che sono riusciti a tirare fuori in seguito, ma come manga proprio non ci siamo, anzi, a dire la verità l'ultimo numero non sono nemmeno riuscito a finirlo.
I motivi penso siano gli stessi elencati prima da altri recensori: storia breve e compressa, mancanza di siparietti e scene comiche, personaggi per niente caratterizzati... insomma, il classico manga fatto più come "esperimento" per l'anime che come manga vero e proprio, come è accaduto con Mila & Shiro.
Sicuramente Azuma rimane un grande per gli anime che ha realizzato e per il manga di Nanako, ma questo Pollon davvero prendetelo solo per evocare nei vostri cuori il magnifico anime.
Purtroppo questo manga sembra solo un insieme di idee e bozze per il favoloso anime che sono riusciti a tirare fuori in seguito, ma come manga proprio non ci siamo, anzi, a dire la verità l'ultimo numero non sono nemmeno riuscito a finirlo.
I motivi penso siano gli stessi elencati prima da altri recensori: storia breve e compressa, mancanza di siparietti e scene comiche, personaggi per niente caratterizzati... insomma, il classico manga fatto più come "esperimento" per l'anime che come manga vero e proprio, come è accaduto con Mila & Shiro.
Sicuramente Azuma rimane un grande per gli anime che ha realizzato e per il manga di Nanako, ma questo Pollon davvero prendetelo solo per evocare nei vostri cuori il magnifico anime.
Ho appena terminato la lettura di questo manga, di cui in realtà ignoravo l'esistenza di una edizione italiana fino a poco tempo fa; la reperibilità del manga allo stato attuale credo sia addirittura impossibile.
L'edizione è comunque piuttosto pregevole: si tratta di 4 volumetti stampati su carta molto bianca e piuttosto spessa, dotati di sovraccopertina anch'essa molto bella.
Nel complesso l'edizione, affidata alla Lexy Produzioni, è stata curata da Fabrizio Mazzotta, l'allora doppiatore di Eros e attuale responsabile di diversi doppiaggi di anime. Questi inoltre nel manga di Pollon gestisce la rubrica della posta e le note che rimandano ai miti greci rivisitati da Hideo Azuma.
L'autore del manga non è probabilmente molto conosciuto, ma è lui ad avere la geniale idea di rivisitare la mitologia greca in chiave comica, o come dice lui stesso "non attendibile". Protagonista del manga è la piccola mezza dea Pollon, figlia di Apollo, che tentando di farsi promuovere dea a tutti gli effetti, cerca (e trova) guai di ogni tipo; il personaggio di Eros, poco attraente dio dell'amore è, suo malgrado, compagno di (s)ventura di Pollon.
Tutto sommato la lettura procede, anche se talvolta in maniera poco scorrevole: di ogni pagina ciò che resta non è tanto il piacere della lettura ma quello evocato dai ricordi del bellissimo anime.
Il manga è "primordiale", se mi passate il termine: vi si alternano disegni che-più-semplici-di-così-non-si-può e vignette talvolta poco "cinematografiche", nel senso che tra una vignetta e l'altra mi è sembrato che ne mancasse qualcuna per far funzionare la scena. Forse ho quest'impressione perché in tantissimi altri manga si spendono diverse vignette, talvolta pagine, per descrivere una scena; in Pollon invece tutto scorre molto velocemente senza che ci sia lo spazio adatto a creare l'atmosfera giusta per l'episodio e per l'avventura che si prospetta per la piccola Pollon ed il suo amico Eros.
Insomma, di certo chiunque voglia avvicinarsi al manga di Pollon lo fa per il bellissimo ricordo che nutre della serie animata, comica, demenziale, divertentissima; tuttavia anche in seguito alla lettura del fumetto tutto ciò che rimane è il pensiero "ma quanto era bella la serie animata".
Non ne sconsiglio la lettura (peraltro di faticosa reperibilità, come ho detto sopra), ma a chi non avesse mai visto l'anime suggerisco di recuperare quest'ultimo, piuttosto che il manga.
L'anime è infinitamente più brillante in tutto:
- nell'attenzione dedicata ai vari personaggi: nel manga gli dei sono solo vagamente abbozzati, ben diversamente da quanto accade nell'anime nel quale si ha il tempo di delineare il carattere ed il comportamento di ognuno in maniera più che adeguata;
- nella varietà della mitologia che viene esplorata: nel manga vengono scelte alcune leggende, ma certamente la struttura episodica della serie ben si presta ad adattarne, in chiave comica, molti altri;
- nella vena comica: il siparietto "sembra talco ma non è, serve a darti...l'alle-gria!" è una creazione dell'anime che nel manga non c'è. E chi non ricorda Pollon esibirsi perennemente in questo teatrino comico?
Al manga va certamente il merito di aver sospinto la creazione del riuscitissimo anime, ma non certo quello di brillare in mezzo ad una produzione vastissima e ricca di manga assai migliori.
Nel complesso non do la sufficienza, bensì un 5 per l'idea di base del mangaka, che a mio parere sarebbe stato un progetto gradito ancora oggi, magari in forma più strutturato e meglio cadenzata.
L'edizione è comunque piuttosto pregevole: si tratta di 4 volumetti stampati su carta molto bianca e piuttosto spessa, dotati di sovraccopertina anch'essa molto bella.
Nel complesso l'edizione, affidata alla Lexy Produzioni, è stata curata da Fabrizio Mazzotta, l'allora doppiatore di Eros e attuale responsabile di diversi doppiaggi di anime. Questi inoltre nel manga di Pollon gestisce la rubrica della posta e le note che rimandano ai miti greci rivisitati da Hideo Azuma.
L'autore del manga non è probabilmente molto conosciuto, ma è lui ad avere la geniale idea di rivisitare la mitologia greca in chiave comica, o come dice lui stesso "non attendibile". Protagonista del manga è la piccola mezza dea Pollon, figlia di Apollo, che tentando di farsi promuovere dea a tutti gli effetti, cerca (e trova) guai di ogni tipo; il personaggio di Eros, poco attraente dio dell'amore è, suo malgrado, compagno di (s)ventura di Pollon.
Tutto sommato la lettura procede, anche se talvolta in maniera poco scorrevole: di ogni pagina ciò che resta non è tanto il piacere della lettura ma quello evocato dai ricordi del bellissimo anime.
Il manga è "primordiale", se mi passate il termine: vi si alternano disegni che-più-semplici-di-così-non-si-può e vignette talvolta poco "cinematografiche", nel senso che tra una vignetta e l'altra mi è sembrato che ne mancasse qualcuna per far funzionare la scena. Forse ho quest'impressione perché in tantissimi altri manga si spendono diverse vignette, talvolta pagine, per descrivere una scena; in Pollon invece tutto scorre molto velocemente senza che ci sia lo spazio adatto a creare l'atmosfera giusta per l'episodio e per l'avventura che si prospetta per la piccola Pollon ed il suo amico Eros.
Insomma, di certo chiunque voglia avvicinarsi al manga di Pollon lo fa per il bellissimo ricordo che nutre della serie animata, comica, demenziale, divertentissima; tuttavia anche in seguito alla lettura del fumetto tutto ciò che rimane è il pensiero "ma quanto era bella la serie animata".
Non ne sconsiglio la lettura (peraltro di faticosa reperibilità, come ho detto sopra), ma a chi non avesse mai visto l'anime suggerisco di recuperare quest'ultimo, piuttosto che il manga.
L'anime è infinitamente più brillante in tutto:
- nell'attenzione dedicata ai vari personaggi: nel manga gli dei sono solo vagamente abbozzati, ben diversamente da quanto accade nell'anime nel quale si ha il tempo di delineare il carattere ed il comportamento di ognuno in maniera più che adeguata;
- nella varietà della mitologia che viene esplorata: nel manga vengono scelte alcune leggende, ma certamente la struttura episodica della serie ben si presta ad adattarne, in chiave comica, molti altri;
- nella vena comica: il siparietto "sembra talco ma non è, serve a darti...l'alle-gria!" è una creazione dell'anime che nel manga non c'è. E chi non ricorda Pollon esibirsi perennemente in questo teatrino comico?
Al manga va certamente il merito di aver sospinto la creazione del riuscitissimo anime, ma non certo quello di brillare in mezzo ad una produzione vastissima e ricca di manga assai migliori.
Nel complesso non do la sufficienza, bensì un 5 per l'idea di base del mangaka, che a mio parere sarebbe stato un progetto gradito ancora oggi, magari in forma più strutturato e meglio cadenzata.
Manga buffo, ma non all'altezza della mitica serie tv.
Volumi eccessivamente grossi rendono la lettura poco spedita e la riduzione delle tavole sacrifica un tratto grafico originale e in generale valido.
I quattro volumi che compongono la serie sono per altro diffcilmente reperibili, elemento che non giova ad aumentare l'apprezzamento.
Volumi eccessivamente grossi rendono la lettura poco spedita e la riduzione delle tavole sacrifica un tratto grafico originale e in generale valido.
I quattro volumi che compongono la serie sono per altro diffcilmente reperibili, elemento che non giova ad aumentare l'apprezzamento.
Spesso quando un anime promette bene, si pretende che lo faccia anche il manga, ma come detto questa è una pretesa, che viene spesso delusa come in questo caso, a mio parere il manga non è come l'anime non ne vale la metà. L'anime è troppo comico, con il fumetto si perde metà di quella comicità, che a reso cosi famoso l'anime di pollon, che sicuramente merita un 7,5 ma la versione cartacea, perde un punto e mezzo. A questo si aggiunge un difficilissima reperibilità per i quattro volumi, che comprimono un anime che per quantità di puntate fa impallidire Dragon Ball, la compressione di una cosi grossa storia la danneggia, perché chi lo legge e non ha mai visto l'anime perde qualcosa di grosso.
I disegni non sono male, l'edizione oltre che difficile da trovare, è poco curata.
I disegni non sono male, l'edizione oltre che difficile da trovare, è poco curata.
Esiste un anime che migliora e perfeziona il manga? Sì!
Pollon ne è l'esempio più lampante!
Da quante puntate ci sono dell'anime e da quanti miti esistono si penserebbe ad un manga più lungo di One Piece, Detective Conan e Dragonball messi insieme e invece sono solo 4 volumetti, in cui i miti vengono mescolati senza alcuna remora e pietà...
Dando quindi vita ad un prodotto davvero completamente diverso da quello che sarà poi l'anime... però la genialità comica è eccezionale.
L'idea di parodiare (e nemmeno troppo) i personaggi della mitologia greca è piacevolissima.
L'altra domanda è: Piacerà a chi a visto l'anime?
Sì! Indubbiamente, non finivo mai di ridere.
L'ultima domanda: Si riesce a trovare?
No! Purtroppo... io ho trovato solo 2 volumetti su 4 e temo non riuscirò a trovare gli altri... peccato secondo me meriterebbe una ristampa.
Pollon ne è l'esempio più lampante!
Da quante puntate ci sono dell'anime e da quanti miti esistono si penserebbe ad un manga più lungo di One Piece, Detective Conan e Dragonball messi insieme e invece sono solo 4 volumetti, in cui i miti vengono mescolati senza alcuna remora e pietà...
Dando quindi vita ad un prodotto davvero completamente diverso da quello che sarà poi l'anime... però la genialità comica è eccezionale.
L'idea di parodiare (e nemmeno troppo) i personaggi della mitologia greca è piacevolissima.
L'altra domanda è: Piacerà a chi a visto l'anime?
Sì! Indubbiamente, non finivo mai di ridere.
L'ultima domanda: Si riesce a trovare?
No! Purtroppo... io ho trovato solo 2 volumetti su 4 e temo non riuscirò a trovare gli altri... peccato secondo me meriterebbe una ristampa.