Kenichi
Questo manga, non arrivato in Italia, è un battle shonen per me fatto molto bene, lungo ma scorrevole alla lettura. Personalmente mi ha lasciato coinvolto e l'ho letto quasi tutto di un fiato per due volte.
La storia è abbastanza originale, non è chissà quanto complessa ma è ben strutturata. Un ragazzo del primo anno delle superiori, Kenichi, vuole esordire nel mondo delle arti marziali e viene così a contatto con un mondo che si rivela sempre più folle e sempre più bizzarro. Lungo la narrazione incontra numerosi rivali, li sfida e diventa sempre più forte soprattutto grazie agli strani insegnamenti dei suoi potenti maestri. le saghe si suddividono principalmente in due, molto somiglianti tra loro: mentre la prima è più leggera, la seconda vede la storia divenire più complessa e in qualche modo più profonda in quanto entrano in gioco elementi di pericolo e di bene/male che nella prima sono più accennati ma non così forti. I personaggi sono diversi e sono quasi tutti caratterizzati abbastanza bene. All'inizio molti di questi sono presentati come avversari e trovo che siano molto originali. Mano a mano che la storia diventa ricca, alcuni vengono un po' lasciati indietro - cosa comprensibile - ma non vengono dimenticati del tutto. Quando lo descrivo come uno manga leggero intendo che presenta quasi sempre il "lieto fine". Nulla (quasi) va mai veramente storto e il senso di giustizia vince; trovo la cosa apprezzabile perchè è vero che fondamentalmente l'umanità risiede in tutti noi ed è bello che un manga lo voglia rispecchiare, allo stesso tempo la morte fa parte della vita e volerla evitare a tutti i costi porta a qualcosa di un po' finto. Alcune volte delle situazioni un po' forzate ci sono: alcuni cerotti nella storia studiati a tavolino per poterle dare un continuo e giustificare alcune situazioni. Una volta che presenti il personaggio più forte del manga, ad esempio, devi trovare un modo di giustificare il fatto che non possa vincere a mani basse ogni scontro importante senza rovinare tutta la storia, ecco..
La narrazione però mi è piaciuta lo stesso, come anche la comicità che però diventa un po' ripetitiva.
I disegni mi sono piaciuti molto, sempre coerenti e fatti bene. Spesso gli scontri sono complicati e non si capisce bene cosa succede ma questo è dovuto al fatto che l'arte marziale raggiunge livelli sovrumani ed è quindi conseguenza naturale. Essendo incentrato sulle arti marziali contiene numerose citazioni di cose inerenti a questo mondo e ci sono tanti personaggi quanti sono gli stili di arti in tutto il mondo. Da profano dell'argomento mi è piaciuto e l'ho trovato molto pittoresco. La forza dei personaggi viene naturalmente portata a livelli sovrumani e troviamo gente che spacca edifici come cartapesta - ma solo ad alti livelli. Ci sono anche quelli "normali".
Per me è un 7 anche se avrei voluto dargli di più. Perchè? Quasi solo a causa del fanservice. Ok averne un po' ma qui si esagera. I guerrieri femminili a volte sono meno caratterizzati di quelli maschili, alcuni gruppi di combattenti sono solo corpi disegnati e son fatti praticamente tutti spogliare. Chili di imbarazzo tipicamente giapponese nel vedere una forma femminile un po' visibile e inquadrature forzate in posizioni imbarazzanti che va bè, si poteva fare un po' a meno.. c'è anche fanservice femminile se si considera il corpo muscoloso, ma lo ritengo meno oggettificato - o non sono in grado di giudicarlo perchè maschio etero. Nonostante tutto si può soprassedere e godersi la storia.
Un ultimo giudizio riguarda il finale: secondo me è stato un po' affrettato, o per lo meno poteva essere curato un po' meglio. Alcune scelte narrative sono state fatte per sistemare la trama e introdurre alcuni personaggi ma stonano assai. Sono proprio stupide. Lo scontro finale dal punto di vista delle arti marziali un po' mi ha deluso, specie perchè alcuni avversari sono lasciati imbattuti e delle questioni in sospeso.
Lo consiglierei: sì, è intrigante leggerlo e vedere la storia evolvere in quel modo.
La storia è abbastanza originale, non è chissà quanto complessa ma è ben strutturata. Un ragazzo del primo anno delle superiori, Kenichi, vuole esordire nel mondo delle arti marziali e viene così a contatto con un mondo che si rivela sempre più folle e sempre più bizzarro. Lungo la narrazione incontra numerosi rivali, li sfida e diventa sempre più forte soprattutto grazie agli strani insegnamenti dei suoi potenti maestri. le saghe si suddividono principalmente in due, molto somiglianti tra loro: mentre la prima è più leggera, la seconda vede la storia divenire più complessa e in qualche modo più profonda in quanto entrano in gioco elementi di pericolo e di bene/male che nella prima sono più accennati ma non così forti. I personaggi sono diversi e sono quasi tutti caratterizzati abbastanza bene. All'inizio molti di questi sono presentati come avversari e trovo che siano molto originali. Mano a mano che la storia diventa ricca, alcuni vengono un po' lasciati indietro - cosa comprensibile - ma non vengono dimenticati del tutto. Quando lo descrivo come uno manga leggero intendo che presenta quasi sempre il "lieto fine". Nulla (quasi) va mai veramente storto e il senso di giustizia vince; trovo la cosa apprezzabile perchè è vero che fondamentalmente l'umanità risiede in tutti noi ed è bello che un manga lo voglia rispecchiare, allo stesso tempo la morte fa parte della vita e volerla evitare a tutti i costi porta a qualcosa di un po' finto. Alcune volte delle situazioni un po' forzate ci sono: alcuni cerotti nella storia studiati a tavolino per poterle dare un continuo e giustificare alcune situazioni. Una volta che presenti il personaggio più forte del manga, ad esempio, devi trovare un modo di giustificare il fatto che non possa vincere a mani basse ogni scontro importante senza rovinare tutta la storia, ecco..
La narrazione però mi è piaciuta lo stesso, come anche la comicità che però diventa un po' ripetitiva.
I disegni mi sono piaciuti molto, sempre coerenti e fatti bene. Spesso gli scontri sono complicati e non si capisce bene cosa succede ma questo è dovuto al fatto che l'arte marziale raggiunge livelli sovrumani ed è quindi conseguenza naturale. Essendo incentrato sulle arti marziali contiene numerose citazioni di cose inerenti a questo mondo e ci sono tanti personaggi quanti sono gli stili di arti in tutto il mondo. Da profano dell'argomento mi è piaciuto e l'ho trovato molto pittoresco. La forza dei personaggi viene naturalmente portata a livelli sovrumani e troviamo gente che spacca edifici come cartapesta - ma solo ad alti livelli. Ci sono anche quelli "normali".
Per me è un 7 anche se avrei voluto dargli di più. Perchè? Quasi solo a causa del fanservice. Ok averne un po' ma qui si esagera. I guerrieri femminili a volte sono meno caratterizzati di quelli maschili, alcuni gruppi di combattenti sono solo corpi disegnati e son fatti praticamente tutti spogliare. Chili di imbarazzo tipicamente giapponese nel vedere una forma femminile un po' visibile e inquadrature forzate in posizioni imbarazzanti che va bè, si poteva fare un po' a meno.. c'è anche fanservice femminile se si considera il corpo muscoloso, ma lo ritengo meno oggettificato - o non sono in grado di giudicarlo perchè maschio etero. Nonostante tutto si può soprassedere e godersi la storia.
Un ultimo giudizio riguarda il finale: secondo me è stato un po' affrettato, o per lo meno poteva essere curato un po' meglio. Alcune scelte narrative sono state fatte per sistemare la trama e introdurre alcuni personaggi ma stonano assai. Sono proprio stupide. Lo scontro finale dal punto di vista delle arti marziali un po' mi ha deluso, specie perchè alcuni avversari sono lasciati imbattuti e delle questioni in sospeso.
Lo consiglierei: sì, è intrigante leggerlo e vedere la storia evolvere in quel modo.
Kenichi è un'opera che conta ben 61 volumi, e che tra i pregi principali ha proprio quello di riuscire a non annoiare mai nonostante la lunghezza dell'opera.
La struttura e le dinamiche sono quelle di un classico shounen, con il protagonista che da debolissimo tramite diversi power up (ottenuti allenandosi con i vari maestri del Ryozanpaku) diventa sempre più forte riuscendo in qualche modo a sconfiggere sempre i propri nemici, ma quì la differenza la fanno le tante situazioni diverse che troveremo e i personaggi proposti, che sono davvero tanti ma a cui è stato dato lo spazio necessario a tutti.
Seguiremo le avventure di Kenichi, che sopo l'incontro con la bella e fortissima Miu decide di frequentare il dojo dove lei vive, ovvero il Ryozanpaku, quì parte il suo viaggio per diventare il discepolo più forte della storia grazie alla presenza dei maestri che abitano anch'essi nel dojo, ognuno all'apice della propria disciplina.
Assisteremo così ad allenamenti assurdi in cui Kenichi si troverà più volte a rischiare per la sua stessa vita, momenti esilaranti grazie all'ottimo umorismo e alle tante situazioni assurde e stravaganti che pervadono l'opera, il tutto mentre faremo di volta in volta la conoscenza di nuovi compagni o avversari che si troveranno a combattere contro Kenichi, personaggi che come detto riescono a "prendere" il lettore visto che ognuno ha la propria caratterizzazione e i suoi ideali nel mondo delle arti marziali.
In definitiva Kenichi è un'opera che soddisferà veramente tanti gusti diversi, da chi cerca un classico shounen, specialmente se incentrato sulle arti marziali (presenti in davvero tantissime versioni), a chi cerca un manga in grado di divertire grazie ai svariati momenti leggeri e alle situazioni assurde, e a chi non disdegna un pò di fan service, che anzi è presente in una misura abbastanza importante (non si contano i tagli tattici o i vestiti in frantumi delle varie donzelle).
Chi non è spaventato quindi dalla lunghezza dell'opera, che ripeto nonostante la lunghezza mi avrà dato la sensazione giusto un paio di volte di trovarsi in momenti un pò più inutili e riempitivi, non può farsi sfuggire questo piccolo gioiello purtroppo difficile da recuperare nella sue interezza se non si è seguita sin dall'inizio la pubblicazione italiana.
La struttura e le dinamiche sono quelle di un classico shounen, con il protagonista che da debolissimo tramite diversi power up (ottenuti allenandosi con i vari maestri del Ryozanpaku) diventa sempre più forte riuscendo in qualche modo a sconfiggere sempre i propri nemici, ma quì la differenza la fanno le tante situazioni diverse che troveremo e i personaggi proposti, che sono davvero tanti ma a cui è stato dato lo spazio necessario a tutti.
Seguiremo le avventure di Kenichi, che sopo l'incontro con la bella e fortissima Miu decide di frequentare il dojo dove lei vive, ovvero il Ryozanpaku, quì parte il suo viaggio per diventare il discepolo più forte della storia grazie alla presenza dei maestri che abitano anch'essi nel dojo, ognuno all'apice della propria disciplina.
Assisteremo così ad allenamenti assurdi in cui Kenichi si troverà più volte a rischiare per la sua stessa vita, momenti esilaranti grazie all'ottimo umorismo e alle tante situazioni assurde e stravaganti che pervadono l'opera, il tutto mentre faremo di volta in volta la conoscenza di nuovi compagni o avversari che si troveranno a combattere contro Kenichi, personaggi che come detto riescono a "prendere" il lettore visto che ognuno ha la propria caratterizzazione e i suoi ideali nel mondo delle arti marziali.
In definitiva Kenichi è un'opera che soddisferà veramente tanti gusti diversi, da chi cerca un classico shounen, specialmente se incentrato sulle arti marziali (presenti in davvero tantissime versioni), a chi cerca un manga in grado di divertire grazie ai svariati momenti leggeri e alle situazioni assurde, e a chi non disdegna un pò di fan service, che anzi è presente in una misura abbastanza importante (non si contano i tagli tattici o i vestiti in frantumi delle varie donzelle).
Chi non è spaventato quindi dalla lunghezza dell'opera, che ripeto nonostante la lunghezza mi avrà dato la sensazione giusto un paio di volte di trovarsi in momenti un pò più inutili e riempitivi, non può farsi sfuggire questo piccolo gioiello purtroppo difficile da recuperare nella sue interezza se non si è seguita sin dall'inizio la pubblicazione italiana.
Kenichi è il classico esempio di come, soprattutto negli ultimi anni, in Italia si riesca sempre più ad importare opere alquanto discutibili tralasciandone altre degne di nota.
La storia, ad essere sinceri, non è nulla di nuovo, il classico sfigato perdente d'un tratto comincia a fare sul serio e, poco alla volta, guadagna il rispetto per sé e quello degli altri. Ma il bello è che sotto c'è davvero tanta altra roba. I personaggi, principali e secondari, sono davvero variegati, con il proprio stile di combattimento e il proprio credo, che li porta a non mollare mai in ogni situazione. Nota a parte la meritano i maestri di Kenichi, che oltre a raggruppare le più affascinanti arti marziali come il karate, judo e muay thai, (eseguite quotidianamente full power sul povero Ken chan, rischiando più volte di mandarlo all'altro mondo) incarnano le più svariate e simpatiche personalità. Gli allenamenti a cui sottopongono il loro discepolo sono davvero infernali, al limite della sopportazione umana (diciamo pure oltre) ma allo stesso tempo sono affezionati a lui, credono in lui, lo proteggono in ogni occasione e gli riservano preziosi consigli di lotta e soprattutto di vita.
La storia non ha mai cali particolari ma prosegue spedita verso avversari sempre più potenti e tenaci, di pari passo con gli allenamenti e la crescita costante di Kenichi e i suoi amici.
Le situazioni comiche sono tantissime e davvero spassose, i combattimenti avvincenti e seppur in tono minore non mancano nemmeno i momenti toccanti.
Consigliatissimo!
Editori italiani, se ci siete battete un colpo!
La storia, ad essere sinceri, non è nulla di nuovo, il classico sfigato perdente d'un tratto comincia a fare sul serio e, poco alla volta, guadagna il rispetto per sé e quello degli altri. Ma il bello è che sotto c'è davvero tanta altra roba. I personaggi, principali e secondari, sono davvero variegati, con il proprio stile di combattimento e il proprio credo, che li porta a non mollare mai in ogni situazione. Nota a parte la meritano i maestri di Kenichi, che oltre a raggruppare le più affascinanti arti marziali come il karate, judo e muay thai, (eseguite quotidianamente full power sul povero Ken chan, rischiando più volte di mandarlo all'altro mondo) incarnano le più svariate e simpatiche personalità. Gli allenamenti a cui sottopongono il loro discepolo sono davvero infernali, al limite della sopportazione umana (diciamo pure oltre) ma allo stesso tempo sono affezionati a lui, credono in lui, lo proteggono in ogni occasione e gli riservano preziosi consigli di lotta e soprattutto di vita.
La storia non ha mai cali particolari ma prosegue spedita verso avversari sempre più potenti e tenaci, di pari passo con gli allenamenti e la crescita costante di Kenichi e i suoi amici.
Le situazioni comiche sono tantissime e davvero spassose, i combattimenti avvincenti e seppur in tono minore non mancano nemmeno i momenti toccanti.
Consigliatissimo!
Editori italiani, se ci siete battete un colpo!
Nonostante il fatto che abbia letto solo 12 volumi questo manga mi ha veramente colpito. La trama parla di un ragazzo di nome Kenichi che dopo aver subito angherie per tutta la sua vita decide finalmente di difendersi da un suo compagno del club di karate, che quotidianamente lo pestava. Unico problema, Kenichi è un totale imbranato nelle arti marziali, ma con l'aiuto della sua prima amica Miu e del dojo Ryozanpaku riuscirà ad affrontare innumerevoli nemici uscendone vincitore.
Questo è uno dei miei shounen preferiti per le seguenti motivazioni: primo, è pieno zeppo di scene demenziali, sopratutto durante gli allenamenti con i maestri del Ryozanpaku, che a dirla tutta non sono i classici maestri che si vedono nei fil di arti marziali; sono sadici al limite dell'estremo, ubriaconi, pervertiti, assassini, ma nonostante i difetti prima elencati si rivelano molto capaci.
Seconda cosa, quasi in tutti gli shounen può capitare che durante i combattimenti non si capisca cosa stia succedendo, ciò non accade mai in questo manga, ogni singolo combattimento è perfettamente chiaro in ogni singola tavola.
In conclusione, questo è uno shounen da cui tutti gli altri dovrebbero prendere esempio perché nella sua semplicità, senza onde energetiche o distruzioni di città intere riesce a essere comunque affascinate. Sarebbe veramente bello se arrivasse in Italia - io lo comprerei subito.
Questo è uno dei miei shounen preferiti per le seguenti motivazioni: primo, è pieno zeppo di scene demenziali, sopratutto durante gli allenamenti con i maestri del Ryozanpaku, che a dirla tutta non sono i classici maestri che si vedono nei fil di arti marziali; sono sadici al limite dell'estremo, ubriaconi, pervertiti, assassini, ma nonostante i difetti prima elencati si rivelano molto capaci.
Seconda cosa, quasi in tutti gli shounen può capitare che durante i combattimenti non si capisca cosa stia succedendo, ciò non accade mai in questo manga, ogni singolo combattimento è perfettamente chiaro in ogni singola tavola.
In conclusione, questo è uno shounen da cui tutti gli altri dovrebbero prendere esempio perché nella sua semplicità, senza onde energetiche o distruzioni di città intere riesce a essere comunque affascinate. Sarebbe veramente bello se arrivasse in Italia - io lo comprerei subito.
Kenichi è un manga molto sottovalutato,soprattutto in Italia. È uno dei miei manga preferiti.
I disegni possono anche non piacere, personalmente li trovo molto ben curati.
Il protagonista è il solito sfigato di turno, legge moltissimi manuali. Finché un giorno incontra Miu, una dolcissima ragazza, ma molto molto forte. Per diventare più forte Kenichi si ritrova ad essere il discepolo del Ryozanpaku, dove ci sono maestri esperti di tutte le arti marziali: Shigure il prodigio delle armi, Sasaki il 100 dan di Karate, Ma Kensei esperto di Agopuntura e maestro di tutte le arti marziali cinesi, Akisame Koetsuji filosofo esperto di Juijutsu, poi c'è il maestro più bizzarro a mio parere, Apachai Hopachai, il dio della morte del muay thai, un gigante alto 2 metri ma buonissimo, adora i bimbi e gli animali, odia viaggiare in areo. In ogni allenamento porta quasi alla morte il povero Kenichi. Il Vecchio Hayato Furinji è il più forte, non a caso viene soprannominato "l'invincibile super-uomo".
Manga che consiglio a tutti, lo considero ai livelli dei big Jump. Non esagera mai con i power-up strapompando inutilmente i personaggi, diciamo che sono ben "dosati", poi è divertentissimo. Non consigliato a chi odia il fanservice, però col passare del tempo non ci fai caso. La trama è ben fatta, con dei colpi di scena da shock. Lo consiglio a tutti!
I disegni possono anche non piacere, personalmente li trovo molto ben curati.
Il protagonista è il solito sfigato di turno, legge moltissimi manuali. Finché un giorno incontra Miu, una dolcissima ragazza, ma molto molto forte. Per diventare più forte Kenichi si ritrova ad essere il discepolo del Ryozanpaku, dove ci sono maestri esperti di tutte le arti marziali: Shigure il prodigio delle armi, Sasaki il 100 dan di Karate, Ma Kensei esperto di Agopuntura e maestro di tutte le arti marziali cinesi, Akisame Koetsuji filosofo esperto di Juijutsu, poi c'è il maestro più bizzarro a mio parere, Apachai Hopachai, il dio della morte del muay thai, un gigante alto 2 metri ma buonissimo, adora i bimbi e gli animali, odia viaggiare in areo. In ogni allenamento porta quasi alla morte il povero Kenichi. Il Vecchio Hayato Furinji è il più forte, non a caso viene soprannominato "l'invincibile super-uomo".
Manga che consiglio a tutti, lo considero ai livelli dei big Jump. Non esagera mai con i power-up strapompando inutilmente i personaggi, diciamo che sono ben "dosati", poi è divertentissimo. Non consigliato a chi odia il fanservice, però col passare del tempo non ci fai caso. La trama è ben fatta, con dei colpi di scena da shock. Lo consiglio a tutti!
Per me Kenichi è uno dei manga più sottovalutati di sempre, e se mai dovesse raggiungere la nostra penisola finirebbe nella mia libreria.
Kenichi, il protagonista, è un imbranato cronico, che si affida a dei manuali scritti praticamente per ogni cosa, dal "come avere amici" al "come preparare un panino". Inoltre è spesso sfruttato dai suoi compagni e picchiato. Tuttavia la sua vita cambia quando incontra Miu, una giovane ragazza esperta di arti marziali e si ritrova in breve tempo ad essere l'unico allievo dei maestri di arti marziali del Ryozanpaku. Purtroppo il ragazzo è privo di qualsivoglia talento e perciò i suoi maestri lo sottopongono ad allenamenti che chiamare disumani è poco. Una volta intrapresa la via delle arti marziali si ritrova a combattere svariati nemici e farsi nuovi compagni.
La storia è semplice, ma ben fatta, e non mancano le gag, sopratutto dopo che entrano in scena coloro che divengono i sensei di Kenichi, i combattimenti sono ottimamente realizzati ed il disegno migliora in maniera notevole andando avanti. Poi il fatto che il protagonista non abbia alcun talento specifico come spesso accade, ma invece viene si spacca la schiena ogni giorno, dal mio punto di vista è un bonus non indifferente.
E poi non so cosa si può cercare di più da uno shounen, è divertentissimo, pieno di combattimenti e ci sono pure dei bei personaggi femminili che non guastano mai.
Kenichi, il protagonista, è un imbranato cronico, che si affida a dei manuali scritti praticamente per ogni cosa, dal "come avere amici" al "come preparare un panino". Inoltre è spesso sfruttato dai suoi compagni e picchiato. Tuttavia la sua vita cambia quando incontra Miu, una giovane ragazza esperta di arti marziali e si ritrova in breve tempo ad essere l'unico allievo dei maestri di arti marziali del Ryozanpaku. Purtroppo il ragazzo è privo di qualsivoglia talento e perciò i suoi maestri lo sottopongono ad allenamenti che chiamare disumani è poco. Una volta intrapresa la via delle arti marziali si ritrova a combattere svariati nemici e farsi nuovi compagni.
La storia è semplice, ma ben fatta, e non mancano le gag, sopratutto dopo che entrano in scena coloro che divengono i sensei di Kenichi, i combattimenti sono ottimamente realizzati ed il disegno migliora in maniera notevole andando avanti. Poi il fatto che il protagonista non abbia alcun talento specifico come spesso accade, ma invece viene si spacca la schiena ogni giorno, dal mio punto di vista è un bonus non indifferente.
E poi non so cosa si può cercare di più da uno shounen, è divertentissimo, pieno di combattimenti e ci sono pure dei bei personaggi femminili che non guastano mai.
Oddio quanto mi fa ridere questo manga!
Il povero Kenichi, povero e debole sfigato, si ritrova in un mondo di fanatici teppisti e/o esperti di arti marziali avendo solo due solo due scelte: o diventare il più forte al mondo o perire per mano altrui. Questo perchè ogni volta che sconfigge un nemico ci sarà sempre qualcuno sopra di lui che lo vorrà sfidare, ormai non ha più scampo.
All'inizio l'ho letto per curiosità e i disegni non mi prendevano granché, anche la storia era carina ma non decollava. Però quando spuntata i mitici sensei della Ryozanpaku il manga diventa esilarante, dividendosi tra personaggi divertentissimi, combattimenti assurdi (ma non troppo), rivali fanatici, vecchi e nuovi amici e rivali e anche belle ragazze. Anche lo stile di disegno migliora.
Ma il must sono i sensei e, ovviamente, l'amico (lo si può chiamare così) sfruttatore di Kenichi, creatore dell'alleanza Shinpaku... conosciuto da tutti come il malefico alieno!
Consigliato a chi ama i manga comici di combattimento alla Ranma 1/2.
Il povero Kenichi, povero e debole sfigato, si ritrova in un mondo di fanatici teppisti e/o esperti di arti marziali avendo solo due solo due scelte: o diventare il più forte al mondo o perire per mano altrui. Questo perchè ogni volta che sconfigge un nemico ci sarà sempre qualcuno sopra di lui che lo vorrà sfidare, ormai non ha più scampo.
All'inizio l'ho letto per curiosità e i disegni non mi prendevano granché, anche la storia era carina ma non decollava. Però quando spuntata i mitici sensei della Ryozanpaku il manga diventa esilarante, dividendosi tra personaggi divertentissimi, combattimenti assurdi (ma non troppo), rivali fanatici, vecchi e nuovi amici e rivali e anche belle ragazze. Anche lo stile di disegno migliora.
Ma il must sono i sensei e, ovviamente, l'amico (lo si può chiamare così) sfruttatore di Kenichi, creatore dell'alleanza Shinpaku... conosciuto da tutti come il malefico alieno!
Consigliato a chi ama i manga comici di combattimento alla Ranma 1/2.
History's Strongest Disciple Kenichi e un manga che parla di un ragazzo di nome Shirahama Kenichi che viene maltrattato e preso in giro da tutti, ma un giorno incontra una ragazza di nome Miu, e da quel momento cambierà la vita di Kenichi. Grazie a quell'incontro con Miu lui entra nel dojo dove abita lei, per imparare le arti marziali e così riprendersi delle rivincite inaspettate. Però non sarà facile per Kenichi diventare il discepolo più forte della storia del Ryozanpaku, perché tra allenamenti pericolosi, sfide mortali e un mix di maestri sadici, lui rimane sempre un ragazzo sensibile e d'animo puro.