Tokyo Babylon
Ne avevo già letto una parte tanti anni fa quando ancora leggevo tutto delle Clamp, e per tutto intendo dire Reyearth (letto su Young), RG Veda e X/1999 cioè forse le opere meglio riuscite al gruppo. In seguito ho letto qualcosa ancora ma ammetto non con grande convinzione ( eccetto Tsubasa Reservoir Chronicle).
Tokyo Babylon è un manga spartiacque fra me e le Clamp, da loro amante a loro critico. E si che le avevo già perdonate per aver interrotto X.
Anche Tokyo Babylon è una serie interrotta (sarà conclusa secondo me con poca enfasi in X), ma non è quello il problema: non mi entra nel sangue neanche un minuto e non basta la storia d’amore fra Seishiro e Subaru (che sembra una storia più fra bambini che da adulti) non mi fa giudicare l’opera migliore. La maggior parte degli episodi sono noiosi fin quasi alla fine: si salvano il volume sei e sette ma nel volume sei trovo ridicolo l’interessamento di Subaru per un cane per ciechi (episodio bellissimo) per una persona che si ha perso un occhio ma cieca non è. Il volume successivo invece mi sembra fatto nel miglior stile Clamp.
Per quanto riguarda i disegni io li ho apprezzati non vedendo in loro l’immaturità che ci vedono altri: il 1990 anno di inizio di quest’opera le vedeva all’opera anche in RG Veda e non ho sentito nessuno parlare male delle loro tavole in tale opera.
Della trama di solito non parlo nelle mie recensioni perché è facilissimo trovarla comunque la sintetizzo così: Subaro è il tredicesimo capo di una casa sciamanica o comunque sacerdotale impegnato a difendere il Giappone (in questo caso Tokyo) dagli spiriti maligni che la infestano, Seishiro è un suo amico veterinario con dei poteri spirituali molto forti che inizialmente gli da una mano, inizialmente perché in realtà su di lui ci sarà un clamoroso sviluppo nell’ultimo volume in cui tante cose torneranno al pettine.
Quindi in buona fine l’opera nel complesso è insufficiente pur salvandosi i disegni e il finale che non conclude comunque il manga.
Tokyo Babylon è un manga spartiacque fra me e le Clamp, da loro amante a loro critico. E si che le avevo già perdonate per aver interrotto X.
Anche Tokyo Babylon è una serie interrotta (sarà conclusa secondo me con poca enfasi in X), ma non è quello il problema: non mi entra nel sangue neanche un minuto e non basta la storia d’amore fra Seishiro e Subaru (che sembra una storia più fra bambini che da adulti) non mi fa giudicare l’opera migliore. La maggior parte degli episodi sono noiosi fin quasi alla fine: si salvano il volume sei e sette ma nel volume sei trovo ridicolo l’interessamento di Subaru per un cane per ciechi (episodio bellissimo) per una persona che si ha perso un occhio ma cieca non è. Il volume successivo invece mi sembra fatto nel miglior stile Clamp.
Per quanto riguarda i disegni io li ho apprezzati non vedendo in loro l’immaturità che ci vedono altri: il 1990 anno di inizio di quest’opera le vedeva all’opera anche in RG Veda e non ho sentito nessuno parlare male delle loro tavole in tale opera.
Della trama di solito non parlo nelle mie recensioni perché è facilissimo trovarla comunque la sintetizzo così: Subaro è il tredicesimo capo di una casa sciamanica o comunque sacerdotale impegnato a difendere il Giappone (in questo caso Tokyo) dagli spiriti maligni che la infestano, Seishiro è un suo amico veterinario con dei poteri spirituali molto forti che inizialmente gli da una mano, inizialmente perché in realtà su di lui ci sarà un clamoroso sviluppo nell’ultimo volume in cui tante cose torneranno al pettine.
Quindi in buona fine l’opera nel complesso è insufficiente pur salvandosi i disegni e il finale che non conclude comunque il manga.
Personalmente non sono tenero con i manga, ma quando si tratta delle Clamp non posso non fare un eccezione. Tokyo Babylon, in particolare, si è rivelato una grandissima sorpresa. Nei suoi sette Tankoboon assistiamo ad una storia che è, nel contempo, sia una storia autoconclusiva che un preludio al loro capolavoro X1999 È la storia di una complessa amicizia a tre tra il veterinario Seichiro Sakuratsu, il giovane Omnioji Subaru e la di lui sorella Hokuto. Una storia solo in apparenza leggera, in cui, tra un’ indagine sciamanica e l’altra saremo presi da pesanti interrogativi su chi sia davvero Seichiro, se ci sia davvero amore tra lui e Subaru… solo alla fine avremo le risposte o forse no, dato che le vicende saranno concluse veramente solo in X1999. Ma il vero protagonista sarà la città di Tokyo, moderna Babilonia con le sue luci e la sua ricchezza, ma con i suoi inconfessabili dolori e povertà. I nostri avranno modo, cioè, di toccare con mano quanta povertà ci sia al mondo, una povertà non cancellabile con ricchezza, tecnnogia e luci artificiali. Una povertà che regna sovrana nel cuore di Seichiro e che solo alla fine potremo toccare e capire. “Forse la gente fa del male agli altri solo perché è triste” è la battuta finale del manga, una delle tantissime battute di cui il manga è permeato e che ci lasceranno stupiti per come le autrici riescano a toccare con leggerezza, ma non a cuor leggero, temi terribili. E capiremo come ci sia qualcosa di più triste dell’esser tristi, ovvero non essere tristi poiché il cuore non prova sentimenti. Già, poiché, ironicamente, Subaru fallirà proprio il suo esorcismo più importante, quello sul cuore di Seichiro e quello sul suo stesso cuore, poiché non riuscirà a separarsi da lui, anche dopo tutto il male che gli è stato fatto. La grafica è ottima, in perfetto stile Clamp, anche senza raggiungere il livello astronomico di X. La regia delle tavole ottima e la storia profonda, anche per chi non abbia visto letto. X.
Voto finale 9. consigliatissimo
Voto finale 9. consigliatissimo
Il binomio CLAMP - opere interrotte è spesso e volentieri tirato in ballo quando si parla del celebre quartetto di mangaka, madri di opere del calibro di "X/1999", "Chobits" e "Tokyo Babylon". E proprio perché si parla di una delle due opere in questione voglio premettere fin da subito che il giudizio dell'opera in questione è sicuramente compromesso da questo cattivo rapporto con i finali che le autrici si portano dietro sin dai loro albori.
"Tokyo Babylon" è sicuramente un manga di protesta; Tokyo, come le biblica Babele, è un mostro di slealtà, finto perbenismo, aggressività ed egoismo diffuso, un mostro che soffoca letteralmente i puri di cuore che vi abitano, guadagnandosi persino l'odio dei propri cittadini. Il protagonista delle vicende che si sviluppano in questo scenario degradato è Subaru, tredicesimo caposcuola di dell'arte magica Onmyodo per la famiglia Sumeragi, giovane studente col sogno di diventare veterinario, impegnato nella lotta contro creature mistiche e malvagie che infestano la già di suo minacciosa metropoli nipponica.
Il manga, partendo da una serie di vicende scollegate, si evolve tramite lo sviluppo dei suoi personaggi e di una trama di fondo, fino a formare quasi un unicum nei volumi finali. I disegni sono accurati, spesso fantastici e dai dettagli raffinati, un lavoro quasi tendente al virtuosismo quello delle autrici, che se da un lato curano così tanto i particolari dei protagonisti, dall'altro tralasciano talvolta una descrizione più completa di sfondi e ambientazioni. Tuttavia sono altri due i fattori che rendono "Tokyo Babylon" un ottimo manga: la regia e i personaggi.
Le CLAMP sono famose per un'impostazione delle proprie tavole quanto meno atipica; può piacere o meno, ma bisogna riconoscere che in quest'opera è geniale. Le vignette non seguono mai ordini prestabiliti, variano in forme e dimensioni, spesso di compenetrano, vengono riempite con retini dalle fantasie più strane e astratte, un lavoro che eleva l'opera ad un livello surreale, almeno quanto quello della scena rappresentata; i combattimenti di Subaru, le formule e le tecniche magiche, sembrano prendere vita in uno spazio indefinito e apparentemente in espansione, che circonda e sospende il lettore con la sua aura mistica e talvolta lugubre.
Altro aspetto fondamentale di "Tokyo Babylon" sono i personaggi, e in particolare la loro psicologia. Il fatto che quest'opera sia definita, appunto, psicologica è da imputare alla varietà di tipi umani degradati o corrotti che le autrici riescono a mettere in scena nella Tokyo descritta; la purezza di cuore, che a contatto con la corruzione della società porta l'individuo a essere completamente alienato e che, senza poter riscontrare i propri valori, diviene incapace di provare affetto o amore per qualcuno; la debolezza e l'altruismo, che divengono causa di debolezza e non più motivo di lode; la solitudine, che diventa causa di ossessione e attaccamento morboso verso chiunque dimostri anche solo un po' di affetto; l'incapacità di provare un qualsiasi sentimento, che porta alla sperimentazione delle azioni più estreme, dall'autolesionismo all'omicidio, pur trovare uno scampo.
Il motivo per cui la godibilità di quest'opera è sicuramente limitata è proprio il finale, che in perfetto stile CLAMP, è avventato, non conclude per niente la serie e rimanda ad un'altra opera, cioè X/1999, per poter vedere la serie conclusa. Quindi, nonostante "Tokyo Babylon" mi sia davvero piaciuto, dalla trama ai personaggi e dal disegno alla regia, mi sento di assegnare solo un 8, con un bel po' di rammarico.
"Tokyo Babylon" è sicuramente un manga di protesta; Tokyo, come le biblica Babele, è un mostro di slealtà, finto perbenismo, aggressività ed egoismo diffuso, un mostro che soffoca letteralmente i puri di cuore che vi abitano, guadagnandosi persino l'odio dei propri cittadini. Il protagonista delle vicende che si sviluppano in questo scenario degradato è Subaru, tredicesimo caposcuola di dell'arte magica Onmyodo per la famiglia Sumeragi, giovane studente col sogno di diventare veterinario, impegnato nella lotta contro creature mistiche e malvagie che infestano la già di suo minacciosa metropoli nipponica.
Il manga, partendo da una serie di vicende scollegate, si evolve tramite lo sviluppo dei suoi personaggi e di una trama di fondo, fino a formare quasi un unicum nei volumi finali. I disegni sono accurati, spesso fantastici e dai dettagli raffinati, un lavoro quasi tendente al virtuosismo quello delle autrici, che se da un lato curano così tanto i particolari dei protagonisti, dall'altro tralasciano talvolta una descrizione più completa di sfondi e ambientazioni. Tuttavia sono altri due i fattori che rendono "Tokyo Babylon" un ottimo manga: la regia e i personaggi.
Le CLAMP sono famose per un'impostazione delle proprie tavole quanto meno atipica; può piacere o meno, ma bisogna riconoscere che in quest'opera è geniale. Le vignette non seguono mai ordini prestabiliti, variano in forme e dimensioni, spesso di compenetrano, vengono riempite con retini dalle fantasie più strane e astratte, un lavoro che eleva l'opera ad un livello surreale, almeno quanto quello della scena rappresentata; i combattimenti di Subaru, le formule e le tecniche magiche, sembrano prendere vita in uno spazio indefinito e apparentemente in espansione, che circonda e sospende il lettore con la sua aura mistica e talvolta lugubre.
Altro aspetto fondamentale di "Tokyo Babylon" sono i personaggi, e in particolare la loro psicologia. Il fatto che quest'opera sia definita, appunto, psicologica è da imputare alla varietà di tipi umani degradati o corrotti che le autrici riescono a mettere in scena nella Tokyo descritta; la purezza di cuore, che a contatto con la corruzione della società porta l'individuo a essere completamente alienato e che, senza poter riscontrare i propri valori, diviene incapace di provare affetto o amore per qualcuno; la debolezza e l'altruismo, che divengono causa di debolezza e non più motivo di lode; la solitudine, che diventa causa di ossessione e attaccamento morboso verso chiunque dimostri anche solo un po' di affetto; l'incapacità di provare un qualsiasi sentimento, che porta alla sperimentazione delle azioni più estreme, dall'autolesionismo all'omicidio, pur trovare uno scampo.
Il motivo per cui la godibilità di quest'opera è sicuramente limitata è proprio il finale, che in perfetto stile CLAMP, è avventato, non conclude per niente la serie e rimanda ad un'altra opera, cioè X/1999, per poter vedere la serie conclusa. Quindi, nonostante "Tokyo Babylon" mi sia davvero piaciuto, dalla trama ai personaggi e dal disegno alla regia, mi sento di assegnare solo un 8, con un bel po' di rammarico.
In una Tokyo che come Babilonia corre inesorabilmente verso la propria fine si svolgono le vicende narrate in questo ennesimo capolavoro delle CLAMP.
Subaru e Hokuto Sumeragi, due gemelli appartenenti ad una delle più potenti famiglie di omnyouji del Giappone, vivono nella capitale, dove Subaru "lavora" occupandosi di tutti i fenomeni paranormali che minacciano la vita del Paese. E saranno proprio i casi del giovane protagonista a fungere da ossatura dell'opera - fornendo al lettore continui spunti di riflessione sulla vita e sui comportamenti umani - assieme ai misteri che avvolgono Seisshiro Sakurazuka, giovane veterinario amico dei gemelli, che sembra fatalmente attratto da Subaru.
Tutto fino ad una conclusione ricca di colpi di scena, in pieno stile CLAMP, che può piacere o meno, ma che di certo non lasciare il lettore indifferente.
Passando ad un'analisi più stringente dell'opera, fiore all'occhiello di TK è, a mio avviso, la capacità di far riflettere il lettore su tanti temi che interessano la vita di tutti, ma con una chiarezza, una semplicità e una capacità di creare interesse che non ti aspetti in un "semplice" manga. Questo a mio avviso lo rende l'opera migliore delle CLAMP e credo che se ne siano rese conto le stesse autrici, se hanno poi cercato (malamente) di replicare con XXXHoLiC.
Poi c'è la storia. Originale, interessante e con personaggi ben costruiti. Non ci dimentichiamo il coraggio, per delle autrici molto mainstream, di scegliere, agli inizi degli anni '90, due protagonisti evidentemente omosessuali. Cifra presente praticamente in tutte le opere CLAMP, anche antecedenti a questa (Rg Veda).
Bellissimi anche i disegni. Personalmente apprezzo molto questo stile un po' acerbo delle autrici, che preferisco enormemente a quello dei loro ultimi lavori (Tsubasa e Holic).
Infine, per chiudere il capitolo "pro", c'è l'ottima edizione italiana della D/Visual, con sovraccoperta, doppio miniposter interno a colori e note esplicative dei dei termini e delle espressioni maggiormente legati alla cultura giapponese. In questo senso non ci si può lamentare del prezzo abbastanza alto (6,90€), ma proporzionato all'alta qualità dell'edizione.
Fatte tutte queste premesse, viene da chiedersi: perché un 9 e non un 10? Semplice: per il finale! Intanto perché il colpo di scena, per quanto assolutamente inimmaginabile nel contenuto, non è esattamente in aspettato. Senza spoilerare nulla, si capisce dal primo volume che Seisshiro è un personaggio ambiguo. E poi diciamocelo: le CLAMP sanno fare di meglio in questo senso (Rg Veda, Rayearth 1 e 2).
In secondo luogo, perché, come è stato detto e ridetto, un vero e proprio finale di Tokyo Babylon non esiste, visto che la sua conclusione la ritroveremo in X.
Ciò detto, ribadisco che TK è, a mio avviso, il miglior lavoro delle CLAMP. Lo consiglio a chiunque voglia leggere qualcosa che lo faccia riflettere, commuovere, arrabbiare e stupire. Non perdetevelo!
Subaru e Hokuto Sumeragi, due gemelli appartenenti ad una delle più potenti famiglie di omnyouji del Giappone, vivono nella capitale, dove Subaru "lavora" occupandosi di tutti i fenomeni paranormali che minacciano la vita del Paese. E saranno proprio i casi del giovane protagonista a fungere da ossatura dell'opera - fornendo al lettore continui spunti di riflessione sulla vita e sui comportamenti umani - assieme ai misteri che avvolgono Seisshiro Sakurazuka, giovane veterinario amico dei gemelli, che sembra fatalmente attratto da Subaru.
Tutto fino ad una conclusione ricca di colpi di scena, in pieno stile CLAMP, che può piacere o meno, ma che di certo non lasciare il lettore indifferente.
Passando ad un'analisi più stringente dell'opera, fiore all'occhiello di TK è, a mio avviso, la capacità di far riflettere il lettore su tanti temi che interessano la vita di tutti, ma con una chiarezza, una semplicità e una capacità di creare interesse che non ti aspetti in un "semplice" manga. Questo a mio avviso lo rende l'opera migliore delle CLAMP e credo che se ne siano rese conto le stesse autrici, se hanno poi cercato (malamente) di replicare con XXXHoLiC.
Poi c'è la storia. Originale, interessante e con personaggi ben costruiti. Non ci dimentichiamo il coraggio, per delle autrici molto mainstream, di scegliere, agli inizi degli anni '90, due protagonisti evidentemente omosessuali. Cifra presente praticamente in tutte le opere CLAMP, anche antecedenti a questa (Rg Veda).
Bellissimi anche i disegni. Personalmente apprezzo molto questo stile un po' acerbo delle autrici, che preferisco enormemente a quello dei loro ultimi lavori (Tsubasa e Holic).
Infine, per chiudere il capitolo "pro", c'è l'ottima edizione italiana della D/Visual, con sovraccoperta, doppio miniposter interno a colori e note esplicative dei dei termini e delle espressioni maggiormente legati alla cultura giapponese. In questo senso non ci si può lamentare del prezzo abbastanza alto (6,90€), ma proporzionato all'alta qualità dell'edizione.
Fatte tutte queste premesse, viene da chiedersi: perché un 9 e non un 10? Semplice: per il finale! Intanto perché il colpo di scena, per quanto assolutamente inimmaginabile nel contenuto, non è esattamente in aspettato. Senza spoilerare nulla, si capisce dal primo volume che Seisshiro è un personaggio ambiguo. E poi diciamocelo: le CLAMP sanno fare di meglio in questo senso (Rg Veda, Rayearth 1 e 2).
In secondo luogo, perché, come è stato detto e ridetto, un vero e proprio finale di Tokyo Babylon non esiste, visto che la sua conclusione la ritroveremo in X.
Ciò detto, ribadisco che TK è, a mio avviso, il miglior lavoro delle CLAMP. Lo consiglio a chiunque voglia leggere qualcosa che lo faccia riflettere, commuovere, arrabbiare e stupire. Non perdetevelo!
E' sicuramente una delle opere migliori delle CLAMP tuttavia il mio voto non è altissimo, cercherò di spiegare il perché.
La trama prende le mosse da una Tokyo contesa dai culti sciamanici locali, in particolare la potente famiglia Sumeragi dedita alla protezione dell'intero Giappone, e la setta di efferati assassini Sakurazukamori che ha il proprio credo solo nell'assassinio immotivato.
Subaru e sua sorella gemella Hokuto si trovano a Tokyo come ultimi discendenti della famiglia Sumeragi con l'imperativo di proteggere la città dalle forze del male grazie al potere da omnyogi di Subaru. I due fratelli sono ospitati da Seishiro Sakurazuka, apparentemente un mite veterinario che non condivide nulla della crudeltà del clan Sakurazukamori e che pare follemente innamorato di Subaru nonostante sia un ragazzo - Seischiro stesso dirà che per un puro caso la persona di cui si è innamorata è un ragazzo ma questo non cambia molto le cose, forse rifacendosi alla dottrina della pederastia greca.
In una Tokyo che il titolo stesso suggerisce sempre più simile all'antica città di Babilonia - che ricordiamo nella Bibbia era la metafora stessa del male - Subaru deve impegnare le sue conoscenze dell'arte sciamanica per rispondere ai casi che di volta in volta gli saranno affidati dai clienti. In tutti i casi che Subaru si troverà a risolvere ci sarà sempre l'intervento - nel bene o nel male - di Seishiro che apparirà tutt'altro rispetto al mite veterinario per cui viene inizialmente presentato..
E il sogno ricorrente che insegue Subaru durante la notte, in cui si parla di una "scommessa" effettuata quando ancora era un bambino con una persona di cui non ricorderà le fattezze se non nell'ultimo volume..
E soprattutto sua nonna che gli intima di temere come nemico mortale il discendente dei Sakurazukamori, da cui non deve mai farsi vedere senza guanti..
Tokyo Baylon è un'opera di spessore. La sola intima connessione al vero capolavoro delle CLAMP, "X-1999", suggerisce un'attenta lettura per cercare di capire da dove ha inizio questo scontro, in una Tokyo sempre più simile alla città dominata dal male, Babilonia. Il rapporto complicatissimo tra Subaru e Seishiro è troppo grande per essere racchiuso in questa sola opera e infatti vedrà ampia discussione in X-1999 dove, finalmente, ci sarà l'epilogo.
Già, perché la pecca di "Tokyo Babylon" è la mancanza di un finale vero e proprio. Se volete sapere cosa ne sarà dei due contendenti Sumeragi e Sakurazukamori dovrete immergervi in quell'opera favolosa che è X-1999. "Babylon" è più una introduzione, qualcosa da cui prendere le mosse e da sviluppare in una serie molto più corposa e che racchiude tutto ciò che accade nella nuova Babilonia..
Disegni a dir poco spettacolari, intere tavole da ammirare per interi minuti. Se leggerete "Babylon" partendo dal concetto per cui quest'opera non finirà, ma vi servirà per capire il background in cui scoppierà la fine del mondo nel 1999...Allora non ne rimarrete affatto delusi.
La trama prende le mosse da una Tokyo contesa dai culti sciamanici locali, in particolare la potente famiglia Sumeragi dedita alla protezione dell'intero Giappone, e la setta di efferati assassini Sakurazukamori che ha il proprio credo solo nell'assassinio immotivato.
Subaru e sua sorella gemella Hokuto si trovano a Tokyo come ultimi discendenti della famiglia Sumeragi con l'imperativo di proteggere la città dalle forze del male grazie al potere da omnyogi di Subaru. I due fratelli sono ospitati da Seishiro Sakurazuka, apparentemente un mite veterinario che non condivide nulla della crudeltà del clan Sakurazukamori e che pare follemente innamorato di Subaru nonostante sia un ragazzo - Seischiro stesso dirà che per un puro caso la persona di cui si è innamorata è un ragazzo ma questo non cambia molto le cose, forse rifacendosi alla dottrina della pederastia greca.
In una Tokyo che il titolo stesso suggerisce sempre più simile all'antica città di Babilonia - che ricordiamo nella Bibbia era la metafora stessa del male - Subaru deve impegnare le sue conoscenze dell'arte sciamanica per rispondere ai casi che di volta in volta gli saranno affidati dai clienti. In tutti i casi che Subaru si troverà a risolvere ci sarà sempre l'intervento - nel bene o nel male - di Seishiro che apparirà tutt'altro rispetto al mite veterinario per cui viene inizialmente presentato..
E il sogno ricorrente che insegue Subaru durante la notte, in cui si parla di una "scommessa" effettuata quando ancora era un bambino con una persona di cui non ricorderà le fattezze se non nell'ultimo volume..
E soprattutto sua nonna che gli intima di temere come nemico mortale il discendente dei Sakurazukamori, da cui non deve mai farsi vedere senza guanti..
Tokyo Baylon è un'opera di spessore. La sola intima connessione al vero capolavoro delle CLAMP, "X-1999", suggerisce un'attenta lettura per cercare di capire da dove ha inizio questo scontro, in una Tokyo sempre più simile alla città dominata dal male, Babilonia. Il rapporto complicatissimo tra Subaru e Seishiro è troppo grande per essere racchiuso in questa sola opera e infatti vedrà ampia discussione in X-1999 dove, finalmente, ci sarà l'epilogo.
Già, perché la pecca di "Tokyo Babylon" è la mancanza di un finale vero e proprio. Se volete sapere cosa ne sarà dei due contendenti Sumeragi e Sakurazukamori dovrete immergervi in quell'opera favolosa che è X-1999. "Babylon" è più una introduzione, qualcosa da cui prendere le mosse e da sviluppare in una serie molto più corposa e che racchiude tutto ciò che accade nella nuova Babilonia..
Disegni a dir poco spettacolari, intere tavole da ammirare per interi minuti. Se leggerete "Babylon" partendo dal concetto per cui quest'opera non finirà, ma vi servirà per capire il background in cui scoppierà la fine del mondo nel 1999...Allora non ne rimarrete affatto delusi.
Tokyo Babylon è una delle prime opere delle geniali Clamp, risale ormai al lontano 1990, in Italia è stata pubblicata dalla Planet Manga in un'edizione discreta di sette volumi, e più recentemente da D/Books.
I protagonisti di questa storia sono solo tre, il giovane esorcista Subaru, la sua sorella gemella Hokuto e il bel tenebroso veterinario Seishiro, vicino di casa dei due ragazzi. Subaru è il tipico bravo ragazzo pronto a sacrificare la sua vita, i suoi sogni pur di aiutare chi si trova in difficoltà, è pronto a svolgere il suo ruolo di esorcista tramandato da generazioni dalla sua famiglia; la sorella invece è una ragazza allegra e spensierata che non ha nessun potere spirituale; per finire Seishiro, che a prima vista è molto premuroso verso i due gemelli e perdutamente innamorato di Subaru, pronto sempre a dichiarare il suo amore per il giovane ragazzo.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
La storia può essere divisa in due parti, nei primi tre volumi si assiste a storie autoconclusive dove Subaru deve proteggere Tokyo da spiriti maligni e aiutare un certo numero di persone che giocano con potenza oscure e ne pagano poi le conseguenze, nei restanti volumi invece si sviluppa la storia vera e propria, dove si verrà a sapere che in realtà Seishiro è uno spietato esorcista assassino e che aveva incontrato anni addietro Subaru; quest'ultimo lo aveva visto commettere un omicidio, ma Seishiro invece che uccidere all'istante il povero Subaru, fa con lui una strana scommessa, se un giorno quando i due si reincontreranno Subaru sarà in grado di far nascere un sentimento d'affetto nel cuore di pietra di Seishiro, quest'ultimo lo risparmierà. Subaru sfortunatamente non ricorderà più nulla dell'incontro e della scommessa fatta con Seishiro, infatti quest'ultimo cancellerà la memoria del giovane esorcista. Man mano, con il passare del tempo, l'ignaro Subaru si legherà sempre di più a Seishiro fino ad innamorarsi di lui, però alla fine scoprirà la sconvolgente verità su Seishiro e solo la sorella Hokuto, sacrificando la sua vita, riuscirà a salvare il fratello dal perfido assassino.
Purtroppo il manga non ha un vero e proprio finale, infatti per conoscere il destino di Subaru e Seishiro si dovrà aspettare di leggere X 1999, dove ritroviamo i due ragazzi ancore l'uno contro l'altro e dove forse le autrici ci fanno capire che Seishiro in realtà prova qualcosa per Subaru. La bravura delle Clamp è di costruire una storia cupa e triste che ti lascia un po' con l'amaro in bocca, ma che ti sconvolge e che ti lascia a bocca aperta per come si sviluppa fino alla fine, infatti mai mi sarei immaginato che la storia finisse in quel modo, il colpo di scena finale sulla vera natura di Seishiro è qualcosa di sconvolgente, il sacrificio di Hokuto è qualcosa di straziante, e la disperazione di Subaru, che se da una parte era riuscito a trovare la persona da amare e aveva aperto il suo cuore a Seishiro dall'altra deve però fare i conti con la realtà, lascia una tristezza profonda nel cuore del lettore.
<b>[Fine spoiler.]</b>
I disegni come al solito sono stupendi e rifiniti nei minimi dettagli, le ambientazioni sono molto cupe e scure e c'è un abbondante uso del nero giustificato sicuramente dalle atmosfere cupe, ma non mancano elementi vivaci e colorati come gli stravaganti vestiti indossati da Hokuto. Il voto che si merita questo manga è sicuramente un bel 10, storia struggente e drammatica da rileggere più volte.
I protagonisti di questa storia sono solo tre, il giovane esorcista Subaru, la sua sorella gemella Hokuto e il bel tenebroso veterinario Seishiro, vicino di casa dei due ragazzi. Subaru è il tipico bravo ragazzo pronto a sacrificare la sua vita, i suoi sogni pur di aiutare chi si trova in difficoltà, è pronto a svolgere il suo ruolo di esorcista tramandato da generazioni dalla sua famiglia; la sorella invece è una ragazza allegra e spensierata che non ha nessun potere spirituale; per finire Seishiro, che a prima vista è molto premuroso verso i due gemelli e perdutamente innamorato di Subaru, pronto sempre a dichiarare il suo amore per il giovane ragazzo.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
La storia può essere divisa in due parti, nei primi tre volumi si assiste a storie autoconclusive dove Subaru deve proteggere Tokyo da spiriti maligni e aiutare un certo numero di persone che giocano con potenza oscure e ne pagano poi le conseguenze, nei restanti volumi invece si sviluppa la storia vera e propria, dove si verrà a sapere che in realtà Seishiro è uno spietato esorcista assassino e che aveva incontrato anni addietro Subaru; quest'ultimo lo aveva visto commettere un omicidio, ma Seishiro invece che uccidere all'istante il povero Subaru, fa con lui una strana scommessa, se un giorno quando i due si reincontreranno Subaru sarà in grado di far nascere un sentimento d'affetto nel cuore di pietra di Seishiro, quest'ultimo lo risparmierà. Subaru sfortunatamente non ricorderà più nulla dell'incontro e della scommessa fatta con Seishiro, infatti quest'ultimo cancellerà la memoria del giovane esorcista. Man mano, con il passare del tempo, l'ignaro Subaru si legherà sempre di più a Seishiro fino ad innamorarsi di lui, però alla fine scoprirà la sconvolgente verità su Seishiro e solo la sorella Hokuto, sacrificando la sua vita, riuscirà a salvare il fratello dal perfido assassino.
Purtroppo il manga non ha un vero e proprio finale, infatti per conoscere il destino di Subaru e Seishiro si dovrà aspettare di leggere X 1999, dove ritroviamo i due ragazzi ancore l'uno contro l'altro e dove forse le autrici ci fanno capire che Seishiro in realtà prova qualcosa per Subaru. La bravura delle Clamp è di costruire una storia cupa e triste che ti lascia un po' con l'amaro in bocca, ma che ti sconvolge e che ti lascia a bocca aperta per come si sviluppa fino alla fine, infatti mai mi sarei immaginato che la storia finisse in quel modo, il colpo di scena finale sulla vera natura di Seishiro è qualcosa di sconvolgente, il sacrificio di Hokuto è qualcosa di straziante, e la disperazione di Subaru, che se da una parte era riuscito a trovare la persona da amare e aveva aperto il suo cuore a Seishiro dall'altra deve però fare i conti con la realtà, lascia una tristezza profonda nel cuore del lettore.
<b>[Fine spoiler.]</b>
I disegni come al solito sono stupendi e rifiniti nei minimi dettagli, le ambientazioni sono molto cupe e scure e c'è un abbondante uso del nero giustificato sicuramente dalle atmosfere cupe, ma non mancano elementi vivaci e colorati come gli stravaganti vestiti indossati da Hokuto. Il voto che si merita questo manga è sicuramente un bel 10, storia struggente e drammatica da rileggere più volte.
Tokyo babylon è la prima opera delle Clamp che leggo, e mi ha letteralmente fatta innamorare di queste autrici e del loro stile, facendomi ripromettere di recuperare anche le altre loro opere.
Tokyo Babylon parla di Subaru, un ragazzo che svolge una professione particolare: è una sorta di esorcista dotato di forti poteri spirituali, il cui compito è quello di "salvare" e aiutare le anime dei morti rimasti in terra. In particolar modo Subaru è il tredicesimo capo della famiglia Sumeragi, che conosce le arti sciamaniche e che utilizza esclusivamente a fin di bene. Subaru ha una sorella gemella, Hokuto, a lui fortemente legata; mentre Subaru è un ragazzo estremamente sensibile, Hokuto ha una personalità molto più forte. Nel manga troviamo un altro personaggio, Seishiro, che si dichiara innamorato di Subaru, ma solo in un secondo momento scopriremo cosa si cela dietro questo atteggiamento.
Nei primi numeri il manga è più che altro costituito da una serie di episodi autoconclusivi, episodi in cui ci viene mostrato in cosa consiste il lavoro di Subaru e che io ho particolarmente apprezzato, sia per i temi trattati e sia per come le Clamp li hanno affrontati, in quanto comunque le Clamp non ti risparmiano niente, ti mostrano le cose nella loro cruda realtà riuscendo a scuotere gli animi dei lettori - almeno con me ci sono riuscite. Non nascondo di aver pianto davanti alcune scene particolarmente forti dal punto di vista emotivo, e di essermi fermata a riflettere sull'animo umano.
Da circa il quarto volume la storia poi prende sempre più piede, in quanto cominciano a infittirsi i misteri attorno la figura di Seishiro e al suo legame con Subaru. Gli ultimi volumi in particolare sono davvero appassionanti, anche se, mi duole dirlo, il manga non ha un finale. Praticamente il vero finale di Tokyo Babylon si trova in un'altra opera delle autrici (incompleta per giunta!), che sarebbe X. Questo, per chi come me si è appassionata a questo manga, è davvero frustrante, una storia non si può lasciare in sospeso così! Comunque mi sento ugualmente di consigliarlo.
Tokyo Babylon è un manga che deve essere letto a prescindere dal fatto che il finale sia un non finale, anche perché rimane sempre la speranza che le Clamp si decidano a pubblicare il finale di X, rendendo felici noi lettori. Finisco col dire che il personaggio che più mi ha colpito è Subaru, un ragazzo con una sensibilità unica che fa proprie le sofferenze altru e che per aiutare gli altri e per non farli soffrire farebbe di tutto. Una lettura profonda, assolutamente da leggere.
Tokyo Babylon parla di Subaru, un ragazzo che svolge una professione particolare: è una sorta di esorcista dotato di forti poteri spirituali, il cui compito è quello di "salvare" e aiutare le anime dei morti rimasti in terra. In particolar modo Subaru è il tredicesimo capo della famiglia Sumeragi, che conosce le arti sciamaniche e che utilizza esclusivamente a fin di bene. Subaru ha una sorella gemella, Hokuto, a lui fortemente legata; mentre Subaru è un ragazzo estremamente sensibile, Hokuto ha una personalità molto più forte. Nel manga troviamo un altro personaggio, Seishiro, che si dichiara innamorato di Subaru, ma solo in un secondo momento scopriremo cosa si cela dietro questo atteggiamento.
Nei primi numeri il manga è più che altro costituito da una serie di episodi autoconclusivi, episodi in cui ci viene mostrato in cosa consiste il lavoro di Subaru e che io ho particolarmente apprezzato, sia per i temi trattati e sia per come le Clamp li hanno affrontati, in quanto comunque le Clamp non ti risparmiano niente, ti mostrano le cose nella loro cruda realtà riuscendo a scuotere gli animi dei lettori - almeno con me ci sono riuscite. Non nascondo di aver pianto davanti alcune scene particolarmente forti dal punto di vista emotivo, e di essermi fermata a riflettere sull'animo umano.
Da circa il quarto volume la storia poi prende sempre più piede, in quanto cominciano a infittirsi i misteri attorno la figura di Seishiro e al suo legame con Subaru. Gli ultimi volumi in particolare sono davvero appassionanti, anche se, mi duole dirlo, il manga non ha un finale. Praticamente il vero finale di Tokyo Babylon si trova in un'altra opera delle autrici (incompleta per giunta!), che sarebbe X. Questo, per chi come me si è appassionata a questo manga, è davvero frustrante, una storia non si può lasciare in sospeso così! Comunque mi sento ugualmente di consigliarlo.
Tokyo Babylon è un manga che deve essere letto a prescindere dal fatto che il finale sia un non finale, anche perché rimane sempre la speranza che le Clamp si decidano a pubblicare il finale di X, rendendo felici noi lettori. Finisco col dire che il personaggio che più mi ha colpito è Subaru, un ragazzo con una sensibilità unica che fa proprie le sofferenze altru e che per aiutare gli altri e per non farli soffrire farebbe di tutto. Una lettura profonda, assolutamente da leggere.
Il mio primo manga letto delle CLAMP e devo dire che grazie ad esso mi cimenterò nella lettura di altre loro opere famose come X 1999 e xxxHolic.
Detto questo inizio a dire che questo manga non mi ha particolarmente colpito sin dall'inzio, anzi tutt'altro.
Parte molto lentamente raccontando la storia di Subaru Sumeragi, un potente stregone che con i suoi poteri si pone a salvaguardia del Giappone. Il resto della trama lo vedrete da voi.
Il genere è shojo/shonen-ai, ma non si tratta di una storia d'amore/omosessuale tra il bello di turno e l'innamorato perso; il tutto gira attorno ad un mix di mistero, amore, paura e tradimenti che vedranno proprio Subaru protagonista con la partecipazione di sua sorella Hokuto e il suo amico Seishiro, dove quest'ultimo sembra amorevole e generoso nei confronti di Subaru ma in realtà è una copertura che cela una realtà a dir poco spaventosa.
I disegni sono molto ben riusciti ed espressivi anche se difficilmente riuscivo a distinguere Subaru e Hokuto perché identici.
L'unica pecca, se così si può dire, è il finale "aperto, perché per chi non lo sapesse il manga prosegue nell'opera X, e questo mi ha lasciato un po' perplesso.
Nel complesso è un ottimo manga che consiglio di leggere agli amanti del genere.
Detto questo inizio a dire che questo manga non mi ha particolarmente colpito sin dall'inzio, anzi tutt'altro.
Parte molto lentamente raccontando la storia di Subaru Sumeragi, un potente stregone che con i suoi poteri si pone a salvaguardia del Giappone. Il resto della trama lo vedrete da voi.
Il genere è shojo/shonen-ai, ma non si tratta di una storia d'amore/omosessuale tra il bello di turno e l'innamorato perso; il tutto gira attorno ad un mix di mistero, amore, paura e tradimenti che vedranno proprio Subaru protagonista con la partecipazione di sua sorella Hokuto e il suo amico Seishiro, dove quest'ultimo sembra amorevole e generoso nei confronti di Subaru ma in realtà è una copertura che cela una realtà a dir poco spaventosa.
I disegni sono molto ben riusciti ed espressivi anche se difficilmente riuscivo a distinguere Subaru e Hokuto perché identici.
L'unica pecca, se così si può dire, è il finale "aperto, perché per chi non lo sapesse il manga prosegue nell'opera X, e questo mi ha lasciato un po' perplesso.
Nel complesso è un ottimo manga che consiglio di leggere agli amanti del genere.
Siamo negli anni '90, nella città di Tokyo, assistiamo alla vita quotidiana dei due gemelli Subaru e Hokuto, insieme al loro amico Seishiro, alle prese con la particolare professione del giovane Subaru, infatti quest'ultimo è un Onmyouji, ovvero un potente "sciamano" capace di purificare e aiutare gli spiriti attraverso la sua pratica shintoista.
Tokyo Babylon si incentra sulle storie delle singole persone che svolgono la vita di tutti i giorni nella capitale del Giappone. Come già preannunciato, Subaru è praticante dell'Onmyouji, nonché il tredicesimo capofamiglia della famiglia Sumeragi, che da generazioni si dedica alla protezione del Giappone, riguardo i casi che coinvolgono gli spiriti e altre componenti sovrannaturali.
La leggera quanto lineare introduzione non convince pienamente riguardo gli obiettivi proposti dalla serie, tuttavia nel finale del primo numero verrà introdotto un mistero che spingerà alla lettura del manga.
Nei volumi seguenti Tokyo Babylon comincerà ad esibire la sua vera natura, dove verrà coinvolta una forte componente drammatica che viene perfettamente accompagnata con gli elementi quali o spiritismo e il sovrannaturale. Infatti il protagonista non è il solito spaccone, devoto alla purificazione/liberazione degli spiriti con la violenza, anzi, cercherà di comprendere i motivi che spingono gli spiriti a provocare dei problemi nel mondo dei vivi e di capire cosa li ha ridotti in questo stato. Il tutto verrà ovviamente interpretato attraverso dei semplici dialoghi tra il protagonista e per appunto gli spiriti; il tutto darà vita ad un vero e proprio viaggio introspettivo, che porterà il protagonista e i suoi compagni a conoscere le tristi storie riguardanti le singole persone che incontrerà e la loro vita nella capitale di Tokyo.
Il manga tende a denunciare e ad esporre quello che è il male che affligge la società moderna, verranno trattati casi come: suicidi, un conflitto familiare, un assassinio ignorato dalla legge e molto altro. L'obiettivo di Tokyo Babylon è quello di portarci ad un contatto ravvicinato con le vittime, per comprendere il loro dolore e la loro tristezza, poiché sono loro stesse ad essere coinvolte nell'accaduto. Ma saranno la freddezza e la violenza psicologica a delineare ed intensificare la forte componente drammatica che intercorre tra i capitoli della serie, al punto da rappresentare dei temi particolarmente spinosi, che raramente ho avuto modo di vedere nei manga. Il tutto verrà presentato nella classica, ma poco rispettata formula delle storie autoconclusive, anche se insieme ad esse ci sarà una storia principale, in cui si creerà un misterioso legame tra Seishiro e Subaru.
I personaggi principali, che ci accompagneranno nei meandri della società di Tokyo, sono i due gemelli Sumeragi insieme al veterinario Seishiro. Dall'introduzione ovviamente non ispirano una grande fiducia, ma il loro carattere e le loro riflessioni si riveleranno una componente degna di nota all'interno della serie.
Pur essendo un esperto praticante delle magie shintoiste, Subaru è un giovane ragazzo dal carattere sensibile e carico di compassione, che farà di tutto per aiutare il prossimo e condividerà le sofferenze con le numerose persone che incontrerà, vive o morte che siano, inoltre sarà proprio per colpa del suo carattere che si ritroverà a soffrire di fronte ai numerosi eventi e alle scelte che dovrà fare in alcuni di essi. Subaru può essere definito un vero e proprio martire, che condivide le sofferenze del prossimo nel tentativo di porre rimedio ad esse.
Insieme al protagonista principale, abbiamo la sorella gemella Hokuto, che si farà notare per i suoi abiti esaltanti quanto il suo carattere, capace di non rendere eccessivamente pesanti i toni della serie.
Infine abbiamo Seishiro, un ragazzo giovane e deciso che sembra essersi preso una cotta per Subaru, tuttavia nel corso della storia principale, per quanto prevedibile possa risultare il suo carattere, ci verrà posto l'interrogativo sul perché di tale comportamento e cosa nasconde veramente.
I disegni mettono in risalto l'ordinarietà dell'aspetto dei personaggi, poiché vivono nella Tokyo degli anni '90; non ci saranno abiti assurdi ogni dove e capelli lunghi e luminosi ovunque, vedremo invece l'esatto contrario. Il tutto ovviamente non andrà ad intaccare la bellezza che si può trovare nello stile del gruppo CLAMP.
Non mancheranno i vestiti assurdi quanto geniali di Hokuto; da menzionare le copertine, che presentano Subaru con indosso una serie di vestiti altamente particolari, che mostrano una piacevole sintonia con l'effetto monocolore che introduce ogni singolo volume.
La bellezza dell'innocenza e della purezza che si può trovare nei visi delle numerose persone che popolano Tokyo, riesce a creare un effetto alquanto particolare con il loro carattere e il loro comportamento, inoltre bisogna specificare che non tutti esibiranno un fisico forte e gioviale, non mancheranno alcune donne, dotate di un volto altamente provato dallo stress che le sta distruggendo.
Inizialmente ero riluttante all'acquisto del manga a causa della presenza dello shonen-ai, tuttavia l'amore che lega Seishiro e Subaru non verrà enfantizzato in modo tale da risultare invadente, inoltre non si vedrà niente di particolarmente profondo tra i due protagonisti, al massimo si assisterà a qualche piccola gag o un leggero contatto tra i due protagonisti, che non andrà mai oltre il prestabilito. Fondamentalmente la relazione tra i due protagonisti è solo un piccolo extra, che non va a diventare la tematica principale del manga.
Anche se il prezzo risulta proibitivo, la d/visual ha sfornato un'edizione che merita i soldi per l'acquisto: un ottima rilegatura insieme ad una sovraccoperta ed un miniposter, da menzionare il glossario che si può trovare alla fine del volume, che ci spiega i numerosi riferimenti alla cultura generale giapponese che viene spesso menzionata dai protagonisti.
Tokyo Babylon presenta un finale aperto, che è soltanto un preludio che introduce il lettore al sequel, ovvero X, poiché si assiste ad una società che sta incominciando il suo viaggio verso la sua fine a causa dei suoi vizi e della sua violenza, un male, che per appunto troverà una manifestazione più tangibile e violenta nel sequel. Tuttavia rimane un manga degno di nota per la bellezza delle storie autoconclusive, che lo rende meritevole dell'acquisto.
Tokyo Babylon si incentra sulle storie delle singole persone che svolgono la vita di tutti i giorni nella capitale del Giappone. Come già preannunciato, Subaru è praticante dell'Onmyouji, nonché il tredicesimo capofamiglia della famiglia Sumeragi, che da generazioni si dedica alla protezione del Giappone, riguardo i casi che coinvolgono gli spiriti e altre componenti sovrannaturali.
La leggera quanto lineare introduzione non convince pienamente riguardo gli obiettivi proposti dalla serie, tuttavia nel finale del primo numero verrà introdotto un mistero che spingerà alla lettura del manga.
Nei volumi seguenti Tokyo Babylon comincerà ad esibire la sua vera natura, dove verrà coinvolta una forte componente drammatica che viene perfettamente accompagnata con gli elementi quali o spiritismo e il sovrannaturale. Infatti il protagonista non è il solito spaccone, devoto alla purificazione/liberazione degli spiriti con la violenza, anzi, cercherà di comprendere i motivi che spingono gli spiriti a provocare dei problemi nel mondo dei vivi e di capire cosa li ha ridotti in questo stato. Il tutto verrà ovviamente interpretato attraverso dei semplici dialoghi tra il protagonista e per appunto gli spiriti; il tutto darà vita ad un vero e proprio viaggio introspettivo, che porterà il protagonista e i suoi compagni a conoscere le tristi storie riguardanti le singole persone che incontrerà e la loro vita nella capitale di Tokyo.
Il manga tende a denunciare e ad esporre quello che è il male che affligge la società moderna, verranno trattati casi come: suicidi, un conflitto familiare, un assassinio ignorato dalla legge e molto altro. L'obiettivo di Tokyo Babylon è quello di portarci ad un contatto ravvicinato con le vittime, per comprendere il loro dolore e la loro tristezza, poiché sono loro stesse ad essere coinvolte nell'accaduto. Ma saranno la freddezza e la violenza psicologica a delineare ed intensificare la forte componente drammatica che intercorre tra i capitoli della serie, al punto da rappresentare dei temi particolarmente spinosi, che raramente ho avuto modo di vedere nei manga. Il tutto verrà presentato nella classica, ma poco rispettata formula delle storie autoconclusive, anche se insieme ad esse ci sarà una storia principale, in cui si creerà un misterioso legame tra Seishiro e Subaru.
I personaggi principali, che ci accompagneranno nei meandri della società di Tokyo, sono i due gemelli Sumeragi insieme al veterinario Seishiro. Dall'introduzione ovviamente non ispirano una grande fiducia, ma il loro carattere e le loro riflessioni si riveleranno una componente degna di nota all'interno della serie.
Pur essendo un esperto praticante delle magie shintoiste, Subaru è un giovane ragazzo dal carattere sensibile e carico di compassione, che farà di tutto per aiutare il prossimo e condividerà le sofferenze con le numerose persone che incontrerà, vive o morte che siano, inoltre sarà proprio per colpa del suo carattere che si ritroverà a soffrire di fronte ai numerosi eventi e alle scelte che dovrà fare in alcuni di essi. Subaru può essere definito un vero e proprio martire, che condivide le sofferenze del prossimo nel tentativo di porre rimedio ad esse.
Insieme al protagonista principale, abbiamo la sorella gemella Hokuto, che si farà notare per i suoi abiti esaltanti quanto il suo carattere, capace di non rendere eccessivamente pesanti i toni della serie.
Infine abbiamo Seishiro, un ragazzo giovane e deciso che sembra essersi preso una cotta per Subaru, tuttavia nel corso della storia principale, per quanto prevedibile possa risultare il suo carattere, ci verrà posto l'interrogativo sul perché di tale comportamento e cosa nasconde veramente.
I disegni mettono in risalto l'ordinarietà dell'aspetto dei personaggi, poiché vivono nella Tokyo degli anni '90; non ci saranno abiti assurdi ogni dove e capelli lunghi e luminosi ovunque, vedremo invece l'esatto contrario. Il tutto ovviamente non andrà ad intaccare la bellezza che si può trovare nello stile del gruppo CLAMP.
Non mancheranno i vestiti assurdi quanto geniali di Hokuto; da menzionare le copertine, che presentano Subaru con indosso una serie di vestiti altamente particolari, che mostrano una piacevole sintonia con l'effetto monocolore che introduce ogni singolo volume.
La bellezza dell'innocenza e della purezza che si può trovare nei visi delle numerose persone che popolano Tokyo, riesce a creare un effetto alquanto particolare con il loro carattere e il loro comportamento, inoltre bisogna specificare che non tutti esibiranno un fisico forte e gioviale, non mancheranno alcune donne, dotate di un volto altamente provato dallo stress che le sta distruggendo.
Inizialmente ero riluttante all'acquisto del manga a causa della presenza dello shonen-ai, tuttavia l'amore che lega Seishiro e Subaru non verrà enfantizzato in modo tale da risultare invadente, inoltre non si vedrà niente di particolarmente profondo tra i due protagonisti, al massimo si assisterà a qualche piccola gag o un leggero contatto tra i due protagonisti, che non andrà mai oltre il prestabilito. Fondamentalmente la relazione tra i due protagonisti è solo un piccolo extra, che non va a diventare la tematica principale del manga.
Anche se il prezzo risulta proibitivo, la d/visual ha sfornato un'edizione che merita i soldi per l'acquisto: un ottima rilegatura insieme ad una sovraccoperta ed un miniposter, da menzionare il glossario che si può trovare alla fine del volume, che ci spiega i numerosi riferimenti alla cultura generale giapponese che viene spesso menzionata dai protagonisti.
Tokyo Babylon presenta un finale aperto, che è soltanto un preludio che introduce il lettore al sequel, ovvero X, poiché si assiste ad una società che sta incominciando il suo viaggio verso la sua fine a causa dei suoi vizi e della sua violenza, un male, che per appunto troverà una manifestazione più tangibile e violenta nel sequel. Tuttavia rimane un manga degno di nota per la bellezza delle storie autoconclusive, che lo rende meritevole dell'acquisto.
Nel 1990 nasce dalla mente delle CLAMP, geniale o malata a seconda dei punti di vista, una nuova opera ambigua, cupa e soprattutto violenta, che solo con la futura serie di X 1999 troverà una conclusione.
Nella moderna città di Tokyo vivono i due gemelli Hokuto e Subaru, gli ultimi discendenti della famiglia Sumeragi di cui Subaru è il futuro capofamiglia destinato a prendere il titolo di Onmyuoji, ovvero uno sciamano in grado di cacciare gli spiriti maligni, ma sul suo passato vige il ricordo di una promessa pericolosa che presto arriverà al termine. Con loro c’è anche Seishiro, un veterinario che mostra un’eccessiva simpatia per Subaru ed in un modo o nell’altro finisce per essere sempre presente.
La storia si apre in modo non proprio accattivante, le prime situazioni non risultano particolarmente profonde o drammatiche ma sono ottime per spiegare il compito di Subaru e i sentimenti di Seishiro, e l’atmosfera cupa e malinconica e spezzata continuamente da troppe gag di stampo yaoi che a tanti lettori potrebbero far storcere il naso. Solo successivamente l’opera entra nel vivo, con storie autoconclusive di stampo noir che offrono un’atmosfera pesante, argomenti moderni e delicati e soprattutto un’incredibile profondità emotiva ed etica, che saranno un veicolo perfetto per portare al lettore non solo emozioni e riflessioni, ma anche la eccellente caratterizzazione di Subaru e dei due comprimari, peccato che Hokuto venga spesso lasciata in secondo piano visto che spesso e volentieri risulta il personaggio più carismatico, intuitivo e soprattutto intelligente.
Tutto procede sulla falsariga dei racconti autoconclusivi lasciando quasi totalmente da parte la trama, che viene levigata di tanto in tanto e solo nel finale trova veramente posto per un’evoluzione, un finale che non mancherà di stupire. Per quanto il colpo di scena più grosso è facilmente intuibile e comprensibile sin dalle prime tavole ci saranno altre situazioni che faranno veramente rizzare i capelli sulla nuca per quanto colpiranno il lettore. Peccato che la storia non si concluda, difatti dopo la sequenza conclusiva shockante trovano posto due brevi flashback, per completare meglio il tutto, ed un ultima storia che lascia intuire quanto il tutto sia ancora aperto.
L’opera quindi non si chiude? Nì, visto che questo è solo il preludio a quel grande affresco dipinto sotto il nome di X 1999 dove i personaggi di Tokyo Babylon torneranno in scena.
I disegni delle CLAMP sono sempre una garanzia. Il tratto pulito e sicuro regala tavole pulite e ordinate dominate soprattutto dai neri e dai retini dalle tinte scure, in modo da avere pagine pesanti che sottolineano la triste atmosfera. Non mancheranno le simbologie e soprattutto le tavole più evocative che ancora una volta sottolineano la bravura del gruppo nel creare scene memorabili e significative.
Ottima la caratterizzazione dei personaggi ma ancor di più quella degli spiriti, non solo per lo stile di disegno morbido e fluente ma anche per l’accuratissimo lavoro di retini.
Inaspettate le scene sanguinose, soprattutto verso il finale, che regalano al tutto un’aria ancora più pesante e violenta.
In Italia l’opera è arrivata in due edizioni, la prima targata Panini Comics è andata esaurita, solo anni dopo ha visto la luce una ristampa grazie alla D-Visual. Quest’ultima edizione tiene fede a quella originale in ogni aspetto, dalle copertine alle tavole che non hanno subito il minimo ritocco, nemmeno per le onomatopee, rigorosamente non tradotte. I dialoghi invece sembrano adattati in modo sbrigativo e semplicistico. Materialmente invece l’opera si pone su ottimi livelli, sia per la rilegatura resistente che per le pagine, giallastre, dalla buona grammatura e l’ottima stampa.
Il difetto più pesante dell’opera è in conclusione la trama, vagamente accennata e approfondita in un paio di occasioni, il tutto con un finale molto aperto. Quindi perché leggerlo? Per le storie che fanno da sfondo al tutto, vicende tristi, drammatiche e incredibilmente reali, nonostante l’occulto, che ci faranno emozionare, riflettere che colpiranno duramente il lettore.
Nella moderna città di Tokyo vivono i due gemelli Hokuto e Subaru, gli ultimi discendenti della famiglia Sumeragi di cui Subaru è il futuro capofamiglia destinato a prendere il titolo di Onmyuoji, ovvero uno sciamano in grado di cacciare gli spiriti maligni, ma sul suo passato vige il ricordo di una promessa pericolosa che presto arriverà al termine. Con loro c’è anche Seishiro, un veterinario che mostra un’eccessiva simpatia per Subaru ed in un modo o nell’altro finisce per essere sempre presente.
La storia si apre in modo non proprio accattivante, le prime situazioni non risultano particolarmente profonde o drammatiche ma sono ottime per spiegare il compito di Subaru e i sentimenti di Seishiro, e l’atmosfera cupa e malinconica e spezzata continuamente da troppe gag di stampo yaoi che a tanti lettori potrebbero far storcere il naso. Solo successivamente l’opera entra nel vivo, con storie autoconclusive di stampo noir che offrono un’atmosfera pesante, argomenti moderni e delicati e soprattutto un’incredibile profondità emotiva ed etica, che saranno un veicolo perfetto per portare al lettore non solo emozioni e riflessioni, ma anche la eccellente caratterizzazione di Subaru e dei due comprimari, peccato che Hokuto venga spesso lasciata in secondo piano visto che spesso e volentieri risulta il personaggio più carismatico, intuitivo e soprattutto intelligente.
Tutto procede sulla falsariga dei racconti autoconclusivi lasciando quasi totalmente da parte la trama, che viene levigata di tanto in tanto e solo nel finale trova veramente posto per un’evoluzione, un finale che non mancherà di stupire. Per quanto il colpo di scena più grosso è facilmente intuibile e comprensibile sin dalle prime tavole ci saranno altre situazioni che faranno veramente rizzare i capelli sulla nuca per quanto colpiranno il lettore. Peccato che la storia non si concluda, difatti dopo la sequenza conclusiva shockante trovano posto due brevi flashback, per completare meglio il tutto, ed un ultima storia che lascia intuire quanto il tutto sia ancora aperto.
L’opera quindi non si chiude? Nì, visto che questo è solo il preludio a quel grande affresco dipinto sotto il nome di X 1999 dove i personaggi di Tokyo Babylon torneranno in scena.
I disegni delle CLAMP sono sempre una garanzia. Il tratto pulito e sicuro regala tavole pulite e ordinate dominate soprattutto dai neri e dai retini dalle tinte scure, in modo da avere pagine pesanti che sottolineano la triste atmosfera. Non mancheranno le simbologie e soprattutto le tavole più evocative che ancora una volta sottolineano la bravura del gruppo nel creare scene memorabili e significative.
Ottima la caratterizzazione dei personaggi ma ancor di più quella degli spiriti, non solo per lo stile di disegno morbido e fluente ma anche per l’accuratissimo lavoro di retini.
Inaspettate le scene sanguinose, soprattutto verso il finale, che regalano al tutto un’aria ancora più pesante e violenta.
In Italia l’opera è arrivata in due edizioni, la prima targata Panini Comics è andata esaurita, solo anni dopo ha visto la luce una ristampa grazie alla D-Visual. Quest’ultima edizione tiene fede a quella originale in ogni aspetto, dalle copertine alle tavole che non hanno subito il minimo ritocco, nemmeno per le onomatopee, rigorosamente non tradotte. I dialoghi invece sembrano adattati in modo sbrigativo e semplicistico. Materialmente invece l’opera si pone su ottimi livelli, sia per la rilegatura resistente che per le pagine, giallastre, dalla buona grammatura e l’ottima stampa.
Il difetto più pesante dell’opera è in conclusione la trama, vagamente accennata e approfondita in un paio di occasioni, il tutto con un finale molto aperto. Quindi perché leggerlo? Per le storie che fanno da sfondo al tutto, vicende tristi, drammatiche e incredibilmente reali, nonostante l’occulto, che ci faranno emozionare, riflettere che colpiranno duramente il lettore.
Tokyo Babylon rimarrà una delle letture più piacevoli che abbia mai letto. Mi sono avvicinata a quest'opera dopo le diverse opinioni positive che avevo letto/sentito dire e visto che delle famose CLAMP avevo letto poco e niente mi sono comprata la ristampa delle d/visual.
La trama ruota attorno a Subaru Sumeragi, un ragazzo molto dolce e timido che nella vita esegue dei riti sciamanici affinché gli spiriti tormentati che infestano Tokyo possano trovare finalmente la pace che meritano. Ad affiancarlo in questa avventura ci saranno sua sorella Hokuto che, nonostante sia identica di aspetto al fratello, presenterà un carattere tutto pepe, e Seishiro Sakurazuka, un veterinario che ogni due vignette manifesterà in maniera scherzosa il suo amore per Subaru (facendo diventare quest'ultimo rosso come un peperone).
La trama nei primi numeri ci viene presentata in vari capitoli autoconclusivi, in cui percepiamo la grande bontà e purezza di Subaru nel venire incontro alle diverse anime dannate; in questi capitoli inoltre possiamo riscontrare diverse situazioni presenti tutt'ora in Giappone (come il costante problema del bullismo) che ci spingono a riflettere su le tante realtà che esistono intorno a noi. <b>[SPOILER!]</b> Dal quinto numero in poi inizia, a parer mio, la parte più avvincente di tutto il manga: le storie autoconclusive vanno ad interrompersi per dare spazio alla storia di Yuya, un bambino che fa la dialisi in ospedale. La madre di quest'ultimo tuttavia arriverà ad un punto in cui non riuscirà più a sostenere l'attuale situazione: in preda al panico/nervosismo verserà tutta la sua rabbia nei confronti di Subaru (che, data la sua enorme bontà, aveva già pensato di donare il rene al piccolo Yuya) a cui tuttavia farà da scudo Seishiro (che ci rimetterà un occhio). Da questo momento in poi l'amore di Subaru nei confronti di Seishiro, che inizialmente veniva quasi soffocato, si farà sempre più spazio nella trama e ci farà apprezzare ancora di più il nostro protagonista. (si percepisce che lo adoro?) <b>[Fine Spoiler]</b>
L'edizione della d/visual è impeccabile: ricca di note a fine albo e con alcune pagine lucide a colori al suo interno e ovviamente la sovraccopertina. L'opera in sé ovviamente la consiglio sia a chi vuole leggere qualcosa di diverso rispetto al solito shoujo scolastico e sia a chi vuole avvicinarsi alle Clamp e fare la conoscenza di personaggi dalla profonda introspezione come Subaru e i vari comprimari.
La trama ruota attorno a Subaru Sumeragi, un ragazzo molto dolce e timido che nella vita esegue dei riti sciamanici affinché gli spiriti tormentati che infestano Tokyo possano trovare finalmente la pace che meritano. Ad affiancarlo in questa avventura ci saranno sua sorella Hokuto che, nonostante sia identica di aspetto al fratello, presenterà un carattere tutto pepe, e Seishiro Sakurazuka, un veterinario che ogni due vignette manifesterà in maniera scherzosa il suo amore per Subaru (facendo diventare quest'ultimo rosso come un peperone).
La trama nei primi numeri ci viene presentata in vari capitoli autoconclusivi, in cui percepiamo la grande bontà e purezza di Subaru nel venire incontro alle diverse anime dannate; in questi capitoli inoltre possiamo riscontrare diverse situazioni presenti tutt'ora in Giappone (come il costante problema del bullismo) che ci spingono a riflettere su le tante realtà che esistono intorno a noi. <b>[SPOILER!]</b> Dal quinto numero in poi inizia, a parer mio, la parte più avvincente di tutto il manga: le storie autoconclusive vanno ad interrompersi per dare spazio alla storia di Yuya, un bambino che fa la dialisi in ospedale. La madre di quest'ultimo tuttavia arriverà ad un punto in cui non riuscirà più a sostenere l'attuale situazione: in preda al panico/nervosismo verserà tutta la sua rabbia nei confronti di Subaru (che, data la sua enorme bontà, aveva già pensato di donare il rene al piccolo Yuya) a cui tuttavia farà da scudo Seishiro (che ci rimetterà un occhio). Da questo momento in poi l'amore di Subaru nei confronti di Seishiro, che inizialmente veniva quasi soffocato, si farà sempre più spazio nella trama e ci farà apprezzare ancora di più il nostro protagonista. (si percepisce che lo adoro?) <b>[Fine Spoiler]</b>
L'edizione della d/visual è impeccabile: ricca di note a fine albo e con alcune pagine lucide a colori al suo interno e ovviamente la sovraccopertina. L'opera in sé ovviamente la consiglio sia a chi vuole leggere qualcosa di diverso rispetto al solito shoujo scolastico e sia a chi vuole avvicinarsi alle Clamp e fare la conoscenza di personaggi dalla profonda introspezione come Subaru e i vari comprimari.
Come poter non dare il massimo voto ad un'opera del genere. Il protagonista è il giovane Subaru il quale, detto molto semplicemente, è dotato ti poteri sciamanici in grado di scacciare spiriti e il suo lavoro è proprio questo. Ad accompagnarlo la sua sorella gemella Hokuto e un suo caro amico, Seishiro, che le proverà tutte per attirare gli interessi di Subaru. Sono a dir poco eccezionali le storie di vari misteri che si alternano e che spezzano la trama vera e propria. Queste storie molto coinvolgenti sono come pietre preziose incastonate in una trama particolare che ti prende e ti cattura fino all'ultimo. I momenti divertenti sono assicurati dagli sketch comici di cui si fa indiscussa protagonista l'esuberante Hokuto. Ma presto tutta l'atmosfera cambia e le verità vengono al pettine.
Tokyo Babylon è un'opera davvero molto particolare, ma soprattutto profonda, che ti tocca intimamente. L'edizione è di lusso e anche il prezzo ne è la prova, ma vale tutta la spesa. Certo, se non apprezzate il genere, se non volete una lettura troppo impegnativa che si concentra molto sulla focalizzazione psicologica dei personaggi, allora lasciate perdere.
Conclusione: un manga consigliato e ri-consigliato che ti rimane dentro. FANTASTICO. Voto: 10!
Tokyo Babylon è un'opera davvero molto particolare, ma soprattutto profonda, che ti tocca intimamente. L'edizione è di lusso e anche il prezzo ne è la prova, ma vale tutta la spesa. Certo, se non apprezzate il genere, se non volete una lettura troppo impegnativa che si concentra molto sulla focalizzazione psicologica dei personaggi, allora lasciate perdere.
Conclusione: un manga consigliato e ri-consigliato che ti rimane dentro. FANTASTICO. Voto: 10!
Mi dispiace parecchio stonare dalle altre recensioni, ma io a quest'opera assegno un 6. e ora spiego il perché:
non appena era uscito la mia ragazza me lo aveva regalato e allora lo lessi. Davvero bellissimo. La trama era davvero ben strutturata, i personaggi caratterizzati perfettamente (Hokuto è molto simpatica) e i disegni eccellenti. Inoltre la dose di mistero era decisamente abbondante (la famiglia di assassini, il fatto che Subaru non si potesse togliere i guanti, ecc...); cosa che spingeva a prendere sempre il prossimo numero. E allora perché dare un voto così basso? Ora arriva la nota dolente: il manga non finisce. Arrivi alla fine del settimo numero e proprio sul più bello il manga termina. Ti lascia in sospeso in una maniera inimmaginabile, e questo non lo accetto perché, a parer mio, il finale è una delle parti in assoluto più importanti di un manga e se questo non ti lascia soddisfatto allora il (in questo caso LE) mangaka ha fatto un errore madornale. Perciò posso dire questo in conclusione: il manga è decisamente ottimo; ma non riponete alcuna speranza nel finale, perché rimarreste a bocca asciutta proprio come me.
non appena era uscito la mia ragazza me lo aveva regalato e allora lo lessi. Davvero bellissimo. La trama era davvero ben strutturata, i personaggi caratterizzati perfettamente (Hokuto è molto simpatica) e i disegni eccellenti. Inoltre la dose di mistero era decisamente abbondante (la famiglia di assassini, il fatto che Subaru non si potesse togliere i guanti, ecc...); cosa che spingeva a prendere sempre il prossimo numero. E allora perché dare un voto così basso? Ora arriva la nota dolente: il manga non finisce. Arrivi alla fine del settimo numero e proprio sul più bello il manga termina. Ti lascia in sospeso in una maniera inimmaginabile, e questo non lo accetto perché, a parer mio, il finale è una delle parti in assoluto più importanti di un manga e se questo non ti lascia soddisfatto allora il (in questo caso LE) mangaka ha fatto un errore madornale. Perciò posso dire questo in conclusione: il manga è decisamente ottimo; ma non riponete alcuna speranza nel finale, perché rimarreste a bocca asciutta proprio come me.
<i>"BABILONIA
Antica città della Mesopotamia. Quando il re Hammurabi ne fece la capitale dell'impero, divenne il centro politico e culturale dell'oriente, ma la sua prosperità instillò il germe della superbia nei suoi abitanti. Essi decisero di sostituirsi a Dio innalzando una torre che arrivasse fino al cielo, ma Egli, adirato, abbatté la torre e confuse le loro lingue.
Babilonia, la città distrutta dall'ira divina..."</i>
Questo è l’incipit di Tokyo Babylon, un manga CLAMP serializzato dal 1990 al 1992 tramite uscite quadrimestrali alternate fra le riviste South e Wing.
Comparsi per la prima volta in una doujinshi intitolata Shoten, i personaggi di Subaru Sumeragi, sua sorella gemella Hokuto, e il misterioso Seishirou vennero poi selezionati dalle CLAMP come protagonisti della loro seguente pubblicazione. Inoltre, il futuro fumetto si sarebbe parzialmente discostato dall'attenzione quasi esclusiva posta sulle pratiche degli Onmyouji, i maestri dello yin e dello yang, adepti dell'Onmyoudou, una cosmologia ispirata alle teorie cinesi combinate a esorcismi di origine buddhista e shinto, tratti che comunque mantiene, per focalizzarsi in particolar modo sui disagi sociali che affliggono la moderna città di Tokyo, una Tokyo che, come Babilonia prima di lei, viene eletta a paradigma dei mali della società ed emblema del mondo intero per via dell’universalità dei sentimenti, delle ferite, dei sogni, dei dolori che innescano i meccanismi delle tragedie che han luogo sulle pagine di Tokyo Babylon e nella realtà.
La narrazione ruota intorno ai tre personaggi centrali: Subaru è il tredicesimo capostipite della famiglia Sumeragi, un clan specializzato nell’Onmyoudou che utilizza a fini benefici, in opposizione alla stirpe Sakurazukamori, che si serve delle stesse arti per uccidere indiscriminatamente innocenti. Di animo così introverso e generoso da non curarsi di se stesso pur di aiutare il prossimo, Subaru è un personaggio estremamente interessante, semplice ma complesso, spontaneo ma misterioso allo stesso tempo.
Hokuto è, come nella doujin, la sorella gemella di Subaru; tuttavia, a differenza del suo modello originario, Hokuto ha sì ricevuto l'addestramento necessario a divenire una Onmyouji, ma non possedendo spiccate attitudini sa utilizzare solo pochi incantesimi e una formula a cui solamente lei può far ricorso. Dalla personalità allegra e dinamica, gli hobby di Hokuto sono cercare di divenire una brava moglie, indossare abiti stravaganti e, non da ultimo, far fidanzare suo fratello con Seishirou.
Seishirou è invece il tradizionale uomo CLAMP: alto, con spalle larghissime, è una figura imponente in una contrapposizione con Subaru tanto fisica - Subaru ha dei tratti così delicati da venir spesso scambiato per una ragazza - tanto caratteriale, in quanto Seishirou è apparentemente diretto e bonario: così infatti si presenterà ai due gemelli, mentre lascerà da subito cadere la sua maschera davanti al lettore, che capirà in che modo Seishirou è la nemesi di Subaru...
Lo sviluppo di Tokyo Babylon è magistralmente orchestrato: i capitoli presentano un ritmo incalzante per rallentare in alcune parti più significative, grazie all’accorto gioco di correlazione tra i personaggi che non mancano mai di suscitare una forte empatia e nel lettore e fra loro stessi, generando un’atmosfera di traumatica e cinica umanità.
Tuttavia, se introdurre costantemente dei complementari aiuta ad acuire le singole disgrazie, asse portante del fumetto, ciò d’altra parte provoca un’eccessiva frammentazione episodica e una staticità dei protagonisti, il cui carattere rimane fermo alle premesse iniziali e conosce un exploit, soprattutto in Subaru, unicamente nelle ultime battute della storia.
In più, la risoluzione del conflitto finale, così potente e coinvolgente/sconvolgente, viene rinviata su X, che le mangaka avviarono in concomitanza al termine ormai prossimo di Tokyo Babylon, con non poca frustrazione da parte dell’acquirente.
Venendo al comparto grafico, sfogliando uno dei sette albi si manifesta chiaramente un deciso distacco rispetto alle altre monografie CLAMP, sia precedenti sia successive, come RG Veda e lo stesso X, poiché qui le autrici adottano uno stile meno dettagliato ed elaborato del consueto a favore di ambientazioni più essenziali, di un equilibrio fra il candore della carta e il colore della china, di movenze dei personaggi tali da rendere la lettura di Tokyo Babylon non lontana dalla visione di una pellicola cinematografica in bianco e nero ricca di continue citazioni alla cultura pop nipponica, e non solo, degli anni ’80/ inizi ‘90: rappresentativo, ma non certo unico, è il caso di un personaggio che porta il nome di una cantante reale di quegli anni.
L'edizione D/Books, che ha acquisito i diritti decaduti presso Panini Comics e su cui si basa la recensione, è di buona fattura: all’esterno, possiede una sovraccoperta in carta patinata che avvolge perfettamente il libretto; all’interno, vi è una pin-up e un doppio poster apribile che ritrae i tre protagonisti, il tutto sempre a colori e in carta rigida, mentre la restante è dello giusto spessore e bianco per mettere in risalto i disegni; infine, nelle ultime pagine di ciascun numero, si trovano approfondimenti circa le tecniche spiritiche (notevole quello sull’Onmyoudou con annessa bussola astronomica nel volume d’apertura), i riferimenti a film, luoghi geografici, catene di alimentari, etc., che costellano i dialoghi. Si tratta dunque di un'edizione pregevole, risultando in tankoubon gradevoli all’occhio e al tatto, compatti e morbidi da sfogliare, con un positivo rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, ho un’unica motivazione che mi trattiene dal considerare Tokyo Babylon, benché un ottimo manga, non consigliabile a chiunque: Tokyo Babylon è, contrariamente alle produzioni odierne consuete, un’opera estremamente impegnativa e lacerante in più punti, capace di spezzare diverse corde nell’anima dei suoi lettori. E, una volta varcata la porta del suo mondo, non si torna indietro. Mai più.
Antica città della Mesopotamia. Quando il re Hammurabi ne fece la capitale dell'impero, divenne il centro politico e culturale dell'oriente, ma la sua prosperità instillò il germe della superbia nei suoi abitanti. Essi decisero di sostituirsi a Dio innalzando una torre che arrivasse fino al cielo, ma Egli, adirato, abbatté la torre e confuse le loro lingue.
Babilonia, la città distrutta dall'ira divina..."</i>
Questo è l’incipit di Tokyo Babylon, un manga CLAMP serializzato dal 1990 al 1992 tramite uscite quadrimestrali alternate fra le riviste South e Wing.
Comparsi per la prima volta in una doujinshi intitolata Shoten, i personaggi di Subaru Sumeragi, sua sorella gemella Hokuto, e il misterioso Seishirou vennero poi selezionati dalle CLAMP come protagonisti della loro seguente pubblicazione. Inoltre, il futuro fumetto si sarebbe parzialmente discostato dall'attenzione quasi esclusiva posta sulle pratiche degli Onmyouji, i maestri dello yin e dello yang, adepti dell'Onmyoudou, una cosmologia ispirata alle teorie cinesi combinate a esorcismi di origine buddhista e shinto, tratti che comunque mantiene, per focalizzarsi in particolar modo sui disagi sociali che affliggono la moderna città di Tokyo, una Tokyo che, come Babilonia prima di lei, viene eletta a paradigma dei mali della società ed emblema del mondo intero per via dell’universalità dei sentimenti, delle ferite, dei sogni, dei dolori che innescano i meccanismi delle tragedie che han luogo sulle pagine di Tokyo Babylon e nella realtà.
La narrazione ruota intorno ai tre personaggi centrali: Subaru è il tredicesimo capostipite della famiglia Sumeragi, un clan specializzato nell’Onmyoudou che utilizza a fini benefici, in opposizione alla stirpe Sakurazukamori, che si serve delle stesse arti per uccidere indiscriminatamente innocenti. Di animo così introverso e generoso da non curarsi di se stesso pur di aiutare il prossimo, Subaru è un personaggio estremamente interessante, semplice ma complesso, spontaneo ma misterioso allo stesso tempo.
Hokuto è, come nella doujin, la sorella gemella di Subaru; tuttavia, a differenza del suo modello originario, Hokuto ha sì ricevuto l'addestramento necessario a divenire una Onmyouji, ma non possedendo spiccate attitudini sa utilizzare solo pochi incantesimi e una formula a cui solamente lei può far ricorso. Dalla personalità allegra e dinamica, gli hobby di Hokuto sono cercare di divenire una brava moglie, indossare abiti stravaganti e, non da ultimo, far fidanzare suo fratello con Seishirou.
Seishirou è invece il tradizionale uomo CLAMP: alto, con spalle larghissime, è una figura imponente in una contrapposizione con Subaru tanto fisica - Subaru ha dei tratti così delicati da venir spesso scambiato per una ragazza - tanto caratteriale, in quanto Seishirou è apparentemente diretto e bonario: così infatti si presenterà ai due gemelli, mentre lascerà da subito cadere la sua maschera davanti al lettore, che capirà in che modo Seishirou è la nemesi di Subaru...
Lo sviluppo di Tokyo Babylon è magistralmente orchestrato: i capitoli presentano un ritmo incalzante per rallentare in alcune parti più significative, grazie all’accorto gioco di correlazione tra i personaggi che non mancano mai di suscitare una forte empatia e nel lettore e fra loro stessi, generando un’atmosfera di traumatica e cinica umanità.
Tuttavia, se introdurre costantemente dei complementari aiuta ad acuire le singole disgrazie, asse portante del fumetto, ciò d’altra parte provoca un’eccessiva frammentazione episodica e una staticità dei protagonisti, il cui carattere rimane fermo alle premesse iniziali e conosce un exploit, soprattutto in Subaru, unicamente nelle ultime battute della storia.
In più, la risoluzione del conflitto finale, così potente e coinvolgente/sconvolgente, viene rinviata su X, che le mangaka avviarono in concomitanza al termine ormai prossimo di Tokyo Babylon, con non poca frustrazione da parte dell’acquirente.
Venendo al comparto grafico, sfogliando uno dei sette albi si manifesta chiaramente un deciso distacco rispetto alle altre monografie CLAMP, sia precedenti sia successive, come RG Veda e lo stesso X, poiché qui le autrici adottano uno stile meno dettagliato ed elaborato del consueto a favore di ambientazioni più essenziali, di un equilibrio fra il candore della carta e il colore della china, di movenze dei personaggi tali da rendere la lettura di Tokyo Babylon non lontana dalla visione di una pellicola cinematografica in bianco e nero ricca di continue citazioni alla cultura pop nipponica, e non solo, degli anni ’80/ inizi ‘90: rappresentativo, ma non certo unico, è il caso di un personaggio che porta il nome di una cantante reale di quegli anni.
L'edizione D/Books, che ha acquisito i diritti decaduti presso Panini Comics e su cui si basa la recensione, è di buona fattura: all’esterno, possiede una sovraccoperta in carta patinata che avvolge perfettamente il libretto; all’interno, vi è una pin-up e un doppio poster apribile che ritrae i tre protagonisti, il tutto sempre a colori e in carta rigida, mentre la restante è dello giusto spessore e bianco per mettere in risalto i disegni; infine, nelle ultime pagine di ciascun numero, si trovano approfondimenti circa le tecniche spiritiche (notevole quello sull’Onmyoudou con annessa bussola astronomica nel volume d’apertura), i riferimenti a film, luoghi geografici, catene di alimentari, etc., che costellano i dialoghi. Si tratta dunque di un'edizione pregevole, risultando in tankoubon gradevoli all’occhio e al tatto, compatti e morbidi da sfogliare, con un positivo rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, ho un’unica motivazione che mi trattiene dal considerare Tokyo Babylon, benché un ottimo manga, non consigliabile a chiunque: Tokyo Babylon è, contrariamente alle produzioni odierne consuete, un’opera estremamente impegnativa e lacerante in più punti, capace di spezzare diverse corde nell’anima dei suoi lettori. E, una volta varcata la porta del suo mondo, non si torna indietro. Mai più.
Tokyo Babylon è un manga creato dalle Clamp, nel lontano 1990. La trama gira in torno a Subaro, un onmyngi (non so se è scritto bene xD), cioè un specie di sciamano, di sua sorella Hokuto e di un uomo al quanto misterioso, Seishiro.
Nei primi sei numeri la storia gira in torno al lavoro svolto da Subaru, anche se come sottilissimo sfondo è presente la "vera" storia, mentre nell'ultimo numero arriverà la "conclusione" dei misteri e della storia di Tokyo Babylon. Ho messo conclusione tra virgolette perché questo manga non ha un vero e proprio finale: il finale di Tokyo Babylon è aperto e se uno vuole sapere come finisce realmente la storia deve leggere X/1999. Durante la durata del manga le Clamp riescono a creare quella suspance che tiene il lettore incollato al manga, tutto questo grazie a quel sottilissimo mistero che poi nell'ultimo numero colmo di azione verrà svelato. Tokyo Babylon viene classificato come shonen-ai, credo che questo sia molto azzeccato, ma penso, viste le storie che vengono raccontate e le riflessione che vengono fatte, che potremmo classificare questo manga come seinen.
I disegni del manga, come si può vedere dalle immagini qui accanto, non sono molto "belli", cioè in alcune tavole sono molto carni mentre in altre non lo sono per niente, diciamo che essendo una delle prime opere del gruppo ancora il disegno non riesce a raggiungere quella bellezza che caratterizza le opere disegnate in seguito, però comunque si lascia guardare. L'edizione che ho io è quella della d/visual, molto bella, con sovraccoperta e pagine a colori, davvero pregevole anche se il prezzo di 6.90€ è un po' troppo alto per il basso numero di pagine. Ma penso che ci si possa passare sopra visto il titolo e la storia narrata. Quindi consiglio a tutti l'acquisto di questa opera, perché non è il classico shojo scolastico che a molti non piace e non è neanche un manga pieno di combattimenti inutili ecc, quindi lo considero alla portata di tutti. Che dire, comprate Tokyo Babylon e quasi sicuramente sarete catturati dal suo mondo e non vedrete l ora di sapere la fine della storia.
Nei primi sei numeri la storia gira in torno al lavoro svolto da Subaru, anche se come sottilissimo sfondo è presente la "vera" storia, mentre nell'ultimo numero arriverà la "conclusione" dei misteri e della storia di Tokyo Babylon. Ho messo conclusione tra virgolette perché questo manga non ha un vero e proprio finale: il finale di Tokyo Babylon è aperto e se uno vuole sapere come finisce realmente la storia deve leggere X/1999. Durante la durata del manga le Clamp riescono a creare quella suspance che tiene il lettore incollato al manga, tutto questo grazie a quel sottilissimo mistero che poi nell'ultimo numero colmo di azione verrà svelato. Tokyo Babylon viene classificato come shonen-ai, credo che questo sia molto azzeccato, ma penso, viste le storie che vengono raccontate e le riflessione che vengono fatte, che potremmo classificare questo manga come seinen.
I disegni del manga, come si può vedere dalle immagini qui accanto, non sono molto "belli", cioè in alcune tavole sono molto carni mentre in altre non lo sono per niente, diciamo che essendo una delle prime opere del gruppo ancora il disegno non riesce a raggiungere quella bellezza che caratterizza le opere disegnate in seguito, però comunque si lascia guardare. L'edizione che ho io è quella della d/visual, molto bella, con sovraccoperta e pagine a colori, davvero pregevole anche se il prezzo di 6.90€ è un po' troppo alto per il basso numero di pagine. Ma penso che ci si possa passare sopra visto il titolo e la storia narrata. Quindi consiglio a tutti l'acquisto di questa opera, perché non è il classico shojo scolastico che a molti non piace e non è neanche un manga pieno di combattimenti inutili ecc, quindi lo considero alla portata di tutti. Che dire, comprate Tokyo Babylon e quasi sicuramente sarete catturati dal suo mondo e non vedrete l ora di sapere la fine della storia.
Bellissimo manga targato Clamp, uno dei primi di queste autrici.
La storia racconta le avventure del giovane sciamano Subaru Sumeragi, che caccia gli spiriti che non si sono riusciti a staccare da Tokyo a causa del rancore verso qualcosa o qualcuno. Compito di Subaru è quello di fare raggiungere loro l'aldilà. In questa avventura è accompagnato dalla sorella gemella, Hokuto, e da un sospetto veterinario di nome Seishiro Sakurazukamori, rampollo di un'altra famiglia di sciamani.
Negli ultimi numeri la storia si tinge invece di mistero, e si delineano le premesse che porteranno alla tragedia nell'ultimo volumetto della serie.
Lo stile di disegno è ancora piuttosto acerbo, e certe inquadrature non sono molto belle... tuttavia si inizia a delineare lo stile Clamp.
Un manga che consiglio soprattutto ai fan di X (nel quale è possibile leggere la fine della storia tra Seishiro e Subaru). Purtroppo la serie è difficilmente reperibile!
La storia racconta le avventure del giovane sciamano Subaru Sumeragi, che caccia gli spiriti che non si sono riusciti a staccare da Tokyo a causa del rancore verso qualcosa o qualcuno. Compito di Subaru è quello di fare raggiungere loro l'aldilà. In questa avventura è accompagnato dalla sorella gemella, Hokuto, e da un sospetto veterinario di nome Seishiro Sakurazukamori, rampollo di un'altra famiglia di sciamani.
Negli ultimi numeri la storia si tinge invece di mistero, e si delineano le premesse che porteranno alla tragedia nell'ultimo volumetto della serie.
Lo stile di disegno è ancora piuttosto acerbo, e certe inquadrature non sono molto belle... tuttavia si inizia a delineare lo stile Clamp.
Un manga che consiglio soprattutto ai fan di X (nel quale è possibile leggere la fine della storia tra Seishiro e Subaru). Purtroppo la serie è difficilmente reperibile!
Oh quanto amo questo manga che non è altro che il "prologo" del mio manga preferito, cioè X (quel manga è il più bello che io abbia mai letto, anche se purtroppo è un capolavoro ancora incompiuto). La storia è coinvolgente anche se la grafica risente ancora la premature "entrata in scena" del gruppo di fumettiste, ma comunque non si può certo dire che sia brutta! E' sempre il suo fascino. Non vedo l'ora che esca la ristampa già annunciata da mesi perché, purtroppo, non possiedo la prima edizione (quando è uscita io non ero ancora entrata nel mondo Clamp, me nemmeno in quello dei manga!) così potrò di nuovo godermi quel Sei-chan veterinario che mi ha fatto strabuzzare gli occhi quando lessi il primo volume di Tokyo Babylon dopo aver letto X... non riuscivo a riconoscerlo!
Opera capace di coniugare con grande efficacia un clima di costante e pungente tensione emotiva ad un filone prettamente paranormale ed esoterico, molto caro alle autrici e qui dotato di sfumature tanto lugubri quanto eleganti, investite di un fascino squisitamente surreale. Entro tali confini trovano spazio alcuni fra i ritratti più intensi e toccanti mai delineati in una storia clampica. Ritratti improntati su un realismo che non si risparmia strazianti vette di cinismo (letteralmente lacerante è l'episodio del nonnino maltrattato dalla figlia e dai nipoti, per non parlare di quello in cui l'anima di una bambina uccisa si rivolge alla madre, chiedendole di punire il suo assassino), ma che, tuttavia, si dimostra sempre capace di sfociare in uno struggente lirismo, non meno "forte" della propria controparte crudele, creando un raffinato ma spiazzante equilibrio.
Per non parlare, ovviamente, del carisma posseduto dai tre protagonisti, figure davvero complesse e ricche di sfaccettature, talvolta contrastanti fra loro ma, proprio per questo, capaci di trasmettere immagini ancora più umane e/o intriganti. Subaru è forse il Personaggio Clampico per eccellenza, in virtù della tragedia che ne muta l'animo genuinamente buono ed innocente (seppur velato da un'ombra di commovente malinconia) in un "cuore malato" che vive unicamente di una tormentata ma inesauribile passione, pur non perdendo l'originaria, ora divenuta dolorosa, delicatezza; per poi arrivare a Seishiro, La Morte gelida ed impietosa, il cui tradimento nei confronti di Subaru ben esprime la realtà contraddittoria e crudele tratteggiata durante l'intero corso dell'opera, facendosi portavoce di una perfidia sensuale ed ironica, quasi giocosa nella sua paradossale "purezza"... e che costituisce, con le numerose interpretazioni a cui resta aperta, un geniale preludio alla completa rivelazione del personaggio in X.
Per non parlare, ovviamente, del carisma posseduto dai tre protagonisti, figure davvero complesse e ricche di sfaccettature, talvolta contrastanti fra loro ma, proprio per questo, capaci di trasmettere immagini ancora più umane e/o intriganti. Subaru è forse il Personaggio Clampico per eccellenza, in virtù della tragedia che ne muta l'animo genuinamente buono ed innocente (seppur velato da un'ombra di commovente malinconia) in un "cuore malato" che vive unicamente di una tormentata ma inesauribile passione, pur non perdendo l'originaria, ora divenuta dolorosa, delicatezza; per poi arrivare a Seishiro, La Morte gelida ed impietosa, il cui tradimento nei confronti di Subaru ben esprime la realtà contraddittoria e crudele tratteggiata durante l'intero corso dell'opera, facendosi portavoce di una perfidia sensuale ed ironica, quasi giocosa nella sua paradossale "purezza"... e che costituisce, con le numerose interpretazioni a cui resta aperta, un geniale preludio alla completa rivelazione del personaggio in X.
Forse una delle migliori opere delle CLAMP (in più a X ha il pregio di essere conclusa). Personaggi formidabili, una storia che mette i brividi (specie il finale) sullo sfondo di uno "spaccato" del Giappone e delle sue problematiche. Il manga impressiona e provoca un subbuglio di sentimenti conflittuali, anche perché le vicende trattate sono esposte con una buona dose di coinvolgimento emotivo che può farti entrare in contrasto con i personaggi (tanto per dare l'idea di quanto le CLAMP riescano ad infondergli vita). Un peccato per l'andatura episodica che proprio non mi piace e qui e là ha un che di artificioso, ma che ha il pregio di essere tenuta insieme da un filo narrativo unitario che man mano si fa sempre più spesso fino ad imporsi sulla scena, e che si riflette anche nelle singole vicende dei personaggi "secondari". Difatti, man mano che il manga va avanti, i casi con cui Subaru entra in contatto saranno gradualmente sempre più tetri e pesanti, quasi a preludio della sorte che attende i protagonisti.
Sconvolgente. E' la sola parola che mi viene in mente. Le tematiche affrontate in questo manga, che pur essendo del '90 presenta situazioni che si possono trovare quotidianamente anche oggi, fanno sì che questo sia uno dei migliori prodotti concepiti dalla mente delle CLAMP.
La storia ruota intorno a Subaru Sumeragi, tredicesimo capofamiglia dei Sumeragi, che si occupa, grazie al suo potere spirituale, di esorcizzare spiriti. Con lui troviamo l'esuberante Hokuto, sua sorella gemella, e Seishiro Sakurazuka, un misterioso veterinario che si professa innamorato del protagonista.
Il manga è composto da una serie di episodi autoconclusivi che, mano a mano che andiamo avanti con la lettura, ci fanno capire sempre più cose dei misteriosi sogni che tormentano Subaru per poi arrivare ad un finale assolutamente... sconvolgente.
E' una storia che fa riflettere parecchio. Molto vera, in realtà. Ho letto tutti e sette i volumi in una mattinata e sono stata male per tutto il restante pomeriggio. Consigliato!
La storia ruota intorno a Subaru Sumeragi, tredicesimo capofamiglia dei Sumeragi, che si occupa, grazie al suo potere spirituale, di esorcizzare spiriti. Con lui troviamo l'esuberante Hokuto, sua sorella gemella, e Seishiro Sakurazuka, un misterioso veterinario che si professa innamorato del protagonista.
Il manga è composto da una serie di episodi autoconclusivi che, mano a mano che andiamo avanti con la lettura, ci fanno capire sempre più cose dei misteriosi sogni che tormentano Subaru per poi arrivare ad un finale assolutamente... sconvolgente.
E' una storia che fa riflettere parecchio. Molto vera, in realtà. Ho letto tutti e sette i volumi in una mattinata e sono stata male per tutto il restante pomeriggio. Consigliato!
È un capolavoro assoluto.
Non sono parole dette tanto per dire, ma il tema, la psicologia, il disegno, hanno fatto di Tokyo Babylon la seconda opera più affascinate delle CLAMP, seconda solo a X.
La storia è un continuo susseguirsi di strani sogni che riguardano il passato di Subaru Sumeragi e il lavoro di quest’ultimo, il quale è davvero insolito... infatti fa l’esorcista. Quest’opera si basa su menzogne, sadismo, speranza, amore e tradimenti, il tutto conditi da un finale shock che non riuscireste ad immaginare neanche sforzandovi al massimo.
È stato scritto che questo manga è uno shonen-ai (omosessualità maschile), però non troverete la classica storiella dove il protagonista figo è innamorato di un personaggio altrettanto figo e il tutto ruota attorno a questa storia d’amore, anzi, qui l’amore non è la cosa principale, anche perché al protagonista non interessa l’amore (per il momento) e il comportamento di Seishiro (il veterinario “innamorato di Subaru”) è in realtà una copertura che nasconde un qualcosa di terrificante e quando dico terrificante – credetemi – è davvero pesante.
Consigliabile per tutti, anche perché lo shonen-ai è solo una copertura, in realtà non ha quasi nulla del genere.
Non sono parole dette tanto per dire, ma il tema, la psicologia, il disegno, hanno fatto di Tokyo Babylon la seconda opera più affascinate delle CLAMP, seconda solo a X.
La storia è un continuo susseguirsi di strani sogni che riguardano il passato di Subaru Sumeragi e il lavoro di quest’ultimo, il quale è davvero insolito... infatti fa l’esorcista. Quest’opera si basa su menzogne, sadismo, speranza, amore e tradimenti, il tutto conditi da un finale shock che non riuscireste ad immaginare neanche sforzandovi al massimo.
È stato scritto che questo manga è uno shonen-ai (omosessualità maschile), però non troverete la classica storiella dove il protagonista figo è innamorato di un personaggio altrettanto figo e il tutto ruota attorno a questa storia d’amore, anzi, qui l’amore non è la cosa principale, anche perché al protagonista non interessa l’amore (per il momento) e il comportamento di Seishiro (il veterinario “innamorato di Subaru”) è in realtà una copertura che nasconde un qualcosa di terrificante e quando dico terrificante – credetemi – è davvero pesante.
Consigliabile per tutti, anche perché lo shonen-ai è solo una copertura, in realtà non ha quasi nulla del genere.