Miracle Girls
{Attenzione: sono presenti alcuni spoilers]
"Miracle Girls", nato dalla matita di Nami Akimoto nel 1990, venne pubblicato sulla rivista Nakayoshi ed è composto per un totale di 9 volumi. In Italia l’unica versione fisica che abbiamo del manga è nella collana di Amici. Ahimè nonostante siano state pubblicate opere alquanto discutibili, nessuna casa editrice si è degnata di ristampare questa perla. La fortuna sta che chi vorrebbe leggerlo, la collana Amici è facilmente reperibile (anche se molti pensano che sia il contrario e che sia costosa,quando in realtà non è affatto così).
La trama ha come protagoniste Tomomi e Mikage, due sorelle gemelle che hanno un aspetto identico, ma con due personalità totalmente differenti, infatti Tomomi è amante dello sport, pigra nello studio e ha una personalità molto attiva e quasi paragonabile ad un maschiaccio, diverso il caso di Mikage che è molto femminile, un carattere incredibilmente romantico ed è un genio nello studio. Sin da bambine hanno dei poteri paranormali, riescono non solo a comunicare telepaticamente ma possono teletrasportarsi ovunque loro vogliano solo tenendosi con entrambe le mani e avendo il loro cuore unito. I loro poteri li hanno tenuti nascosti per molti anni, fin quando per via di una situazione in particolare, verranno scoperte da Noda e Hideaki, che poi durante la storia diventeranno i loro rispettivi fidanzati. Vi anticipo che tutto quello che sto per dire in questa recensione, l’anime non lo ha trasposto, anzi non per uscire fuori tema ma voglio solo dirvi che l’anime e il manga sono due storie totalmente differenti, l’anime è solo una classica commercialata creata senza avere in mano una minima idea della sceneggiatura realizzando un miscuglio di cose senza avere la benché minima idea di dove andare a parare (pur avendo degli episodi che personalmente ho apprezzato) mentre il manga è tutt’altro. La storia si divide in tre parti: la prima parte parla dello sviluppo e della conoscenza delle loro relazioni, vengono poi quindi approfonditi i loro dubbi e la loro accettazione di dover rivelare a qualcuno per la prima volta l'esistenza dei loro poteri. Ma non solo,verranno messe in difficoltà dal professor Kagerua, un uomo che desidera diventare un bravo scienziato e rivelare l'esistenza dei poteri paranormali, ma che poi diventerà un loro alleato e sarà di grande aiuto in alcune situazioni.
La seconda parte vengono approfonditi alcuni dettagli sulle "Miracle Girls", cioè appunto sulle sorelle miracolose, e sulla scoperta che i loro poteri non sono nati affatto per caso, e a togliere alcuni dubbi sarà Masaki,un personaggio che all’inizio sarà negativo ma che poi si comprenderà meglio il suo ruolo, e l’arrivo di Mister X, il vero nemico della storia. La terza ed ultima parte è quella più attiva di tutta la trama, saranno protagonisti principali Mikage e Hideaki, la loro separazione, e tutti i misteri verranno svelati riguardo i loro poteri, il terzo incomodo sarà Marie, una principessa capricciosa e spesso crudele. Sono del parere che questo manga sia troppo sottovalutato, personalmente non mi piacciono per niente le illustrazioni a colori, ovviamente le copertine hanno una colorazione scolorita e monocolore, come se la Akimoto desse l’impressione che si annoiasse a colorare, mentre lo stile inizialmente non lo apprezzavo perché mi ricordava la “grande mangaka Naoko Takeuchi", ma fortunatamente ho fatto un sospiro di sollievo, perchè leggendo la storia arrivava a catturarti ed inizi ad amarlo perdendoti completamente nei suoi magnifici occhi, negli sguardi e nei fondali che la Akimoto riesce a creare magnificamente. La storia ha come contorno i poteri paranormali ma come sfondo principale vi è il romanticismo, e quanto spesso l’amore ci mette dinanzi a grandissime difficoltà! Miralce Girls insegna moltissimo per chi come me è grandissimo romantico,e questa storia non può far altro che catapultarti nel mondo magico e grazioso delle Miracle Girls. Le atmosfere spesso drammatiche e ingiuste, ti fanno apprendere quanto l’amore tra sorelle, l’amicizia vera e l’amore stesso possano essere dei valori così tanto solidi da essere indistruttibili nonostante ci possano essere delle difficoltà che ti mettono alla prova! Lo sviluppo dei personaggi, la maturità, il finale e il capitolo extra che conclude tutta la storia mi ha fatto arrivare a considerarlo uno dei miei manga preferiti, in quanto è riuscito ad emozionarmi a tal punto da farmi battere il cuore rendendo il finale perfetto! Io spero davvero con tutto il mio cuore che venga ristampato, perché si merita una riedizione, anche se ho i miei dubbi. Per via dello sviluppo perfetto, le atmosfere e i valori bellissimi che ha lasciato questo manga il mio voto è assolutamente un dieci pieno!
"Miracle Girls", nato dalla matita di Nami Akimoto nel 1990, venne pubblicato sulla rivista Nakayoshi ed è composto per un totale di 9 volumi. In Italia l’unica versione fisica che abbiamo del manga è nella collana di Amici. Ahimè nonostante siano state pubblicate opere alquanto discutibili, nessuna casa editrice si è degnata di ristampare questa perla. La fortuna sta che chi vorrebbe leggerlo, la collana Amici è facilmente reperibile (anche se molti pensano che sia il contrario e che sia costosa,quando in realtà non è affatto così).
La trama ha come protagoniste Tomomi e Mikage, due sorelle gemelle che hanno un aspetto identico, ma con due personalità totalmente differenti, infatti Tomomi è amante dello sport, pigra nello studio e ha una personalità molto attiva e quasi paragonabile ad un maschiaccio, diverso il caso di Mikage che è molto femminile, un carattere incredibilmente romantico ed è un genio nello studio. Sin da bambine hanno dei poteri paranormali, riescono non solo a comunicare telepaticamente ma possono teletrasportarsi ovunque loro vogliano solo tenendosi con entrambe le mani e avendo il loro cuore unito. I loro poteri li hanno tenuti nascosti per molti anni, fin quando per via di una situazione in particolare, verranno scoperte da Noda e Hideaki, che poi durante la storia diventeranno i loro rispettivi fidanzati. Vi anticipo che tutto quello che sto per dire in questa recensione, l’anime non lo ha trasposto, anzi non per uscire fuori tema ma voglio solo dirvi che l’anime e il manga sono due storie totalmente differenti, l’anime è solo una classica commercialata creata senza avere in mano una minima idea della sceneggiatura realizzando un miscuglio di cose senza avere la benché minima idea di dove andare a parare (pur avendo degli episodi che personalmente ho apprezzato) mentre il manga è tutt’altro. La storia si divide in tre parti: la prima parte parla dello sviluppo e della conoscenza delle loro relazioni, vengono poi quindi approfonditi i loro dubbi e la loro accettazione di dover rivelare a qualcuno per la prima volta l'esistenza dei loro poteri. Ma non solo,verranno messe in difficoltà dal professor Kagerua, un uomo che desidera diventare un bravo scienziato e rivelare l'esistenza dei poteri paranormali, ma che poi diventerà un loro alleato e sarà di grande aiuto in alcune situazioni.
La seconda parte vengono approfonditi alcuni dettagli sulle "Miracle Girls", cioè appunto sulle sorelle miracolose, e sulla scoperta che i loro poteri non sono nati affatto per caso, e a togliere alcuni dubbi sarà Masaki,un personaggio che all’inizio sarà negativo ma che poi si comprenderà meglio il suo ruolo, e l’arrivo di Mister X, il vero nemico della storia. La terza ed ultima parte è quella più attiva di tutta la trama, saranno protagonisti principali Mikage e Hideaki, la loro separazione, e tutti i misteri verranno svelati riguardo i loro poteri, il terzo incomodo sarà Marie, una principessa capricciosa e spesso crudele. Sono del parere che questo manga sia troppo sottovalutato, personalmente non mi piacciono per niente le illustrazioni a colori, ovviamente le copertine hanno una colorazione scolorita e monocolore, come se la Akimoto desse l’impressione che si annoiasse a colorare, mentre lo stile inizialmente non lo apprezzavo perché mi ricordava la “grande mangaka Naoko Takeuchi", ma fortunatamente ho fatto un sospiro di sollievo, perchè leggendo la storia arrivava a catturarti ed inizi ad amarlo perdendoti completamente nei suoi magnifici occhi, negli sguardi e nei fondali che la Akimoto riesce a creare magnificamente. La storia ha come contorno i poteri paranormali ma come sfondo principale vi è il romanticismo, e quanto spesso l’amore ci mette dinanzi a grandissime difficoltà! Miralce Girls insegna moltissimo per chi come me è grandissimo romantico,e questa storia non può far altro che catapultarti nel mondo magico e grazioso delle Miracle Girls. Le atmosfere spesso drammatiche e ingiuste, ti fanno apprendere quanto l’amore tra sorelle, l’amicizia vera e l’amore stesso possano essere dei valori così tanto solidi da essere indistruttibili nonostante ci possano essere delle difficoltà che ti mettono alla prova! Lo sviluppo dei personaggi, la maturità, il finale e il capitolo extra che conclude tutta la storia mi ha fatto arrivare a considerarlo uno dei miei manga preferiti, in quanto è riuscito ad emozionarmi a tal punto da farmi battere il cuore rendendo il finale perfetto! Io spero davvero con tutto il mio cuore che venga ristampato, perché si merita una riedizione, anche se ho i miei dubbi. Per via dello sviluppo perfetto, le atmosfere e i valori bellissimi che ha lasciato questo manga il mio voto è assolutamente un dieci pieno!
Fino alla seconda metà degli anni ’90 gli shojo manga non riuscivano ad attrarre nient’altro che un pubblico di nicchia: la Granata aveva provato il genere con Versailles no bara e si era fermata lì, la Star Comics aveva fatto magri risultati con Georgie e Caro fratello, e per sicurezza Reyearth delle Clamp lo aveva fatto uscire nella rivista contenitore Young, "Il mensile del fantastico". Poi tutto cambiò nel 1997 con Planet Manga che inizia a tradurre shojo e con i Kappa Boys che non vogliono essere da meno. La loro risposta all’assalto avversario è un’altra rivista contenitore: Amici.
Uno dei manga proposti in collaborazione con la Kodansha era Miracle Girls, la storia di due sorelle gemelle che quando stanno insieme hanno poteri speciali: la telepatia, la telecinesi e infine il teletrasporto.
Sembra strano ma delle tre parti di cui si compone il manga la parte che preferisco è la prima, una storia d’amore scolastica con le protagoniste Tomomi e Mikage che si innamorano di Noda e Kurashige. Il primo il ragazzo più carino del fumetto, grande sportivo, il secondo sportivo anche lui ma anche ottimo studente nonché senpai del club di chimica di Mikage. Infatti le due gemelle sono diversissime: Tomomi è una grande sportiva, si veste moderna ed è un maschiaccio, la seconda è più femminile, usa le gonne ed è un genio… ma spesso si distrae negli esperimenti e fa saltare in aria l’aula di chimica. L’avversario della prima parte è il Prof. Kageura, il quale non è veramente cattivo ma vuol dimostrare che esistono gli esper e i fenomeni paranormali.
Nella seconda parte e nella terza il fumetto tralascia l’ambientazione scolastica e si internazionalizza portando le nostre belle gemelline fuori dal Giappone per finire in Europa… nel fantomatico regno di Diamas, un’isola vicina alla Scozia dove entreranno in scena altre due gemelle cresciute una lontano dall’altra. Una un generale intenzionato a fare un golpe, l'altra uno scienziato (Mr. X) dalle grandi mire. In queste parti la storia d'amore delle gemelle si stempera un po’ ma non scompare, anzi è l’amore per i loro ragazzi e dell'una per l'altra che permette alle ragazze di vincere gli agguerriti nemici.
Devo ammettere di aver preferito il manga all’anime che era stato trasmesso su Italia 1: i personaggi sono più kawaii anche se la storia che fonde commedia romantica, majokko e spy story, è pressoché identica. Pur non essendo un capolavoro è comunque una storia godibile.
Uno dei manga proposti in collaborazione con la Kodansha era Miracle Girls, la storia di due sorelle gemelle che quando stanno insieme hanno poteri speciali: la telepatia, la telecinesi e infine il teletrasporto.
Sembra strano ma delle tre parti di cui si compone il manga la parte che preferisco è la prima, una storia d’amore scolastica con le protagoniste Tomomi e Mikage che si innamorano di Noda e Kurashige. Il primo il ragazzo più carino del fumetto, grande sportivo, il secondo sportivo anche lui ma anche ottimo studente nonché senpai del club di chimica di Mikage. Infatti le due gemelle sono diversissime: Tomomi è una grande sportiva, si veste moderna ed è un maschiaccio, la seconda è più femminile, usa le gonne ed è un genio… ma spesso si distrae negli esperimenti e fa saltare in aria l’aula di chimica. L’avversario della prima parte è il Prof. Kageura, il quale non è veramente cattivo ma vuol dimostrare che esistono gli esper e i fenomeni paranormali.
Nella seconda parte e nella terza il fumetto tralascia l’ambientazione scolastica e si internazionalizza portando le nostre belle gemelline fuori dal Giappone per finire in Europa… nel fantomatico regno di Diamas, un’isola vicina alla Scozia dove entreranno in scena altre due gemelle cresciute una lontano dall’altra. Una un generale intenzionato a fare un golpe, l'altra uno scienziato (Mr. X) dalle grandi mire. In queste parti la storia d'amore delle gemelle si stempera un po’ ma non scompare, anzi è l’amore per i loro ragazzi e dell'una per l'altra che permette alle ragazze di vincere gli agguerriti nemici.
Devo ammettere di aver preferito il manga all’anime che era stato trasmesso su Italia 1: i personaggi sono più kawaii anche se la storia che fonde commedia romantica, majokko e spy story, è pressoché identica. Pur non essendo un capolavoro è comunque una storia godibile.
Ho letto questo manga spinta dalla nostalgia per l'anime che guardai da bambina, ma devo dire che, a fronte di un confronto tra la versione originale e quella animata, preferisco di gran lunga la seconda. Innegabile la bellezza dei disegni dell'Akimoto, un tratto e uno stile che mi ricorda vagamente quello della Takeuchi (autrice di Sailor Moon), con occhi grandi e brillanti, visi puliti e cura nei dettagli, armonia nelle proporzioni ed essenzialità, ma la storia a mio parere risulta essere altalenante.
La storia narra di Tomomi e Mikage (Terry e Maggie nella versione italiana dell'anime), due sorelle gemelle dalla personalità completamente opposta: Maggie è una ragazza romantica e tranquilla, ama poco lo sport, indossa sempre vestiti molto femminili e preferisce trascorrere le sue giornate svolgendo attività che impegnano solo la mente; Terry al contrario si comporta come un vero maschiaccio e si veste in maniera molto più vivace, trendy oserei dire, essendo anche molto vivace ed adrenalinica. Praticamente, uguali solo dal punto di vista estetico e nient'altro. Ma ciò che rende queste due ragazze uniche e che le unisce in maniera indissolubile è il fatto di avere un segreto: sono dotate di poteri paranormali e hanno la capacità di teletrasportarsi ovunque vogliano unendo tra loro i mignoli della mano sinistra, inoltre possono comunicare una con l'altra telepaticamente e hanno anche limitati poteri di telecinesi. Questa straordinaria capacità delle gemelle darà a loro e ai rispettivi partner non pochi grattacapo, infatti durante il corso della storia le protagoniste non mancheranno di vivere una serie di divertenti avventure e di inciampare in pericoli e difficoltà, generati soprattutto da persone intenzionate a sfruttare il segreto delle ragazze per i propri loschi tornaconto (come il professor Shinichiro Kageura, bizzarro e strampalato studioso di scienze e di poteri extrasensoriali).
Tutto sommato la storia è molto carina, in alcune parti un po' lenta ma bilanciata da alcuni episodi veramente simpatici ed appassionanti, soprattutto ho apprezzato molto la parte finale quando si recano all'estero e incontrano altre due gemelle con le loro stesse potenzialità. Non lo considero un vero e proprio capolavoro, diciamo che lo ricordo con particolare interesse per il fatto che anch'io ho una gemella e di conseguenza posso comprendere con grande empatia il legame che unisce Tomomi e Mikage, anche se purtroppo non abbiamo anche noi gli stessi poteri che hanno loro, che peccato!
Obiettivamente mi sento di consigliarlo a chi ricorda con affetto e nostalgia l'anime, a chi vuole dare uno sguardo a una storia che nel suo piccolo è stata di grande successo in passato e che continua a rimanere nella memoria di coloro che hanno già goduto della sua bellezza e della particolarità della storia.
Dategli una chance, penso sinceramente che l'opera la meriti. Di sicuro vi piacerà.
La storia narra di Tomomi e Mikage (Terry e Maggie nella versione italiana dell'anime), due sorelle gemelle dalla personalità completamente opposta: Maggie è una ragazza romantica e tranquilla, ama poco lo sport, indossa sempre vestiti molto femminili e preferisce trascorrere le sue giornate svolgendo attività che impegnano solo la mente; Terry al contrario si comporta come un vero maschiaccio e si veste in maniera molto più vivace, trendy oserei dire, essendo anche molto vivace ed adrenalinica. Praticamente, uguali solo dal punto di vista estetico e nient'altro. Ma ciò che rende queste due ragazze uniche e che le unisce in maniera indissolubile è il fatto di avere un segreto: sono dotate di poteri paranormali e hanno la capacità di teletrasportarsi ovunque vogliano unendo tra loro i mignoli della mano sinistra, inoltre possono comunicare una con l'altra telepaticamente e hanno anche limitati poteri di telecinesi. Questa straordinaria capacità delle gemelle darà a loro e ai rispettivi partner non pochi grattacapo, infatti durante il corso della storia le protagoniste non mancheranno di vivere una serie di divertenti avventure e di inciampare in pericoli e difficoltà, generati soprattutto da persone intenzionate a sfruttare il segreto delle ragazze per i propri loschi tornaconto (come il professor Shinichiro Kageura, bizzarro e strampalato studioso di scienze e di poteri extrasensoriali).
Tutto sommato la storia è molto carina, in alcune parti un po' lenta ma bilanciata da alcuni episodi veramente simpatici ed appassionanti, soprattutto ho apprezzato molto la parte finale quando si recano all'estero e incontrano altre due gemelle con le loro stesse potenzialità. Non lo considero un vero e proprio capolavoro, diciamo che lo ricordo con particolare interesse per il fatto che anch'io ho una gemella e di conseguenza posso comprendere con grande empatia il legame che unisce Tomomi e Mikage, anche se purtroppo non abbiamo anche noi gli stessi poteri che hanno loro, che peccato!
Obiettivamente mi sento di consigliarlo a chi ricorda con affetto e nostalgia l'anime, a chi vuole dare uno sguardo a una storia che nel suo piccolo è stata di grande successo in passato e che continua a rimanere nella memoria di coloro che hanno già goduto della sua bellezza e della particolarità della storia.
Dategli una chance, penso sinceramente che l'opera la meriti. Di sicuro vi piacerà.
Sono d'accordo con quanto ha scritto Kotaro, con la differenza che a me la prima parte del manga ha preso tantissimo. Pur essendo (all'inizio) il classico shoujo di amore fra i banchi di scuola, era molto bello l'elemento delle 2 gemelle e dei loro poteri come il teletrasporto.
A me il manga ha cominciato davvero a pesare quando l'azione si svolge altrove, specialmente la parte ambientata all'estero non m'è piaciuta per niente.
Il mio voto sarebbe stato molto più alto se appunto l'autrice avesse magari trovato altre idee e svilupparle nell'ambito scolastico, magari accorciando un po la storia.
Sono comunque innamorato del tratto della Akimoto, mi piace tantissimo come disegna i volti dei suoi personaggi e in special modo gli occhi. Insieme a "Saint Tail" spero davvero che venga ristampato come si deve. Per fortuna "Una ragazza alla moda" è stato ristampato (delle "glorie" di "Amici" l'opera della Yamato era infatti quella che mi interessava di più) ma non nascondo che mi piacerebbe una ristampa sia di Saint Tail che di Miracle Girls, anche se preferirei Saint Tail perché bene o male non mi ha mai annoiato (cose che invece è successo con Miracle Girls specie negli ultimi volumi).
A me il manga ha cominciato davvero a pesare quando l'azione si svolge altrove, specialmente la parte ambientata all'estero non m'è piaciuta per niente.
Il mio voto sarebbe stato molto più alto se appunto l'autrice avesse magari trovato altre idee e svilupparle nell'ambito scolastico, magari accorciando un po la storia.
Sono comunque innamorato del tratto della Akimoto, mi piace tantissimo come disegna i volti dei suoi personaggi e in special modo gli occhi. Insieme a "Saint Tail" spero davvero che venga ristampato come si deve. Per fortuna "Una ragazza alla moda" è stato ristampato (delle "glorie" di "Amici" l'opera della Yamato era infatti quella che mi interessava di più) ma non nascondo che mi piacerebbe una ristampa sia di Saint Tail che di Miracle Girls, anche se preferirei Saint Tail perché bene o male non mi ha mai annoiato (cose che invece è successo con Miracle Girls specie negli ultimi volumi).
Uno dei primi manga che lessi durante la mia avventura di appassionato, grazie anche alla provvidenziale rivista "Amici" della Star Comics, dove veniva pubblicato a puntate sul finire degli anni '90, nonché una delle opere che tendo ad identificare stilisticamente col nome di "shojo manga".
Miracle Girls si compone di tre parti: la prima, introduttiva e leggermente più grezza a livello di trama, è un normalissimo shojo scolastico, che ci mostra festival sportivi, banchi di scuola, rossori e batticuore; con una piccola, singolare, aggiunta però. Le due protagoniste, le gemelle Tomomi e Mikage, già di per sé sarebbero due protagoniste interessanti per via della loro completa disuguaglianza di carattere e attitudini (Mikage porta abiti molto femminili, gonne, capelli lunghi, ed è un genio matematico, mentre Tomomi porta i capelli corti e abiti più casual, è più mascolina ed è una schiappa nello studio ma un genio dello sport), posseggono particolari facoltà extrasensoriali che permettono loro di comunicare telepaticamente e di teletrasportarsi.
Questo particolare elemento fantastico rende la prima parte di Miracle Girls un po' un Orange Road in gonnella, dato che i poteri delle due ragazze saranno spesso e volentieri fonte di guai, equivoci e spunti comici, che daranno brio e freschezza alle parallele vicende sentimentali che le legano ai due "boys" della serie, il composto Kurashige-senpai che fa battere il cuore a Mikage e il frizzante e sportivo Yuya Noda che piace a Tomomi.
Elemento particolarmente ben riuscito di questa prima parte è poi la sottotrama "spy" che coinvolge lo strampalato professore delle due ragazze, Shinichiro Kageura, bizzarro studioso di percezioni extrasensoriali che funge da cattivo (abbastanza farsesco, però) in questa prima parte della storia e tenterà a più riprese di catturare le gemelle o di spingerle ad usare il loro potere in pubblico, affinché lui possa filmarle e dimostrare l'esistenza degli esper e riceverne riconoscimenti.
La seconda e la terza parte della storia, invece, cambiano completamente le carte in tavola e abbandonano gradualmente le ambientazioni scolastiche e persino lo stesso Giappone. La storia si fa più ampia, le due gemelle si trovano a dover usare i loro poteri in situazioni più varie e a dover combattere contro veri cattivi, a fronteggiare rapimenti, dirottamenti, colpi di stato, sequestri di persona, intrighi, antiche leggende e complicati viaggi in Europa. Il ritmo è più incalzante, i colpi di scena si susseguono uno dietro l'altro, e l'autrice ci scherza su, dicendo che si diverte a disegnare uomini di mezza età e a cacciare le gemelline in guai sempre più complessi, quasi a dirci che a lei non interessava creare una storia d'amore ma una sorta di film d'azione americano in salsa rosa. E infatti, del resto, l'argomento sentimentale, seppur trattato in maniera considerevole, non è, strano ma vero, quello preponderante nella storia, che preferisce le rocambolesche avventure e che pone in primis, dalla prima all'ultima vignetta, l'accento sul legame familiare tra le due gemelle più che sul loro rapporto con i loro fidanzati.
La storia è fresca e appassionante e si fa seguire con molto piacere. I personaggi sono simpatici, estremamente variegati e divertenti. Tomomi, verso la quale l'autrice spesso e volentieri si sbilancia, è fresca, frizzante, allegra e si seguono con piacere le sue vicende (poi, personalmente, la considero uno dei miei tanti amori cartacei/animati giapponesi). Mikage è un po' più pesante da seguire, più lagnosa e più classica nel suo intendere i rapporti sentimentali, ma è anche un'inesauribile fonte di scenette comiche, e questo non può che far bene. Noda è umano, fresco e divertente, e si è spinti a tifare per lui affinché coroni il suo sogno d'amore con Tomomi. I "cattivi", poi, spesso e volentieri sono caricaturali e farseschi, e si fanno protagonisti di innumerevoli ed esilaranti siparietti comici, ma ci regalano anche momenti di grande umanità e riescono a farsi apprezzare dal lettore nonostante il loro ruolo.
Unico neo in tutto questo rimane la caratterizzazione di Kurashige-senpai, che, pur essendo uno dei protagonisti, non ha un ruolo e un carattere ben definiti, e appare un pò come un'ameba, per esplicita ammissione dell'autrice stessa, che si rammarica di non essere riuscita a caratterizzarlo per bene.
Lo stile grafico non è nulla di particolarmente originale, ma anzi si incastra perfettamente nel fortunato stile degli shojo anni 90 (Naoko Takeuchi, Wataru Yoshizumi, Megumi Tachikawa, Miho Obana, Megumi Mizusawa, Mika Kawamura), con occhi grandi e luminosi e una caratterizzazione grafica molto fresca e solare dei personaggi. L'autrice riesce a rendere bene le espressioni dei volti, siano esse serie o deformate per le scenette comiche, ma utilizza un po' troppi primi piani, peccando un pò nella resa dei paesaggi e dei corpi, e questo mina un pò la fruibilità dell'opera, vista la trama molto attiva, ma è un difetto che si può trascurare, presi come saremo dalla fresca e appassionante storia che andremo a leggere.
Miracle Girls non è un capolavoro e non sarà di certo entrato nella storia globale dei manga (nella storia dei manga qua in Italia, invece, un piccolo posto ce l'ha di diritto), ma è una lettura spensierata, fresca e appassionante, che ci presenta una trama godibilissima e più originale dei classici triangoli amorosi scolastici che vanno di moda adesso, dei personaggi simpatici e divertenti e che si fa apprezzare indistintamente da lettori e lettrici.
L'edizione italiana un pò disordinata forse lo penalizza un po', ma è un manga che vale la pena di recuperare, se si è appassionati di shojo manga.
Miracle Girls si compone di tre parti: la prima, introduttiva e leggermente più grezza a livello di trama, è un normalissimo shojo scolastico, che ci mostra festival sportivi, banchi di scuola, rossori e batticuore; con una piccola, singolare, aggiunta però. Le due protagoniste, le gemelle Tomomi e Mikage, già di per sé sarebbero due protagoniste interessanti per via della loro completa disuguaglianza di carattere e attitudini (Mikage porta abiti molto femminili, gonne, capelli lunghi, ed è un genio matematico, mentre Tomomi porta i capelli corti e abiti più casual, è più mascolina ed è una schiappa nello studio ma un genio dello sport), posseggono particolari facoltà extrasensoriali che permettono loro di comunicare telepaticamente e di teletrasportarsi.
Questo particolare elemento fantastico rende la prima parte di Miracle Girls un po' un Orange Road in gonnella, dato che i poteri delle due ragazze saranno spesso e volentieri fonte di guai, equivoci e spunti comici, che daranno brio e freschezza alle parallele vicende sentimentali che le legano ai due "boys" della serie, il composto Kurashige-senpai che fa battere il cuore a Mikage e il frizzante e sportivo Yuya Noda che piace a Tomomi.
Elemento particolarmente ben riuscito di questa prima parte è poi la sottotrama "spy" che coinvolge lo strampalato professore delle due ragazze, Shinichiro Kageura, bizzarro studioso di percezioni extrasensoriali che funge da cattivo (abbastanza farsesco, però) in questa prima parte della storia e tenterà a più riprese di catturare le gemelle o di spingerle ad usare il loro potere in pubblico, affinché lui possa filmarle e dimostrare l'esistenza degli esper e riceverne riconoscimenti.
La seconda e la terza parte della storia, invece, cambiano completamente le carte in tavola e abbandonano gradualmente le ambientazioni scolastiche e persino lo stesso Giappone. La storia si fa più ampia, le due gemelle si trovano a dover usare i loro poteri in situazioni più varie e a dover combattere contro veri cattivi, a fronteggiare rapimenti, dirottamenti, colpi di stato, sequestri di persona, intrighi, antiche leggende e complicati viaggi in Europa. Il ritmo è più incalzante, i colpi di scena si susseguono uno dietro l'altro, e l'autrice ci scherza su, dicendo che si diverte a disegnare uomini di mezza età e a cacciare le gemelline in guai sempre più complessi, quasi a dirci che a lei non interessava creare una storia d'amore ma una sorta di film d'azione americano in salsa rosa. E infatti, del resto, l'argomento sentimentale, seppur trattato in maniera considerevole, non è, strano ma vero, quello preponderante nella storia, che preferisce le rocambolesche avventure e che pone in primis, dalla prima all'ultima vignetta, l'accento sul legame familiare tra le due gemelle più che sul loro rapporto con i loro fidanzati.
La storia è fresca e appassionante e si fa seguire con molto piacere. I personaggi sono simpatici, estremamente variegati e divertenti. Tomomi, verso la quale l'autrice spesso e volentieri si sbilancia, è fresca, frizzante, allegra e si seguono con piacere le sue vicende (poi, personalmente, la considero uno dei miei tanti amori cartacei/animati giapponesi). Mikage è un po' più pesante da seguire, più lagnosa e più classica nel suo intendere i rapporti sentimentali, ma è anche un'inesauribile fonte di scenette comiche, e questo non può che far bene. Noda è umano, fresco e divertente, e si è spinti a tifare per lui affinché coroni il suo sogno d'amore con Tomomi. I "cattivi", poi, spesso e volentieri sono caricaturali e farseschi, e si fanno protagonisti di innumerevoli ed esilaranti siparietti comici, ma ci regalano anche momenti di grande umanità e riescono a farsi apprezzare dal lettore nonostante il loro ruolo.
Unico neo in tutto questo rimane la caratterizzazione di Kurashige-senpai, che, pur essendo uno dei protagonisti, non ha un ruolo e un carattere ben definiti, e appare un pò come un'ameba, per esplicita ammissione dell'autrice stessa, che si rammarica di non essere riuscita a caratterizzarlo per bene.
Lo stile grafico non è nulla di particolarmente originale, ma anzi si incastra perfettamente nel fortunato stile degli shojo anni 90 (Naoko Takeuchi, Wataru Yoshizumi, Megumi Tachikawa, Miho Obana, Megumi Mizusawa, Mika Kawamura), con occhi grandi e luminosi e una caratterizzazione grafica molto fresca e solare dei personaggi. L'autrice riesce a rendere bene le espressioni dei volti, siano esse serie o deformate per le scenette comiche, ma utilizza un po' troppi primi piani, peccando un pò nella resa dei paesaggi e dei corpi, e questo mina un pò la fruibilità dell'opera, vista la trama molto attiva, ma è un difetto che si può trascurare, presi come saremo dalla fresca e appassionante storia che andremo a leggere.
Miracle Girls non è un capolavoro e non sarà di certo entrato nella storia globale dei manga (nella storia dei manga qua in Italia, invece, un piccolo posto ce l'ha di diritto), ma è una lettura spensierata, fresca e appassionante, che ci presenta una trama godibilissima e più originale dei classici triangoli amorosi scolastici che vanno di moda adesso, dei personaggi simpatici e divertenti e che si fa apprezzare indistintamente da lettori e lettrici.
L'edizione italiana un pò disordinata forse lo penalizza un po', ma è un manga che vale la pena di recuperare, se si è appassionati di shojo manga.