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ProfessorTry

Volumi letti: 28/18 --- Voto 10
Dottor Slump è il manga per eccellenza. “Manga” significa letteralmente immagini buffe o divertenti, e tutto questo è traducibile in Dottor Slump: mai ripetitivo, sempre simpatico e divertente, adatto a tutte le età. I protagonisti sono due, il dottor Slump, un bizzarro inventore che personalmente mi fa ridere solo a vederlo, e Arale, un robot ultra forte e ultra tecnologico ma miope. I personaggi secondari non sono da meno, tutte figure buffe e bizzarre che vi faranno ridere fino all'ultima pagina. Ma andiamo ai voti:

Disegni: voto 10.
Akira Toriyama è il mangaka per eccellenza, il suo stile semplice è di facile comprensione e in puro “stile manga”, senza grossi guazzabugli che dopo un po’ ti confondono; anzi, tante volte vedete dei particolari ultra definiti che contrastano e arricchiscono una vignetta semplice. Un perfetto mix che non stanca mai.

Storia: voto 10.
La storia non è lineare, è composta per lo più di tante storielle che poi però hanno un senso logico, ovvero divertire chi legge il manga. Certo non manca l'azione, ma è un contorno ad una storia comica, non il contrario.

Ambientazione: voto 10.
L'ambientazione è favolosa: il villaggio Pinguino, in cui non c'è un solo abitante normale. Si và da finti Superman a cacche che ridono (tanto che a volte pensi che l'unico normale sia Slump), surreale ma nel contempo nipponico allo stesso tempo.

In conclusione, consiglio questo manga a tutti, dai bambini che hanno appena imparato a leggere agli anziani, lo consiglio a tutti quelli che vogliono ridere e passare delle ore spensierate.


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GIGIO

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Dottor Slump & Arale è stata la prima grande fatica di Akira Toriyama, conosciutissimo soprattutto per aver dato vita allo shounen più conosciuto di tutti i tempi, "Dragon Ball". Il collegamento tra questi due manga però in pratica finisce qui. La cosa che più colpisce di quest'opera è il fatto che non ha letteralmente senso. Non ha un senso logico, temporale, scientifico ma allo stesso tempo non risulta banale, prevedibile o scriteriata. E' quindi un "no-sense" elaborato, studiato, assolutamente geniale.

Arale è la protagonista "meccanica" creata dal Dr.Sembee Norimaki, un inventore scapolo che dimostra molti più anni di quel che ha, a caccia di una donna ma troppo impacciato e mattacchione per averne una. La sua prima invenzione, Arale appunto, seppur carina e coccolosa all'apparenza è una catastrofe che distrugge tutto quel che tocca, che corre alla velocità della luce, che nella sua ingenuità getta nell'imbarazzo il suo creatore ad ogni pagina. Man mano che la storia prende piede il Dottore effettuerà sempre più esperimenti, inventerà nuovi oggetti che renderanno la trama sempre fresca e divertente. Al binomio protagonista si aggiungeranno poi decine di altri personaggi tutti con una loro caratteristica simpatica e con le loro "mire" imprevedibili.

Dr.Slump & Arale come dicevo sopra è una commedia geniale e demenziale, probabilmente l'opera più divertente che abbia mai letto. Moltissima ironia e simpatia per tutto l'arco del manga ed è veramente in grado di far sorridere il lettore ad ogni singolo volume. Se dovessi mettere un sottotitolo dire "il manga che rende felici". Nulla è dato al caso in questo strampalato e comico manga, nemmeno la sua scrittura, che seppur tratti di capitoli quasi sempre autoconclusivi in pratica regala una sottotrama che porterà alla crescita degli stessi protagonisti; certo non bisogna però aspettarsi evoluzione o introspezione degli stessi, anche se nel Villaggio Pinguino tutto è possibile.

Mi sento di consigliare il manga a chiunque voglia farsi quattro sane risate, senza volgarità o oscenità ma date dall'ingenuità e spensieratezza dei protagonisti del Villaggio del Pinguino. Ciriciao a tutti.


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Pan Daemonium

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Ho riacquistato in blocco questa serie perché, senza alcun motivo preciso, ho sentito una certa improvvisa simpatia per l'animazione omonima fatta e che ha intrattenuto la mia giovinezza. Non avevo ottime premonizioni, pensavo che mi avrebbe annoiato un ammasso di 28 (per la storpiatura della Star Comics) volumi di gag, ma ammetto che la cosa non è avvenuta.
Dr. Slump & Arale è un manga basilare anche per i non amanti del genere, perché riesce a scardinare i limiti del manga stesso. Magari, comunque, la cosa è stata già fatta precedentemente da altre opere e non ne sono a conoscenza.
Considerare quest'opera come un insieme di capitoli autoconclusivi oppure piccole serie autoconclusive è giusto ed erroneo contemporaneamente: giusto perché effettivamente il metodo di narrazione è questo, erroneo perché vi è una sorta di trama di fondo che riecheggia, di conseguenza non si può aprire il volume 13 e comprenderlo a pieno. Una buona percentuale è composta da riferimenti a vicende che i protagonisti han vissuto nei capitoli precedenti, a battute precedenti. Il resto, magari, è slegato dal corpus centrale.
Mentre normalmente il corpus centrale di un manga è costituito dalla sua trama, qui esso è formato da un coacerbo di personaggi, tutti di eguale importanza, mediamente. Essendo mancante una trama centrale, Toriyama l'ha rimpiazzata con i legami umani che si vengono a creare tra i protagonisti e con i loro caratteri. Andando avanti con l'opera veniamo a conoscenza, pian piano, di un nuovo individuo dopo l'altro, che generalmente sarà poi dimenticato e poi ripescato come pseudo-comparsa e così via.
A parte l'insieme di personaggi che sono le fondamenta di Dr. Slump & Arale, c'è anche da parlare riguardo a tutti i riferimenti a musica, cinema, vita personale, che Toriyama dispone. In particolare questi ultimi rendono Dr. Slump una sorta di opera autobiografica. I riferimenti all'autore, alla sua vita, al suo lavoro, alle sue passioni, sono espliciti ed impliciti e sono, probabilmente, i reali pilastri portanti del manga e della sua comicità. Il fare riferimenti ad avvenimenti al di fuori della trama degli episodii distrugge costantemente l'illusione scenica, il tutto aiutato anche dai continui riferimenti ai lettori ed al manga stesso (da parte dei personaggi).

Niente da dire sulla scenografia, sui disegni, sulle ambientazioni, mai noiose, solo raramente monotone e quasi sempre divertenti (a volte anche molto divertenti).
L'unica cosa che rende questo manga una sciagura è l'adattamento della Star Comics.
Essendo un totale estremista anti-adattamento occidentalizzato non ho potuto non schifarmi ad ogni volume per una serie di cose, innanzitutto a causa della divisione dei 18 volumi in 28, ma negli anni '90 era quasi una moda; a causa delle copertine che non rispecchiano quelle originali a causa del motivo precedente e che alla fin fine sono pagine iniziali di capitoli presi a caso; a causa della mancanza di pagine a colori chiaramente presenti; a causa dell'adattamento occidentalizzato di almeno il 98% delle battute (Toriyama pone giochi di parole e ironia dappertutto, ma c'è così tanta occidentalizzazione, come ad esempio uso di canzoni italiane, giochi di parole italiani e così via, che ciò che l'autore voleva dire e trasmettere vien totalmente perso nel nulla), come sempre avrei preferito una traduzione occidentalizzata con note a pie' di pagina che spiegano l'ironia originale, ma forse questo è troppo per dei traduttori e adattatori svogliati; uso di dialetti italiani per Niko-chan. Questa critica fa parte della precedente, ma ho trovato la cosa talmente ridicola ed idiota che merita spazio proprio. Evidentemente questo personaggio adopera un dialetto giapponese intraducibile, motivo in più per non tentare di tradurlo o riadattarlo in dialetti incomprensibili o semplicemente che deturpano la pagina.

Come si può notare le critiche vanno solo alla Star Comics. Un adattamento nuovo e più fedele avrebbe il mio assenso gioioso, perché così com'è ora è quasi triste.


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irishman

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Leggendo il Dr.Slump ed Arale e confrontandolo con i volumi di Dragonball Z, è sicuramente legittimo porsi la domanda se l'autore sia effettivamente lo stesso, vista l'enorme differenza tra i due lavori (con la fase iniziale di Dragonball - in cui Goku è un bambino - a fare da trait d'union tra i due diversi momenti).
La storia fa della demenzialità il suo punto focale e non mancheranno veri e propri colpi di genio a impreziosire una serie che fa suo l'intento di divertire e far ridere il lettore, e ci riesce in pieno.
Una delle caratteristiche irresistibili della demenzialità del manga è l'irriverenza che l'autore dispensa a piene mani, verso i punti considerati fermi della tradizione fumettistica giapponese e mondiale.
Ecco quindi che tra le grinfie di ToriyamaArale finiranno Suppaman (un Superman panzone e incapace) così come Alien e Gozilla, che subiranno una rappresentazione in stile "deformed" dell'autore e le folli idee della bambina robot.
Citazione a parte la meritano le macchine inventate dal Dr.Slump, tutte davvero originali e fantasiose nei loro tratti e letteralmente geniali nel loro funzionamento.
Non manca la parte romantica nel manga, sempre però filtrata attraverso gli occhi di ToriyamaDr.Slump, che ce la faranno vivere a tratti in modo boccacesco, a tratti in modo comico.
Ad aiutare il raggiungimento dell'ottimo amalgama di cui il manga può vantarsi, è senz'altro anche il lavoro della mano di Toriyama, che adotta uno stile spesso deformed, come detto, ma comunque sempre tondeggiante, pacioccoso, sia nel chara design che nell'architettura del villaggio Pinguino, stile che si sposa con le tematiche della serie e contribuisce sicuramente a calarci in questa fantasiosa realtà.
Una delle caratteristiche che emergono da questo manga è una sorta di "sindrome di Peter Pan" da parte di Toriyama, che, in attesa di immergersi nelle tinte meno spensierate e a tratti drammatiche di Dragonball Z, sembra volerci dire che il mondo è sereno e non ci sono problemi che una bambina (seppur speciale come Arale) non possa risolvere.
E questo è un aspetto che ho molto apprezzato in un manga, come questo, che ha solo l'obiettivo di far nascere un sorriso sui volti dei lettori.


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riko akasaka

Volumi letti: 28/18 --- Voto 9
Dr Slump è sicuramente uno dei manga più divertenti che abbia mai letto. La storia è ambientata nel folle villaggio Pinguino, lo scienziato Senbee Norimaki (alter ego dell'autore Toriyama) costruisce un robot antropomorfo con fattezze di bambina, lo chiama Arale e lo spaccia per sua sorella minore. Arale si dimostrerà il robot più forte del mondo (con un pugno può spaccare a metà la Terra).

Contrariamente a tutti i manga che ho letto, la protagonista è il personaggio più enigmatico della serie, infatti non si sa mai cosa le passi per la testa e se le sue azioni nascano con un minimo di premeditazione da parte sua. Arale è sicuramente il personaggio più demenziale di questa serie ma gli abitanti del villaggio le fanno buona compagnia: dal suo creatore sfigato e maniaco ma con un gran cuore, al perfido dottor Mashirito che trama per conquistare il mondo (simpatica vendetta dell'autore verso il proprio redattore Torishima), per non parlare del barbiere Soraname, clamorosa parodia di Clint Eastwood e di Akira Toriyama stesso, spesso in visita al villaggio con fattezze diverse ma sempre munito di un'idiozia tale che dimostra l'alto grado di autoironia posseduto dall'autore.

L'unico appunto lo faccio sull'uso smodato di cacche e moccio nelle gags comiche, a mio parere alcune scenette sono più disgustose che divertenti, si tratta comunque di un elemento abbastanza trascurabile e non intacca il sommo spasso che la lettura di questo manga regala.


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Mashiro Moritaka

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
La prime cose che mi viene da dire su questo manga di Akira Toriyama.... capolavoro e rabbia.Sono arrabbiato perchè di questo manga capolavoro, ho preso la ristampa interotta della Star comics (però mi sono fatto prestare la prima seria da un mio amico,quindi ho letto questo manga).
Oltre a questo, come ho detto sopra, questo manga è un capolavoro, adesso vi spiegherò i vari motivi, che hanno portato questo manga a diventare famossisimo in Giappone e in altri paesi del mondo.....

La trama:

Questo manga non ha una trama vera e propria, ha solo un inizio e una moltitudine di capitoli autoconclusivi, e piccole mini saghe che se unite assieme, creano una lettura piacevole, adatta ad ogni tipo di pubblico donne e bambini...

I disegni:

Questo manga parte con uno stile di disegno vecchio stile però in ogni volumetto i disegni diventano più belli e più moderni, che dopo la fine di questo manga farà nascere, il manga più bello di tutti, Dragon ball

I personaggi:
In questo manga tutti i personaggi sono ben caraterrizati, anche i personaggi secondari, come i poliziotti ecc. Inoltre ho trovato molto simpatiche le apparizioni di Goku in questo manga

La comicità:

Questo manga nasce (e muore) come un gag manga, cioè (per chi non lo sapesse) un manga comico. Ogni battuta che spara Arale o i vari personaggi ti fanno fare almeno un sorriso, questo per un gag manga è una cosa positiva.

Bene, sperò che la mia recensione vi sia piaciuta, questo manga ha solo una pecca, la ristampa della Star comics che dopo 5 volumi si è fermata, e non riprenderà, spero solo che nessun altro di voi compri la ristampa perchè sono soldi sprecati.



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Matteo91

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7
Il maestro Akira Toriyama è diventato uno dei punti di riferimento per tutti gli appassionati di anime e manga grazie a due opere diventate pietre miliari del fumetto made in Japan. Il riferimento è chiaro: Dragon Ball e Dottor Slump & Arale, che nel corso degli anni (si tratta di manga realizzati nella prima metà degli anni ottanta) hanno conquistato fan in giro per il mondo.
Il legame tra le due opere è più profondo del fatto che siano stati realizzati dallo stesso autore. Innanzitutto, in uno dei primi episodi di Dragon Ball, Goku e Bulma finiscono nel Villaggio Pinguino e vengono aiutati da Arale nella loro missione. In secondo luogo, Akira Toriyama nella realizzazione della prima parte di Dragon Ball si è ispirato, sia come tratto, sia come tenore della vicenda, a quanto realizzato in precedenza con Dottor Slump & Arale. La principale differenza risiede nel fatto che quest'ultimo è sempre rimasto su livelli demenziali, mentre le vicende di Goku si sono evolute, dando vita a un'opera completa ed estremamente variegata.

Dottor Slump & Arale è senza dubbio uno dei manga più divertenti e strampalati della storia. Il racconto è ambientato nel bizzarro Villaggio Pinguino, strambo luogo dove in ogni momento si possono trovare animali dalle caratteristiche umane, supereroi davvero poco eroici e soprattutto Arale. Questa stravagante bambina è in realtà un robot, progettato dallo scapestrato Sembee Norimaki, inventore pazzo e un po’ maniaco, innamorato della signorina Midori, la professoressa della scuola del villaggio. Dato che lei non corrisponde i suoi sentimenti, Norimaki decide, appunto, di realizzare un robot affinché gli tenga compagnia, ma l'invenzione non è esente da pecche. La miope Arale, infatti, è estremamente curiosa, vitale e dotata di una forza inconsueta per una bambina. Ovviamente un tale personaggio, naturalmente predisposto per combinare pasticci, non potrà che dare vita ad avventure esilaranti, facendo amicizia con la folle fauna del Villaggio Pinguino: Akane la teppista, i fratelli Taro e Pisuke, le due voraci Gacchan e una moltitudine di altri esseri.


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Rukia95

Volumi letti: 28/18 --- Voto 10
Sembee Norimaki è un inventore scapolo maniaco delle donne che abita nel Villaggio Pinguino. Un giorno decide di crearsi una moglie robot, ma qualcosa va storto e così nasce Arale, un robottino dall'aspetto di bambina. Sembee allora decide di spacciarla per la sua sorellina tredicenne e mandarla a scuola, dove conoscerà nuovi amici a la sua insegnante, la signorina Midori, per il quale Sembee ha una cotta. Ma i personaggi non sono finiti qui perché c'è tutto il simpaticissimo Villaggio Pinguino da conoscere, dove Arale vivrà mille spassossime avventure!

I disegni sono favolosi, nel puro stile di Akira Toriyama, mentre per quanto riguarda la trama è sempre avvincente e mai monotona, inoltre ho apprezzato il fatto che durante la storia i protagonisti crescano, anche se Arale è sempre uguale, <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> e che Arale abbia trovato anche l'amore. <b>[fine spoiler]</b> Tra i personaggi secondari i più divertenti secondo me sono Suppaman, Ronzaman e lo stesso Akira Toriyama. A mio giudizio questo è un bellissimo e divertentissimo manga che consiglio a tutti i fan e non del grandissimo Akira Toriyama.

Utente6677

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Utente6677

Volumi letti: 4/18 --- Voto 9
Delizioso. Questo è l'aggettivo che mi viene subito in mente dovendo definire questo manga. L'incipit è presto detto: Senbee Norimaki (genio, come si autodefinisce) è un inventore di 26 anni che decide di creare un androide perfetto che chiamerà Arale. L'androide è talmente perfetto da essere miope, dotato di una forza spaventosa e assolutamente pazzo, come folli sono tutti i personaggi che mano a mano si vengono a conoscere nel fantastico villaggio Pinguino. Inutile cercare una trama, personaggi con dello spessore psicologico, colpi di scena che ti fanno saltare sulla sedia. Niente di tutto questo: Dr. Slump & Arale è un manga demenziale, in cui trovi tutto e il contrario di tutto, in una serie di episodi autoconclusivi che comunque sono legati tra loro (per esempio, quando Senbee si taglia i capelli, nei successivi due-tre episodi si vede la chioma in ricrescita). Tra animali che parlano, invenzioni dotate di faccia che sorprendentemente funzionano (chi non vorrebbe la pentola concretizzante o la macchinetta che ti accompagna nelle varie ere temporali?), progetti geniali per riuscire a vedere un paio di mutandine, intermezzi da settimana enigmistica, un dossier su come si sviluppa il lavoro dell'autore, non si può non leggere senza un grossissimo sorriso perennemente stampato sulla faccia. Quando non si ride proprio di gusto alle strampalate avventure di Arale e della sorellina (?) acquisita Gacchan, un "putto" volante con le antennine (che scopriremo essere discretamente letali) che dice solo "GUPI!". Fantastico poi l'adattamento delle onomatopee: si va dal "trici trici" della bambina in triciclo, al "VULCA'N" per un'eruzione e amenità del genere che danno un tocco di demenzialità in più, strappando più di una risata.

Il disegno di Toriyama è qualcosa di eccezionale: tutti i personaggi sono disegnati in modo da poter essere deformati in ogni modo (meraviglioso Senbee che da basso e cicciotto diventa alto e figo quando vuole fare colpo sull'insegnate di Arale), è un tripudio di occhi fuori dalle orbite, mascelle spalancate all'inverosimile, sputacchi e goccioloni vari, il tutto reso con uno stile tondeggiante ma che arriva ad un livello di dettaglio incredibile. In conclusione, un manga decisamente fresco nonostante risalga agli anni '80, antidepressivo che ti fa ridere anche se non sei nelle migliori condizioni di spirito e soprattutto non stanca grazie alla struttura ad episodi.
Peccato per l'edizione Star Comics: non che sia malvagia, per carità, ma personalmente non ho mai gradito le "sottilette" e mi sarebbe piaciuto avere a colori le numerose illustrazioni messe alla fine e all'inizio dei vari episodi. Per il resto, nonostante abbia la sua età, il volumetto tiene egregiamente e si fa sfogliare con piacere.
Non posso che consigliarlo a tutti, voto 9.


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Lybra

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Come è possibile che manchi la mia recensione al mio primo manga? Ebbene, recuperiamo subito!
Vedo solo due recensioni all'attivo, ebbene sono a conoscenza che il manga in Italia non ha raccolto tutto questo grandissimo successo e anche l'anime non è stato capito fino in fondo da tutti, peccato anche perché l'edizione di Dr. Slump è vecchiotta e una ri-edizione più fedele sarebbe auspicabile, ma dopo il flop dell'edizione del 2003 capisco perché la Star non voglia avventurarsi di nuovo in quest'avventura.

Nel 1996 trovare ragazzini interessati ai manga era difficile, però avevo un amico veramente pazzo di manga e nonostante avesse cercato di convincermi a leggere JoJo e DB alla fine cedetti solo grazie al mitico Dr. Slump. Perché? Semplicemente perché è l'opera più schietta, diretta, fresca e divertente che sia mai stata creata, il vero capolavoro di Toriyama e non quel gigante creato solo per far felici gli editori della Shueisha e i manager della Bandai che è DragonBall.

Il Penguin Village è un mondo a parte, il mondo ideale dei fumetti e dei cartoni animati, il mondo tipico che potremmo trovare in Super Mario dove il sole e le nuvolette sorridono e dove tutto può diventare magico e divertente... sì, persino le famose "cacche"!
Inutile tentare di narrare le vicissitudini di Arale e tutti i personaggi che le ruoteranno intorno in 28 volumi, è alquanto improbabile ricordarseli tutti, però quello che dovrebbe restare dentro dopo la lettura è anzitutto un sorriso, un grosso sorriso, ed inoltre la consapevolezza che gli amici e il sorriso sono i tesori più importanti nella vita, concetti molto "anni '80" ma che oggi sono quasi del tutto spariti nei manga moderni, troppo impegnati a "migliorare il disegno" con photoshop perdendo di vista la struttura narrativa e dei personaggi.

Prima ho detto che Dr. Slump in Italia ha fatto flop, ed è vero, ahimè, perché l'anime è sempre stato un tappabuchi e il manga non ha mai fatto registrare chissà quali vendite astronomiche... come mai? Sinceramente non lo so, ma probabilmente già nel 2003 non c'era più lo spazio per opere di nicchia e così particolari come Dr. Slump, già allora c'era da comprare Naruto o qualche altra amenità.
La verità forse sta nel fatto che, pur rimanendo un ottimo manga, adattato in maniera incredibile per i tempi, può sembrare al lettore occidentale poco attento il solito Kodomo senza né capo né coda, cosa accaduta, purtroppo, anche a Doraemon, che non è stato molto capito nel nostro paese.

Lo stile di Toriyama in Dr. Slump è meraviglioso e solo guardando le copertine a lato troviamo molti stilemi nei personaggi che ritroveremo anche in DragonBall, ma allo stesso tempo accanto alle tavole estremamente pulite ed ordinate ed accanto agli occhioni tipici dei manga che più grossi non si può troviamo un livello di dettaglio abbastanza raro sia per i tempi sia per il genere a cui il manga appartiene, ecco perché mi sento di dire che quest'opera è la vera opera "principe" di Toriyama, e non sono l'unico a pensarla così.

Da recuperare, sicuramente da recuperare senza la minima paura o per lo meno da provare anche per chi non ama il genere delle commedie demenziali.


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sensei 12

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Mary Shelley, dall'alto del suo capolavoro che è Frankenstein, resterebbe estasiata di questa sorta di rivisitazione burlesca da parte di Akira Toriyama. Un Toriyama altamente ispirato che in Dr. Slump & Arale regala al lettore un piccolo angolo di relax e felicità.

Il Dr. Norimaki è un geniale inventore del villaggio Pinguino, non molto fortunato con le donne, tremendamente pasticcione... e quindi decide di "costruirsi" una sorta di governante. Il risultato di cotanto lavoro è Arale, robot dalle sembianze di una bambina, iper-attiva, allegra, solare, ingenua e soprattutto fortissima.
Il contorno di personaggi comprimari e secondari (si va dalla squadra di poliziotti di pattuglia ai compagni di classe, a Goku di Dragonball fino a Suppama, parodia dell'eroe DC Superman) danno libero sfogo alla fantasia di Toriyama, che riuscirà a incastrare fra loro molteplici situazioni al limite dell'assurdo, raggiungendo risultati a dir poco esilaranti. E il lettore ringrazia, contento di avere fra le mani un'opera sì leggera, ma a volte anche fiabesca, con piccoli insegnamenti morali sparsi qua e là.
Lo stile del disegno è ciò che più da' anima al manga: occhioni strabuzzanti, elementi della natura che sorridono, le mitiche cacchette con espressione felice (che desteranno continuamente la curiosità di Arale)... è uno stile che all'apparenza sembra molto semplice, ma che ad una analisi attenta risulterà accuratissimo (si veda i dettagli delle automobili, o dei volti).
L'edizione Star Comics è pregevole, mantiene ancora il fascino dei metà anni '90 (anni della stampa italiana) che tanto hanno dato al panorama fumettistico in Italia, la carta è quella tipica delle pubblicazione dell'epoca, i balloon sono sempre ben centrati.

In parole povere: un'opera da recuperare quanto prima, nessun collezionista può farne a meno.


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Kotaro

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Uno scienziato che crea un robot umanoide.
Niente che non ci sia già stato raccontato, in fin dei conti.
Ma come la mettiamo se lo scienziato in questione è un simpatico scapolone di ventisei anni, sfortunatissimo e in cerca di moglie, che si guadagna da vivere creando invenzioni scalcinate, e se il robot è una ragazzina miope, vivacissima, dalla forza sovrumana, capace di sparare raggi laser dalla bocca nonché stupidissima?

Se dovessi pensare ad un manga che più degli altri incarna il significato intrinseco della parola "fumetto", oltre che quello della parola "comicità", questo sarebbe Dr. Slump & Arale di Akira Toriyama.

La trama di Dr. Slump & Arale si riassume nelle due righe di cui sopra. Non aspettiamoci qualcosa di elaborato, viaggi, colpi di scena. Ciò che ci aspetta sarà la narrazione delle avventure giornaliere dello strampalato dottore, dell'ingenua robottina e di tutta una lunghissima serie di assurdi personaggi che attorno a loro graviteranno, come il personale e gli studenti della scuola di Arale, i negozianti/barbieri/baristi/abitanti del villaggio dove vive, nonché persino bizzarri extraterrestri, robot, scienziati pazzi, creature del folklore giapponese o personaggi di manga/anime/telefilm/film occidentali del periodo, animali e dinosauri antropomorfi e persino personaggi dell'immaginario collettivo o della storia, divinità o elementi della natura ripresi in chiave comica. Sono personaggi di un'assurdità immensa, che, se si dovessero sommare, probabilmente, non farebbero un cervello solo, ma che riescono a farsi amare, e tutti, proprio per la bizzarria dei loro comportamenti e del loro aspetto esteriore.
Nessuno, al Villaggio Pinguino, è un eroe senza macchia e senza paura (nemmeno l'esperto di arti marziali, alto e avvenente, Tsun Tsukutsun). Anzi, ogni personaggio avrà le sue debolezze, i suoi vizi, e sarà ammantato da un'aria di stupidità dilagante che spesso e volentieri sfocerà nella tenerezza, che ci farà dipingere un bonario sorriso sul volto solo guardandolo, quando non saremo impegnati a riderci sopra a crepapelle.

Inutile ricercare un senso, in Dr. Slump & Arale, inutile cercare di spiegarlo razionalmente secondo le leggi della fisica e della natura.
Inutile bollarlo come "stupidaggine", perché è la scoperta dell'acqua calda. Si, Dr. Slump & Arale è una Stupidaggine con la S maiuscola, ma a noi piace per questo, perché del suo essere una stupidaggine è ben conscio, e svolge più che egregiamente il suo compito.

Le storie che lo compongono sono ad episodi autoconclusivi. Solo raramente se ne inanellano due, tre, cinque, sei per comporre una "minisaga". Nell'arco di questi episodi, possiamo trovare di tutto: le birichinate di Arale e le sue disavventure alle prese con la scuola, con i problemi della crescita o con malfattori e personaggi "cattivi", i tentativi folli ed infruttuosi del Dr. Slump di avvicinare la professoressa Midori, le strampalate invenzioni del dottore, gli scontri tra il Dr. Slump e il suo rivale, il Dr. Mashirito (unico, vero, grande "cattivo" della storia basato in tutto e per tutto su Torishima, il terribile redattore personale di Toriyama), eventi speciali come tornei sportivi creati dall’autore per far competere tra loro i suoi personaggi, altri episodi ancora ci mostrano i personaggi che ben conosciamo impegnati in realtà alternative, nel passato, nel futuro, nello spazio, nella parodia di un film poliziesco, mentre altri sono veri e propri “racconti illustrati” come quelli di un libro per i bambini.

Basterebbe già questa grandissima varietà di storie, questo caleidoscopio di bizzarri personaggi, a permettere a Dr. Slump & Arale di assurgere all'Olimpo dei capolavori del fumetto giapponese, ma vogliamo andare oltre, e vogliamo parlare non soltanto del "cosa" Dr. Slump & Arale racconta, ma anche del "come".
Lo stile di disegno, che subisce una notevolissima evoluzione nel corso dei volumi, trasformandosi da un tratto più anni '70 a quello, più definito e moderno, della prima serie di Dragon Ball, è quanto di meglio potessimo chiedere ad un fumetto umoristico: grandi faccioni tondi, occhioni strabuzzati, bocche aperte all'inverosimile, sputacchi, dentoni aguzzi, goccioloni, salivazione, sguardi sarcastici, personaggi che si appallottolano, vengono schiacciati, cambiano la loro statura e il loro grado di fascino a seconda della situazione, che sfondano le divisioni tra le vignette o passano col rosso perché tanto il fumetto è in bianco e nero e non riescono a distinguere i colori del semaforo, enormi sorrisi, corpi tozzi e piccoli di statura o spropositamene grandi. Uno stile che, negli anni '80, ispirava simpatia e tenerezza anche soltanto a guardarlo, e che queste stesse sensazioni continua a ispirarle ai lettori di oggi, nonostante gli anni sulle spalle e il cambiamento dei gusti dei lettori in fatto di grafica o di umorismo. Sfondi, oggetti e macchinari, poi, sono dettagliatissimi (l'autore è appassionato di meccanica e modellismo, quindi ci mette il cuore nel disegnarli), e la composizione della tavola è pulita e sapiente.

Qua si ride, e tanto, e sarà davvero impossibile non farlo, davanti a questi personaggi così assurdi e imprevedibili nella loro idiozia, alla presa in giro del "duro" mondo degli adulti (vedere i vari criminali, rapinatori, gangster, killer, mafiosi, spadaccini ridicolizzati da questa bimba così piccola eppure così forte sia fisicamente sia nel suo essere così pura, ingenua e innocente) e della pop culture giapponese e americana del periodo (vedere le varie parodie di Gundam, Star Trek, Ultraman, Godzilla, Wingman, Guerre Stellari, Indiana Jones, Blues Brothers, Astroboy, Tron, Ghostbusters, E.T. presenti nel fumetto). In fondo, chi si è fatto incantare dal primo Dragon Ball sa bene quanto Toriyama può essere geniale come comico, e qua il suo umorismo raggiunge i massimi livelli, ma l'autore, di tanto in tanto, ci regalerà anche piccole perle di delicata poesia, soffusi racconti educativi per i lettori più giovani che non mancheranno di far scendere qualche ingenua lacrimuccia anche a noi lettori più grandi.

La comicità e la demenziale genialità di quest'opera, poi, traspare anche dall'introdurre come personaggi anche lo stesso autore, che farà spesso e volentieri capolino nella storia sotto forma di caricatura in forma umana, di uccello, di robottino a molla, e assieme a lui faranno delle occasionali comparsate anche la sua fidanzata (poi moglie), i suoi assistenti, i suoi amici, il suo redattore, i suoi animali domestici, tutti ovviamente presi in giro dai personaggi regolari. Questo miscuglio di realtà e finzione rende il tutto ancora più folle e demenziale, parole che spesso e volentieri sfociano nel geniale.

Tra un capitolo e l'altro, poi, si continua a ridere. L'autore inserisce delle pagine extra dove è possibile trovare di tutto e di più: schede dei personaggi, pin up, giochi enigmistici, test, classifiche dei personaggi o delle invenzioni più amate dai lettori, divertissement di carta da ritagliare come maschere dei personaggi, buoni per appuntamenti romantici col dottore o per farsi tagliare i capelli dal barbiere del villaggio, fukuwarai, custodie per audiocassette e, non ultimi, i numerosi angoli dedicati agli strabordanti discorsi dell'autore, in forma scritta se non addirittura in piccoli fumetti di una pagina, che ci narreranno di vicende personali dell'autore, di storie di quando era "un moccioso", dei posti che visita, dei diverbi con il redattore, di cosa lo ha ispirato nella creazione dei personaggi, della realizzazione della serie animata, della bella vita che fa con gli assistenti, del fidanzamento con la futura moglie, dei film che vede, della sua casa, di come lavora, del picnic con lo staff della serie animata, di cosa lo ha portato a diventare mangaka, dei suoi animali domestici, delle malattie che prende e del periodo di convalescenza, della nascita dei suoi nipotini, del rapporto con i genitori, degli errori di colorazione o continuity che si è lasciato sfuggire durante la stesura del manga, e chi più ne ha più ne metta, spesso e volentieri corredando il tutto con strisce a fumetti o con fotografie reali riprese dai suoi album.
Durante la lettura, ci sentiamo così immersi in quella delirante atmosfera bucolica da grande fiera dell'assurdo, dove potremo conoscere tanti amici simpaticissimi e persino l'autore stesso non avrà più segreti per noi e ci verrà spontaneo considerarlo non come "il sommo maestro" ma come un allegro compagno di bagordi.
Dr. Slump & Arale è un'opera importantissima, che sintetizza alla perfezione la tradizione dei fumetti umoristici, occidentali o giapponesi che siano, e che risulta, malgrado la sua delirante aria di nonsense, un'opera innegabilmente umana, vissuta da personaggi con cui entriamo subito in sintonia e che, alla fine della fiera, considereremo come amici un po' bizzarri ma di buon cuore con cui aver vissuto un'esperienza divertente, più che come meri disegni su carta.

L'edizione Star Comics segue il trend degli anni in cui venne proposta, spezzettando i 18 tankobon che compongono l'opera in volumetti più sottili, ma la cosa non infastidisce affatto, anche perché, all'interno, troviamo uno dei migliori adattamenti italiani mai realizzati per un fumetto giapponese: si è riusciti a trovare un compromesso tra la "giapponesità" di molte situazioni e di molti giochi di parole e l' "occidentalità" dei lettori che avrebbero fruito dell'opera, tra l'atmosfera anni '80 che pervade l'opera e il mondo della seconda metà degli anni '90 che la recepì in Italia. Tutte le onomatopee sono state adattate e rese, seguendo il trend di tanti "Gasp!", "Gulp!", "Kaboom!" che noi occidentali siamo abituati a vedere nei nostri Asterix o nei nostri Topolino, in maniera comicissima, contribuendo a creare una carica comica non indifferente e un maggior coinvolgimento del lettore (certi sfaticati editori odierni che non si curano di adattarle, prendano esempio). Si è scelto di far parlare alcuni personaggi in dialetto, si è idealmente spostato il setting della storia negli anni '90, si sono aggiunti parecchi riferimenti alla nostra pop culture italiana e internazionale del periodo, ma la cosa non stona affatto con quanto presentano le vicende originali, anzi aiuta il lettore italiano a immergersi completamente e a sentirsi a suo agio in questo mondo delirante.
Cito ad esempio l'episodio-musical dove i personaggi mettono in scena uno spettacolo teatrale basato sulla favola di Cenerentola e i balloon vanno letti seguendo le basi musicali di canzoni di Ligabue, 883, Marco Ferradini, Blues Brothers e sulla sigla italiana della serie animata cantata dai Rocking Horse. Diamine, se funziona! Diamine, se è geniale!

Che dire, se siete giù di morale, se volete un Signor Fumetto, beh, Dr. Slump & Arale è qua che aspetta soltanto di essere letto ed amato. Ma, attenzione, una volta cominciato, non si ritorna indietro...