One Outs
Dello stesso mangaka dell'ancora in corso "Liar Game" (che vi consiglio caldamente se amate la suspense condita da giochi psico-logico-matematici), quest'opera è stata completata.
Purtroppo, però, è inedita in Italia e, aggiungendo beffa al danno, pare non sia disponibile completamente neppure in scan inglese: da quanto ho potuto capire leggendo qua e là, il lavoro fu suddiviso fra vari gruppi, di cui alcuni non fecero il lavoro. Di conseguenza, ci sono dei salti fra le serie di capitoli e forse non è neppure reperibile il finale. In queste condizioni, dare un giudizio diventa, comprensibilmente, molto difficile.
Intanto partiamo col dire che, come da trama in scheda, l'ambientazione è sui campi da baseball. Ora, chi, come me, non abbia la più pallida idea di come funzioni questo gioco, sarà veramente difficile apprezzare le finezze del racconto. Ed è un peccato perché, anche se non allo stesso livello di "Liar Game", anche qui si fa molto uso di studi psicologici di alleati ed avversari. Però, appunto, l'asse portante del manga qui è il baseball e questo fatto, secondo me, basta da solo a rendere quest'opera molto meno fruibile dell'altra. Le minuzie tecniche del gioco, per un profano, sono geroglifici, o kanji, ed è difficile comprenderle, al contrario di quanto può avvenire ad esempio con le leggi della probabilità. Oltretutto, il fatto che molti capitoli non siano disponibili lascia l'amaro in bocca: si segue, se pur approssimativamente e a fatica, tutta la preparazione del gran colpo di scena e… puff! Ci si trova in mezzo all'intrigo successivo: sconfortante.
Vorrei poter dare un giudizio molto più positivo, ma l'amara verità è che non ho materialmente le basi per esprimere un qualsiasi giudizio. I primi 31 capitoli sono molto buoni, e "tirano" anche me che non so di cosa si parli, ma poi cominciano i balzi e le connessioni logiche saltano. Per quel poco che ho potuto vedere - e ho abbandonato al capitolo 62 per sconforto di fronte al buco che avevo di fronte - a condizione di avere un minimo di conoscenza del baseball è un titolo ottimo. Diavolo, sarebbe ottimo anche per me che di questo sport non ne so nulla. Potendo, lo leggerei con piacere, perché l'autore mi piace, sia nelle trame che nei disegni.
Già, i disegni. Non sono molto particolareggiati, anzi. Il tratto è deciso e, sia nel chara che negli sfondi, non abbondano sfumature e particolari. Però l'insieme è molto efficace, viene ben resa l'idea del movimento e le espressioni facciali sono inconfondibili. Soprattutto, non si assiste al tipico fenomeno di alcuni manga in cui lo stesso personaggio, con capigliature di fogge e colori diversi, interpreta tutti i ruoli maschili e femminili. Qui, ogni personaggio ha la sua faccia.
Resta solo da assegnare un voto. Non è compito da poco. Mi domando se, nel prosieguo, il gioco venga trattato come canovaccio per inventarsi di tutto e di più, o se invece si resti nel reame del possibile, se non del probabile. Non ho modo di saperlo, eppure potrebbe essere un modo per decidere. Così com'è, per quel che ho letto, non mi sento di assegnare più di 7. Eppure, credo che potrebbe essere anche da 8, se non superiore. Purtroppo, non apprezzando particolarmente il genere sportivo e non avendo idea di dove si vada a parare, non posso, in coscienza, andare oltre il 7, magari un po' abbondante.
A questo punto, visto che la storia in definitiva merita parecchio e mi incuriosisce assai, non mi rimane che andare a cercare l'anime, visto che c'è. Pazienza!
Purtroppo, però, è inedita in Italia e, aggiungendo beffa al danno, pare non sia disponibile completamente neppure in scan inglese: da quanto ho potuto capire leggendo qua e là, il lavoro fu suddiviso fra vari gruppi, di cui alcuni non fecero il lavoro. Di conseguenza, ci sono dei salti fra le serie di capitoli e forse non è neppure reperibile il finale. In queste condizioni, dare un giudizio diventa, comprensibilmente, molto difficile.
Intanto partiamo col dire che, come da trama in scheda, l'ambientazione è sui campi da baseball. Ora, chi, come me, non abbia la più pallida idea di come funzioni questo gioco, sarà veramente difficile apprezzare le finezze del racconto. Ed è un peccato perché, anche se non allo stesso livello di "Liar Game", anche qui si fa molto uso di studi psicologici di alleati ed avversari. Però, appunto, l'asse portante del manga qui è il baseball e questo fatto, secondo me, basta da solo a rendere quest'opera molto meno fruibile dell'altra. Le minuzie tecniche del gioco, per un profano, sono geroglifici, o kanji, ed è difficile comprenderle, al contrario di quanto può avvenire ad esempio con le leggi della probabilità. Oltretutto, il fatto che molti capitoli non siano disponibili lascia l'amaro in bocca: si segue, se pur approssimativamente e a fatica, tutta la preparazione del gran colpo di scena e… puff! Ci si trova in mezzo all'intrigo successivo: sconfortante.
Vorrei poter dare un giudizio molto più positivo, ma l'amara verità è che non ho materialmente le basi per esprimere un qualsiasi giudizio. I primi 31 capitoli sono molto buoni, e "tirano" anche me che non so di cosa si parli, ma poi cominciano i balzi e le connessioni logiche saltano. Per quel poco che ho potuto vedere - e ho abbandonato al capitolo 62 per sconforto di fronte al buco che avevo di fronte - a condizione di avere un minimo di conoscenza del baseball è un titolo ottimo. Diavolo, sarebbe ottimo anche per me che di questo sport non ne so nulla. Potendo, lo leggerei con piacere, perché l'autore mi piace, sia nelle trame che nei disegni.
Già, i disegni. Non sono molto particolareggiati, anzi. Il tratto è deciso e, sia nel chara che negli sfondi, non abbondano sfumature e particolari. Però l'insieme è molto efficace, viene ben resa l'idea del movimento e le espressioni facciali sono inconfondibili. Soprattutto, non si assiste al tipico fenomeno di alcuni manga in cui lo stesso personaggio, con capigliature di fogge e colori diversi, interpreta tutti i ruoli maschili e femminili. Qui, ogni personaggio ha la sua faccia.
Resta solo da assegnare un voto. Non è compito da poco. Mi domando se, nel prosieguo, il gioco venga trattato come canovaccio per inventarsi di tutto e di più, o se invece si resti nel reame del possibile, se non del probabile. Non ho modo di saperlo, eppure potrebbe essere un modo per decidere. Così com'è, per quel che ho letto, non mi sento di assegnare più di 7. Eppure, credo che potrebbe essere anche da 8, se non superiore. Purtroppo, non apprezzando particolarmente il genere sportivo e non avendo idea di dove si vada a parare, non posso, in coscienza, andare oltre il 7, magari un po' abbondante.
A questo punto, visto che la storia in definitiva merita parecchio e mi incuriosisce assai, non mi rimane che andare a cercare l'anime, visto che c'è. Pazienza!