Doll
Ero in cerca di qualcosa di nuovo per me e mi sono affidato al mio intuito. Questa autrice mi ha dato in passato sentimenti contrapposti, l'ho amata in "Cesare - Il creatore che ha distrutto" e mi ha annoiato in "Mars".
"Doll" poteva fare la fine di "Mars" perché è uscito lo stesso anno: il 1996. Su questo sito ho visto che molti (più che altro molte) fanno richiesta di manga sulla danza: "Doll" è una storia d’amore tra piroette in punta di piedi, buona solo perché dura un volume, in cui troviamo molti cliché.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Il ragazzo forte e ammirato da tutti, Alyosha, scopre una ballerina talentuosa (Mariel) e se ne innamora, ci sono problemi di coppia causati dalla scarsa fiducia di lei e dal fascino che lui esercita sulle donne (e sugli uomini), ma alla fine (giust'appunto a Natale) si mettono insieme.
Fine parte contenente spoiler
Il tratto della Soryo è abbastanza buono, la storia come dicevo non è innovativa ma si lascia leggere, l’indagine e la crescita psicologica è inesistente.
Insomma: una lettura senza pretese.
"Doll" poteva fare la fine di "Mars" perché è uscito lo stesso anno: il 1996. Su questo sito ho visto che molti (più che altro molte) fanno richiesta di manga sulla danza: "Doll" è una storia d’amore tra piroette in punta di piedi, buona solo perché dura un volume, in cui troviamo molti cliché.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Il ragazzo forte e ammirato da tutti, Alyosha, scopre una ballerina talentuosa (Mariel) e se ne innamora, ci sono problemi di coppia causati dalla scarsa fiducia di lei e dal fascino che lui esercita sulle donne (e sugli uomini), ma alla fine (giust'appunto a Natale) si mettono insieme.
Fine parte contenente spoiler
Il tratto della Soryo è abbastanza buono, la storia come dicevo non è innovativa ma si lascia leggere, l’indagine e la crescita psicologica è inesistente.
Insomma: una lettura senza pretese.
Bando alle ciance... per chi ama Fuyumi Soryo, Doll è un'opera immancabile. Per chi ama gli shoujo è un'opera immancabile. Per chi ama la danza è un'opera immancabile. In quest’opera autoconclusiva la Soryo sviluppa benissimo i personaggi centrali, sia dal punto delle dinamiche della storia, sia dal punto di vista psicologico. Seppur trovandoci davanti due protagonisti che, a primo acchito, sembrano cadere nel banale cliché (lei timida e senza fiducia, lui figone affermato), in poche pagine ci rendiamo conto che hanno una personalità ben definita e che sono capaci di affrontare le sfide della vita non sedendosi e aspettando, ma rimboccandosi le maniche e dandosi da fare. Una storia d'amore in cui non va sempre tutto bene... finalmente! Anche se sembra una banalità, abbiamo finalmente dei protagonisti pronti a litigare, discutere e confrontarsi per risolvere i problemi; dimostrando di essere capaci di "tirare fuori gli attributi".
I disegni della Soryo sono il suo marchio di fabbrica. L'eleganza e la delicatezza con cui disegna il corpo umano la rendono una delle migliori dei manga sulla "danza". Contrariamente a quanto scritto nella descrizione, lo reputo un josei più che uno shoujo per via delle tematiche (e dell'età dei protagonisti), quindi se cercate la classica storia d'amore state alla larga! Apprezzabile il fatto che non si capisca bene dove ci si trovi, in quale parte del mondo, e di che nazionalità siano i personaggi: rende il tutto variopinto. Infine un altro punto a favore va al fatto che sia un'opera autoconclusiva, cosa che io spesso apprezzo. E' come un piccolo regalo, un dolce inaspettato alla fine di un pranzo, come quando, tirando fuori la scatola delle merendine che pensavi essere vuota, scopri che ne è rimasta una. Amore puro. Una chicca che la Soryo ci regala e che consiglio vivamente di leggere almeno una volta nella vita.
I disegni della Soryo sono il suo marchio di fabbrica. L'eleganza e la delicatezza con cui disegna il corpo umano la rendono una delle migliori dei manga sulla "danza". Contrariamente a quanto scritto nella descrizione, lo reputo un josei più che uno shoujo per via delle tematiche (e dell'età dei protagonisti), quindi se cercate la classica storia d'amore state alla larga! Apprezzabile il fatto che non si capisca bene dove ci si trovi, in quale parte del mondo, e di che nazionalità siano i personaggi: rende il tutto variopinto. Infine un altro punto a favore va al fatto che sia un'opera autoconclusiva, cosa che io spesso apprezzo. E' come un piccolo regalo, un dolce inaspettato alla fine di un pranzo, come quando, tirando fuori la scatola delle merendine che pensavi essere vuota, scopri che ne è rimasta una. Amore puro. Una chicca che la Soryo ci regala e che consiglio vivamente di leggere almeno una volta nella vita.
"Doll" di Fuyumi Soryo è un volume unico disegnato dall'autrice nel '95 e arrivato sugli scaffali italiani nel novembre del 2003, grazie a Star Comics, al prezzo d 3,10€. Doll è un manga shojo che ha come tema la danza. I protagonisti sono Mariel Blair, una danzatrice di diciotto anni americana, e Alyosha, un ballerino ventunenne russo emigrato negli States. La storia si svolge tutta intorno a loro e alla loro infinita passione per la danza. I due ballerini hanno un modo di danzare molto simile, e quindi un buon affiatamento, ma due caratteri fortemente diversi fra loro: Mariel è una ragazza molto immatura, paurosa, timida, fragile ed emotivamente delicata, insomma la classica protagonista che proprio non si regge sulle sue gambe. Dalla parte opposta c'è Alyosha, un ragazzo molto sicuro di sé e coraggioso, si getta a capofitto nelle cose che fa e non ha paura di provare nuove esperienze e dei cambiamenti. Essendo uno shojo l'intreccio amoroso fra i due è quasi subito ovvio, anche se la scintilla vera e propria ci metterà un po' a scoppiare. Fanno poi da sfondo i personaggi di contorno: Ira, ex danzatrice, madre di Alyosha e coreografa, Ginger, una grande ballerina ma che soffre di un egocentrismo che la porta a non fare molta carriera, Page, una ragazza afroamericana molto talentuosa ma anche gentile e amichevole, Gil, latinoamericano (gay?) e Yvette, una parigina che ha come unisco scopo nella vita di guadagnare fama e di diventare una stella, anche a costo di passare sopra agli altri. Non essendo un'amante della danza ho trovato abbastanza complicato non aggrottare la fronte davanti a tutte queste immagini di salti e piroette, slide e arabesque, che erano ovviamente il centro del manga, essendo esso improntato su questo sport. Il problema di questa storia però, almeno a mio parere, è il fatto che continui piatta e ripetitiva per tutto il tempo. L'ordine di svolgimento è più o meno un sali e scendi di crisi di coppia causati dai vari complessi d'inferiorità di Mariel, la voglia di emergere di Alyosha e alcuni personaggi di sfondo che ci mettono del loro per destabilizzare l'equilibrio della coppia. Anche nel finale non c'è un vero risvolto perché anche se Mariel è maturata sotto l'aspetto tecnico della danza non si può dire la stessa cosa del suo carattere, sempre e comunque appiccicoso e dipendente da altri. A ridurre il manga a poche frasi abbiamo una coppia stereotipata composta dalla donnina fragile e il ragazzo bello e perfetto, un sacco di gente intorno che gli da modo di avere dei problemi, e un finale natalizio in cui tutti vissero felici e contenti. Un altro problema che ho riscontrato leggendo questo manga è il fatto che non si percepisce molto bene lo scorrere del tempo, e i personaggi danno solo dei vaghi riferimenti circa quanto sia passato fra alcuni fatti e quelli successivi.
Parlando un po' dello stile di disegno, devo dire che la Soryo mi ricorda un po' la Ogawa alla prime armi, e ho come l'impressione che avendo debuttato nello stesso periodo e lavorando su generi simili fra di loro, abbiano avuto una certa influenza l'una sull'altra. Però la Ogawa è molto meno confusionaria, mentre la Soryo in alcune pagine si perde fra balloon e balloon pieni di dialogo, troppi piccoli pannelli che mostrano troppe azioni tutte insieme, e soprattutto l'ordine degli accadimenti è spesso un po' difficile da seguire per via dell'impaginazione un po' alla buona.
I disegni comunque sono quelli di un manga di quasi venti anni fa, e di certo il suo stile è migliorato nel tempo, quindi eviterò di fare un'analisi di questo stile ormai non più praticato dall'autrice. Facendo invece un'analisi del prodotto, Doll è un manga che per i suoi 3,10 € di valore è senza infamia e senza lode. Rilegato decentemente, non ha molto più delle pagine del fumetto, una copertina normalissima e l'art concept non è affatto elaborato.
Alla fine Doll si può considerare un'opera decente, va poco oltre la sufficienza e non lascia nessuna particolare emozione, essendo una storia dura da amare se non si è fans della danza o ballerini. Anche se mi rendo conto di valutare un'opera disegnata quando la mangaka era alle prime armi devo comunque dire che si poteva fare meglio (per esempio evitare lo stereotipo della donnina fragile come protagonista). Do un 6 e mezzo, e lo consiglio solo che volete leggere questa osannata autrice fin dall'inizio o se cercate una storia d'amore a lieto fine senza troppi impegni. Passabile, ma senza molto altro di dire insomma...
Parlando un po' dello stile di disegno, devo dire che la Soryo mi ricorda un po' la Ogawa alla prime armi, e ho come l'impressione che avendo debuttato nello stesso periodo e lavorando su generi simili fra di loro, abbiano avuto una certa influenza l'una sull'altra. Però la Ogawa è molto meno confusionaria, mentre la Soryo in alcune pagine si perde fra balloon e balloon pieni di dialogo, troppi piccoli pannelli che mostrano troppe azioni tutte insieme, e soprattutto l'ordine degli accadimenti è spesso un po' difficile da seguire per via dell'impaginazione un po' alla buona.
I disegni comunque sono quelli di un manga di quasi venti anni fa, e di certo il suo stile è migliorato nel tempo, quindi eviterò di fare un'analisi di questo stile ormai non più praticato dall'autrice. Facendo invece un'analisi del prodotto, Doll è un manga che per i suoi 3,10 € di valore è senza infamia e senza lode. Rilegato decentemente, non ha molto più delle pagine del fumetto, una copertina normalissima e l'art concept non è affatto elaborato.
Alla fine Doll si può considerare un'opera decente, va poco oltre la sufficienza e non lascia nessuna particolare emozione, essendo una storia dura da amare se non si è fans della danza o ballerini. Anche se mi rendo conto di valutare un'opera disegnata quando la mangaka era alle prime armi devo comunque dire che si poteva fare meglio (per esempio evitare lo stereotipo della donnina fragile come protagonista). Do un 6 e mezzo, e lo consiglio solo che volete leggere questa osannata autrice fin dall'inizio o se cercate una storia d'amore a lieto fine senza troppi impegni. Passabile, ma senza molto altro di dire insomma...
Questo shojo parla di una storia d'amore tra ballerini: da una parte troviamo la talentuosa ma inesperta Mariel dall'altra il famoso genio della danza Alyosha. La prima parte che dà il titolo al volume narra l'incontro e la nascita dell'amore, è un racconto abbastanza banale con la classica tipa qualunque che si mette insieme al "figone" che tutte vogliono, cambia l'ambientazione infatti non ci sono i soliti (e ormai consumati) banchi di scuola, ma il crudele e competitivo mondo della danza, purtroppo resta comunque il noto polpettone.
La seconda parte "Pioggia d'amore su tutti gli innamorati" l'ho gradita di più, qui Mariel e Alyosha sono una coppia che deve confrontarsi con vari problemi come il sentirsi inadeguati al partner, l'ansia di soffocare l'altro e la lotta per conservare una dose di indipendenza dalla persona amata necessaria per non cancellare se stessi. Una storia più matura che rifugge il cliché romantico "protagonisti finalmente insieme = felicità massima eterna".
In definitiva uno shojo che non spicca tra le opere della Soryo, ma resta una lettura piacevole e basterebbero i disegni delle coreografie a renderlo meritevole dell'acquisto.
La seconda parte "Pioggia d'amore su tutti gli innamorati" l'ho gradita di più, qui Mariel e Alyosha sono una coppia che deve confrontarsi con vari problemi come il sentirsi inadeguati al partner, l'ansia di soffocare l'altro e la lotta per conservare una dose di indipendenza dalla persona amata necessaria per non cancellare se stessi. Una storia più matura che rifugge il cliché romantico "protagonisti finalmente insieme = felicità massima eterna".
In definitiva uno shojo che non spicca tra le opere della Soryo, ma resta una lettura piacevole e basterebbero i disegni delle coreografie a renderlo meritevole dell'acquisto.
Formidabile, è la solita e brava Fuyumi Soryo, anche se qui ancora agli inizi. La conosciamo per il ben più famoso "Mars", ma anche in questo volume autoconclusivo è molto apprezzato il suo stile di disegno, a mio parere fantastico.
La trama è incentrata sul mondo della danza, e sulla relazione che si viene a creare tra i due ballerini protagonisti, il bellissimo e famosissimo Aleksei e Mariel, giovane danzatrice promettente.
La trama è scorrevole e leggera, non tratta temi delicati e si legge con molto piacere. Consigliato.
La trama è incentrata sul mondo della danza, e sulla relazione che si viene a creare tra i due ballerini protagonisti, il bellissimo e famosissimo Aleksei e Mariel, giovane danzatrice promettente.
La trama è scorrevole e leggera, non tratta temi delicati e si legge con molto piacere. Consigliato.
Devo dire che questo è l'unico manga in cui Fuyumi Soryo non affronta tematiche importanti ed esistenziali. La storia e il disegno sono molto belli e scorrevoli, piacevole il disegno, curato e delicato come sempre (anche se si nota che la Soryo qui era alle sue prime pubblicazioni) e i personaggi sono ben descritti psicologicamente per essere un volume unico. La cosa che più affascina di questo manga è la capacità dell'autrice di disegnare il corpo umano in ogni suo movimento. Lo consiglio a chiunque voglia fare una lettura piacevole e non pesante, diversamente dallo stile usuale della mangaka.