UFO Baby 2 - Le nuove avventure di Lou

Di Ufo Baby, avevo avuto modo di seguire unicamente l'anime mandato in onda sulla Rai. Mi son trovata per puro caso fra le mani questo breve sequel, ed è stato una lettura relativamente gradevole. Senza infamia e senza lode. L'idea è carina. La trama è ambientata un po' di anni dopo le vicende che già conosciamo. La protagonista di questi due volumetti altri non è che la figlia di Miyu e Kanata.
Per uno scherzo del destino, questa volta è una terrestre a ritrovarsi nel mondo alieno dal quale provenivano Lou e Baumiau. Inutile dirlo, non è uno spoiler ma semplice logica: i due ragazzini si incontrano, e subito scatta qualcosa. La ragazzina, non conoscendo la storia che vede coinvolti Lou e la sua famiglia, non può certo pensare di dire loro di chi è figlia. Lou e Baumiau, sono mossi soprattutto dal ricordo dell'aiuto ricevuto in passato dagli umani, e anche dalla loro buona indole. Inizierà il viaggio per riportare a casa la giovane, e a loro si uniranno anche altri due personaggi: un ragazzo, amico di Lou, e una sexy cyborg.
Nota di merito per la meravigliosa scena in cui Lou, Miyu e Kanata si ritrovano, portando a galla i ricordi di un lontano passato, mai dimenticato. Quella è la scena che in assoluto mi ha colpita di più! I disegni non sono né migliori né peggiori rispetto al precedente lavoro. Ho trovato molto graziose alcune illustrazioni, e le copertine dai bei colori vivaci. Non posso dire che sia il mio genere, oggi, ma all'epoca lo avevo apprezzato.
È una storia piuttosto semplice, non vuole essere un nuovo cult, non a caso parliamo di due soli volumi. È una lettura gradevole, per nulla impegnativa. Consigliato solo agli amanti del genere, e solo a chi non si aspetta di avere una lettura entusiasmante, ma solo un paio di volumi con cui passare il tempo.

Questo è il seguito di “Ufo Baby!” Effettivamente la storia risulta poco briosa, per non dire noiosa durante tutto il viaggio. Sono un po' delusa, ma comunque soddisfatta di leggere che il piccolo Lou è cresciuto, ma è rimasto comunque carinissimo.
E' scontato il fatto che Miu (figlia di Kanata e Miyu - genitori terrestri, per un breve periodo, di Lou) si innamori proprio di Lou! Ho trovato molto piacevole il momento in cui i genitori di Miu si rendono conto che Lou era il bambino di cui si erano occupati e che aveva fatto sì che loro due si mettessero insieme. Kanata e Myiu non hanno perso la caratteristica di litigare come cane e gatto!

Il seguito di Ufo Baby poteva benissimo essere evitato. Ho trovato la lettura abbastanza noiosa e rispetto alla prima serie non ha alcun punto di forza.
In questa serie Miyu e Kanata hanno una bambina, la piccola Miu, (come si poteva vedere nella fine dell'ultimo volumo di Ufo Baby); Miu finirà in un passaggio spazio temporale che la porterà al pianeta Otto, il luogo in cui vive Lou, ormai divenuto un ragazzino.
Lou, ignaro dell'identità della ragazza, decide di accompagnarla sulla Terra e inizia così la loro avventura.
La trama non ha niente di originale, troppo prevedibile e in certi punti la vedo troppo simile alla prima serie. Anche se avete letto il primo Ufo Baby sconsiglio di leggere questo.

In questa seconda serie di Ufo Baby, di cui forse si poteva fare anche da meno, l'autrice, Mika Kawamura, mostra al suo pubblico i protagonisti della precedente serie, i ragazzi Miyu e Kanata ormai adulti e con una figlia, Miu. Quest'ultima finisce per sbaglio sul pianeta Otto, casa di Lou e Baumiau. Grazie a Miu, il lettore potrà vedere un Lou cresciuto, adolescente, che aiuterà Miu a tornare a casa, sulla Terra, come Miyu e Kanata fecero con lui qualche anno prima.

La storia è abbastanza buona, e riesce a mantenere l'ottimo livello della serie precedente, risultando ugualmente divertente e serio al tempo stesso in alcuni tratti. Stessa cosa per i disegni, che restano ugualmente molto buoni fra le due serie.
Consiglio questo manga solo a chi ha letto la prima parte, ma solo perché altrimenti non si potrebbe apprezzare e capire a pieno questa serie.
Tutto sommato buona l'edizione curata da Play Press, anche se non ho gradito molto l'impaginazione e la qualità della carta. Comunque buono il rapporto qualità-prezzo.

La seconda serie di Ufo Baby non aggiunge niente di particolarmente interessante alla storia già raccontata precedentemente. Vedremo Miyu e Kanata adulti, genitori della dodicenne Miu, che a causa di un passaggio spazio-temporale si ritrova catapultata sul pianeta Otto. Qui incontrerà un Lou ormai cresciuto, che l'aiuterà a far ritorno sulla Terra. Quello che gioca soprattutto a favore dell'opera sono sicuramente i bei disegni che la Kawamura regala in ogni vignetta. Ma considerando che riprendere una storia già fatta non è mai facile se non ci aggiungi un tocco di originalità, la trama non mi ha trasmesso l'interesse che mi aspettavo quando ho deciso di acquistare il manga. Tenendo conto dell'affetto che ho sempre nutrito per Ufo Baby, la sufficienza è più che meritata.