Occhi dietro
Occhi Dietro si presenta come un horror che prende spunto da leggende tradizionali e fantasmi giapponesi. Sembra potenzialmente una storia alla The Ring o alla The Grudge, in realtà si tratta di un thriller con, ovviamente, tematica occulta/soprannaturale.
Lo spunto è decisamente affascinante e, lo anticipo, è molto intelligente anche la soluzione del mistero che potrete godervi in soli 3 numeri, altro pregio di questa miniserie. I protagonisti si trovano ad indagare su un’insolita serie di suicidi che hanno un punto in comune: delle foto avevano rilevavo degli occhi sulla schiena delle vittime. Vengono tirati in ballo alcuni esperti di occulto, in quanto per la polizia non c’è alcun dubbio che si tratti di un suicidio. La domanda che necessita una risposta riguarda la causa di questi suicidi, almeno per i nostri protagonisti. La ricerca della verità li porta nella prefettura di Fukushima, in un disperso paese di montagna dove sembra sia successo di recente una tragedia che ha diverse cicatrici aperte, e in tempi più antichi qualcosa di ancora più inquietante.
Occhi Dietro è un manga poco appariscente, non ha né uno stile grafico che colpisce, pur essendo comunque efficace, né usa scorciatoie o copertine in grado di attirare l’attenzione di un potenziale lettore. Eppure è scritto e raccontato in modo efficace e intelligente e si dimostra un bel racconto. Non è e nemmeno si avvicina ad un capolavoro, si tratta semplicemente di un manga diverso dai più, con un taglio un po’ adulto, che racconta una storia suggestiva, e lo fa in modo concreto senza divagare troppo. D’altra parte, non riesce a coinvolgere come altre opere: lo leggerete volentieri, dubito vi rapirà. Finito, credo che ne sarete comunque soddisfatti.
I personaggi hanno una caratterizzazione psicologica funzionale alla storia, che sta nel mezzo, non risultano né banali, né particolarmente affascinanti: semplicemente sono calibrati per una storia che inizia e finisce in 3 volumetti e che vede il suo punto di forza nella storia raccontata. Ci sono comunque un paio di tocchi di classe verso la fine che mi hanno piacevolmente sorpreso, insomma, lo ribadisco, se cercate un buon thriller soprannaturale per un pubblico cresciuto e se vi interessa un prodotto con una buona sceneggiatura, se fossi in voi acquisterei Occhi Dietro.
A me è piaciuto.
Lo spunto è decisamente affascinante e, lo anticipo, è molto intelligente anche la soluzione del mistero che potrete godervi in soli 3 numeri, altro pregio di questa miniserie. I protagonisti si trovano ad indagare su un’insolita serie di suicidi che hanno un punto in comune: delle foto avevano rilevavo degli occhi sulla schiena delle vittime. Vengono tirati in ballo alcuni esperti di occulto, in quanto per la polizia non c’è alcun dubbio che si tratti di un suicidio. La domanda che necessita una risposta riguarda la causa di questi suicidi, almeno per i nostri protagonisti. La ricerca della verità li porta nella prefettura di Fukushima, in un disperso paese di montagna dove sembra sia successo di recente una tragedia che ha diverse cicatrici aperte, e in tempi più antichi qualcosa di ancora più inquietante.
Occhi Dietro è un manga poco appariscente, non ha né uno stile grafico che colpisce, pur essendo comunque efficace, né usa scorciatoie o copertine in grado di attirare l’attenzione di un potenziale lettore. Eppure è scritto e raccontato in modo efficace e intelligente e si dimostra un bel racconto. Non è e nemmeno si avvicina ad un capolavoro, si tratta semplicemente di un manga diverso dai più, con un taglio un po’ adulto, che racconta una storia suggestiva, e lo fa in modo concreto senza divagare troppo. D’altra parte, non riesce a coinvolgere come altre opere: lo leggerete volentieri, dubito vi rapirà. Finito, credo che ne sarete comunque soddisfatti.
I personaggi hanno una caratterizzazione psicologica funzionale alla storia, che sta nel mezzo, non risultano né banali, né particolarmente affascinanti: semplicemente sono calibrati per una storia che inizia e finisce in 3 volumetti e che vede il suo punto di forza nella storia raccontata. Ci sono comunque un paio di tocchi di classe verso la fine che mi hanno piacevolmente sorpreso, insomma, lo ribadisco, se cercate un buon thriller soprannaturale per un pubblico cresciuto e se vi interessa un prodotto con una buona sceneggiatura, se fossi in voi acquisterei Occhi Dietro.
A me è piaciuto.
Ho comprato questi tre volumi attirata dalle copertine particolari che sembravano indirizzare l’opera ad un pubblico adulto ma, dopo la lettura, penso che solo i bambini siano da escludere dal target di questo manga.
Viene presentata come un’opera horror, ma al massimo è un giallo con un po’ di richiami al mondo dell’occultismo.
La storia inizia con uno scrittore che va in vacanza in un paesino; durante una passeggiata nei pressi di un fiume sente una voce che lo turba profondamente. Inizia così a fare domande e viene a sapere che in quella zona sono scomparsi quattro bambini.
Sconvolto dalle numerose volte in cui avverte una presenza e sente la voce, decide di contattare un suo vecchio compagno di scuola che si occupa di ricerche sull’occultismo. Lo scrittore, il ricercatore e l’assistente di quest’ultimo si recheranno tutti nel paese per scoprire chi ha fatto sparire i bambini ed indagare sulla voce misteriosa.
I primi due volumi sono per me decisamente insulsi, ma ho comunque finito di leggere la storia perché ormai li avevo comprati e mancava solo un numero alla fine.
Quello che ho apprezzato del manga è stato dare un finale “spiegato”, anche se già dal primo numero mi ero immaginata chi potesse essere il colpevole. Speravo di sbagliarmi perché mi sembrava troppo scontato e non sono stata neanche accontentata da un colpo di scena, che in parte c’è stato ma non tanto da migliorare il giudizio complessivo.
I disegni per lo più mi sono piaciuti, ma ho trovato ridicole le continue vignette nelle quali i protagonisti rimangono a bocca aperta a voler dimostrare di essere sconvolti da qualcosa, ma da cosa!? Io di tensione non ne ho provata neanche un po’, forse dipende dall’età, certo quello che mi turbava a quindici anni non è lo stesso che mi inquieta ora.
Altra nota stonata, il solito stereotipo ovvero l’occultista che capisce subito tutto ed i comprimari ai quali deve essere spiegato anche come ci si soffia il naso.
Concludendo, ai primi due volumi darei voto 5, ma riprendendosi nel finale almeno la sufficienza per me la raggiunge, certo non è che ci siano molti manga con trame thriller, perciò, se proprio uno vuole leggerne, questo può anche comprarlo, ma io non lo consiglio.
Viene presentata come un’opera horror, ma al massimo è un giallo con un po’ di richiami al mondo dell’occultismo.
La storia inizia con uno scrittore che va in vacanza in un paesino; durante una passeggiata nei pressi di un fiume sente una voce che lo turba profondamente. Inizia così a fare domande e viene a sapere che in quella zona sono scomparsi quattro bambini.
Sconvolto dalle numerose volte in cui avverte una presenza e sente la voce, decide di contattare un suo vecchio compagno di scuola che si occupa di ricerche sull’occultismo. Lo scrittore, il ricercatore e l’assistente di quest’ultimo si recheranno tutti nel paese per scoprire chi ha fatto sparire i bambini ed indagare sulla voce misteriosa.
I primi due volumi sono per me decisamente insulsi, ma ho comunque finito di leggere la storia perché ormai li avevo comprati e mancava solo un numero alla fine.
Quello che ho apprezzato del manga è stato dare un finale “spiegato”, anche se già dal primo numero mi ero immaginata chi potesse essere il colpevole. Speravo di sbagliarmi perché mi sembrava troppo scontato e non sono stata neanche accontentata da un colpo di scena, che in parte c’è stato ma non tanto da migliorare il giudizio complessivo.
I disegni per lo più mi sono piaciuti, ma ho trovato ridicole le continue vignette nelle quali i protagonisti rimangono a bocca aperta a voler dimostrare di essere sconvolti da qualcosa, ma da cosa!? Io di tensione non ne ho provata neanche un po’, forse dipende dall’età, certo quello che mi turbava a quindici anni non è lo stesso che mi inquieta ora.
Altra nota stonata, il solito stereotipo ovvero l’occultista che capisce subito tutto ed i comprimari ai quali deve essere spiegato anche come ci si soffia il naso.
Concludendo, ai primi due volumi darei voto 5, ma riprendendosi nel finale almeno la sufficienza per me la raggiunge, certo non è che ci siano molti manga con trame thriller, perciò, se proprio uno vuole leggerne, questo può anche comprarlo, ma io non lo consiglio.
Una volta terminata la lettura del terzo volume mi è sembrato di aver letto la versione nipponica di Dylan Dog... Scherzo, però c'è davvero un investigatore del paranormale nella storia.
Edizione della Ronin classica, che a me piace, perché gli albi così sembrano dei libri veri e propri, anche se però mancano le pagine a colori, almeno fateceli pagare di meno se non le mettete! Non so se è un difetto della mia copia, ma nel primo volume c'erano alcune pagine con l'inchiostro che aveva macchiato le vignette, fortunatamente erano leggibili.
Questo è un horror, che per i primi 2 volumi resta, secondo me, senza nulla che faccia paura o che suggestioni, solo nell'ultimo volume il cerchio inizia a stringersi e, devo dire la verità, mi ha suggestionato fino alla fine.
Il libro che ha ispirato questo manga è stato scritto da Shusuke Michio, che è anche il nome del personaggio principale (un giovane scrittore, nella storia).
Gli autori hanno fatto un buon lavoro, i disegni sono ottimi, la trama si sviluppa per intero senza lasciare nulla di irrisolto, anche se avrei preferito leggere anche qualche altra storia su questi personaggi. Peccato!
Lo consiglio sia a chi è appassionato di storie horror, sia a chi non lo è, è davvero un buon prodotto nel suo genere.
Edizione della Ronin classica, che a me piace, perché gli albi così sembrano dei libri veri e propri, anche se però mancano le pagine a colori, almeno fateceli pagare di meno se non le mettete! Non so se è un difetto della mia copia, ma nel primo volume c'erano alcune pagine con l'inchiostro che aveva macchiato le vignette, fortunatamente erano leggibili.
Questo è un horror, che per i primi 2 volumi resta, secondo me, senza nulla che faccia paura o che suggestioni, solo nell'ultimo volume il cerchio inizia a stringersi e, devo dire la verità, mi ha suggestionato fino alla fine.
Il libro che ha ispirato questo manga è stato scritto da Shusuke Michio, che è anche il nome del personaggio principale (un giovane scrittore, nella storia).
Gli autori hanno fatto un buon lavoro, i disegni sono ottimi, la trama si sviluppa per intero senza lasciare nulla di irrisolto, anche se avrei preferito leggere anche qualche altra storia su questi personaggi. Peccato!
Lo consiglio sia a chi è appassionato di storie horror, sia a chi non lo è, è davvero un buon prodotto nel suo genere.
Alla loro prima esperienza in un manga serializzato e raccolto in tankoubon i due autori, Shusuke Michio e Nokuto Koike, decidono di addentrarsi nel campo degli horror e dell’occulto ma lo fanno in modo originale e arriveranno a risultati sorprendenti per certi versi, mentre in varie occasioni mostrano tutta la loro inesperienza.
Michio è uno scrittore in erba in cerca di ispirazioni e nozioni per poter scrivere un buon libro e finisce con l’alloggiare in una pensione desolata in mezzo ad una montagna, situata nelle vicinanze di un tempio dei tengu. Viene così a sapere di un misterioso fatto di cronaca nera: quattro ragazzi sono scomparsi su quella montagna e solo uno è stato ritrovato nel fiume poco distante. L’istinto curioso dello scrittore lo spinge a visitare quel luogo varie volte, ma quando comincerà a percepire una strana voce decide di chiamare un suo conoscente esperto nelle ricerche sull’occulto.
Il lettore viene lanciato direttamente in questa storia senza pochi fronzoli e offre situazioni inquietanti, fino all’arrivo di Shosuke che cambia completamente lo scenario, di fianco al protagonisti da una caratterizzazione abbastanza povera si aggiungono due comprimari decisamente più accattivanti, ma la svolta più interessante è data dall’esperto dell’occulto che si preoccupa maggiormente di sfatare questi eventi misteriosi con un occhio cinico ed una mente sveglia, aggiungendo così ad una storia ricca di misteri anche numerosi spunti e dibattiti interessanti.
La costruzione narrativa nel complesso offre uno sviluppo continuo e calzante in continua accelerazione, dopo l’inizio interessante passa un leggero momento di stallo per poi buttarsi in un finale folto di rivelazioni e colpi di scena.
I disegni e l’impostazione delle tavole sono il tallone d’Achille dell’intera opera, eccezion fatta per alcuni casi.
L’inesperienza del mangaka si percepisce sia nei disegni, uno stile anonimo dal tratto pesante ed insicuro che dona maggior attenzione ai dettagli e agli sfondi che all’accuratezza dei volti, inespressivi; anche la struttura delle tavole ne risente, capiterà di trovare dei dialoghi sparsi su tutta la pagina con i personaggi fuoricampo, facendo perdere al lettore ogni possibilità di capire chi dica cosa, affidandosi solo al proprio intuito.
L’esatto contrario accade nelle scene dedicate ai momenti horror, il tratto diventa se possibile ancora più sporco, le pagine dominate dal nero sono pesanti e donano un’atmosfera cupa al tutto, inoltre l’autore si rivela abilissimo a mettere leggerissime sfumature per nascondere volti nel buio. Anche la regia ne risente, in positivo, grazie ad inquadrature da far accapponare la pelle, degne del miglior Nakata o Shimizu (autori rispettivamente di Ring e Grudge).
L’edizione della Ronin Manga propone materiali resistenti e di elevata qualità, quali copertina rigida e pagine bianche senza trasparenze, ma data la mancanza di sovraccoperta e soprattutto per la pessima qualità dei retini si potrebbe storcere il naso davanti al prezzo.
Un Horror unico e particolare, offre scene spaventose degne del miglior film e una storia appassionante e ricca di colpi di scena come un thriller magistralmente curato. Grande fascino e dato anche dalla figura di Shosuke, che rende razionale e logico ogni evento paranormale con nozioni realistiche ed interessanti, lasciando al lettore la scelta di credere a ciò che preferisce: all’occulto o alla ragione.
Nonostante i piccoli difetti che macchiano l’opera è caldamente consigliata a tutti i fan dell’horror.
Speriamo che gli autori riescano a sfornare altri horror simili imparando dai loro errori, perché dopo una prima opera simile non si può non riaccoglierli a braccia aperte.
Michio è uno scrittore in erba in cerca di ispirazioni e nozioni per poter scrivere un buon libro e finisce con l’alloggiare in una pensione desolata in mezzo ad una montagna, situata nelle vicinanze di un tempio dei tengu. Viene così a sapere di un misterioso fatto di cronaca nera: quattro ragazzi sono scomparsi su quella montagna e solo uno è stato ritrovato nel fiume poco distante. L’istinto curioso dello scrittore lo spinge a visitare quel luogo varie volte, ma quando comincerà a percepire una strana voce decide di chiamare un suo conoscente esperto nelle ricerche sull’occulto.
Il lettore viene lanciato direttamente in questa storia senza pochi fronzoli e offre situazioni inquietanti, fino all’arrivo di Shosuke che cambia completamente lo scenario, di fianco al protagonisti da una caratterizzazione abbastanza povera si aggiungono due comprimari decisamente più accattivanti, ma la svolta più interessante è data dall’esperto dell’occulto che si preoccupa maggiormente di sfatare questi eventi misteriosi con un occhio cinico ed una mente sveglia, aggiungendo così ad una storia ricca di misteri anche numerosi spunti e dibattiti interessanti.
La costruzione narrativa nel complesso offre uno sviluppo continuo e calzante in continua accelerazione, dopo l’inizio interessante passa un leggero momento di stallo per poi buttarsi in un finale folto di rivelazioni e colpi di scena.
I disegni e l’impostazione delle tavole sono il tallone d’Achille dell’intera opera, eccezion fatta per alcuni casi.
L’inesperienza del mangaka si percepisce sia nei disegni, uno stile anonimo dal tratto pesante ed insicuro che dona maggior attenzione ai dettagli e agli sfondi che all’accuratezza dei volti, inespressivi; anche la struttura delle tavole ne risente, capiterà di trovare dei dialoghi sparsi su tutta la pagina con i personaggi fuoricampo, facendo perdere al lettore ogni possibilità di capire chi dica cosa, affidandosi solo al proprio intuito.
L’esatto contrario accade nelle scene dedicate ai momenti horror, il tratto diventa se possibile ancora più sporco, le pagine dominate dal nero sono pesanti e donano un’atmosfera cupa al tutto, inoltre l’autore si rivela abilissimo a mettere leggerissime sfumature per nascondere volti nel buio. Anche la regia ne risente, in positivo, grazie ad inquadrature da far accapponare la pelle, degne del miglior Nakata o Shimizu (autori rispettivamente di Ring e Grudge).
L’edizione della Ronin Manga propone materiali resistenti e di elevata qualità, quali copertina rigida e pagine bianche senza trasparenze, ma data la mancanza di sovraccoperta e soprattutto per la pessima qualità dei retini si potrebbe storcere il naso davanti al prezzo.
Un Horror unico e particolare, offre scene spaventose degne del miglior film e una storia appassionante e ricca di colpi di scena come un thriller magistralmente curato. Grande fascino e dato anche dalla figura di Shosuke, che rende razionale e logico ogni evento paranormale con nozioni realistiche ed interessanti, lasciando al lettore la scelta di credere a ciò che preferisce: all’occulto o alla ragione.
Nonostante i piccoli difetti che macchiano l’opera è caldamente consigliata a tutti i fan dell’horror.
Speriamo che gli autori riescano a sfornare altri horror simili imparando dai loro errori, perché dopo una prima opera simile non si può non riaccoglierli a braccia aperte.
L'opera in questione (non ne scrivo la trama dato che potete trovarla qua sopra), rientra pienamente nel filone che ha caratterizzato film horror come "The Ring". La trama viene ripresa dal libro il cui autore è omonimo di uno dei protagonisti del manga. Qui però è presente anche una componente thriller che personalmente ho molto apprezzato e preferito. Certo, le scene inquietanti ci sono, specialmente una tavola che mi ha davvero impressionato nel primo volume. Il mistero verrà dipanato mostrando una per una le spiegazioni agli enigmi prima indecifrabili.
Molto bello il disegno, realista nelle proporzioni e dettagliato anche negli sfondi, molto scuri e malinconici, che rendono bene l'atmosfera cupa di questa opera.
Bella anche l'edizione Ronin: copertina resistente e carta spessa che non lascia sulle dita tracce d'inchiostro (come ormai ci ha purtroppo abituato la Panini).
L'impressione finale è quella che in soli tre volumi il manga non abbia potuto mostrare il suo potenziale, cosa di cui si rammarica il disegnatore in una nota alla fine del terzo volume. Infatti, se nei primi due volumi la narrazione procede regolare e senza accelerazioni spropositate, nel terzo volume si assiste ad una forte accelerata della trama che, a mio parere, mina la qualità generale del manga. Ciò nonostante l'opera rimane pienamente godibile e intrigante, pertanto non ne sconsiglio l'acquisto. Voto finale: 7,5
Molto bello il disegno, realista nelle proporzioni e dettagliato anche negli sfondi, molto scuri e malinconici, che rendono bene l'atmosfera cupa di questa opera.
Bella anche l'edizione Ronin: copertina resistente e carta spessa che non lascia sulle dita tracce d'inchiostro (come ormai ci ha purtroppo abituato la Panini).
L'impressione finale è quella che in soli tre volumi il manga non abbia potuto mostrare il suo potenziale, cosa di cui si rammarica il disegnatore in una nota alla fine del terzo volume. Infatti, se nei primi due volumi la narrazione procede regolare e senza accelerazioni spropositate, nel terzo volume si assiste ad una forte accelerata della trama che, a mio parere, mina la qualità generale del manga. Ciò nonostante l'opera rimane pienamente godibile e intrigante, pertanto non ne sconsiglio l'acquisto. Voto finale: 7,5
Con in fumetteria l'ultimo volume, si può finalmente tirare le somme di quest'opera. Occhi Dietro è una storia di paura. Il suo obiettivo è agitare il lettore, farlo entrare nella personalità di Michio, un giovane scrittore che si ritrova suo malgrado invischiato in avvenimenti sovrannaturali senza essere un cuor di leone, ma che non riuscirà a resistere alla tentazione di dipanare la matassa che lega la sparizione di tre bambini "rapiti dai tengu" a dei misteriosi occhi che appaiono sulle schiene di chi da li a poco si sarebbe suicidato.
La missione è compiuta a metà. Sebbene certi momenti siano sinceramente inquietanti e ben riusciti, seppur certi personaggi siano ben caratterizzati e credibili (per dirne un paio, il proprietario della locanda o il bambino che si aggrega alla combriccola degli eroi), altri sono appena abbozzati, ad esempio Kitami che, pur dovendo essere virtualmente importante nella trama, ha decisamente poco spazio e funge quasi solo da plot device per approfondire il personaggio di Shosuke.
L'ultimo volume è un po' il punto forte e insieme il punto debole della serie: risolve le vicende del villaggio Shirotoge con abilità e proponendo una conclusione credibile, soddisfacente senza risultare un orrendo nulla di fatto (cosa tremendamente comune nelle produzioni horror di oggi), ma insieme introduce nuovi aspetti dei personaggi e nuovi retroscena che sono tardivi e che ovviamente non possono venire sfruttati nelle poche pagine restanti, ed è un peccato.
In conclusione, anche se non è un capolavoro, è un'ottima opera per gli appassionati del genere. Sette e mezzo.
La missione è compiuta a metà. Sebbene certi momenti siano sinceramente inquietanti e ben riusciti, seppur certi personaggi siano ben caratterizzati e credibili (per dirne un paio, il proprietario della locanda o il bambino che si aggrega alla combriccola degli eroi), altri sono appena abbozzati, ad esempio Kitami che, pur dovendo essere virtualmente importante nella trama, ha decisamente poco spazio e funge quasi solo da plot device per approfondire il personaggio di Shosuke.
L'ultimo volume è un po' il punto forte e insieme il punto debole della serie: risolve le vicende del villaggio Shirotoge con abilità e proponendo una conclusione credibile, soddisfacente senza risultare un orrendo nulla di fatto (cosa tremendamente comune nelle produzioni horror di oggi), ma insieme introduce nuovi aspetti dei personaggi e nuovi retroscena che sono tardivi e che ovviamente non possono venire sfruttati nelle poche pagine restanti, ed è un peccato.
In conclusione, anche se non è un capolavoro, è un'ottima opera per gli appassionati del genere. Sette e mezzo.
Shusuke Michio riesce molto bene nell'adattamento del suo romanzo originale, grazie anche all'ottimo disegno di Nokuto Koike che si adatta perfettamente allo stile thriller/horror della miniserie. Una storia "scura", misteriosa che si evolve molto velocemente e tiene incollati al volume.
Il protagonista, omonimo dell'autore e scrittore come lui, si reca al piccolo villaggio di Shirotoge per una meritata vacanza ma non sa che da lì a poco diventerà il protagonista di un incubo. Con l'aiuto del suo amico Shosuke Makibi dovrà investigare sull'omicidio di alcuni bambini: forse uno di loro non riesce ancora a riposare in pace.
Edizione standard della Ronin, il che giustifica il prezzo di 5.90 euro. I disegni sono molto belli e come detto in precedenza si adattano molto bene allo stile dell'opera. Per gli amanti del genere tre volumetti da recuperare assolutamente.
Il protagonista, omonimo dell'autore e scrittore come lui, si reca al piccolo villaggio di Shirotoge per una meritata vacanza ma non sa che da lì a poco diventerà il protagonista di un incubo. Con l'aiuto del suo amico Shosuke Makibi dovrà investigare sull'omicidio di alcuni bambini: forse uno di loro non riesce ancora a riposare in pace.
Edizione standard della Ronin, il che giustifica il prezzo di 5.90 euro. I disegni sono molto belli e come detto in precedenza si adattano molto bene allo stile dell'opera. Per gli amanti del genere tre volumetti da recuperare assolutamente.
Mi è stato consigliato, e devo dire che il consiglio è stato davvero azzeccato, è un buon thriller con risvolti paranormali, il primo volumetto l'ho praticamente divorato, ottimi i disegni e buone anche le caratterizzazioni dei personaggi. Peccato solamente i 3 volumetti totali che, si vede già dal 1°, dimostrano un tocco un po' affrettato alla storia, ci ritroviamo in situazioni apparentemente casuali ma che danno una grande mano alla risoluzione del caso, il che dà l'idea del dover chiudere in fretta senza particolari colpi di scena. Comunque molto buoni i disegni, un manga davvero consigliato agli amanti del genere!