Melmo - I bonbon magici di Lilly
Trovate questo manga edito in Italia da JPOP in un'edizione che unisce i 19 capitoli di Melmo ad un’altra storia di Tezuka di 10 capitoli. Io qui recensisco solo l’opera della bambina Melmo che si può trasformare in adulta.
La serie è molto carina e di genere assai diverso dalle altre opere da me lette del grande Tezuka. Io finora ho premiato la lettura di opere serie quali "Buddha", "Black Jack", "Midnight" o "Il bisturi e la spada".
"Melmo" è un manga shojo pubblicato a partire dal 1969. La storia è conosciuta in Italia grazie all’anime trasmesso degli anni ‘80.
La storia è semplice: una mamma sta tornando a casa e viene investita da una macchina, muore e va in paradiso. Qui chiede al santo che la accoglie di fare qualcosa per la sua bambina che è rimasta sola sulla Terra, il santo le da delle pillole rosse e blu che fanno invecchiare e ringiovanire ed ecco partire le meravigliose avventure comiche di Melmo che combinerà guai a profusione usando e dando in giro le pillole.
Le storie sono brevissime, meno di 10 pagine l’una, ma veramente carine e soprattutto delle gag più originali da quanto spesso si vede nei presunti manga comici giapponesi e ciò mi invoglia a cercare di approcciarmi ad altri autori famosi del genere del passato.
Insomma per quanto semplice e datata la storia mi è piaciuta, e non importa del fatto che non abbia un finale, o che non sia risultata la parte sull’educazione sessuale di cui si parlava su vecchie fanzine.
Forse Melmo è più che altro apprezzabile come proto maghetta, l’antenata di bambine che crescono per magia e diventano l’incantevole Creamy o la magica Emi.
Promosso con un otto.
La serie è molto carina e di genere assai diverso dalle altre opere da me lette del grande Tezuka. Io finora ho premiato la lettura di opere serie quali "Buddha", "Black Jack", "Midnight" o "Il bisturi e la spada".
"Melmo" è un manga shojo pubblicato a partire dal 1969. La storia è conosciuta in Italia grazie all’anime trasmesso degli anni ‘80.
La storia è semplice: una mamma sta tornando a casa e viene investita da una macchina, muore e va in paradiso. Qui chiede al santo che la accoglie di fare qualcosa per la sua bambina che è rimasta sola sulla Terra, il santo le da delle pillole rosse e blu che fanno invecchiare e ringiovanire ed ecco partire le meravigliose avventure comiche di Melmo che combinerà guai a profusione usando e dando in giro le pillole.
Le storie sono brevissime, meno di 10 pagine l’una, ma veramente carine e soprattutto delle gag più originali da quanto spesso si vede nei presunti manga comici giapponesi e ciò mi invoglia a cercare di approcciarmi ad altri autori famosi del genere del passato.
Insomma per quanto semplice e datata la storia mi è piaciuta, e non importa del fatto che non abbia un finale, o che non sia risultata la parte sull’educazione sessuale di cui si parlava su vecchie fanzine.
Forse Melmo è più che altro apprezzabile come proto maghetta, l’antenata di bambine che crescono per magia e diventano l’incantevole Creamy o la magica Emi.
Promosso con un otto.